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Il mercato immobiliare inizia il 2024 con un aumento dei prezzi

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aumento dei prezzi del mercato immobiliare
aumento dei prezzi del mercato immobiliare

Il mercato immobiliare della capitale ha iniziato l’anno con un aumento dei prezzi: nei primi due mesi il metro quadro medio degli appartamenti in mattoni è già salito a oltre 1 milione di fiorini. Secondo l’analisi del mercato immobiliare, che aveva registrato nel febbraio 2024 un aumento del 72% nella vendita di immobili, il prezzo medio al metro quadro degli appartamenti in muratura di seconda mano nei quartieri della capitale è stato compreso tra 558.000 e 1,3 milioni di fiorini, sulla base delle transazioni dei primi due mesi.

Ne abbiamo parlato con gli esperti di ITL Real Estate

“In particolare, non sono solo i prezzi ad aver registrato una traiettoria ascendente, ma anche la domanda di immobili, in particolare tra gli investitori internazionali che desiderano investire a Budapest. Questa impennata della domanda, ha aggiunto una nuova dimensione al già dinamico panorama immobiliare.

Questo afflusso di domanda segnala opportunità promettenti sia per gli acquirenti che per i venditori che si trovano a navigare nel mercato immobiliare di Budapest in continua evoluzione. 

ITL Real Estate


Nel corso dell’anno, sarà nostra cura osservare come queste tendenze continueranno a plasmare il panorama immobiliare della capitale per riconoscere le opportunità nei diversi distretti”.

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Pasqua 2024 in Ungheria: tradizioni e attività  

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pasqua in ungheria 2024
pasqua in ungheria 2024

Quest’anno, la Pasqua si festeggia a fine marzo, più precisamente il 31 marzo e Pasquetta il 1° Aprile. 

Nella città di Budapest si svolgerà il mercatino primaverile e pasquale presso Vörösmarty Tér e Deák Ferenc Tér. Il centro di Buda sarà pieno di varie attività in onore della pasqua e della primavera. Sono previsti concerti, spettacoli di musica e danza popolare, programmi per bambini, laboratori d’arte e artigianato, tra cui pittura delle uova.

Fuori da Budapest, ci sono due attrazioni principali. 

La prima è il pittoresco villaggio di Hollókő: si trova nella contea di Nógrád, nell’angolo nordorientale dell’Ungheria e dista circa 100 km da Budapest. Lì gli abitanti del villaggio indossano costumi popolari e fanno rivivere le tradizioni pasquali. Si possono inoltre gustare i tradizionali piatti pasquali e godere di vari programmi folcloristici. 

La seconda è l’affascinante città di Szentendre, distante 40 minuti da Budapest, dove si svolge il festival di Pasqua. 

Tradizioni ungheresi per Pasqua 

In Ungheria, la tradizione pasquale include la decorazione artistica delle uova, spesso simbolo di ringraziamento, con tecniche che richiamano i ricami ungheresi o l’uso di materiali naturali per la colorazione. I bambini cercano cioccolatini a forma di uovo o coniglio nascosti dai genitori.

Il pranzo pasquale tipico comprende prosciutto affumicato servito con verdure primaverili e uova sode, diversamente dall’Italia dove prevalgono le uova di cioccolato. Le festività vedono un abbondante consumo di carne, in particolare l’”Húsvéti sonka“, un prosciutto affumicato tradizionale, e il Kalács, un pane dolce tipico.

Tradizioni ungheresi per Pasquetta

In Ungheria, il lunedì di Pasquetta è segnato dalla tradizione del locsolkodás, dove i ragazzi visitano le ragazze non sposate, recitando poesie e “innaffiandole” con acqua o profumo, un rito di fertilità per preservare la loro bellezza. Questa pratica, che un tempo aveva un significato profondo legato al corteggiamento e alla fertilità, si è trasformata in uno scherzo o un rituale di cortesia, con le donne che ricambiano offrendo uova decorate, dolci o palinka.

Revolut Incerta sull’Apertura di una Filiale in Ungheria

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Revolut ha introdotto diverse nuove funzionalità per i suoi clienti ungheresi nelle ultime settimane, spingendo il quotidiano economico Világgazdaság a chiedersi se l’istituto finanziario aprirà una filiale bancaria in Ungheria.

Sebbene il CEO di Revolut, Nikolay Storonsky, “non abbia escluso l’apertura di una filiale fisica” durante la sua visita a Parigi a gennaio, Revolut ha dichiarato a vg.hu che l’apertura della filiale è solo un’idea, quindi è ancora incerto se sarà realizzata.

“È ancora una questione aperta se l’idea verrà realizzata, se l’apertura della filiale fisica sperimentale avrà successo, se dovremmo aprire anche una nuova, o se testeremo il concetto in altri mercati”, ha dichiarato Revolut nel suo comunicato.

Fonte: Budapest Business Journal                               Foto fonte: Revolut

Budapest istituisce un’agenzia per l’affitto di case 

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Il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha annunciato la creazione di un’agenzia comunale per mettere in contatto gli affittuari con i proprietari di case durante una conferenza stampa del 20 marzo 2024 (MTI). 

La nuova Agenzia Metropolitana per la Casa garantirà che l’affitto e le bollette delle utenze saranno pagati, assumendosi “praticamente tutto” il rischio legato all’affitto di appartamenti nella città, ha detto Vera Kovács, capo dell’agenzia.

 Ai proprietari di appartamenti tra i 20 mq e i 100 mq in buone condizioni viene chiesto di aderire al programma. Presto, anche i proprietari di appartamenti che necessitano di riparazioni o ristrutturazioni potranno registrarsi al programma.

Fonte: Budapest Business Journal                                          Foto fonte: Pexels

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Il blocco dei tassi sul credito alle PMI termina il 1° aprile

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Nuove novità per le PMI inseguito agli aggiornamenti del febbraio 2024.

Il blocco dei tassi sul credito alle PMI terminerà il 1° aprile, poiché si prevede che i tassi di prestito scenderanno sotto la soglia del 7,77% fissata nel novembre 2022, ha dichiarato il Ministero dell’Economia Nazionale in un comunicato pubblicato il 14 marzo 2024 sul loro sito web. 

Il ministero ha dichiarato che il blocco dei tassi ha salvato oltre 50.000 PMI, con quasi 1.500 miliardi di fiorini di prestiti per circa 150 miliardi di fiorini. Ha aggiunto che il tasso interbancario di riferimento a tre mesi di Budapest (Bubor) era superiore al 16,5% quando è stata introdotta la misura. Il ministero ha osservato che gli istituti di credito hanno accettato volontariamente di ridurre temporaneamente i loro spread sul credito alle imprese rispetto al Bubor allo 0% dal 1° febbraio per tre mesi. Mercoledì il Bubor a tre mesi era all’8,07%.

Il vertice delle Confindustrie in occasione del G7 a Verona 

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Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Veronese
Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Veronese

A Verona, capitale dell’Industria mondiale, si sono svolti due incontri molto importanti. 

Il 13 marzo 2024 si è svolto il vertice delle Confindustrie dei sette paesi più industrializzati (B7) e il 14 marzo 2024 il G7 in Gran Guardia. 

B7 nella sede di Confindustria Verona

Il B7, il gruppo di lavoro riservato al mondo delle imprese, ha avuto luogo nella sede di Confindustria Verona, in piazza Cittadella, con 250 ospiti tra Ceo e vertici di organizzazioni imprenditoriali dei «Sette». L’organizzazione è stata affidata a Confindustria con un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale. 

Si è discusso sui fattori chiave che influenzano la produttività e la competitività industriale in un’economia globale in rapida evoluzione, ponendo un’attenzione particolare alla digitalizzazione, fondamentale in tutti i settori industriali. 

G7 Industria a Verona

Si è svolta a Verona, al palazzo della Gran Guardia, la prima riunione ministeriale del percorso della presidenza italiana del G7.  

Il tema affrontato è stata la sfida dell’AI (intelligenza artificiale) e del digitale alla prova delle imprese e dei governi occidentali. 

Si è parlato anche dell’applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale; della sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti; dello sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale.

Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Verona 

Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Verona ha detto che è molto orgoglioso che Verona sia al centro dell’attenzione mondiale in questi due giorni. E lo è con un confronto sui temi del futuro che aprono ampie opportunità, ma richiedono anche consapevolezza e responsabilità.

“Io non penso che l’AI sostituirà la nostra capacità di discernimento, né i nostri valori, ma sia l’uno che gli altri vanno coltivati per rendere le persone libere, capaci e responsabili. Possiamo mettere barriere e sentirci più sicuri con raccomandazioni e policy, ma sarà sempre la cultura dell’individuo e la sua capacità di decidere la migliore garanzia.”

Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Veronese

Fonte: Sky TG24, L’Arena    Fonte foto: Confindustria 

Italian Design Day a Budapest 2024: la filosofia dello studio Castiglioni

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italian design day a budapest 2024
italian design day a budapest 2024

Si è tenuto oggi, 14 marzo 2024, presso l’Istituto Italiano della Cultura a Budapest l’Italian Design Day 2024. Giovanna Castiglioni ha tenuto un intervento su “L’ingegno futuristico di Achille Castiglioni” seguito da una tavola rotonda.

Nella foto il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura mentre ringrazia gli ospiti, l’ambasciatore presente in sala S.E. Manuel Jacoangeli e i partner che hanno reso possibile l’evento, tra cui la Dottoressa Chiappini Carpena, Direttrice di Italian Trade Agency.

Giovanna Castiglioni: vicepresidente della Fondazione Castiglioni

L’evento è iniziato con la presentazione di Giovanna Castiglioni intitolata “L’inventiva futuristica di Achille Castiglioni”.

Giovanna Castiglioni, nata a Milano nel 1972, gestisce lo studio del padre Achille, oggi aperto al pubblico come fondazione e museo.

Dal 2005 è responsabile dello Studio Museo e dal 2012 vicepresidente e segretario generale della Fondazione. Come coautore, autore di antropologie familiari e serie di fumetti, tra cui l’ideatore dell’opera ‘100% Achille’. Ha partecipato a numerose conferenze e conferenze internazionali in tutto il mondo.

In collaborazione con scuole di design ha tenuto lezioni sul “metodo Castiglioni”, ha organizzato come curatore diverse mostre e ha sostenuto laboratori creativi. Achille ha festeggiato il centenario della sua nascita con progetti speciali, come la “Mostra itinerante 100% Achille”.

Per mantenere il dinamismo del Museo, si cerca sempre di coinvolgere attivamente il pubblico durante le sue rappresentazioni.

Achille Castiglioni: architetto e designer milanese

Achille Castiglioni, nato il 16 febbraio 1918 a Milano e morto il 2 dicembre 2002, è stato un architetto e designer di fama mondiale. Si laurea in architettura nel 1944 e già nel 1940 inizia a sperimentare prodotti industriali, insieme ai fratelli Livio e Pier Giacomo. Dopo la laurea, inizia la ricerca di nuove forme, tecniche e materiali, ricercando un processo di progettazione integrata. Dal 1969 ha conseguito il titolo di Professore Associato di “Disegno Industriale”, per poi insegnare come professore ordinario di “Disegno Industriale” a Torino e Milano fino al 1993. Ha partecipato a numerose mostre, promuovendo l’Associazione per il Disegno Industriale (ADI), fondata nel 1956. I suoi lavori sono stati esposti al MoMA di New York e ha vinto 9 premi Golden Circle per le sue innovazioni nel campo del design. Achille Castiglioni ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali nonché un dottorato onorario, confermando la sua influenza nel campo del design e dell’architettura.

Castiglioni ha realizzato numerosi oggetti di design per aziende prestigiose, tra cui prodotti di illuminazione e di arredo, oltre che stand fieristici. La sua carriera è stata caratterizzata da una continua ricerca e sperimentazione, ed è stato un affidabile punto di riferimento nel campo del design industriale e della progettazione architettonica a livello globale.

La tavola rotonda

La presentazione è stata seguita poi da una tavola rotonda con la partecipazione di Péter Molnár (MOME Design Institute), Szilvia Szigeti (Design Without Borders), Tímea Terék (TH Design), Ágnes Vincze (VA Design).

Foto di ITA

SIRHA Budapest 2024: 26 espositori italiani

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fiera sirha 2024 padiglione italia
fiera sirha 2024 padiglione italia

Il 7 marzo si è conclusa la fiera SIRHA Budapest, manifestazione ungherese a cadenza biennale, dedicata ai prodotti agroalimentari, dove l’Agenzia ICE ha organizzato la partecipazione di 26 produttori italiani. La fiera rappresenta un punto di riferimento per i professionisti del settore, con particolare attenzione all’industria dolciaria, alla panificazione e al settore Ho.Re.Ca.  

L’Agenzia ICE ha partecipato per la quinta volta con una collettiva italiana alla manifestazione, presentando una grande varietà di prodotti di eccellenza, dalla pasta al caffè, dai prodotti da forno al gelato. 

Il catalogo completo degli espositori è consultabile qua: Espositori SIRHA 2024 

All’interno dell’area di 448 mq sono state organizzate cooking show e degustazioni in ogni giornata della fiera, realizzati in collaborazione con gli Chef designati dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA, Stefano Scarso e Daniela Antoniotti, che hanno ideato dei piatti italiani particolari riscontrando grande successo nell’ambito del pubblico.  

Per chi non l’avesse ancora letta, vi invitiamo a leggere l’intervista alla Direttrice di Italian Trade Agency, Giovanna Chiappini Carpena.

Il gelato di stile italiano

Inoltre il gelato di stile italiano è stato uno dei protagonisti principali di questa edizione, con un ricco programma di eventi e presentazioni dedicati al tema. Il 6 marzo si è svolta la competizione “Avventura Gelato”, rivolta ai giovani pasticceri ungheresi, organizzata dall’Associazione Ungherese di Pasticceria. Su invito dell’ICE Agenzia, è arrivato a Budapest Gian Luca Cavi, maestro gelataio italiano, delegato sempre dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA, che ha partecipato come capo di una delle squadre. Le squadre in gara hanno potuto utilizzare i prodotti per la gelateria e per la pasticceria offerti dagli espositori italiani della collettiva. 

Il 7 marzo Gian Luca Cavi ha tenuto una presentazione sui nuovi trend del gelato. Il segreto del successo del gelato italiano ritiene che sia l’amore e addirittura il rispetto per gli ingredienti utilizzati. 

Per favorire le opportunità di business delle aziende italiane partecipanti alla collettiva, l’Agenzia ICE ha organizzato, in occasione di SIRHA Budapest, la partecipazione di una delegazione di operatori selezionati dagli Uffici della rete estera. La delegazione è stata composta da 23 buyers provenienti da Albania, Austria, Croazia, Romania, Moldavia, Serbia, Montenegro e Slovenia. Gli operatori potevano visitare la fiera ed incontrare gli espositori italiani presenti. 

Prodotti alimentari Made in Italy

La cucina, lo stile di vita italiano, la dieta mediterranea, i prodotti alimentari “Made in Italy”, da sempre apprezzati dai consumatori ungheresi, continuano a godere di grande popolarità in Ungheria. In base ai dati del KSH (Ufficio Centrale di Statistica Ungherese), nel periodo gennaio-novembre 2023 l’Italia si è collocata al sesto posto nella graduatoria dei principali paesi esportatori di prodotti agroalimentari in Ungheria con vendite di oltre 441 milioni di euro, registrando un incremento del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed una quota di mercato pari al 5,7%.

Nel settore del vino l’Italia è attualmente al secondo posto nella graduatoria dei principali paesi fornitori dell’Ungheria esportando per un valore di 6,7 milioni di euro con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente ed una quota di mercato pari al 29,3%.

“Ma è nostra ferma intenzione andare oltre, e in questa direzione si pone anche la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO per il 2025”,scrive Italian Trade Agency.

Fonte: ITA

I vertici di Confindustria Est Europa a Budapest per siglare accordi strategici 

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confindustria ungheria e confindustria est europa accordo con vosz
confindustria ungheria e confindustria est europa accordo con vosz

Il 7 marzo 2024 i vertici di Confindustria Ungheria e di Confindustria Est Europa si sono riuniti presso la sede di UniCredit Bank Ungheria a Budapest. Una giornata ricca di incontri e accordi strategici. 

Incontri con VOSZ e MGYOSZ

Durante la giornata è stato siglato l’accordo di collaborazione con l’Associazione nazionale degli imprenditori e dei datori di lavoro (Vosz), un Memorandum d’Intesa con la VOSZ volto a rafforzare il dialogo, lo scambio e la cooperazione in settori strategici al fine di rafforzare ed incrementare le opportunità di collaborazione tra imprese italiane ed ungheresi per essere più forti assieme non solo sul territorio ungherese, ma anche in una dimensione regionale ed europea.

Successivamente, vi è stato un significativo incontro con MGYOSZ, associazione nazionale degli imprenditori ed industriali in Ungheria, volto a consolidare ulteriormente il dialogo reciproco e favorire iniziative di cooperazione.

La Consulta

Si è riunita la Consulta dei Presidenti delle rappresentanze locali dei Paesi membri di Confindustria Est Europa (Confindustria Albania, Confindustria Bielorussia, Confindustria Bosnia Erzegovina, Confindustria Bulgaria, Confindustria Macedonia del Nord, Confindustria Montenegro, Confindustria Polonia, Confindustria Romania, Confindustria Serbia, Confindustria Slovenia e Confindustria Ungheria).

La conferenza stampa

A conclusione della Consulta, ha avuto luogo la conferenza stampa volta a sottolineare l’importanza dell’esistenza nel Paese di una Rappresentanza di Confindustria.

Durante la conferenza stampa, è stata trattata una varietà di argomenti da esperti del settore, offrendo un quadro esaustivo degli sviluppi recenti e delle sfide nel panorama finanziario ungherese, degli obiettivi, delle opportunità in Ungheria e del futuro della comunità italiana nel Paese. Le presentazioni, che sono state informative e coinvolgenti, sono riportate in questo articolo.

Il ricevimento: l’incontro con i Soci di Confindustria Ungheria 

Il successivo ricevimento ha fornito un ambiente informale e rilassato per continuare le conversazioni avviate durante la conferenza stampa con anche i Soci di Confindustria Ungheria, che sono stati invitati a partecipare. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di scambiare opinioni, condividere esperienze e stabilire nuove connessioni professionali, il tutto mentre gustavano prelibatezze locali e bevande rinfrescanti.


Di seguito verranno riportati alcuni estratti dei discorsi tenuti dal Dott. Roberto Massucco, Presidente di Confindustria Ungheria, e dalla Dott.ssa Maria Luisa Meroni, Presidente di Confindustria Est Europa. 

Confindustria Ungheria: il Presidente Roberto Massucco

Alla conferenza stampa, il Presidente di Confindustria Ungheria, Roberto Massucco, ha iniziato il suo intervento presentando Confindustria Ungheria e spiegandone le peculiarità rispetto agli altri enti e istituzioni italiane all’estero. 

Confindustria in Italia è la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e dei servizi, con un’adesione volontaria di oltre 150.000 imprese, raggiungendo un totale di 5.382.382 persone impiegate

Rappresentando le imprese e i loro valori presso le istituzioni di tutti i livelli, Confindustria contribuisce al benessere e al progresso sociale, e da questo punto di vista garantisce servizi sempre più diversificati, efficienti e moderni. 

Ha una sede centrale a Roma e dal 1958 una delegazione all’Unione Europea a Bruxelles, che ha come obiettivo rappresentare e difendere gli interessi delle industrie italiane presso le istituzioni europee. Le principali attività della Delegazione sono: il monitoraggio delle proposte legislative e non legislative dell’UE, l’attività di informazione sull’aggiornamento delle varie politiche europee, l’attività di informazione sul sito web sulle ultime novità.

Confindustria Ungheria è stata stabilita ufficialmente nel 2021 e nel 2022 è stata riconosciuta ufficialmente da Confindustria Italia ed è avvenuto l’insediamento del Consiglio di Amministrazione e la delibera del Consiglio Generale. Confindustria Ungheria opera quotidianamente per favorire la presenza italiana sul territorio e per agevolare una sempre più sinergica collaborazione con il tessuto imprenditoriale locale divenendo un punto di riferimento per il “Made in Italy” in Ungheria.

L’Ungheria, con cui l’Italia scambia beni per un valore di 14 miliardi di Euro, rappresenta un hub economico strategico in Europa Centro-Orientale ed è tra i principali Paesi di riferimento per le imprese italiane nell’Est-europeo.

La mission di Confindustria Ungheria 

Gli obiettivi di Confindustria Ungheria vengono così riassunti: 

  • Rendere più integrata ed efficace la presenza italiana in Ungheria, collaborando con tutte le Istituzioni che operano sul territorio.
  • Impostare azioni di sviluppo e consolidamento individuando settori target (efficienza energetica, automotive, aeronautico, elettrodomestici)
  • Promuovere i valori di identità e di appartenenza al sistema industriale italiano in Ungheria
  • Rafforzare i legami tra le imprese che operano nei due Paesi
  • Fungere da volano per l’internazionalizzazione delle imprese italiane
  • Stabilire un collegamento operativo con le associazioni territoriali e di categoria del sistema Confindustria in Italia
  • Presentare in Italia le opportunità di business in Ungheria, promuovendo lo sviluppo di progetti interregionali.
  • Promuovere il ruolo economico che l’Italia svolge in Ungheria attraverso una rappresentazione strutturata del nostro sistema imprenditoriale.

Ci sono circa 3.500 aziende di proprietà italiana in Ungheria (comprese quelle di natura commerciale e di servizi, dalle società a responsabilità limitata alle numerose ditte individuali).

Su 3500 aziende, circa 1300 sono impegnate nel commercio all’ingrosso, 350 appartengono al settore manifatturiero e circa 100 sono agenzie di viaggio o servizi alle imprese. Per maggiori dettagli vi invitiamo a consultare il database delle aziende italiane in Ungheria, disponibile online dal 2010.

Confindustria Est Europa: la Presidente Maria Luisa Meroni

Confindustria Est Europa è una federazione nata nel 2017 dalla necessità di costruire un’organizzazione idonea a riunire tutte le Rappresentanze degli imprenditori che si sono costituite nel tempo in quest’area di particolare interesse. I paesi che fanno parte di Confindustria Est Europa sono 11 Paesi dell’Europa centro-orientale, di cui 9 rappresentanze internazionali (Albania, Bielorussia, Bulgaria, Macedonia del Nord, Romania, Polonia, Serbia, Slovenia e Ungheria) e 2 antenne (Bosnia Ed Erzegovina e Montenegro).

Offre assistenza e servizi a supporto delle imprese che hanno avviato progetti imprenditoriali nell’area o che intendono accedervi. Il network, che è parte integrante del Sistema Confindustria, raggruppa più di 1.000 imprese italiane che hanno deciso di operare e sviluppare le proprie attività economiche nella regione.  

Grazie alle attività portate avanti in questi Paesi dalle imprese, sono nate realtà associative che contribuiscono con il loro lavoro quotidiano a rendere la presenza italiana in quest’area sempre più integrata, efficace e strutturata. Alcuni temi sono la formazione, come la collaborazione con Università LUISS Guido Carli e con la società SMART INDUSTRY srl, l’innovazione, elemento fondamentale per promuovere partnership in comparti altamente innovativi, e le attività di networking, per promuovere e sviluppare conoscenze tramite reti di imprese estere e locali, che avviene grazie alla collaborazione con RetImpresa.

Dott.ssa Janina Mathiasz, Direttrice di Confindustria Ungheria

Nel 2022 è nato il progetto Guida Paesi, ed il libro è il frutto dei preziosi contributi degli Ambasciatori italiani nei Paesi, degli interventi dei nostri Presidenti di Associazione, della collaborazione con UniCredit, Smart Industry, con l’Università LUISS, con SACE ed Retimpresa; per offrire uno strumento funzionale ed innovativo. 

La missione ed il ruolo delle Rappresentanze di Confindustria Est Europa è quello di: fornire tutto il supporto necessario, attraverso servizi di informazione, consulenza e assistenza nei rapporti con le istituzioni italiane ed estere fungendo da punto di riferimento per le imprese italiane che sono desiderose di aprirsi al mercato dell’Europa centro-orientale. Presentare le opportunità di business in questi paesi e non da ultimo promuovere il ruolo economico che l’Italia ricopre in quest’area attraverso una presenza strutturata del sistema imprenditoriale.

L’Est Europa, ma più in generale l’Europa centro-orientale, rappresenta, infatti, un’area di vicinato strategico e di significativa importanza per le imprese italiane a partire dalla posizione strategica che rende l’area un importante crocevia tra Asia ed Europa.

Questi Paesi sono inoltre i protagonisti di un processo di integrazione europea, da un lato abbiamo paesi che sono già membri dell’UE, ed altri paesi che sono candidati e auspichiamo che in un futuro vicino possano farne parte. 

Per leggere la notizia in lingua inglese: dailynewshungary.com

Per leggere la notizia in lingua ungherese: hellomagyar.hu

La Cina si avvicina all’Ungheria: esenzione dal visto 

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tra cina e ungheria senza visto
tra cina e ungheria senza visto

Secondo un articolo pubblicato il 24 maggio 2023 dal settimanale economico britannico The Economist, l’Ungheria si trova in una posizione privilegiata per servire gli interessi di politica estera della Cina.

La Cina offre viaggi senza visto agli ungheresi

Il ministro degli Affari Esteri Wang Yi ha dichiarato che la Cina offrirà l’esenzione dal visto agli ungheresi e ai cittadini di altri cinque Paesi europei “in via sperimentale”.

Dal 14 marzo potranno beneficiare dell’esenzione del visto i cittadini ungheresi, oltre che ai cittadini di Svizzera, Irlanda, Austria, Belgio e Lussemburgo.

L’esenzione si estenderà fino al 30 novembre. 

Il ministro degli Esteri ha espresso l’auspicio che anche altri Paesi possano alleggerire le norme sui visti per i cittadini cinesi.

Ungheria rilascia visti a lungo termine alle autorità cinesi 

Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Péter Szijjártó ha dichiarato che l’esenzione dal visto per i viaggi in Cina tra il 14 marzo e il 30 novembre è una “buona notizia” per i turisti e i viaggiatori d’affari ungheresi diretti in Asia. 

Ha inoltre aggiunto che per una questione di reciprocità, le autorità ungheresi stanno rilasciando visti a lungo termine, già alla prima richiesta, ai dirigenti di grandi aziende cinesi che effettuano investimenti in Ungheria.

Fonte: BBJ

GINOP Plusz-3.2.1-21 III: sostegno alla formazione sul lavoro

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Ginop Plusz-3.2.1-21 III
Ginop Plusz-3.2.1-21 III

È stato pubblicato il GINOP Plusz-3.2.1-21 III e in questo articolo verranno presentati i dettagli, con la collaborazione di ASESOR Consulting, partner di ITL Group.

Scopo del programma

Lo scopo del programma è che le aziende candidate aumentino la loro produttività implementando la formazione sul posto di lavoro.

A tal fine nel bilancio sono stati stanziati 15 miliardi di fiorini che saranno distribuiti tra le PMI e le grandi aziende di tutta l’Ungheria. Il contributo condizionale non rimborsabile che può essere richiesto ammonta a 75 milioni di fiorini per le PMI e a 150 milioni di fiorini per le grandi aziende.

L’intensità del sostegno è pari al 70% per le micro e piccole imprese, al 60% per le medie imprese e al 50% per le grandi imprese.

Sostegno alla formazione

Possono essere supportate quattro tipologie di formazione: competenze trasversali, ICT, formazione linguistica e di conoscenza professionale, che possono essere implementate sia in orari di contatto che online.

Nella formazione devono essere coinvolte minimo 3 persone e il costo massimo ammissibile della formazione per persona è di 250.000 fiorini, che se vengono soddisfatti determinati criteri (lavoratore svantaggiato, zona di libera impresa, settore prioritario o almeno il 25% del costo totale del progetto è formazione ICT) è possibile aumentarlo a 350.000 fiorini.

Oltre ai costi della formazione, il salario lordo per tempo di lavoro perso a causa della partecipazione dei dipendenti alla formazione, nonché il salario di un principale esecutore professionale fino a un massimo di 300.000 HUF lordi al mese e fino a un può essere contabilizzato un massimo del 25% del costo totale del progetto.

Il sostegno alla formazione e lo stipendio dell’implementatore professionista vengono pagati in anticipo, mentre lo stipendio perduto viene pagato come post finanziamento, in rate mensili.

La durata dell’investimento non potrà superare i 18 mesi.

Affinché il supporto sia al 100% non rimborsabile, almeno il 90% dei dipendenti inseriti nella formazione deve continuare ad essere impiegato per 180 giorni successivi all’ultima sessione di formazione.

ASESOR Consulting

ASESOR Consulting è una società dinamica con sede a Budapest dal 2006, specializzata nella consulenza per i finanziamenti alle imprese. La squadra di Asesor Consulting Kft. è composta da personale di consulenza altamente qualificato ed esperto che conosce non solo gli standard imposti dall’Unione Europea (UE) e Ungheria, ma hanno molti anni di esperienza in diversi campi.

Asesor Consulting fornisce un servizio di consulenza completo che copre tutti i processi di finanziamenti ungheresi ed europei – dalla scrittura dei documenti di gara alla successiva assistenza nella loro gestione.

L’Italia alla presidenza della Eu-Chambers-Ungheria

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Camera di Commercio Italiana alla presidenza della Eu-Chambers-Ungheria
Camera di Commercio Italiana alla presidenza della Eu-Chambers-Ungheria

Il 29 febbraio 2024 è avvenuto il passaggio di consegne della Presidenza di EU-Chambers-Ungheria, dalla Camera di Commercio Irlandese alla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, guidata dal suo Presidente Bernardino Pusceddu (a sinistra nella foto). La cerimonia, è avvenuta presso la prestigiosa sede del Dorotheum Hotel a Budapest. 

EU Chambers-Ungheria, costituita il 28 aprile 2024, è la Commissione permanente delle camere economiche bilaterali e di altre organizzazioni imprenditoriali degli Stati membri dell’UE che operano in Ungheria.

Alla cerimonia del passaggio di consegne erano presenti il Vice-Ministro degli Affari europei Barna Pal Zsigmond (nella foto a destra), il Vice-Ambasciatore irlandese James Hagan, i presidenti di varie Camere di Commercio e i rappresentanti della comunità diplomatica, economica e industriale in Ungheria.

A nome di Confindustria Ungheria, esprimiamo i nostri migliori auguri a Bernardino Pusceddu e alla Camera di Commercio Italiana in Ungheria per un’attività esemplare e fruttuosa che contribuisca significativamente al rafforzamento delle relazioni economiche tra Italia e Ungheria.

Alessandro Farina, Vicepresidente di Confindustria Ungheria
alessandro farina itl group

VOSZ: collaborazione con Confindustria Ungheria e Confindustria Est Europa

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collaborazione tra vosz e confindustria ungheria e confindustria este europa
collaborazione tra vosz e confindustria ungheria e confindustria este europa

VOSZ ha concluso un accordo di collaborazione con Confindustria Ungheria e Confindustria Est Europa. Il documento in tal senso è stato firmato il 7 marzo 2024 presso la sede centrale della VOSZ (Vállalkozók és Munkáltatók Országos Szövetsége, associazione nazionale degli imprenditori e dei datori di lavoro in Ungheria).

Confindustria è la più importante associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia che interagisce con il governo italiano nelle questioni che riguardano il mondo del lavoro. Attualmente sono presenti uffici in 11 paesi dell’Europa centrale e orientale, inclusa l’Ungheria.

La delegazione di Confindustria era composta da: Maria Luisa Meroni, Presidente di Confindustria Est Europa (CEE), Francesca Moizi, Assistente alla direzione di CEE, Roberto Massucco, Presidente di Confindustria Ungheria (CU), il Vicepresidente Alessandro Farina e la Direttrice Janina Mathiasz.

La Dott.ssa Maria Luisa Meroni, presidente di Confindustria Est Europa, ha presentato all’incontro del 7 marzo i piani dell’organizzazione, che mirano a fornire una nuova prospettiva sullo sviluppo industriale paneuropeo. Ciò è particolarmente necessario in quanto l’Europa sta attraversando tempi piuttosto difficili. Secondo la Dott.ssa Maria Luisa Meroni, non è affatto trascurabile il fatto che anche la grande espansione economica della Cina debba essere gestita adeguatamente e che l’Europa debba mantenere la propria competitività.

Confindustria può essere un ottimo partner per l’Associazione nazionale degli imprenditori e dei datori di lavoro (VOSZ), poiché l’organizzazione italiana considera lo sviluppo delle piccole e medie imprese il suo compito principale e desidera dare supporto nella ricerca di partner e nelle ricerche di mercato.”

Dott.ssa Maria Luisa Meroni

Confindustria opera come un’organizzazione centrale che rappresenta le imprese manifatturiere e di servizi italiane; oltre alle PMI, anche le grandi aziende vedono la fantasia nella sua adesione, che oggi conta più di 150.000 aziende. Queste imprese impiegano più di 5 milioni di lavoratori e producono circa un terzo del PIL italiano. Confindustria non pensa solo “in piccolo”, ma anche in grande: considera sua missione rafforzare le imprese che sono la chiave della crescita economica, sociale e urbana del Paese e vogliono trovare quanti più partner possibile all’estero per questo lavoro.

Con tale obiettivo nasce nel 2021 Confindustria Ungheria, il cui presidente, Dott. Roberto Massucco ha dichiarato durante l’incontro:

“durante il nostro breve periodo trascorso in Ungheria, siamo sempre stati convinti che VOSZ fosse per noi un partner strategico. Poiché l’Italia è il secondo partner commerciale dell’Ungheria nell’Unione Europea, c’è ampio spazio per lo sviluppo. L’Ungheria è considerata un buon mercato e VOSZ può aiutare con la sua rete di contatti a costruire alleanze e allo stesso tempo contribuire a far sì che le aziende italiane possano conoscere meglio gli imprenditori ungheresi.”

Dott. Roberto Massucco

Confindustria Ungheria opera inoltre per costruire e localizzare un sistema di impresa innovativo, internazionale, etico e sostenibile, basato sulla presenza di organizzazioni private, sulla partecipazione diretta delle imprese e sulla creazione di opportunità di business. Decine delle più note aziende italiane operanti nella regione hanno già aderito all’iniziativa e altre sono in fase di adesione.

La nuova strategia quinquennale

Da parte ungherese, il Dott. Patrik Kovács (a destra nella foto), copresidente della VOSZ, ha presentato il lavoro, gli obiettivi e gli elementi della nuova strategia quinquennale dell’associazione.

Tamás Barabás, copresidente di VOSZ (a sinistra nella foto), ha parlato anche dei compiti di VOSZPort, un portale innovativo che potrà portare vantaggi anche alle aziende italiane presenti sul territorio.

Tamás Barabás, copresidente responsabile dello sviluppo del portafoglio di servizi VOSZ e delle relazioni di partenariato, è inoltre il responsabile dei rapporti con il mercato italiano e avrà dunque il compito di sviluppare le relazioni bilaterali.

Con la firma di questo accordo di collaborazione, il lavoro è appena iniziato e proseguirà anche presso la sede di Confindustria a Roma, dove sono stati invitati i rappresentanti della VOSZ, in occasione della prossima assemblea generale di giugno 2024.

2024: analisi e previsioni del settore immobiliare in Ungheria

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settore immobiliare in ungheria 2024
settore immobiliare in ungheria 2024

A febbraio 2024 la vendita delle case in Ungheria è aumentata del 72% su base annua, raggiungendo la quota di 10.754 a febbraio, come approfondiremo in chiusura a questo articolo.

Come confermato da ITL Real Estate, a marzo 2024 i prezzi degli immobili sono aumentati.

Ungheria e proprietà immobiliare

Secondo un’analisi di Statista, l’Ungheria è uno dei paesi con uno dei tassi di proprietà immobiliare più alti in Europa. L’Ungheria è al sesto posto dell’elenco, con il 90,1% (nel 2022) della popolazione che possiede proprietà immobiliare in Europa. L’Italia si trova al diciannovesimo posto, con il 74,3%.

Uffici al vertice del mercato

Il mercato leader degli immobili è quello degli uffici, che nel 2022 aveva un valore di circa 490 milioni di Euro, con un picco nel 2021 di 972 milioni di Euro. 

Per quanto riguarda gli immobili residenziali, il 2023 è stato l’anno del picco dei prezzi dovuto a un’elevata domanda degli investitori, i sussidi dati alle famiglie per acquistare una nuova casa, i costi crescenti per i materiali e la carenza di manodopera. A settembre 2023 le città ungheresi hanno registrato il maggior numero di transazioni nel mercato immobiliare, seguite dai comuni rurali. Budapest ha riportato 2.440 transazioni solo nel mese di settembre. 

A Budapest, gli acquisti di immobili residenziali a scopo di investimento hanno raggiunto il picco nel dicembre 2022 superando il 50% e raggiungendo il 36% nel settembre 2023. Per quanto riguarda il resto del paese, la cifra ha raggiunto il picco del 35% nel febbraio 2023 ed a settembre è scesa al 23%.

2023 

Nel primo trimestre del 2023, indice dei prezzi delle case in Ungheria ha raggiunto il valore più alto dal 2020 (Statista). 

Nel terzo trimestre del 2023, dopo l’aumento iniziale del primo trimestre, c’è stato un calo tra lo 0,6% e l’1,8%, sia per quanto riguarda il mercato delle case usate che quelle nuove. Inoltre, il prezzo medio al metro quadrato a livello nazionale è calato dell’8,1% (KSH).

In media, per l’acquisto di una casa, gli acquirenti nel 2023 hanno speso il 3% in più, pari a 1 milione di fiorini. A Budapest il costo medio per l’acquisto di una casa è aumentato di oltre 2 milioni di fiorini.

Il prezzo al metro quadrato degli immobili nel mercato immobiliare ungherese varia da 30.000 fiorini (circa 79 euro) a 3 milioni di fiorini (circa 7.800 euro). Il prezzo al metro quadrato è stato superiore a 1 milione di fiorini (circa 2.600 euro) per quasi la metà degli immobili venduti nella capitale nella prima metà dell’anno 2023.

I dati sulle transazioni indicano inoltre che quasi la metà degli immobili venduti in Ungheria quest’anno, il 49%, erano case unifamiliari. Un altro 37% degli acquirenti ha optato per un’abitazione in muratura. Le case prefabbricate in cemento dell’era comunista (chiamate anche case a pannelli) sono state scelte solo dal 15% degli acquirenti.

Indice Carrie Bradshaw: sproporzione tra affitto e salario

Nel 2023 The Economist ha creato un nuovo indice, l’Indice Carrie Bradshaw, come una misura della convenienza dell’affitto singolo nelle più grandi città. Lo scorso anno è stato applicato alle città americane, ma nel 2024 si è espanso anche all’Europa. 

The Economist ha selezionato 35 città europee, da Londra ad Ankara. Per selezionare la convenienza dell’affitto è stata utilizzata una linea guida che afferma che non più del 30% del reddito al lordo delle imposte di un individuo dovrebbe essere speso per l’affitto. È stato quindi calcolato il salario necessario per permettersi comodamente l’appartamento medio con una camera da letto in ogni città.

L’Indice Bradshaw viene usato per capire dove un appartamento con una camera da letto è alla portata del percettore medio. Nel grafico sottostante, viene messo a confronto il reddito medio con il salario degli affittuari: a Budapest il salario necessario per permettersi un’appartamento con una stanza è di 38.489 dollari, ovvero 18.816 dollari in più del salario medio.

Utilizzando i dati dell’Economic Research Institut (ERI), un aggregatore di salari, viene confrontato lo stipendio degli affittuari (Indice Carrie Bradshaw) con quello medio in ogni città: più il punteggio è alto, più sarà conveniente affittare. 

Da questo grafico si nota che Budapest è la città più cara in termini di salario medio rispetto al salario degli affittuari. Questo dato è dovuto all’alto tasso di inflazione in Ungheria nel 2023, che è stato il più alto degli altri paesi dell’Unione Europea. Nella capitale gli affitti sono aumentati del 19% dal 2022. 

Roma si colloca nel punto di passaggio tra la convenienze di affittare e la non convenienza.

A Budapest le tariffe mensili variano significativamente, con prezzi che vanno da 125.000 fiorini (circa €294) a 350.000 fiorini (circa €825). Tra le zone più costose ci sono i distretti 1, 2, 3, 5, 6 e 12, mentre le opzioni più economiche si trovano nei distretti 4 e 10, così come nei quartieri periferici del lato di Pest.

Dati i tassi di locazione in continuo aumento, il consiglio per potenziali affittuari e di case è di considerare le diverse fasce di affitto nei distretti di Budapest per prendere decisioni informate riguardo le loro esigenze abitative.

2024: le previsioni

Secondo quanto riportato da Dávid Valkó, analista capo di OTP Ingatlanpont, le vendite di case in Ungheria potrebbero raggiungere le 120.000 unità quest’anno, passando da circa 105.000 nel 2023 (portfolio.hu). Ha affermato inoltre che, grazie all’aumento dei salari reali, la riduzione dei tassi di interesse e il sostegno dello Stato per l’acquisto di case, potrebbero aumentare le vendite. 

Erika Kasziba, responsabile dello sviluppo del segmento dei mutui per l’acquisto di abitazioni presso la OTP Bank, ha aggiunto che nell’anno 2023 le banche locali hanno erogato mutui per 594 miliardi di fiorini a 41.000 mutuatari. 

Un’altra informazione da considerare è che con una retribuzione media di 450.000 fiorini a Budapest, sarà possibile richiedere un credito ipotecario di 12 milioni di fiorini più elevato rispetto a quello concesso nella contea di Szatmár-Szabolcs-Bereg con una retribuzione media di 250.000 fiorini.

L’associazione dell’industria edilizia Évosz ha dichiarato il 5 marzo 2024 che il numero di case completate per il 2024 potrebbe avvicinarsi a 15.000 (hirado.hu). Ha inoltre osservato che attualmente sono in costruzione 200.000 abitazioni all’anno. 

Fonti: BBJ

Italia alla fiera Sirha Budapest 2024 

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fiera sihra budapest 2024 padiglione italia
fiera sihra budapest 2024 padiglione italia

La fiera Sihra a Budapest è la fiera internazionale HoReCa e Retail più significativa della regione CEE.

Il 2024 sarà la sesta edizione e si svolgerà a a partire da oggi, 5 marzo, fino al 7 marzo al Centro congressi ed esposizioni HUNGEXPO Budapest!. 

L’Istituto Italiano per il Commercio Estero parteciperà con 26 espositori italiani nel padiglione Italia, Pavilion A, C2-D4. In tal luogo si potranno incontrare varie esibizioni e assaggiare differenti cibi deliziosi durante gli show cuclinari nelle varie giornate di festival. Il tutto sarà in collaborazione con ALMA, la Scuola di Arti Culinarie Italiane

Programma delle giornate dal 5 al 7 marzo

Martedì 5 Marzo 

  • Ore 12.00: Show cooking italiano con lo chef Stefano Scarso e il pasticcere Gian Luca Cavi (Padiglione A/ C4)
  • Ore 15:00 Show cooking italiano con lo chef Stefano Scarso (Padiglione A/ C4)

Mercoledì 6 marzo

  • Ore 11.00 Show cooking italiano con lo chef Stefano Scarso (Padiglione A/ C4)
  • Ore 15:00 Show cooking italiano con lo chef Stefano Scarso (Padiglione A/ C4)

Giovedì 7 marzo

  • Ore 11:00 Show cooking italiano con lo chef Stefano Scarso (Padiglione A/ C4)
  • Ore 12.00 Tradizioni e nuove tendenze del gelato italiano – Gian Luca Cavi pasticcere (Padiglione G -Gelato Arena)

Hipa: Assegnato il Premio Investitori dell’Anno 2023 

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premio degli investitori dell'anno 2023 di hipa
premio degli investitori dell'anno 2023 di hipa

A fine febbraio 2024 si è tenuta la premiazione del “Premio Investitori dell’Anno 2023” tenuta dall’Agenzia ungherese per la promozione degli investimenti (HIPA). 

I premi sono stati consegnati dal direttore generale dell’HIPA, il signor István Joó, e dalla vice direttrice generale dell’HIPA, la signora Rita Szép-Tüske

Fare il punto sui risultati del 2023 offre anche l’opportunità di riflettere sui dieci anni di attività dell’HIPA e sui risultati raggiunti nell’ultimo decennio. Tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2023, ci sono stati fino a 2.123 progetti guidati dall’HIPA per un valore di circa 49 miliardi di Euro per creare oltre 150.000 nuovi posti di lavoro”, ha affermato István Joó.

Questi risultati hanno avuto senza dubbio un carattere trasformativo per l’economia ungherese

István Joó

Si tratta di 9 premi, suddivisi per categoria: per gli investimenti strategici, per l’investitore nuovo arrivato, per il reinvestimento continuo, per un investitore importante, per investimenti in prodotti innovativi, per investimenti in ricerca e sviluppo, per il più grandi programma di formazione, per il miglior parco industriale e per il miglior fornitore. 

2023: un anno sorprendente 

L’edizione del 2023 ha battuto il record dell’anno precedente in termini di volume di investimenti, raddoppiando quanto era stato raggiunto in precedenza e superando i 13 miliardi di Euro. Anche il numero di posti di lavoro ha raggiunto il massimo storico con 19.692 posti di lavoro creati. 

I vincitori 

Il numero elevato di investimenti è stato raggiunto principalmente agli stakeholders asiatici che hanno realizzato l’82% degli investimenti di capitale e il 65% dei posti di lavoro creati.

In questo ambiente si colloca anche la presenza della Cina che ha apportato 7,6 miliardi di Euro. Nella realtà asiatica si nota la presenza di un investitore coreano che ha ottenuto un risultato storico con il più grande progetto di ricerca e sviluppo in Ungheria da 61,8 milioni di Euro. È stato riconosciuto l’impegno del Giappone per il loro impegno nell’attività di Esztergom con Magyar Suzuki Zrt

Le aziende tedesche hanno ricevuto un riconoscimento per il più grande programma di formazione e per gli investimenti molto innovativi che hanno prodotto.

Anche gli stakeholders ungheresi si sono distinti nelle categorie dei fornitori e dei parchi industriali. Per quanto riguarda i partner occidentali, la Germania e gli Stati Uniti sono responsabili di circa il 20% dei posti di lavoro creati e di 26 numeri di progetti totali. 

I settori più performanti sono stati l’automotive e l’elettronica in quanto cinque dei vincitori appartengono a questi settori.

Fonte articolo e foto: Hipa

Ungheria: salario minimo e aspettative di crescita

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evoluzioni salari ungheria 2024
evoluzioni salari ungheria 2024

Di seguito verrà esposto un piccolo excursus sulla situazione negli ultimi anni dei salari in Ungheria confrontato con il resto d’Europa e a seguire un’analisi sui dati del 2023. Chiudiamo con un focus sul tema dei salari minimi e degli ultimi aggiornamenti del 2024.

Ringraziamo Judit Gráczer, Senior Manager Consultant di ITL HR Solutions di ITL Group, per aver apportato un prezioso contributo alle nozioni esposte.

Evoluzione dei salari in Ungheria: dal 1989 ad oggi 

Se si considera la retribuzione lorda media mensile dei lavoratori dipendenti a tempo pieno in Ungheria, si può notare come sia aumentata di 505.195 fiorini in 33 anni, con un aumento significativo di 112.150 fiorini in due anni dal 2020 al 2022 (Statista).

Se si guarda all’evoluzione dei salari reali in Ungheria dal 2019 al 2023 (Statista) si può notare un aumento importante del 3,4% dal 2020 al 2021 e un calo del 3,6% nell’anno successivo.Per il 2023 è stato previsto un ulteriore calo di 1,3%. Questi dati vanno interpretati considerando che i salari sono stati aggiustati in base all’inflazione del periodo considerato, ovvero alla quantità di beni e servizi che gli individui possono acquistare rispetto all’anno precedente. 

Il calo del 2023 dev’essere letto in base al fatto che l’Ungheria ha registrato alti picchi di inflazione, specie per elettricità, gas e combustibili, carburanti e lubrificanti. Inoltre, i prezzi di prodotti alimentari sono aumentati del 19,5%.

I salari nel 2023: dati del KSH

  • Il reddito lordo medio dei dipendenti a tempo pieno è aumentato del 16,4% raggiungendo i 655.600 fiorini a dicembre 2023. 
  • Il reddito reale è aumentato del 10,3% rispetto al 2022. 
  • Il salario netto medio con benefici fiscali ha raggiunto 451.300 fiorini nel dicembre 2023.

Guardando alle retribuzioni lorde mensili dei lavoratori dipendenti a tempo pieno per branca di attività economica (KSH), considerano di dati complessivi, si può vedere come ci sia stato un crescente aumento, a parte per i mesi di di agosto e novembre. Da gennaio a dicembre si può contare una crescita di 43.159 fiorini.

Il settore che nel 2023 ha avuto un guadagno medio lordo maggiore è stato quello dei servizi finanziari, seguito da informazione e comunicazione e l’industria energetica (KSH).

I settori che offrono un salario medio lordo maggiore a dicembre 2023 (KSH) sono le istituzioni senza scopo di lucro, che è anche quello che è cresciuto maggiormente in valore percentuale rispetto all’anno precedente. Lo stesso risultato lo si può ottenere se si guarda al salario netto medio, senza considerare i benefici fiscali.

Secondo Statista, nel 2024 i salari reali in Ungheria nel 2024 dovrebbero crescere del 4,8%, e sarebbe il secondo aumento più importante in Europa dopo la Bulgaria.

Salario minimo in Ungheria: aggiornamento 2024

Il salario minimo mensile in Ungheria nella prima metà del 2024 è di 696,97 Euro, contro la media europea dello stesso periodo di circa 1101 Euro (hrportal.hu).

In una classificazione di tutti i paesi dell’Unione Europea in base al salario minimo medio al mese, l’Ungheria fa parte del terzo gruppo in cui il salario minimo nazionale è pari o inferiore a 1.000 EUR al mese. Questo gruppo comprende: Cipro, Polonia, Portogallo, Malta, Lituania, Grecia, Croazia, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Ungheria, Romania e Bulgaria. I salari minimi nazionali variano da 477 Euro in Bulgaria a 1.000 Euro a Cipro.

In 10 anni il salario minimo mensile è all’incirca raddoppiato, e questo rispetta la tendenza degli altri paesi che fanno parte dello stesso gruppo (Eurostat).

A settembre 2023 era stato previsto un aumento del salario minimo mensile, del 30-35%, raggiungendo i 300.000 fiorini (equivalenti a 762,55 Euro al 29 Febbraio 2024).

A Febbraio 2024 è stato discusso, durante una tavola rotonda sull’aumento dei salari, che il salario minimo dovrà essere aumentato al 60% del salario mediano in seguito ad alcune direttive dell’Unione Europea (hrportal.hu)

Per calcolare questo aumento, viene detto dall’Unione Europea

“A tal fine, gli Stati membri possono utilizzare valori indicativi di riferimento comunemente utilizzati a livello internazionale, come il 60 per cento del salario lordo mediano e il 50 per cento del salario lordo medio, e/o valori indicativi di riferimento utilizzati a livello nazionale”

Si tratta di un cambiamento in quanto finora il salario minimo è meno del 50% del salario mediano.

2024: Aspettative di crescita irrealistiche?

In un’intervista condotta a più di 350 aziende da Randstad e riportata da hrportal.hu sono emerse alcune preoccupazioni legate alla crescita delle aziende che non vanno di pari passo alla crescita dei salari e delle assunzioni. 

Il 78% degli intervistati considera una sfida il dover affrontare l’aumento dei salari in seguito all’inflazione, e il numero è aumentato del 7% rispetto all’anno precedente. Questo dato deriva da aspettative ‘irrealistiche’ di crescita del salario, come riporta l’88% dei partecipanti al sondaggio.

Le aspettative salariali rendono difficile non solo attrarre candidati, ma anche trattenere la forza lavoro. Molte persone vedono la soluzione nei programmi di istruzione e formazione (65%), in opportunità di lavoro più flessibili (41%) e in pacchetti di benefit individuali (33%). 

In un’altra intervista condotta su 500 dipendenti del settore privato da Trenkwalder, secondo quanto riporta hrportal.hu, è emerso che il 49% dei dipendenti sono insoddisfatti del proprio stipendio attuale. Questi inoltre si si accontenterebbero di un aumento del 20% e un altro 29% considererebbe adeguato un reddito aggiuntivo del 20-30%.

Circa il 63% degli intervistati prevede di cambiare lavoro entro un anno, un cambiamento significativo rispetto al 38% rilevato in questo periodo dell’anno scorso.

Judit Gráczer: previsioni e strategie per la retention

Abbiamo chiesto a Judit Gráczer, Senior Manager Consultant di ITL HR Solutions di ITL Group alcune considerazioni basate sulla sua esperienza. 

Come saranno i salari nel 2024? 

Circa il 60% dei datori di lavoro prevede un aumento salariale al massimo del 6%-10% per l’anno 2024,viste le conseguenze del rallentamento di certi settori economici (industria automobilistica, industria edile, manufacturing). In questi settori spesso si implementa il “silent rightsizing“: si tratta della tendenza a non assumere un nuovo dipendente per sostituire uno che si è licenziato.

Quali azioni si dovrebbero implementare per aumentare la retention? 

Il 62% dei lavoratori pensa di cambiare posto di lavoro. In base a questo numero elevato,  diventa molto importante implementare tutte le tecniche possibili per motivare e mantenere il personale. 

I fattori da considerare sono: 

  • tempo di lavoro flessibile/ lavoro ibrido / lavoro part time, 
  • teambuilding
  • programmi di well-being (considerando sia l’aspetto fisico che), 
  • lavorare sui feedback positivi,
  • supportare la creatività individuale, 
  • cross functional teams
  • creare opportunità di carriera non solo verticali  ma anche orizzontali, 
  • incrementare la formazione interna
  • creare vari tipi di corsi per sviluppare le competenze, sia soft che hard (ad esempio, per le soft skills, con il metodo basato sul gioco di Accelium)
  • stimolare la motivazione della generazione Z e lavorare alla loro integrazione del mondo del lavoro tramite programmi speciali di pre-onboarding e onboarding
  • introdurre sistemi di recruitment innovativi volti a identificare i talenti più in linea con la posizione richiesta (ad esempio, con i divertenti giochi di Accelium che generano report altamente specifici sui candidati)

Come sarà l’organizzazione nel caso ideale in un posto di lavoro futuro? 

  • Molto variabile e multiculturale, in quanto più generazioni lavoreranno insieme: dalla generazione Z alle persone anziane di età di pensionamento, più un numero elevato dei dipendenti dai paesi del terzo mondo 
  • Molto flessibile con modelli alternativi di lavoro (home office, hybrid, part time, orario flessibile).
  • Molto aperta e positiva per mantenere e motivare il personale a lungo termine
  • Molto attenta verso i dipendenti con vari programmi di well-being e antistress 
  • Molto motivante con vari programmi di formazione professionale ed opportunità di crescita professionale.

La questione della retribuzione è uno dei fattori più importanti per attrarre il personale che è, è stato e sempre sarà la chiave dell’organizzazione nel mondo del lavoro.

Judit Gráczer
ITL-HR-SOLUTIONS
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Alessandro Farina: “siate gli imprenditori della vostra vita”

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alessandro farina al simposio globale 2024
alessandro farina al simposio globale 2024

Il 9 febbraio si è tenuto il Simposio globale online di Unity Earth “Risveglio per un futuro nuovo e migliore” che ha visto la partecipazione di 50 speakers internazionali ed è stato seguito in più di 80 Paesi.

Nella seconda sessione sono intervenuti Alesssandro Farina, fondatore di ITL Group e della comunità di Atlas World, e Giacomo Pedranzini, vincitore dell’Atlas Award 2023, oltre al premio “Expat CEO of the Year 2022 per il suo eccezionale contributo con Kometa ’99 ZRT nel bilanciare il successo imprenditoriale con il benessere della società.

I due imprenditori hanno condiviso le loro conoscenze e la loro visione sull’imprenditorialità consapevole, un catalizzatore per l’evoluzione sostenibile. Riportiamo di seguito l’intervento di Alessandro Farina.

Pillole dal discorso di Alessandro Farina 

Riteniamo che la definizione di un buon imprenditore non si limiti alla creazione di un’impresa: è un architetto del futuro e un guardiano del nostro pianeta.

Possiede la capacità unica di immaginare ciò che non esiste ancora e di portarlo in vita, influenzando le norme sociali, i valori culturali e le tendenze globali.

Il viaggio imprenditoriale è un processo che comporta la trasformazione della società e dell’ambiente con cui interagisce.

A. Farina

I 3 valori fondamentali su cui basiamo il futuro dell’imprenditoria sono legati all’integrazione di quella che ci piace chiamare la filosofia E.S.C.:

  • Etica: condurre gli affari con integrità e correttezza.
  • Sostenibilità: privilegiare l’attenzione all’ambiente e l’efficienza delle risorse.
  • Creatività: sfruttare l’innovazione per risolvere le sfide più urgenti.

Abbiamo deliberatamente utilizzato questo acronimo (E.S.C.) come il tasto della tastiera del PC per uscire dallo status quo.

I takeaways dell’evento

  • Siate gli imprenditori della vostra vita
  • Fate scelte che siano in linea con i vostri valori e principi fondamentali.
  • Affrontate i problemi e le sfide con una mente aperta e creativa.
  • Impegnatevi con la vostra comunità per condividere idee, imparare gli uni dagli altri e stimolare l’azione verso un mondo più etico, sostenibile e creativo. Il vostro esempio può motivare altri a unirsi per un cambiamento positivo.
  • Dovreste introdurre i valori fondamentali della ESC e creare dei rituali e dei protocolli quotidiani.
  • Assumetevi la responsabilità e vivete di conseguenza. Il successo si misura dall’impatto positivo che creiamo.

Insieme possiamo fare la differenza!

A. Farina

Buone pratiche dal 1° evento della Dante Alighieri: Longevità in buona salute

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Buone pratiche dal 1° evento della Dante Alighieri: Longevità in buona salute
Buone pratiche dal 1° evento della Dante Alighieri: Longevità in buona salute

Il 25 febbraio 2024 si è tenuta presso ARANYTÍZ Kultúrház a Budapest la conferenza dal titolo “Longevità in buona salute: il ruolo della dieta”, organizzata e ideata dall’Associazione Dante Alighieri e sponsorizzata da Balli Vini.

L’Associazione Dante Alighieri di Budapest, fondata il 7 luglio del 2023, è un nuovo comitato della Dante Global di Roma e attualmente opera in più di 80 Paesi, quasi in 500 città del mondo, promuovendo iniziative culturali, realizzando attività di formazione professionale ed erogando corsi di lingua. La Società Dante Alighieri è un’associazione non lucrativa di utilità sociale che esercita la propria attività attraverso la promozione, la tutela e la diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore per la cultura, la civiltà e la lingua dell’Italia.

Al Seminario erano presenti l’Ambasciatore d’Italia in Ungheria S.E. Manuel Jacoangeli, interessato all’argomento in quanto conduce una vita sana praticando attivamente sport; il Console dell’Ambasciata di Spagna; il Presidente Bernardino Pusceddu e Vicepresidente Alessandro Balli della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria; il prof. Győző Szabó, già direttore dell’Accademia d’Ungheria a Roma e il prof. Endre Linczényi docente in ritiro dell’Universitá ELTE.

Questa iniziativa fa parte della serie chiamata serate di salute, organizzate e ideate dalla Presidente dell’Associazione della Dante Alighieri di Budapest, Dott.ssa Edit Császi, e dalla consigliera della presidenza, Dott.essa Ágnes Jenei.

Dopo gli onori di casa della Dott.ssa Ágnes Jenei del Consiglio Direttivo del Comitato Dante Alighieri di Budapest ed il saluto della Presidente, Dott.ssa Edit Császi, il Delegato, unitamente al Vice Delegato e Tesoriere Maria Carmela Gaetani, in qualità di conferenzieri, hanno aperto il Seminario svolgendo una presentazione dal titolo “L’evoluzione della Dieta Mediterranea: il ruolo centrale della Accademia Italiana della Cucina tenuto dal Gen. Michele Fasciano dell’Accademia Italiana della Cucina (Delegazione di Budapest-Delegato per l’Ungheria) e dalla dr.ssa Maria Carmela Gaetani dell’Accademia Italiana della Cucina (Delegazione di Budapest-Vice Delegata).

Il cuore dell’evento è stata la conferenza tenuta dal Professor Roberto Volpe, tradotta anche in lingua ungherese. Il relatore, che ha gentilmente partecipato a titolo gratuito, è un medicoricercatore presso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e l’Università Elbasan in Albania, specialista in “Malattie del fegato e del metabolismo”, autore di 2 libri e di oltre 300 pubblicazioni scientifiche, ha partecipato a programmi televisivi della RAI e di Canale 5 e ha organizzato numerosi progetti nazionali e internazionali. Gli argomenti di cui si occupa maggiormente sono la nutrizione e la prevenzione cardiovascolare. 

L’evoluzione della dieta mediterranea: il ruolo centrale della Accademia Italiana della Cucina

Generale Michele Fasciano: l’Accademia Italiana della Cucina e il suo ruolo nello sviluppo del confronto sul dialogo alimentare

L’Accademia Italiana della Cucina è stata fondata il 29 luglio 1953 a Milano da Orio Vergani, noto giornalista e scrittore, con l’intento di conservare e valorizzare le tradizioni della cucina italiana. La sua missione, originariamente focalizzata nell’ambito milanese, si è presto estesa a tutta l’Italia e poi a livello internazionale, diventando un punto di riferimento enogastronomico. Oggi, l’Accademia conta 7500 membri attivi in 311 delegazioni in oltre 50 paesi

La missione della Accademia si è arricchita nel tempo attraverso lo sviluppo di sempre maggiori iniziative volte alla promozione della tutela e della valorizzazione delle tradizioni della cucina italiana nei più diversi campi della cultura gastronomica allo scopo di diffondere una migliore conoscenza delle stesse, che costituiscono altresì la base per ogni concreta innovazione. Tra queste si evidenziano iniziative culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse anche quelle editoriali e di promozione e diffusione della civiltà della tavola.

La Delegazione di Budapest della Accademia Italiana della Cucina, attiva dal 2006, conta 31 accademici, tra i quali anche l’attuale ambasciatore  di Italia S.E. Manuel Jacoangeli, presente in sala.

Nel 2003 l’Accademia è stata riconosciuta come “Istituzione culturale” dal Ministero per le Attività ed i beni Culturali, ed ha cominciato a manifestare un sempre più attivo coinvolgimento con il mondo per dare il suo qualificato contributo alla analisi e discussione attiva delle principali problematiche nel settore enogastronomico. Il tema dell’importanza del dialogo alimentare e della necessità di una ricerca accademica nella moderna questione alimentare è quindi centrale nelle attività della Accademia e centrale anche il suo apporto nella definizione dei suoi aspetti peculiari, tra i quali la sostenibilità della produzione agroalimentare e la riduzione degli sprechi.

In sintesi, il modello alimentare proprio della Dieta Mediterranea con le sue specificità si inserisce quindi come indispensabile caposaldo per affrontare correttamente il dialogo attraverso un costruttivo confronto  tra le diverse culture alimentari, che vede nell’attività della Accademia Italiana della Cucina un importante e prioritario punto di riferimento.

Dott.ssa Maria Carmela Gaetani: la Dieta Mediterranea 

La Dieta Mediterranea è stata riconosciuta come uno dei modelli alimentari più benefici per la salute a livello mondiale. Questo regime alimentare si basa sul consumo di alimenti principalmente vegetali, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e frutta a guscio, con un uso abbondante di olio d’oliva come principale fonte di grassi monoinsaturi. Caratterizzata da un moderato apporto di pesce, pollame e prodotti lattiero-caseari, e da un consumo limitato di carni rosse e dolci, la dieta include anche il consumo moderato di vino, principalmente durante i pasti.

Tra i principali benefici per la salute, la Dieta Mediterranea contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, migliorare il controllo della glicemia, e promuovere la longevità. Questo modello alimentare è anche associato alla prevenzione di alcune forme di cancro e alla riduzione del rischio di malattie neurodegenerative.

Oltre agli aspetti salutari, la Dieta Mediterranea sottolinea l’importanza della sostenibilità ambientale. Favorisce l’uso di prodotti locali e stagionali, supportando la biodiversità e riducendo l’impatto ambientale attraverso un minor consumo di risorse naturali e la produzione di una quantità inferiore di gas serra rispetto ad altri regimi alimentari.

Nonostante le sue numerose virtù, la globalizzazione e le tendenze moderne verso un’alimentazione più industriale rappresentano sfide significative per la conservazione della Dieta Mediterranea. Tuttavia, essa continua a essere promossa come un modello alimentare ideale, non solo per i suoi benefici per la salute, ma anche per il suo approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Professor Roberto Volpe: “Longevità in buona salute: il ruolo della dieta”

Il perno della conferenza era il ruolo della dieta e delle sue implicazioni su salute e longevità. Il professor Volpe ha evidenziato l’importanza di una dieta equilibrata ed il ruolo che può avere un corretto stile di vita, legato inscindibilmente ad una sempre migliore conoscenza dei benefici di ciascun alimento per ridurre l’incidenza di malattie importanti e primariamente quelle legate al rischio cardiovascolare.

I principali insegnamenti che sono stati esposti sono elencati di seguito. 

  • Per quanto riguarda il consumo di pasta, può essere consumata giornalmente, ma è preferibile che sia integrale in quanto forniscono quantità ridotte di carboidrati complessi rispetto ai cereali raffinati. 
  • È stato suggerita l’assunzione di 3 porzioni al giorno di cereali da scegliere tra pane, fette biscottate, cucchiai di cereali, pasta e riso. 
  • Viene consigliata un’assunzione di frutta e verdura superiore ad una volta durante la giornata. 
  • Usare regolarmente l’olio d’oliva previene il rischio di problemi cardiovascolari. 
  • Rispetto al consumo di carne, è raccomandato togliere il grasso 
  • Si sconsiglia l’uso di cibi ultra processati.
  • L’uso dell’alcol, preferibilmente vino rosso, viene indicato soltanto per le occasioni di celebrazione, in via moderata. 
  • L’attività fisica è fortemente consigliata per ridurre le malattie cardiovascolari e aumentare il benessere e la memoria 
  • Ridurre il consumo di zuccheri 
  • Mangiare pesce 1 o 2 volte alla settimana 

Grazie a questi accorgimenti, è stato riportato che scientificamente viene registrata una diminuzione importante delle possibilità di sviluppare delle malattie cardiovascolari. 

Al termine del Seminario, il Delegato dell’Accademia della Cucina Italiana di Budapest ha fatto omaggio del volume: “Accademia Italiana della Cucina 1953-2023: le origini, l’evoluzione, il futuro”, edito in occasione del 70esimo anniversario, al Presidente della Associazione Dante Alighieri, Dott.ssa Edit Császi, per l’invito rivolto alla Delegazione a partecipare come parte attiva all’evento, ed al Prof. Roberto Volpe, complimentandosi con lui per la sua eccezionale e meritoria attività di ricerca, insegnamento e divulgazione scientifica.

Una sobria e salutare cena all’italiana presso l’attiguo ristorante italiano “Pomo d’Oro”, organizzata dal Comitato Dante Alighieri, ha concluso la piacevole serata.

Mutui ipotecari più favorevoli a Budapest

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Con una retribuzione media di 450.000 fiorini a Budapest, sarà possibile richiedere un credito ipotecario fino a 29 milioni di fiorini.
Con una retribuzione media di 450.000 fiorini a Budapest, sarà possibile richiedere un credito ipotecario fino a 29 milioni di fiorini.

Le significative differenze retributive in base alla zona di residenza in Ungheria consentono di accedere a mutui di entità diversa. 

Con una retribuzione media di 450.000 fiorini a Budapest, sarà possibile richiedere un credito ipotecario di 12 milioni di fiorini più elevato rispetto a quello concesso nella contea di Szatmár-Szabolcs-Bereg con una retribuzione media di 250.000 fiorini, come riporta uzletem.hu

Tuttavia, secondo l’analisi comparativa di Bank360.hu, a parità di importo non si registrano differenze nell’ammontare delle rate e, indipendentemente dalla loro retribuzione, gli ungheresi potranno richiedere un mutuo ipotecario con un TAEG nell’ordine del 7%.

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Le differenze salariali in Ungheria per contea

Permangono significative le differenze retributive in base alla zona di residenza nel Paese. 

Nel primo semestre del 2023, la retribuzione media dei dipendenti nella città di Budapest, al netto degli sgravi fiscali, si è registrata superiore del 71% rispetto alla più bassa percepita nella contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg (264 mila fiorini), e del 62% rispetto alla retribuzione inferiore della contea di Békés (278 mila fiorini). 

L’aumento salariale maggiore, di circa il 20%, è stato registrato nella contea di Győr-Moson-Sopron, con un retribuzione media netta di 401 mila fiorini, 51 mila fiorini al di sotto di quella registrata nella Capitale.

Secondo l’Ufficio Statistico Nazionale (KSH), la retribuzione media è aumentata anche in contee come Pest, Komárom-Esztergom, Veszprém, Heves e Hajdú-Bihar, dove si è registrato un aumento superiore alla media nazionale (+14%).

La retribuzione media a livello nazionale per i dipendenti full-time (circa 3,2 milioni), al netto degli sgravi fiscali, ammonta a 370 mila fiorini nel primo trimestre del 2023, mentre la retribuzione media tenendo conto degli sgravi fiscali e delle esenzioni fiscali e contributive si aggirava intorno ai 385 mila. Questi dati rappresentano un aumento rispettivamente del 14 e del 14,8% su base annua. 

Secondo gli ultimi dati di novembre, la retribuzione media nazionale nel periodo gennaio-novembre si è attestata intorno ai 374.800 fiorini al lordo e 388.500 al netto degli sgravi fiscali. Non vi sono ancora dati regionali in merito, che tuttavia non dovrebbero subire variazioni sostanziali per contea considerato il breve arco temporale.

Capitale/ConteaRetribuzione media nettaVariazione nominale in un anno (%)Massimo credito ipotecario concesso
Budapest452 33412,629 000 000
Gyor-Moson-Sopron401 44019,825 500 000
Országos370 42714,023 500 000
Komárom-Esztergom368 75115,823 000 000
Fejer361 07814,323 000 000
Heves342 40614,921 500 000
Tolna340 02112,921 500 000
Parassiti338 38016,221 000 000
Vas337 81814,321 000 000
Veszprêm333 19714,921 000 000
Csongrad-Csanád317 29813,020 000 000
Bács-Kiskun315 90414,520 000 000
Hajdu-Bihar313 95114,819 500 000
Baranya311 16113,819 500 000
Jász-Nagykun- Szolnok301 40613,419 000 000
Somogy299 18413,918 500 000
Zala298 85713,318 500 000
Borsod-Abaúj- Zemplen297 27514,218 500 000
Nograd285 70112,218 000 000
Békés278 74813,817 500 000
Szabolcs-Szatmár-Bereg264 04212,617 000 000
Fonte: Bank360

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