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Sintesi delle Principali Notizie sull’Economia Ungherese del 20 Marzo 2025

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Il 20 marzo 2025, l’economia ungherese si presentava in un contesto di sforzi governativi volti a contenere una marcata inflazione, in particolare nel settore alimentare, affiancati da segnali di ottimismo nel mercato del lavoro. L’intervento governativo più significativo è rappresentato dall’introduzione di un tetto ai margini di profitto sui beni alimentari essenziali, una risposta diretta alle persistenti pressioni inflazionistiche. Parallelamente, diverse indagini sul mercato del lavoro indicavano una diffusa intenzione da parte delle aziende ungheresi di espandere la propria forza lavoro nel corso del 2025. Sul fronte internazionale, l’Ungheria ha manifestato una posizione decisa all’interno dell’Unione Europea, rifiutando di sostenere l’emissione di debito congiunto per iniziative militari. Infine, un significativo sostegno finanziario è stato esteso all’Ucraina, evidenziando le ambizioni geopolitiche ungheresi nella regione balcanica. Nel complesso, il quadro economico ungherese in questa data appare caratterizzato da una complessa interazione tra sfide interne legate all’inflazione, una dinamica positiva nel mercato del lavoro e un posizionamento internazionale distintivo.

1. Inflazione e Controllo dei Prezzi: Una Risposta Centrale del Governo

Al 20 marzo 2025, l’economia ungherese stava affrontando una significativa sfida rappresentata da un’inflazione elevata e da un aumento del costo della vita 1. Questa situazione è ulteriormente evidenziata dai dati di febbraio 2025, che indicavano un tasso di inflazione annuo del 5,7% e un aumento dei prezzi alimentari del 7,1% su base annua 2. Questo dato poneva l’Ungheria al primo posto tra i paesi dell’Unione Europea per tasso di inflazione, dove la media si attestava al 2,8% 2. La persistente inflazione elevata, specialmente nei beni di prima necessità come gli alimentari, rappresentava un problema economico cruciale per l’Ungheria, con potenziali ripercussioni sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla stabilità economica generale. Un’inflazione così elevata tende a ridurre il valore reale dei salari e dei risparmi, colpendo in modo particolare le fasce di popolazione a basso reddito. Questa dinamica può generare insoddisfazione sociale e instabilità politica, rendendo la gestione dell’inflazione una priorità fondamentale per il governo, soprattutto in prossimità di importanti scadenze elettorali.

In risposta alla crescente inflazione alimentare, il governo ungherese ha implementato una politica di intervento diretto sui prezzi 2. A partire dalla settimana del 17 marzo 2025, è entrato in vigore un tetto del 10% sul margine di profitto dei commercianti per circa 1.000 prodotti alimentari di base, appartenenti a 30 categorie diverse 2. Questa misura ha portato a una riduzione media dei prezzi del 16% per i prodotti interessati 2. Alcuni beni essenziali, come latte, yogurt e panna, hanno registrato cali di prezzo superiori al 50% 2. La decisione del governo di intervenire in modo così diretto sui margini di profitto segnala una volontà di adottare politiche economiche interventiste per contrastare l’inflazione, indicando un possibile allontanamento da soluzioni basate unicamente sul libero mercato. Un intervento di questa portata suggerisce che il governo riteneva che le forze di mercato da sole non fossero sufficienti a frenare l’aumento dei prezzi alimentari e che fosse necessario un certo livello di regolamentazione per tutelare i consumatori. Questa mossa potrebbe anche essere interpretata come una strategia politica per dimostrare un’azione decisa in vista delle prossime elezioni.

Per garantire l’adesione a questa nuova regolamentazione, il governo ha introdotto un meccanismo di monitoraggio e valutazione 2. È stata creata una piattaforma online per il monitoraggio dei prezzi (Árfigyelő), dove sono stati caricati i prezzi precedenti all’introduzione del tetto massimo, consentendo ai cittadini di confrontare le fluttuazioni giornaliere dei prezzi e verificare la conformità da parte dei rivenditori 2. Inoltre, il governo ha annunciato che il tetto massimo sui margini di profitto sarà riesaminato alla fine di maggio 2025 per decidere se estenderlo, sospenderlo, ampliarlo o se sarà necessario un intervento più ampio sui prezzi 2. L’utilizzo di una piattaforma digitale per il monitoraggio dei prezzi rappresenta un approccio moderno per l’applicazione delle normative economiche e per promuovere la trasparenza. Il periodo di rivalutazione previsto suggerisce una certa flessibilità e un approccio basato sui dati per valutare l’efficacia della politica. La piattaforma Árfigyelő funge da strumento sia per il governo che per i consumatori, aumentando potenzialmente la responsabilità dei rivenditori. La natura a breve termine del tetto iniziale, con una revisione pianificata, riconosce la possibilità di conseguenze indesiderate e la necessità di apportare modifiche.

Questa politica di controllo dei prezzi si inserisce in un contesto più ampio di misure fiscali volte a proteggere i consumatori in un periodo di preoccupazioni per una ripresa economica modesta e una rinnovata inflazione 2. Tra queste misure rientrano anche tagli fiscali per le madri 2. L’intervento sui margini di profitto non è quindi una politica isolata, ma parte di un insieme più ampio di iniziative fiscali volte ad alleviare l’onere finanziario sulle famiglie, suggerendo un approccio globale alla gestione della crisi del costo della vita. I tagli fiscali per le madri, ad esempio, potrebbero essere intesi come un sollievo mirato alle famiglie, un gruppo demografico probabilmente particolarmente sensibile all’aumento dei prezzi alimentari. Questo si allinea anche con le politiche del governo incentrate sulla famiglia.

Nonostante l’intervento governativo, le previsioni degli esperti indicano che l’inflazione rimarrà una sfida significativa per l’Ungheria nel corso del 2025 2. Un economista di ING ha previsto che l’inflazione potrebbe raggiungere un picco del 6,5% nell’ottobre 2025, con una media annua intorno al 5,6% 2. Tali cifre potrebbero portare l’Ungheria a registrare il tasso di inflazione più alto dell’UE per la seconda volta in meno di tre anni 2. Questo suggerisce che il tetto massimo sui prezzi potrebbe avere un impatto complessivo limitato o che persistono altri fattori inflazionistici sottostanti. La previsione che l’Ungheria possa avere nuovamente il tasso di inflazione più alto nell’UE evidenzia i problemi strutturali all’interno dell’economia ungherese che contribuiscono all’aumento dei prezzi, come potenzialmente una minore produttività e una maggiore intensità energetica nel settore alimentare, come menzionato in 2 facendo riferimento a uno studio della Banca Centrale Ungherese.

Gli analisti suggeriscono che le azioni del governo sono parte di una strategia più ampia in vista delle elezioni parlamentari del 2026 2. La preoccupazione crescente per l’inflazione tra gli elettori potrebbe influenzare i risultati elettorali, analogamente a quanto accaduto nelle elezioni statunitensi dell’anno precedente 2. Il tempismo e la natura dell’intervento del governo sui prezzi alimentari suggeriscono fortemente una motivazione politica, ovvero affrontare una preoccupazione fondamentale degli elettori in vista delle prossime elezioni. L’inflazione elevata è una delle principali lamentele pubbliche, e un’azione governativa visibile per contrastarla può essere un modo per ottenere il favore dell’elettorato. L’attenzione ai beni alimentari di base affronta direttamente le preoccupazioni quotidiane di molte famiglie.

Tabella: Dati Chiave sull’Inflazione e Misure di Controllo dei Prezzi

IndicatoreValore/DettagliFonti
Inflazione Annuale (Feb 2025)5.7%2
Inflazione Prezzi Alimentari (Feb 2025)7.1% annuo2
Tetto Margine di Profitto10% su circa 1.000 prodotti alimentari di base in 30 categorie2
Data di ImplementazioneSettimana del 17 marzo 20252
Riduzione Media dei Prezzi16% sui prodotti interessati2
Significativi Cali di PrezzoOltre il 50% per latte, yogurt e panna2
Piattaforma di MonitoraggioÁrfigyelő (piattaforma online di monitoraggio dei prezzi)2
Rivalutazione del TettoFine maggio 20252
Proiezione Picco Inflazione (Ott 2025)6.5% (economista ING)2
Proiezione Inflazione Media (2025)5.6% (economista ING)2

2. Dinamiche del Mercato del Lavoro: Ottimismo tra le Incertezze

Diverse indagini condotte in Ungheria intorno al 20 marzo 2025 indicavano una prospettiva generalmente positiva per la creazione di posti di lavoro. Un sondaggio di Profession.hu, riportato dal Budapest Business Journal, rivelava che quasi la metà (48%) delle aziende ungheresi prevedeva di espandere la propria forza lavoro nel corso del 2025 3. Inoltre, il 43% delle aziende si aspettava un miglioramento della propria situazione finanziaria e il 34% prevedeva stabilità 3. Questo suggerisce una notevole fiducia delle imprese. Similmente, l’indagine sull’Employment Outlook di ManpowerGroup per il primo trimestre del 2025 indicava che il 35% dei datori di lavoro ungheresi intendeva aumentare il proprio personale, mentre il 21% prevedeva riduzioni, risultando in un Net Employment Outlook (NEO) destagionalizzato del +14% 4. Sebbene questo dato sia leggermente meno ottimista rispetto al sondaggio di Profession.hu, segnala comunque un’intenzione netta di assunzione. Anche l’indagine HR Trends Survey 2025 di Randstad mostrava una prospettiva cautamente positiva, con il 30% degli intervistati che pianificava di aumentare il proprio personale nella prima metà del 2025, in linea con l’anno precedente 5. È interessante notare che la metà delle aziende partecipanti a questa indagine si aspettava una crescita nel 2025 5. La concordanza di queste tendenze positive in diverse indagini indipendenti, tutte condotte nello stesso periodo, suggerisce un reale ottimismo tra i datori di lavoro ungheresi riguardo alle prospettive economiche e una conseguente intenzione di aumentare la propria forza lavoro nel 2025. Questo potrebbe indicare una certa resilienza in alcuni settori dell’economia nonostante l’elevata inflazione. Le lievi differenze percentuali tra le indagini riflettono probabilmente variazioni nel campione intervistato (dimensione, rappresentazione settoriale) e nelle specifiche domande poste. Tuttavia, il consenso generale punta verso un mercato del lavoro in crescita.

L’indagine di ManpowerGroup forniva anche preziose informazioni sulle disparità regionali e settoriali nelle intenzioni di assunzione 4. Le regioni dell’Ungheria occidentale (+21%), dell’Ungheria settentrionale (+18%) e Budapest (+15%) mostravano aspettative di assunzione superiori alla media nazionale. Al contrario, l’Ungheria meridionale (-5%) prevedeva più licenziamenti che nuove assunzioni per il secondo trimestre consecutivo. L’indagine evidenziava anche le aspettative specifiche per settore: si prevedeva una crescita significativa della forza lavoro nei settori delle materie prime e della produzione (+26%) e della finanza e dell’immobiliare (+23%). D’altra parte, si attendevano cali nei settori della logistica e dell’automotive (-5%), riflettendo potenziali sfide nel settore automobilistico europeo. Queste significative variazioni regionali e settoriali nelle intenzioni di assunzione evidenziano la natura disomogenea della crescita economica all’interno dell’Ungheria. Mentre alcune regioni e settori si preparavano all’espansione, altri affrontavano stagnazione o addirittura contrazione. Queste informazioni sono cruciali per interventi politici mirati e strategie di investimento. Le forti prospettive di assunzione nel settore manifatturiero potrebbero essere collegate a incentivi governativi o a una maggiore domanda globale in alcuni settori. Le difficoltà nel settore automobilistico riflettono probabilmente tendenze europee più ampie, come la transizione ai veicoli elettrici e le interruzioni della catena di approvvigionamento. La prospettiva negativa per l’Ungheria meridionale merita ulteriori indagini per comprendere i fattori economici sottostanti in gioco in quella regione.

Un sondaggio di Profession.hu riportava che 6 datori di lavoro su 10 prevedevano di aumentare i salari nel 2025, con una media dell’8,4% 6. L’indagine rilevava anche variazioni in base alle dimensioni dell’azienda, alla regione e al tipo di lavoratori, con l’Ungheria orientale e le aziende che impiegano principalmente operai che si aspettavano aumenti significativamente più elevati. L’indagine indicava anche un potenziale cambiamento nelle strategie di compensazione, con un calo costante della percentuale di datori di lavoro che avrebbero aumentato i benefit marginali, suggerendo una maggiore attenzione agli aumenti salariali diretti 6. I previsti aumenti salariali significativi, superiori al tasso di inflazione previsto, suggeriscono un mercato del lavoro teso in cui i datori di lavoro competono per i talenti. Ciò potrebbe portare a un miglioramento del tenore di vita dei dipendenti, ma potrebbe anche contribuire a effetti inflazionistici di secondo impatto se non accompagnato da aumenti di produttività. L’allontanamento dai benefit marginali potrebbe riflettere le mutevoli preferenze dei dipendenti o misure di riduzione dei costi da parte dei datori di lavoro. Gli aumenti salariali previsti più elevati nell’Ungheria orientale e per i lavoratori manuali potrebbero riflettere una maggiore carenza di manodopera in questi segmenti o uno sforzo per attrarre e trattenere i lavoratori in regioni con costi della vita potenzialmente inferiori. L’attenzione ai salari diretti potrebbe essere un modo più trasparente e immediatamente efficace per attrarre e trattenere i dipendenti in un contesto inflazionistico.

Nonostante i piani ottimistici di assunzione, le aziende ungheresi stavano affrontando notevoli difficoltà nel trovare candidati qualificati per ricoprire le posizioni aperte 4. Una parte significativa (79%) delle aziende ungheresi segnalava alcune difficoltà nel coprire i posti vacanti, con il 21% che incontrava difficoltà significative 4. I ruoli più colpiti erano quelli nei settori manifatturiero, ingegneristico e informatico 4. L’indagine di Randstad identificava le aspettative salariali irrealistiche e la mancanza di esperienza lavorativa tra i candidati come i problemi più comuni nel processo di reclutamento 5. Nonostante i piani di espansione della forza lavoro, le aziende ungheresi stavano riscontrando notevoli difficoltà nel trovare candidati qualificati per ricoprire le posizioni aperte, indicando un potenziale divario di competenze nel mercato del lavoro. Ciò potrebbe ostacolare il ritmo della crescita economica e rendere necessari investimenti nell’istruzione e nella formazione professionale. La domanda di lavoratori qualificati nei settori manifatturiero, ingegneristico e informatico è una tendenza comune a livello globale, e l’Ungheria non fa eccezione. La questione delle aspettative salariali irrealistiche suggerisce un potenziale divario tra le aspettative dei candidati e la volontà o la capacità delle aziende di soddisfare tali richieste, soprattutto nel contesto delle pressioni sui costi dovute all’inflazione.

Le aziende ungheresi stavano adottando una serie di strategie per mitigare la carenza di manodopera 4. Le strategie principali utilizzate erano il miglioramento delle competenze dei dipendenti esistenti (30%) e l’aumento dei salari (30%). Altri metodi includevano una pubblicità più attiva (21%), accordi di lavoro flessibili (20%) e lavoro a distanza (16%). L’automazione e l’intelligenza artificiale erano attualmente utilizzate da una percentuale minore (12%) 4. Le aziende ungheresi stavano adottando una serie di strategie per affrontare la carenza di manodopera, con una forte enfasi sullo sviluppo interno e sugli incentivi finanziari. La relativa bassa adozione dell’automazione e dell’intelligenza artificiale suggerisce un potenziale di crescita futura in questi settori per affrontare i vincoli di manodopera. Investire nel miglioramento delle competenze dimostra un impegno a lungo termine per lo sviluppo della forza lavoro, mentre l’aumento dei salari è una risposta più immediata per attrarre e trattenere i talenti in un mercato competitivo. La crescente adozione di accordi di lavoro flessibili riflette una tendenza globale verso l’adattamento alle preferenze dei dipendenti e il potenziale ampliamento del bacino di talenti.

3. Politica Governativa e Posizione Fiscale: Navigare tra Priorità Nazionali ed Europee

Il 20 marzo 2025, il Presidente ungherese Viktor Orbán ha annunciato che l’Ungheria si sarebbe rifiutata di sostenere il debito militare congiunto dell’Unione Europea durante il prossimo vertice UE 7. Questo rifiuto includeva anche i fondi destinati alla produzione di armi per l’Ucraina 7. Orbán ha motivato questa decisione sottolineando che ogni Stato membro dovrebbe investire le risorse necessarie dal proprio bilancio e che l’Ungheria non intendeva contrarre debiti congiunti a livello europeo 7. È importante notare che il Parlamento ungherese aveva già adottato una risoluzione il 18 marzo contro la partecipazione del paese a tali prestiti congiunti dell’UE 7. La ferma opposizione dell’Ungheria al piano di debito militare congiunto dell’UE evidenzia una fondamentale divergenza nelle priorità politiche e nella filosofia fiscale tra l’Ungheria e potenzialmente altri Stati membri dell’UE. Questa posizione sottolinea l’enfasi dell’Ungheria sulla sovranità nazionale e sul conservatorismo fiscale, anche di fronte a preoccupazioni collettive per la sicurezza europea. Questa decisione potrebbe avere implicazioni per la posizione dell’Ungheria all’interno dell’UE e per la sua capacità di influenzare future iniziative a livello europeo. Riflette anche il distinto approccio del governo ungherese al conflitto in Ucraina.

4. Impegno Economico Internazionale: Espandere l’Influenza nei Balcani

Nel corso dell’ultimo anno, l’Ungheria ha fornito un prestito di 500 milioni di dollari alla Macedonia del Nord, un’operazione avvenuta dopo che la Macedonia del Nord aveva ottenuto un prestito di 1 miliardo di euro dalla Cina 8. Questa è stata identificata come la più grande operazione di sostegno finanziario ungherese a un altro paese dalla caduta del comunismo 8. Questo prestito è stato concesso poco dopo che VMRO-DPMNE ha ripreso il potere in Macedonia del Nord nel maggio 2024 8. Questo sostegno finanziario si inserisce in una strategia più ampia dell’Ungheria volta a costruire influenza nei Balcani, in particolare sostenendo alleati politici e media nazionalisti 8. Questa strategia è anche collegata all’allontanamento della Macedonia del Nord dal percorso di adesione all’UE e al suo avvicinamento a un “blocco illiberale” che include Cina, Ungheria, Russia e Serbia 8. Il significativo investimento finanziario dell’Ungheria in Macedonia del Nord riflette uno sforzo deliberato e strategico per espandere la propria influenza geopolitica nei Balcani. Questa mossa va oltre le considerazioni puramente economiche e sembra essere guidata dal desiderio di plasmare il panorama politico della regione e di allinearsi con paesi che condividono ideologie politiche simili. La portata del prestito, in particolare rispetto al passato aiuto estero ungherese, sottolinea l’importanza che l’attuale governo attribuisce alla sua strategia balcanica. La tempistica del prestito, dopo che VMRO-DPMNE ha ripreso il potere, suggerisce ulteriormente una decisione politicamente motivata per rafforzare i legami con un governo affine. Questo impegno potrebbe avere ramificazioni economiche e politiche a lungo termine per la regione e per le relazioni dell’Ungheria con l’UE.

5. Osservazioni conclusive: Uno Scatto dell’Economia Ungherese il 20 Marzo 2025

Le principali notizie economiche del 20 marzo 2025 in Ungheria sono state dominate dall’azione proattiva del governo per contrastare l’elevata inflazione alimentare attraverso l’introduzione di tetti ai margini di profitto. Contemporaneamente, il mercato del lavoro mostrava segnali incoraggianti, con diverse indagini che indicavano una forte intenzione di assunzione e aumenti salariali previsti da parte delle aziende ungheresi, suggerendo una sottostante resilienza economica in alcuni settori.

Questi sviluppi interni contrastavano con la posizione assertiva e indipendente dell’Ungheria sulla scena europea, come evidenziato dal fermo rifiuto di sostenere il piano di debito militare congiunto dell’UE, dimostrando una priorità data alla politica fiscale e alla sovranità nazionale.

Inoltre, la significativa attività economica internazionale dell’Ungheria, attraverso il sostanziale sostegno finanziario alla Macedonia del Nord, rivelava un’ambizione geopolitica strategica nei Balcani che va oltre i semplici ritorni economici immediati.

Nel complesso, l’economia ungherese il 20 marzo 2025 presentava un quadro complesso di sfide interne affrontate attraverso politiche interventiste, un mercato del lavoro robusto ma con carenze di competenze, e una posizione internazionale assertiva guidata da considerazioni sia economiche che politiche. L’interazione di questi fattori continuerà probabilmente a plasmare la traiettoria economica dell’Ungheria in vista delle elezioni del 2026.

Fonti

  1. Hungary’s new anti-LGBTQ+ law bans Pride events and sparks protests – AP News, accessed March 20, 2025, https://apnews.com/article/hungary-pride-ban-orban-lgbtq-rights-e7a0318b09b902abfc306e3e975b52df
  2. Hungary Caps Profit Margins To Tackle Food Price Inflation – The …, accessed March 20, 2025, https://evrimagaci.org/tpg/hungary-caps-profit-margins-to-tackle-food-price-inflation-274305
  3. Half of Hungarian Companies Plan to Expand Workforce in 2025 – Budapest Business Journal, accessed March 20, 2025, https://bbj.hu/business/people/hr/half-of-hungarian-companies-plan-to-expand-workforce-in-2025/
  4. ManpowerGroup Employment Outlook Q1 2025, accessed March 20, 2025, https://www.manpower.hu/en/news/manpowergroup-employment-outlook-q1-2025
  5. Hr trends survey 2025 | Randstad Hungary, accessed March 20, 2025, https://www.randstad.hu/en/hr-research/hr-trends-survey/hr-trends-survey-2025/
  6. 6 out of 10 Employers Plan On Raising Wages this Year – Hungary Today, accessed March 20, 2025, https://hungarytoday.hu/6-out-of-10-employers-plan-on-raising-wages-this-year/
  7. Hungary denies support to EU joint military debt – Prensa Latina, accessed March 20, 2025, https://www.plenglish.com/news/2025/03/20/hungary-denies-support-to-eu-joint-military-debt/
  8. Hungary’s Power Play in North Macedonia | German Marshall Fund of the United States, accessed March 20, 2025, https://www.gmfus.org/news/hungarys-power-play-north-macedonia

Le principali notizie sull’economia ungherese del 19 Marzo 2025

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Il 19 marzo 2025 ha visto una serie di sviluppi significativi per l’economia ungherese. Mentre il paese continua a confrontarsi con le sfide poste dall’inflazione e dalla crisi del costo della vita, si sono registrate iniziative volte a rafforzare settori specifici come il turismo e a promuovere la cooperazione economica internazionale, in particolare con Israele e il Vietnam. Tuttavia, la questione del finanziamento da parte dell’Unione Europea rimane irrisolta, con implicazioni potenzialmente significative per la crescita economica futura. Sul fronte interno, si segnalano novità nel settore energetico e l’impatto di misure governative sui prezzi alimentari.

II. Clima Economico Attuale in Ungheria

Le notizie del 19 marzo 2025 confermano che l’economia ungherese sta attraversando un periodo di difficoltà, principalmente a causa della persistente inflazione e della crisi del costo della vita . Questa situazione rappresenta una sfida significativa per il governo in carica, soprattutto in vista delle elezioni previste per il 2026 . La continua pressione economica potrebbe influenzare il sentiment degli elettori e diventare un tema centrale nel dibattito politico. La persistenza di questi problemi suggerisce che potrebbero esserci fattori strutturali sottostanti che richiedono interventi complessi e a lungo termine. La difficoltà nel superare questa fase di crisi potrebbe avere ripercussioni sociali e politiche di ampia portata.

III. Sviluppi nel Settore Turistico

Un evento di rilievo nella giornata del 19 marzo 2025 è stato l’incontro a Budapest tra il Ministro dell’Economia Nazionale ungherese, Márton Nagy, e il Ministro del Turismo israeliano, Haim Katz . L’obiettivo principale del colloquio è stato quello di rafforzare i legami turistici tra i due paesi, con particolare attenzione all’incremento dei voli diretti e allo scambio di migliori pratiche nella gestione del turismo. Durante l’incontro è stato firmato un memorandum d’intesa volto a dare un ulteriore impulso al turismo bilaterale .

I dati relativi all’anno precedente evidenziano l’importanza del turismo israeliano per l’Ungheria. Infatti, oltre 215.000 visitatori israeliani hanno trascorso 693.000 notti in Ungheria, generando un fatturato di 21 miliardi di fiorini ungheresi (HUF) . Questi numeri sottolineano il valore economico già significativo di questa relazione turistica e la logica dietro gli sforzi per intensificarla. L’iniziativa di esplorare la possibilità di collegamenti aerei diretti tra Tel Aviv e le città ungheresi di Debrecen e Hévíz indica una strategia per diversificare l’offerta turistica e potenzialmente attrarre un numero ancora maggiore di visitatori, beneficiando anche le economie regionali al di fuori della capitale . Debrecen, la seconda città più grande dell’Ungheria, e Hévíz, nota per il suo lago termale, potrebbero attrarre segmenti di turisti con interessi diversi, estendendo potenzialmente la durata del soggiorno medio e la spesa complessiva.

Per illustrare l’impatto economico del turismo israeliano, si riporta la seguente tabella:

IndicatoreValore
VisitatoriOltre 215.000
Notti trascorse693.000
Fatturato generato21 miliardi HUF

IV. Cooperazione Economica Ungheria-Vietnam

Un altro aspetto rilevante delle notizie economiche del 19 marzo 2025 riguarda la cooperazione tra Ungheria e Vietnam. Il Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri vietnamita, Bui Thanh Son, ha incontrato ad Hanoi il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese, Szijjarto Peter, per discutere il rafforzamento della cooperazione in vari settori, con un focus particolare sull’economia 1. Parallelamente, il Primo Ministro vietnamita ha ricevuto lo stesso ministro ungherese, sottolineando l’importanza della relazione bilaterale 3.

Entrambe le nazioni hanno concordato sulla necessità di coordinarsi strettamente per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’Accordo di Libero Scambio UE-Vietnam (EVFTA), facilitando l’accesso reciproco ai mercati per i prodotti agricoli e acquatici 2. L’Ungheria è attualmente un importante partner commerciale del Vietnam nell’Europa centrale e orientale, mentre il Vietnam è considerato uno dei mercati più promettenti per l’Ungheria in Asia 2. Nonostante le sfide economiche globali, il commercio bilaterale ha mantenuto una crescita costante, raggiungendo circa 1 miliardo di dollari USA all’anno negli ultimi anni 2.

Un obiettivo condiviso è quello di incoraggiare le imprese ungheresi a investire maggiormente in settori che corrispondono alle esigenze del Vietnam e ai punti di forza dell’Ungheria, come i prodotti farmaceutici, l’allevamento, la trasformazione alimentare e la gestione delle risorse idriche 2. È stata inoltre espressa la volontà di accelerare la ratifica dell’Accordo di Protezione degli Investimenti UE-Vietnam (EVIPA) e di organizzare a breve ad Hanoi la decima sessione del Comitato Congiunto per la Cooperazione Economica Vietnam-Ungheria, dopo una pausa dal 2019 1. Questo incontro rappresenta un passo concreto verso il rafforzamento dei legami economici e potrebbe portare a nuovi accordi e iniziative per incrementare ulteriormente il commercio e gli investimenti.

Un aspetto di cooperazione a lungo termine di notevole importanza è la richiesta del Vietnam all’Ungheria di supporto nella formazione del personale per la sua futura centrale nucleare 4. L’Ungheria si è dichiarata pronta a collaborare e a sostenere il Vietnam nella formazione di 1.000 esperti in questo settore, considerandolo un’area strategica di collaborazione tra i due paesi 4. Questa cooperazione nel settore dell’energia nucleare indica una partnership profonda e strategica che va oltre i tradizionali scambi commerciali e investimenti, con potenziali benefici economici a lungo termine per entrambe le nazioni attraverso la condivisione di tecnologia e lo sviluppo del capitale umano.

V. Finanziamenti UE e Loro Implicazioni

Una questione di primaria importanza per l’economia ungherese è il continuo blocco dei fondi del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) da parte dell’Unione Europea 1. Questo stallo è dovuto al mancato rispetto da parte dell’Ungheria delle condizioni relative allo stato di diritto, in particolare per quanto riguarda la corruzione e l’indipendenza del sistema giudiziario 5. Nonostante gli accordi presi con gli organi dell’UE, il governo ungherese non ha implementato le riforme necessarie 1.

Questa situazione ha un impatto significativo sull’accesso dell’Ungheria a ingenti risorse finanziarie destinate alla ripresa economica post-pandemica e al rafforzamento della resilienza. Al 19 marzo 2025, l’Ungheria ha ricevuto solo l’importo del prefinanziamento, pari all’8,84% (919.593.786 EUR) dei 10.400.000.000 EUR totali allocati dal RRF 1. Questo lascia una quantità considerevole di finanziamenti non disponibile per gli investimenti infrastrutturali e di sviluppo pianificati.

Diverse fonti suggeriscono che il governo Orbán potrebbe non essere disposto ad attuare le riforme richieste, percepite come un indebolimento del sistema, anche a costo di perdere oltre 10 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti UE 1. Alcuni analisti ritengono improbabile una svolta nella situazione prima delle elezioni parlamentari ungheresi dell’aprile 2026 1. Questa prolungata sospensione dei fondi UE potrebbe limitare significativamente la capacità dell’Ungheria di investire in infrastrutture, transizione verde e trasformazione digitale, con potenziali ripercussioni negative sulla crescita economica a lungo termine e sulla competitività del paese. Il legame tra le preoccupazioni dell’UE sullo stato di diritto e il blocco dei fondi RRF evidenzia come questioni politiche e legali possano avere conseguenze economiche tangibili e significative.

VI. Notizie dal Settore Energetico

Nel settore energetico, MOL, la principale compagnia petrolifera e del gas ungherese, ha annunciato la scoperta di un nuovo giacimento petrolifero vicino a Somogysámson . Si stima che il campo abbia una capacità produttiva di 1.200 barili al giorno, rappresentando circa l’1% della produzione totale di idrocarburi del gruppo . Sebbene questa percentuale possa apparire modesta, la scoperta rappresenta comunque uno sviluppo positivo per la sicurezza energetica dell’Ungheria, in quanto potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e avere un leggero impatto positivo sulla bilancia commerciale.

VII. Misure Economiche del Governo

Tra le misure economiche governative, si segnala che il tetto ai margini di profitto sui prodotti alimentari ha portato a una riduzione di alcuni prezzi fino al 40%, come dichiarato da André Palóc . Questa misura, presentata come una “News in Brief” del 19 marzo 2025, indica un intervento diretto del governo nel mercato con l’obiettivo di controllare i prezzi degli alimenti, probabilmente in risposta alla crisi del costo della vita. La significativa riduzione di prezzo per alcuni prodotti suggerisce un tentativo di alleviare l’onere delle spese alimentari sulle famiglie. Tuttavia, non essendo specificato quali siano i prodotti interessati e l’impatto complessivo sulla spesa alimentare media, è necessario un’analisi più approfondita per valutarne l’efficacia complessiva.

VIII. Conclusione

La giornata del 19 marzo 2025 ha offerto un panorama variegato dell’economia ungherese. Da un lato, persistono le sfide legate all’inflazione e al costo della vita, che continuano a rappresentare una preoccupazione centrale. Dall’altro, si osservano iniziative dinamiche nel settore del turismo, con l’obiettivo di rafforzare i legami con mercati chiave come quello israeliano, e un rinnovato impegno nella cooperazione economica internazionale, in particolare con il Vietnam, con potenziali benefici a lungo termine in termini di commercio e investimenti. Tuttavia, la mancata risoluzione della questione del finanziamento europeo rimane un ostacolo significativo, con il rischio di compromettere i piani di ripresa e sviluppo economico del paese. La scoperta di un nuovo giacimento petrolifero rappresenta una notizia positiva per il settore energetico, sebbene il suo impatto immediato sulla produzione complessiva sia limitato. Infine, le misure governative volte a controllare i prezzi alimentari sembrano aver avuto un impatto significativo su alcuni prodotti, ma la loro efficacia complessiva richiede ulteriori valutazioni. Nel complesso, l’economia ungherese si trova in una fase complessa, caratterizzata da sfide persistenti e da sforzi attivi per sfruttare nuove opportunità di crescita.

Fonti

  1. About Hungary – Latest news about Hungary, accessed March 19, 2025, https://abouthungary.hu/
  2. National Economy Minister meets Israel’s minister … – About Hungary, accessed March 19, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/national-economy-minister-meets-israel-s-minister-for-tourism-in-budapest
  3. Vietnam seeks Hungary’s support in training workforce for future nuclear power plant – VOV, accessed March 19, 2025, https://vov.vn/en/politics/diplomacy/vietnam-seeks-hungarys-support-in-training-workforce-for-future-nuclear-power-plant-post1162376.vov
  4. Standstill in RRF funding between Hungary and the EU – European …, accessed March 19, 2025, https://www.europeandatajournalism.eu/cp_data_news/standstill-in-rrf-funding-between-hungary-and-the-eu/
  5. Vietnam, Hungary look for stronger multifaceted cooperation …, accessed March 19, 2025, https://en.vietnamplus.vn/vietnam-hungary-look-for-stronger-multifaceted-cooperation-post311878.vnp

Notizie sull’Economia Ungherese del 18 Marzo 2025

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Nella giornata del 18 marzo 2025, l’economia ungherese è stata caratterizzata da una serie di sviluppi significativi che spaziano dalle misure governative per contrastare l’inflazione, alle dinamiche del settore industriale ed energetico, fino alle continue tensioni con l’Unione Europea e alle implicazioni di decisioni politiche interne. Il governo ha visto entrare in vigore il giorno precedente un tetto massimo sui margini di profitto dei supermercati per alcuni beni alimentari di base, una mossa volta a contenere la crescita dei prezzi al consumo. Nel settore industriale, si registra una produzione di motori nello stabilimento ungherese di Audi ai minimi dal 2009, un dato che merita attenzione per le sue potenziali ripercussioni sull’export e sull’occupazione. Una nota positiva giunge dal settore energetico con la scoperta di un nuovo giacimento petrolifero da parte di MOL nell’Ungheria occidentale, un evento che potrebbe rafforzare la sicurezza energetica del paese. Le relazioni tra Ungheria e Unione Europea rimangono tese, con la potenziale riattivazione di meccanismi di pressione economica da parte dell’UE. Sul fronte politico-sociale, l’approvazione di una legge che restringe la libertà di assemblea, vietando specificamente gli eventi Pride, ha suscitato controversie e proteste, con possibili ripercussioni sull’immagine economica del paese. Infine, il mercato azionario ungherese ha mostrato una leggera positività, mentre il fiorino è rimasto relativamente stabile nei confronti delle principali valute.

2. Misure Economiche del Governo

2.1. Tetto Massimo sui Margini di Profitto Alimentari

A partire dal 17 marzo 2025, il Ministero dell’Economia Nazionale ha implementato un tetto massimo obbligatorio del 10% sui margini di profitto dei supermercati per un paniere di 30 prodotti alimentari di base 1. Questa iniziativa è stata introdotta in risposta a un’inflazione persistente, con i prezzi dei prodotti alimentari che hanno registrato un aumento superiore al 7% nel mese di febbraio 1. La misura si applica ai rivenditori con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di fiorini nel 2023 3. Il margine di riferimento è stato stabilito sulla base della media applicata nel gennaio 2025, con un limite massimo del 10% qualora il margine precedente fosse superiore 3.

Le normative impongono ai rivenditori di mantenere i livelli di scorte e vietano l’incremento della quota di prodotti a marchio proprio 3. In caso di mancato rispetto delle disposizioni, sono previste sanzioni che possono variare da multe fino alla chiusura temporanea dell’attività 3. Il Ministero dell’Economia Nazionale stima che tale intervento possa portare a una riduzione dei prezzi di oltre il 10% per i prodotti interessati 1. Tuttavia, le reazioni da parte degli operatori del settore non sono state positive, con segnalazioni di malcontento tra i negozianti 5. Questa insoddisfazione potrebbe derivare da preoccupazioni riguardo alla redditività e alle potenziali difficoltà operative legate all’applicazione del tetto massimo.

Gli esperti esprimono un certo scetticismo sull’efficacia complessiva di questa misura nel contenere l’inflazione. Si teme che i rivenditori possano compensare i minori margini sui prodotti soggetti al tetto aumentando i prezzi di altri beni, limitando così l’impatto desiderato sull’inflazione generale 3. L’intervento diretto del governo attraverso il controllo dei prezzi, sebbene mirato a un problema pressante come l’inflazione, introduce potenziali distorsioni nel mercato e la sua efficacia a lungo termine rimane incerta. L’insoddisfazione dei negozianti suggerisce che essi prevedono conseguenze negative per le loro attività, il che potrebbe portare a dinamiche di mercato inattese.

Inoltre, il fatto che il tetto massimo sia indirizzato specificamente ai grandi rivenditori potrebbe creare una disparità competitiva e potenzialmente danneggiare indirettamente i negozi più piccoli 3. Sebbene le piccole imprese non siano direttamente soggette al limite, potrebbero trovarsi a competere con i prezzi artificialmente abbassati dei grandi supermercati, con possibili ripercussioni negative sulla loro attività. Questo scenario è suggerito dal riferimento al “fuoco amico” che potrebbe colpire i piccoli negozi 5.

3. Sviluppi nel Settore Industriale

3.1. Produzione di Audi Ungheria

Nella giornata del 18 marzo 2025, è stata segnalata una produzione di motori nello stabilimento ungherese di Audi al livello più basso dal 2009 5. Audi Hungaria rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia ungherese, agendo come fornitore centrale di motori per il Gruppo Audi e Volkswagen 7. Nel corso del 2024, lo stabilimento ha prodotto 1.580.991 propulsori e 179.710 veicoli 7.

Sebbene le fonti non forniscano una spiegazione specifica per la riduzione della produzione di motori in questa particolare data, i dati relativi al 2024 indicano un volume complessivo elevato. La notizia potrebbe riferirsi a una fluttuazione specifica nella produzione giornaliera o a breve termine. È plausibile che la trasformazione in corso nel settore automobilistico a livello globale 7, unitamente a possibili variazioni nella domanda globale, possa aver contribuito a questa situazione. Una diminuzione della produzione, anche se temporanea, potrebbe avere ripercussioni sulle esportazioni ungheresi, sull’occupazione nella regione – Audi Hungaria è il principale datore di lavoro – e sulla produzione industriale complessiva del paese.

La segnalazione di una produzione di motori ai minimi da oltre un decennio, pur non chiarendo le cause immediate, desta preoccupazione data la rilevanza di Audi per l’economia ungherese. Potrebbe riflettere interruzioni temporanee nelle catene di approvvigionamento, variazioni nella domanda di mercato o segnali di tendenze più profonde che necessitano di monitoraggio.

4. Notizie dal Settore Energetico

4.1. Scoperta di un Nuovo Giacimento Petrolifero da Parte di MOL

MOL, la compagnia petrolifera e del gas ungherese, ha annunciato la scoperta di un nuovo giacimento di petrolio vicino a Somogysámson, nell’Ungheria occidentale 5. Le attività di perforazione esplorativa, condotte nel dicembre 2024, hanno individuato petrolio a una profondità di 1.250 metri, con una capacità produttiva potenziale stimata in 1.200 barili al giorno (bpd) 9. Il pozzo, denominato Som-8, è stato perforato in 33 giorni, a partire dal novembre 2024 9.

Questa scoperta rappresenta il primo ritrovamento di petrolio da parte di MOL nella regione transdanubiana in oltre un decennio 9. Essa contribuisce significativamente al rafforzamento della sicurezza energetica dell’Ungheria e all’incremento della produzione interna, che ha raggiunto il suo picco degli ultimi cinque anni 9. Il petrolio estratto viene trasportato tramite autocisterne alla raffineria di Százhalombatta sul Danubio 9. MOL ha inoltre pianificato investimenti per circa 150 miliardi di fiorini nei prossimi cinque anni per potenziare la produzione di petrolio e gas in Ungheria 9.

La scoperta di questo nuovo giacimento petrolifero rappresenta un segnale positivo per l’indipendenza energetica dell’Ungheria e dimostra il potenziale ancora presente nell’esplorazione di idrocarburi all’interno del paese. Per una nazione senza sbocco sul mare come l’Ungheria, la riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia costituisce un obiettivo strategico primario. La scoperta di MOL contribuisce direttamente a questo obiettivo, migliorando la sicurezza energetica e potenzialmente stabilizzando i costi dell’energia nel lungo periodo. Il fatto che si tratti di una scoperta significativa dopo un lungo periodo suggerisce un rinnovato potenziale nel settore energetico nazionale.

5. Relazioni Economiche UE-Ungheria

5.1. Pressione Economica dell’UE e la “Bomba Nucleare”

Il 18 marzo 2025, sono emerse segnalazioni secondo cui la “bomba nucleare” dell’UE, un’espressione che con ogni probabilità si riferisce all’articolo 7 del Trattato sull’Unione Europea, potrebbe essere nuovamente “rispolverata” e utilizzata contro l’Ungheria 5. L’articolo 7 prevede la possibilità di sospendere alcuni diritti di uno Stato membro in caso di violazione grave e persistente dei valori fondanti dell’Unione. Questa potenziale azione si inserisce nel contesto delle persistenti tensioni tra Ungheria e Unione Europea su diverse questioni, tra cui gli standard democratici, lo stato di diritto e la posizione dell’Ungheria in merito al conflitto in Ucraina 14. In precedenza, l’UE aveva congelato fondi destinati all’Ungheria a causa di preoccupazioni legate alla corruzione 14.

5.2. Posizione dell’Ungheria sugli Aiuti UE all’Ucraina

Sebbene non si tratti di una notizia strettamente economica relativa al 18 marzo, l’opposizione dell’Ungheria a un pacchetto di aiuti UE da 22 miliardi di euro per l’Ucraina 16 evidenzia ulteriormente le difficili relazioni e il potenziale per ulteriori disaccordi di natura economica.

La potenziale riattivazione dei meccanismi di pressione da parte dell’UE sottolinea i continui disaccordi tra Ungheria e Unione Europea, i quali potrebbero avere implicazioni significative per la futura cooperazione economica e per l’accesso ai finanziamenti comunitari. La menzione della “bomba nucleare” è un forte indicatore della gravità delle tensioni politiche. Tali tensioni spesso si ripercuotono sulle relazioni economiche, influenzando potenzialmente l’accesso dell’Ungheria ai fondi UE, la sua posizione all’interno del mercato unico e la fiducia degli investitori in generale. La posizione divergente dell’Ungheria sugli aiuti all’Ucraina esacerba ulteriormente queste tensioni.

6. Sentiment e Analisi Economica Generale

6.1. L'”Enigma Irrisolvibile” dell’UE di Ottó Sinkó

Ottó Sinkó, co-CEO di Videoton, ha evidenziato un “trilemma impossibile” che l’Unione Europea si trova ad affrontare 5. Sebbene le fonti non forniscano dettagli specifici sull’analisi di Sinkó per il 18 marzo, la menzione suggerisce una preoccupazione più ampia riguardo alle sfide economiche che l’Unione Europea deve affrontare. È importante notare se la sua analisi affronta specificamente o include implicazioni per l’economia ungherese in questa data. L’analisi di Sinkó potrebbe offrire preziose indicazioni sul clima economico percepito e sui potenziali ostacoli per l’Ungheria nel contesto dell’UE.

6.2. Previsioni Economiche e Pubblicazioni di Dati

Diverse istituzioni forniscono previsioni economiche per l’Ungheria. La Commissione Europea prevede una crescita del PIL dell’1,8% per il 2025 19. Il piano iniziale del governo ungherese era del 3,4%, considerato piuttosto ottimistico 19. ING prevede una crescita del 2,9% 19, mentre il FMI proietta il 2,9% 20 e l’OCSE il 2,1% (proiezione di dicembre 2024 21).

Queste previsioni divergenti evidenziano l’incertezza che circonda le prospettive economiche dell’Ungheria per il 2025. L’inflazione rimane una preoccupazione, con ING che ha rivisto al rialzo la sua previsione per il 2025 a circa il 4,2% 19, e il FMI che prevede il 3,5% 20. La Commissione Europea si aspetta una graduale diminuzione dell’inflazione 22. La diversità nelle previsioni economiche sottolinea l’incertezza che caratterizza la traiettoria economica dell’Ungheria nel 2025, con l’inflazione che rimane un fattore chiave da monitorare. Le differenti istituzioni utilizzano modelli e ipotesi diverse, portando a prospettive variabili. L’ampia gamma di previsioni per la crescita del PIL e l’inflazione dell’Ungheria indica che la performance economica effettiva potrebbe discostarsi significativamente, rendendo cruciale il monitoraggio dei dati in arrivo e dei cambiamenti politici.

La persistente menzione di problemi legati all’inflazione e al costo della vita in diverse fonti suggerisce che questi rappresentano ostacoli significativi per l’economia ungherese all’inizio del 2025. L’intervento del governo con il tetto massimo sui prezzi, unitamente allo scetticismo degli esperti e alle diverse previsioni sull’inflazione, evidenzia la continua sfida di gestire le pressioni sui prezzi in Ungheria. Questo probabilmente influisce sulla spesa dei consumatori, sugli investimenti delle imprese e sulla stabilità economica generale.

7. Eventi Politici e Sociali con Rilevanza Economica

7.1. Approvazione del Disegno di Legge sulla Libertà di Riunione

Il parlamento ungherese ha approvato un disegno di legge che restringe la libertà di assemblea, vietando specificamente gli eventi Pride e consentendo l’uso del riconoscimento facciale per identificare i partecipanti 5. La legge modifica la normativa sul diritto di assemblea per proibire eventi che violano la legislazione sulla “protezione dei minori”, che già vieta la “raffigurazione o promozione” dell’omosessualità ai minori 17. Le multe per la partecipazione a eventi proibiti possono raggiungere i 200.000 fiorini (503 euro) 5. La legislazione è stata approvata con procedura accelerata 5 e ha scatenato proteste 23.

I critici sostengono che questa legge sia una tattica diversiva per distogliere l’attenzione dai problemi economici come l’inflazione e la crisi del costo della vita 23. Le preoccupazioni riguardo alla libertà dei media e alle potenziali repressioni governative 24 contribuiscono ulteriormente a una percezione potenzialmente negativa del clima imprenditoriale ungherese. L’attenzione del governo su questa questione socialmente divisiva potrebbe servire a distogliere l’attenzione pubblica dai problemi economici sottostanti. In tempi di difficoltà economica, i governi talvolta utilizzano questioni sociali per mobilitare il sostegno della propria base o per distrarre dalla propria gestione dell’economia. La tempistica dell’approvazione di questa legge, in concomitanza con le segnalazioni di sfide economiche, suggerisce questa possibilità.

La percezione di questa legge come tattica diversiva potrebbe erodere ulteriormente la fiducia pubblica nelle politiche economiche del governo e nella sua capacità di affrontare le reali preoccupazioni economiche. Se il pubblico ritiene che il governo stia dando priorità a battaglie ideologiche rispetto al benessere economico, ciò potrebbe portare a una diminuzione della fiducia nella gestione economica e potenzialmente influire sul comportamento dei consumatori e degli investitori. Il contesto più ampio di potenziali repressioni sui media e restrizioni alle libertà civili potrebbe influenzare negativamente la percezione degli investitori internazionali riguardo all’Ungheria come ambiente commerciale stabile e prevedibile. Gli investitori spesso danno priorità a paesi con un forte stato di diritto, una governance trasparente e rispetto per le libertà fondamentali. Azioni che sembrano minare questi principi possono aumentare il rischio percepito e scoraggiare gli investimenti esteri.

8. Concorrenza e Regolamentazione

8.1. Indagine GVH su Nitrogénművek

L’Autorità ungherese per la concorrenza (GVH) avvierà una nuova indagine su un presunto cartello di Nitrogénművek 5. Nitrogénművek è una delle principali aziende chimiche ungheresi, nota principalmente per la produzione di fertilizzanti. Le indagini sui cartelli mirano a scoprire e prevenire accordi o pratiche anticoncorrenziali che danneggiano il mercato e i consumatori. Questa indagine indica una continua supervisione normativa in Ungheria e un impegno a garantire una concorrenza leale all’interno del mercato. L’esito dell’indagine potrebbe avere conseguenze finanziarie e reputazionali per Nitrogénművek e potenzialmente influenzare il più ampio settore agricolo se i prezzi o la disponibilità dei fertilizzanti dovessero essere interessati. L’azione della GVH dimostra un ambiente normativo attivo in Ungheria, volto a prevenire pratiche anticoncorrenziali che potrebbero distorcere il mercato. Le autorità per la concorrenza svolgono un ruolo cruciale nel mantenere un campo da gioco equo per le imprese e nel proteggere i consumatori da prezzi ingiusti o manipolazioni del mercato. L’azione della GVH contro un attore importante come Nitrogénművek segnala il suo impegno in questo ruolo.

9. Panoramica del Mercato Finanziario

9.1. Mercato Azionario Ungherese (BUX)

L’indice BUX ha chiuso la giornata del 18 marzo 2025 a 89.457,95 punti, con una variazione giornaliera positiva dello 0,22% 26. Le performance dei singoli titoli principali sono state le seguenti (dati al 18 marzo 2025):

TitoloPrezzo di Chiusura (HUF)Variazione Giornaliera
OTP Bank25.160,00 / 25.080,00-0,16% / -0,48%
Richter Gedeon10.620,00+1,14%
MOL2.878,00 / 2.862,00+1,12% / +0,56%
Magyar Telekom1.716,00 / 1.714,00+0,35% / +0,23%
4iG Nyrt.1.626,00 / 1.630,00-0,61% / -0,37%

Il mercato azionario ungherese ha mostrato un leggero movimento positivo il 18 marzo 2025, con performance miste tra le principali società, suggerendo un sentiment degli investitori relativamente stabile nonostante le varie notizie economiche e politiche. L’indice BUX è un indicatore chiave della fiducia complessiva degli investitori nell’economia ungherese. Un piccolo aumento suggerisce che, nel complesso, gli investitori non sono stati eccessivamente negativi riguardo alle notizie della giornata. Le diverse performance dei singoli titoli potrebbero riflettere fattori specifici del settore o notizie relative alle singole aziende.

9.2. Tasso di Cambio del Fiorino Ungherese

Il 18 marzo 2025, il tasso di cambio del fiorino ungherese rispetto alle principali valute era approssimativamente:

  • USD/HUF: ~364,23 – 364,97 27
  • EUR/HUF: ~397,73 – 397,97 29

Il fiorino ha mostrato alcune fluttuazioni nel corso della settimana precedente 28, ma i tassi del 18 marzo appaiono relativamente stabili. Il tasso di cambio del fiorino ungherese rispetto alle principali valute è rimasto relativamente stabile il 18 marzo 2025, indicando l’assenza di significative pressioni esterne immediate sulla valuta. Un tasso di cambio stabile è generalmente un segnale positivo per un’economia, in quanto riduce l’incertezza per le imprese coinvolte nel commercio e negli investimenti internazionali. Fluttuazioni significative possono indicare instabilità economica o preoccupazioni del mercato.

10. Conclusione

Nella giornata del 18 marzo 2025, l’economia ungherese ha mostrato un quadro complesso. L’introduzione del tetto massimo sui margini di profitto alimentare riflette la preoccupazione del governo per l’inflazione, ma la sua efficacia e le reazioni del settore rimangono incerte. La flessione nella produzione di motori di Audi, sebbene non spiegata nei dettagli, rappresenta un potenziale segnale di allarme per il settore industriale. La scoperta di un nuovo giacimento petrolifero da parte di MOL offre una prospettiva positiva per la sicurezza energetica del paese. Le continue tensioni con l’Unione Europea e l’approvazione di una legge controversa sulla libertà di assemblea potrebbero avere ripercussioni sull’immagine economica e sulla fiducia degli investitori. Nonostante questi sviluppi, il mercato azionario ungherese ha registrato una leggera crescita e il fiorino è rimasto stabile. L’outlook economico per l’Ungheria nel 2025 rimane incerto, come evidenziato dalle diverse previsioni di crescita e inflazione. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri in questi settori chiave per valutare la traiettoria dell’economia ungherese.

Fonti citate

  1. Mandatory 10% cap on supermarket profit margins in place – The Budapest Times, accessed March 18, 2025, https://www.budapesttimes.hu/corporate/mandatory-10-cap-on-supermarket-profit-margins-in-place/
  2. Mandatory 10% cap on supermarket profit margins in place – About Hungary, accessed March 18, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/mandatory-10-cap-on-supermarket-profit-margins-in-place
  3. Price margin cap to combat inflation in Hungary in 2025 – Helpers Finance, accessed March 18, 2025, https://helpersfinance.hu/price-margin-cap-to-combat-inflation-in-hungary-in-2025/
  4. Mandatory Cap on Supermarket Profit Margins Enters Force – Budapest Business Journal, accessed March 18, 2025, https://bbj.hu/business/industry/retail/mandatory-cap-on-supermarket-profit-margins-enters-force/
  5. Hungarian MPs pass bill to restrict freedom of assembly – Smoke sticks in parliament, accessed March 18, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250318/hungarian-mps-pass-bill-to-restrict-freedom-of-assembly-smoke-sticks-in-parliament-748497
  6. Latest news – Portfolio.hu, accessed March 18, 2025, https://www.portfolio.hu/en/latest-news
  7. Audi Hungaria in 2024: stable production figures; sales revenue remains at very high level, accessed March 18, 2025, https://www.audi-mediacenter.com/en/press-releases/audi-hungaria-in-2024-stable-production-figures-sales-revenue-remains-at-very-high-level-16574/download
  8. Audi Hungaria in 2024: stable production figures; sales revenue remains at very high level, accessed March 18, 2025, https://www.audi-mediacenter.com/en/press-releases/audi-hungaria-in-2024-stable-production-figures-sales-revenue-remains-at-very-high-level-16574
  9. MOL discovers new oil field in Western Hungary – World Oil, accessed March 18, 2025, https://worldoil.com/news/2025/3/18/mol-discovers-new-oil-field-in-western-hungary/
  10. Exploration | World Oil Online, accessed March 18, 2025, https://worldoil.com/topics/exploration/
  11. MOL discovers new oil field in western Hungary | Oil & Gas Journal, accessed March 18, 2025, https://www.ogj.com/exploration-development/discoveries/article/55275532/mol-discovers-new-oil-field-in-western-hungary
  12. MOL discovered a new oil field in Western Hungary – CEENERGYNEWS, accessed March 18, 2025, https://ceenergynews.com/oil-gas/mol-discovered-a-new-oil-field-in-western-hungary/
  13. accessed January 1, 1970, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250318/eu-nuclear-bomb-could-be-dusted-off-and-used-against-hungary-again-748478
  14. Hungary Loses Out On $1 Billion In EU Funding – Radio Free Europe, accessed March 18, 2025, https://www.rferl.org/a/hungary-denied-1-billion-euros-eu-funding-corruption-allegation/33260399.html
  15. EU ‘without Ukraine’ — Hungary’s Orban posts list of demands to Brussels – The Kyiv Independent, accessed March 18, 2025, https://kyivindependent.com/eu-without-ukraine-hungarys-orban-posts-list-of-demands-to-brussels/
  16. ‘We won’t be dragged into this’ — Hungary opposes $22 billion EU aid package for Ukraine – The Kyiv Independent, accessed March 18, 2025, https://kyivindependent.com/hungary-vows-to-oppose-22-billion-eu-aid-package-for-ukraine/
  17. Orbán’s Fidesz party submits bill to ban Pride march – Portfolio.hu, accessed March 18, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250317/orbans-fidesz-party-submits-bill-to-ban-pride-march-748267
  18. accessed January 1, 1970, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250318/europe-faces-an-unsolvable-puzzle-otto-sinko-videoton-co-ceo-points-to-impossible-trilemma-faced-by-the-eu-748484
  19. Monitoring Hungary: Rising uncertainty | articles – ING Think, accessed March 18, 2025, https://think.ing.com/articles/monitoring-hungary-rising-uncertainty/
  20. Hungary and the IMF, accessed March 18, 2025, https://www.imf.org/en/Countries/HUN
  21. Hungary Economic Snapshot – OECD, accessed March 18, 2025, https://www.oecd.org/en/topics/sub-issues/economic-surveys/hungary-economic-snapshot.html
  22. Economic forecast for Hungary – European Commission – Economy and Finance, accessed March 18, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
  23. Hungary’s new anti-LGBTQ+ law bans Pride events and sparks protests – The Durango Herald, accessed March 18, 2025, https://www.durangoherald.com/articles/hungarys-new-anti-lgbtq-law-bans-pride-events-and-sparks-protests/
  24. Hungary: IPI warns of fresh crackdown on independent media, accessed March 18, 2025, https://ipi.media/hungary-ipi-warns-of-fresh-crackdown-on-independent-media/
  25. Europe Daily News, 18 March 2025 | Insights | Mayer Brown, accessed March 18, 2025, https://www.mayerbrown.com/en/insights/publications/2025/03/europe-daily-news/europe-daily-news-mar1825
  26. Budapest Stock Exchange, accessed March 18, 2025, https://www.bse.hu/
  27. 1 USD to HUF – US Dollars to Hungarian Forints Exchange Rate – XE.com, accessed March 18, 2025, https://www.xe.com/currencyconverter/convert/?Amount=1&From=USD&To=HUF
  28. US dollar to Hungarian forints Exchange Rate History | Currency Converter – Wise, accessed March 18, 2025, https://wise.com/gb/currency-converter/usd-to-huf-rate/history
  29. Hungarian Forint – Quote – Chart – Historical Data – News – Trading Economics, accessed March 18, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/currency
  30. Currency Exchange Table (Hungarian Forint – HUF) – X-Rates, accessed March 18, 2025, https://www.x-rates.com/table/?from=HUF&amount=1
  31. Hungarian forint to Euros Exchange Rate History | Currency Converter – Wise, accessed March 18, 2025, https://wise.com/us/currency-converter/huf-to-eur-rate/history

Ungheria, 17 marzo 2025: tra riforme fiscali, edilizia in crisi e il rischio energetico dei data center

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L’Unione Europea abbandona l’austerità per rafforzare la competitività.
L’Unione Europea sta vivendo una svolta storica, abbandonando le rigide politiche di austerità in favore di investimenti strategici per rafforzare la competitività economica. La Germania ha annunciato un piano di investimento senza precedenti, destinando 500 miliardi di euro in dodici anni per infrastrutture e ambiente, oltre a 100 miliardi per la difesa. Parallelamente, la Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, propone un piano da 800 miliardi di euro per la difesa comune. Questi cambiamenti richiedono la revisione delle normative fiscali esistenti, come il Patto di Stabilità e Crescita e la Costituzione tedesca, per facilitare una maggiore spesa pubblica. Le precedenti politiche di austerità non sono riuscite a risanare efficacemente le finanze pubbliche e hanno limitato gli investimenti necessari per la crescita economica, ampliando il divario con gli Stati Uniti. L’attuale strategia mira a colmare questo gap attraverso un significativo aumento degli investimenti pubblici e privati, promuovendo l’innovazione e la produttività all’interno dell’Unione.

Nagy Márton critica le proposte economiche di Magyar Péter: rischio di bancarotta statale.
Nagy Márton, ministro dell’economia nazionale, ha espresso forti critiche nei confronti delle recenti proposte economiche di Magyar Péter, leader del Tisza Párt. Durante il discorso del 15 marzo, Magyar Péter ha avanzato diverse promesse, tra cui l’introduzione di una SZÉP-kártya da 200.000 fiorini per i pensionati, la riduzione dell’IVA sui medicinali al 0%, l’abbassamento dell’IVA sugli alimenti sani al 5%, l’adozione di un’aliquota unica del 9% per l’imposta sul reddito delle persone fisiche e il ripristino della forma originale del regime fiscale KATA. Nagy Márton ha paragonato queste promesse a quelle fatte da Ferenc Gyurcsány nel 2006, che portarono a una crisi economica, sottolineando che l’attuazione di tali misure comporterebbe una perdita di oltre 3.000 miliardi di fiorini per il bilancio statale, mettendo a rischio la stabilità finanziaria del paese. Ha inoltre evidenziato che alcune delle proposte di Magyar Péter, come l’aliquota unica del 9%, sono già obiettivi dichiarati dell’attuale governo. Nagy Márton ha invitato gli economisti a valutare attentamente il cosiddetto “pacchetto Tisza”, menzionando specificamente Surányi György, Csaba László e László Csaba, per analizzare la fattibilità e l’impatto di tali proposte.

Il GVH intensifica i controlli nel commercio alimentare per garantire il rispetto del blocco dei margini di profitto.
Il Gazdasági Versenyhivatal (GVH), l’Autorità ungherese per la concorrenza, ha annunciato l’avvio di nuove indagini nel settore del commercio alimentare per garantire il rispetto del blocco dei margini di profitto recentemente introdotto. Questa misura mira a contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi di prodotti alimentari di base, come latticini e uova, che hanno contribuito all’inflazione alimentare. Il presidente del GVH, Rigó Csaba Balázs, ha sottolineato l’importanza dell’Osservatorio dei Prezzi online, accessibile all’indirizzo www.arfigyelo.gvh.hu, che monitora quotidianamente i prezzi di oltre 2000 prodotti in più di 1200 punti vendita di sei grandi catene commerciali. Questo strumento permette ai consumatori di seguire le variazioni dei prezzi e assicura una maggiore trasparenza nel mercato. Il ministro dell’Economia Nazionale, Nagy Márton, prevede che l’effetto del blocco dei margini sarà visibile già da marzo, con una possibile riduzione dell’inflazione alimentare di 2 punti percentuali, portando il tasso di aumento dei prezzi sotto il 7% ad aprile. Il GVH ribadisce il suo impegno a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per sostenere le iniziative volte a ridurre i prezzi alimentari e proteggere gli interessi dei consumatori ungheresi.

ÉVOSZ: Ora è il momento ideale per costruire o ristrutturare abitazioni.
L’Associazione Nazionale degli Imprenditori Edili (ÉVOSZ) sottolinea che l’inizio dell’anno rappresenta un’opportunità ottimale per chi intende costruire o ristrutturare abitazioni. Attualmente, materiali da costruzione e capacità operative sono facilmente accessibili, supportati da fondi di sostegno e opzioni di finanziamento agevolato. Tuttavia, ÉVOSZ avverte che l’industria edile sta affrontando sfide significative, tra cui bassa domanda, utilizzo ridotto delle capacità, concorrenza sui prezzi, afflusso di prodotti importati di qualità inferiore, alti tassi di interesse e inflazione persistente. Si prevede una diminuzione del 10% degli ordini nel 2025, con solo 12.000 nuove abitazioni costruite, il che potrebbe portare alla perdita di 35.000 posti di lavoro nel settore. Per contrastare queste tendenze, ÉVOSZ raccomanda di ampliare i programmi di sostegno, semplificare le procedure burocratiche e promuovere l’uso di materiali da costruzione di alta qualità per migliorare la competitività delle imprese locali.

L’aumento del consumo energetico dei data center potrebbe minacciare l’approvvigionamento di ospedali e scuole.
L’espansione incontrollata dei data center sta sollevando preoccupazioni riguardo al loro crescente consumo energetico, che potrebbe entrare in competizione con le esigenze di infrastrutture essenziali come ospedali e scuole. Jon Summers, direttore scientifico dei data center presso il RISE (Istituti di Ricerca Svedesi), ha avvertito che, senza un cambiamento radicale nel modello attuale, potremmo presto trovarci a dover scegliere tra alimentare i data center o garantire l’energia necessaria per servizi pubblici vitali. Con l’avvento delle tecnologie 5G e 6G, la domanda di elaborazione dati è destinata a crescere esponenzialmente, portando a una proliferazione di piccoli data center urbani per ridurre la latenza. Tuttavia, questi sviluppi comportano un aumento significativo del consumo energetico. Inoltre, l’addestramento e l’operatività dei modelli di intelligenza artificiale richiedono enormi quantità di energia, sollevando interrogativi sulla sostenibilità di tali tecnologie. Summers sottolinea la necessità di ripensare radicalmente le basi dell’informatica per garantire un futuro sostenibile, evitando di dover scegliere tra il funzionamento dei data center e quello di servizi pubblici essenziali.

Economia ungherese al 14 marzo 2025: il fiorino si rafforza, proroga UE sulle emissioni, rincari nel settore dolciario, crescita dell’energia solare e premi per il design spaziale

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L’Unione Europea concede una proroga ai produttori automobilistici per ridurre le emissioni di CO2.
La Commissione Europea ha deciso di posticipare di tre anni l’inasprimento delle quote di emissione di CO₂ per i produttori automobilistici europei, offrendo loro un periodo di respiro. Tuttavia, le sfide per l’industria automobilistica rimangono significative, poiché l’UE mira a una mobilità sostenibile che prevede l’eliminazione graduale dei veicoli a benzina e diesel. Secondo il Green Deal europeo, l’obiettivo è ridurre del 55% le emissioni di CO₂ entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo implica che, a partire dal 2035, saranno consentite solo le vendite di veicoli a emissioni zero, principalmente elettrici. Tuttavia, esperti e produttori europei ritengono che una transizione esclusivamente elettrica sia forzata e che l’industria sia in svantaggio rispetto ai concorrenti asiatici, in particolare cinesi, che hanno un vantaggio tecnologico. Per affrontare questa situazione, sono in fase di sviluppo soluzioni alternative come i carburanti sintetici e l’idrogeno, che potrebbero permettere ai motori a combustione interna di rimanere sul mercato in una forma più ecologica. La recente decisione della Commissione indica un cambiamento verso un approccio più pragmatico, che tiene conto sia delle esigenze economiche che di quelle dei consumatori nella transizione verso una mobilità a emissioni zero.

L’industria dolciaria ungherese affronta sfide tra aumenti dei prezzi e carenza di manodopera.
Negli ultimi anni, l’industria dolciaria ungherese ha dovuto fronteggiare una serie di sfide economiche che hanno influenzato sia i produttori che i consumatori. Eventi globali come la pandemia da COVID-19, le tensioni geopolitiche e l’inflazione hanno contribuito a un aumento significativo dei costi delle materie prime e dell’energia. Ad esempio, il prezzo del cacao è aumentato drasticamente, così come quelli del burro e della panna, raddoppiando rispetto agli anni precedenti. Di conseguenza, il costo di una fetta di torta è passato da 1.000 a circa 1.500 fiorini, mentre una pallina di gelato costa ora in media tra 550 e 600 fiorini. Oltre all’aumento dei prezzi, le pasticcerie devono affrontare una crescente carenza di manodopera qualificata. Questo problema è accentuato dalla difficoltà nel reperire personale adeguatamente formato, mettendo a rischio la qualità e la sostenibilità del settore. Inoltre, l’accesso limitato ai finanziamenti e ai sussidi governativi rende difficile per le piccole e medie imprese mantenere la competitività sul mercato. Nonostante queste difficoltà, l’industria dolciaria ungherese continua a vantare eccellenze riconosciute a livello internazionale, come campioni mondiali nella produzione di gelato, dimostrando resilienza e dedizione alla qualità.

Il fiorino ungherese si rafforza: l’euro scende sotto i 400 fiorini.
Il fiorino ungherese ha mostrato una significativa ripresa nel mercato valutario, chiudendo la settimana con l’euro scambiato a 398,92 fiorini, in calo rispetto ai 399,82 fiorini registrati venerdì mattina. Anche il dollaro statunitense e il franco svizzero hanno subito una diminuzione nei confronti del fiorino, con il dollaro passato da 368,54 a 366,46 fiorini e il franco da 417,09 a 414,30 fiorini. Dall’inizio di marzo, il fiorino si è apprezzato dell’1,1% rispetto all’euro, del 5,7% rispetto al dollaro e del 3,7% rispetto al franco svizzero. Considerando l’inizio dell’anno, l’apprezzamento è stato del 3,1% contro l’euro, del 7,8% contro il dollaro e del 5,4% contro il franco. All’inizio di marzo, l’euro era scambiato sopra i 400 fiorini, ma la valuta ungherese ha recuperato terreno, portando il cambio sotto questa soglia.

Premiati studenti universitari e grafici nel concorso HUSAT Mission Patch.
La 4iG Űr- és Védelmi Technológiák Zrt. ha annunciato i vincitori del concorso HUSAT Mission Patch, volto a creare l’emblema della missione del programma satellitare HUSAT. Sono pervenute 170 proposte suddivise in due categorie: 84 da studenti universitari e 86 da professionisti nel campo del design grafico e del design industriale. I criteri di valutazione includevano creatività, realizzazione estetica e coerenza con il programma HUSAT. Nella categoria studenti universitari, la vincitrice è stata Erzsébet Bátorfalvi, mentre tra i professionisti ha prevalso Attila Kántor; entrambi hanno ricevuto un premio di 1 milione di fiorini lordi. Sono stati assegnati anche quattro premi speciali per approcci innovativi e soluzioni grafiche creative: Fanni Molnár e Máté Négyessy tra gli studenti, László Csonka e Marcell Mezriczky tra i professionisti. Il programma HUSAT prevede il lancio e l’operatività di un satellite in orbita geostazionaria (HUGEO) e otto in orbita terrestre bassa (HULEO) entro il 2032.

Lo sviluppo delle capacità di stoccaggio energetico è fondamentale per l’Ungheria.
Nel 2024, il consumo di energia elettrica in Ungheria è aumentato del 3,3%, raggiungendo 48.166 GWh, segnando una ripresa dopo due anni di calo. La produzione interna di elettricità è cresciuta del 5,3%, riducendo la dipendenza dalle importazioni al 22,3%, il livello più basso dal 2012. L’energia nucleare rimane la principale fonte energetica con una quota del 42,8%, mentre le energie rinnovabili hanno raggiunto il 31,1%, in aumento rispetto al 26,3% del 2023. In particolare, l’energia solare ha registrato una crescita del 30%, diventando la seconda fonte energetica più significativa del paese, superando il gas naturale. Le installazioni solari domestiche contribuiscono ora all’8% del mix energetico nazionale.​
Con l’espansione delle energie rinnovabili, soprattutto dell’energia solare, diventa essenziale sviluppare capacità di stoccaggio energetico per garantire la stabilità della rete. Entro febbraio 2025, la capacità degli accumulatori collegati ai principali sistemi è aumentata a 61,3 MW, quasi triplicando rispetto ai 21,8 MW del 2023. Nel quadro del programma “Napenergia Plusz”, oltre 7.400 famiglie hanno completato l’installazione di sistemi solari, integrati da accumulatori con una capacità totale di 69 MWh. Gli obiettivi a lungo termine prevedono di raggiungere una capacità di stoccaggio energetico di 500-600 MW entro il 2026 e 1 GW entro il 2030.​
Secondo Péter Fenyvesi, CEO di Trustify, l’espansione delle capacità di stoccaggio non è solo cruciale per la stabilità della rete, ma anche per l’efficienza economica. Un efficace sistema di stoccaggio consente all’energia verde di essere disponibile quando necessario, garantendo operazioni sostenibili e finanziariamente vantaggiose. In futuro, oltre agli accumulatori, si prevede un crescente interesse verso altre tecnologie di stoccaggio che possano assicurare una fornitura energetica flessibile nel lungo periodo.

13 marzo 2025: tra sfide economiche e investimenti, l’Ungheria affronta cambiamenti nel commercio, nei trasporti e nella produzione

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Il dibattito sull’efficacia della riduzione dell’IVA in Ungheria: rischi e benefici.
Recentemente, in Ungheria, diversi partiti dell’opposizione, tra cui il TISZA, hanno proposto una riduzione dell’IVA sugli alimenti di base al 5%, con l’obiettivo di alleviare l’onere fiscale sui cittadini e contrastare l’inflazione. Tuttavia, esperienze passate suggeriscono che tali riduzioni non sempre si traducono in un effettivo calo dei prezzi al consumo. Ad esempio, nel 2017, l’aliquota IVA sulla carne di pollame è stata ridotta dal 27% al 5%, ma i prezzi al consumo sono aumentati del 2,9% nel 2018, influenzati anche da fattori come l’influenza aviaria. Similmente, la riduzione dell’IVA sulle uova non ha portato a una diminuzione dei prezzi, poiché i prezzi netti sono aumentati rispettivamente del 27,5% e del 10,3% dopo la riduzione. Questi esempi evidenziano che le riduzioni dell’IVA possono avere effetti limitati sui prezzi al consumo, poiché altri fattori, come la domanda e l’offerta, giocano un ruolo significativo nella determinazione dei prezzi. Inoltre, una riduzione dell’IVA potrebbe comportare una significativa perdita di entrate per il bilancio statale, aumentando il deficit. Pertanto, è essenziale valutare attentamente le implicazioni economiche di tali misure per garantire la stabilità fiscale e l’efficacia nella riduzione dei prezzi al consumo.

Riduzione del 65% sul pedaggio autostradale per i residenti di Borsod-Abaúj-Zemplén a causa dei problemi dell’M30.
I residenti della contea di Borsod-Abaúj-Zemplén beneficeranno di una riduzione del 65% sul costo del pedaggio autostradale annuale nel 2026, pagando solo 2.500 fiorini. Questa misura compensativa è stata introdotta a seguito dei problemi riscontrati sull’autostrada M30, in particolare nel tratto vicino a Szikszó, dove la struttura stradale ha subito spostamenti e crepe nel manto stradale, portando alla chiusura del segmento il 17 febbraio 2024. Il Ministro delle Costruzioni e dei Trasporti ha annunciato che la società responsabile, Strabag, sarà obbligata a riparare i danni entro l’autunno e a contribuire alla compensazione dei residenti locali. Il pedaggio scontato consentirà l’accesso a tutti i 135 chilometri di autostrade nella contea, con lavori di ripristino previsti per essere completati entro la fine di ottobre.

Tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea: possibili dazi del 200% su vini e alcolici europei.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di imporre un dazio del 200% su vini, champagne e altri prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi dell’Unione Europea, in risposta al dazio imposto dall’UE sul whiskey americano. Questa misura è stata annunciata dopo che l’UE ha applicato dazi del 50% sul whiskey americano, in risposta ai dazi statunitensi del 25% su acciaio e alluminio europei. Trump ha dichiarato che, se l’UE non ritirerà immediatamente questi dazi, gli Stati Uniti procederanno con l’aumento delle tariffe, sottolineando che ciò rappresenterebbe una “grande notizia” per il mercato interno di vini e champagne. Questa escalation potrebbe avere un impatto significativo sui produttori europei di alcolici, rendendo i loro prodotti meno competitivi nel mercato statunitense. Inoltre, le continue modifiche alle politiche tariffarie degli Stati Uniti stanno creando incertezza nei mercati internazionali, influenzando negativamente le decisioni di investimento delle imprese e aumentando la volatilità finanziaria. L’UE ha già annunciato l’intenzione di rispondere con ulteriori misure se gli Stati Uniti procederanno con l’aumento dei dazi, alimentando timori di una guerra commerciale più ampia che potrebbe danneggiare l’economia globale.

Il GVH riprende l’indagine sul cartello dei fertilizzanti: la Nitrogénművek sotto esame.
Il 13 marzo 2025, la Gazdasági Versenyhivatal (GVH), l’autorità ungherese per la concorrenza, ha annunciato la riapertura dell’indagine sulla Nitrogénművek Zrt., azienda leader nel settore dei fertilizzanti, in seguito a sospetti di pratiche anticoncorrenziali. Nel 2021, la GVH aveva imposto una multa record di 11 miliardi di fiorini al gruppo Nitrogénművek, accusandolo di aver limitato illegalmente la concorrenza nel mercato ungherese dei fertilizzanti attraverso accordi di fissazione dei prezzi e ripartizione del mercato. Sebbene alcune aziende coinvolte avessero ammesso le proprie responsabilità, la Nitrogénművek Zrt. ha contestato la decisione in tribunale. Nell’ottobre 2024, il Tribunale Metropolitano di Budapest ha parzialmente accolto il ricorso dell’azienda, confermando tuttavia le violazioni più gravi, come la fissazione dei prezzi e la ripartizione del mercato, e ha ordinato alla GVH di riesaminare l’estensione di queste pratiche e la proporzionalità della sanzione. La GVH ha successivamente presentato un ricorso alla Corte Suprema (Kúria), che è stato respinto, obbligando l’autorità a condurre una nuova indagine. La GVH sottolinea che tali pratiche anticoncorrenziali possono causare danni significativi alla società, poiché la riduzione della concorrenza nei prezzi potrebbe aver portato gli agricoltori ungheresi a pagare di più per i fertilizzanti, con possibili ripercussioni negative anche sui consumatori finali.

BioTechUSA amplia la produzione: nuovo impianto a Szada triplica la capacità delle barrette proteiche.
BioTechUSA, azienda ungherese leader nel settore degli integratori alimentari, ha annunciato un investimento di circa 9 miliardi di fiorini per espandere il suo centro di produzione e logistica a Szada. L’azienda ha introdotto una linea di produzione all’avanguardia per barrette proteiche multistrato, aumentando la capacità produttiva annuale da 20 a 75 milioni di unità. Questo sviluppo è stato completato in tre anni e attualmente sono in corso test di produzione, con l’inizio della produzione a pieno regime previsto per la seconda metà del 2025. Oltre a questa espansione, BioTechUSA lancerà nuove linee di barrette premium e una gamma di vitamine di alta qualità. La società gestisce impianti a Szada e Dunakeszi, coprendo una superficie totale di 45.000 metri quadrati e una capacità di stoccaggio di 24.000 pallet. Questi impianti producono annualmente 75 milioni di barrette, 20.000 tonnellate di polveri e un miliardo di capsule e compresse. La disponibilità di impianti di produzione e centri logistici propri consente all’azienda di rispondere rapidamente e con flessibilità alle esigenze dei consumatori, garantendo al contempo elevati standard qualitativi.

12 marzo 2025: dall’espansione di Wizz Air alle sfide economiche ungheresi

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Wizz Air inaugura la nuova rotta Venezia-Budapest: un ponte tra due città storiche.
L’8 marzo 2025, Wizz Air ha lanciato una nuova rotta che collega Venezia a Budapest, rafforzando la sua presenza in Italia e offrendo ai viaggiatori un’opportunità unica di esplorare due delle più affascinanti città europee. Nel mese di marzo, la compagnia opererà due voli settimanali, il martedì e il sabato, mentre da aprile le frequenze settimanali aumenteranno a tre con l’aggiunta del giovedì. I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale e tramite l’app WIZZ, con tariffe a partire da €24,99.​
Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air, ha sottolineato l’importanza strategica di Venezia nel piano di espansione della compagnia nel nord-est italiano. Dopo l’annuncio di cinque nuove rotte e l’introduzione di un secondo A321neo a Venezia lo scorso dicembre, questo collegamento con Budapest offre ai residenti del Veneto l’opportunità di visitare una delle gemme dell’Europa orientale.​
Questa iniziativa non solo amplia le opzioni di viaggio per i passeggeri, ma consolida anche il ruolo di Wizz Air come compagnia aerea leader nell’offrire destinazioni affascinanti a tariffe competitive.

La formazione rigorosa dei controllori del traffico aereo in Ungheria: una carriera di alta responsabilità.
La formazione dei controllori del traffico aereo in Ungheria è estremamente rigorosa e selettiva, riservata solo ai candidati più qualificati. Questa professione comporta una responsabilità enorme, poiché la sicurezza di centinaia di passeggeri dipende dalle decisioni prese in frazioni di secondo. Dax Szabolcs, controllore presso HungaroControl, descrive il lavoro come “una delle professioni più emozionanti” per chi ama le sfide. Una giornata tipica prevede turni di 12 ore, con un massimo di 7,5 ore di lavoro effettivo, suddivise in sessioni di 45 minuti, seguite da pause obbligatorie per garantire la massima concentrazione. Il processo di selezione è estremamente competitivo: su circa 700 candidati annuali, solo 15-20 vengono ammessi al programma di formazione. I requisiti includono un diploma di scuola superiore, una certificazione di lingua inglese di livello intermedio e il superamento di test attitudinali che valutano capacità come la visione spaziale, i tempi di reazione e la coordinazione occhio-mano. La formazione dura circa due anni e comprende sia teoria che pratica, con simulazioni e formazione sul campo sotto la supervisione di istruttori esperti. Nonostante le sfide e l’alto livello di stress, la professione offre una retribuzione elevata e la soddisfazione di garantire la sicurezza dei viaggiatori nei cieli ungheresi.

Aumento delle contribuzioni nei fondi di risparmio casa ungheresi: un passo verso l’acquisto immobiliare fuori Budapest.
Recentemente, i fondi di risparmio casa ungheresi hanno aumentato l’importo massimo delle contribuzioni mensili, con due istituti che ora permettono versamenti fino a 100.000 fiorini al mese. Questa modifica consente ai risparmiatori di accumulare somme significative, avvicinandoli all’obiettivo di acquistare una casa al di fuori di Budapest. Ad esempio, con un periodo di risparmio di 14 anni e 10 mesi presso la Fundamenta, è possibile raggiungere un importo contrattuale totale, inclusi i prestiti, di circa 40 milioni di fiorini. Allo stesso modo, l’Erste Lakástakarék offre un periodo di risparmio di 10 anni, con un importo totale che si avvicina ai 37 milioni di fiorini. Questi importi sono sufficienti per l’acquisto di una proprietà al di fuori della capitale. L’aumento delle contribuzioni mensili rappresenta un incremento significativo rispetto al limite precedente di 20.000 fiorini mensili, in vigore fino all’ottobre 2018. Questa misura risponde alle critiche precedenti secondo cui i fondi di risparmio casa non permettevano l’accumulo di risparmi sufficienti per l’acquisto di una proprietà. L’adeguamento degli importi mira a mantenere il passo con l’aumento dei prezzi immobiliari in Ungheria, garantendo che i risparmiatori possano accumulare capitali adeguati per l’acquisto di una casa.

Maglód: la comunità si oppone al nuovo parco industriale e all’abbattimento degli alberi.
A Maglód, un progetto per la costruzione di un parco industriale vicino a una zona residenziale ha suscitato forte opposizione tra i residenti. La proposta prevede l’insediamento di un’azienda sudcoreana specializzata nella lavorazione dell’alluminio, con la costruzione iniziale di un capannone di 6.000 metri quadrati, seguito da un secondo di dimensioni simili e da un alloggio temporaneo per i lavoratori. I residenti esprimono preoccupazioni riguardo alla vicinanza dell’impianto alle abitazioni, all’aumento del traffico e al conseguente inquinamento acustico. Inoltre, l’abbattimento di una fascia boschiva di 1,8 ettari per preparare il terreno ha intensificato le critiche. In risposta, l’amministrazione comunale ha imposto un divieto temporaneo di modifiche nell’area, concedendosi fino a tre anni per negoziare un accordo con l’investitore che tenga conto delle esigenze della comunità. Il sindaco László Kérges, in carica dall’ottobre scorso, ha sottolineato l’importanza di affrontare le questioni legali e di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini. L’obiettivo è garantire che gli alberi abbattuti vengano ripiantati, ridurre l’altezza prevista dei capannoni e migliorare la viabilità con la costruzione di due rotatorie sulla strada principale. L’amministrazione comunale mira a raggiungere un accordo entro uno o un anno e mezzo, per revocare il divieto e procedere con un progetto che rispetti sia lo sviluppo economico sia la qualità della vita dei residenti.

La Spagna indaga su presunti finanziamenti illeciti a Vox: coinvolto un prestito da una banca ungherese.
Le autorità spagnole hanno avviato un’indagine su presunte irregolarità nel finanziamento del partito di estrema destra Vox. L’inchiesta si concentra su un prestito di 6,5 milioni di euro ottenuto da MBH Bank Nyrt, istituto finanziario ungherese legato al primo ministro Viktor Orbán. Secondo la legge spagnola, i partiti politici non possono ricevere fondi da entità straniere, rendendo questo prestito potenzialmente illegale. Vox ha giustificato la scelta di rivolgersi a una banca ungherese citando difficoltà nell’ottenere finanziamenti da istituti spagnoli, sottolineando che il prestito è stato contratto a condizioni di mercato e interamente restituito con gli interessi. Tuttavia, la vicenda solleva interrogativi sull’influenza di governi stranieri nella politica spagnola e mette in discussione la trasparenza dei finanziamenti ai partiti. L’indagine è in corso e potrebbe avere implicazioni significative per Vox e per le relazioni tra Spagna e Ungheria.

L’11 marzo 2025 in Ungheria: inflazione alta, misure governative sui prezzi alimentari e tensioni politiche sulle tasse locali

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Il governo ungherese introduce un tetto ai margini di profitto per frenare l’inflazione alimentare.
A febbraio, l’inflazione in Ungheria ha raggiunto il 5,6%, superando le aspettative degli analisti. In risposta, il governo ha deciso di limitare al 10% i margini di profitto dei rivenditori su 30 beni alimentari essenziali, tra cui latte, uova e farina. In precedenza, tali margini potevano raggiungere il 40% per le uova e oltre l’80% per burro e panna acida. Secondo un’analisi di MBH Bank, questa misura potrebbe portare i rivenditori a compensare la perdita di profitto aumentando i prezzi di altri prodotti. Kozák Tamás, segretario generale dell’Associazione Nazionale del Commercio, ha sottolineato le difficoltà che i rivenditori potrebbero affrontare se i fornitori aumentassero i prezzi. Nonostante le misure governative, la forte domanda dei consumatori, sostenuta dall’aumento dei salari e dalle riduzioni fiscali, potrebbe mantenere elevata la pressione inflazionistica. Resta da vedere l’efficacia di queste misure nel ridurre l’inflazione complessiva nel paese.

Il presidente della MÖSZ chiede trasparenza sull’utilizzo del contributo di solidarietà delle amministrazioni locali.
Gémesi György, presidente della Federazione Ungherese dei Comuni (MÖSZ) e sindaco di Gödöllő, ha inviato una lettera al ministro dell’Economia nazionale, Nagy Márton, sollecitando la pubblicazione dettagliata dell’utilizzo dei fondi raccolti dallo Stato attraverso il “contributo di solidarietà” prelevato dalle amministrazioni locali. Negli ultimi quattro anni, lo Stato ha incassato oltre 1.000 miliardi di fiorini ungheresi attraverso questo contributo, con 360 miliardi previsti solo per quest’anno, interessando 855 comuni. Nonostante l’entità di queste somme, molti comuni, specialmente quelli più piccoli, lamentano la mancanza di risorse sia per le operazioni quotidiane sia per gli investimenti necessari, aggravata dall’inflazione elevata e dall’aumento dei costi energetici e salariali. Gémesi sottolinea che, nonostante l’aumento delle detrazioni dall’imposta sulle attività economiche locali, il budget per il “programma dei villaggi” è rimasto invariato a 50 miliardi di fiorini per anni, con una riduzione a 35 miliardi prevista per quest’anno. Di conseguenza, cresce la preoccupazione tra i leader locali e i cittadini riguardo alla destinazione effettiva di questi fondi. La MÖSZ chiede al governo di rendere pubbliche, con urgenza, le informazioni su quali comuni hanno ricevuto fondi, per quali scopi e come sono stati utilizzati i contributi di solidarietà prelevati dall’imposta sulle attività economiche locali dal 2021 in poi.

Il governatore della Banca Nazionale Ungherese ribadisce l’impegno nella lotta all’inflazione.
A febbraio 2025, l’inflazione in Ungheria ha raggiunto il 5,6%, segnando il terzo mese consecutivo al di sopra dell’intervallo di tolleranza della Banca Nazionale Ungherese (MNB). In risposta, il nuovo governatore dell’MNB, Mihály Varga, ha sottolineato l’importanza di raggiungere la stabilità dei prezzi per sostenere la ripresa economica. Ha dichiarato che la riduzione dell’inflazione richiede una politica economica anti-inflazionistica coordinata e ha accolto con favore l’impegno del governo in tal senso. Varga ha ribadito la necessità di mantenere condizioni monetarie rigorose per riportare l’inflazione all’interno dell’intervallo di tolleranza del 2-4%. In parallelo, il primo ministro Viktor Orbán ha annunciato che, da metà marzo, i margini di profitto dei rivenditori su trenta alimenti di base non potranno superare il 10%, nel tentativo di contenere l’aumento dei prezzi alimentari. Queste misure riflettono l’impegno delle autorità ungheresi nel combattere l’inflazione e garantire la stabilità economica.​

Il fisco ungherese introduce procedure di verifica dati per rafforzare la conformità fiscale.
Il Servizio Nazionale delle Imposte e Dogane (NAV) ha annunciato un cambiamento significativo nelle sue procedure di controllo per il 2025, introducendo la “procedura di verifica dati” per migliorare la conformità fiscale. Questa nuova procedura mira a stabilire una collaborazione più stretta tra l’autorità fiscale e i contribuenti, segnalando eventuali discrepanze nei dati forniti e offrendo l’opportunità di correggere errori non intenzionali senza sanzioni. Il presidente del NAV, Ferenc Vágujhelyi, ha sottolineato che i contribuenti che commettono errori minori e non intenzionali continueranno a ricevere supporto, mentre coloro che evadono deliberatamente le tasse o impiegano lavoratori in nero saranno soggetti a misure rigorose. Inoltre, il NAV ha delineato i settori che saranno oggetto di maggiore attenzione nel 2025, tra cui l’edilizia, il commercio di materiali da costruzione, la sicurezza privata, la pulizia, il lavoro interinale, il commercio di frutta e verdura, le piattaforme di e-commerce nazionali e internazionali, i fornitori di contenuti online, l’organizzazione di eventi, i servizi pubblicitari, di marketing e media, la produzione cinematografica, il turismo, la ristorazione, i servizi di alloggio e taxi, le aziende con entrate significative dall’importazione, i venditori di prodotti dell’Estremo Oriente, le imprese del settore della bellezza e del fitness, e le attività soggette ad accise. Questa iniziativa rappresenta un passo verso una maggiore trasparenza e collaborazione tra l’autorità fiscale ungherese e i contribuenti, con l’obiettivo di ridurre le frodi fiscali e promuovere una cultura di conformità volontaria.​

Le reazioni dell’opposizione al tetto sui margini di profitto sugli alimenti di base.
Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha annunciato che, a partire da metà marzo, il governo imporrà un limite del 10% ai margini di profitto dei rivenditori su trenta alimenti di base, nel tentativo di contrastare l’inflazione alimentare. Questa misura è stata introdotta in risposta a un tasso d’inflazione annuale del 5,6% registrato a febbraio, con un aumento del 7,1% dei prezzi alimentari.
Le reazioni delle forze di opposizione non si sono fatte attendere. Il partito di opposizione, la Coalizione Democratica (DK), attraverso il suo rappresentante László Varju, ha criticato la misura, sostenendo che l’aumento dei prezzi avvantaggia principalmente le grandi aziende alimentari nazionali, come Talentis Agro Zrt., Gallicoop e Pick Szeged, legate a figure vicine al governo. Secondo Varju, questi conglomerati traggono profitti straordinari dall’aumento dei prezzi alimentari, mentre le famiglie e i pensionati ne subiscono le conseguenze.​
Il Movimento Momentum, per voce del capogruppo Dávid Bedő, ha affermato che il governo è responsabile dei prezzi elevati degli alimenti e che i margini di profitto dei negozi di alimentari sono inferiori al 3%, lasciando loro scarsa possibilità di ridurre i prezzi. Bedő ha suggerito che il governo potrebbe ottenere risultati migliori riducendo l’IVA e le tasse speciali sugli alimenti di base.​
Péter Magyar, presidente del partito Tisza, ha definito la misura una soluzione apparente e ha chiesto le dimissioni del ministro dell’Economia, Márton Nagy. Ha inoltre sollecitato una riduzione immediata dell’IVA sugli alimenti e l’eliminazione delle tasse speciali su questi prodotti.​
Queste reazioni evidenziano le tensioni politiche in Ungheria riguardo alle misure economiche adottate per affrontare l’inflazione e il costo della vita.

10 marzo 2025: economia ungherese tra crescita, investimenti verdi e sfide fiscali

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Orbán Viktor: “Vogliamo mobilitare enormi risorse economiche”.
Il primo ministro ungherese, Orbán Viktor, ha recentemente sottolineato la presenza di ingenti risorse finanziarie sia nelle imprese che nelle famiglie ungheresi, oltre a una significativa capacità di prestito da parte delle banche. L’obiettivo dichiarato per quest’anno è attivare questi capitali per stimolare l’economia nazionale.​
Durante la conferenza della Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese (MKIK), Orbán ha ribadito i tre pilastri della politica economica del governo:​

  • Riduzione fiscale: L’Ungheria mira a posizionarsi al primo posto in Europa per competitività del sistema fiscale, continuando a sostenere le famiglie e incentivando la natalità attraverso agevolazioni fiscali.​
  • Prevedibilità: Il governo promuove un sistema basato sul lavoro, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro. Orbán ha affermato che ci sono ancora circa 300.000 cittadini ungheresi che potrebbero essere integrati nel mercato del lavoro attraverso programmi di formazione e politiche economiche equilibrate a livello territoriale.​
  • Sostegno alle imprese: Il governo considera fondamentale il supporto alle imprese, in particolare alle piccole e medie imprese (PMI). Attraverso il Programma Carta Széchenyi, sono stati erogati centinaia di miliardi di fiorini in finanziamenti. Quest’anno, si prevede di iniettare 1.730 miliardi di fiorini in più rispetto al 2024 nell’economia ungherese, principalmente a beneficio delle PMI.​

    Orbán ha inoltre sottolineato l’importanza di mantenere l’equilibrio del bilancio statale, evitando deficit primari negativi che potrebbero destabilizzare finanziariamente il paese. Ha osservato che la Germania ha deciso di investire 800 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per rafforzare la propria economia, segnando la fine del conservatorismo fiscale in Europa. Questo investimento porterà alla creazione del più grande esercito europeo e a una base industriale senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale.

Orbán minaccia di bloccare le sanzioni UE contro la Russia.
I diplomatici dell’Unione Europea si preparano a una possibile escalation delle tensioni con l’Ungheria, poiché il governo di Viktor Orbán potrebbe esercitare il suo diritto di veto per impedire il rinnovo delle sanzioni contro la Russia nella prossima riunione del Consiglio europeo.
Secondo fonti interne, durante l’ultimo vertice, Orbán non ha sollevato la questione delle sanzioni né ha richiesto concessioni in cambio del suo sostegno. Tuttavia, questa apparente reticenza potrebbe essere una mossa tattica, con l’intenzione di esercitare pressioni sull’UE durante le imminenti discussioni sul rinnovo delle sanzioni, previsto entro il 15 marzo.​
L’Ungheria ha espresso la volontà di rimuovere otto individui dalla lista delle sanzioni dell’UE, che attualmente comprende oltre 2.400 persone e organizzazioni. Inoltre, Budapest cerca progressi nella disputa sul transito del gas con l’Ucraina. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la posizione dell’UE riguardo alle preoccupazioni energetiche dell’Ungheria influenzerà significativamente l’atteggiamento di Budapest sulle sanzioni contro la Russia.​
La situazione è ulteriormente complicata dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha suggerito una possibile riduzione delle sanzioni contro la Russia come parte di un accordo di pace. Questa prospettiva potrebbe incoraggiare l’Ungheria a opporsi con maggiore determinazione alle sanzioni dell’UE.​
La possibilità che l’Ungheria utilizzi il suo potere di veto rappresenta una sfida significativa per l’unità dell’Unione Europea nella sua politica verso la Russia, evidenziando le tensioni interne al blocco riguardo alla gestione delle relazioni con Mosca.

Szijjártó Péter: “In arrivo il più grande progetto di energia verde d’Europa”
Il ministro degli Affari Esteri e del Commercio estero ungherese, Szijjártó Péter, ha annunciato la preparazione di un progetto energetico senza precedenti in collaborazione con Azerbaigian, Georgia, Romania e Bulgaria. Questo ambizioso piano prevede l’importazione di una significativa quantità di energia verde dalla regione del Mar Caspio all’Europa, garantendo sicurezza energetica e prezzi più accessibili per i paesi coinvolti.​
Secondo Szijjártó, la domanda di energia elettrica è destinata ad aumentare del 50% entro la fine del decennio. Per soddisfare questa crescente esigenza in modo efficiente, prevedibile, ecologico ed economico, l’Ungheria sta espandendo le proprie capacità nucleari e solari. Tuttavia, riconosce la necessità di importare energia verde per assicurare una fornitura stabile e a basso costo.​
Il progetto prevede la costruzione del più lungo cavo sottomarino al mondo, di circa 1.100 chilometri, per trasportare energia verde dal Mar Caspio all’Europa centrale. Questa iniziativa mira a migliorare la competitività della regione, dove attualmente i costi energetici sono tre-quattro volte superiori rispetto a Stati Uniti o Cina.​
È stata già costituita una joint venture tra Azerbaigian, Georgia, Ungheria e Romania per realizzare questo investimento, con la Bulgaria che si unirà a breve. Il completamento dello studio di fattibilità è previsto per la prima metà di quest’anno, dopo di che saranno prese le decisioni necessarie per l’investimento.​
Oltre all’importazione di energia verde, il progetto include la posa di un cavo ottico, rappresentando un investimento superiore ai dieci miliardi di euro. Questo progetto non solo rafforzerà la sicurezza energetica dei paesi partecipanti, ma contribuirà anche a ridurre i costi energetici nella regione.

Prezzi delle abitazioni in forte aumento: sfide per chi cerca casa nel 2025.
Nel 2025, il mercato immobiliare ungherese sta registrando un significativo incremento dei prezzi, rendendo l’acquisto di una casa una sfida crescente per molti cittadini. Secondo un’analisi recente, si prevede un aumento a due cifre dei prezzi degli immobili nel corso dell’anno, sollevando interrogativi sull’efficacia delle misure governative volte ad alleviare le difficoltà abitative.​
Già alla fine del 2024, si è osservato un forte incremento dei prezzi nel mercato immobiliare, tendenza che è proseguita nei primi mesi del 2025. Il Centro di Analisi MBH ha riportato che nel quarto trimestre del 2024 sono state costruite 13.295 nuove abitazioni, segnando una diminuzione del 29% rispetto all’anno precedente. Anche il numero di permessi di costruzione è diminuito, suggerendo che nel prossimo anno si prevede solo una crescita moderata, con un incremento massimo del 10%.​
Un fattore che potrebbe influenzare il mercato immobiliare è la scadenza dei titoli di stato premium (PMÁP), che nel 2025 vedranno pagamenti di capitale e interessi per un totale di circa 1.750 miliardi di fiorini, di cui 1.270 miliardi saranno erogati nei primi tre mesi dell’anno. È probabile che una parte significativa di questi fondi venga reinvestita nel mercato immobiliare, contribuendo all’aumento della domanda e, di conseguenza, dei prezzi.​
Nel gennaio 2025, il 36% delle transazioni immobiliari a Budapest è stato motivato da scopi di investimento, secondo i dati del Barometro Duna House. Questo indica una crescente tendenza degli investitori a rivolgersi al mercato immobiliare, alimentando ulteriormente l’aumento dei prezzi.​
Le previsioni indicano che i prezzi degli immobili continueranno a salire: l’aumento nominale annuo è stato del 14,5%, mentre in termini reali si è registrato un incremento del 10,6%. Nel 2024, il divario dei prezzi tra Budapest e la maggior parte delle altre località del paese si è ampliato nel segmento delle abitazioni usate. Inoltre, le tendenze dei prezzi delle nuove costruzioni e delle abitazioni usate stanno divergendo: mentre le nuove costruzioni continuano a mostrare un forte aumento dei prezzi, le abitazioni usate registrano solo una crescita moderata. Attualmente, il prezzo medio al metro quadrato per le nuove abitazioni a Budapest si aggira intorno a 1,4 milioni di fiorini. Solo in due distretti della capitale si trovano prezzi medi al metro quadrato inferiori a 1 milione di fiorini.​
In conclusione, chi intende acquistare una casa nel 2025 dovrà affrontare un mercato caratterizzato da prezzi in aumento e da una domanda sostenuta, rendendo l’accesso alla proprietà immobiliare una sfida significativa.

Il governo ammette: spese elevate, disavanzo di bilancio significativo.
Il governo ungherese ha recentemente riconosciuto un notevole aumento delle spese, portando a un significativo disavanzo di bilancio. Secondo il rapporto preliminare del Ministero dell’Economia Nazionale, nei primi due mesi del 2025, il disavanzo dell’amministrazione statale ha raggiunto i 1.722,8 miliardi di fiorini. Di questo totale, il bilancio centrale ha registrato un deficit di 1.683,5 miliardi di fiorini, mentre i fondi statali separati hanno mostrato un surplus di 38 miliardi e i fondi di sicurezza sociale un deficit di 77,3 miliardi.​
Le spese per interessi sui titoli di stato hanno contribuito in modo significativo al disavanzo. Entro la fine di febbraio, tali spese hanno raggiunto i 1.038,3 miliardi di fiorini, superando di 182,9 miliardi il valore registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento è attribuibile principalmente alle date di pagamento degli interessi di alcune serie di Prémium Magyar Állampapír (PMÁP) nei mesi di gennaio e febbraio.​
Nel mese di febbraio, il disavanzo mensile è stato di 1.655 miliardi di fiorini, superiore alla media temporale degli anni precedenti. Secondo il governo, questo risultato è dovuto a fattori una tantum. Ad esempio, i rimborsi IVA hanno seguito una stagionalità naturale, con entrate nette IVA che hanno rappresentato solo il 4% della previsione annuale, pari a 318,5 miliardi di fiorini.​
Sul fronte delle spese, durante i mesi invernali, sono stati destinati 150,9 miliardi di fiorini al sostegno della riduzione delle tariffe energetiche. Inoltre, a febbraio è stata erogata la tredicesima mensilità delle pensioni, per un totale di 536 miliardi di fiorini. Dal 2021, questa misura ha comportato un esborso complessivo di 1.993,4 miliardi di fiorini a favore di circa 2,5 milioni di beneficiari.​
Il Ministero dell’Economia Nazionale ha sottolineato l’importanza dei pagamenti degli interessi sui titoli di stato nel rafforzare la popolazione ungherese. Questi pagamenti rappresentano un trasferimento diretto di risorse finanziarie ai cittadini, contribuendo al loro benessere economico.​
Infine, fino alla fine di febbraio, sono stati spesi 531,5 miliardi di fiorini per servizi sanitari preventivi e curativi, superando di 145,2 miliardi le spese dell’anno precedente. Attualmente, il disavanzo di cassa annuale previsto ha raggiunto il 42%, una cifra che potrebbe sembrare elevata a prima vista. Tuttavia, diversi fattori, tra cui le spese una tantum e la stagionalità delle entrate fiscali, potrebbero influenzare questa percentuale.

7 marzo: economia ungherese tra record bancari, calo dei carburanti e indagini su pratiche commerciali

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OTP Bank supera per la prima volta i 1.000 miliardi di fiorini di utile netto.
L’OTP Bank ha annunciato un profitto netto di 1.076 miliardi di fiorini per il 2024, segnando per la prima volta nella sua storia un superamento della soglia dei 1.000 miliardi. Questo risultato rappresenta una crescita del 9% rispetto all’anno precedente, con il 68% dei profitti provenienti da operazioni internazionali. Il rendimento del capitale proprio (ROE) si è attestato al 23,5%.
Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 270 miliardi di fiorini, pari a 964 fiorini per azione. Nel quarto trimestre del 2024, l’OTP ha registrato un utile netto consolidato rettificato di 249,7 miliardi di fiorini, in linea con le aspettative e superiore del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sebbene inferiore del 22% rispetto al trimestre precedente.
Il gruppo ha sottolineato la sua posizione di leadership nel mercato regionale, l’eccellente redditività, una solida liquidità con un rapporto prestiti/depositi netto del 74% e un indice di copertura della liquidità del 270%, nonché una forte posizione patrimoniale, classificandosi al quarto posto negli stress test europei del 2023.
Durante l’anno, l’OTP ha completato con successo l’integrazione delle sue due filiali slovene, SKB Banka e Nova KBM, consolidando ulteriormente la sua presenza nella regione.

Il Ministero dell’Economia ungherese adotta misure per ridurre i prezzi alimentari.
Il Ministero dell’Economia ungherese, guidato dal ministro Nagy Márton, ha avviato una serie di consultazioni con associazioni e aziende del settore alimentare per contrastare l’aumento dei prezzi. Dopo incontri con l’Associazione Nazionale del Commercio, la catena COOP e fornitori come Tolnatej Zrt., Alföldi Tej Kft. e Bonafarm Csoport, è stato elaborato un piano in tre fasi:​

  • Riduzione volontaria dei prezzi da parte delle catene di vendita al dettaglio, attraverso la diminuzione dei margini di profitto.​
  • Imposizione di limiti obbligatori ai margini di profitto.​
  • Introduzione di prezzi regolamentati per determinati prodotti.​

    Il Ministero si aspetta che le catene di vendita al dettaglio manifestino la loro disponibilità alla riduzione volontaria dei prezzi entro l’inizio della prossima settimana. In caso contrario, il governo è pronto a intervenire con misure più stringenti per proteggere le famiglie e i pensionati. La riduzione dei prezzi è particolarmente attesa per alimenti di base come latte e derivati, carne di pollo e maiale, olio, uova, farina e zucchero, che rappresentano una parte significativa del consumo delle famiglie ungheresi.

Foodora multata per 50 milioni di fiorini per violazioni dei diritti dei consumatori.
Il Budapest Főváros Kormányhivatala ha imposto una multa di 50 milioni di fiorini alla società di consegna di cibo Foodora a causa di numerosi reclami dei consumatori. Le lamentele riguardavano ritardi nelle consegne, problemi di qualità degli alimenti, difficoltà nelle compensazioni e questioni relative ai prezzi. Un’ispezione straordinaria ha rivelato ulteriori carenze, portando all’imposizione della sanzione.​
Il capo dell’amministrazione della capitale, Sára Botond, ha dichiarato che l’ufficio continuerà a monitorare le lamentele dei consumatori, auspicando un miglioramento della qualità del servizio offerto da Foodora.
In precedenza, a metà febbraio, l’Autorità Garante della Concorrenza Ungherese (GVH) aveva multato Foodora per 35 milioni di fiorini per pratiche commerciali sleali, tra cui informazioni ingannevoli su sconti e commissioni di servizio. Inoltre, la GVH aveva imposto una sanzione aggiuntiva di 20 milioni di fiorini per ritardi nel procedimento di supervisione.
In risposta alle sanzioni, Foodora ha affermato di aver collaborato con le autorità per migliorare i propri servizi e di aver apportato correzioni alle informazioni mancanti sul proprio sito web, come i dettagli del fornitore di hosting e l’indirizzo postale. La società sta attualmente esaminando il contenuto della multa per comprendere appieno le basi della decisione delle autorità e si impegna a migliorare l’esperienza di ordinazione dei clienti attraverso una stretta collaborazione con le autorità competenti.

Significativa riduzione dei prezzi dei carburanti in Ungheria nel fine settimana.
A partire da sabato, i prezzi dei carburanti in Ungheria subiranno una significativa riduzione. Secondo quanto riportato da holtankoljak.hu, il prezzo all’ingrosso della benzina diminuirà di 8 fiorini al litro, mentre quello del gasolio scenderà di 6 fiorini al litro. Questa riduzione è attribuita al calo del prezzo del petrolio greggio sui mercati internazionali.
Attualmente, il prezzo medio della benzina è di 614 fiorini al litro, mentre il gasolio si attesta a 630 fiorini al litro. Con le riduzioni previste, i consumatori potranno beneficiare di prezzi ancora più vantaggiosi durante il fine settimana.
Questa riduzione segue una precedente diminuzione dei prezzi avvenuta giovedì, quando sia la benzina che il gasolio hanno registrato un calo di 5 fiorini al litro. Le fluttuazioni dei prezzi dei carburanti sono strettamente legate alle variazioni dei prezzi del petrolio sui mercati globali, nonché al tasso di cambio del fiorino ungherese rispetto alle principali valute.​
Le autorità ungheresi monitorano attentamente l’andamento dei prezzi dei carburanti, considerando l’impatto sull’inflazione e sul costo della vita dei cittadini. La recente tendenza al ribasso rappresenta una notizia positiva per gli automobilisti e per l’economia in generale, offrendo un sollievo nel contesto delle spese quotidiane.

Il GVH avvia un’indagine su Euronet per presunte pratiche ingannevoli agli sportelli automatici.
L’Autorità ungherese per la concorrenza economica (GVH) ha avviato un’indagine nei confronti di Euronet Banktechnikai Kft., gestore di sportelli automatici (ATM), sospettata di pratiche ingannevoli che potrebbero causare costi aggiuntivi ai consumatori.
Dal 5 luglio 2023, gli ATM di Euronet presentano sulla schermata iniziale solo le opzioni “contanti e saldo” e “altro”. Secondo il GVH, ciò potrebbe indurre i consumatori a credere che il prelievo di contante e la verifica del saldo siano disponibili solo congiuntamente, comportando il pagamento di entrambe le commissioni, mentre tali servizi possono essere selezionati separatamente nella categoria “altro”.
Questa pratica potrebbe limitare le scelte dei consumatori, inducendoli a decisioni che comportano costi aggiuntivi non necessari. L’avvio dell’indagine non implica necessariamente una violazione da parte di Euronet; il procedimento mira a chiarire i fatti e a verificare l’eventuale infrazione. Il GVH ha tre mesi per condurre l’indagine, con la possibilità di estendere il termine due volte per un massimo di due mesi ciascuna.

6 marzo 2025: ripresa dei consumi, investimenti nelle infrastrutture e innovazione tecnologica spingono l’economia ungherese

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ZTE in Ungheria: una presenza invisibile ma dominante nella tecnologia quotidiana.
​La presenza della ZTE, gigante cinese delle telecomunicazioni, in Ungheria è molto più estesa di quanto si possa immaginare. L’azienda non si limita alla produzione di smartphone, ma si espande in settori che vanno dai dispositivi per la casa intelligente fino alle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Molti utenti ungheresi utilizzano quotidianamente prodotti ZTE senza esserne consapevoli. Secondo Albert Biró, country manager di ZTE Corp., circa due miliardi di persone nel mondo utilizzano direttamente o indirettamente la tecnologia ZTE ogni giorno. In Ungheria, i prodotti dell’azienda sono presenti non solo nel mercato dei telefoni, ma anche nell’elettronica domestica, nei servizi internet e nelle applicazioni industriali. Ad esempio, molti utenti navigano in rete attraverso infrastrutture fornite in parte da ZTE. Oltre agli smartphone, ZTE fornisce infrastrutture 5G a uno dei principali operatori mobili ungheresi e sta già lavorando sulla tecnologia 6G. L’azienda è attiva anche nel mercato dei dispositivi IoT, costruisce data center e fornisce cavi ottici per le abitazioni. La tecnologia in fibra ottica è considerata duratura e resistente nel tempo, rendendo le infrastrutture ZTE un investimento a lungo termine per l’Ungheria.

Ungheria rinnova le autostrade: 334 km di strade ad alta velocità modernizzate nel 2024.
​Nel 2024, la Magyar Koncessziós Infrastruktúra Fejlesztő Zrt. (MKIF) ha intrapreso un vasto programma di rinnovamento delle strade ad alta velocità in Ungheria, migliorando significativamente la qualità delle infrastrutture stradali del paese. In totale, sono stati rinnovati 334 chilometri di carreggiate principali, corrispondenti a oltre il 27% dei 1237 chilometri gestiti dalla società. Di questi, 4 milioni di metri quadrati hanno subito lavori di “livellamento”, dove le condizioni del manto stradale non soddisfacevano gli standard tecnici richiesti. In circa il 70% dei casi, ciò ha comportato la sostituzione non solo dello strato superficiale, ma anche degli strati sottostanti fino a 20-30 centimetri di profondità. Inoltre, sono stati effettuati interventi su 1 milione di metri quadrati per garantire una guida sicura, con riparazioni su larga scala e sostituzioni del manto stradale. I lavori hanno interessato undici autostrade: M1, M15, M3, M30, M35, M4, M7, M70, M8, M85 e M86. L’autostrada M3 ha visto il maggior numero di interventi, con 2,2 milioni di metri quadrati di manto stradale sostituiti, utilizzando 400.000 tonnellate di asfalto, e la ristrutturazione di 24 aree di sosta e 35 ponti. Sull’autostrada M7 sono stati posati 1,6 milioni di metri quadrati di nuovo asfalto, con il rinnovamento di 79 ponti e 6 aree di sosta. Sull’M1, in previsione dell’ampliamento previsto per l’autunno 2025, sono stati effettuati interventi su quasi 700.000 metri quadrati nelle aree più critiche. Oltre al manto stradale, 33 delle 167 aree di sosta sono state modernizzate nel 2024, con ristrutturazioni che hanno riguardato sia le superfici stradali che le strutture edili, inclusa l’installazione di nuovi servizi igienici e la riqualificazione dell’ambiente circostante. In alcune aree di sosta dell’M7 sono stati creati parchi giochi, e in tre quarti di esse è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti dal 2023. Inoltre, l’MKIF ha piantato 500 nuovi alberi in tutto il paese, contribuendo al miglioramento ambientale delle infrastrutture stradali.

Tassa automobilistica in Ungheria: arriva il nuovo calcolatore online della NAV.
​La Nemzeti Adó- és Vámhivatal (NAV) ha annunciato la disponibilità di un nuovo calcolatore online che permette ai proprietari di veicoli di calcolare in anticipo l’importo della tassa automobilistica dovuta. Questo strumento richiede l’inserimento di dati come l’anno di fabbricazione e la potenza del veicolo espressa in kilowatt. Per i veicoli elettrici è presente un’opzione specifica nel calcolatore. La NAV invierà una comunicazione ufficiale a tutti i soggetti interessati con l’importo esatto della tassa da pagare; tuttavia, grazie a questo calcolatore, i proprietari possono pianificare in anticipo le proprie spese. È importante notare che dal 1º gennaio sono state apportate modifiche alle agevolazioni fiscali: alcune sono state eliminate o modificate, mentre l’ammontare delle tasse di registrazione e delle tasse aziendali sui veicoli è aumentato. La tassa deve essere pagata, di norma, in un’unica soluzione entro il 15 aprile. Tuttavia, le persone fisiche possono richiedere, una volta all’anno e senza costi aggiuntivi, un pagamento rateale fino a cinque mesi, purché la richiesta venga presentata entro il 30 giugno. Per ulteriori dettagli sulle modalità di calcolo, pagamento e sulle esenzioni applicabili, è possibile consultare la guida informativa n. 95 disponibile sul sito ufficiale della NAV.

La recessione tedesca mette in crisi le promesse di crescita dell’Ungheria.
A gennaio 2025, la produzione industriale ungherese ha registrato una diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati del Központi Statisztikai Hivatal (KSH). Questo calo è attribuibile principalmente alla contrazione dell’economia tedesca, che per il secondo anno consecutivo è in recessione, fenomeno verificatosi solo una volta dal 1950.
La flessione ha interessato diversi settori chiave: la produzione di veicoli, apparecchiature elettriche e prodotti alimentari, bevande e tabacco. Tuttavia, il comparto dei computer, prodotti elettronici e ottici ha mostrato una crescita.
Il Ministero dell’Economia Nazionale ungherese ha sottolineato che le difficoltà economiche della Germania, principale partner commerciale dell’Ungheria, limitano le performance dell’industria nazionale. Per contrastare questa tendenza, il governo ha lanciato il programma “100 nuove fabbriche”, volto a stimolare la crescita industriale interna.
Nonostante le sfide, ci sono segnali positivi nell’economia ungherese: la fiducia delle famiglie è in aumento, sostenuta da una crescita dei salari reali da 16 mesi consecutivi, livelli occupazionali record, incremento dei consumi, espansione del credito al consumo e una ripresa significativa nel settore turistico nazionale.
Inoltre, il governo ha introdotto l’Új Gazdaságpolitikai Akcióterv, un piano d’azione composto da 21 misure che supportano in modo significativo le micro, piccole e medie imprese ungheresi. Il programma Demján Sándor, con una dotazione di 1.400 miliardi di fiorini, offre sovvenzioni a fondo perduto, prestiti agevolati e programmi di capitale per migliorare la produttività delle PMI, contribuendo così al rafforzamento del settore industriale. Grandi investimenti, come quelli di CATL, BYD, BMW, SEMCORP ed EcoPro, potrebbero fornire ulteriore slancio all’industria ungherese.

Ripresa dei consumi in Ungheria: crescita significativa delle vendite al dettaglio a gennaio.
A gennaio 2025, il volume delle vendite al dettaglio in Ungheria è aumentato del 4,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segnando una ripresa significativa dei consumi nel paese. Questo incremento segue una crescita più modesta registrata a dicembre 2024, quando le vendite al dettaglio erano aumentate dello 0,4% su base annua.
Nel dettaglio, le vendite nei negozi di alimentari e prodotti alimentari misti sono cresciute del 4,7%, con i supermercati che rappresentano il 76% di questo segmento e che hanno registrato un aumento del 5,1% nelle vendite. I negozi specializzati in alimenti, bevande e tabacchi hanno visto una crescita del 3,2%.
Il settore non alimentare ha registrato un incremento complessivo del 5,6%. In particolare, le vendite sono aumentate del 9,7% nelle farmacie e negozi di prodotti medicali e cosmetici, del 7,8% nei negozi di mobili ed elettrodomestici, del 6,7% nei grandi magazzini, del 4,7% nei negozi di abbigliamento e calzature, del 2,9% nei negozi di articoli usati e dello 0,3% nelle librerie e negozi di informatica.
Le vendite online, che rappresentano l’8,8% del totale del commercio al dettaglio, sono aumentate del 3,9%. Le stazioni di servizio hanno registrato un incremento dell’1,9% nelle vendite di carburante. Inoltre, le vendite di veicoli e parti di ricambio, non incluse nelle statistiche principali del commercio al dettaglio, sono cresciute del 19%.
In termini monetari, il fatturato totale del commercio al dettaglio a gennaio 2025 è stato di 1.477 miliardi di fiorini. Di questo, il 49% è stato generato dai negozi di alimentari, il 35% dai negozi non alimentari e il 16% dalle stazioni di servizio.
Per l’intero anno 2024, il volume delle vendite al dettaglio è aumentato del 2,6% rispetto al 2023, al netto degli effetti del calendario. Il ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha commentato che l’aumento delle vendite al dettaglio a gennaio indica un rafforzamento della fiducia dei consumatori e una ripresa dell’economia ungherese.

Economia del 5 marzo 2025: Investimenti agricoli, dazi USA, novità Ryanair e strategia Richter

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Il settore agricolo ungherese si prepara a investimenti record per contenere i prezzi alimentari.
All’inizio del 2025, l’agricoltura ungherese mostra prospettive più favorevoli rispetto all’anno precedente, grazie all’avvio del Piano Strategico della Politica Agricola Comune (PAC), che prevede investimenti per un totale di circa 3000 miliardi di fiorini. Questo supporto senza precedenti è fondamentale per migliorare la competitività del settore e, in ultima analisi, per mantenere sotto controllo i prezzi al consumo. Attualmente, il mercato è caratterizzato da prezzi in aumento per il latte, in calo per le verdure e stabili per il grano. È cruciale che l’agricoltura ungherese riduca la dipendenza dall’export di cereali, orientandosi maggiormente verso l’allevamento e l’industria alimentare. Secondo Dávid Hollósi, direttore generale del Settore Agrario e dell’Industria Alimentare della MBH Bank, nel breve termine sarà essenziale prepararsi a possibili rapidi cambiamenti nei mercati delle materie prime agricole, influenzati da questioni internazionali, dalla domanda cinese, dalle politiche commerciali e tariffarie promosse dal presidente americano Donald Trump, nonché dall’andamento dei prezzi energetici. L’accesso a finanziamenti agevolati e servizi bancari completi sarà vitale per realizzare investimenti che aumentino la resilienza e la competitività del settore. Le prime decisioni sui bandi sono già state prese, principalmente per piccoli investimenti nell’industria alimentare e nell’allevamento, segnando un passo significativo verso la stabilizzazione dei prezzi alimentari.

L’industria automobilistica tedesca sotto pressione: gli Stati Uniti minacciano tariffe del 25%.
Il settore automobilistico tedesco sta affrontando una sfida significativa a causa delle recenti minacce degli Stati Uniti di imporre tariffe del 25% sulle importazioni di automobili dall’Unione Europea. Questa mossa, annunciata dal presidente Donald Trump, mira a ridurre il deficit commerciale americano e a promuovere la produzione interna. Tuttavia, potrebbe avere conseguenze rilevanti per l’economia tedesca, fortemente orientata all’export.​
Le case automobilistiche tedesche, come Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz, esportano una parte significativa dei loro veicoli negli Stati Uniti. L’introduzione di tariffe così elevate renderebbe i loro prodotti meno competitivi sul mercato americano, portando a un possibile calo delle vendite e a ripercussioni sull’occupazione nel settore. Inoltre, le catene di approvvigionamento globali, già messe alla prova da recenti interruzioni, potrebbero subire ulteriori tensioni.​
Il governo tedesco, guidato dal cancelliere Friedrich Merz, sta valutando misure per mitigare l’impatto di queste tariffe. Tra le opzioni considerate vi sono incentivi per stimolare la domanda interna e investimenti in nuove tecnologie per mantenere la competitività dell’industria automobilistica. Tuttavia, la situazione rimane incerta e dipende in larga misura dall’evoluzione delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea.​
È fondamentale che le parti coinvolte lavorino insieme per trovare soluzioni che evitino una guerra commerciale, che potrebbe avere effetti negativi non solo per l’industria automobilistica tedesca, ma per l’economia globale nel suo complesso.

Ryanair posticipa l’adozione delle carte d’imbarco digitali al 3 novembre 2025.
Ryanair ha annunciato che l’introduzione delle carte d’imbarco esclusivamente digitali, inizialmente prevista per la stagione estiva, è stata posticipata al 3 novembre 2025, in concomitanza con l’inizio dell’orario invernale. Questa decisione mira a ridurre l’uso della carta e a eliminare le commissioni di check-in, offrendo un’esperienza di viaggio più fluida ed efficiente per i passeggeri. Attualmente, l’80% dei viaggiatori utilizza già la versione digitale della carta d’imbarco, e con questa transizione, sarà sufficiente effettuare il check-in tramite l’applicazione Ryanair per generare la carta d’imbarco elettronica. La compagnia prevede che questa misura permetterà di risparmiare oltre 300 tonnellate di rifiuti cartacei all’anno.​
Le regole relative al bagaglio a mano rimarranno invariate: il biglietto base continuerà a includere un bagaglio delle dimensioni di 40×20×25 centimetri. È importante che i passeggeri si presentino al gate d’imbarco almeno 40 minuti prima della partenza; in caso contrario, potrebbe essere applicato un costo aggiuntivo di 120 euro.​
Inoltre, Michael O’Leary, CEO di Ryanair, ha comunicato che, rispetto al 2024, i prezzi dei biglietti potrebbero aumentare del 4-6% a causa dei ritardi nelle consegne degli aerei da parte di Boeing. O’Leary ha espresso fiducia nel fatto che il produttore riuscirà a recuperare i ritardi nelle consegne entro l’estate del 2026.​
Infine, la compagnia ha dichiarato la disponibilità a riprendere i voli verso l’Ucraina entro sei settimane dalla stipula di un accordo di cessate il fuoco, dimostrando flessibilità e prontezza nel rispondere ai cambiamenti geopolitici. Inoltre, Ryanair prevede di ampliare la propria presenza sul mercato polacco, aggiungendo 24 nuove rotte a partire dalla prossima estate.

Richter Gedeon lancia la strategia “Richter 2035” per affrontare la scadenza del brevetto del cariprazina.
Il 5 marzo 2025, Gedeon Richter Nyrt. ha annunciato la sua nuova strategia a lungo termine, denominata “Richter 2035”, per garantire il successo dell’azienda oltre la scadenza del brevetto del cariprazina prevista verso la fine del decennio. La strategia si basa su due pilastri fondamentali: diventare leader e innovatore globale in specifici campi scientifici e rendere i farmaci e le terapie accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti in tutto il mondo, mantenendo alti standard di qualità.
Nell’ambito della neuropsichiatria, Richter sta conducendo ricerche per scoprire e sviluppare la prossima “molecola blockbuster”. Parallelamente, nel settore della salute femminile, l’azienda mira ad ampliare il proprio portafoglio di trattamenti innovativi, sia nei segmenti terapeutici esistenti che in quelli nuovi. Le piattaforme biotecnologiche e generiche di Richter forniranno una solida base per costruire un pilastro competitivo e in crescita, focalizzato su aree terapeutiche ben definite.
Gábor Orbán, CEO di Richter, ha sottolineato che la strategia “Richter 2035” è il risultato di un anno di lavoro da parte del top management, con l’obiettivo di allineare le tendenze di mercato con le capacità dell’azienda. Negli ultimi sei anni, Richter ha attraversato numerose trasformazioni, concentrandosi su produzione, ricerca e sviluppo (R&S) e commercio, con un’enfasi particolare sul miglioramento dell’efficienza operativa.
Inoltre, l’azienda prevede che il dividendo base annuale di 200 milioni di euro rimarrà sostenibile anche dopo la scadenza dei brevetti del cariprazina, grazie a una combinazione di razionalizzazione geografica e mantenimento degli obiettivi di redditività, con un’attenzione crescente alla ricerca e sviluppo.

I dipendenti dello stabilimento Mercedes-Benz di Kecskemét riceveranno un bonus di 800.000 fiorini.
Nell’aprile 2025, i dipendenti attivi dello stabilimento Mercedes-Benz di Kecskemét riceveranno un bonus lordo di 800.000 fiorini, che sarà accreditato insieme agli stipendi di marzo. Questa partecipazione agli utili aziendali è una consuetudine introdotta tre anni fa, con l’obiettivo di riconoscere e premiare il contributo dei lavoratori al successo dell’azienda. Nel 2024, lo stabilimento ha prodotto oltre 146.000 veicoli e impiega attualmente circa 4.500 persone.

4 marzo 2025: l’Ungheria rafforza economia e imprese tra nuove nomine, agevolazioni fiscali e riforme europee

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Varga Mihály assume la guida della Banca Nazionale Ungherese: il fiorino raggiunge il massimo degli ultimi cinque mesi.
Il 4 marzo 2025, Varga Mihály, ex ministro delle Finanze, è stato nominato governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), in seguito alla decisione del primo ministro Viktor Orbán. Questa nomina ha portato il fiorino ungherese a raggiungere il suo massimo degli ultimi cinque mesi. Già in precedenza, Varga Mihály aveva sottolineato che l’indipendenza dell’MNB è garantita dalla legge e che l’obiettivo principale della banca è raggiungere e mantenere la stabilità dei prezzi.​
La mattina del 4 marzo, l’euro era quotato a 399,81 fiorini, in leggero calo rispetto ai 399,92 della sera precedente. Il dollaro è salito a 381,50 fiorini da 381,14, mentre il franco svizzero è passato da 424,74 a 425,80 fiorini. Nel corso della mattinata, il fiorino ha continuato a rafforzarsi, raggiungendo livelli che non si vedevano dall’ottobre precedente. Sembra che gli operatori del mercato valutario non siano attualmente preoccupati dalle tensioni geopolitiche.​
Secondo Gábor Regős, capo economista di Gránit Alapkezelő, il tasso di cambio del fiorino è stato influenzato da diversi fattori nelle ultime settimane, causando movimenti significativi anche all’interno della stessa giornata. Le aspettative sulla possibile conclusione del conflitto in Ucraina hanno rafforzato il fiorino, portandolo sotto la soglia dei 400 rispetto all’euro la scorsa settimana. Tuttavia, il fallimento dei colloqui tra Trump e Zelensky ha allontanato la prospettiva di una risoluzione del conflitto, causando un indebolimento del fiorino fino a 407 rispetto all’euro, seguito da una correzione a 403-404. Inoltre, l’introduzione da parte di Trump di un dazio del 25% su tutti i prodotti provenienti da Canada e Messico ha aumentato il rischio di tariffe anche per l’Europa, il che potrebbe avere ripercussioni negative per l’economia ungherese.​
Nonostante questo contesto sfavorevole, all’inizio della settimana il fiorino è sceso nuovamente sotto la soglia dei 400 rispetto all’euro, e sembra che questa tendenza possa continuare. La nomina di Varga Mihály potrebbe aver contribuito a questa dinamica, poiché durante la sua audizione parlamentare ha enfatizzato l’importanza della stabilità e della prevedibilità del tasso di cambio per l’economia, specialmente in un contesto di inflazione elevata. Questa dichiarazione è stata significativa, poiché una parte del mercato temeva un allentamento troppo rapido della politica monetaria sotto la sua guida, timore che è stato smentito dalle sue affermazioni.

Il governo ungherese introduce l’esenzione fiscale a vita per le madri con due o più figli: aumentano le agevolazioni per le famiglie.
Il 4 marzo 2025, Nagy Márton, ministro dell’Economia ungherese, ha annunciato l’avvio del più grande programma di riduzione fiscale in Europa, con l’obiettivo di trasformare l’Ungheria in un paradiso fiscale per le famiglie. Le nuove misure prevedono l’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (szja) per le madri con due o più figli e il raddoppio delle attuali agevolazioni fiscali per le famiglie. ​
L’esenzione fiscale per le madri con tre figli sarà introdotta in un’unica fase a partire da ottobre 2025, mentre per le madri con due figli l’implementazione avverrà gradualmente in quattro fasi a partire da gennaio 2026, con completamento previsto entro il 2030. Inoltre, l’esenzione totale per le madri sotto i 40 anni con due figli entrerà in vigore da gennaio 2026, estendendosi successivamente alle fasce d’età superiori fino a coprire tutte le madri con due figli entro il 2029.
Grazie a queste misure, una famiglia con due figli potrà risparmiare mensilmente 189.000 fiorini rispetto agli attuali 40.000, mentre per le famiglie con tre figli il risparmio aumenterà da 99.000 a 307.000 fiorini. Le famiglie con quattro o più figli vedranno un incremento delle agevolazioni da 241.000 a 373.000 fiorini al mese. Queste iniziative mirano a migliorare significativamente la sicurezza finanziaria delle famiglie ungheresi, beneficiando centinaia di migliaia di nuclei familiari.

Il governo ungherese lancia il Programma Demján Sándor: 100 miliardi di fiorini per rafforzare le PMI.
Il 4 marzo 2025, il governo ungherese ha annunciato il lancio del Programma Demján Sándor, un’iniziativa senza precedenti volta a rafforzare il settore delle piccole e medie imprese (PMI) attraverso un fondo di 100 miliardi di fiorini. Questo programma offre alle PMI un’alternativa ai tradizionali prestiti bancari, fornendo capitale sotto forma di investimenti azionari per sostenere la crescita e la competitività a lungo termine.
Balog Ádám, vicepresidente della Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese (MKIK) ed ex vicepresidente della Banca Nazionale Ungherese, ha presentato il programma sottolineando che le imprese potranno presentare i loro piani di investimento in modo continuativo, senza scadenze rigide tipiche dei bandi dell’Unione Europea. L’obiettivo principale è capitalizzare le micro, piccole e medie imprese, migliorandone la capacità di ottenere ulteriori finanziamenti bancari.
Le imprese idonee potranno ricevere un investimento minimo di 100 milioni e massimo di 200 milioni di fiorini. Per partecipare, le aziende devono avere un fatturato medio di almeno 300 milioni di fiorini negli ultimi due anni e almeno due anni di attività conclusa. Un vantaggio significativo di questa struttura è che le banche riconosceranno questi investimenti come capitale proprio, facilitando l’accesso a ulteriori prestiti bancari.
Il programma introduce una nuova cultura finanziaria nel settore delle PMI ungheresi, rafforzando la competitività economica del paese. Un elemento chiave del programma è il sistema di valutazione della camera di commercio, che coinvolge le camere territoriali nella valutazione delle imprese candidate, integrando la conoscenza locale nel processo decisionale.
Per semplificare l’amministrazione, è stata implementata una piattaforma online che consente alle imprese di presentare la documentazione necessaria, verificare i dati e seguire il processo di valutazione in modo trasparente. Le registrazioni preliminari sono già iniziate, e le imprese ricevono feedback immediati sulla loro idoneità al programma. Il periodo di investimento durerà fino alla fine di giugno 2026, ma si prevede che i fondi disponibili possano essere rapidamente esauriti a causa dell’elevato interesse.

Matolcsy György riceve il Mercur Díj: riconoscimento per il suo contributo alla stabilità economica dell’Ungheria.
Il 4 marzo 2025, la Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese (MKIK) ha conferito a Matolcsy György, presidente uscente della Banca Nazionale Ungherese (MNB), il prestigioso Mercur Díj. Questo riconoscimento, deciso nel 2018 ma assegnato solo ora, premia il suo ruolo cruciale nella politica economica e nello sviluppo economico del paese.
Durante il suo mandato come ministro dell’Economia e successivamente come presidente dell’MNB, Matolcsy ha introdotto il Programma di Prestiti per la Crescita, che ha svolto un ruolo significativo nella stabilizzazione dell’economia ungherese. Inoltre, sotto la sua guida, sono stati implementati il Programma di Obbligazioni per la Crescita (NKP) e il Sistema di Pagamenti Immediati (AFR). Degno di nota è anche l’aumento delle riserve auree nazionali a 110 tonnellate, rendendo l’Ungheria il paese con la più alta riserva aurea pro capite nella regione dell’Europa centrale e orientale.
La decisione di assegnare il premio è stata presa nel 2018, ma per ragioni non specificate non è stata attuata fino ad ora. L’attuale leadership dell’MKIK ha ritenuto importante colmare questa lacuna, riconoscendo ufficialmente i contributi di Matolcsy György alla stabilità e alla crescita economica dell’Ungheria.

L’Unione Europea semplifica le normative ESG per aumentare la competitività delle imprese.
Il 26 febbraio 2025, la Commissione Europea ha presentato il pacchetto “Omnibus”, una riforma volta a semplificare le normative relative alla sostenibilità per le imprese. Questo intervento mira a ridurre del 25% gli oneri amministrativi per tutte le aziende e del 35% per le piccole e medie imprese (PMI), risparmiando complessivamente circa 40 miliardi di euro.
Le modifiche proposte includono l’esenzione dall’obbligo di rendicontazione della sostenibilità per le aziende con meno di 1.000 dipendenti, riducendo così del 80% il numero di imprese soggette a tali requisiti. Inoltre, le norme sulla due diligence ambientale e sui diritti umani saranno applicate principalmente ai partner commerciali diretti, con un rinvio dell’attuazione al 2028.
Queste misure intendono migliorare la competitività dell’UE rispetto a Stati Uniti e Cina, semplificando le procedure per le imprese e promuovendo la transizione verso un’economia sostenibile. Tuttavia, alcuni critici temono che tali semplificazioni possano compromettere la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni ESG, aumentando il rischio di greenwashing.
Le proposte necessitano dell’approvazione del Parlamento Europeo e degli Stati membri per entrare in vigore. Se adottate, rappresenteranno un passo significativo verso un equilibrio tra sostenibilità e competitività economica nell’Unione Europea.

Economia ungherese e sfide europee: dalla Banca Nazionale alla riduzione dell’inflazione nell’eurozona

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La fine della guerra potrebbe portare una svolta economica: ecco come influenzerebbe le tasche ungheresi.
Nelle ultime settimane, gli eventi sembrano accelerare verso una possibile conclusione del conflitto russo-ucraino. Un’analisi di MBH Bank quantifica le principali conseguenze che un eventuale accordo di pace potrebbe avere sull’economia ungherese. Gli esperti delineano due scenari: uno caratterizzato da una fragile tregua, suscettibile a una ripresa del conflitto a causa di numerosi punti critici; l’altro da un accordo di pace completo e duraturo, che potrebbe portare stabilità nella regione. L’analisi si concentra principalmente sul secondo scenario, che potrebbe apportare cambiamenti significativi sia dal punto di vista politico che economico.​
È importante notare che questo scenario rappresenta attualmente solo una possibilità, poiché numerose questioni devono ancora essere risolte per garantire una pace duratura. Tuttavia, un accordo di pace potrebbe portare a una crescita del PIL ungherese superiore di circa 0,6 punti percentuali rispetto alle previsioni di base nel corso di due anni. Inoltre, la stabilità geopolitica potrebbe contribuire a una riduzione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, influenzando positivamente il contesto economico nazionale.​
Oltre a questi effetti diretti, si profilano ulteriori benefici in caso di pace, come la possibile ricostruzione in Ucraina e gli investimenti nel settore della difesa in tutta Europa. Questi sviluppi potrebbero offrire opportunità economiche significative per l’Ungheria, migliorando le prospettive per le imprese locali e l’occupazione. In conclusione, un accordo di pace potrebbe rappresentare una svolta economica positiva per l’Ungheria, influenzando favorevolmente le finanze dei cittadini e la stabilità economica generale.

Varga Mihály nominato alla guida della Banca Nazionale Ungherese: un esperto per tempi difficili.
Il 3 marzo 2025, il primo ministro Viktor Orbán ha annunciato la nomina di Varga Mihály, ex ministro delle finanze, come nuovo presidente della Banca Nazionale Ungherese (MNB), succedendo a György Matolcsy. Orbán ha sottolineato che Varga è “il politico economico e l’economista più esperto del paese”, aggiungendo che “solo un esperto che ha già affrontato situazioni critiche è adatto a questo ruolo”.
Varga Mihály vanta una lunga carriera politica: membro del Fidesz dal 1988, ha ricoperto diverse posizioni di rilievo, tra cui ministro delle finanze dal 2001 al 2002 e ministro dell’economia nazionale dal 2013 al 2018. Nel 2018 è tornato a guidare il ministero delle finanze, diventando il ministro delle finanze più longevo nella storia ungherese.
La nomina di Varga arriva in un momento cruciale per l’economia ungherese, con sfide significative all’orizzonte. La sua vasta esperienza e la sua profonda conoscenza delle politiche economiche saranno fondamentali per guidare la Banca Nazionale attraverso le turbolenze economiche e garantire la stabilità finanziaria del paese.

Cambio al vertice dell’Istituto di Ricerca Economica: Molnár László sostituito per promuovere l’innovazione digitale.
Il 3 marzo 2025, il consiglio direttivo dell’Istituto di Ricerca Economica (GKI) ha deciso di revocare l’incarico di amministratore delegato a Molnár László. Questa decisione è stata presa nel contesto di una riunione focalizzata sulla definizione di nuovi obiettivi strategici, tra cui la transizione digitale e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle attività quotidiane dell’istituto. Il presidente del consiglio ha elogiato il lavoro svolto da Molnár, sottolineando come la sua leadership abbia contribuito a rafforzare la posizione di mercato e il riconoscimento professionale del GKI. Nonostante la revoca del suo incarico, Molnár manterrà il ruolo di membro del consiglio direttivo. Questo cambiamento al vertice riflette la volontà dell’istituto di rinnovarsi e adottare soluzioni innovative nel campo dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale, ritenendo necessaria una nuova squadra per affrontare queste sfide.

L’Autorità per l’Integrità rivede le sue scelte: dalle auto di lusso a veicoli più modesti.
Nel dicembre 2024, l’Autorità per l’Integrità (IH) aveva avviato una gara d’appalto per l’acquisizione di 16 veicoli, tra cui modelli di lusso come una Mercedes-Benz GLE 450, una Mercedes-Benz Classe E e una Skoda Superb. Tuttavia, la procedura è stata dichiarata nulla, in parte a causa di un’indagine penale avviata nel gennaio 2025 contro il presidente dell’IH, Ferenc Bíró, sospettato di appropriazione indebita e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa, la moglie di Bíró avrebbe utilizzato un SUV Mercedes di lusso noleggiato dall’Autorità, simile a quello previsto nell’appalto di dicembre. Bíró ha negato le accuse, ammettendo solo che sua moglie ha occasionalmente utilizzato la sua auto di servizio per fare la spesa, sostenendo che ciò non violava alcuna legge.​
In risposta a queste circostanze, l’IH ha emesso un nuovo bando di gara nel febbraio 2025, riducendo il numero di veicoli da 16 a 15 ed escludendo i modelli di lusso. Le specifiche tecniche indicano ora una preferenza per veicoli di fascia media, come le Skoda Octavia, e non è più richiesto che siano nuovi. Questa decisione riflette un cambiamento verso scelte più modeste e appropriate, in linea con le attuali esigenze e la situazione dell’Autorità.

L’inflazione nell’eurozona scende al 2,4%: la BCE pronta a tagliare i tassi d’interesse.
A febbraio 2025, l’inflazione annuale nell’eurozona è scesa al 2,4%, in calo rispetto al 2,5% di gennaio, segnando la prima diminuzione dopo quattro mesi consecutivi di aumento. Questo calo, seppur leggermente inferiore alle aspettative degli economisti che prevedevano un 2,3%, avvicina l’inflazione all’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE).
L’inflazione di fondo, che esclude le componenti volatili come cibo ed energia, è diminuita al 2,6% dal 2,7% del mese precedente. In particolare, l’inflazione nel settore dei servizi è scesa dal 3,9% al 3,7%, il livello più basso dall’aprile 2024, indicando un allentamento delle pressioni sui prezzi interni.
La Francia ha registrato l’inflazione più bassa tra i Paesi dell’eurozona, con un tasso dello 0,9%, mentre l’Estonia ha riportato il tasso più alto al 5%.
Questi dati rafforzano le aspettative per un ulteriore taglio dei tassi d’interesse da parte della BCE nella prossima riunione. Si prevede una riduzione del tasso di deposito di un quarto di punto, portandolo al 2,5%, per stimolare la crescita economica in un contesto di debolezza persistente.
Nonostante il calo dell’inflazione, l’economia dell’eurozona continua a mostrare segnali di stagnazione, con una crescita anemica e preoccupazioni legate a potenziali tensioni commerciali globali. La BCE dovrà quindi bilanciare attentamente le sue politiche monetarie per sostenere l’economia senza compromettere la stabilità dei prezzi.

Economia ungherese al 28 febbraio 2025: Mutui agevolati, premi immobiliari, cessioni strategiche, nuove regole sui social, chiarimenti fiscali e calo dei carburanti.

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Tasso agevolato al 5% per i mutui in Ungheria: un’opportunità per i giovani.
Dal 1° aprile, le banche ungheresi offriranno mutui agevolati con tasso massimo del 5% per i giovani sotto i 35 anni, come parte di un piano governativo per favorire l’accesso alla prima casa. Il prestito sarà disponibile solo per immobili “green” con alta efficienza energetica e un prezzo massimo di 1,2 milioni di fiorini al metro quadro. L’iniziativa potrebbe influenzare il mercato immobiliare, ma l’alto costo delle nuove costruzioni potrebbe limitare l’impatto di questa misura.

Naphegy12 premiato come miglior sviluppo residenziale in Ungheria.
Durante il Real Estate Awards 2025, Naphegy12 by Cordia è stato premiato come miglior sviluppo residenziale. Situato nella prestigiosa zona di Krisztinaváros, questo progetto si distingue per l’eleganza senza tempo e l’armoniosa integrazione nell’ambiente urbano delle colline di Buda. L’evento ha celebrato anche altre eccellenze immobiliari in diverse categorie, evidenziando l’innovazione e la sostenibilità nonostante le sfide economiche. L’industria immobiliare ungherese continua a crescere, offrendo soluzioni moderne e di alta qualità per acquirenti e affittuari.

BDPST Group vende l’Andrássy Kúria & Spa per riorganizzare il portafoglio alberghiero.
Il BDPST Group ha venduto l’Andrássy Kúria & Spa, un prestigioso hotel situato nella regione di Tokaj-Hegyalja. La cessione rientra nella strategia aziendale di focalizzarsi su unità di sviluppo proprie, ristrutturando il portafoglio alberghiero. Nonostante la vendita, l’azienda continua a puntare sullo sviluppo del turismo nella regione, concentrandosi sulle attività del Patricius Borház. La proprietà è stata acquisita da Talentis Group Zrt., mentre la gestione dell’hotel sarà affidata a Hunguest Hotels.

Nuove regole contro i commenti d’odio sui social in Ungheria.
In Ungheria, il Consiglio dei media ha introdotto nuove linee guida per combattere i commenti d’odio online. Dal 1° aprile 2025, gli editori saranno responsabili anche dei commenti sui social media collegati alle loro pubblicazioni. Dovranno implementare regolamenti per filtrare e rimuovere i contenuti illegali, proteggendo la dignità umana e migliorando la qualità del dibattito pubblico. L’obiettivo non è limitare la libertà di parola, ma garantire il rispetto delle norme di convivenza anche nello spazio digitale.

Chiarimenti sull’esenzione fiscale per le madri in Ungheria.
In Ungheria, l’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (SZJA) per le madri con due o più figli non si applicherà ai dividendi, ai guadagni di capitale o agli affitti, contrariamente a quanto riportato da alcune fonti. La normativa, che amplia i criteri esistenti senza introdurre nuove leggi, mira a sostenere le famiglie senza creare scappatoie fiscali. Le dichiarazioni controverse sono state smentite, chiarendo che l’agevolazione riguarda solo i redditi da lavoro delle madri e non altre forme di reddito.

In calo i prezzi dei carburanti in Ungheria.
A partire dal 1° marzo, i prezzi della benzina e del gasolio diminuiranno rispettivamente di 5 e 7 fiorini al litro. Questo calo segue una precedente riduzione avvenuta il 27 febbraio. L’abbassamento dei prezzi riflette una tendenza positiva per i consumatori, offrendo un risparmio significativo sul costo del carburante. Gli automobilisti potranno beneficiare di prezzi medi più bassi, incentivando potenzialmente l’utilizzo dell’auto e influenzando positivamente l’economia locale.

27 febbraio 2025: Economia ungherese tra crescita, sfide e nuovi scenari internazionali

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Apagyed in Ungheria: Un’opportunità poco sfruttata per le famiglie.
In Ungheria, gli uomini hanno diritto al congedo parentale (apagyed), ma pochi ne approfittano. La legge prevede che i padri possano richiederlo dopo la scadenza del congedo di maternità (csed), fino al secondo anno di vita del figlio o al terzo anno per gemelli. L’importo massimo è il 70% del doppio del salario minimo, soggetto a tasse e contributi pensionistici. Nonostante sia un’opzione finanziariamente vantaggiosa, la scarsa conoscenza e le complessità burocratiche ne limitano l’utilizzo.

Geely lancia veicoli elettrici in Ungheria: Nuove opportunità sul mercato.
Il produttore automobilistico cinese Geely entra nel mercato ungherese con il marchio Farizon, lanciando due modelli di furgoni elettrici. Questi veicoli, rappresentati dall’AutoWallis Group, offrono prestazioni potenti con motori fino a 272 cavalli e un’autonomia massima di 359 km. I prezzi partono da 14,6 milioni di fiorini ungheresi per il modello base. La strategia punta a conquistare il mercato locale dei veicoli commerciali elettrici, offrendo soluzioni sostenibili e ad alte prestazioni per le aziende ungheresi.

Ungheria: Nuovo bilancio 2026 mira a crescita stabile e sostegno sociale.
Il governo ungherese ha avviato la preparazione del bilancio per il 2026, puntando a un deficit del 3,5% del PIL e alla riduzione del debito pubblico. Tra le misure chiave ci sono agevolazioni fiscali per famiglie numerose, l’introduzione di un prestito per i giovani lavoratori e la protezione della tredicesima mensilità per i pensionati. Inoltre, il programma “Demján Sándor” sosterrà le PMI ungheresi. L’obiettivo è garantire stabilità finanziaria e una crescita economica equilibrata, senza stimoli né freni eccessivi.

Matolcsy critica il governo ungherese e difende l’indipendenza della Banca Centrale
Matolcsy György, presidente della Banca Centrale Ungherese (MNB), ha criticato il governo per aver perso la rotta economica negli ultimi anni, sottolineando la necessità di riforme per rilanciare la crescita. Ha difeso le decisioni dell’MNB, tra cui l’aumento dei tassi di interesse nel 2022 per proteggere il fiorino, sostenendo che la banca ha salvaguardato l’economia ungherese nonostante l’opposizione politica. Matolcsy ha anche evidenziato l’importanza dell’indipendenza della banca centrale come pilastro per una politica economica stabile.

FBI accusa la Corea del Nord per il più grande furto di criptovalute
L’FBI ha dichiarato che un gruppo di hacker legato alla Corea del Nord, noto come “TraderTraitor,” è responsabile del furto di 1,5 miliardi di dollari in criptovalute da una piattaforma di scambio. Gli hacker hanno convertito parte del denaro in bitcoin, distribuendolo su migliaia di indirizzi blockchain per nascondere le tracce. La piattaforma colpita, Bybit, ha offerto una ricompensa per il recupero dei fondi. Questo attacco evidenzia i rischi della sicurezza informatica nel settore delle criptovalute.

Mercato del lavoro ungherese in crescita, ma la fiducia resta bassa
Il mercato del lavoro in Ungheria ha registrato un aumento dell’occupazione, con 4,68 milioni di persone impiegate a gennaio 2025, in crescita di 32 mila unità rispetto all’anno precedente. La disoccupazione si è attestata al 4,4%, con un leggero calo rispetto all’anno scorso. Tuttavia, la fiducia dei consumatori e delle imprese è in calo, suscitando preoccupazioni sull’andamento economico futuro. Nonostante i dati positivi sull’occupazione, il clima di incertezza potrebbe influenzare negativamente la crescita economica del paese

26 Febbraio 2025: Economia Ungherese tra Riforme Fiscali, Crisi Sanitaria e Rafforzamento del Fiorino

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Prezzi alle Stelle: La Crisi del Mercato Immobiliare Ungherese.
All’inizio del 2025, il mercato degli immobili di nuova costruzione in Ungheria ha registrato un’impennata senza precedenti, con prezzi al metro quadrato che a Budapest hanno raggiunto in media 1,5 milioni di fiorini. Nonostante la crescente domanda, l’offerta fatica a tenere il passo, sollevando dubbi sull’efficacia delle misure governative per stabilizzare il mercato. La crisi abitativa persiste, alimentata dalle disparità nei tassi ipotecari tra immobili nuovi e usati. Gli esperti richiedono un contesto più prevedibile per acquirenti e sviluppatori per evitare ulteriori squilibri economici.

Riforma Fiscale in Ungheria: Esenzioni per Famiglie Numerose.
Il governo ungherese ha annunciato importanti cambiamenti fiscali per sostenere le famiglie. A partire da ottobre 2025, le madri con tre figli saranno esentate dall’imposta sul reddito, seguite nel 2026 dalle madri con due figli sotto i 40 anni. Questa misura interesserà circa 1,7 milioni di persone, offrendo un significativo sollievo economico. La riforma prevede inoltre l’esenzione totale per il congedo di maternità e paternità, favorendo una maggiore stabilità finanziaria per le famiglie con più figli.

Modifiche alle Pensioni per Vedove in Ungheria.
Il governo ungherese ha proposto modifiche alle regole sulle pensioni di reversibilità per semplificare le procedure burocratiche. La nuova normativa limiterà i controlli sull’effettiva convivenza solo nei casi di richiesta simultanea come vedovo/a e convivente. Rimarrà comunque obbligatorio comunicare immediatamente eventuali nuovi matrimoni. Queste modifiche mirano a rendere il processo più snello per i cittadini, mantenendo però criteri rigorosi per l’idoneità a ricevere la pensione di reversibilità.

Campagna per l’Assicurazione Casa in Ungheria.
A partire dal 1° marzo 2025, l’Ungheria avvierà una nuova campagna di assicurazione casa per migliorare la consapevolezza finanziaria delle famiglie. L’obiettivo è incentivare la revisione delle polizze per aumentare la copertura o ridurre i costi. Nonostante il successo dell’anno precedente, circa il 20% delle abitazioni resta sottocoperto. Il governo punta a migliorare il rapporto qualità-prezzo delle polizze e a stimolare la concorrenza tra le compagnie assicurative.

Forino in Ripresa: Raggiunto il Massimo Trimestrale
Il fiorino ungherese ha raggiunto il suo massimo trimestrale nei confronti dell’euro, scendendo sotto la soglia dei 400 fiorini per un euro. Questa inversione di tendenza arriva dopo 90 giorni di debolezza, durante i quali il tasso di cambio superava costantemente i 400. L’apprezzamento è legato a un leggero indebolimento del dollaro rispetto all’euro, che ha rafforzato il fiorino anche nei confronti della valuta americana. Questo movimento riflette una ritrovata fiducia nei mercati finanziari ungheresi.

Ospedali Ungheresi in Crisi: Mancano i Fondi Promessi
Nonostante le promesse governative di fondi aggiuntivi per gli ospedali ungheresi, non è stata ancora approvata alcuna legge per sbloccare i finanziamenti. Questo ritardo aggrava ulteriormente il problema del debito sanitario, che aumenta di 15 miliardi di fiorini al mese. Se la normativa non verrà approvata entro giugno, gli ospedali accumuleranno altri 75-80 miliardi di debiti. La situazione mette in discussione l’efficacia delle misure governative per la stabilità finanziaria del sistema sanitario.

Economia Ungherese al 25 Febbraio 2025: Crescita, Sfide e Cambiamenti

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La Borsa di Budapest: Un’opportunità in crescita in Europa.
Negli ultimi due anni, la Borsa di Budapest ha registrato una crescita straordinaria dell’80%, posizionandosi tra le migliori a livello globale. Secondo Richárd Végh, CEO del Budapest Stock Exchange, questa performance dimostra il potenziale di investimento a lungo termine del mercato ungherese. Il BUX-index ha raggiunto livelli record, grazie anche all’aumento delle partecipazioni azionarie della popolazione, quintuplicate negli ultimi otto anni. L’interesse crescente verso nuovi emittenti e l’allineamento ai livelli europei indicano ulteriori opportunità di crescita per il 2025.

Sanzioni UE e Fondi di Coesione: Sfida Economica per l’Ungheria.
L’Ungheria ha subito una detrazione di 293 milioni di euro dai fondi di coesione dell’UE a causa di controversie sulla conformità con le norme dello stato di diritto e la gestione delle politiche migratorie. La sanzione è accompagnata da penalità giornaliere che superano i 250 milioni di euro, accumulandosi ulteriormente. Il governo ungherese ha scelto di contestare legalmente le decisioni, rifiutandosi di pagare e sostenendo motivazioni politiche dietro le sanzioni, evidenziando un crescente conflitto con l’Unione Europea.

Innovazione Energetica: Nuovo Blocco alla Centrale di Mátra.
È stato firmato l’accordo per lo sviluppo di un nuovo blocco a ciclo combinato a gas presso la centrale di Mátra, segnando un passo storico per il settore energetico ungherese. La collaborazione coinvolge MVM Mátrai Energia e un consorzio guidato dal gruppo Mészáros. La nuova infrastruttura utilizzerà tecnologie avanzate per l’alta efficienza energetica e sarà in grado di sfruttare l’idrogeno verde, contribuendo alla sicurezza energetica e agli obiettivi climatici dell’Ungheria per un futuro sostenibile.

Truffa su Booking.com: 177 Milioni di Fiorini Rubati
Un nuovo schema di phishing su Booking.com ha ingannato molti utenti ungheresi, sottraendo un totale di 177 milioni di fiorini. I truffatori si sono finti albergatori inviando e-mail fraudolente contenenti link a pagine false, imitando il sito ufficiale. Una volta inseriti i dati di pagamento, le vittime vedevano conferme di prenotazione false mentre i soldi venivano trasferiti ai truffatori. Booking.com ha dichiarato che il proprio sistema non è stato violato, ma che alcuni account di albergatori sono stati compromessi.

Ryanair: Aumento dei Prezzi e Nuove Rotte nel 2025.
Ryanair prevede un aumento del 4-6% dei prezzi dei biglietti per l’estate 2025 rispetto al 2024, nonostante i prezzi rimangano più bassi rispetto al 2023. La compagnia aerea espanderà la propria presenza in Polonia con 24 nuove rotte e potrebbe riavviare i voli per l’Ucraina se si raggiungerà un accordo di cessate il fuoco. Inoltre, Ryanair eliminerà le carte d’imbarco cartacee per adottare soluzioni digitali, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.

Aumenti di Stipendio per Orbán Viktor e Novák Katalin
A partire dal prossimo mese, il primo ministro ungherese Orbán Viktor vedrà un aumento di stipendio di 640.000 fiorini, raggiungendo i 7,178 milioni al mese. Anche Novák Katalin riceverà un incremento salariale, in linea con l’aumento del 13,2% delle retribuzioni medie nazionali registrato nel 2024. Questo adeguamento si estende anche ad altri alti funzionari, riflettendo l’aggiornamento periodico delle retribuzioni dei dignitari pubblici in Ungheria.

Economia Ungherese al 24 Febbraio 2025: Opportunità e Sfide tra Crescita, Riforme e Sicurezza

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L’Ungheria Punta sull’Esposizione Universale di Osaka per Rafforzare Economia e Turismo.
L’Ungheria vede nell’Esposizione Universale di Osaka 2025 un’opportunità strategica per rafforzare l’economia e il turismo. Secondo il ministro Nagy Márton, l’evento sarà cruciale per costruire un’immagine di Paese attraente e attrarre investimenti, in particolare dai mercati orientali. Nel 2024, l’Ungheria ha registrato un record nel turismo, con oltre 18 milioni di visitatori. L’incremento dei turisti da Cina e Giappone dimostra il potenziale di crescita nell’Asia orientale. L’evento rappresenta un ponte per intensificare le relazioni economiche e culturali tra Oriente e Ungheria.

Crescita delle Frodi Informatiche in Ungheria: Necessità di Maggiore Sicurezza Bancaria.
In Ungheria, le frodi informatiche sono aumentate del 44% nel 2024, raggiungendo i 33,6 miliardi di fiorini sottratti dai conti bancari. Nonostante un calo nel terzo trimestre, la perdita rimane significativa. La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha introdotto limiti obbligatori per i trasferimenti bancari per rafforzare la sicurezza. Le banche stanno migliorando i sistemi di protezione, bloccando l’87% dei tentativi di frode con carte di credito. Tuttavia, il 59% delle somme rubate non è stato recuperato, evidenziando l’urgenza di ulteriori misure di sicurezza informatica.

Nuova Era per il Mercato delle Criptovalute: Regolamentazioni più Rigide in Europa.
Il mercato delle criptovalute sta affrontando una trasformazione significativa con l’introduzione del regolamento MiCA dell’UE. Questa normativa mira a rendere il mercato più trasparente e sicuro, ma comporta costi di conformità elevati, favorendo i grandi investitori istituzionali e ostacolando i piccoli operatori. La tokenizzazione degli asset sta creando nuove opportunità di mercato, con una crescita prevista fino a 10 trilioni di dollari entro il 2030. Le aziende che si adatteranno rapidamente alle nuove regole potranno ottenere un vantaggio competitivo a lungo termine.

Sciopero Imminente al Liszt Ferenc di Budapest: Stallo nelle Trattative per l’Aumento Salariale.
I dipendenti dell’Aeroporto Liszt Ferenc di Budapest potrebbero presto entrare in sciopero a seguito del fallimento delle trattative per l’aumento salariale. Dopo quattro round di negoziazioni, la direzione ha offerto un incremento del 4%, giustificandolo con l’inflazione del 3,7% nel 2024, mentre i lavoratori richiedono un aumento del 10%. La crescente insoddisfazione tra i dipendenti potrebbe portare a disagi operativi. Inoltre, circolano voci su possibili licenziamenti nonostante la carenza di personale in alcuni reparti strategici.

Scadenza Importante per l’Esenzione IVA in Ungheria: Opportunità per le Piccole Imprese.
In Ungheria, le piccole imprese hanno tempo fino al 28 febbraio per dichiarare l’adesione al nuovo limite di esenzione IVA, ora fissato a 18 milioni di fiorini. Questo cambiamento offre vantaggi a chi ha superato il precedente limite di 12 milioni ma rimane sotto il nuovo tetto, consentendo di evitare l’obbligo di pagamento dell’IVA. La dichiarazione può essere effettuata online tramite il portale ONYA. L’iniziativa mira a sostenere oltre 830 mila piccole imprese, stimolando la crescita economica e la competitività.

Rimborso IVA per Pensionati e Esenzione Fiscale per Madri in Ungheria.
Il governo ungherese ha annunciato nuove misure fiscali per sostenere pensionati e famiglie. I pensionati potranno richiedere il rimborso dell’IVA su specifici beni di consumo già dall’autunno 2025. Inoltre, l’esenzione dall’imposta sul reddito per le madri verrà estesa gradualmente alle madri con due figli, indipendentemente dall’età dei bambini. Queste iniziative mirano a rafforzare il potere d’acquisto e a sostenere la crescita economica, favorendo il benessere delle famiglie e degli anziani.

21 febbraio 2025: Economia ungherese tra aumenti dei tassi, energia sostenibile e investimenti strategici

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Nuovo porto ungherese a Trieste: Un passo storico verso l’indipendenza commerciale.
L’Ungheria ha avviato la costruzione di un porto marittimo a Trieste, segnando un passo storico verso l’indipendenza commerciale. Questo progetto, previsto per il completamento nel 2028, offrirà una banchina di 650 metri e un centro logistico di 30 ettari. L’iniziativa mira a rafforzare l’export ungherese, riducendo la dipendenza dalle rotte tradizionali. La collaborazione con il governo italiano evidenzia l’importanza strategica dell’infrastruttura, rendendo l’Ungheria un attore chiave nel commercio marittimo dell’Adriatico.

Aumento dei tassi d’interesse in Ungheria: Impatti sul mercato immobiliare e creditizio.
In Ungheria, l’aumento dei tassi d’interesse sui mutui sta influenzando significativamente il mercato immobiliare e creditizio. L’imminente pagamento degli interessi sui Prémium Magyar Állampapír (PMÁP), insieme a tassi di rendimento previsti in calo, potrebbe spingere molti investitori a ritirare i propri capitali, indirizzandoli verso il mercato immobiliare. Questa situazione, unita a nuove misure governative a sostegno dell’acquisto di immobili, potrebbe far aumentare ulteriormente i prezzi già elevati delle proprietà, accentuando le difficoltà per i potenziali acquirenti di case.

Speculazioni su Tiborcz István e l’acquisizione della filiale russa di Raiffeisen.
Si diffondono voci su un possibile interesse di Tiborcz István per l’acquisto della filiale russa di Raiffeisen Bank International. L’articolo riporta che queste speculazioni circolano in ambienti bancari, ma la BDPST Group ha smentito categoricamente. Nonostante le indiscrezioni, mancano prove concrete e le ipotesi coinvolgono anche il coinvolgimento dell’OTP Bank e persino l’intervento dell’amministrazione russa. La narrazione dipinge Tiborcz come una figura misteriosa, ma la sua azienda ha chiarito che non c’è alcun interesse per l’acquisizione.

Aumento del prezzo del gasolio in Ungheria: Impatti sul mercato dei carburanti.
In Ungheria, il prezzo del gasolio aumenterà di 3 fiorini al litro a partire da sabato, mentre il costo della benzina rimarrà invariato. Questa variazione riflette l’andamento dei prezzi all’ingrosso e l’influenza del tasso di cambio del fiorino, che continua a presentare rischi di volatilità. Sebbene recentemente i prezzi dei carburanti siano diminuiti, il rialzo attuale del gasolio potrebbe influire sui costi di trasporto e sull’inflazione, accentuando le sfide economiche per i consumatori e le imprese ungheresi.

Giornata Nazionale della Piantumazione in Ungheria: Impegno collettivo per la sostenibilità.
In Ungheria, la Giornata Nazionale della Piantumazione, organizzata dal movimento “10 milioni di alberi”, sta riscuotendo un’enorme partecipazione. Oltre 200 aziende, 300 amministrazioni locali e migliaia di cittadini hanno aderito all’iniziativa, superando le aspettative e dimostrando un forte impegno per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico. L’obiettivo è piantare alberi per migliorare l’ecosistema urbano e contrastare le ondate di calore. L’evento rappresenta un passo significativo verso un futuro più verde e sostenibile per le comunità ungheresi.

Zöldhitel in Ungheria: Incentivi per l’efficienza energetica negli immobili.
La K&H Bank ha introdotto un nuovo mutuo immobiliare “Zöldhitel” a tasso agevolato per l’acquisto di abitazioni a basso consumo energetico. Con un tasso d’interesse del 5,89% per i mutui a lungo termine, l’iniziativa punta a promuovere la sostenibilità abitativa e a incentivare l’investimento in immobili efficienti dal punto di vista energetico. L’offerta riflette l’impegno della banca per l’ambiente e risponde all’interesse crescente degli investitori per soluzioni abitative sostenibili.