La VII settimana della cucina italiana nel mondo a Budapest: convivialità

È arrivato anche quest’anno il tanto atteso momento della settimana della cucina italiana nel mondo! La VII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo verrà celebrata dal 14 al 20 novembre 2022.

Dal 2016 ad oggi, questa iniziativa mira a promuovere la filiera agroalimentare e l’offerta della gastronomia e del settore ospitalità.

Ogni edizione è accompagnata da un tema specifico: per l’edizione 2021 i protagonisti erano i vini biologici italiani e i prodotti della dieta mediterranea.

Quest’anno invece la settima edizione è dedicata a “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”.

Tra gli eventi da segnalare: il 17 e il 18 novembre si terrà la masterclass a cura del Maestro Angelo Gala, pasticcere professionista di riconosciuta fama, presso l’Associazione dei pasticceri ungheresi per 7 scuole alberghiere.

Le istituzioni italiane danno il via alla VII Settimana della Cucina nel mondo a Budapest

Alla conferenza stampa (di cui abbiamo postato alcune foto sul nostro Instagram), tenutasi alla Trattoria Pomo D’Oro lunedì 14 novembre per dare il via all’inizio della Settimana, sono intervenuti, nell’ordine: l’Ambasciatore italiano a Budapest S.E. Manuel Jacoangeli, la neo Direttrice di ICE – Italian Trade Agency Giovanna Chiappini Carpena, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Budapest Gabriele La Posta e infine il Delegato generale dell’Accademia Italiana della Cucina Delegazione di Budapest Michele Fasciano.

Tra gli ospiti dell’evento anche l’italiana Lucart Group, presente alla giornata di apertura della Settimana della Cucina nel mondo con un set di tovaglioli per arredare la tavola, bobine e bobinette per la cucina. Inoltre saranno presenti come sponsor anche agli altri eventi in programma come ci spiega Omar Balducci, direttore commerciale Europa centro-orientale Lucart Group e portavoce Lucart Kft.

I nove ristoranti che partecipano all’iniziativa con un menù specifico (scaricabile in pdf dal sito dell’iniziativa) per la Settimana sono, in ordine alfabetico:

  1. Akademia Italia
  2. Al Dente
  3. Belli di Mamma
  4. Crosteria 1923
  5. Daniele Urban
  6. Dolcissima
  7. Opera Buongusto
  8. Pomo D’Oro
  9. Trattoria Toscana
Conferenza stampa, Pomo D’Oro, 14 novembre 2022

Manuel Jacoangeli, Ambasciatore d’Italia a Budapest presenta il programma 2022

Giunto alla settima edizione, l’evento pone l’accento sul tempo trascorso insieme, su un’alimentazione italiana sana e sostenibile, sull’innovazione basata sull’importanza della campagna, dei prodotti e dei loro artefici, sulle competenze e i legami tradizionali che rendono l’artigianato italiano un esempio per il mondo.

Come nelle edizioni passate, la settimana anche quest’anno metterà in evidenza la salute e prevenzione delle malattie croniche attraverso la dieta mediterranea, la tutela e la presentazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata, i principi che definiscono il sistema italiano di etichettatura degli alimenti e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica per quanto riguarda il fenomeno dell’Italian sounding, ovvero l’uso improprio di denominazioni che identificano i prodotti italiani.

Il programma di attività rivolto al pubblico ungherese, organizzato dall’Ambasciata d’Italia, dall’Ufficio di Budapest di ICE-Agenzia, dall’Istituto Italiano di Cultura e dall’Accademia Italiana della Cucina, prevede la presentazione di video dedicati al tema della rassegna, ricette regionali italiane, cooking-show di cui alcuni in omaggio alla candidatura di Roma a ospitare l’Esposizione Universale 2030, altri con focus sulla pasticceria e i menù offerti dai ristoranti italiani in Ungheria per celebrare questa edizione.

Tra gli eventi in presenza l’Istituto Italiano di Cultura organizza il 15 Novembre la proiezione del documentario Firenze – Mercato Centrale cui seguirà una degustazione di piatti e vini toscani curata dallo chef Mario Palermo della trattoria “Toscana”.

Nelle giornate del 17 e 18 Novembre avranno luogo due sessioni della Masterclass a cura del maestro Angelo Gala, pasticciere professionista di riconosciuta fama pluripremiato a livello mondiale, presso l’Associazione di Pasticceri Ungheresi per sette scuole con la partecipazione dei docenti e dei loro studenti.

I video saranno pubblicati nel corso della rassegna sul sito enogastronomico ungherese “Nosalty” e sul sito www.italianfestival.eu

ROMA EXPO 2030: i sapori romani entrano nella Settimana della cucina italiana

L’Ambasciatore Jacoangeli ha aggiunto che a supporto della candidatura della città di Roma a ospitare l’Esposizione universale 2030 (nel periodo dal 25 aprile al 25 ottobre 2030), sono stati introdotti in questa rassegna anche piatti tipici della tradizione romana.

La Direttrice di ICE – Italian Trade Agency Giovanna Chiappini Carpena presenta italianfestival.eu

La direttrice di ICE Giovanna Chiappini Carpena ha approfondito il programma della manifestazione. ICE si è occupata dell’organizzazione degli eventi in presenza e della Masterclass con il maestro Gala, e della realizzazione dei contenuti per il sito italianfestival.eu.

All’interno del sito infatti sono presentate tutte le attività, sia quelle che si svolgono in presenza sia quelle online, in particolare ci sono sette videoricette che sono state fatte ad hoc per questo evento.

Durante la settimana uscirà una ricetta al giorno, la prima sarà la ricetta dei “saltimbocca alla romana” proprio in onore alla candidatura di Roma Expo 2030. Si tratta di brevi video di tre quattro minuti, che spiegano le singole ricette in modo divertente e facile da seguire e che sono stati fatti in collaborazione con gli chef dei ristoranti in Ungheria che hanno offerto il loro supporto e la loro maestria nell’insegnare queste ricette. Delle ricette dei dolci si è occupato invece il maestro Gala.

Direttrice ice -settimana cucina italiana 2022

Un’altra sezione del sito è quella relativa ai menù e ai piatti predisposti dai nove ristoranti che partecipano a questo evento. Per quanto riguarda la Masterclass, invece, c’è una pagina dedicata dalla quale è possibile scaricare il ricettario dei dolci che presenterà lo chef Gala, di modo da poter approfondire ulteriormente le ricette.

Si trovano anche 20 video dedicati ai prodotti regionali tipici del territorio che sono realizzati dall’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dall’associazione Slow Food. I video hanno l’intento di valorizzare i prodotti tipici di ogni regione italiana evidenziando le diverse cucine che ci sono nella penisola.

Non una sola cucina, ma una pluralità di cucine italiane: il commento del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Budapest

Il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Budapest Gabriele La Posta ha aperto il suo intervento ringraziando l’Ungheria per la storica accoglienza positiva mostrata verso l’Italia, e dimostrata anche dalla presenza degli uffici dell’Istituto proprio nel bellissimo palazzo di Bródy Sándor utca 8, che è stato sede della prima camera dei deputati del parlamento ungherese, e aggiunge:

“Ci piace ricambiare l’accoglienza con una grande quantità di attività che offriamo agli amici ungheresi e che si occupano dei temi più disparati, anche con grande piacere di enogastronomia, lo facciamo incrociando anche quella che è l’attività di promozione culturale del nostro paese“. 

Inoltre ci ha tenuto a specificare come “la visione della cucina italiana al singolare è estremamente riduttiva, sarebbe più corretto parlare di cucine italiane; questo proprio per sottolineare la diversità e la pluralità dei sapori, dei colori, dei profumi che compongono l’universo enogastronomico della penisola italica.”

La Posta ha definito la convivialità come il valore aggiunto e l’ingrediente comune tra le cucine italiane.

La convivialità come piacere di stare insieme a tavola, come un atto collettivo, luogo di incontro e di confronto

Il Direttore ha invitato i presenti alla proiezione del film documentario Firenze – Mercato Centrale (52′, in italiano, con sottotitoli in ungherese), a regia di Stefano Tealdi e Vincenzo Caruso.

L’evento in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) di Budapest si terrà il 15 novembre alle 18:30 presso la Sala Fellini dell’Istituto Italiano di Cultura.

Con il documentario, verrà presentata una piccola parte dell’universo culinario italiano cercando di sottolineare uno degli ingredienti fondamentali delle cucine italiane ovvero la convivialità.

Il film fa parte della serie Food MarketsSapori e aromi a chilometri zero della casa di produzione Stefilm di Torino, che si era occupata anche del mercato centrale di Budapest.

Dopo aver mostrato nel 2021 il mercato di Palermo, nel 2022 viene mostrato il mercato di Firenze e la cucina toscana. Dopo la proiezione seguirà anche una degustazione di cibi e vini toscani con Mario Palermo, chef della “Trattoria Toscana”, per legare quanto mostrato nel documentario al menù degustativo.

Link dell’evento

Il commento di Michele Fasciano, Delegato generale dell’Accademia italiana della cucina a Budapest

“La cultura della cucina è una delle espressioni più profonde di un paese, il frutto della sua storia e della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio, frutto di tradizione e innovazione e per questo da salvaguardare a tramandare”

– così si è espresso Michele Fasciano, Delegato generale dell’Accademia italiana della cucina a Budapest.

La convivialità, tema di questa edizione, rappresenta un caposaldo dell’Accademia, ed è ugualmente sinonimo di dieta italiana sana e sostenibile, per le persone e per il Pianeta. La nostra innovazione si basa sulla centralità del territorio e dei prodotti -come anche dimostrato dalle nostre numerose delegazioni territoriali-, ma anche sulle relazioni e competenze tradizionali che fanno dell’artigianalità dell’Italia un esempio per il mondo.

Questi sono i presupposti per cui ormai 60 anni fa è stata fondata l’accademia italiana della cucina a Milano con lo scopo di tutelare le tradizioni della cucina italiana di cui promuove e favorisce il miglioramento sia in italia che all’estero.

Questo viene fatto con attività di interesse generale quali:

  • interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale,
  • organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche e ricreative,
  • promozione della conoscenza presso l’opinione pubblica di quegli esercizi in Italia e all’estero offrono una seria garanzia di rispetto e osservanza della tradizionale e caratteristica cucina nazionale regionale e locale.

L’accademia ha 224 delegazioni in Italia, per la precisione 223 delegazioni e 1 legazione; 68 delegazioni e 23 legazioni nel mondo sempre alla ricerca di un lavoro fatto di intensa attività conviviale che costituisce occasione di incontro e scambio di idee tra accademici ospiti.

Nel 2003 è stato riconosciuto all’accademia il titolo di istituzione culturale sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica italiana, ponendola tra le grandi ed importanti realtà culturali italiane portatrici di esperienza e di saggezza in molti campi della cultura.

Fasciano sottolinea, inoltre, che la crescita sempre maggiore dell’Accademia e delle sue delegazioni cela un concetto molto importante che è quello di valorizzare e far conoscere all’estero i prodotti tipici divulgando informazioni quali la preparazione e la degustazione di quello che l’Italia ha saputo produrre in campo gastronomico.

In quest’ottica l’Ungheria è una delle realtà più attente a quello che è la cultura e la tradizione italiana.

Michele Fasciano, Delegato generale dell’Accademia italiana della cucina a Budapest

Questi sono presupposti che ben si sposano con il tema di questa settima settimana della cucina italiana nel mondo: convivialità, dieta italiana sana e sostenibile sia per le persone  che e soprattutto per il pianeta, innovazione basata sulla centralità del territorio e dei prodotti e sulle relazioni e competenze tradizionali che fanno dell’italia un esempio per il mondo. Non tralasciando quegli elementi prioritari che sono le etichettature alimentari, i marchi tutelati, il contrasto all’Italian sounding e la formazione nel settore enogastronomico. Anche quest’anno, dunque, l’ACCADEMIA ITALIANA della CUCINA contribuirà in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi della manifestazione.

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Come nasce la settimana della cucina italiana nel mondo?

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Italian Trade Agency e l’Ambasciata d’Italia a Budapest siamo stati alla presentazione del programma della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo in Ungheria. Nata con l’obiettivo di celebrare e promuovere le tradizioni della cucina italiana in tutto il mondo, questa gustosa iniziativa offre più di un assaggio delle cucine locali e regionali del Belpaese.

Vi invitiamo a gustarvi i deliziosi contenuti direttamente sul sito ufficiale: www.italianfestival.eu

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Irene Pepe
Irene Pepe
ITL Group | Marketing & Communications Manager Economia.hu | Editor-in-Chief

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