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Paolo Marzocchi in concerto a Budapest il 10 maggio

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Paolo Marzocchi: Un Virtuoso della Musica Senza Confini

Nel panorama musicale italiano, emergono figure eclettiche e fuori dagli schemi, tra cui spicca quella di Paolo Marzocchi, musicista e compositore nato nel 1971. Grazie all’associazione Dante Alighieri di Budapest potremo ascoltarlo a Budapest (qui l’evento)!

La sua storia presenta sorprendenti parallelismi con quella di grandi maestri del passato, come Giuseppe Verdi, il cui nome è legato a una bocciatura al conservatorio di Milano. Marzocchi, tuttavia, ha saputo trasformare gli ostacoli in opportunità, emergendo come uno dei talenti più riconosciuti del momento in Italia.

La sua versatilità e la sua creatività lo pongono al centro della scena musicale contemporanea, e il prossimo concerto promosso dalla Associazione Dante Alighieri di Budapest, in programma venerdì 10 maggio presso il CSÁNYI5, via Csányi 5, 1077 Budapest, lo conferma come una delle figure di spicco nell’ambito della reinterpretazione delle tradizioni musicali.

Tra le sue opere, si annoverano composizioni ispirate alle culture popolari ungheresi, romene e albanesi, reinterpretate con un gusto contemporaneo che unisce l’eredità del passato alla freschezza dell’innovazione.

Paolo Marzocchi racconta il suo Percorso Artistico Unico

“Fino a vent’anni non avevo mai pensato di fare il musicista,” comincia Paolo Marzocchi, con un sorriso che tradisce una vita piena di avventure musicali. “Quando avevo dodici anni, in maniera piuttosto lapidaria, il mio maestro del conservatorio di Pesaro mi consigliò di lasciar perdere col pianoforte: essendo mancino, ero inadeguato allo studio dello strumento.”

Ma la passione di Marzocchi per la musica era incontenibile. “Classica, rock, jazz. Ogni genere di musica mi attira,” continua. Dagli studi pianistici passa a quelli di composizione, finché l’incontro con un nuovo maestro, Gianni Valentini, lo induce a riprovare, da adulto. E così, il diploma arriva a 25 anni, dopo un triennio di studio né matto né disperatissimo, e una deroga ai regolamenti del conservatorio che lo ammetteva a sostenere gli esami fuori tempo massimo: un “âgé prodige”, come si definisce lui. “Mi sono sentito terribilmente vecchio, in quel momento,” confessa. Ma adesso, a distanza di anni, un entusiasmo contagioso e un’energia irrefrenabile rivelano l’indole e la creatività dell’adolescente curioso.

Da dove nasce la Passione per la musica?

“La mia passione per la musica è nata giocando con il pianoforte,” rivela Paolo. “Ho cominciato – come fanno tutti i bambini – a dare le ‘manate’ sul pianoforte.” Ma è stato solo dopo aver iniziato a studiare, intorno ai 9-10 anni, che ha realizzato quanto la musica potesse diventare una parte fondamentale della sua vita. “Credo che alla base del mio approccio verso la musica un po’ atipico ci siano tutte queste esperienze,” riflette. Da esperienze varie, come pubblicità al jazz, Marzocchi ha sviluppato un’attenzione particolare per la composizione, che lo ha portato a scrivere colonne sonore per il cinema e opere liriche.

Da dove nasce il suo interesse per le musiche tradizionali?

“La musica d’arte ha attinto da sempre al patrimonio delle tradizioni popolari,” spiega Paolo, riflettendo sull’importanza delle radici tradizionali nella musica. “Anche su di me le musiche tradizionali di tutte le culture hanno esercitato un fascino grandissimo.” Grazie a incontri significativi, come quello con il violinista Paçalin Pavaci, ha avuto modo di scoprire e apprezzare le tradizioni musicali albanesi, componendo brani su antiche melodie della città di Shkodër.

È la sua prima volta in Ungheria?

“Nonostante sia stato a Budapest più di trent’anni fa, è la prima volta che vengo in Ungheria per suonare,” sottolinea Marzocchi. “Posso dire che la mia passione per la musica di Liszt nasce proprio a Budapest.” Il concerto organizzato dalla Società Dante Alighieri di Budapest non solo celebra la sua musica, ma rappresenta anche un ritorno alle radici di una passione che ha radici profonde nella cultura ungherese.

Quali i progetti futuri e le sue ambizioni?

“Ho diversi progetti interessanti,” annuncia Paolo. “Il più immediato è la prima esecuzione assoluta del concerto da camera ‘La Notte Tonda’.” Tra riletture di musica antica su strumenti moderni e commissioni di nuovi brani per grandi orchestre, Marzocchi dimostra di avere ancora molto da dire e da offrire nel mondo della musica.

Asilo italo-ungherese apre a Budapest

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L’Associazione Dante Alighieri di Budapest annuncia un entusiasmante progetto educativo: l’apertura di una nuova classe per l’infanzia italo-ungherese, inizialmente solo asilo nido, seguito poi dalla scuola materna.

Il nostro obiettivo – dichiara la presidente dell’associazione Edit Császi – è quello di creare un ambiente che stimoli l’incontro e l’interazione tra le culture italiana e ungherese, offrendo un approccio educativo completo e immersivo. Il programma prevede attività che coinvolgono sia il gioco che l’apprendimento, in un contesto che celebra entrambe le lingue e le tradizioni culturali.

La classe sarà situata in una scuola in Brassó út 91, nell’XI distretto. Questo edificio, che dovrebbe ospitare la nuova classe a settembre, dispone di ampi spazi interni progettati per le attività didattiche e ludiche, oltre a un incantevole giardino esterno, ombreggiato e attrezzato con giochi sicuri, ideali per stimolare la creatività e l’immaginazione delle più piccole e dei più piccoli.

I primi anni di vita sono cruciali per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini, e per questo l’associazione vuole offrire un ambiente sereno e amoroso, dove i bambini e le loro famiglie possono sentirsi a casa. “Essere accolti e supportati da educatori che parlano la loro lingua madre è un valore aggiunto significativo, soprattutto in una fase della vita in cui la chiarezza nella comunicazione è fondamentale”.

L’apertura è prevista per l’autunno del 2024 e invitiamo tutti gli interessati a contattare l’associazione via email a: info@dante-budapest.hu.

Alla scoperta delle canzoni tradizionali con Paolo Marzocchi

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L’Associazione Dante Alighieri di Budapest presenta il concerto di Paolo Marzocchi, “Lo spirito dell’Europa – le canzoni tradizionali nella musica classica e contemporanea”. L’evento si terrà il 10 maggio dalle 19:00 alle 21:00 presso CSÁNYI5, Via Csányi 5, Budapest. Qui il link all’evento Facebook.

Paolo Marzocchi, acclamato compositore e pianista, esplorerà l’integrazione delle melodie popolari nella musica classica e contemporanea, con un focus particolare sulle tradizioni musicali ungheresi e albanesi. Il programma del concerto include:

  1. Béla Bartók (1881 – 1945):
    • Sei Danze Popolari Rumene:
      1. Jocul cu bâta
      2. Brâul
      3. Pe loc
      4. Buciumeana
      5. Poarga Româneascâ
      6. Mărunţel
  2. Franz Liszt (1811-1886):
    • Cinque Melodie Popolari Ungheresi – S245:
      1. Lassan (Lento)
      2. Mérsekélve (Allegretto)
      3. Lassan (Lento)
      4. Kissé élénken (Vivace)
      5. Busongva (Lento)
    • Hungarian Rhapsody n.2 – S248, con la cadenza “Dies Irae” di Paolo Marzocchi
  3. Sei Melodie Popolari Ungheresi da “For Children”:
    1. Stelle della notte
    2. Ho perso la mia fidanzata
    3. Canto dei guardiani di porci
    4. Canto degli ubriachi
    5. Il matrimonio del grillo
    6. Danza dei guardiano di porci
  4. Paolo Marzocchi (1971):
    • Five Albanian Folksongs:
      1. Kanga e Gjyles
      2. Pranvera filloi me ardhë
      3. Dalin vajzat prej mejtepit
      4. Vaj si kenka ba dyrnjaja
      5. Moj e vogel si florini

Il concerto avrà una durata di circa 75 minuti. È richiesta una gentile conferma di partecipazione entro il 09 maggio inviando una email a info@dante-budapest.hu.

Val al 19° Festival Internazionale del Fumetto di Budapest

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Valentina “Val” Romeo, nata e cresciuta a Messina nel 1977, si è distinta nel panorama del fumetto italiano grazie alla sua collaborazione con l’editore Bonelli, iniziata nel 2010. Formata professionalmente alla prestigiosa scuola di fumetto di Napoli, Romeo ha lavorato su serie di grande successo come Morgan Lost e Dylan Dog.

Quest’anno, al 19° Festival Internazionale del Fumetto di Budapest, Valentina Romeo sarà al centro dell’attenzione per il lancio della sua ultima serie, Morgan Lost: Dark Novels.

Il festival, un punto di riferimento per gli appassionati del settore, offrirà un workshop gratuito ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura, condotto da Romeo il 10 maggio, seguito da una sessione di autografi il 12 maggio 2024.

Questi eventi rappresentano un’occasione imperdibile per i fan del fumetto e per chi desidera avvicinarsi all’arte del racconto grafico. Per ulteriori dettagli sul programma del festival e sulla partecipazione di Valentina Romeo, è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento.

Tra competitività ed etica: intervista a Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa ’99 Zrt

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Alla luce della recente premiazione di Giacomo Pedranzini, come Business Hero all’Atlas Award 2023 e vincitore del riconoscimento di Expat Ceo of the Year del BBJ, abbiamo chiesto al CEO di Kometa ’99 Zrt di descriverci come il suo ruolo ha contribuito alla promozione di una visione etica, sostenibile e creativa nel settore agro-alimentare. E di presentarci il progetto Honest Food.

Questa intervista fa parte della nostra serie di interviste ai membri di Confindustria Ungheria, redatte da Economia.hu.

Vi invitiamo a leggere le precedenti interviste: al presidente di Confindustria Ungheria Roberto Massucco (Massucco Industrie SpA), ai vicepresidenti di Confindustria Ungheria: Giordano Riello (Giordano Riello International Group), e Alessandro Farina (ITL Group), e Omar Balducci (Lucart) e Carlo Ferrero (Sofidel).

Guarda il video su Youtube

Che ruolo riveste Kometa nel panorama dell’industria agro-alimentare in Ungheria? 

In Ungheria, Kometa 99 Kft. rappresenta un attore chiave del settore agroalimentare, specialmente nella lavorazione delle carni suine. Da tre decenni, siamo attivi in questo mercato, avendo acquisito nel 1994 lo stabilimento di lavorazione delle carni a Kaposvár. Questa azienda faceva parte della strategia adottata dallo Stato ungherese durante i regimi comunisti, che mirava a istituire industrie di lavorazione delle carni nelle principali città ungheresi. 

Oggi, il nostro è l’unico stabilimento che ha mantenuto l’ubicazione e il modello produttivo originari, un dettaglio che ci riempie di orgoglio, considerando che almeno l’80% delle aziende presenti nel ’94 ha chiuso i battenti. Sebbene siamo rimasti in pochi, siamo gli unici a perseverare con il modello produttivo con “tutte le lavorazioni sotto lo stesso tetto”. Mi spiego meglio: la nostra peculiarità risiede nel processo di trasformazione delle carni suine, che va dalla macellazione alla produzione di salumi affettati in atmosfera modificata, tutto all’interno di un unico stabilimento. Questo approccio era tipico degli impianti di lavorazione delle carni ungheresi. In Italia, ad esempio, un impianto così integrato non esiste; lì il processo è diviso in almeno due o tre fasi distinte, spesso svolte in stabilimenti separati e talvolta distanti anche centinaia di chilometri. 

La nostra dedizione a questo modello produttivo ha comportato numerose sfide, soprattutto nell’apprendere come gestire un processo così complesso. Ora, però, abbiamo affinato le nostre competenze e raccogliamo i frutti del nostro impegno, ottenendo vantaggi competitivi, in particolare in termini di qualità e sicurezza alimentare, ma anche di efficienza. La carne viene trasformata senza interruzioni nella catena del freddo, garantendo le migliori condizioni igieniche, il che si riflette positivamente sulla qualità del prodotto finale.

Oltre a distinguersi per il proprio processo produttivo, un altro aspetto rilevante che Kometa ha sviluppato in questi trent’anni è l’innovazione del prodotto, con un focus particolare sul suo valore salutistico. Da circa un decennio, abbiamo adottato un cambiamento significativo nella nostra strategia produttiva. Abbiamo abbandonato l’approccio incentrato sui volumi di produzione a basso costo, alla ricerca di continue economie di scala, scegliendo invece di concentrarci  sulla qualità ad un prezzo accessibile. 

Per noi, qualità significa innanzitutto delizia gastronomica: il cibo deve essere una fonte di piacere per chi lo consuma. Ma qualità significa anche salubrità: il cibo deve contribuire al benessere della persona. E in questa visione, l’accessibilità diventa essenziale, poiché crediamo che il buon cibo, sano e corretto, dovrebbe idealmente essere alla portata di tutti. Consapevoli delle limitazioni del mondo reale, ci impegniamo comunque a raggiungere la maggioranza della popolazione con i nostri prodotti.

Alla luce della recente premiazione come Business Hero all’Atlas Award 2023, può descriverci come il suo ruolo di CEO di Kometa ha contribuito alla promozione di una visione etica, sostenibile e creativa nel settore agro-alimentare? Ci può parlare di Honest Food? 

Sono profondamente grato per questo riconoscimento, che preferisco interpretare come un tributo non tanto alla mia persona, quanto alla compagnia che ho l’onore di rappresentare. Consentitemi di dire, senza in alcun modo voler minimizzare l’importanza di questo premio, che coloro che ricoprono ruoli di leadership o posizioni di rilievo godono di un privilegio. È un compito più arduo essere persone rette ogni giorno della propria vita piuttosto che eroi per un solo giorno. A mio avviso, i veri eroi sono coloro che ogni mattina si recano in fabbrica; penso alle madri, ai genitori, che, oltre a prendersi cura dei propri figli, iniziano il loro turno alle 5:00 del mattino; pur apprezzando sinceramente questo riconoscimento, ritengo essenziale che chi occupa posizioni di leadership mantenga ben radicati i piedi per terra. La leadership si esercita attraverso l’esempio. Questo è un principio fondamentale per noi in Kometa, ereditato da un insegnamento di mio padre: “Le parole volano, è l’esempio che trascina!”. E l’esempio deve essere, innanzitutto, quello di persone integre e dedite al loro lavoro. Questo è ciò che io e tutti i miei collaboratori più stretti ci sforziamo di fare ogni giorno in Kometa, affinché i nostri collaboratori scelgano di seguirci, idealmente, per convinzione piuttosto che per costrizione.

Riguardo ai principi etici, è fondamentale costruire un futuro sostenibile, sviluppando prodotti che apportino un valore reale alla società, indipendentemente dal settore. È essenziale che ogni prodotto offerto sia valutato responsabilmente dal consumatore, inserendolo in una scala appropriata di priorità. Negli ultimi quarant’anni, il cibo è scivolato sempre più in basso nella gerarchia delle priorità di spesa per noi cittadini e consumatori, perdendo di conseguenza in qualità e facendoci dimenticare che il cibo è la fondamentale e prima medicina per la nostra salute. 

La nostra missione è produrre cibo sano e farlo in modo responsabile verso la società, iniziando con una giusta remunerazione di tutti i fattori produttivi, dal lavoro umano alle materie prime. Pagare equamente per le materie prime significa riconoscere il valore del lavoro degli allevatori e di tutti gli attori coinvolti nella filiera. Questo principio si lega strettamente all’ideale del movimento HonestFood, che abbiamo sostenuto e promosso per anni, e che ha portato alla creazione di un’associazione no-profit in Italia, la quale verrà presto estesa anche in Ungheria.

Il concetto di Honest Food emerge dalla constatazione che il modello produttivo degli ultimi quarant’anni si è eccessivamente concentrato sulla produzione di volumi elevati da offrire a prezzi sempre più bassi, puntando sull’economia di scala per bilanciare i costi. Tale approccio ha progressivamente ridotto la qualità alimentare e ha messo in difficoltà gli anelli più fragili della catena agroalimentare, soprattutto agricoltori e allevatori, i quali spesso non hanno ricevuto un giusto riconoscimento economico per i loro prodotti. 

Anche i lavoratori di questi settori sono stati colpiti, come dimostra la situazione della raccolta dei pomodori nel Sud Italia, che rappresenta un vero scandalo e un’affronto alla nostra dignità nazionale. È critico il modo in cui tali pratiche sono tollerate, non solo dai politici ma anche dalla società nel suo complesso. Critichiamo i politici, ma è essenziale anche un’autocritica. Se continuiamo a richiedere cibo a prezzi irrisori, sostenendo le catene di distribuzione che lo offrono a valori denigratori, diventiamo complici di un sistema che perpetua lo sfruttamento.

Honest Food si impegna a realizzare tre obiettivi fondamentali: 

  1. Innanzitutto, passare dalla produzione di grandi volumi a basso costo alla creazione di prodotti di alta qualità a prezzi ragionevoli, enfatizzando la bontà e la salubrità dei prodotti.
  2. Il secondo obiettivo è garantire una giusta distribuzione del valore lungo tutta la filiera produttiva, assicurando un’equa retribuzione per il contributo di ciascuno e proteggendo in particolare gli anelli più vulnerabili, nonché le aree di produzione più svantaggiate. 

Produrre cibo in ambienti difficili come la montagna o la collina, in regioni meno abbienti, richiede maggiori sforzi rispetto alle zone fertili e abbondanti, e questo deve essere riconosciuto e valorizzato dal consumatore; per esempio, il latte prodotto in montagna dovrebbe avere un valore maggiore rispetto a quello di pianura.

  1. Il terzo obiettivo è una diretta conseguenza dei primi due: promuovere una società più sana, felice e produttiva, che si traduca in benefici per tutti, inclusa una riduzione dei costi per il sistema sanitario nazionale, creando così una condizione di benessere e responsabilità sociale a vantaggio dell’intera collettività.

Quali sono gli obiettivi principali di Kometa nel piano di sviluppo fino al 2025? 

I nostri obiettivi a breve termine comprendono la prosecuzione delle nostre attività quotidiane, l’investimento continuo per migliorare i nostri prodotti e le condizioni di lavoro del nostro personale. Tuttavia, desidero approfondire gli obiettivi a medio e lungo termine. Da due o tre anni, anche se con qualche ritardo, siamo impegnati in un significativo processo di espansione della nostra unità produttiva e di incremento dei volumi. Questo potrebbe sembrare paradossale rispetto a quanto ho precedentemente affermato, ma non lo è. È possibile aumentare la produzione, a condizione che si mantenga l’impegno verso la qualità e si garantisca un prezzo equo sul mercato. Le aziende devono crescere, ma ciò non deve tradursi necessariamente in un’adesione acritica al gigantismo economico promosso dalla globalizzazione, una visione che per lungo tempo è stata vista come una panacea ma che ora rivela i suoi limiti.

C’è la tendenza a credere che solo le grandi realtà possano sopravvivere e prosperare, mentre le piccole potrebbero non avere futuro. Spero che possiamo riconsiderare questo approccio come stiamo facendo con la globalizzazione, riconoscendo che l’economia necessita di diversità e che gli estremi sono dannosi. Le poche mega-aziende che dominano il mercato possono essere altrettanto nocive quanto le microimprese che lottano per sopravvivere.

Prendiamo l’esempio dei piccoli esercizi commerciali, costretti a operare 365 giorni all’anno. Questa condizione di quasi schiavitù non è sostenibile; dovremmo avere il coraggio di mantenere le chiusure festive e settimanali, con alcune aperture domenicali e festive, ma evitando gli eccessi. Questo equilibrio è fondamentale per evitare di inclinare la bilancia verso un’estremizzazione che non giova a nessuno.

Kometa rappresenta un’entità significativa nel contesto ungherese, ma è considerata piccola sul palcoscenico europeo. Di conseguenza, siamo motivati a definire e attuare un piano di investimento e sviluppo ambizioso per i prossimi cinque anni, che ci permetterà di più che raddoppiare le nostre capacità produttive.

Attualmente, Kometa trasforma circa 80.000 tonnellate di prodotti, generando un fatturato di 240 milioni di euro nell’ultimo anno. A confronto, i colossi del nostro settore raggiungono fatturati di svariati miliardi di euro in Europa. Non aspiriamo a diventare un gigante dell’industria; ciò nonostante, desideriamo espanderci per affermarci come attori chiave, non solo in Ungheria ma anche nel contesto europeo. Il nostro obiettivo è sviluppare una filiera che, partendo dall’Ungheria, si estenda all’Italia e si radichi nelle nostre tradizioni e nell’italianità, mirando a soddisfare i gusti alimentari dei cittadini europei.

Pianifichiamo di raddoppiare le aree produttive del nostro impianto, ponendo un forte accento sulla modernizzazione delle tecniche produttive. Integreremo automazione e robotizzazione per ridurre la fatica fisica dei nostri collaboratori. Il lavoro in Kometa è ancora impegnativo, specialmente perché si opera in ambienti a temperature controllate  per assicurare la sicurezza alimentare, e molto del lavoro è di natura fisica. Intendiamo mitigare questo aspetto, non eliminando completamente il lavoro manuale – un certo grado di attività fisica è benefico – ma promuovendo un lavoro che stimoli anche intellettualmente. 

Aspiriamo a che i nostri collaboratori siano impegnati nell’utilizzo di tecnologie avanzate, che richiedono un ingegno crescente, pur mantenendo l’importanza della manualità, non per il semplice spostamento di pesi, ma per interagire con il prodotto in operazioni dove il tocco umano è prezioso e insostituibile.

Come Kometa intende utilizzare gli investimenti pianificati per continuare a distinguersi nel mercato e a raggiungere i suoi obiettivi di crescita? 

Kometa si distingue per il suo impegno nei principi dell’HonestFood, di cui siamo fieri promotori e sostenitori. Il nostro obiettivo è incarnare questi ideali, traducendoli in azioni concrete nella nostra attività quotidiana. Oltre agli aspetti etici, aspiriamo a sviluppare una catena di produzione alimentare europea con radici nell’Europa centrale. Crediamo fermamente che l’Ungheria, insieme a Romania, alcune aree della Croazia e della Slovacchia, possa svolgere un ruolo cruciale nell’assicurare l’autosufficienza alimentare dell’Europa nei prossimi anni.

Stiamo osservando una tendenza alla riduzione dell’intensità produttiva nei paesi dell’Europa occidentale come Germania, Belgio, Olanda e Danimarca, dove movimenti ambientalisti e animalisti stanno giustamente richiamando l’attenzione su livelli di produzione e di sfruttamento degli animali eccessivamente elevati. È necessario un ridimensionamento e un riequilibrio in questo settore. Per fornire un quadro chiaro, nazioni come l’Olanda, la Danimarca e il Belgio hanno una densità di produzione nel nostro settore che raggiunge i 250-300 animali per km², mentre in Ungheria siamo a 30. La disparità è evidente e indica che nei nostri paesi c’è margine per crescere in modo sostenibile, senza raggiungere i livelli di intensità osservati altrove. È fondamentale trovare un equilibrio che consenta di ridurre quest’intensità produttiva, contribuendo a un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente e del benessere animale.

Riguardo alla questione delle dimensioni aziendali, è essenziale possedere capacità produttive che ci consentano di offrire quantità adeguate per una filiera che mira a soddisfare i bisogni dei cittadini europei. È fondamentale che questa filiera sia completa, integrando tutti i passaggi dal campo alla tavola: dalla coltivazione dei cereali per un’alimentazione animale sana e rispettosa del benessere degli animali stessi, fino alla trasformazione in prodotti finiti.

Permettemi di aggiungere un commento.

Osserviamo movimenti significativi che si oppongono non solo al consumo di carne ma anche di altri prodotti di origine animale. Questo dibattito è salutare e necessario, poiché evidenzia un’eccessiva indulgenza nel consumo di carne in certe aree del mondo, come le Americhe, dove il consumo pro capite può raggiungere i 130-140 kg all’anno, a fronte di una media europea significativamente inferiore. È opportuno cercare un equilibrio, riducendo forse il consumo dove è eccessivo, ma evitando di cadere in estremismi opposti.

Dobbiamo considerare cosa fare degli animali se rifiutiamo completamente i prodotti di origine animale. È fondamentale riflettere sugli equilibri naturali e su come gestiremmo la popolazione animale in assenza di consumo. Inoltre, è cruciale considerare come fertilizzeremmo i terreni in modo naturale per coltivare proteine vegetali, parte essenziale di una dieta equilibrata. Non abbiamo bisogno di complicazioni scientifiche per comprendere questo equilibrio: la dieta mediterranea, tramandata da generazioni, ci offre un modello di nutrizione equilibrata e sostenibile, basato sulla saggezza culinaria di mamme e nonne, che ha arricchito le nostre tavole per anni.

Come Kometa affronta le sfide legate alla competitività nel settore agro-alimentare, tutelando la qualità dei prodotti e la cura del consumatore?  

Affrontare la competitività richiede anzitutto una sua definizione precisa. Essere competitivi non equivale a minimizzare i costi di produzione. Significa piuttosto impiegare le risorse economiche in maniera efficiente e tenere conto delle specificità del contesto produttivo. Se si opera in zone svantaggiate o con modelli produttivi vincolati, l’obiettivo dovrebbe essere quello di eccellere nel proprio ambito, consapevoli che non si potrà competere su pari termini con altri contesti più favorevoli. In questi casi, è cruciale differenziare il prodotto offrendo qualità o caratteristiche uniche che giustifichino il suo valore agli occhi del consumatore. Noi siamo fortunati a operare in una delle aree più propizie d’Europa per la produzione alimentare e abbiamo la dimensione aziendale adatta per investire in automazione e robotizzazione, elementi che rafforzano la nostra competitività. Il nostro fine è offrire prodotti di alta qualità a prezzi accessibili, dove ‘accessibile’ non significa né eccessivamente basso né proibitivo.

Per quanto riguarda la sostenibilità e il pricing, un prezzo troppo ridotto non è sostenibile per il produttore, mentre uno troppo elevato esclude la maggior parte dei consumatori. Talvolta, nel settore, si proclama il desiderio di sostenibilità, ma si agisce in modo contrario, come dimostra la pratica delle promozioni aggressive nel commercio al dettaglio. Queste inducono i consumatori a migrare da un punto vendita all’altro in cerca del miglior prezzo, distorcendo la lealtà al brand e incentivando comportamenti poco sostenibili, come l’aumento dei tragitti in auto per caccia all’offerta migliore. Se un cliente desidera acquistare regolarmente un determinato prodotto, dovrebbe poterlo fare senza essere costretto a variare il punto vendita o il prodotto stesso in base alle fluttuazioni promozionali.

Quindi, parlando di sostenibilità, è essenziale che i nostri comportamenti quotidiani riflettano i principi che sosteniamo, mostrando coerenza tra le parole e le azioni nel nostro agire quotidiano.

Le vendite di case aumentano del 65% di anno in anno. 

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Tra gennaio-aprile, le vendite di case sono aumentate del 55%

Le vendite di case in Ungheria sono aumentate del 65% di anno in anno fino ad arrivare a 11.200 ad aprile, risalendo da una base bassa, secondo una stima mensile del broker immobiliare quotato Duna House, riportata da penzcentrum.hu

Duna House ha stimato che le erogazioni ipotecarie sono state di 105 miliardi di fiorini ad aprile, in aumento del 170% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel periodo tra gennaio-aprile, le vendite di case sono aumentate del 55% a 41.354

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Anche il mercato immobiliare interno e del credito mostra una tendenza crescente ad aprile.

Gli immobili non possono essere persi o rubati, né possono essere portati via. Acquistati con buon senso, pagati per intero e gestiti con ragionevole attenzione, sono l’investimento più sicuro del mondo.

Fonte: Dunahouse.hu: https://dh.hu/aprilisban-is-novekedo-trendet-mutat-a-hazai-ingatlan–es-hitelpiac

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Il fatturato di Kometa 99 cresce del 21% nel 2023

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Il fatturato della società italiana di carne Kometa 99 è aumentato del 21% a 93,6 miliardi di fiorini nel 2023, secondo un rapporto sui guadagni pubblicato sul sito web della Borsa di Budapest. Le esportazioni hanno rappresentato il 41% del fatturato. I bond aziendali di Kometa sono scambiati in borsa.

Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa 99 e figura di spicco nel panorama dell’imprenditoria italiana, si è recentemente distinto per il suo contributo nell’ambito dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, ricevendo varie riconoscimento tra cui il premio Expat CEO of the Year Award e Atlas Award e partecipando a forum globali come il simposio organizzato da Unity Earth. L’Atlas Award conferitogli nel 2023 è la testimonianza tangibile del suo impegno e della sua leadership nell’innovazione responsabile, riconoscendo il valore delle sue iniziative nell’indirizzare il settore verso un futuro più sostenibile e orientato al benessere comune.

Nella video intervista realizzata con Confindustria Ungheria, abbiamo chiesto al CEO di Kometa ‘99 di raccontarci la storia dell’azienda e la nascita del movimento Honest Food. 

Pedranzini ha delineato con chiarezza il ruolo cruciale che le imprese possono svolgere nel promuovere un’economia circolare e nell’adottare pratiche commerciali etiche. Il suo approccio visionario ha catturato l’attenzione non solo degli addetti ai lavori, ma anche del pubblico più ampio, evidenziando la crescente importanza della sostenibilità nel mondo degli affari.

Fonte: bse.hu | Fonte foto: Kometa.hu

Auchan: raccolta di dispositivi elettronici per il riciclo

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Auchan Ungheria ha lanciato una nuova iniziativa volta a promuovere l’economia circolare nel Paese, incoraggiando le famiglie ungheresi a consegnare i loro dispositivi elettronici non utilizzati per il riciclo. 

L’iniziativa mira a raccogliere una vasta gamma di dispositivi elettronici, tra cui telefoni cellulari, GPS, tablet, così come caricabatterie e cavi. La raccolta avverrà tramite apposite scatole posizionate all’interno dei negozi Auchan in tutto il paese, e sarà attiva dal 22 aprile al 22 maggio.

La campagna, denominata “Passzold Vissza, Tesó!”, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del riciclo e della corretta gestione dei rifiuti elettronici. 

Auchan Ungheria si unisce a questo scopo a diverse organizzazioni, tra cui l’Associazione Követ, l’Istituto Jane Goodall, l’Associazione di Protezione e la Fondazione per l’Africa.
Fonte: Auchan.hu| BBJ.hu | Fonte foto: Auchan

Modifiche al sistema di pedaggio elettronico HU-GO dal 1/1/2024

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modifiche hu-go ungheria autostrade 2024
modifiche hu-go ungheria autostrade 2024

In seguito agli aumenti dei prezzi delle vignette autostradali avvenute nel 2022 e nel 2023, ci sono importanti novità anche per il 2024. 

Dal 1° gennaio 2024 il sistema elettronico di pagamento dei pedaggi a distanza (e-toll system, sistema HU-GO, Toll System) ha subito una trasformazione significativa.

Inoltre, potete trovare qui l’articolo specifico sulle numerose modifiche al sistema della vignetta elettronica che riguardano, tra l’altro, il pagamento del pedaggio per autobus, pullman e veicoli ricreativi (RV) superiori a 3,5 tonnellate, le norme sul traino, i tratti stradali a pedaggio e le tariffe della vignetta elettronica

Le modifiche si basano sulla seguente legislazione:

  • Legge LXVII del 2013 sui pedaggi basati sulla distanza dovuti per l’uso di autostrade, superstrade e strade principali (“Legge sui pedaggi”),
  • Decreto governativo n. 209/2013 (VI.18.) che attua la legge LXVII del 2013 sui pedaggi basati sulla distanza pagabili per l’uso di autostrade, superstrade e strade principali (“Decreto di attuazione”),
  • Decreto n. 25/2013 (V.31.) NFM del Ministro dello Sviluppo nazionale sull’importo dei pedaggi e delle strade a pedaggio (“Decreto sui pedaggi stradali”),
  • Decreto n. 45/2020 (XI.28.) del Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia sulle autostrade, superstrade e strade principali soggette a pedaggio e sui pedaggi dovuti (“Decreto pedaggio”), e
  • durante uno stato di emergenza, legge LXVII del 2013 sui pedaggi basati sulla distanza da pagare per l’uso di autostrade, superstrade e strade principali, decreto n. 25/2013 (V.31.) NFM del ministro dello Sviluppo nazionale sull’importo del strade a pedaggio e a pedaggio, e decreto governativo n. 13/2024 (I.30.) sulla diversa applicazione di alcune disposizioni del decreto n. 45/2020 (XI.28.) del Ministro per l’innovazione e la tecnologia sulle autostrade, superstrade e strade principali strade soggette a pedaggio e sui pedaggi dovuti.

Componenti del pedaggio e calcolo del pedaggio

Il pedaggio chilometrico per i veicoli con massa totale massima autorizzata superiore a 3,5 tonnellate è composto da due elementi:

  • un onere per l’infrastruttura e
  • un onere di esternalità.

L’aliquota sia dell’onere per l’infrastruttura che dell’onere per le esternalità è cambiata dal 1° gennaio 2024.

Tassa sull’infrastruttura

L’onere sull’infrastruttura è la componente del pedaggio riscossa al fine di recuperare i costi sostenuti per la costruzione, la manutenzione, l’esercizio e lo sviluppo delle tratte unitarie a pedaggio.

Sulla base della normativa applicabile, la tariffa di tale componente di pedaggio è influenzata dalla lunghezza del tratto unitario a pedaggio e dalla componente di pedaggio definita nel decreto NFM n. 25/2013 (V. 31.) in vigore dal 1° gennaio 2024. L’importo di tale componente del pedaggio dipende dal numero di assi del veicolo (categorie J2, J3, J4 e J5) e dalla classificazione del tratto stradale interessato (superstrada/strada principale). La normativa stabilisce l’importo lordo della componente pedaggio.

Tassa di esternalità

L’onere per le esternalità è la componente del pedaggio determinata per recuperare i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico e delle emissioni di anidride carbonica attribuibili al trasporto su strada.

In base al decreto NFM n. 25/2013 (V. 31.) in vigore dal 1° gennaio 2024, la tariffa di questa componente del pedaggio è influenzata dai seguenti fattori:

  1. la lunghezza del tratto unitario soggetto a pedaggio,
  2. il numero di assi e la classe di emissione del veicolo, e
  3. solo per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e acustico, un moltiplicatore zonale (cioè collegamento extraurbano o interurbano), il cosiddetto “fattore esternalità”

Le aliquote fissate nel decreto NFM n. 25/2013 (V. 31.) per l’inquinamento atmosferico e acustico e le emissioni di anidride carbonica sono espresse in euro (1 euro = 100 centesimi di euro) e non includono l’IVA. Secondo la normativa, il tasso di cambio EUR/HUF è il tasso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per il primo giorno lavorativo del mese di ottobre dell’anno precedente l’anno in questione. (Per il 2024 il tasso dell’euro applicabile è 388,60 HUF.)

Metodologia di calcolo del pedaggio

La metodologia per la determinazione dell’onere per l’infrastruttura e dell’onere per le esternalità a partire dal 1° gennaio 2024 è stabilita nel DL n. 209/2013 (VI. 18.). Sulla base della metodologia, i valori lordi in HUF, inclusa l’imposta sul valore aggiunto (HUF/km), delle aliquote determinate nel decreto NFM n. 25/2013 (V.31.), in vigore dal 1° gennaio 2024, sono stabiliti nella tabella che segue.

Il calcolatore di pedaggio è a disposizione dei contribuenti per calcolare in anticipo l’importo del pedaggio da pagare sulle tratte interessate secondo la nuova struttura di pedaggio in vigore dal 1° gennaio 2024. A tale scopo, i parametri del veicolo (categoria del veicolo, peso dell’asse, peso lordo, altezza, larghezza, lunghezza e categoria ambientale) devono essere impostati con precisione.

Clicca qui per maggiori informazioni sull’utilizzo del calcolatore di pedaggio.

Cambiamenti che riguardano veicoli e categorie di veicoli

Viene introdotta la categoria J5

Le tariffe e le categorie di veicoli del sistema di pedaggio elettronico sono stabilite dal DL n. 209/2013 (VI. 18.). Dal 1° gennaio 2024 la normativa ha introdotto la categoria di veicoli J5 per gli autoveicoli soggetti a pedaggio con 5 o più assi . Allo stesso tempo, la categoria dei veicoli J4 comprenderà solo i veicoli a motore a quattro assi soggetti a pedaggio.

IMPORTANTE:

  • La categoria J5 può essere impostata dai nostri clienti sull’interfaccia HU-GO. Questa opzione sarà disponibile per i veicoli in cui i dati del numero dell’asse vengono forniti da una persona diversa dall’operatore della dichiarazione del pedaggio. (Per i veicoli in cui i dati del numero dell’asse vengono inviati dall’operatore della dichiarazione del pedaggio, questa impostazione deve essere modificata nel menu di mappatura dell’OBU prima di modificare il numero dell’asse.)
  • I pagatori di pedaggio convenzionati con veicoli aventi cinque o più assi devono provvedere all’impostazione appropriata sul sito web HU-GO, oppure devono consultare il proprio operatore di dichiarazione di pedaggio in merito alle condizioni per le impostazioni appropriate del dispositivo, che possono variare da dispositivo a dispositivo.
  • L’impostazione inadeguata del numero di assi può comportare una multa, ma NTPS Plc. esclude espressamente ogni responsabilità per eventuali obblighi di pagamento aggiuntivi e danni derivanti dal fatto che il pagatore del pedaggio contraente non ha fornito dati esatti del veicolo.

Nuove categorie ambientali

In conformità alla Direttiva Eurobollo, dal 1° gennaio 2024, le precedenti 7 categorie ambientali sono state sostituite dalle seguenti 9 categorie :

  • EURO 0,
  • EURO I,
  • EURO II,
  • EURO III,
  • EUROIV,
  • EURO V,
  • EUROVI,
  • Veicolo a basse emissioni,
  • Veicolo a emissioni zero.

La categoria ambientale di un veicolo a motore sottoposto a pedaggio è inclusa nella carta di circolazione del veicolo. L’attuale legislazione ungherese prevede codici diversi (da 0 a 16). Per ulteriori informazioni sulla classificazione, vedere l’allegato 5 del decreto KÖHÉM n. 6/1990. (IV.12.) sulle condizioni tecniche per l’immatricolazione e la circolazione dei veicoli stradali .

Il documento disponibile qui  aiuta ad identificare le nuove classi di emissione.

IMPORTANTE:

  • La classe di emissione corretta può essere impostata dai clienti sull’interfaccia HU-GO.
  • I clienti sono pregati di provvedere all’adeguamento delle proprie impostazioni di conseguenza nel proprio profilo HU-GO.
  • Si ricorda che nella funzione ‘Conto corrente – assegna un veicolo’, anziché visualizzare tutti i veicoli del cliente assegnabili al conto corrente, nella tendina per l’assegnazione di un nuovo veicolo verranno visualizzati solo i veicoli del primo tre caratteri i cui numeri di targa vengono inseriti dall’utente nel campo ‘Veicolo’.
  • L’impostazione inadeguata della categoria del veicolo può comportare una multa!

Cambiamenti nelle opzioni di pagamento del pedaggio

Con registrazione HU-GO

Pagamento anticipato del pedaggio

Con la registrazione nel sistema HU-GO, la dichiarazione del pedaggio e il pagamento del pedaggio dal conto corrente HU-GO possono essere effettuati solo utilizzando un’unità di bordo (OBU) a partire dal 1° gennaio 2024.  A partire da tale data non è più possibile acquistare un biglietto di tratta utilizzando il saldo HU-GO.

Come in passato, il saldo HU-GO dovrebbe essere sostanzialmente ricaricato in anticipo, dal quale verrà detratto il relativo importo del pedaggio sulla base dei dati di localizzazione geografica trasmessi dall’operatore della dichiarazione del pedaggio. Il saldo può essere ricaricato nel profilo HU-GO tramite pagamento online con carta bancaria o tramite bonifico bancario sul conto HU-GO (10402166-49555557-57541313).

IMPORTANTE:

  • Dal 1° gennaio 2024 non è più possibile ricaricare il saldo presso i rivenditori, ad esempio presso le stazioni di servizio.  Nel sistema della vignetta elettronica il ruolo dei rivenditori è rimasto invariato.
  • Specifica sempre il nuovo identificativo del tuo conto corrente nel campo commenti quando invii un bonifico bancario alla nostra azienda per ricaricare il saldo. Il tuo nuovo identificativo del conto corrente potrà essere visualizzato nel tuo profilo HU-GO dal 1° gennaio 2024 e anche qui inserendo l’ID cliente.

IMPORTANTE
Il nuovo identificativo del conto corrente dell’utente della strada interessato dovrà essere indicato come segue:

numero ID cliente-nuovo numero di conto corrente

(“Numero identificativo cliente  trattino  nuovo numero di conto corrente”; è importante che non ci sia spazio prima e dopo il trattino)

  • L’elaborazione automatizzata e la registrazione dei bonifici sul conto corrente desiderato avverranno solo se il campo commenti sarà compilato correttamente. Dalle ore 0:00 del 29 gennaio 2024, in caso di bonifici in entrata, se il campo commenti bonifico non viene compilato correttamente , l’azienda non potrà accreditare l’importo trasferito sul conto corrente del cliente interessato, pertanto  il l’importo trasferito verrà restituito sul conto bancario del cliente .
  • Dal 1° gennaio 2024 è stata soppressa anche la possibilità di pagare con la carta carburante nel sistema di pagamento anticipato.
  • Senza registrarsi nel sistema HU-GO, i clienti possono acquistare biglietti di percorso ad hoc su  hu-go.hu , pagando online con carta bancaria, nonché presso i chioschi familiari, dove l’importo finale può essere pagato solo online, tramite carta bancaria, utilizzando un dispositivo con accesso a Internet e in grado di leggere i codici QR (es. cellulare, tablet).

Pagamento posticipato

Il precedente schema di pagamento posticipato di NTPS è stato interrotto il 31 dicembre 2023.

Dal 1° gennaio 2024 la nostra Società mette a disposizione dei clienti una nuova tipologia di opzione di post-pagamento, tramite un intermediario dei pagamenti .

I proprietari dei veicoli (clienti) devono stipulare un contratto con un intermediario dei pagamenti in modo che l’intermediario si assuma la responsabilità finanziaria per il successivo pagamento dei pedaggi stradali a carico del cliente.

Per ulteriori informazioni sugli intermediari di pagamento disponibili nell’ambito del sistema di pagamento posticipato, visitare e-toll/Altre informazioni/Pagamento posticipato .

IMPORTANTE:

  • L’intermediario/gli intermediari di pagamento interessati forniranno informazioni sul modo in cui (a) i pagatori di pedaggio convenzionati possono effettuare il pagamento all’intermediario/i di pagamento (ad esempio tramite bonifico bancario, pagamento con carta bancaria, carta carburante).

Senza registrazione HU-GO

Nel sistema di pedaggio elettronico HU-GO il pedaggio può essere saldato anche tramite un biglietto ad hoc acquistato prima dell’inizio del viaggio.

Un biglietto ad hoc è un’autorizzazione all’uso stradale acquistata in anticipo, senza registrazione sul sistema HU-GO, per l’utilizzo di almeno un tratto unitario a pedaggio precedentemente specificato della rete stradale a pedaggio da parte di un autoveicolo a pedaggio precedentemente specificato.

  • In questo caso, il contribuente può pagare il pedaggio direttamente tramite il  sito hu-go.hu  tramite pagamento online con carta di credito. È possibile programmare ed acquistare un biglietto ad hoc anche presso i chioschi consueti , dove l’importo finale potrà essere pagato solo on-line, con carta di credito, utilizzando un dispositivo connesso a Internet e in grado di leggere i codici QR (es. cellulare, tavoletta).

Dal 1° gennaio 2024 i biglietti delle corse saranno acquistabili esclusivamente con le modalità sopra indicate. Tutti gli altri metodi, ad esempio l’acquisto tramite l’applicazione HU-GO Mobile, verranno chiusi.

Il biglietto di percorso è un’autorizzazione alla circolazione stradale per utilizzare il percorso per un unico viaggio, senza interruzioni, per un veicolo i cui parametri sono stati specificati al momento dell’acquisto. Il biglietto di tratta non è trasferibile e non è possibile modificare né il percorso né i parametri del veicolo specificati al momento dell’acquisto.

I biglietti di tratta sono validi dal momento dell’acquisto fino alla fine del giorno successivo (la possibilità di preacquisto è cessata dal 1° gennaio 2024).

Dal 1° gennaio 2024 i biglietti di tratta non possono essere riscattati.

È cambiata anche la procedura per l’acquisto di un biglietto di tratta: al momento dell’acquisto è necessario fornire i dati di fatturazione e l’indirizzo email a cui inviare la fattura. La fattura verrà inviata al cliente tramite email.

Su richiesta sarà comunque possibile acquistare presso l’ente che ha rilasciato il permesso di trasporto (attualmente Magyar Közút NZrt.) un biglietto di tratta per autoveicoli soggetti a pedaggio in sovrappeso o di grandi dimensioni. A causa dei cambiamenti riguardanti i biglietti di percorso, si consiglia ai veicoli in sovrappeso o di grandi dimensioni di pagare il pedaggio utilizzando un’unità di bordo, a condizione che dispongano di un permesso di percorso pre-rilasciato. L’elenco degli operatori di dichiarazioni di pedaggio controllati può essere trovato qui.

IMPORTANTE:

  • In caso di doppio addebito , dal 1° gennaio 2024, il contribuente o, in mancanza di convenzionato, l’utente della strada, avrà diritto solo al rimborso dell’eventuale importo inutilmente pagato se il pedaggio è stato ripetutamente pagato contemporaneamente per lo stesso veicolo a motore soggetto a pedaggio sulla stessa sezione a pedaggio per un motivo indipendente dalla loro volontà .
  • Analogamente, a partire dal 1° gennaio 2024 non sono più rimborsabili i pedaggi pagati successivamente all’iscrizione nel registro delle esenzioni. Si precisa, tuttavia, che a partire dal 1° gennaio 2024, anziché dal momento dell’iscrizione, l’esenzione decorrerà dal momento della registrazione. (il momento specificato in cui dovrebbe iniziare l’esenzione), che può essere precedente al momento della registrazione (da parte dell’autorità competente). I pedaggi pagati tra la data di inizio dell’esenzione indicata e il momento della registrazione verranno rimborsati. Tuttavia, chi per propria colpa paga un pedaggio successivamente al momento della registrazione non avrà diritto al rimborso.

 

Modifiche alla fatturazione

A causa della modifica dei processi di vendita e fatturazione nel sistema HU-GO (vedi punto 6 Adeguamento del sistema di pedaggio elettronico HU-GO ), al 31 dicembre 2023 tutti i saldi disponibili nei precedenti conti correnti prepagati sono stati migrati sul conti correnti di nuova creazione in uso dal 01.01.2024. 

Il saldo trasferito e disponibile è stato oggetto di una nota correttiva (di credito) del 31 dicembre 2023 e una corrispondente fattura di pagamento anticipato è stata emessa ai clienti interessati al 1° gennaio 2024 . 

Le note di credito 2023 emesse dal sistema HU-GO sono disponibili nel profilo HU-GO alla voce Note di credito 2023 , dove, dopo aver effettuato il login, possono essere scaricate anche in formato PDF. Le note di credito 2023 emesse dal sistema SAP sono state inviate via e-mail e non sono disponibili sull’interfaccia HU-GO.

Inoltre,  è possibile accedere alle voci analitiche sia dei conti correnti prepagati (PrP) che posticipati (PP) entrando nel  menu Analytics  della pagina HU-GO. Per visualizzare le voci di analisi è necessario selezionare dall’elenco il conto corrente interessato.

Nel nuovo sistema HU-GO, a partire dal 1° gennaio 2024,  ogni nuovo conto corrente di ciascun cliente avrà un nuovo identificativo di conto corrente. In questo contesto, è molto importante inserire il nuovo identificativo del conto corrente quando trasferisci denaro sul tuo nuovo conto corrente HU-GO, poiché ciò consentirà di identificare il tuo pagamento.

Altre informazioni chiave riguardanti il ​​numero di conto

Dal 1° gennaio 2024 sono state apportate modifiche alla fatturazione dei pedaggi pagati e percepiti. Da tale data riceverai una fattura di anticipo per la ricarica del conto corrente prepagato (PrP) e una fattura di saldo per l’importo effettivamente utilizzato, ovvero il pedaggio guadagnato, scaricabile dal proprio profilo HU-GO. NTPS Plc. emette fattura di saldo mensile .

La fattura includerà i pedaggi percepiti suddivisi in oneri per l’infrastruttura e oneri per esternalità.

È molto importante che i nostri clienti convenzionati informino il proprio partner contabile sui cambiamenti nell’emissione delle ricevute.

Rimborso pedaggio elettronico

Le richieste di rimborso dei saldi dei pedaggi saranno accettate da NTPS Plc.

Adeguamento del sistema di pedaggio elettronico HU-GO

In occasione della conversione del sistema HU-GO, i dati dei clienti attivi, ovvero saldi conto, veicoli e unità di bordo (collegamenti veicolo-OBU), sono stati trasferiti nel nuovo sistema sul conto corrente PrP. Per informazioni sulla definizione di clienti attivi e inattivi consultare le relative Condizioni Generali (CG Utente Sistema di Pedaggio).

Durante la migrazione, oltre ai conti correnti PrP, è stato creato per ogni registrazione un conto corrente PP (post-pagamento), nel caso in cui il cliente volesse in futuro avvalersi della possibilità di post-pagamento tramite un intermediario dei pagamenti. Tieni presente che questi conti possono essere utilizzati solo se hai firmato un contratto con uno degli intermediari di pagamento convenzionati con NÚSZ Zrt. (Clicca  qui per visualizzare l’elenco degli intermediari di pagamento.)

Se per sbaglio avete depositato OBU e coppie di veicoli sul conto corrente PP, potete spostarli su un conto di pagamento anticipato con un saldo di almeno 6.000 HUF cliccando su “Veicoli di questo conto corrente/Trasferimento in blocco”.

IMPORTANTE:

  • Da febbraio 2024 è nuovamente disponibile il servizio di allerta multe HU-GO. Chi desidera usufruire del servizio dovrà attivarlo, anche se lo ha già fatto in precedenza (prima del 1° gennaio 2024). Il servizio Alert deve essere impostato per conto corrente nel profilo HU-GO: la dichiarazione sull’utilizzo del servizio può essere effettuata cliccando sul pulsante Modifica Conto Corrente nel menu Conti Correnti dopo aver selezionato il conto corrente desiderato.
  • La notifica di saldo basso è disponibile anche nel sistema HU-GO, con le impostazioni del cliente precedente attive. È inoltre disponibile la funzione di notifica dell’inserimento nel registro delle unità di bordo invalidate (a basso saldo) (blacklist).
  • Allo stesso tempo, è cambiata la logica della blacklist, ovvero dopo essere stati inseriti nella blacklist da un conto corrente post-pagamento (PoP), è possibile trasferire una coppia veicolo-OBU su un conto corrente prepagato con saldo positivo e lo stesso ID cliente di registrazione, e quindi essere rimosso dalla lista nera. Nel caso di conto corrente prepagato (PrP), la cancellazione dalla blacklist è sempre subordinata alla ricarica del conto corrente con un credito minimo (5.000 HUF). Inoltre, una volta inserito nella lista nera di un conto corrente PrP, non sarà ancora possibile trasferire la propria coppia veicolo/OBU su un altro conto corrente.
  • Ti preghiamo di prestare particolare attenzione a mantenere il tuo saldo HU-GO sempre aggiornato in base al livello di utilizzo della strada previsto e a impostare i dati corretti del veicolo (numero di assi) per ciascun veicolo sulla strada.
  • I  conti PP possono essere utilizzati solo se avete firmato un contratto con uno degli intermediari di pagamento convenzionati con NÚSZ Zrt. 

Modifiche legate al funzionamento del servizio clienti NTPS

Dal 1 ottobre 2023 non è più possibile acquistare un’unità di bordo (OBU) negli uffici del servizio clienti di NTPS Plc. Le unità di bordo possono essere acquistate presso gli operatori certificati di dichiarazione dei pedaggi, il cui elenco può essere trovato qui.

Dal 1° gennaio 2024, i biglietti per corse ad hoc saranno disponibili solo presso gli uffici di assistenza clienti tramite un chiosco, tramite pagamento online con carta bancaria (utilizzando un dispositivo con accesso a Internet e in grado di leggere i codici QR (es. cellulare, tablet)). Non è più possibile acquistare i titoli di viaggio in contanti o con la carta carburante.

Anche se non puoi ricaricare il tuo saldo HU-GO di persona presso gli uffici del servizio clienti, il personale ti aiuterà a ricaricare il tuo saldo online, utilizzando una carta bancaria.

Dal 1° gennaio 2024 presso gli uffici di assistenza clienti sono disponibili i seguenti servizi relativi al pedaggio elettronico:

  • richieste di saldo e informazioni sulle variazioni del conto corrente,
  • ricezione di notifiche riguardanti pagamenti (addebiti o fatture errate, ecc.),
  • ricezione di reclami,
  • gestione generale delle relazioni con i clienti e informazioni,
  • utilizzo e consegna (download) di materiale informativo per i clienti,
  • informazioni sulle transazioni relative all’uso della strada.

Tariffe vignetta elettronica valide dal 1° gennaio 2024

Le tariffe valide nel sistema di vignetta elettronica sono regolate dal decreto pedaggio.

Ai sensi del Decreto, le tariffe del bollo elettronico valide dal 1° gennaio 2024 sono le seguenti:

Le tariffe dei pedaggi sono valide dal 01.01.2024. Tutte le tariffe indicate nella tabella sono comprensive di IVA.

*I vignette elettroniche annuali nazionali e regionali per motocicli sono disponibili come prodotti della categoria di veicoli D1.

**Le autorizzazioni settimanali e mensili acquistate per la categoria di veicoli B2 sono valide fino alle ore 24:00 del 31 marzo 2024. Dal 1° aprile 2024 non sarà più possibile acquistare la vignetta elettronica per la categoria di veicoli B2.

Categorie di veicoli

L’importo della tariffa dipende dalla categoria del veicolo determinata in base al tipo di veicolo e alle specifiche tecniche riportate nella voce ufficiale riportata sulla carta di circolazione o su qualsiasi altro documento certificato rilasciato per il veicolo:

Categoria del veicolo D1

Motocicli e autovetture fino a 7 persone con una massa massima autorizzata di 3,5 tonnellate e relativi rimorchi, se il campo “J” (categoria del veicolo) della carta di circolazione contiene il codice M1 o M1G.

Categoria del veicolo D2

Tutti gli autoveicoli che non appartengono a nessun’altra categoria di veicoli e non sono qualificati come autoveicoli soggetti al pagamento del pedaggio secondo una legge separata. Se il campo relativo alla categoria del veicolo del certificato ufficiale autentico del veicolo (ad esempio la carta di circolazione) riporta la classificazione N1 o N1G, il veicolo rientra nella categoria del veicolo D2, indipendentemente dalla sua capienza; lo stesso vale per i veicoli con una capienza pari o superiore a 8 posti.

Categoria del veicolo B2

Autobus: autoveicoli adibiti al trasporto di passeggeri, aventi più di 9 posti fissi, compreso quello del conducente.

Categoria veicolo U

Eventuali rimorchi di veicoli delle categorie D2 e ​​B2.

Dall’inizio del 2019 è possibile acquistare l’omologazione del rimorchio (categoria di veicolo U) anche per i veicoli della categoria D2 o B2 (oltre all’omologazione D2 o B2). Ciò andrà a vantaggio degli automobilisti, che ora possono utilizzare la vignetta elettronica della categoria U acquistata per il veicolo trainante per trainare

Per una guida più approfondita, clicca qui

Tipi di vignetta elettronica

Validità nazionale:

settimanale (10 giorni) : giorno iniziale + ulteriori 9 giorni consecutivi;

mensile : valido dal giorno iniziale fino alle ore 24 dello stesso giorno (per numero) del mese successivo/fino alla mezzanotte dell’ultimo giorno del mese;

annuale : valido dal momento dell’acquisto (dal primo giorno dell’anno in corso in caso di preacquisto) fino alla mezzanotte del 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento;

Validità regionale:

• valido per le superstrade a pedaggio della specifica provincia con validità annuale, ovvero dal momento dell’acquisto (dal primo giorno dell’anno in corso in caso di pre acquisto) fino alla mezzanotte del 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento;

Le vignette settimanali e mensili sono valide dal momento dell’acquisto (entrata in vigore del pagamento), a meno che il cliente non indichi l’inizio del periodo di validità (data di inizio) della e-vignetta.

IMPORTANTE!

I tratti a pedaggio possono essere utilizzati solo con un’autorizzazione stradale valida, cioè è necessario acquistare la vignetta elettronica prima di entrare nel tratto a pedaggio. Se acquistate la vignetta elettronica entro il periodo di validità, la validità inizia sempre al momento dell’acquisto (giorno/ora/minuto). Gli utenti della strada in buona fede che entrano erroneamente nella rete stradale a pedaggio hanno 60 minuti dall’ingresso per acquistare l’autorizzazione alla circolazione.

Se desideri acquistare più vignette elettroniche contemporaneamente, assicurati sempre di specificare la data e l’ora precise di ciascun viaggio (uso stradale).

Per evitare la circolazione stradale non autorizzata, assicurati di controllare sempre il numero di targa, il codice del paese, la categoria del veicolo e il periodo di validità, nonché lo stato dei bolli regionali sul talloncino al momento dell’acquisto.

In caso di pagamento elettronico del pedaggio riceverete un messaggio di conferma che varrà come ricevuta.

Si prega di conservare la matrice o il messaggio di conferma ricevuto all’atto dell’acquisto della vignetta elettronica per 3 anni dall’ultimo giorno di validità della vignetta elettronica.

Novità importanti per le vignette autostradali in Ungheria 2024 

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vignette autostradali ungheria 2024
vignette autostradali ungheria 2024

Dal 1° gennaio 2024 sono state introdotte numerose modifiche al sistema della vignetta elettronica che riguardano, tra l’altro, il pagamento del pedaggio per autobus, pullman e veicoli ricreativi (RV) superiori a 3,5 tonnellate, le norme sul traino, i tratti stradali a pedaggio e le tariffe della vignetta elettronica. Tali modifiche sono riepilogate di seguito.

Le modifiche si basano sulle seguenti norme legali:

  • Legge LXVII del 2013 sui pedaggi basati sulla distanza dovuti per l’uso di autostrade, superstrade e strade principali (“Legge sui pedaggi”),
  • Decreto n. 45/2020 (XI. 28.) del Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia sulle autostrade, superstrade e strade principali soggette a pedaggio e sui pedaggi dovuti (“Decreto pedaggio”),
  • durante lo stato di emergenza, legge LXVII del 2013 sui pedaggi basati sulla distanza dovuti per l’uso di autostrade, superstrade e strade principali, decreto 25/2013 (V. 31.) NFM del ministro dello Sviluppo nazionale sull’importo del pedaggio e strade a pedaggio, e il decreto governativo n. 13/2024 (I. 30.) sulla diversa applicazione di alcune disposizioni del decreto n. 45/2020 (XI. 28.) del Ministro per l’innovazione e la tecnologia sulle autostrade, superstrade e strade principali strade soggette a pedaggio e sui pedaggi dovuti.

Cambiamenti per Autobus e Pullman

Autobus > 3,5 t

DAL 1° APRILE 2024

Ai sensi di una modifica al decreto 209/2013 (VI. 18.) Korm. del Governo pubblicata il 29 febbraio 2024, gli autobus con una massa totale massima autorizzata superiore a 3,5 t devono pagare il pedaggio per l’uso stradale sulla base di una nuova e specifica regolamentazione nel sistema di pedaggio basato sulla distanza dal 1° aprile 2024.

In base alle modifiche legislative, nel sistema di pedaggio elettronico per gli autobus superiori a 3,5 t verranno create categorie di veicoli separate M2 e M3. Secondo la modifica, nel determinare l’onere sull’infrastruttura per gli autobus superiori a 3,5 t, la differenziazione deve essere effettuata sulla base della massa totale massima autorizzata degli autobus. Ciò significa che nel caso degli autobus, in deroga al principio organizzativo, per determinare l’onere sull’infrastruttura viene utilizzata la massa totale massima autorizzata del veicolo e non il numero di assi del veicolo. La modifica legislativa non contiene nuove norme per la componente del pedaggio relativa all’onere per le esternalità. Il calcolo dell’onere sulle esternalità si basa su una metodologia uniforme per tutti i veicoli pesanti, in base al numero di assi e alla classificazione ambientale, in linea con le norme UE.

Per gli autobus soggetti a pedaggio con un peso lordo superiore a 3,5 t, gli autobus con una massa totale massima autorizzata pari o inferiore a 5 t appartengono alla categoria di veicoli M2, mentre gli autobus con una massa totale massima autorizzata superiore a 5 t appartengono alla categoria di veicoli M3

FINO AL 31 MARZO 2024 

Il sistema del bollo elettronico basato sui diritti d’utenza si applicherà agli autobus con una massa totale massima autorizzata superiore a 3,5 t fino al 31 marzo 2024, ovvero fino a quella data gli autobus potranno pagare la circolazione stradale acquistando un bollo elettronico per categoria di veicoli B2.

Per gli autobus superiori a 3,5 t è possibile acquistare nel sistema del bollino elettronico esclusivamente le autorizzazioni nazionali mensili e settimanali (10 giorni) per la circolazione stradale per l’anno 2024, la cui validità scadrà alle ore 24:00 del 31 marzo 2024 , anche se essi avrebbero validità oltre tale data secondo le disposizioni vigenti al momento dell’acquisto.

Per questi veicoli non sono disponibili i bolli elettronici annuali (nazionali o provinciali) per l’anno 2024.

Gli operatori di autobus di peso superiore a 3,5 t già registrati nel sistema di pedaggio elettronico HU-GO sono tenuti ad astenersi dall’utilizzare il sistema di pedaggio elettronico HU-GO per il pagamento dei pedaggi fino al 31 marzo 2024 e a non utilizzare le unità di bordo acquistato.

Si prega di notare che le informazioni sulla corretta registrazione degli autobus superiori a 3,5 t nel sistema di pedaggio elettronico HU-GO (se il veicolo è già stato registrato, le informazioni sulla sua corretta modifica) verranno fornite più avanti su questo sito.

Autobus < 3,5 t 

Gli autobus con una massa totale massima autorizzata non superiore a 3,5 t continueranno a poter pagare il loro utilizzo stradale acquistando un bollo elettronico con il sistema dei diritti d’utenza.

Per questi veicoli è obbligatorio l’acquisto del bollino elettronico per la categoria di veicoli B2 fino al 31 marzo 2024. Per i veicoli di categoria B2 è possibile acquistare solo le autorizzazioni nazionali mensili e settimanali (10 giorni) per la circolazione stradale per l’anno 2024, la validità dei quali scadranno alle ore 24:00 del 31 marzo 2024, anche se avrebbero validità oltre tale data ai sensi delle disposizioni vigenti al momento dell’acquisto.

Dal 1° aprile 2024 , i veicoli della categoria M2 con una massa totale massima autorizzata non superiore a 3,5 t apparterranno alla categoria dei veicoli D2.

Cambiamenti che riguardano i veicoli ricreazionali (RV)

Ai sensi della legge LXVII del 2013, dal 1° gennaio 2024 i veicoli ricreazionali la cui massa totale massima autorizzata è superiore a 3,5 t verranno tassati in base alla distanza percorsa nel sistema di pedaggio elettronico. Maggiori informazioni sul pedaggio elettronico HU-GO il sistema è disponibile su toll-charge.hu, alla voce di menu E-toll. Informazioni dettagliate sulle modifiche al sistema HU-GO, che entreranno in vigore dal 2024, sono riportate nel menu Modifiche 2024.

Per tali veicoli, la validità delle vignette elettroniche annuali (nazionali e regionali) e delle vignette elettroniche mensili e settimanali (10 giorni) acquistate per il 2023 è scaduta alla mezzanotte del 31 dicembre 2023. Per queste ultime vignette elettroniche non è previsto alcun rimborso, in quanto la data di scadenza può essere pianificata in anticipo acquistando una vignetta elettronica valida per il periodo appropriato.

I veicoli ricreazionali con una massa totale massima autorizzata non superiore a 3,5 t continueranno ad appartenere al sistema del bollo elettronico dopo il 1° gennaio 2024 e saranno classificati nelle categorie di veicoli D1 o D2 in base ai dati riportati nei documenti ufficiali del veicolo.

Nel caso dei veicoli ricreazionali, la categoria del veicolo trainante continuerà ad essere il fattore determinante per l’acquisto del bollino elettronico: se il veicolo trainante appartiene alla categoria del veicolo D1, non è necessario acquistare un bollino elettronico separato per rimorchio, ma se il veicolo trainante è della categoria di veicoli D2, è necessario acquistare oltre alla vignetta elettronica D2 anche una vignetta elettronica per la categoria di veicoli U per il rimorchio.

Per maggiori informazioni clicca qui

Modifiche alle norme sul traino

Dal 1° gennaio 2024, ai sensi del Decreto Pedaggio, se un veicolo soggetto all’acquisto di vignetta elettronica traina un altro veicolo, l’autorizzazione alla circolazione deve essere acquistata separatamente per entrambi i veicoli, secondo le norme ad essi applicabili, ovvero è necessario acquistare la vignetta per entrambi i veicoli.

In relazione a quanto sopra si ricorda che, secondo il Codice della Strada, il veicolo che traina un veicolo in panne deve uscire dall’autostrada o dalla superstrada all’uscita o allo svincolo stradale più vicino.

Analogamente, dal 1° gennaio 2024, per i rimorchi è stata introdotta una categoria di sovrapprezzo separata (di importo equivalente al sovrapprezzo D1), e per il pagamento del pedaggio del rimorchio resta responsabile il conducente del veicolo trainante, ovvero il gestore del il veicolo trainante sarà tenuto al pagamento del sovrapprezzo applicabile ai rimorchi ove sia imposto un sovrapprezzo.

Per i veicoli trasportati come carichi non è ancora necessario acquistare alcuna autorizzazione.

Variazioni dei tratti stradali a pedaggio

Dal 1° gennaio 2024 sono state aggiunte nuove tratte a pedaggio al sistema di vignetta elettronica. La novità più importante riguarda il pedaggio delle tratte autostradali M0 (settori sud e est M0, ponte Megyeri), che finora erano gratuiti: dal 2024, l’intera superstrada M0 è soggetta a pedaggio per i veicoli con sistema di vignetta elettronica. Al sistema di pedaggio sono state aggiunte anche l’autostrada M31, la superstrada M4 fino a Törökszentmiklós-West, la superstrada M44, il tratto della circonvallazione M30 intorno a Miskolc, la superstrada M76 fino a Keszthely-Fenékpuszta.

A causa dell’aggiunta di nuove sezioni a pedaggio, dal 1° gennaio 2024 è stata introdotta una vignetta elettronica valida per le contee di Békés e Jász-Nagykun-Szolnok.

Clicca qui per la mappa delle tratte a pedaggio al 1° gennaio 2024.

Modifiche relative ai sovrapprezzi

Per chiarire la situazione dei rimorchi della categoria di veicoli U senza vignetta elettronica, dal 1° gennaio 2024 il decreto sul pedaggio ha introdotto una categoria di supplemento separata per questi veicoli (rimorchi).

Questa modifica non riguarda la categoria di veicoli D1. Per questi veicoli non è ancora necessaria un’autorizzazione separata per il rimorchio.

Il gestore del veicolo trainante resta responsabile del pagamento del pedaggio del rimorchio, cioè il gestore del veicolo trainante è responsabile del pagamento del supplemento applicabile ai veicoli della categoria U in caso di imposizione di un supplemento.

Dal 1° gennaio 2024 il termine di prescrizione per l’obbligo di pagamento del sovrapprezzo passerà da 2 anni a 3 anni.

Consulta la tabella seguente per gli importi del sovrapprezzo e delle differenze di sovrapprezzo, in vigore dal 1° gennaio 2024 ai sensi del Decreto Pedaggio.

* L’importo del supplemento per la categoria D1M è lo stesso della categoria D1.

**Il supplemento viene applicato ai veicoli della categoria B2 per circolazione stradale non autorizzata fino alle ore 24:00 del 31 marzo 2024.

Le aliquote della differenza di sovrapprezzo in vigore dal 1° gennaio 2024 sono riportate nella tabella seguente:

*Il supplemento viene applicato ai veicoli della categoria B2 per circolazione stradale non autorizzata fino alle ore 24:00 del 31 marzo 2024.

Modifiche relative agli uffici del servizio clienti NTPS

Dal 1° novembre 2023 non è più possibile acquistare vignette elettroniche straniere presso gli uffici del servizio clienti di NTPS Plc.

Si prega di notare che, dal 1° gennaio 2024, le vignette elettroniche saranno disponibili solo presso gli uffici del servizio clienti di NTPS Plc. utilizzando contanti, carte di pagamento e determinate carte carburante.
Per gli acquisti di vignette in blocco sarà comunque possibile effettuare l’acquisto tramite fattura proforma o tramite bonifico bancario, nel rispetto delle norme applicabili.

Le carte carburante accettate presso gli uffici di assistenza clienti dal 1° gennaio 2024 sono: Shell (fino al 22 febbraio 2024), OMV Routex.

Tariffe vignetta elettronica valide dal 1° gennaio 2024

Le tariffe valide nel sistema di vignetta elettronica sono regolate dal decreto pedaggio.

Ai sensi del Decreto, le tariffe del bollo elettronico valide dal 1° gennaio 2024 sono le seguenti:

Le tariffe dei pedaggi sono valide dal 01.01.2024. Tutte le tariffe indicate nella tabella sono comprensive di IVA.

*I vignette elettroniche annuali nazionali e regionali per motocicli sono disponibili come prodotti della categoria di veicoli D1.

**Le autorizzazioni settimanali e mensili acquistate per la categoria di veicoli B2 sono valide fino alle ore 24:00 del 31 marzo 2024. Dal 1° aprile 2024 non sarà più possibile acquistare la vignetta elettronica per la categoria di veicoli B2.

Categorie di veicoli

L’importo della tariffa dipende dalla categoria del veicolo determinata in base al tipo di veicolo e alle specifiche tecniche riportate nella voce ufficiale riportata sulla carta di circolazione o su qualsiasi altro documento certificato rilasciato per il veicolo:

Categoria del veicolo D1

Motocicli e autovetture fino a 7 persone con una massa massima autorizzata di 3,5 tonnellate e relativi rimorchi, se il campo “J” (categoria del veicolo) della carta di circolazione contiene il codice M1 o M1G.

Categoria del veicolo D2

Tutti gli autoveicoli che non appartengono a nessun’altra categoria di veicoli e non sono qualificati come autoveicoli soggetti al pagamento del pedaggio secondo una legge separata. Se il campo relativo alla categoria del veicolo del certificato ufficiale autentico del veicolo (ad esempio la carta di circolazione) riporta la classificazione N1 o N1G, il veicolo rientra nella categoria del veicolo D2, indipendentemente dalla sua capienza; lo stesso vale per i veicoli con una capienza pari o superiore a 8 posti.

Categoria del veicolo B2

Autobus: autoveicoli adibiti al trasporto di passeggeri, aventi più di 9 posti fissi, compreso quello del conducente.

Categoria veicolo U

Eventuali rimorchi di veicoli delle categorie D2 e ​​B2.

Dall’inizio del 2019 è possibile acquistare l’omologazione del rimorchio (categoria di veicolo U) anche per i veicoli della categoria D2 o B2 (oltre all’omologazione D2 o B2). Ciò andrà a vantaggio degli automobilisti, che ora possono utilizzare la vignetta elettronica della categoria U acquistata per il veicolo trainante per trainare

Per una guida più approfondita, clicca qui

Tipi di vignetta elettronica

Validità nazionale:

settimanale (10 giorni) : giorno iniziale + ulteriori 9 giorni consecutivi;

mensile : valido dal giorno iniziale fino alle ore 24 dello stesso giorno (per numero) del mese successivo/fino alla mezzanotte dell’ultimo giorno del mese;

annuale : valido dal momento dell’acquisto (dal primo giorno dell’anno in corso in caso di pre acquisto) fino alla mezzanotte del 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento;

Validità regionale:

• valido per le superstrade a pedaggio della specifica provincia con validità annuale, ovvero dal momento dell’acquisto (dal primo giorno dell’anno in corso in caso di pre acquisto) fino alla mezzanotte del 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento;

Le vignette settimanali e mensili sono valide dal momento dell’acquisto (entrata in vigore del pagamento), a meno che il cliente non indichi l’inizio del periodo di validità (data di inizio) della e-vignetta.

IMPORTANTE!

I tratti a pedaggio possono essere utilizzati solo con un’autorizzazione stradale valida, cioè è necessario acquistare la vignetta elettronica prima di entrare nel tratto a pedaggio. Se acquistate la vignetta elettronica entro il periodo di validità, la validità inizia sempre al momento dell’acquisto (giorno/ora/minuto). Gli utenti della strada in buona fede che entrano erroneamente nella rete stradale a pedaggio hanno 60 minuti dall’ingresso per acquistare l’autorizzazione alla circolazione.

Se desideri acquistare più vignette elettroniche contemporaneamente, assicurati sempre di specificare la data e l’ora precise di ciascun viaggio (uso stradale).

Per evitare la circolazione stradale non autorizzata, assicurati di controllare sempre il numero di targa, il codice del paese, la categoria del veicolo e il periodo di validità, nonché lo stato dei bolli regionali sul talloncino al momento dell’acquisto.

In caso di pagamento elettronico del pedaggio riceverete un messaggio di conferma che varrà come ricevuta.

Si prega di conservare la matrice o il messaggio di conferma ricevuto all’atto dell’acquisto della vignetta elettronica per 3 anni dall’ultimo giorno di validità della vignetta elettronica.

FiberHome istituirà un impianto da 8 miliardi di fiorini 

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Il produttore cinese di attrezzature per le telecomunicazioni FiberHome investirà 8 miliardi di fiorini per istituire uno stabilimento di cavi ottici a Kisbér (a circa 100 km a ovest di Budapest).

Dopo colloqui con i vertici dell’azienda a seguito di una riunione della Commissione Economica Congiunta Cino-Ungherese, un sovvenzionamento governativo coprirà il 15% dei costi di investimento, che dovrebbe creare 150 posti di lavoro

Se la capacità della base, che sarà la più estesa di FiberHome in Europa, sarà ampliata, l’azienda investirà ulteriormente in Ungheria.
Fonte: Abouthungary.hu | kormany.hu| Fonte foto: Abouthungary.hu

Un brindisi per Giorgio Pressburger: il ponte culturale tra Trieste e Budapest

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Pressburger
Pressburger

Venerdì 19 aprile, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, si è svolta la presentazione delle attività dell’Associazione Culturale Giorgio Pressburger, in occasione del lancio del nuovo sito multilingue www.giorgiopressburger.eu.

L’Associazione è impegnata nello studio, nel ricordo e nella valorizzazione dell’opera, della vita e del pensiero di Giorgio Pressburger, una delle figure più significative del panorama culturale italiano ed internazionale del ‘900, attraverso la promozione e l’organizzazione di iniziative culturali in Italia e all’estero. Situata in una posizione strategica, l’Associazione ha sede a Trieste, “città a metà strada tra Budapest e Roma”, dove Giorgio Pressburger ha vissuto e lavorato dal 1975 ed opera a livello internazionale, svolgendo un ruolo attivo nello sviluppo dei rapporti italo-ungheresi ed in generale con i Paesi dell’area mitteleuropea, promuovendo la comprensione fra i popoli, la collaborazione tra le nazioni e favorendo relazioni culturali, scientifiche, turistiche, commerciali ed economiche. 

Collabora con istituzioni, fondazioni, università, centri di studio e ricerca, società ed aziende in Italia e nel mondo, realizzando iniziative e progetti transnazionali che promuovono attivamente la cultura dell’incontro, del dialogo e sostengono lo sviluppo di relazioni amichevoli al di là dei confini. 

Vi invitiamo a leggere l’intervista a Mauro Caputo, produttore cinematografico italiano e Presidente dell’Associazione culturale Giorgio Pressburger.

Gli interventi

Alla presenza dell’ambasciatore d’Italia Manuel Jacoangeli (qui la nostra intervista), del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Gabriele La Posta, del vicepresidente di Confindustria Ungheria Alessandro Farina, dell’attuale Vice Presidente del Consiglio regionale FVG Francesco Russo, dell’Amministratore delegato della società dello Stato ungherese Adria Port Zrt, Péter Garai.  

Tra le numerose autorità accademiche e culturali della capitale ungherese, presente anche Szabó Tamás – Direttore dei programmi del Kertész Imre Intézet (nella foto di destra) e Lorenzo Marmiroli, Presidente della Fondazione Itadokt (nella foto di sinistra).

Durante l’incontro è stato ribadito il ruolo di collegamento che la cultura continua a rivestire anche nella prospettiva dei nuovi interessi economici che da Budapest guardano all’Italia, basti pensare alla presenza di operatori magiari nel Porto di Trieste. 

Tra i presenti anche, in ordine alfabetico: Szomráky Béla, János Betlen, Giovanni Cataluccio, Giulio D’Angelo, Barna Imre, Dávid Falvay,  Lilla Grega, Lukácsi Margit, Anna Őri-Kovács, Irene Pepe, Michele Sità. 

Grazie al supporto della Kmečka Zveza– Associazione Agricoltori la serata si è conclusa con la presentazione di una selezione di vini del Carso e con un brindisi alle future sinergie fra i due Paesi. 


Di seguito seguiranno alcuni pezzi tratti dai vari discorsi. 

Mauro Caputo, Presidente dell’associazione culturale Giorgio Pressburger

Siamo qui oggi nella storica sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest per ricordare Giorgio Pressburger e presentare le attività dell’associazione a lui dedicata.  

Il 21 aprile è il giorno di nascita di Giorgio Presburger, il momento più bello per far nascere questa iniziativa. 

Gabriele La Posta, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest

Gabriele La Posta ha dato il benvenuto agli ospiti e ricordato il ruolo di direttore che Pressburger ha ricoperto dal 1998 al 2002.  

Francesco Russo, Vice Presidente Consiglio regionale FVG

“Pressburger ha fatto da ponte tra due paesi che hanno avuto e continuano ad avere molti punti di contatto e interessi convergenti e la nostra regione gli è grata non solo per la sua opera attualissima oggi rilanciata e valorizzata dall’attività dell’Associazione e del suo presidente Mauro Caputo, ma anche per lo straordinario impulso dato nei primi anni a Mittelfest, iniziativa che continua a dare lustro al FVG a livello internazionale”.

Péter Garai, CEO di Adria Port Zrt 

Il CEO di Adria Port Zrt. ha condiviso un aneddoto personale, legato al fatto di aver subito ricevuto in dono da amici ungheresi un libro di Giorgio Pressburger, quando ha annunciato il suo trasferimento a Trieste per il progetto portuale. Ha inoltre elogiato l’Associazione Pressburger gestita da Caputo e si è dichiarato onorato di sostenere la loro iniziativa, alla quale ha augurato di avere successo.  

Alessandro Farina, Vicepresidente di Confindustria Ungheria e direttore di ITL Group

“In questa occasione, vorrei quindi condividere con voi una breve riflessione sul ruolo dell’imprenditore nell’impegno di creare attività che favoriscano la connessione tra i nostri Paesi. 

Risiedo da oltre 30 anni in Ungheria ed ho avuto dunque il piacere e l’onore di conoscere il Prof. Giorgio Pressburger durante la sua direzione di questo istituto. 

Questa visione nasce dalla convinzione che il nostro ruolo come imprenditori non si fermi al semplice “fare impresa”, ma debba estendersi al contributo attivo verso la società e la comunità. L’imprenditore non è solo creatore di “business”, ma architetto del futuro e guardiano del pianeta.

L’imprenditore influenza le norme sociali ed i valori culturali attraverso la creazione di ciò che non esiste partendo da una visione; deve adottare strategie profittevoli, ma anche sostenibili a beneficio delle generazioni future…e cosa sarebbe l’imprenditore senza il supporto di una base culturale importante? L’imprenditore ha bisogno della cultura, cosí come la cultura ha bisogno dell’imprenditore. È un binomio vincente!

L’imprenditore deve fornire il suo supporto e sostegno alla cultura come tassello fondamentale di questa visione. Abbiamo una responsabilità morale verso la nostra comunità: quella di guidare con l’esempio, di investire nelle persone e nelle loro capacità di trascendere i confini. Oggi, con l’inaugurazione di questo sito, che abbiamo avuto il piacere di sviluppare, e di cui ringrazio Luigino Bottega per il risultato che ha ottenuto, vediamo un altro tassello aggiungersi a questa magnifica costruzione di ponti culturali.” 

Luigino Bottega, Autore del libro IO – How to Win at the Game of Life

“Questo sito non è solo una vetrina sulle meravigliose opere di Giorgio Pressburger, ma una porta aperta verso la conoscenza reciproca, un invito a esplorare, a comprendere e a collaborare.”


Nella foto di copertina, da sinistra a destra: Gabriele La Posta, direttore dell’istituto Italiano di Cultura, Manuel Jacoangeli Ambasciatore d’Italia a Budapest, Francesco Russo vicepresidente del Consiglio regionale FVG, Mauro Caputo, presidente dell’Associazione Culturale Giorgio Pressburger, Péter Garai CEO di Adria Port Zrt, Alessandro Farina vicepresidente di Confindustria Ungheria e CEO di ITL Group. 

Intervista a Mauro Caputo, presidente dell’Associazione Pressburger  

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Caputo pressburger
Caputo pressburger

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Mauro Caputo, il regista e sceneggiatore italiano in merito alla sua collaborazione e amicizia con Giorgio Pressburger; dei cui diritti è oggi curatore. 

L’intervista è stata realizzata da Irene Pepe in occasione del brindisi commemorativo in memoria dell’intellettuale ungherese che si è tenuto all’Istituto Italiano di Cultura

Nel 2013, Mauro Caputo lavorò con Pressburger al documentario “Messaggio per il secolo”, seguito nel 2014 dal suo secondo film “L’orologio di Monaco”, tratto da racconti di Pressburger. Quest’ultimo film fu selezionato e presentato in vari festival internazionali. Nel 2016, Caputo realizzò “Il profumo del tempo delle favole”, il film è stato presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, ottenendo anche una segnalazione ai Nastro d’Argento DOC ed un Nastro speciale per Pressburger.  

Dopo la morte di Pressburger, Caputo divenne per volontà testamentarie, curatore dei diritti delle sue opere. Nel 2019 completò la trilogia con “La legge degli spazi bianchi”, candidato finalista ai Nastro d’argento DOC 2020. Nel 2020, ha diretto il film denuncia “No Borders – Flusso di coscienza”, documentando l’ingresso di migranti in Italia. Caputo ha continuato a produrre opere cinematografiche, incluso il cofanetto della trilogia nel 2022 e il documentario “Il sussurro della grande voce” nello stesso anno, tutti distribuiti dall’Istituto Luce Cinecittà. 

Come ha conosciuto Pressburger e qual è il ricordo più bello che potete condividere? 

Non è semplice rispondere. Dal nostro incontro, parecchi anni fa ovviamente, è nata subito una simpatia, un’amicizia. Ovviamente ero onorato di questo incontro e delle possibilità che mi ha dato Pressburger. Diciamo che è nata subito anche la nostra collaborazione che ci ha unito ancora di più, insieme alla passione per il cinema.  Così sono nati i progetti insieme, I tre film, la trilogia che è tuttora distribuita in un cofanetto speciale dall’Istituto Luce. 

L’associazione cerca ora di valorizzare anche il suo pensiero: è stato un intellettuale mitteleuropeo senza confini dal forte spirito innovativo, figlio e protagonista dei grandi stravolgimenti del ‘900, di cui portava evidenti su di sé le cicatrici. La sua vicenda personale e familiare riesce magicamente ad intrecciarsi con la memoria del secolo, evocandone storie, violenza, arte e passioni. Mi piacerebbe descriverlo meglio, ma è davvero difficile definire una persona come Pressburger, la sua vita era segnata dalla grande vitalità artistica e culturale, dalla costante attività di studio e ricerca, dalla propensione alla conoscenza, al confronto e al dialogo. 

È nato a Budapest nel 1937, a soli sei anni è stato costretto a nascondersi nei sotterranei di una sinagoga, è uno dei bambini salvati da Giorgio Perlasca. Poi nel 1956 è fuggito in modo rocambolesco dall’Ungheria per arrivare in Italia da profugo, passando per l’Austria.  

È stato sempre un amico sincero, un maestro, una guida d’eccezione. Mi ha lasciato assolutamente un ricordo bellissimo in tutto quello che abbiamo fatto insieme. Stare a fianco ad una persona di questo tipo ti accresce, continui ad imparare. Parlo di vita, ma anche di cultura, di tutto.

Uno dei momenti più belli è stato a Venezia, al Festival del Cinema con il nostro film, un momento molto emozionante. Inoltre la prima volta che siamo venuti a Budapest mi ha confidato che voleva rivedere la tomba di suo padre. Si trova qui nel cimitero ebraico di Budapest, ci siamo andati insieme.

L’associazione in che fase di sviluppo si trova e qual è la sua grande ambizione?  

L’associazione è stata costituita da poco, ma in realtà esiste da sempre. Dopo la morte di Pressburger sono venuto a sapere di essere stato nominato nel testamento come curatore dei diritti di tutte le sue opere. Un vero onore per me, ma ho sentito da subito anche il peso di questa grande responsabilità. Negli anni avevo creato personalmente diverse occasioni ed iniziative per ricordare Pressburger, ma ​​ad un certo punto mi sono reso conto che serviva qualcosa di più e così abbiamo fondato l’Associazione. Da quel momento è stato un fiorire di idee. L’ambizione che abbiamo è grande, com’era grande la sua importanza come intellettuale e vogliamo ricordarlo in modo degno e adeguato.  

La creazione del sito internet può sembrare un piccolo passo, ma in realtà è una grande opportunità. Le persone possono iniziare a trovarci, scoprire quello che facciamo… È anche un modo per raccontare  Pressburger, la sua storia, le sue idee. È solo l’inizio, cercheremo prima possibile di incrementarlo, di arricchirlo. 

Abbiamo tantissimi documenti, materiali, oggetti personali che riguardano Pressburger. Ne abbiamo realizzato una Collezione che valorizzeremo con delle esposizioni. 

C’è anche l’archivio, dove ci sono centinaia di documenti che riguardano lui e tantissimi altri intellettuali italiani ed ungheresi che hanno collaborato con lui, come il premio Nobel Imre Kertész, Péter Esterházy, Claudio Magris e molti altri.

Se dovessimo rivolgerci alle persone, oltre a visitare il vostro sito web e iscriversi alla newsletter, quali altre azioni potrebbero fare?  

La nostra associazione ha sede a Trieste, nel cuore della Mitteleuropa a metà strada tra Budapest e Roma. Vogliamo dare il nostro contributo e svolgere un ruolo attivo nello sviluppo dei rapporti italo-ungheresi ed in generale con i Paesi dell’area mitteleuropea, promuovendo la comprensione fra i popoli, la collaborazione tra le nazioni e favorendo relazioni culturali, scientifiche, turistiche, commerciali ed economiche. Pressburger rapresenta anche questo, un ponte tra le culture.  

Il motivo per frequentare il sito e l’associazione, oltre a conoscere Giorgio Pressburger e le sue opere è la Rete che abbiamo realizzato. Uno strumento multinazionale e multiculturale, pensato per instaurare un dialogo con le istituzioni e le realtà di eccellenza, sviluppando fruttuose sinergie tra aziende, associazioni, fondazioni, istituti di studio e ricerca, università, centri di formazione, mondo del lavoro e altro ancora. 

Che cosa si augura per il futuro dell’associazione?  

La speranza è quella di portare avanti il ricordo di Pressburger e farlo conoscere anche alle generazioni future. Vogliamo continuare a divulgare il più possibile il suo pensiero, in quanto sono certo che sia indispensabile per creare una società migliore. 

2024: andamento dei prezzi della benzina e del diesel in Ungheria

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Secondo i dati diffusi venerdì 19 marzo 2024 dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH), i prezzi della benzina in Ungheria sono superiori alla media regionale del 3,2%. 

Il prezzo del diesel in Ungheria si è attestato a 654 fiorini al litro, il 5% in più rispetto alla media regionale di 623 fiorini al litro

Il prezzo medio della benzina a 95 ottani in Ungheria è arrivato a 640 fiorini al litro, rispetto alla media regionale di 620 fiorini al litro.

Dopo l’introduzione del prezzo ufficiale del carburante nel dicembre 2022, il prezzo del carburante in Ungheria è salito al di sopra della media regionale. 

Andamento della benzina

Nel caso della benzina 95, nel 2023 i consumatori hanno riscontrato notevoli oscillazioni dei prezzi presso le stazioni di servizio; i prezzi più alti sono stati registrati nel mese di settembre, quando il prezzo medio della benzina si aggirava intorno ai 650 fiorini. 

I prezzi più bassi si sono registrati nei mesi di maggio e dicembre, quando per un litro di benzina a 95 ottani si pagava in media dai 540 ai 570 fiorini. Dall’inizio del 2024 si è osservato un continuo aumento dei prezzi dei carburanti.

Rispetto ai dati regionali, il prezzo medio della benzina in Ungheria è stato sempre superiore al prezzo regionale, tranne che per due settimane. 

Nel primo bimestre del 2023 la variazione settimanale è stata compresa tra il 10% e il 17%, per poi moderarsi nel corso dell’anno. 

Nel 2024 la forbice si è riaperta e ad aprile il prezzo interno della benzina aveva già superato del 5% la media regionale. Sulla base degli ultimi dati, questo valore era del 3,2% il 15 aprile 2024.

Secondo gli ultimi dati, tra i paesi della regione Austria, Serbia e Slovacchia il prezzo medio della benzina è leggermente più alto che in Ungheria. 

Nel caso di Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Romania e Slovenia, il prezzo medio della benzina a 95 ottani era inferiore al 10%, mentre in Bulgaria era inferiore di oltre il 10% rispetto al prezzo ungherese.

Andamento del diesel

Nel caso del diesel, la fluttuazione è stata ancora più significativa in termini di prezzi medi nel 2023 rispetto alla benzina. A gennaio il prezzo medio mensile ha superato i 700 HUF, a maggio abbiamo registrato il prezzo medio più basso, 545-570 HUF. Come per la benzina, dall’inizio del 2024 anche i prezzi medi del diesel sono in costante aumento.

Nel 2023, il prezzo medio del gasolio in Ungheria ha superato ogni settimana il prezzo medio regionale e nel primo mese dell’anno lo ha superato dell’8-13%. Nel resto dell’anno abbiamo assistito ad un andamento simile a quello del prezzo della benzina. 

Nel primo trimestre del 2024, il prezzo del gasolio in Ungheria ha superato la media regionale del 5,4% su base mensile. Sulla base degli ultimi dati, questo valore era del 5,0% il 15 aprile 2024.

Il KSH avvierà il monitoraggio dei prezzi dei carburanti dopo aver avvertito i rappresentanti delle compagnie petrolifere locali di mantenere la promessa di mantenere i prezzi dei carburanti allineati alla media regionale.

Fonte: ksh.hu | energy.ec | Fonte foto: Pexels

Le imprese straniere detengono il 55% del fatturato e-commerce

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Le imprese straniere hanno rappresentato circa il 55% del fatturato dell’e-commerce e delle vendite per corrispondenza in Ungheria l’anno scorso. 

Le 300 imprese straniere, una frazione delle quasi 5.700 webshop e imprese di vendita per corrispondenza che operano in Ungheria, hanno generato un fatturato di 810 miliardi di fiorini su un totale di vendite di 1,5 trilioni di fiorini

155 di queste imprese non avevano una base in Ungheria ma hanno comunque guadagnato oltre 164 miliardi di fiorini dalle vendite locali. 

Il fatturato delle imprese straniere online e di vendita per corrispondenza ha raggiunto in media 2,7 miliardi di fiorini, mentre il ricavo dei loro omologhi ungheresi si è attestato su appena 125 milioni di fiorini.

Tra il 2012 e il 2022 la crescita dell’ecommerce in Europa è stata particolarmente significativa in Estonia (+47 pp), Ungheria (+43 pp), Repubblica Ceca e Romania (+41 pp), scrive Eurostat.

Quali sono i beni maggiormente comprati online in Europa?

Nel 2022 secondo i dati Eurostat, gli acquisti online più comuni di beni erano vestiti (compresi gli indumenti sportivi), scarpe o accessori (ordinati dal 42% degli utenti di Internet). 

Seguono come 5 acquisti online più comuni di beni fisici sono stati completati con consegne da ristoranti, catene di fast-food e servizi di ristorazione (19%), cosmetici, prodotti di bellezza o benessere (17%), mobili, accessori per la casa o prodotti per il giardinaggio (16%), libri stampati, riviste o giornali e articoli sportivi (esclusi gli indumenti sportivi) (entrambi 14%).
Fonte: BBJ | ksh.hu | Fonte foto: Pexels

Un terzo degli impiegati lavora da casa per uno o due giorni alla settimana

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Più di un terzo degli impiegati ungheresi lavora da casa per almeno uno o due giorni, secondo la prima ricerca nazionale rappresentativa sulla produttività condotta da META-INF, che fornisce soluzioni per la gestione dei compiti e la collaborazione. 

Come avevamo scritto lunedì, due ungheresi su tre in Ungheria si aspettano di poter lavorare da casa.

Un quarto dei partecipanti al sondaggio si aspetta di non capirsi quando contattano il servizio di assistenza informatica di un’azienda perché parlano lingue diverse. 

La maggior parte non utilizza una base di conoscenza condivisa o uno strumento di collaborazione durante il lavoro, e la maggior parte utilizza Excel invece di applicazioni sviluppate appositamente per questo scopo per registrare e trasferire compiti.

L’indice di produttività stabilito sulla base della ricerca mostra numericamente quanto efficientemente lavorano i dipendenti impiegatizi ungheresi.

Per maggiori informazioni sui salari ungheresi, vi invitiamo a leggere questo articolo di febbraio 2024.


Fonte: BBJ | profitline.hu | Fonte foto: Pexels

120.000 Lavoratori extra-UE Impiegati in Ungheria

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In seguito alle nuove regolamentazioni per quanto riguarda i lavoratori non UE in Ungheria, il Dipartimento per l’Economia Nazionale ha stimato che attualmente sono impiegati circa 120.000 lavoratori extra-UE in Ungheria.  

Al 2,6% del numero totale di persone occupate, il rapporto di lavoratori in Ungheria provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea è il più basso tra i paesi del Gruppo di Visegrád. 

Il tasso comparabile è del 3,8% in Slovacchia, del 6,4% in Polonia e del 17% nella Repubblica Ceca. È stato osservato che i lavoratori ospiti possono essere impiegati in Ungheria solo in professioni con carenza di lavoratori provenienti dall’Ungheria o da altri paesi dell’Unione Europea. 

Circa 251.000 cittadini stranieri risiedono attualmente in Ungheria, tra cui 36.000 studenti. Circa 324.000 cittadini ungheresi hanno lasciato il paese dal 2010, ma 219.000 di queste persone sono tornate a casa, ha aggiunto.

Da quali paesi provengono i lavoratori extra-UE?

In Ungheria si registra un notevole afflusso di lavoratori provenienti da Filippine, Vietnam e Kirghizistan, mentre stanno diminuendo quelli provenienti da Ucraina, Slovacchia e Romania. La forza lavoro filippina ha registrato un notevole aumento, passando da 1,100 nel 2022 a quasi 6,300 nel 2023. Questa tendenza consolida la posizione dell’Ungheria come destinazione significativa per i lavoratori stranieri, con cittadini vietnamiti e kirghisi che costituiscono anche una parte considerevole della forza lavoro in entrata. 


Fonte: BBJ | dailynewshungary.com | ec.europa.eu | Fonte foto: Pexels

Magyar Posta apre il primo ufficio postale 24/7 a Nyíregyháza 

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Magyar Posta Zrt. ha aperto la sua prima area clienti 24/7 adatta all’amministrazione postale a Nyíregyháza, dove i clienti possono consegnare e ritirare pacchi, gestire documenti ufficiali e pratiche veicolari tramite una macchina di amministrazione speciale, e prelevare contanti dagli ATM. 

Magyar Posta sta seguendo le tendenze del settore con il concetto della nuova area clienti creata presso l’ufficio postale di Bethlen Gábor utca della città, il primo nel paese. 

L’offerta è comparabile ai servizi automatizzati già introdotti dagli uffici postali austriaci, francesi, singaporeani, sloveni e svizzeri. 

Un modello di business sostenibile per Magyar Posta?

Il governo si aspetta che l’azienda postale statale Magyar Posta adotti un modello di business sostenibile, porti avanti la sua transizione verde e digitale e continui a garantire servizi a livello nazionale, ha detto venerdì il ministro dell’Economia nazionale Márton Nagy in una conferenza stampa a Budapest. 

Le attività della società comprendono il sostegno ai residenti dei più piccoli insediamenti dell’Ungheria, compresi i prelievi di contanti e altri servizi finanziari, ha affermato il ministro. Ha aggiunto che la flotta di veicoli di Magyar Posta deve essere aggiornata in linea con gli obiettivi climatici dell’Ungheria.
Fonte: BBJ  | Magyar Posta |Fonte foto: Pexels

Wienerberger: nuovo stabilimento a Hejőpapi in Ungheria

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La società austriaca Wienerberger ha posto la prima pietra di un impianto di produzione di piastrelle di cemento del valore di 12 miliardi di fiorini nella città di Hejőpapi. L’impianto è il terzo di Wienerberger in Ungheria, che l’azienda ora considera come un centro di produzione. 

L’impianto si trova vicino a una delle fonti più significative di sabbia e ghiaia dell’Ungheria e vicino a due autostrade.

Nell’ambito dello sviluppo verrà creato anche un capannone con una superficie di 7.300 m2, una tecnologia di produzione che utilizza soluzioni dell’industria 4.0, attrezzature per la betonaggio e un magazzino digitale all’aperto di un ettaro.

L’investimento creerà una linea di produzione completamente automatizzata e un impianto a zero emissioni di CO2. e porta l’azienda in un segmento di prodotto completamente nuovo.

Su Facebook alcune foto recenti dell’inaugurazione ufficiale di lunedì e un rendering del nuovo impianto.

La produzione presso l’impianto, con una capacità annuale di 30 milioni di piastrelle, potrebbe iniziare nel settembre 2025. Circa il 70% della produzione sarà esportato verso i mercati dell’Austria, della Repubblica Ceca, della Polonia, della Romania e della Slovacchia.

Fonte: BBJ.hu | Facebook Wienerberger | Foto fonte: Pexels

Due ungheresi su tre si aspettano di poter lavorare da casa

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Secondo 2/3 dei dipendenti ungheresi, lavorare da casa è un’aspettativa di base nei settori in cui è possibile lavorare senza essere in presenza. 

In un post sulla pagina Facebook della banca che presenta i risultati della ricerca, la responsabile delle risorse umane di Erste, Krisztina Mihók, ha dichiarato che c’era una richiesta di maggiore flessibilità da parte dei dipendenti già prima del COVID-19. 

Il sondaggio ha anche confermato che la maggioranza di persone ha apprezzato le opportunità di lavoro da casa sperimentate durante l’epidemia, che sono diventate necessarie in molti luoghi di lavoro e che hanno rafforzato la richiesta di maggiore flessibilità. 

Il 92% di coloro che hanno completato il questionario di Erste, hanno detto di poter lavorare da casa nel loro attuale posto di lavoro, e un altro 5% ha risposto che pensano che il lavoro da casa potrebbe essere possibile nel loro lavoro, ma è il datore di lavoro a non permetterlo. 

Un altro 61% dei rispondenti che hanno o ritengono di avere la possibilità di lavorare da casa ha detto che permetterlo è un requisito di base, mentre il 32% pensa che sia molto importante.

Fonte: BBJ | Erset.hu Fonte foto: Pexels