12 marzo 2025: dall’espansione di Wizz Air alle sfide economiche ungheresi

Wizz Air inaugura la nuova rotta Venezia-Budapest: un ponte tra due città storiche.
L’8 marzo 2025, Wizz Air ha lanciato una nuova rotta che collega Venezia a Budapest, rafforzando la sua presenza in Italia e offrendo ai viaggiatori un’opportunità unica di esplorare due delle più affascinanti città europee. Nel mese di marzo, la compagnia opererà due voli settimanali, il martedì e il sabato, mentre da aprile le frequenze settimanali aumenteranno a tre con l’aggiunta del giovedì. I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale e tramite l’app WIZZ, con tariffe a partire da €24,99.​
Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air, ha sottolineato l’importanza strategica di Venezia nel piano di espansione della compagnia nel nord-est italiano. Dopo l’annuncio di cinque nuove rotte e l’introduzione di un secondo A321neo a Venezia lo scorso dicembre, questo collegamento con Budapest offre ai residenti del Veneto l’opportunità di visitare una delle gemme dell’Europa orientale.​
Questa iniziativa non solo amplia le opzioni di viaggio per i passeggeri, ma consolida anche il ruolo di Wizz Air come compagnia aerea leader nell’offrire destinazioni affascinanti a tariffe competitive.

La formazione rigorosa dei controllori del traffico aereo in Ungheria: una carriera di alta responsabilità.
La formazione dei controllori del traffico aereo in Ungheria è estremamente rigorosa e selettiva, riservata solo ai candidati più qualificati. Questa professione comporta una responsabilità enorme, poiché la sicurezza di centinaia di passeggeri dipende dalle decisioni prese in frazioni di secondo. Dax Szabolcs, controllore presso HungaroControl, descrive il lavoro come “una delle professioni più emozionanti” per chi ama le sfide. Una giornata tipica prevede turni di 12 ore, con un massimo di 7,5 ore di lavoro effettivo, suddivise in sessioni di 45 minuti, seguite da pause obbligatorie per garantire la massima concentrazione. Il processo di selezione è estremamente competitivo: su circa 700 candidati annuali, solo 15-20 vengono ammessi al programma di formazione. I requisiti includono un diploma di scuola superiore, una certificazione di lingua inglese di livello intermedio e il superamento di test attitudinali che valutano capacità come la visione spaziale, i tempi di reazione e la coordinazione occhio-mano. La formazione dura circa due anni e comprende sia teoria che pratica, con simulazioni e formazione sul campo sotto la supervisione di istruttori esperti. Nonostante le sfide e l’alto livello di stress, la professione offre una retribuzione elevata e la soddisfazione di garantire la sicurezza dei viaggiatori nei cieli ungheresi.

Aumento delle contribuzioni nei fondi di risparmio casa ungheresi: un passo verso l’acquisto immobiliare fuori Budapest.
Recentemente, i fondi di risparmio casa ungheresi hanno aumentato l’importo massimo delle contribuzioni mensili, con due istituti che ora permettono versamenti fino a 100.000 fiorini al mese. Questa modifica consente ai risparmiatori di accumulare somme significative, avvicinandoli all’obiettivo di acquistare una casa al di fuori di Budapest. Ad esempio, con un periodo di risparmio di 14 anni e 10 mesi presso la Fundamenta, è possibile raggiungere un importo contrattuale totale, inclusi i prestiti, di circa 40 milioni di fiorini. Allo stesso modo, l’Erste Lakástakarék offre un periodo di risparmio di 10 anni, con un importo totale che si avvicina ai 37 milioni di fiorini. Questi importi sono sufficienti per l’acquisto di una proprietà al di fuori della capitale. L’aumento delle contribuzioni mensili rappresenta un incremento significativo rispetto al limite precedente di 20.000 fiorini mensili, in vigore fino all’ottobre 2018. Questa misura risponde alle critiche precedenti secondo cui i fondi di risparmio casa non permettevano l’accumulo di risparmi sufficienti per l’acquisto di una proprietà. L’adeguamento degli importi mira a mantenere il passo con l’aumento dei prezzi immobiliari in Ungheria, garantendo che i risparmiatori possano accumulare capitali adeguati per l’acquisto di una casa.

Maglód: la comunità si oppone al nuovo parco industriale e all’abbattimento degli alberi.
A Maglód, un progetto per la costruzione di un parco industriale vicino a una zona residenziale ha suscitato forte opposizione tra i residenti. La proposta prevede l’insediamento di un’azienda sudcoreana specializzata nella lavorazione dell’alluminio, con la costruzione iniziale di un capannone di 6.000 metri quadrati, seguito da un secondo di dimensioni simili e da un alloggio temporaneo per i lavoratori. I residenti esprimono preoccupazioni riguardo alla vicinanza dell’impianto alle abitazioni, all’aumento del traffico e al conseguente inquinamento acustico. Inoltre, l’abbattimento di una fascia boschiva di 1,8 ettari per preparare il terreno ha intensificato le critiche. In risposta, l’amministrazione comunale ha imposto un divieto temporaneo di modifiche nell’area, concedendosi fino a tre anni per negoziare un accordo con l’investitore che tenga conto delle esigenze della comunità. Il sindaco László Kérges, in carica dall’ottobre scorso, ha sottolineato l’importanza di affrontare le questioni legali e di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini. L’obiettivo è garantire che gli alberi abbattuti vengano ripiantati, ridurre l’altezza prevista dei capannoni e migliorare la viabilità con la costruzione di due rotatorie sulla strada principale. L’amministrazione comunale mira a raggiungere un accordo entro uno o un anno e mezzo, per revocare il divieto e procedere con un progetto che rispetti sia lo sviluppo economico sia la qualità della vita dei residenti.

La Spagna indaga su presunti finanziamenti illeciti a Vox: coinvolto un prestito da una banca ungherese.
Le autorità spagnole hanno avviato un’indagine su presunte irregolarità nel finanziamento del partito di estrema destra Vox. L’inchiesta si concentra su un prestito di 6,5 milioni di euro ottenuto da MBH Bank Nyrt, istituto finanziario ungherese legato al primo ministro Viktor Orbán. Secondo la legge spagnola, i partiti politici non possono ricevere fondi da entità straniere, rendendo questo prestito potenzialmente illegale. Vox ha giustificato la scelta di rivolgersi a una banca ungherese citando difficoltà nell’ottenere finanziamenti da istituti spagnoli, sottolineando che il prestito è stato contratto a condizioni di mercato e interamente restituito con gli interessi. Tuttavia, la vicenda solleva interrogativi sull’influenza di governi stranieri nella politica spagnola e mette in discussione la trasparenza dei finanziamenti ai partiti. L’indagine è in corso e potrebbe avere implicazioni significative per Vox e per le relazioni tra Spagna e Ungheria.

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