Giacomo Pedranzini vince l’ambito riconoscimento “Expat CEO of the Year”

Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa 99 Zrt., ha vinto l’ottava edizione del premio organizzato dal Budapest Business Journal in collaborazione con HIPA (agenzia governativa per lo sviluppo degli investimenti) Expat CEO of the Year 2022.

Pedranzini: primo vincitore italiano

L’ottavo premio Expat CEO of the Year è andato a Giacomo Pedranzini, primo vincitore italiano in assoluto!

Pedranzini, tra i soci fondatori di Unindustria Ungheria, dopo aver ritirato il premio tra applausi fragorosi, ha raccontato la storia in Ungheria di Kometa 99, azienda agro-alimentare specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni suine e avicole.

Nel 1994, all’inizio del processo di privatizzazione, ci chiamavamo Kaposvári Húskombinát. All’epoca c’erano 15 aziende come la nostra”, ha rimarcato, sottolineando la forte concorrenza dell’epoca. “Oggi ne rimangono solo quattro, ma quella è stata l’evoluzione del settore“.

Pedranzini ha anche sottolineato come l’Ungheria sia un paradiso per l’agricoltura e come sia lieto che il paese sia riuscito a ristabilire una forte presenza sulla scena europea nel settore agro-alimentare.

Kometa ha recentemente investito 31 miliardi di fiorini al fine di aumentare le esportazioni del suo stabilimento di Kaposvár (Kometa 99 investimento da 31 miliardi).

Inoltre Kometa parteciperà alla 105esima edizione del Giro d’Italia (in partenza il 6 maggio del 2022 dall’Ungheria). Alla nostra domanda sul perché di tale scelta, Pedranzini ci aveva risposto “Circa 5 anni fa Kometa, essendo un’azienda protagonista nel settore agroalimentare, ha deciso di promuovere lo sport, per stimolare uno stile di vita attivo.” Per leggere l’intervista visita il sito: Eolo Kometa Giro d’Italia 

Kometa 99 ha emesso obbligazioni green con un valore nominale di 12 miliardi di fiorini nell’ambito del Growth Bond Program (BGS) della National Bank of Hungary (MNB). Leggi l’articolo per approfondire l’iniziativa: Kometa raccoglie 12 miliardi di fiorini.

Expat CEO Gala

Alla cena di gala hanno partecipato gli amministratori delle principali società multinazionali operanti in Ungheria, ospiti illustri come il responsabile dell’Agenzia ungherese per la promozione degli investimenti (HIPA) Róbert Ésik, nonché numerosi ambasciatori e diplomatici.

Il BBJ Expat CEO Award viene assegnato al CEO straniero che lavora e vive in Ungheria, che si ritiene abbia fatto di più per contribuire allo sviluppo dell’economia ungherese e al suo riconoscimento internazionale. Il primo gala si è tenuto nel 2015.

Il BBJ è l’unico bisettimanale economico in lingua inglese dell’Ungheria e ha sempre svolto un ruolo importante nel fornire informazioni alla comunità internazionale che opera in Ungheria. Ecco perché abbiamo deciso di istituire un premio per riconoscere i loro sforzi ogni anno“, spiega Balázs Román, CEO del Budapest Business Journal.

Il processo di selezione del CEO Expat dell’anno

Il vincitore del premio Expat CEO of the Year viene scelto da una giuria professionale di cinque giudici 30 minuti prima dell’inizio del gala. Quest’anno, la giuria era composta dal CEO di BBJ Balázs Román, dal CEO della Camera di Commercio americana in Ungheria Írisz Lippai-Nagy, dal CEO di HIPA Róbert Ésik, dal presidente della Camera di Commercio e Industria tedesco-ungherese András Sávos e dal vincitore dell’anno scorso Expat CEO of the Year Erik Slooten.

La giuria nomina i leader delle società straniere in Ungheria per il premio sulla base di criteri quali capacità innovative, successi sui mercati nazionali e internazionali, essere rappresentanti importanti e impegnati della loro madrepatria in Ungheria e il loro impatto sulla vita economica dell’Ungheria.

Per qualificarsi per il premio, l’amministratore delegato deve aver vissuto in Ungheria per almeno due anni al momento della nomina e i risultati finanziari dell’azienda devono essere positivi.

Robin Marshall caporedattore del Budapest Business Journal ha affermato nel suo discorso come “Nessuno può ignorare il terribile conflitto in corso in Ucraina. Avevamo considerato la possibilità di cancellare questo evento, ma abbiamo deciso che, alla fine, non avremmo dovuto sospendere le nostre vite a causa degli eventi al di fuori del nostro controllo. Questa straordinaria comunità ha risposto a una tragedia in un modo assolutamente umano, cercando di capire cosa potete fare per aiutare, e poi adoperarvi per farlo. Proprio come durante l’emergenza COVID”.

Robert Ésik, CEO di HIPA, ha osservato come HIPA sia stato un “partner orgoglioso” del BBJ sin dal primo gala nel 2015 e ha notato la straordinaria ripresa dell’Ungheria dalla crisi del COVID.

Abbiamo avuto la seconda crescita del PIL più alta in Europa nel 2021 con il 7,1%”, ha affermato.

Nel suo discorso ha anche toccato la crisi in corso nella vicina Ucraina, rassicurando i presenti: “rimarremo vostri partner, indipendentemente dalle circostanze“.

Robin Marshall ha poi presentato i candidati selezionati, osservando come: “Molti dei nostri precedenti vincitori sono stati promossi passando a nuove avventure professionali. Altri, sono lieto di dirlo, sono ancora con noi. I nostri sette vincitori provengono da sei paesi: Brasile, Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Abbiamo avuto cinque uomini e due donne. Tutti sono straordinari di per sé

Candidati 2022

Quest’anno, i tre candidati per l’Ungheria sono stati l’amministratore delegato di GoTo, John Ford, il CEO di Hydro Extrusion Hungary Kft. Frank Iepema e l’amministratore delegato di Kometa 99 Zrt. Giacomo Pedranzini.

Il vincitore di questa edizione è stato annunciato dal suo predecessore Erik Slooten, il quale prima della proclamazione ha osservato come in relazione alla crisi in Ucraina “Ci sono molte persone meno privilegiate di noi e ci sono molte associazioni di beneficenza che hanno bisogno del nostro sostegno per prendersi cura delle persone svantaggiate, comprese donne e bambini“.

Vincitori passati

L’anno scorso, il premio Expat CEO of the Year è andato a Erik Slooten, allora CEO di Deutsche Telekom IT Solutions Hungary, guarda qui il video della premiazione. La vincitrice del 2020 è stata Melanie Seymour di BlackRock, la prima vincitrice britannica del premio. Taira-Julia Lammi, CEO di ABB Hungary Kft., ha vinto il premio nel 2019, diventando la prima vincitrice finlandese e la prima donna, mentre nel 2018 il titolo è andato a Marc de Bastos Eckstein, CEO di Thyssenkrupp Components Technology Hungary Kft. Nel 2017 era Jörg Bauer, allora di GE Hungary, nel 2016 era Jost Ernst Lammers, dell’aeroporto di Budapest Zrt. (tutti e tre i cittadini tedeschi) e il premio inaugurale è stato consegnato allo spagnolo Javier González Pareja, di Bosch Magyarország.

Fonte e Foto: BBJ, Expactceogala.

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