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Confindustria Ungheria: l’intelligenza artificiale come vantaggio competitivo nelle aziende produttive

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Confindustria Ungheria: evento sull'intelligenza artificiale

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso degli usi dell’intelligenza artificiale in molteplici campi e non ultimo come possibile strumento nei processi aziendali. 

In questa cornice, Confindustria Ungheria ha organizzato un evento dal titolo “L’intelligenza artificiale nella pianificazione della produzione e della gestione logistica” che si terrà il 19 ottobre 2023 alla Vagheggi Academy di Budapest (Dózsa György út 144-148, 1134) dalle ore 10:00  alle ore 13:00.

Il programma dell’incontro 

L’incontro prevede un programma che inizierà con la registrazione degli ospiti e delle aziende presenti per poi procedere con la vera e propria apertura della giornata e il saluto di benvenuto del presidente di Confindustria Ungheria il dottor Roberto Massucco

L’evento ha come obiettivo principale quello di promuovere una riflessione approfondita su uno strumento manageriale ancora relativamente sconosciuto e si rivolge alle aziende produttive.

I relatori dell’evento saranno l’Ing. Fabio Ferrari, fondatore ed amministratore di Ammagamma Srl. e l’Ing. Andrea Mordenti, solution manager di Ammagamma Srl
Ammagamma Srl, azienda italiana leader nel settore delle intelligenze artificiali e nella consulenza, collabora da più di 10 anni con oltre 200 aziende italiane e straniere con lo scopo di implementare soluzioni innovative e sistemi di intelligenze artificiali nei processi aziendalistici e nello specifico nella parte della logistica e della Supply Chain.

Intelligenza artificiale “come matematica applicata ai processi aziendali

Andrea Mordenti ha rilasciato pochi giorni fa un’intervista con il vice presidente di Confindustria Ungheria, Alessandro Farina nella quale ha definito l’intelligenza artificiale come “matematica applicata ai processi aziendali” dove per processi aziendali s’intendono vari tipi di processi come quello di produzione, finanziario ma anche processi di sales e marketing.

L’intelligenza artificiale, afferma Andrea Mordenti, va ad analizzare una serie di dati, informazioni e input dei processi passati come strumento di supporto e di previsione per i processi futuri con lo scopo di ottimizzare gli obiettivi aziendali e ridurre i tempi e i costi

Questo permette alle aziende che adottano queste soluzioni di raggiungere ed ottenere un vantaggio competitivo e una posizione di leadership nel settore in cui operano.

Durante l’evento ci sarà inoltre la presentazione di casi studio che forniscono alle aziende presenti esempi concreti di come le intelligenze artificiali abbiano rivoluzionato le loro funzioni. La giornata proseguirà con un’ampia sessione di Domande e risposte con l’obiettivo di chiarire eventuali dubbi e perplessità da parte delle aziende presenti per poi concludersi con i saluti del Dott. Roberto Massucco. 

A chi è rivolto l’evento? 

L’invito è rivolto in particolare a tutte le aziende manifatturiere italiane con sede in Ungheria che vogliano incrementare le proprie risorse e la propria rete di contatti. L’evento infatti sarà un’ottima occasione di networking e di conoscenze. 

Sarà offerta anche la partecipazione online all’evento. Per ricevere il link sarà necessario registrarsi all’evento, compilando il google form e selezionando “online”.

Come ci si registra? 

Per partecipare è necessario iscriversi all’incontro compilando questo form di iscrizione.

In collaborazione con Confindustria Ungheria, Economia.hu ha avuto il piacere di intervistare: Carlo Ferrero Country Operations Manager e Operations Director in Europa per il gruppo Sofidel, il presidente di Confindustria Ungheria Roberto Massucco (Massucco Industrie SpA), ai vicepresidenti di Confindustria Ungheria: Giordano Riello (Giordano Riello International Group), e Alessandro Farina (ITL Group), e Omar Balducci (Lucart)

CPMC E BENEPACK UNGHERIA: POSA DELLA PRIMA PIETRA A MAKÒ

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Cerimonia inizio lavori 26 settembre
Cerimonia inizio lavori 26 settembre

Giorno 26 settembre 2023 si è tenuta la cerimonia inaugurale dei lavori di costruzione del nuovo stabilimento produttivo della Benepack Ungheria, secondo progetto estero della China Packaging and Food Machinery Corporation (CPMC).

Un investimento complessivo da 65 milioni di euro per la creazione di una fabbrica per imballaggi a Makó, città a circa 195 km a sud-est di Budapest.

Al cuore del progetto europeo di CPMC si trova una moderna linea di produzione ad alta velocità, un significativo miglioramento delle possibilità produttive in termini di efficienza, precisione e produzione totale, con una produzione annua prevista di circa un miliardo di lattine.

L’investimento rappresenta solo l’ultimo dei numerosi investimenti di aziende cinesi in Ungheria.

L’evento inaugurale di giorno 26 settembre.

Un Investimento Strategico

Zhang Ye, general manager di COFCO, presente alla cerimonia inaugurale ha ribadito gli impegni e gli obiettivi di CPMC nel prossimo futuro:

“[…] Benepack intende portare in Ungheria ed in Europa soluzioni più economiche ed ecologiche per l’imbottigliamento di birra e bevande. […]”

Zhang Ye, COFCO General Manager

Benepack Hungary rappresenta un investimento strategico per CPMC in un’ottica di espansione globale. Il progetto da 65 milioni di euro e la prevista eccezionale capacità produttiva, testimoniano la volontà di Benepack Hungary di diventare un attore di rilievo nel settore dell’imballaggio europeo.

Previsti 120 Nuovi Posti di Lavoro

Uno degli impatti più immediati e tangibili del progetto Benepack Hungary è la creazione di posti di lavoro nella città di Makò. L’impianto necessiterà di circa 120 dipendenti, contribuendo all’occupazione locale e alla crescita economica della regione.

HIPA e il supporto del governo

Presenti alla cerimonia diversi esponenti del governo centrale, tra cui il Ministro delle costruzioni e dei trasporti János Lázár ed il viceministro agli affari esteri ed al commercio Levente Magyar.

Il ministro Lázár ha dichiarato che il governo contribuirà “in maniera significativa” all’investimento, completando le infrastrutture pubbliche necessarie per l’apertura l’impianto nei prossimi 12 mesi e consentendo l’avvio delle operazioni già nel settembre 2024.

Alla cerimonia hanno partecipato anche István Joó, CEO dell Hungary Investment Promotion Agency (HIPA) e Commissario governativo per la gestione di investimenti diretti esteri ed la sindaca della città di Makò, Erzsébet Farkas.

Produzione sperimentale a settembre

Il cronoprogramma di Benepack Hungary prevede di iniziare la prima fase di produzione sperimentale già nel quarto trimestre del 2024, testimoniando chiaramente l’impegno per un immediato avvio dei lavori.

L’inaugurazione dei lavori per il nuovo stabilimento produttivo della Benepack Ungheria rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dell’industria dell’imballaggio in Europa, promettendo nuovi posti di lavoro e netti miglioramenti in termini di efficienza industriale e di capacità produttive.

UniCredit Global Banking Partner della 37a America’s Cup

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UniCredit sarà Global Partner e Global Banking Partner della 37a America’s Cup a Barcellona dal 12 al 20 ottobre 2024, con una regata preliminare a Vilanova i La Geltrú in Catalogna, Spagna, tenutasi dal 14 al 17 settembre 2023.

La banca commerciale paneuropea UniCredit ha stretto una partnership con la storica competizione velica internazionale per contribuire a portare l’emozione, il pathos e i trionfi della corsa al trofeo al pubblico di tutto il mondo.

Leggi l’intervista a Giacomo Volpi, Deputy CEO UniCredit Bank Hungary e l’articolo sulla performance del primo semestre 2023.

Un evento da 931 milioni di fan

L’America’s Cup, il più antico trofeo sportivo internazionale del mondo, con la gara inaugurale svoltasi nel 1851, rappresenta una prova sportiva di grande livello per tutti i concorrenti. L’ultima edizione dell’America’s Cup è stata seguita da un pubblico internazionale di 931 milioni di fan, con i dati d’ascolto più alti registrati in Europa.

Nel 2024 la competizione prevede di attrarre un pubblico ancora più vasto dall’Europa, con l’evento principale a Barcellona e quattro dei sei team partecipanti provenienti dal vecchio continente (Svizzera, Italia, Gran Bretagna e Francia). Inoltre, quest’anno, per la prima volta, l’America’s Cup ospiterà sia la Youth che la Puig America’s Cup, con otto dei dodici team partecipanti provenienti dall’Europa.

UniCredit come partner globale e un partner bancario

Con tali previsioni d’ascolto, l’America’s Cup non poteva scegliere un partner globale e un partner bancario migliore di UniCredit, istituzione finanziaria con una lunga tradizione in Europa, una presenza in tredici Paesi del continente e 15 milioni di clienti in tutto il mondo. La Banca ha recentemente registrato risultati da record nel secondo trimestre (Q2) e nel primo semestre (H1) dell’anno, ottenendo il miglior risultato di sempre per entrambi i periodi e arrivando a dieci trimestri di crescita consecutiva.

Questa partnership rappresenta un’unione basata su valori condivisi, oltre che su un’attenzione comune alla diversità, all’innovazione e a un impegno costante per la sostenibilità. L’accordo di sostenibilità tra AC37 Event Ltd e World Sailing garantirà investimenti in progetti comunitari nell’innovativa Blue Economy di Barcellona, che sostiene l’ambiente marino della regione, e nuovo sostegno alla strategia di sostenibilità di World Sailing e della ‘Agenda 2030. Questa edizione dell’America’s Cup vedrà anche il lancio inaugurale della foiling chase boat alimentata a idrogeno, una nuova e rivoluzionaria imbarcazione foiling chase a zero emissioni progettata e costruita dall’Emirates Team New Zealand in grado di raggiungere  una velocità di oltre 50 nodi.

L’impegno per la sostenibilità ambientale e sociale

L’impegno per la sostenibilità ambientale e sociale si riflette negli obiettivi strategici di UniCredit. La Banca è da tempo impegnata a finanziare la crescita sostenibile in collaborazione con i propri clienti e proprio quest’ anno ha lanciato in Italia il Finanziamento Futuro Sostenibile, oltre ad aver avviato diverse iniziative educative rivolte ai giovani attraverso la UniCredit Foundation. La “Call for Education” di giugno si proponeva di finanziare progetti educativi in tutto il continente, mentre a luglio la Fondazione ha collaborato con Junior Achievement Europe per investire 6.5 milioni di euro in programmi educativi in dieci territori operativi di UniCredit.

Andrea Orcel, Amministratore Delegato e Responsabile per l’Italia di UniCredit Group ha commentato: “UniCredit è orgogliosa di essere Global Partner di una competizione con un storia tanto prestigiosa come l’America’s Cup. Il trofeo è il simbolo delle incredibili imprese che si possono realizzare grazie al lavoro di squadra e alla determinazione nel perseguire un obiettivo comune. Questi sono anche i principi fondanti tutto ciò che facciamo in UniCredit – i nostri recenti successi, nonostante le “acque agitate” del contesto macroeconomico, ne sono la prova – ciò rende questa partnership naturale. Lo stesso può essere detto quando si tratta di sostenibilità. Ammiriamo il lavoro di Grant e del team dell’AC per allinearsi all’Agenda 2030 di World Sailing sulla sostenibilità in quanto evento speciale di World Sailing. La sostenibilità ambientale e sociale sono priorità per UniCredit e questa partnership ci aiuterà a dare un contributo significativo in entrambe le aree per tutti i nostri stakeholder”.

Grant Dalton, CEO di America’s Cup Events ha aggiunto: “L’America’s Cup è entusiasta di dare il benvenuto in famiglia al gruppo UniCredit, in qualità di Global Banking Partner della 37a America’ Cup di Barcellona. I valori di integrità, proprietà e cura del Gruppo UniCredit si rispecchiano in tutto ciò che ci siamo prefissati di raggiungere con la competizione. Ad esempio, siamo determinati a promuovere diversità interna, come la banca ha fatto attraverso gli eventi Youth & Puig Women’s Cup. Abbiamo assunto impegni di sostenibilità con l’obiettivo di rafforzare le comunità locali di Barcellona, in linea con le azioni di UniCredit nel campo della sostenibilità e con il suo obiettivo dichiarato: dare alle comunità la possibilità di svilupparsi e progredire.”

“Un forte impegno in termini di progresso è parte integrante di ciò che serve per competere e vincere l’America’s Cup.

Siamo entusiasti di lavorare con un partner che condivide molti dei nostri stessi valori e non vediamo l’ora di lavorare con Andrea e il suo team globale per portare al pubblico un viaggio straordinario nel 2024″. 

Fonte: www.unicreditbank.hu

Seminario di Lajos Law Firm alla CCIU ed alla AmCham

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Evento 21 settembre Lajos Law Firm
Evento 21 settembre Lajos Law Firm

Siamo orgogliosi di condividere la giornata seminariale organizzata dal nostro partner, lo studio legale Lajos Law Firm, dal titolo “L’Arbitrato nell’Attuale Scenario Geopolitico Europeo: Quali Sono le Tendenze Emergenti, le Sfide da Affrontare e Cosa Riserva il Futuro?” organizzato in collaborazione con la Società di Arbitrato Internazionale Peter & Kim.

L’evento in lingua inglese “Arbitration in the New Geopolitical Climate in Europe” è stato organizzato dalla American Chamber of Commerce in Hungary (AmCham) presso il prestigioso Parisi Udvar Hotel di Budapest.

L’evento in lingua italiana si è tenuto presso gli uffici della Camera di Commercio Italiana in Ungheria (CCIU).

Il seminario ha coinvolto professionisti legali, imprenditori e stakeholder interessati all’arbitrato. Un momento significativo per esplorare le dinamiche in continua evoluzione dell’arbitrato, con un focus particolare sul contesto geopolitico europeo in rapida mutazione.

Una prospettiva unica su questioni di rilevanza commerciale e finanziaria, sulle complessità dell’arbitrato in un contesto geopolitico in continua evoluzione.

Gli avvocati Flavio Peter e Konstantin Christie hanno offerto un’analisi approfondita delle tendenze emergenti e delle sfide che l’arbitrato affronta nell’Europa odierna. In un contesto post-COVID e post-conflitto russo-ucraino, gli esperti hanno esaminato casi recenti e chiarito le questioni legate alla risoluzione delle controversie statuali.

L’evento ha contribuito a promuovere la condivisione di conoscenze e la collaborazione nel campo dell’arbitrato gettando luce sul futuro di questa importante disciplina giuridica.

Leggi il nostro articolo su Lajos Law Firm.

Fonte foto: evento presso la AmCham e nella copertina CCIU.

Inflazione, la massima priorità: parole del Presidente del Tesoro dello Stato Ungherese

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Il presidente del Tesoro dello Stato Ungherese, Csaba Bugár, ha recentemente sottolineato che il suo paese si trova in una difficile situazione economica, complicata da un ambiente economico esterno poco favorevole. Nonostante queste sfide, Bugár ha sottolineato un punto incoraggiante: un consenso tra i principali ministri decisionisti e il governatore della Banca Centrale sull’urgenza di affrontare un nemico comune – l’inflazione.

Durante il 61° Incontro degli Economisti in Viaggio, i rappresentanti di alto livello hanno esaminato la situazione economica dell’Ungheria. Nonostante possano avere opinioni leggermente diverse sulla migliore strategia per affrontare questa sfida, c’è un consenso su un punto cruciale: l’inflazione è la minaccia immediata più significativa e richiede un’attenzione prioritaria. 

“Dobbiamo ora concentrarci su come affrontare questo problema.”

Csaba Bugár

L’alta inflazione ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini ungheresi, ma ha anche avuto un effetto interessante: sempre più persone stanno vedendo i titoli di stato del governo come un investimento affidabile e in grado di preservare il valore a lungo termine. Questo atteggiamento è un riflesso delle crescenti incertezze finanziarie causate dall’inflazione.

Il Tesoro dello Stato Ungherese svolge un ruolo fondamentale in questo contesto. È il principale distributore di titoli di stato per il pubblico, e al momento più di 820.000 cittadini ungheresi hanno conti titoli presso di esso. Un dato ancora più interessante è che uno su tre di questi conti è aperto e gestito online, dimostrando un forte interesse per gli investimenti finanziari digitali tra la popolazione.

Affrontare l’inflazione: le misure del governo e della Banca Centrale

L’inflazione, essendo l’incremento costante dei prezzi dei beni e dei servizi, può minacciare il potere d’acquisto delle persone e danneggiare l’equilibrio economico di una nazione. È comprensibile che le autorità economiche ungheresi stiano mettendo al primo posto la lotta contro questo nemico.

Per affrontare l’inflazione, il governo e la Banca Centrale possono adottare una serie di misure, tra cui il controllo delle spese pubbliche, la regolazione dei tassi di interesse e il monitoraggio dei prezzi dei beni di consumo. Tuttavia, l’unità di intenti tra i leader ungheresi rappresenta un passo importante nella giusta direzione.

Mentre l’Ungheria affronta sfide economiche complesse, l’attenzione concentrata sull’inflazione come priorità principale è un segnale positivo. L’unità di intenti tra i leader economici e il crescente interesse dei cittadini verso gli investimenti finanziari riflettono la determinazione dell’Ungheria nel proteggere la stabilità economica e garantire il benessere della sua popolazione. La lotta contro l’inflazione sarà senza dubbio un elemento centrale nel futuro prossimo dell’Ungheria.

Per saperne di più sulle previsioni del governo sull’inflazione leggi il nostro articolo di luglio 2023.

Atlas Award 2023: avete nominato il vostro Business Hero?

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Premio-Atlas-2023
Premio-Atlas-2023

Chi è il vostro Business Hero che opera in Ungheria seguendo i valori di Etica, Sostenibilità e Creatività nella propria vita professionale? Avete tempo solo fino al 15 ottobre per contribuire alla creazione di un futuro migliore.

Il Premio Atlas Award, che giunge quest’anno alla sua terza edizione, è stato istituito come riconoscimento pubblico per imprenditori ed imprenditrici distintisi per sforzi significativi nel garantire la sostenibilità delle loro imprese e per lo sviluppo di idee creative ed innovative, con una costante attenzione al benessere dei propri partner e colleghi.

Insieme ad ITL Group si impegnano a promuovere il Premio Atlas Award come simbolo di un modo diverso di intendere il fare impresa, LUCART Group, MSP Group, Tecnocasa Hungary, Konasec Hungary. Partecipano alla community dell’Atlas Award come allies, Mvük, EuCham, Confindustria Ungheria, Bator Tabor, FirstMed, Rotary Club Budapest-City Distretto 1911.

La community è composta da leaders ed aziende che condividano i nostri stessi valori, abbracciando l’approccio E.S.C. (Etico, Sostenibile, Creativo).

Si avvicina la scadenza per le candidature

Partecipate al cambiamento, nominando quegli imprenditori, attivi in Ungheria, ispirati dai valori di Etica, Sostenibilità e Creatività, compilando il form online su Atlas Award: https://nominate.atlasworld.hu/ 

Guarda su YouTube la cerimonia di premiazione Atlas Award 2022

Il processo di selezione

I candidati che riceveranno più voti saranno rigorosamente valutati da una giuria. La decisione finale sarà annunciata durante la cerimonia di premiazione ufficiale a Budapest. Gli sforzi dell’Atlas World mirano alla creazione di una comunità di imprenditori che condividano i nostri principi. Il premio vuole essere più di un riconoscimento, intende testimoniare il potere delle pratiche etiche, della sostenibilità e della creatività nel promuovere cambiamenti positivi. Vi invitiamo a unirvi a noi per celebrare leader eccezionali che stanno plasmando il futuro del business. Insieme, possiamo costruire un mondo in cui l’etica, la sostenibilità e la creatività siano in prima linea in ogni impresa imprenditoriale.

Fondi di investimento Bamosz: Crescita record nel 2023

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Secondo i dati forniti dall’Associazione delle Società di Gestione di Fondi di Investimento e Asset Management Ungheresi (Bamosz), il valore patrimoniale netto (NAV) dei fondi di investimento gestiti dai membri dell’associazione ha raggiunto la significativa cifra di 12,3 trilioni di fiorini (al cambio attuale circa  32 Mld EUR) alla fine di agosto.

L’industria dei fondi di investimento in Ungheria conferma dunque una forte crescita su base annua con un aumento del 50% in 12 mesi. Secondo quanto riportato da Bamosz la sottoscrizione netta di quote nei fondi Bamosz nel solo mese di agosto ha raggiunto la cifra di 341 miliardi di fiorini (al cambio attuale circa 888 Mln EUR).

Bamosz investimenti 2023
Bamosz investimenti – Trend 2014-2023

PERFORMANCE DEI FONDI

Secondo i dati rilasciati da Bamosz, il NAV dei fondi immobiliari ha registrato una crescita del 10%, raggiungendo cifra 1.952 trilioni di fiorini (al cambio attuale circa 5 miliardi di euro). Il settore immobiliare si dimostra dunque particolarmente attraente per gli investitori, a riprova della stabilità e delle possibilità di crescita del mercato immobiliare ungherese.

I fondi obbligazionari registrano una crescita record del 133%, raggiungendo cifra 4.232 trilioni di fiorini (al cambio attuale circa 11 Mld EUR), confermando l’interesse verso investimenti stabili a medio e lungo termine.

I fondi di fondi (FOF), crescono del 3% raggiungendo 2.255 trilioni di fiorini (al cambio attuale circa 6 Mld EUR), confermando l’interesse verso la diversificazione degli investimenti attraverso una gestione professionale. Gli investitori confermano inoltre interesse per il mercato azionario ungherese, con il NAV dei fondi azionari in aumento del 7% a 786 miliardi di fiorini (al cambio attuale circa 2 Mld EUR).

A registrare dati negativi sono gli asset nei fondi misti, diminuiti dell’1% a quota 1.687 trilioni di fiorini (al cambio attuale circa 4 Mld EUR).  

Secondo i dati rilasciati da Bamosz sembrerebbe di assistere ad un periodo di crescita per l’industria dei fondi di investimento in Ungheria.

Fonte: Budapest Business Journal | Bamosz Foto: BSE, Creative commons

Linea ferroviaria Budapest-Belgrado: ultime notizie

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La Serbia e l’Ungheria hanno da sempre avuto una relazione di amore-odio: dalla collaborazione contro l’impero ottomano per difendere Belgrado, alla rivalità durante la seconda guerra mondiale. A partire dal 2012 si è osservato un notevole miglioramento dei legami politici, economici e generali tra i due paesi con collaborazioni in diverse aree, tra cui economia, progetti comuni, cooperazione nella gestione delle pandemie e promozione dei diritti delle minoranze nazionali.

Un esempio significativo di questa collaborazione, come ci era stato riportato dal Ministro Consigliere Aleksandar Lončarević dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Ungheria, era rappresentato dal progetto di sviluppo della ferrovia tra Budapest e Belgrado (leggi l’intera intervista qui).

Il deterioramento della linea ferroviaria tra Budapest e Győr

Il futuro del collegamento ferroviario ad alta velocità Budapest-Belgrado, del valore di miliardi di dollari, è stato messo in dubbio dopo che l’Ungheria ha deviato le sue attrezzature e la sua forza lavoro per affrontare il deterioramento della linea ferroviaria tra Budapest e Győr (a 120 km a nord ovest di Budapest). 

A causa dell’intervento di restauro sulla malconcia linea ferroviaria Budapest-Győr infatti, gli operai edili ungheresi avrebbero ridotto la propria presenza in cantiere, lasciando a questo punto il lavoro nelle mani dei partner cinesi. Non è stato però tutto rose e fiori: le difficoltà nell’adempiere agli standard europei richiesti per la costruzione hanno ostacolato i lavori. 

Il costo del progetto, inoltre, è esploso a causa dell’alta inflazione: secondo quanto riportato da VSquare, i cinesi hanno interrotto sia i lavori che il finanziamento del progetto. A tale proposito, ill Primo Ministro Orbán ha pianificato un viaggio in Cina nell’autunno per affrontare la questione direttamente.

Le dichiarazioni di Vesic a febbraio 2023

A febbraio 2023 il ministro serbo delle Costruzioni e dei Trasporti, Goran Vesic, aveva confermato la costruzione della ferrovia ad alta velocità dichiarando che la linea ferroviaria Belgrado-Budapest sarebbe stata completata nel 2025, e che i treni non sarebbero più stati bloccati ai valichi di frontiera tra i due Paesi. 

Le aziende di proprietà dell’investitore miliardario Lőrinc Mészáros, un alleato chiave del Primo Ministro Viktor Orbán, hanno supervisionato il progetto in collaborazione con partner cinesi.

L’idea originale

L’idea originale prevedeva la costruzione di una linea ferroviaria di alta qualità che collegasse il porto di Piraeus, in Grecia, di proprietà cinese, all’Europa occidentale attraverso Ungheria, Serbia e Macedonia del Nord.

Tuttavia, Mészáros ha ora ridotto il coinvolgimento delle sue aziende nel progetto, causando l’interruzione sia dei lavori che del finanziamento del progetto da parte dei cinesi.

Serbia e Ungheria ultimamente hanno collaborato anche in merito alla costruzione di un oleodotto per il petrolio grezzo che collegherà Novi Sad (Serbia) e Algyo (Ungheria). Per scoprirne di più clicca qui.

Torna il PesText Festival a Budapest: 20/30 settembre 2023

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Il 2023 vede l’arrivo della quinta edizione del PesText International Literary and Cultural Festival, evento internazionale letterario e culturale organizzato dalla MISZJE (Associazione Ungherese per la Protezione e la Gestione del Copyright Letterario) e dall’Agenzia Culturale Petőfi. Tra i principali sponsor figurano la Fondazione per la Cultura Ungherese, NKA e il Museo Letterario Petőfi.

Il PesText offre l’opportunità di immergersi nella letteratura internazionale e nell’arte, contribuendo a creare legami culturali tra le nazioni e celebrando il potere della creatività letteraria e artistica.

Il Festival offre ai partecipanti una straordinaria opportunità di incontro con alcuni dei più famosi autori e della più famose scrittrici e artiste al mondo, provenienti da Francia, Inghilterra, Italia e paesi nordici.

Il programma del PexTest 2023

L’evento si svolgerà a Budapest dal 20 al 30 settembre in diverse sedi, tra cui Három Holló, Millenáris e il Museo Letterario Petőfi. Il PesText Festival porterà in Ungheria autori di fama internazionale, creando così un ponte tra diverse culture letterarie. Ad inaugurare questa edizione del Festival sarà Rébecca Dautremer, illustratrice francese di fama mondiale.

L’evento darà il benvenuto ad autori di internazionali quali Janne Teller, autrice del romanzo Nothing, Bergsveinn Birgisson, Bridget Collins ed il vincitore del Goncourt Prize Mathias Énard. Saranno presenti brillanti giovani talenti letterari quali Stacey Halls, scrittrice di fiction storiche, lo scrittore di fantascienza Nicholas Binge e l’italiana Giulia Caminito, autrice del libro finalista al Premio Strega 2021, L’acqua del lago non è mai dolce.

Gli esperti ungheresi al festival

Al Festival prenderanno parte noti esperti di letteratura ungherese, tra cui Balázs Keresztes, Ágnes Tótfalusi, Judit Berg, Dorka Gyárfás, Róbert Smid e Ádám Vajna. Nel rispetto della sua tradizione, il PesText Festival accoglierà discipline artistiche al di là della sfera letteraria, coinvolgendo altre forme d’arte strettamente correlate.

Non solo libri: fumetti, illustrazioni e spettacoli

Al Museo Letterario Petőfi, sarà possibile immergersi nell’esclusiva esposizione In every colour con opere di artisti francesi specialisti nell’illustrazione di libri. Il Festival offrirà inoltre una variegata selezione di spettacoli teatrali ed artistici. Il TÁP Theatre porterà in scena If the war came here di Janne Teller, diretta da Vilmos Vajdai. Miklós H. Vecsei e i suoi collaboratori porteranno a teatro Három Holló presentando una selezione dell’opera di János Pilinszky e Sándor Csoóri, mescolando teatro, musica, letteratura e performance. Noti fumettisti e illustratori creeranno disegni in tempo reale, sincronizzati con melodie uniche di Rozina Pátkai. Sull’industria teatrale in Ungheria è possibile leggere a questo link.

Collaborazione con il Festival Internazionale del Libro

Nel 2023, il PesText continuerà la collaborazione con il Festival Internazionale del Libro di Budapest. I partecipanti potranno godere di programmi congiunti presso il Millenáris durante il giorno e, dopo la chiusura serale del Festival del Libro, presso il teatro Három Holló, dove gli eventi del PesText serviranno da after-party ufficiale.

Tutti gli eventi del PesText sono gratuiti, alcuni richiedono la registrazione. Ulteriori dettagli sugli eventi e i link per la registrazione sono disponibili sulla pagina Facebook e il sito web ufficiale del Festival.

Perché investire in immobili negli USA? Rispondono gli esperti

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Abbiamo già scritto dei principali vantaggi di investire nel mercato immobiliare statunitense, sia per investimenti che per residenziale (seconda casa per vacanze, o soggiorni studio/lavoro) in questo articolo.

Se interessati al mercato immobiliare americano, vi invitiamo a contattare ITL Real Estate e a partecipare ai prossimi eventi per rispondere alle domande sugli investimenti immobiliari negli Stati Uniti.

Il prossimo evento già organizzato si terrà online il 28 settembre alle ore 15. Scrivendo a ITL Real Estate, o nell’evento LinkedIn, potete anticipare le vostre domande, per permettere agli esperti di prepararsi a rispondervi al meglio durante l’evento.

L’evento sarà in ungherese, ma su richiesta è possibile aggiungere anche l’italiano.

Per vedere alcune delle migliori opportunità di investimento negli Stati Uniti, vi invitiamo a consultare questo link.

Investire in immobili negli Stati Uniti dall’Ungheria

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ITL Real Estate grazie alla lunga esperienza e collaborazione con OPISAS propone una selezione di alcune delle migliori opportunità d’investimento e residenziali negli Stati Uniti, offrendo agli investitori l’opportunità di finalizzare il proprio investimento utilizzando un unico punto di riferimento in Ungheria.
ITL Real Estate grazie alla lunga esperienza e collaborazione con OPISAS propone una selezione di alcune delle migliori opportunità d’investimento e residenziali negli Stati Uniti, offrendo agli investitori l’opportunità di finalizzare il proprio investimento utilizzando un unico punto di riferimento in Ungheria.

ITL Real Estate grazie alla lunga esperienza e collaborazione con OPISAS propone una selezione di alcune delle migliori opportunità d’investimento e residenziali negli Stati Uniti, offrendo agli investitori l’opportunità di finalizzare il proprio investimento utilizzando un unico punto di riferimento in Ungheria.

I principali vantaggi del mercato immobiliare statunitense

Il settore immobiliare statunitense risulta particolarmente interessante per gli investitori che intendono proteggere i propri asset. Questo è possibile grazie alla diminuzione degli acquisti immobiliari (-30% in un anno), dovuta in gran parte ai mutui sulla prima casa, che hanno raggiunto tassi mai visti prima, stabilizzando i prezzi di acquisto e all’investimento in dollari, valuta con cui vengono ancora quotati i principali asset del mondo.

In secondo luogo, la struttura del mercato immobiliare statunitense (la maggior parte dei cittadini, soprattutto quelli in età lavorativa, non possiede l’abitazione in cui vive) rende molto vantaggiosi i redditi da affitto per i proprietari immobiliari. 

Attualmente, i valori delle proprietà a reddito variano dal 5% al 10%, offrendo una protezione significativa o completa dall’inflazione prevista per tutto il 2023.

Infine, in una prospettiva di medio-lungo termine, si tratta di un investimento ad alto rendimento in grado di superare l’inflazione. Nel caso previsto dalle banche centrali, in cui l’inflazione diminuirà e tornerà sotto controllo nei prossimi anni, i rendimenti recentemente osservati ricompenseranno ampiamente l’investitore anno dopo anno. Nel meno probabile scenario in cui l’inflazione continui a crescere, il valore degli immobili continuerà ad aumentare di conseguenza, compensando l’investitore al momento della vendita.

Interlocutore unico e gestione immobiliare

Le proprietà da offerte negli Stati Uniti sono affidate a una società di gestione immobiliare, che oltre a cercare e selezionare gli inquilini, si occupa di supervisionare ogni aspetto, dall’amministrazione alla manutenzione. Sarà proprio questo partner – i cui costi sono compresi nel calcolo del tuo rendimento netto – a occuparsi di tutto, alleggerendo il proprietario da qualsiasi compito operativo fino a quando desiderato.

Opisas è un gruppo internazionale specializzato nei servizi immobiliari negli Stati Uniti con una track history dal 2008 nella RICERCA, GESTIONE e VENDITA di immobili da Investimento, residenziali o lifestyle in alcune delle più prestigiose aree degli Stati Uniti.

  • GESTIONE – Hai un immobile negli USA e stai cercando di risolvere i problemi di gestione della proprietà? 
  • INVEST – Sei alla ricerca di un Investimento immobiliare con rendite nette fino all’11%?
  • VACATION – Vorresti una casa vacanza per te e la tua famiglia che dia possibilità di una rendita durante il  periodo di non utilizzo?

Se interessati al mercato immobiliare americano, vi invitiamo a contattare ITL Real Estate e a partecipare ai prossimi eventi per rispondere alle domande sugli investimenti immobiliari negli Stati Uniti. Il prossimo evento sarà il 28 settembre, online alle ore 15.

Le vendite degli immobili potrebbero diminuire

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Le vendite di case in Ungheria potrebbero diminuire a circa 100.000 nel 2023, il minimo degli ultimi 10 anni secondo Dávid Valkó, capo analista di OTP Ingatlanpont.

Valkó ha osservato che l’anno scorso le vendite di case hanno raggiunto circa 140.000, secondo i dati preliminari dell’Ufficio centrale di statistica (KSH).

Ha detto che la proiezione delle vendite di case di quest’anno ha tenuto conto degli acquisti anticipati in vista delle modifiche al programma di sussidio per l’acquisto di case per le famiglie (Csok) dall’inizio del prossimo anno.

Aumentano i prezzi nominali ma diminuiscono i prezzi reali

Sulla base dei dati della Magyar Nemzeti Bank (MNB), il prezzo nominale degli appartamenti in vendita è aumentato dell’1,2% nel primo trimestre di quest’anno rispetto al quarto trimestre del 2022 e del +4,7% su base annua. D’altro canto, nella prima metà di quest’anno, i prezzi reali hanno registrato un calo del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Secondo l’indice di sopravvalutazione della MNB – che mostra il livello attuale dei prezzi rispetto al livello di equilibrio stimato – mentre nel secondo trimestre dello scorso anno la sopravvalutazione era del 21,5% a livello nazionale e del 10% a Budapest, alla fine del 2022 era scesa al 9 per cento a livello nazionale e il 3 per cento a Budapest. In questo ha contribuito il fatto che, mentre lo scorso anno i salari reali erano ancora in crescita, i prezzi delle case in termini reali erano già diminuiti significativamente.

Sugli affitti

Gli affitti sono aumentati esponenzialmente nella capitale ungherese, per saperne di più clicca qui.

Sui mutui

Erika Kasziba, responsabile dello sviluppo dell’attività di mutuo per la casa della OTP Bank, ha detto che il mercato del credito per la casa si contrarrà quest’anno a causa degli alti tassi di interesse e del calo del reddito che potrebbe essere utilizzato per pagare le rate. Il volume del mercato di quest’anno sarà pari a circa 510 miliardi di fiorini, in calo rispetto ai 1,2 trilioni di fiorini del 2022.

Parlando di prestiti verdi: prima di richiederli, ci si dovrebbe rivolgere a uno/a specialista in energia, perché in questo modo potranno valutare con precisione lo stato del loro immobile e come ottenere un miglioramento di almeno il 30% nelle caratteristiche energetiche esistenti della proprietà.

Investire in immobili negli Stati Uniti

Se interessati al mercato immobiliare americano, vi invitiamo a contattare ITL Real Estate e a partecipare ai prossimi eventi per rispondere alle domande sugli investimenti immobiliari negli Stati Uniti.

Il prossimo evento sarà il 28 settembre, online alle ore 15.

Fonte: hungary.postsen.com

Al Budapest Demographic summit: 14-16 settembre anche la premier Meloni

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A Budapest da domani 14 settembre al 16 settembre, avrà il via la quinta edizione del Budapest Demographic summit, evento che vede riuniti policy maker, leadership religiose, accademici, media e società civile per discutere sull’impatto della famiglia e delle politiche demografiche su competitività, sostenibilità e sviluppo di strategie per il futuro.

Chi è passato dall’aeroporto avrà infatti anche notato i grandi banner multilingue con scritto “Ungheria per le famiglie” per promuovere l’evento biennale che si terrà per la sua quinta edizione al Museo Nazionale di Belle Arti (1146 Budapest, Dózsa György út 41), e il cui programma è disponibile sul sito.

Giorgia Meloni: 14 settembre, ore 11.00

Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Family: The Key to Security” e vedrà il contributo della premier italiana Giorgia Meloni, come aveva annunciato sulla sua pagina Facebook la presidente della Repubblica ungherese, che insieme ad altri relatori parlerà del come restituire fiducia alle famiglie in quanto “chiave per un futuro sostenibile” alla luce delle criticità degli ultimi anni (crisi, guerra, budget ristretti).  

La premier italiana parteciperà alla discussione delle 11, del 14 settembre.

I temi del Budapest Demographic summit

Il Demographic summit di Budapest si pone come un’occasione di discussione su “buone pratiche” e idee ed esperienze sulle sfide demografiche in generale. Katalin Novák, la presidente della repubblica ungherese, scrive sul sito come benvenuto presidenziale, questa lista di domande:

Come possiamo rafforzare le comunità tradizionali? Come rafforzare il senso di sicurezza di bambini/e, genitori e nonni/e? E cosa significa sicurezza per le famiglie? In che modo i (social) media influenzano il modo in cui pensiamo alle famiglie e cosa ci dice la scienza sul futuro delle nostre comunità? Come possiamo proteggere i/le nostri/e figli/e dai pericoli del mondo reale e virtuale e cosa dovremmo fare di fronte alle nuove sfide poste in vita dagli sviluppatori dell’intelligenza artificiale? Perché in Europa non nascono abbastanza bambini/e e cosa possiamo fare per invertire questa tendenza? Potrà mai finire l’inverno demografico che ha colpito il nostro continente e, in caso affermativo, che tipo di rinnovamento potrà seguirne? Quali sono i problemi affrontati laddove le popolazioni sono in crescita e come ne siamo colpiti? Quest’anno cerchiamo risposte a queste e ad altre domande simili.

Fonte foto: Facebook

Prezzi della produzione agricola: primo semestre 2023

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Quanto costa un pollo in Ungheria? Quale il prezzo del fertilizzante e dei cereali? Foto di Zeynep Sümer
Quanto costa un pollo in Ungheria? Quale il prezzo del fertilizzante e dei cereali? Foto di Zeynep Sümer

Uscito il 13 settembre, il report del Centro nazionale di statistica ungherese sui prezzi alla produzione agricola; sull’andamento dei prezzi dei cereali, della frutta, della verdura, del pollame e dei fertilizzanti.

Secondo i dati del primo semestre i prezzi alla produzione agricola sono aumentati del 6,9% nella prima metà del 2023, all’interno del quale i prezzi dei prodotti vegetali sono diminuiti del 3,0% e quelli degli animali e dei prodotti animali sono aumentati del 32%.

All’aumento del 16% dei prezzi degli input ha contribuito quasi nella stessa misura l’aumento dei prezzi delle componenti della produzione corrente, dei consumi e degli investimenti, che sono aumentati rispettivamente del 16%, e del 15%.

All’inizio del 2023, due effetti opposti hanno modellato i prezzi

Le gelate primaverili hanno danneggiato quasi la metà delle ciliegie, mentre le piogge e il raffreddamento di una settimana a maggio hanno causato una diminuzione della resa delle patate novelle. I prezzi dei cereali e dei semi oleosi sono stati depressi dall’elevato livello delle scorte.

Il prezzo del grano e dei raccolti industriali è diminuito

Il prezzo delle colture industriali è diminuito del 29% e quello dei cereali del 2,6% rispetto al primo semestre 2022.

Il prezzo del grano e del mais, come vediamo nel grafico sottostante, è diminuito significativamente dall’ottobre 2022. Le importazioni dall’Ucraina avrebbero giocato un ruolo decisivo, mentre il raccolto dell’anno scorso è ancora nei magazzini.

Il prezzo del grano e del mais è diminuito significativamente dall’ottobre 2022. Le importazioni dall'Ucraina hanno giocato un ruolo decisivo in questo, mentre il raccolto dell'anno scorso è ancora nei magazzini.

I prezzi di frutta e verdura sono aumentati in modo significativo

Altro trend di cui si sono accorti anche i consumatori in Ungheria, è che il prezzo della frutta è aumentato del 22% e quello della verdura del 25%. Nel primo gruppo di prodotti, il prezzo delle ciliegie è aumentato sopra la media (del 48%), mentre le ciliegie e le fragole sono aumentate solo più moderatamente (rispettivamente del 3,2 e del 13%).
Il prezzo delle patate è aumentato in modo significativo (del 49%). Oltre al basso livello delle scorte, anche la perdita di rendimento delle patate novelle dovuta alle piogge primaverili ha contribuito all’aumento dei prezzi.

L’aumento del prezzo del pollame da macello si è fermato

Il prezzo degli animali vivi è aumentato del 33% nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il prezzo di acquisto del pollame da macellazione (linea rossa nel grafico sottostante)è aumentato ininterrottamente per due anni e mezzo, per poi fermarsi al picco di 546 HUF/kg nel febbraio 2023, e non ha subito variazioni significative nei mesi successivi.

L’indice dei prezzi del primo semestre ha mostrato un aumento complessivo del 32%

Il prezzo dei suini da macellazione (linea verde nel grafico sottostante) nel periodo gennaio-giugno 2023 è aumentato del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel giugno 2023 hanno offerto 749 fiorini al chilogrammo per i suini da macello.

Quanto costano i fertilizzanti in Ungheria?

I prezzi dei fertilizzanti sono diminuiti in modo significativo
Nella prima metà del 2023, l’aumento del 16% dei prezzi dei fattori di produzione agricoli rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è il risultato di un aumento del 16% dei prezzi della produzione corrente e del 15% del livello dei prezzi degli investimenti agricoli.

La maggior parte delle componenti sono diventate più costose: il prezzo dell’energia è quello che è aumentato maggiormente, del 42%, rispetto alla prima metà del 2022, di cui i materiali per il riscaldamento erano più alti del 59% e i prezzi del carburante erano più alti del 38% rispetto a un anno prima.

Il prezzo dei fertilizzanti nella prima metà del 2023 è stato inferiore dell’11% rispetto al livello elevato registrato un anno prima, nella seconda metà del 2023 e nel secondo trimestre del 2022 si è dimezzato rispetto al picco registrato nella seconda metà del 2022.

Il prezzo di uno dei fertilizzanti più comunemente usati, calce-nitrato di ammonio (MAS) nel III trimestre 2022 è stato il più alto (327.000 HUF/ton) nel secondo trimestre del 2023. Nel quarto trimestre il prezzo è sceso a 146.000 fiorini per tonnellata.

Il prezzo dei foraggi è aumentato in modo significativo, di oltre il 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, includendo i foraggi semplici del 4,1% e quelli misti del 28%. Nel primo trimestre del 2023 i prezzi erano già diminuiti in modo significativo, erano inferiori del 7,4% rispetto al primo trimestre del 2023.
Rispetto alla prima metà del 2022, gli antiparassitari sono aumentati del 28% e i preparati veterinari del 16%.

Nell’ambito degli investimenti agricoli, il livello dei prezzi degli investimenti edilizi è aumentato del 20% e quello degli investimenti in macchinari dell’11%.

I prezzi di acquisto sono aumentati in modo più significativo rispetto ai prezzi alla produzione, il valore delle cesoie agricole era del 92,2% nella prima metà del 2023.

Fonte: ksh.hu

Eliminazione dell’imposta fondiaria sui terreni agricoli

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In futuro i comuni non potranno riscuotere tasse sui terreni agricoli e l’imposta fondiaria riscossa per quest’anno dovrà essere restituita entro il 1° ottobre. Lo riporta un video pubblicato sulla sua pagina Facebook da Zsolt Nyitrai, consigliere capo del primo ministro.

Si dichiara che l’emendamento alla legge per abolire l’imposta fondiaria sia stato sviluppato e presentato dal Ministero dell’Agricoltura insieme alle organizzazioni degli agricoltori. La Camera nazionale dell’agricoltura e l’Associazione delle cooperative di agricoltori ungheresi hanno presentato una petizione per vietare l’imposta fondiaria.

Nyitrai ha definito l’azione un successo, poiché più di 120.000 persone hanno firmato la petizione.

Nei primi nove mesi del 2021 infatti, i prezzi dei terreni agricoli erano aumentati in media del 6,58% a livello nazionale. L’aumento dei prezzi reali era rallentato, dal 3,2% su base annua all’1,4%. Per maggiori informazioni sui prezzi dei terreni, clicca qui.

Roma Expo 2030 in mostra all’Istituto Italiano di Cultura

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L’Istituto Italiano di Cultura di Budapest ospita la mostra fotografica “Roma Expo 2030: eterna evoluzione” dal 6 settembre fino al 30 novembre 2023.

La mostra fotografica, precedentemente aperta solo a chi fosse in possesso di un invito, è ora disponibile a tutti. 

Curata dall’Agenzia ANSA e promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Comitato EXPO 2030 Roma racconta, in un percorso di 36 scatti, i volti più conosciuti e quelli più innovativi della Capitale, passando dalla moda al cinema, dai grandi eventi all’accoglienza, alla grande innovazione architettonica e tecnologica.

La mostra fotografica, di cui avevamo scritto precedentemente in questo articolo, fa parte di una serie di mostre che si stanno organizzando in tutto il mondo per promuovere Expo 2030 Roma vista come un’occasione unica e irripetibile per porre al centro dell’attenzione l’uomo e la sua capacità di reinventare il proprio “habitat”, la città. La candidatura della capitale italiana promuove un progetto concreto di sviluppo e sostenibilità ambientale, in cui al primo posto figurano l’inclusione e il rispetto dei diritti.

Ora che l’esposizione ha aperto le porte al grande pubblico, tutti avranno la possibilità di poter effettivamente partecipare a questo progetto: la scelta ora spetta a te.

Salario minimo: aspettative e discussioni sull’aumento 2024

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Sono attualmente in corso le trattative salariali autunnali, il cui tema principale è legato a come rispondere all’inflazione. Nell’articolo ripercorriamo il trend degli aumenti salariali, la situazione attuale e concludiamo parlando delle prospettive per il 2024.

Salari lordi mensili in Ungheria dal 2020 al 2023. Fonte: KSH

Riunione del VFK

A causa della mancanza di dati concreti, nel 2023 non è stato possibile discutere in modo significativo dell’aumento del salario minimo di metà anno. La dichiarazione è stata fatta nella riunione del Forum consultivo permanente (VKF) del settore della concorrenza e del governo, lo riporta l’Associazione dei sindacati ungheresi (MASzSz) dopo l’incontro. 

Come avevamo già scritto qui, dopo Lettonia, Romania e Bulgaria, l’Ungheria ha il salario minimo più basso nella classifica degli Stati membri dell’UE, e questo influisce sulla disponibilità della manodopera. 

Secondo il presidente del MASzSz, Zlati Róbert, nella riunione non è stato possibile conoscere alcun dettaglio né sulle modifiche della legge sulla tutela del lavoro né sulle norme sulla detrazione della quota associativa; i quali sarebbero svantaggiosi per i sindacati.

Durante l’incontro non è stato nemmeno rivelato cosa intendesse il primo ministro Viktor Orbán con la sua dichiarazione dell’altro giorno secondo cui “gli aumenti salariali si stanno adeguando all’inflazione”. Si teme che non si sia riferito all’aumento del salario minimo a metà anno ma alla conseguenza della riduzione dell’inflazione.

L’argomento è stato ampiamente riportato anche dai media. Il presidente di MASZSZ Róbert Zlati è stato interpellato al riguardo nel programma Egyenes beszéd di ATV, disponibile in ungherese qui.

Il trend degli aumenti e le aspettative per quest’anno

Oltre al salario minimo, il salario medio di alcune professioni in Ungheria varia notevolmente, con alcuni professionisti che guadagnano molto di più rispetto ad altri, per saperne di più sui lavori più e meno retribuiti in Ungheria clicca qui.

Nel 2022 il governo aveva dichiarato che il salario minimo per i lavoratori avrebbe subito un incremento. Il salario minimo per il personale qualificato era prefissato a 260.000 fiorini mentre quello per i non qualificati a 200.000 fiorini. 

La proposta del 2023 prevedeva che il salario minimo garantito -che rappresenta un aumento dell’onere salariale per le imprese molto superiore al salario minimo- aumentasse in due fasi.

Salari lordi mensili (medie) in Ungheria per settori nel Giugno 2023. Fonte: KSH

2023: la situazione attuale

Dal 1 gennaio 2023, il salario minimo mensile lordo è stato di 232.000 fiorini e il salario minimo garantito è di 296.400 fiorini. Ha rappresentato un aumento del 16% e del 14% rispettivamente all’anno precedente, mentre l’inflazione è stata di circa il 25 percento nei primi 3 mesi del 2023.

Nel 2023 non sono stati registrati aumenti per il salario minimo e il salario minimo garantito mentre le trattative salariali autunnali sono attualmente in corso. Il tema principale è legato a come rispondere all’inflazione. Nel grafico: i salari lordi e netti mensili in Ungheria per settori nel primo semestre 2023. Fonte: KSH

Salari lordi e netti mensili in Ungheria per settori nel primo semestre 2023. Fonte: KSH

Le previsioni per il 2024

I fondamenti del sistema ungherese del salario minimo potrebbero cambiare a partire dal 2024, poiché la fusione tra il salario minimo attuale e il salario minimo garantito sarà all’ordine del giorno durante i negoziati sui salari autunnali.

In questo caso il salario minimo aumenterebbe del 30-35% e raggiungerebbe i 300.000 fiorini.

Melinda Mészáros, presidente della Confederazione dei sindacati vede in questo scenario un’opportunità per i rappresentanti degli interessi per concordare già a settembre l’integrazione salariale di quest’anno. In questo caso, i dipendenti interessati riceverebbero di più a partire da ottobre 2023.

Esiste anche la possibilità che i dipendenti ricevano l’indennità in un’unica soluzione alla fine dell’anno, ma ciò trova meno sostegno da parte dei gruppi di interesse dei datori di lavoro.

Giunti a questo punto, e con le ultime dichiarazioni di metà anno, non ci resta che attendere la fine del 2023 per tirare le fila.

Fonte grafici: KSH

Ungheria: Finest entra nel capitale sociale DTI Hungary Kft

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Finest S.p.A. esprime soddisfazione per l’operazione di investimento in affiancamento al Gruppo DTI, solida e innovativa realtà friulana, impegnata in un settore ad alta componente di ricerca e sviluppo, come quello dell’elettronica avanzata per realizzare soluzioni HMI, IoT, power units e cablaggi per i mercati dell’elettrodomestico professionale nei settori coffee, beverage, pizza&bakery, professional food service e dell’automotive, che rappresentano alcuni dei pilastri principali su cui si fonda l’architettura delle catene globali del valore europee. L’investimento in Ungheria mira a portare l’azienda triveneta nel cuore delle dinamiche internazionali di tali catene del valore, mantenendo saldamente il controllo della filiera produttiva e consentendo alla casa madre di Tavagnacco (UD) di incrementare la propria competitività sui mercati esteri.
Finest S.p.A. esprime soddisfazione per l’operazione di investimento in affiancamento al Gruppo DTI, solida e innovativa realtà friulana, impegnata in un settore ad alta componente di ricerca e sviluppo, come quello dell’elettronica avanzata per realizzare soluzioni HMI, IoT, power units e cablaggi per i mercati dell’elettrodomestico professionale nei settori coffee, beverage, pizza&bakery, professional food service e dell’automotive, che rappresentano alcuni dei pilastri principali su cui si fonda l’architettura delle catene globali del valore europee. L’investimento in Ungheria mira a portare l’azienda triveneta nel cuore delle dinamiche internazionali di tali catene del valore, mantenendo saldamente il controllo della filiera produttiva e consentendo alla casa madre di Tavagnacco (UD) di incrementare la propria competitività sui mercati esteri.

DTI Hungary Kft., sede produttiva ungherese di DTI Srl, annuncia l’ingresso di Finest SpA al 43,6% nel proprio capitale sociale. Finest ha effettuato un investimento complessivo di circa 1,3 milioni di euro che consente a DTI Hungary l’aumento di capitale e un supporto nelle attività previste dal business plan ’21-’26.

DTI Hungary potrà così stabilizzare la propria capacità di crescita, proponendo soluzioni innovative anche a nuovi mercati e sostenendo così l’internazionalizzazione commerciale.

Il progetto si inserisce nel piano di potenziamento del nuovo headquarter di Zalaegerszeg, Ungheria, che vedrà compimento nel prossimo mese di ottobre con un raddoppio degli spazi a disposizione per un totale di 5000mq ed un consolidamento del team di produzione.

“In Finest SpA abbiamo trovato un partner affidabile ed allineato alle nostre esigenze”

Ha commentato Vinicio Dalla Torre (vinicio dalla torre) – General Manager plant DTI Hungary, e “questo ci consente di effettuare importanti investimenti in tecnologia, mezzi e risorse per potenziare la capacità produttiva della nostra azienda ed incrementarne l’efficienza, sostenendo così la competitività sul mercato.”

Finest S.p.A. esprime soddisfazione per l’operazione di investimento in affiancamento al Gruppo DTI, solida e innovativa realtà friulana, impegnata in un settore ad alta componente di ricerca e sviluppo, come quello dell’elettronica avanzata per realizzare soluzioni HMI, IoT, power units e cablaggi per i mercati dell’elettrodomestico professionale nei settori coffee, beverage, pizza&bakery, professional food service e dell’automotive, che rappresentano alcuni dei pilastri principali su cui si fonda l’architettura delle catene globali del valore europee.

Ungheria come cuore delle dinamiche internazionali

L’investimento in Ungheria mira a portare l’azienda triveneta nel cuore delle dinamiche internazionali di tali catene del valore, mantenendo saldamente il controllo della filiera produttiva e consentendo alla casa madre di Tavagnacco (UD) di incrementare la propria competitività sui mercati esteri.

Fonte: Comunicato stampa di dtindustry.com

Indo European Business Council: il Capitolo Ungherese

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Indo-European-Business-Council-Budapest-2023
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Il 28 giugno 2023, l’Indo European Business Council ha lanciato il suo “Capitolo Ungherese” a Budapest, inaugurando così il suo percorso volto a catalizzare la crescita da entrambe le parti e massimizzare i risultati. All’evento hanno partecipato oltre 500 delegati, tra cui leader d’impresa, responsabili politici, diplomatici e media. Questo evento ha segnato una fondamenta per la costruzione di una futura cooperazione tra le parti, mirando a sviluppare aree di collaborazione più ampie, con un impatto decisamente positivo sul commercio tra l’India e l’Europa.

L’IEBC crea una piattaforma per le imprese, permettendo loro di fare rete, collaborare e stabilire partnership reciprocamente vantaggiose, al fine di ottimizzare il potenziale di crescita nel commercio bilaterale tra l’India e l’Europa. Promuove infatti politiche che supportano la crescita delle imprese e favorisce un ambiente aziendale più trasparente in entrambe le regioni; contribuisce poi a rinsaldare i legami culturali tra l’India e l’Europa, rafforzando così la partnership strategica tra le due regioni. L’IEBC sostiene infine le PMI in India e in Europa nell’accesso ai mercati nazionali ed internazionali.

Inoltre, il IEBC agevola il commercio, gli investimenti e il trasferimento di tecnologia tra l’India e l’Europa, facilitando l’accesso al mercato e la crescita delle imprese per le aziende di entrambe le regioni. Il IEBC offre una piattaforma per le imprese per fare rete, collaborare e stabilire partnership reciprocamente vantaggiose.

Prossimo Evento Pubblico: 21/23 settembre 2023

Il nostro prossimo evento inizierà il 21 settembre 2023 e terminerà il 23, dalle 17:00 alle 23:00, presso “Botellon Terasz”, Kazinczy utca 21, Budapest 1075.

Sarà focalizzato sulla creazione di una “Sinergia Culturale” tra l’India e l’Ungheria. Vi invitiamo calorosamente ad unirvi a noi per celebrare la molto amata e apprezzata “Cucina Indiana”, insieme ad un “ricco tributo culturale” all’India come amica dell’Ungheria.

Vi invitiamo a leggere la nostra intervista a Partha Satpathy, ambasciatore indiano a Budapest.

Per saperne di più su altri eventi culturali indiani, clicca qui per leggere l‘articolo sull’esibizione di Sandhyadipa Kar presso il Centro Culturale Amrita Sher-Gil, per far conoscere la danza e la musica Odissi.

Ambasciata dell’India a Budapest: Risponde l’ambasciatore Partha Satpathy

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Abbiamo avuto il piacere di incontrare Partha Satpathy, Ambasciatore dell’India a Budapest, che alle penne di Economia.HU ha rilasciato un’intervista che spazia dal ruolo dell’India nel contesto internazionale alla comunità Indiana in Ungheria.

Potrebbe riassumere brevemente il ruolo dell’India nell’ambiente internazionale?

L’India è un attore globale, non solo per le sue risorse in termini di economia e popolazione, ma anche per la diversità e la specializzazione della sua economia, nonché per la sua struttura politica. L’India è la madre della democrazia, di tutte le democrazie, se consideriamo la sua storia e il tipo di democrazia che ha praticato. Fin dal momento in cui è diventata indipendente e ha adottato il concetto di “India moderna”, è stata un esempio unico di come un paese in via di sviluppo, nonostante molte sfide, abbia perseverato nel suo impegno per il governo del popolo.

E per quanto riguarda la regione dell’Europa Centro-Orientale?

Un attore globale dovrebbe concentrarsi sulla parte sviluppata del mondo, che è l’Europa; nel caso dell’India, in particolare sul versante dell’Europa orientale, come, ad esempio, il Gruppo di Visegrád (noto anche come Visegrád Four, V4 o Quartetto europeo). Tradizionalmente, l’India ha avuto buoni rapporti sia politici che economici con questi paesi dell’Europa orientale, sia prima che dopo gli anni ’90, quando hanno abbracciato la democrazia.

Così, consapevolmente e sempre più, abbiamo compreso che questa è un’area in cui possiamo avere molto scambio reciproco e dove ci sono aziende in cui possiamo investire. I profitti derivanti dalle attività commerciali qui sono notevolmente elevati, quindi questa area è diventata davvero importante. A livello globale, vediamo anche altri paesi concorrenti concentrarsi su questa regione, pertanto abbiamo deciso di intensificare la nostra attenzione, non solo per comprendere cosa il paese abbia da offrire, ma anche per far comprendere a questi paesi quanto sia vasto il mercato indiano.

Alcuni dei punti di forza che evidenziamo sono:

  • naturalmente, la democrazia;
  • lo stato di diritto;
  • la prevedibilità e il rispetto dell’ordine internazionale.

È una combinazione perfetta, e quindi ognuno si rende conto dei vantaggi e delle opportunità.

Potrebbe brevemente riassumere la relazione dell’India con l’Ungheria?

Le relazioni tra l’India e l’Ungheria sono state strette e amichevoli, caratterizzate da molteplici sfaccettature e sostanzialità, e dopo il 1990 si sono rafforzate e accelerate. Queste relazioni hanno resistito alle vicissitudini dei cambiamenti politici ed economici, in particolare in Ungheria, e alla riorientazione della sua politica estera nel periodo successivo alla Guerra Fredda.

Gli ungheresi sono estremamente grati per il ruolo dell’India nella rivolta del 1956 in Ungheria. L’intervento dell’India con l’Unione Sovietica ha salvato la vita del Dr. Arpad Goncz, che successivamente è diventato Presidente dell’Ungheria dal 1990 al 2000. L’India è vista come un paese la cui antica cultura, tradizioni spirituali e l’eccellenza accademica e scientifica, specialmente nel settore della conoscenza, sono profondamente affascinanti per gli ungheresi comuni. La relazione economica bilaterale è stata rafforzata anche grazie a investimenti dell’ordine di quasi 3 miliardi di dollari da parte dell’India in Ungheria.

Dal punto di vista politico, riconosciamo che l’Ungheria ha una certa indipendenza di pensiero; la rispettiamo anche perché crediamo che una linea di pensiero indipendente dia equilibrio al mondo. Abbiamo constatato che anche in Ungheria questa pratica è diffusa, quindi c’è molta comprensione politica tra le leadership su questo argomento.

Cosa ci può dire riguardo agli investimenti indiani in Ungheria?

L’India è stata il maggiore investitore greenfield in Ungheria nel 2014 e il terzo maggiore nel 2015. La presenza indiana principale in Ungheria include Apollo Tyres, SMR Automotive, Sun Pharmaceuticals, Orion Electronics Ltd., Sona BLW, Cosmos e importanti aziende IT come TCS, WIPRO, Cognizant e Tech Mahindra.

Apollo Tyres ha stabilito una fabbrica di produzione di pneumatici greenfield in Ungheria con un investimento di 475 milioni di euro. Alla fine del 2020, il valore totale degli investimenti ha raggiunto i 700 milioni di euro, con l’azienda che impiega oltre 800 lavoratori.

Il Primo Ministro Viktor Orbán e il Presidente di Apollo, Onkar Kanwar, hanno posto la prima pietra della fabbrica il 10 aprile 2015. Nel maggio 2018, il Gruppo Samvardhana Motherson (SMG) ha inaugurato una espansione da 5 miliardi di fiorini ungheresi (15,3 milioni di euro) presso la sua sede a Túrkeve (Ungheria sudorientale). La divisione di plastica stampata di SMG, Motherson Automotive Technologies & Engineering (MATE), costruirà un impianto di 12.000 metri quadrati, creando 100 posti di lavoro. Il gruppo multinazionale con sede a Gurgaon, SRF Limited, ha annunciato nel giugno 2018 l’apertura di uno stabilimento di confezionamento nella città di Jaszfenyszaru (a circa 70 km da Budapest). L’azienda sta investendo 60 milioni di euro e impiegherà 100 lavoratori. Il 21 novembre 2018, è stato annunciato un investimento greenfield di 71,5 milioni di euro da parte di Flex Films Europa, una controllata di Uflex India Ltd. L’azienda installerà uno stabilimento di produzione di materiali per l’imballaggio flessibile a Rétság.

Le aziende indiane in Ungheria danno lavoro a oltre 10.000 persone. Ci sono anche un piccolo numero di indiani di prima generazione che hanno avviato attività. Quindi, in questi termini, l’Ungheria è uno dei principali paesi di destinazione, così come lo sono anche altri paesi e grandi economie. Gli investimenti vengono effettuati dove è stata valutata una giusta proporzione tra rischio e ricompensa. Questo è il compromesso che le aziende utilizzano per decidere dove investire o non investire. L’Ungheria non è sempre il paese più facile, ma è piuttosto prevedibile e diretto, quindi non ho riscontrato problemi nell’avviare un’attività. Questo è il feedback che spesso riceviamo dai nostri investitori e leader, ed è per questo che continuiamo a investire in Ungheria. L’incertezza, in ogni caso, è la cosa peggiore per un ambiente aziendale; penso che il governo qui lo riconosca e ne sia consapevole. L’Ungheria è sicuramente un ambiente sano.

Può approfondire gli impegni diplomatici tra i due paesi e gli obiettivi comuni in politica estera?

La politica estera è una questione che ogni paese affronta con grande impegno, poiché riguarda la sua indipendenza d’azione. Come l’India, anche l’Ungheria ha una linea di pensiero indipendente basata sulla fiducia globale. Questo tipo di credibilità, se vogliamo chiamarla così, fa sì che l’India sia forse uno dei pochissimi paesi che può sedersi con tutti gli altri e parlare con fiducia e affidabilità su questo aspetto. Portiamo questi valori al tavolo quando interagiamo con vari partner. Nel caso dell’Ungheria, la stabilità internazionale, la pace e l’ordine sono aspetti riconosciuti da entrambi i nostri paesi. Inoltre, entrambi comprendiamo l’importanza della sicurezza energetica, della sicurezza sanitaria e della sicurezza ambientale come componenti della sicurezza nazionale. Oggi la sicurezza nazionale è multidimensionale e non riguarda solo la difesa o la protezione dei confini, ma si inserisce in un’era in cui la sicurezza economica e informativa rivestono un ruolo cruciale; quindi, quando queste aree diventano critiche, diventano critiche anche le reti che le sostengono.

Potrebbe fornire un esempio delle connessioni tra la sicurezza nazionale e la sicurezza sanitaria?

Consideriamo ad esempio il caso del Covid e quanto sia stata critica la sicurezza sanitaria per la sicurezza nazionale.

Se la tua popolazione non è protetta, cosa farai riguardo all’economia? Non importa solo che la tua popolazione sia protetta: se il mondo intero non è protetto, tutto crolla. Il mondo è così globalmente interconnesso che anche un solo elemento colpito può scatenare un effetto domino, e questo è stato molto evidente nella nostra lotta contro il Covid. L’India è forse il più grande produttore di vaccini al mondo e lo fa a prezzi accessibili per tutte le persone. Non dico economici perché spesso c’è un fraintendimento quando si parla di economicità, ma l’accessibilità è importante.

Pertanto, vorrei utilizzare due parametri per valutare l’efficacia della nostra offerta sanitaria (farmaci, prodotti medici, vaccini…): l’accessibilità ed effettivamente l’accessibilità economica. Non ha senso avere il miglior farmaco se nessuno può permetterselo. Hai bisogno di un farmaco efficace che possa risolvere i problemi e che allo stesso tempo sia accessibile in termini di costo. Nella lotta contro il Covid, con i vaccini, questo è diventato molto chiaro. Non abbiamo soltanto vaccinato la nostra popolazione, ma abbiamo inviato molte dosi di vaccino a zone bisognose in tutto il mondo, compresa l’Africa, parte dell’Europa e anche dell’Asia. Questa è una comprensione che penso entrambi i paesi apprezzino.

E cosa possiamo dire riguardo alla sicurezza energetica?

La sicurezza energetica oggi è legata alle fonti rinnovabili. L’India guida le linee internazionali solari insieme alla Francia e vuole vedere sempre più energia solare e tutte le forme di energia rinnovabile in cui l’impronta di carbonio viene progressivamente ridotta. Per raggiungere una sorta di giustizia climatica, è importante avere non solo fonti di energia rinnovabile, ma anche le tecnologie e le risorse ad esse legate. Se non si dispone delle risorse per finanziare il processo, come si potrà rendere il mondo più ecologico? Se il finanziamento di questa tecnologia ecologica diventa proibitivamente costoso, allora si creerà nuovamente una situazione disuguale. Ritorna quindi il concetto di giustizia, perché si potrebbe avere una parte del mondo verde, ma se il resto del mondo non lo è, questa parte verde non può sostenerlo. Questo è l’approccio che abbiamo adottato e sono molto contento di vedere che anche qui in Ungheria c’è un forte focus su questo aspetto. Stiamo parlando di sicurezza, clima, ambiente, acqua, salute e altre questioni, quindi siamo consapevoli che queste importanti aree dell’ordine globale sono rilevanti e che ogni paese dovrebbe svolgere il proprio ruolo, ed è ciò che stiamo facendo.

Parlando delle relazioni bilaterali, quali sono i principali settori di cooperazione tra i due paesi?

Tutti i settori sono oggetto di cooperazione bilaterale, il nostro commercio sta migliorando e abbiamo diverse aziende che stanno esplorando il mercato europeo attraverso l’Ungheria. Sappiamo che l’Ungheria ha settori specifici molto evoluti: il settore automobilistico, il settore delle batterie, il settore della gestione delle acque… quindi stiamo approfittando di ciò che è disponibile e cercando anche di capire come questo si integri nella catena di approvvigionamento in Europa.

E per quanto riguarda la Cooperazione Economica e Commerciale bilaterale?

La cooperazione economica tra l’India e l’Ungheria ha una lunga storia. La cooperazione in questo campo è stata istituzionalizzata nel 1949 con la firma di un accordo di scambio in rupie, che funzionava attraverso la negoziazione di protocolli annuali che stabilivano i prodotti da scambiare e le relative quantità, con il commercio che veniva canalizzato attraverso agenzie governative.

I principali articoli esportati dall’India prima del 1990 includevano tè, tabacco, pepe e altre spezie, torte degrassate, pelli lavorate e tomaie per calzature, minerale di ferro e pellet, prodotti di cotone e juta, prodotti ingegneristici, veicoli Maruti, prodotti chimici e prodotti chimici. Le importazioni dall’Ungheria includevano acciaio e prodotti in acciaio, prodotti chimici, macchine utensili, legumi, piselli, carta da giornale e prodotti ingegneristici, specialmente per ferrovie e progetti energetici. Inoltre, oltre 25 collaborazioni erano state stabilite in India da aziende ungheresi. Il commercio ha superato i livelli degli anni ’80 e ora ammonta a circa 750 milioni di dollari USA, con un saldo commerciale a favore dell’India.

E per quanto riguarda le principali esportazioni ungheresi in India?

Si tratta di apparecchi meccanici e relativi componenti, apparecchiature elettriche ed elettroniche, apparecchi per la registrazione di immagini televisive e sonore e relative parti, prodotti chimici organici, apparecchi ottici, fotografici e cinematografici, strumenti di misura, controllo e precisione, strumenti medici o chirurgici e relativi accessori, veicoli e loro componenti, prodotti farmaceutici, materie plastiche, articoli di carta, ferro e acciaio.

E per quanto riguarda le principali esportazioni indiane in Ungheria?

Anche in questo caso troviamo macchinari e apparecchi meccanici e relativi componenti, prodotti chimici organici, prodotti farmaceutici, apparecchiature elettriche ed elettroniche, apparecchi per la registrazione di immagini televisive e sonore e relative parti. Troviamo poi veicoli e loro parti, calzature, articoli in gomma, ferro e acciaio, materie plastiche.

Ci sono investimenti in programma dall’India?

Molte aziende hanno parlato con me di questo, ma l’attuale clima economico è così incerto che non posso dirlo con certezza. Tuttavia, tutti i giocatori stanno già cercando ulteriori investimenti, e come ho detto, siamo consapevoli che la catena di approvvigionamento è stata efficace nell’attuale mondo e nel contesto politico attuale

Può approfondire come India e Ungheria cooperano in altri campi?

Tendiamo a porre l’accento sul campo economico, ma le relazioni culturali sono altrettanto solide. Gestiamo un centro culturale qui, e gli ungheresi gestiscono un centro culturale in India. Il nostro concetto di benessere nella vita è importante per condurre uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e perché ognuno deve essere sostenibile individualmente. La sostenibilità non riguarda solo il consumo, ma anche la conoscenza delle tecniche o degli strumenti utilizzati per vivere comodamente. Inoltre, la salute mentale è una grande questione oggi, e in questi campi l’India ha molto da offrire in termini di Yoga, Ayurveda e benessere della vita. Tutto ciò rientra in ciò che chiamiamo il quadro secolare della vita. Queste sono soluzioni che la civiltà indiana ha sviluppato in migliaia di anni e ha offerto al mondo.

Potrebbe fornire ulteriori dettagli riguardo al campo culturale?

Il Centro Culturale Indiano a Budapest, del quale ho parlato precedentemente, è stato ufficialmente inaugurato nel novembre 2010 e ribattezzato Centro Culturale Amrita Sher-Gil il 15 agosto 2014. Il Centro ha organizzato regolarmente attività culturali dal 2010. Inoltre, vengono regolarmente tenute lezioni di Yoga, Danza, Musica e Hindi, proiezioni di film indiani. Il Centro pubblica regolarmente una rivista bimestrale chiamata ‘Amrit’. L’Ambasciata ha anche organizzato giornate culturali indiane in diverse città importanti dell’Ungheria. Nel 2010 è stato costituito il Bhartiya Samaj per soddisfare le esigenze culturali della comunità. La Giornata Internazionale dello Yoga è stata celebrata per la prima volta a Budapest il 21 giugno 2015, con yoga, spettacoli culturali indiani, pittura all’henné, cucina indiana, e artigianato. Il Festival Culturale Gange-Danubio è stato lanciato nel giugno 2016, con la partecipazione di gruppi culturali di varietà di ballerini e artisti dall’India. La quinta Giornata Internazionale dello Yoga è stata organizzata nel giugno 2019 in 17 città dell’Ungheria. L’Ambasciata ha celebrato il 150° anniversario della nascita di Mahatma Gandhi il 2 ottobre 2018 nella prestigiosa Sala Szell Kalman del Parlamento ungherese. Allo spettacolo hanno partecipato il Presidente dell’Assemblea Nazionale ungherese e membri del Parlamento ungherese. Il 21 febbraio 2019, in collaborazione con l’Ambasciata, la Magyar Posta ha emesso un foglio commemorativo di quattro francobolli in occasione della celebrazione del 150° anniversario della nascita di Mahatma Gandhi in quarantamila copie. Il 4° Festival del Cinema Indiano è stato organizzato dal 4 al 10 ottobre 2018 al cinema Puskin di Budapest, mentre il 5° Festival del Cinema Indiano è stato organizzato dal 7 al 13 ottobre 2019 con la partecipazione di noti personaggi del cinema. Ad esempio, puoi leggere qui dei dettagli sulla celebrazione per la Giornata dell’Ayurveda 2022 presso l’Ambasciata dell’India a Budapest.

E per quanto riguarda l’istruzione?

In termini di istruzione, abbiamo diversi studenti che vengono qui. Sappiamo che l’Ungheria ha settori avanzati di studio, come l’ingegneria automobilistica e la medicina. Allo stesso modo, offriamo numerose borse di studio agli ungheresi per studiare in India. Oggi ci sono, credo, due punti di riferimento che evidenziano in particolare il potenziale dell’India. Il primo riguarda la salute: oggi siamo la farmacia globale, quindi i paesi hanno molto da imparare dalla nostra catena di approvvigionamento, dalla produzione che può garantire prodotti di alta qualità a prezzi accessibili e convenienti. L’altro aspetto riguarda l’informatica: abbiamo grandi capacità nella formazione di studenti nelle aree dell’informatica, dell’intelligenza artificiale e della robotica. Questa disponibilità è ben nota in India e all’estero.

Infine, potrebbe illustrare come India e Ungheria cooperano nei campi della scienza e della tecnologia?

La cooperazione nel settore della scienza e della tecnologia è un punto focale nelle relazioni tra India e Ungheria. Attualmente, la cooperazione bilaterale è gestita attraverso due accordi: uno tra l’Indian National Science Academy (INSA) e l’Accademia delle Scienze Ungherese (HAS), e un altro tra il Dipartimento di Scienza e Tecnologia indiano e il Ministero dell’Economia Nazionale ungherese.

Durante l’undicesima riunione congiunta India-Ungheria sulla Scienza e la Tecnologia [Online], tenutasi il 29 luglio 2020 e ospitata dall’Ufficio NRDI dell’Ungheria, sono stati identificati sette progetti congiunti nei settori dell’Energia, dell’Ambiente, dell’Acqua, della Biotecnologia, dell’Agricoltura Alimentare, e sono stati discussi altri quattro progetti potenziali.

C’è un previsto aumento del flusso di lavoratori dall’Asia, come considera questa questione?

La migrazione e la mobilità sono aspetti indispensabili in un mondo globalizzato. È un fatto acquisito che in India abbiamo una vasta quantità di manodopera, sia in ambito specializzato che non. Inoltre, c’è una perfetta corrispondenza, dal momento che l’Ungheria riconosce che uno dei problemi che affronterà nel suo percorso di crescita è la carenza di manodopera, sia specializzata che non.

È difficile organizzare un’immigrazione etica quando c’è completa libertà e un flusso agevole e pulito di persone. È necessaria una chiara linea di comunicazione, ma nella pratica ciò risulta difficile. Cosa ne pensa a riguardo?

Penso che i paesi con una popolazione ridotta debbano cercare di trovare il giusto equilibrio. Tuttavia, è importante distinguere tra migrazione legale e illegale. La migrazione illegale è un problema che non incoraggiamo né facilitiamo, ma cerchiamo di contrastare con determinazione, poiché colpisce le persone più vulnerabili e favorisce trafficanti senza scrupoli. Siamo completamente contrari a essa, e l’Ungheria condivide questa stessa posizione. Stiamo attualmente discutendo la mobilità e la migrazione sia a livello europeo, con un focus regionale, che a livello bilaterale con l’Ungheria.

Nelle professioni specializzate, possiamo offrire molto, come ad esempio nel settore sanitario, nell’ICT e nell’ingegneria. Queste sono competenze che non si possono acquisire da un giorno all’altro. L’India ha fatto investimenti mirati in università, istituti di formazione e strutture in grado di sviluppare queste competenze, e pertanto sono disponibili. Non è un caso che si trovino molti medici, ingegneri e informatici indiani negli Stati Uniti, ad esempio. Sono tutti professionisti altamente qualificati, e l’Ungheria lo riconosce. Non ho sentito parlare di problemi riguardo al movimento di lavoratori altamente specializzati. Per quanto riguarda la manodopera non specializzata, l’Ungheria è un paese agricolo che produce una quantità considerevole di frutta, prodotti alimentari e vino, tutti settori che richiedono forza lavoro. Ci sono esempi molto positivi di utilizzo di lavoratori indiani in queste aree, e quindi in generale, quando c’è domanda, riusciamo a trovare una soluzione adeguata.

Quali istituzioni supportano lo sviluppo commerciale tra i due paesi (club commerciali, agenzie commerciali, uffici governativi)?

A livello governativo, istituzionalmente abbiamo una camera economica congiunta. Si sono riuniti proprio lo scorso ottobre, dove naturalmente il commercio e l’industria sono stati uno dei principali punti all’ordine del giorno per la cooperazione. Sono stati identificati settori in cui valutare i progressi. A livello aziendale, abbiamo accordi di cooperazione tra le camere di commercio locali e la Confederation of Indian Industries (CII), l’associazione delle industrie indiane con sede in India. Si tratta principalmente di accordi bilaterali che comprendono la partecipazione reciproca a fiere commerciali, eventi commerciali e programmi settoriali. Abbiamo anche un club indiano molto importante, ma non abbiamo una specifica Camera di Commercio Indiana locale semplicemente perché finora non si è sentita la necessità di crearla come elemento di lobbying o come fonte di acquisizione di conoscenze. Le aziende indiane desiderano sapere dove investire, naturalmente devono condurre le dovute verifiche e devono fare affidamento su fornitori di servizi. Quindi cercano informazioni e l’ambasciata li assiste in queste aree.

Potrebbe darci informazioni sulla struttura istituzionale della cooperazione economica?

Oltre a trattati commerciali e altri accordi che forniscono il quadro istituzionale per la cooperazione economica con l’Ungheria, esiste il Comitato congiunto Indo-Ungherese per la Cooperazione Economica, che fornisce il quadro istituzionale per le discussioni intergovernative sulla cooperazione economica. Il Dipartimento di Politica Industriale e Promozione è la nostra agenzia di riferimento.

La Quinta Sessione del JCEC si è tenuta il 6-7 marzo 2018 a Nuova Delhi. Entrambe le parti hanno concordato che il pieno potenziale di cooperazione in diverse aree è rimasto inutilizzato e hanno condiviso il punto di vista secondo il quale, sia il governo, sia il settore privato nei rispettivi paesi, dovrebbero compiere ulteriori passi al fine di promuovere il commercio e gli investimenti e rafforzare le relazioni commerciali. Sono in corso sforzi per la prossima sessione del JCEC.

Inoltre, c’è il Consiglio Aziendale Congiunto delle aziende indiane e ungheresi, istituito nel 1979 in base a un accordo tra la FICCI e la Camera di Commercio ungherese per promuovere i contatti diretti tra le delegazioni commerciali. Una riunione del Consiglio Aziendale Congiunto si è tenuta in concomitanza con la riunione del JCEC a Budapest, Ungheria, il 2 giugno 2016. La FICCI ha portato una delegazione commerciale indiana composta da 18 membri per il Forum Aziendale Congiunto. Sono stati organizzati oltre 100 incontri azienda-azienda tra le aziende indiane e le aziende ungheresi che hanno partecipato al Forum Aziendale Congiunto.

Quanto è numerosa la comunità indiana in Ungheria?

Non è molto numerosa. Ci sono circa 5500 indiani che vivono in Ungheria. La maggior parte di loro sono professionisti dell’ICT, mentre alcuni lavorano nel settore manifatturiero delle joint venture indo-ungheresi e altri nel settore agricolo. Inoltre, ci sono circa 1000 studenti indiani che studiano presso varie università, principalmente a Budapest, Pecs, Szeged, Miskolc e Debrecen. Speriamo e stiamo pianificando di portare più studenti qui, ma dipenderà dalla capacità delle università. Il costo dell’istruzione è un fattore fondamentale, quindi tutte queste cose giocheranno un ruolo. Direi che siamo qui, ma in numero limitato.

Quali sono i principali piani dell’India per il futuro?

Il futuro richiede stabilità, e oggi il mondo affronta molte sfide che devono essere affrontate attraverso la diplomazia. L’unico risultato che cerchiamo è la pace, perché senza pace nessuna attività commerciale può prosperare e nessuna azienda può crescere. Il nostro obiettivo principale in India è migliorare il tenore di vita, ma abbiamo una grande sfida da affrontare in quanto siamo un grande paese con una vasta popolazione e abbiamo bisogno di notevoli sviluppi infrastrutturali e istituzionali. Nel nostro paese ci impegniamo a sostenere la popolazione con servizi sanitari, istruzione e affrontiamo problemi come la scarsità d’acqua e l’inquinamento ambientale. Ci sono molte sfide da superare. Per darti un esempio, ci sono aree nelle nostre città che hanno una popolazione pari a quella di alcuni paesi europei; questa è la dimensione della nostra sfida. La nostra portata è molto ampia: si può parlare del benessere di 5 milioni di persone in un paese con un PIL superiore a, diciamo, 25.000 euro, mentre dobbiamo prendere in considerazione un numero dieci volte superiore in una specifica città con un PIL forse di un quinto. Questa è una sfida perché dobbiamo operare all’interno di un sistema democratico. Ma è una sfida che abbiamo già affrontato con successo. Come puoi vedere, scherzo spesso sull’argomento dicendo che abbiamo più di 1,3 miliardi di persone che vivono pacificamente nel paese, e questa pace è estremamente importante per la stabilità del mondo. L’India è un paese che non solo è democratico, ma è anche un membro molto attivo nella comunità internazionale globale. Abbiamo l’intenzione di svolgere bene questo ruolo e sono sicuro che lo faremo.

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