Home Blog Pagina 13

Ungheria, 24 gennaio 2025: Cresce la fiducia economica mentre il fiorino si rafforza, nuovi investimenti nell’energia e nell’industria

0

Il fiorino raggiunge massimi annuali contro il dollaro.
Dopo l’insediamento del presidente Donald Trump, il dollaro ha mostrato un indebolimento significativo rispetto all’euro, influenzando positivamente il fiorino ungherese. Venerdì mattina, la valuta ungherese ha raggiunto un massimo mensile nei confronti del dollaro, scendendo sotto la soglia dei 390 fiorino per dollaro, mentre l’euro è stato scambiato a meno di 409 fiorino. Questo movimento è attribuibile al fatto che le minacce tariffarie dell’amministrazione Trump non si sono finora concentrate sull’Unione Europea. Di conseguenza, il tasso di cambio euro-dollaro è salito da sotto 1,03 a 1,045, superando una resistenza chiave. Gli analisti finanziari suggeriscono che, se questo livello venisse superato, ci sarebbe spazio per ulteriori aumenti. Inoltre, i messaggi più aggressivi provenienti dalla Banca Nazionale Ungherese hanno contribuito al rafforzamento del fiorino negli ultimi giorni. Nonostante le dichiarazioni di Trump e un’intervista del primo ministro Viktor Orbán, il trend positivo del fiorino è proseguito, con la valuta che ha toccato un nuovo massimo mensile contro il dollaro. Anche rispetto all’euro, il fiorino ha mostrato forza, avvicinandosi al livello di 1,05 nel tasso di cambio euro-dollaro. Oggi sono attesi diversi indici dei responsabili degli acquisti, che potrebbero influenzare ulteriormente il tasso di cambio del fiorino. Venerdì mattina, il fiorino è sceso brevemente sotto i 408 contro l’euro, raggiungendo un massimo di due mesi.

Trump rilancia la politica dei dazi: possibili impatti globali per 640 miliardi di dollari.
L’amministrazione Trump sta pianificando un significativo aumento dei dazi doganali, con l’obiettivo dichiarato di proteggere l’economia statunitense. Secondo un’analisi del Boston Consulting Group, l’introduzione di dazi del 10% sui prodotti cinesi, del 25% su quelli canadesi e messicani, e del 20% sulle importazioni dagli altri paesi potrebbe incrementare i costi commerciali dei dieci principali partner degli Stati Uniti di 640 miliardi di dollari rispetto ai livelli del 2023. L’Unione Europea, ad esempio, potrebbe affrontare un aumento dei costi di 102 miliardi di dollari, con l’industria automobilistica particolarmente colpita. Queste misure potrebbero ridisegnare le dinamiche del commercio globale, rafforzando la posizione degli Stati Uniti e spingendo la Cina a intensificare i rapporti commerciali con i paesi del Sud del mondo. Tuttavia, esiste il rischio che l’eccesso di capacità produttiva cinese generi tensioni non solo con gli Stati Uniti e l’UE, ma anche con altri partner commerciali come l’India. In assenza di tali aumenti tariffari, il commercio mondiale di beni potrebbe crescere annualmente del 2,9%, raggiungendo i 29 trilioni di dollari entro il 2033.

Rolls-Royce ottiene un contratto da 9 miliardi di sterline per reattori nucleari sottomarini.
Il governo britannico ha assegnato a Rolls-Royce un contratto del valore di 9 miliardi di sterline per la progettazione, produzione e manutenzione dei reattori nucleari destinati alla nuova flotta di sottomarini della Royal Navy. Questo accordo, della durata di otto anni, prevede che la Rolls-Royce Submarines Ltd. sviluppi i sistemi di propulsione nucleare per i sottomarini di nuova generazione, garantendo al contempo servizi di assistenza tecnica. Il programma di rinnovo della flotta sottomarina nucleare britannica, approvato nel 2016, mira a sostituire l’attuale flotta con quattro nuovi sottomarini, con un investimento stimato di 31 miliardi di sterline, più una riserva di 10 miliardi. Si prevede che la nuova flotta entri in servizio negli anni 2030. Ogni sottomarino sarà in grado di trasportare fino a 16 missili Trident, ciascuno equipaggiabile con otto testate nucleari. Il contratto con Rolls-Royce dovrebbe creare 1.000 nuovi posti di lavoro e salvaguardarne altri 4.000, oltre a generare risparmi di oltre 400 milioni di sterline grazie a processi decisionali più efficienti. Il governo britannico ribadisce il suo impegno a mantenere una presenza sottomarina nucleare continua, con almeno un sottomarino sempre in pattugliamento, e a sostenere futuri sviluppi tecnologici in questo settore.

Diminuzione dell’occupazione in Ungheria nel 2024.
Nel dicembre 2024, il numero di occupati tra i 15 e i 74 anni in Ungheria è diminuito di 16.000 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 4.678.000 persone. Nello stesso mese, i disoccupati erano 210.000, con un tasso di disoccupazione del 4,3%. Nel trimestre ottobre-dicembre 2024, l’occupazione media è scesa a 4.689.000 persone. Gli uomini occupati erano 2.481.000, 27.000 in meno rispetto all’anno precedente, mentre il numero di donne occupate è rimasto stabile a 2.208.000. Nel mercato del lavoro primario nazionale, l’occupazione è diminuita di 32.000 unità, raggiungendo 4.515.000 persone. Il numero di lavoratori pubblici e di coloro che lavorano all’estero è leggermente aumentato, rispettivamente a 63.000 e 111.000. Tra i 15 e i 64 anni, il tasso di occupazione è stato del 75,1%, con una diminuzione di 0,6 punti percentuali per gli uomini (78,5%) e una stabilità per le donne (71,5%). Il numero di disoccupati nel trimestre ottobre-dicembre 2024 è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, a 216.000 persone, con un tasso di disoccupazione del 4,4%. Il tempo medio di ricerca di lavoro è stato di 11,9 mesi, con il 47,5% dei disoccupati in cerca da meno di 3 mesi e il 34,3% da oltre un anno. Secondo il Servizio Nazionale dell’Occupazione, a fine dicembre 2024, il numero di persone in cerca di lavoro registrate è diminuito dell’1,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 221.000. Il Ministero dell’Economia Nazionale ha sottolineato che, nonostante la leggera diminuzione, l’occupazione rimane elevata e la disoccupazione è al di sotto della media dell’UE. Dal 2010, il numero di occupati è aumentato di un milione, con una triplicazione del salario medio e una quadruplicazione del salario minimo.

La fabbrica di batterie di Debrecen ottiene il permesso ambientale.
Il gruppo EVE Power ha ricevuto il permesso ambientale per il suo stabilimento a Debrecen, destinato a fornire batterie alla BMW. L’azienda adotterà una tecnologia innovativa per preservare le risorse idriche, utilizzando acque reflue trattate nei processi produttivi per ridurre al minimo l’uso di acqua potabile. EVE Power sottolinea il rispetto delle normative e l’impegno verso la comunità locale, aspirando a diventare un datore di lavoro di rilievo nella regione. La produzione nello stabilimento BMW di Debrecen è prevista per l’estate 2025.

Il Gruppo Mészáros costruirà una nuova centrale elettrica in Ungheria.
Il Gruppo Mészáros, attraverso la sua affiliata Status KPRIA Zrt., guiderà un consorzio internazionale per la costruzione di una nuova centrale a turbina a gas a ciclo combinato presso la centrale di Mátra. Il consorzio include l’egiziana Elsewedy PSP e la società ungherese West Hungária Bau Kft. La costruzione dovrebbe concludersi entro il 2028 e sarà la prima in Ungheria a utilizzare una significativa percentuale di idrogeno verde come combustibile. Le turbine saranno fornite dall’italiana Ansaldo Energia S.p.A., mentre l’installazione e la manutenzione saranno gestite dalla joint venture italo-ungherese MAEN-Energetika Zrt. Altre componenti saranno fornite da aziende ungheresi e dai loro partner. Németh Tamás, CEO di Status KPRIA Zrt., ha espresso fiducia nel fatto che il progetto darà nuovo impulso al settore energetico ungherese. Mészáros Lőrinc ha sottolineato che, dopo quasi 40 anni, aziende ungheresi avranno nuovamente l’opportunità di costruire una grande centrale elettrica. Il Gruppo Mészáros mira a contribuire alla protezione del clima, enfatizzando l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni durante il progetto. Fondata nel 2015, Status KPRIA Zrt. ha registrato ricavi di 136 milioni di fiorini nel 2022 e quasi 284 milioni nel 2023, con un utile netto aumentato da 38 a 79 milioni di fiorini nello stesso periodo.

Aumento della fiducia dei consumatori ungheresi: più viaggi e spese all’estero.
Nel dicembre 2024, la fiducia dei consumatori ungheresi ha mostrato un notevole rafforzamento, evidenziato da un incremento significativo delle spese per viaggi all’estero. Secondo il Ministero dell’Economia Nazionale, circa 212.000 ungheresi hanno viaggiato all’estero in aereo, con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Le destinazioni più popolari includevano Londra, Istanbul, Dubai, Milano e Roma, con una crescita particolarmente marcata verso mete mediterranee come Valencia (228%), Malaga (45%) e Malta (35%). Inoltre, si è registrato un aumento del 5,4% nel numero di veicoli ungheresi che hanno attraversato le frontiere terrestri, soprattutto verso Austria e Slovacchia. Il primo ministro Viktor Orbán ha sottolineato che, nonostante le critiche dell’opposizione, questi dati indicano una crescente fiducia economica tra le famiglie ungheresi. Ha inoltre evidenziato che, nel dicembre 2024, 544.000 persone hanno soggiornato in strutture ricettive nazionali, mentre 212.000 hanno viaggiato all’estero in aereo, e durante il lungo weekend di fine anno, 418.000 veicoli con targa ungherese hanno lasciato il paese, probabilmente per motivi turistici. Questi trend suggeriscono una ripresa economica e una maggiore propensione alla spesa tra i cittadini ungheresi.

23 gennaio 2025: salari in crescita, nuove misure fiscali e tensioni nel mercato energetico ungherese.

0

Aumento dei salari in Ungheria: crescita dell’11,9% e prospettive future.
Nel novembre 2024, il salario medio lordo per i lavoratori a tempo pieno in Ungheria ha raggiunto i 695.100 fiorini, segnando un aumento dell’11,9% rispetto all’anno precedente. Il salario netto medio, senza considerare le agevolazioni fiscali, è stato di 462.200 fiorini, mentre considerando le agevolazioni ha toccato i 478.000 fiorini. Il salario mediano lordo si è attestato a 550.800 fiorini, con un incremento del 12,5%. Questi dati indicano una crescita del potere d’acquisto, con un aumento reale dei salari del 7,9%, tenendo conto di un’inflazione del 3,7%. Czomba Sándor, segretario di Stato responsabile per le politiche occupazionali, ha sottolineato che oltre 4,7 milioni di persone sono attualmente impiegate, con una triplicazione del salario medio e una quadruplicazione del salario minimo rispetto al 2010. Il governo ungherese prevede ulteriori aumenti: nel 2025 il salario minimo salirà a 290.800 fiorini, nel 2026 a 328.600 fiorini e nel 2027 a 374.600 fiorini. Queste misure fanno parte di un piano d’azione economica volto a sostenere le famiglie e le imprese, includendo anche l’introduzione di prestiti agevolati per i lavoratori e il raddoppio delle detrazioni fiscali per i figli.

Hernádi Zsolt: “L’Europa deve lasciare al mercato la scelta tra gas russo e GNL americano”.
Hernádi Zsolt, amministratore delegato di Mol, critica l’intenzione dell’Unione Europea di sostituire il gas russo con il GNL americano, sottolineando che tale decisione dovrebbe essere basata su criteri di mercato. Evidenzia che, sebbene l’Europa sia diventata il principale acquirente di GNL statunitense dall’inizio del conflitto in Ucraina, il gas russo rimane più economico. Hernádi mette in guardia contro l’aumento dei costi energetici, che potrebbero compromettere la competitività dell’industria europea, già penalizzata da prezzi energetici tripli rispetto agli Stati Uniti. Sottolinea l’importanza di mantenere e ampliare l’infrastruttura energetica esistente, promuovendo la concorrenza tra fornitori. Pur condannando la guerra, Hernádi propone un “piano di sovranità” per aumentare la libertà d’azione dell’Europa, lasciando che sia il mercato a determinare la scelta tra GNL americano e gas russo, nell’interesse economico del continente.

Ungheria: dal 2025 la soglia di esenzione IVA per le piccole imprese sale a 18 milioni di fiorini.
Il ministro dell’Economia, Nagy Márton, ha annunciato che dal 1º gennaio 2025 la soglia per l’esenzione dall’IVA per le piccole imprese in Ungheria aumenterà da 12 a 18 milioni di fiorini. Questa misura mira a sostenere le piccole e medie imprese (PMI), riducendo l’onere fiscale e semplificando gli obblighi amministrativi. L’incremento della soglia consentirà a un numero maggiore di piccole imprese di beneficiare dell’esenzione dall’IVA, migliorando la loro competitività e facilitando la crescita economica nel settore delle PMI. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche governative volte a stimolare l’economia e a promuovere lo sviluppo delle imprese locali.

Csíki Sör riduce il capitale sociale per coprire le perdite mentre cambia proprietà.
La Csíki Sör Magyarország Kft., controllata dalla Lixid Project SRL rumena, ha ridotto il suo capitale sociale da 83 a 10 milioni di fiorini per far fronte alle perdite accumulate. Nel 2024, la Lixid Project SRL ha accumulato debiti per circa 8 miliardi di fiorini. Nell’ottobre 2024, due società di Lénárd András, fondatore di Csíki Sör, sono state acquisite dal miliardario slovacco-ungherese Világi Oszkár e da un suo storico partner commerciale. Si prevede che anche la società produttrice di Csíki Sör passerà sotto il loro controllo. Világi Oszkár era già coinvolto nella proprietà della Lixid Project SRL attraverso una società olandese. Nel dicembre 2024, questa società olandese e un distributore di vetro rumeno hanno avviato procedure fallimentari contro la Lixid Project SRL per insolvenza; tuttavia, tali procedure sono state interrotte nell’aprile 2024 dopo il pagamento dei debiti al distributore di vetro e la rinuncia dell’azienda olandese alla procedura fallimentare.

22 gennaio 2025: tra investimenti, inflazione e geopolitica – l’Ungheria affronta sfide economiche mentre Davos analizza l’impatto del ritorno di Trump

0

Il ritorno di Donald Trump e le sue implicazioni globali al Forum Economico Mondiale di Davos.
Il 20 gennaio 2025, il Forum Economico Mondiale ha inaugurato la sua consueta riunione annuale a Davos, in Svizzera, riunendo leader politici ed economici per discutere le sfide globali attuali. Quest’anno, l’attenzione è particolarmente rivolta al ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, evento che ha suscitato reazioni contrastanti tra i partecipanti.
L’agenda del forum si concentra su temi quali l’intelligenza artificiale, il cambiamento climatico e le tensioni commerciali. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha criticato la continua dipendenza dai combustibili fossili, paragonandola a un “mostro di Frankenstein”, e ha sottolineato i pericoli di un’IA non regolamentata, che potrebbe aumentare le disuguaglianze e minare la fiducia nelle istituzioni.
Nel contesto economico, i banchieri di Wall Street prevedono un boom finanziario sotto la nuova amministrazione Trump, aspettandosi una significativa deregolamentazione del settore. Tuttavia, permangono preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti negativi di tali politiche, considerando che precedenti tentativi di allentare le normative finanziarie hanno portato a crisi nel settore bancario.
Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prime mosse di Trump, che ha rapidamente annullato numerose azioni esecutive del suo predecessore e ha minacciato di imporre pesanti dazi sui principali partner commerciali, potenzialmente causando turbolenze nei mercati globali. Queste azioni hanno suscitato dibattiti tra i leader presenti a Davos, evidenziando le tensioni tra approcci nazionalisti e globalisti nell’attuale panorama politico ed economico.

L’incertezza globale e le sfide per l’economia ungherese nel 2025.
Secondo un’analisi recente, l’economia mondiale nel 2025 potrebbe affrontare un ambiente incerto, influenzato principalmente dalle politiche commerciali di Donald Trump. Queste politiche potrebbero avere un impatto significativo sia sulla crescita economica che sui processi inflazionistici a livello globale. In Ungheria, la ripresa economica è prevista per la seconda metà dell’anno, sostenuta dall’avvio della produzione in tre grandi stabilimenti e da un aumento del consumo interno. Tuttavia, il governo ungherese deve affrontare una sfida importante: non basta ristabilire l’economia, ma è fondamentale migliorare la percezione di benessere economico tra la popolazione. L’esempio degli Stati Uniti mostra che una crescita economica non si traduce necessariamente in consenso politico se i cittadini non percepiscono benefici tangibili nella loro vita quotidiana. Pertanto, oltre a implementare politiche macroeconomiche efficaci, è essenziale che il governo ungherese si concentri sul miglioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini per garantire stabilità e progresso.

Il progetto “Grand Budapest” a Rákosrendező: investimenti e controversie.
Il 16 gennaio 2025, il governo ungherese ha firmato un contratto di vendita con l’Eagle Hills Hungary per lo sviluppo di un nuovo quartiere denominato “Grand Budapest” nell’area di Rákosrendező. L’investimento previsto supera i 12 miliardi di euro, con l’obiettivo di trasformare la zona in un moderno distretto urbano.
Tuttavia, il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha espresso preoccupazioni riguardo al progetto, sottolineando l’importanza di coinvolgere i residenti nelle decisioni urbanistiche e di garantire che lo sviluppo rispetti l’identità storica della città. In risposta, la Magyar Nemzeti Vagyonkezelő (MNV) ha dichiarato che, secondo l’accordo intergovernativo tra l’Ungheria e gli Emirati Arabi Uniti, la proprietà può essere venduta solo a un’entità designata dagli Emirati, limitando così il diritto di prelazione del comune.
Questa situazione ha sollevato un dibattito pubblico sull’equilibrio tra sviluppo economico e conservazione del patrimonio urbano, evidenziando la necessità di trasparenza e partecipazione civica nei progetti di grande scala.

L’espansione del sistema di monitoraggio dei prezzi online per combattere l’inflazione alimentare.
Il 22 gennaio 2025, il Ministero dell’Economia ungherese ha annunciato l’intenzione di ampliare il sistema di monitoraggio dei prezzi online, incrementando il numero di prodotti monitorati da 62 a 100. Questa estensione includerà categorie come pesce, caffè, tè, riso, ulteriori prodotti lattiero-caseari, carne bovina, salsicce di maiale, panini, dolciumi e cacao in polvere. L’obiettivo principale di questa iniziativa è aumentare la trasparenza dei prezzi al consumo, stimolare la concorrenza tra le catene di vendita al dettaglio e mantenere bassi i prezzi degli alimenti. Inoltre, il governo ha sottolineato che misure precedenti, come il controllo dei prezzi degli alimenti e le promozioni obbligatorie, hanno contribuito a ridurre l’inflazione alimentare quasi allo 0% nel primo trimestre del 2024. Tuttavia, recenti dati indicano un aumento dell’inflazione alimentare oltre il 5%, attribuito sia a fattori internazionali, come l’aumento dei prezzi del latte crudo e dei cereali, sia a margini di profitto più elevati nel commercio al dettaglio. Pertanto, l’espansione del sistema di monitoraggio dei prezzi mira a contrastare queste tendenze, garantendo che i consumatori abbiano accesso a informazioni aggiornate sui prezzi e promuovendo un mercato più competitivo.

MBH Bank emette con successo obbligazioni per 750 milioni di euro.
Il 21 gennaio 2025, MBH Bank Nyrt. ha annunciato l’emissione di obbligazioni internazionali conformi ai requisiti MREL, ricevendo offerte per oltre 1,6 miliardi di euro, più del triplo dell’obiettivo minimo prefissato. Alla luce di questa forte domanda, la banca ha deciso di emettere obbligazioni per un valore totale di 750 milioni di euro. Queste obbligazioni, con una durata di 5 anni e richiamabili dopo 4, saranno emesse con data di regolamento 29 gennaio. L’emissione mira a soddisfare i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL) e ha attirato l’interesse di 130 investitori, con oltre l’80% delle offerte provenienti da investitori internazionali. Questo successo rafforza la presenza di MBH Bank sui mercati dei capitali sia nazionali che internazionali, consolidando la sua posizione come una delle principali istituzioni finanziarie in Ungheria, con un totale attivo superiore a 12.228 miliardi di fiorini e una base clienti di circa due milioni e mezzo tra privati e aziende.

Un’Opportunità Immobiliare Esclusiva a Budapest: Il Bajmóci Business Complex in Affitto

0

Budapest continua ad attrarre investitori e aziende internazionali grazie alla sua posizione strategica, economia in crescita e un mercato immobiliare altamente competitivo. Oggi vi presentiamo un’opportunità unica per le imprese che cercano uno spazio commerciale premium: il Bajmóci Business Complex, un sito indipendente di 710 m² situato nell’11° distretto della capitale ungherese.


Una Location Strategica nel Cuore del Business

L’11° distretto di Budapest è una delle zone più dinamiche della città, un’area strategicamente posizionata con eccellenti collegamenti alle principali arterie stradali, ai centri commerciali e alle infrastrutture logistiche. Qui si trova il Bajmóci Business Complex, un immobile perfetto per aziende che necessitano di uffici, showroom, magazzini o una combinazione di questi spazi.

Questa struttura indipendente si estende su un terreno privato di 3000 m², offrendo flessibilità e personalizzazione totale per soddisfare ogni esigenza aziendale.


Caratteristiche Principali del Bajmóci Business Complex

710 m² di spazi versatili suddivisi in quattro edifici separati, ideali per uffici, esposizioni e logistica.

Posizione eccellente: Situato nell’11° distretto, con accesso immediato alle principali reti stradali e ai poli commerciali.

Indipendenza e personalizzazione: La struttura può essere adattata alle necessità specifiche di ogni azienda, garantendo la massima flessibilità d’uso.

Ampio parcheggio: Sono disponibili almeno 20 posti auto privati, un vantaggio fondamentale per aziende con dipendenti, clienti o fornitori che necessitano di un accesso comodo e immediato.

Disponibilità immediata: Questa opportunità è già disponibile sul mercato, offrendo alle aziende l’opportunità di assicurarsi uno spazio premium in una delle aree più strategiche di Budapest.


Perché Investire a Budapest?

Negli ultimi anni, Budapest è diventata un hub sempre più attraente per investitori internazionali e aziende multinazionali, grazie a fattori chiave come:

  • Un’economia stabile e in crescita con incentivi fiscali per le imprese.
  • Un mercato immobiliare competitivo, con un eccellente rapporto qualità-prezzo rispetto ad altre capitali europee.
  • Una posizione strategica nel cuore dell’Europa centrale, perfetta per la logistica e gli scambi commerciali.

Il Bajmóci Business Complex rappresenta una rara opportunità per le aziende che vogliono stabilire o espandere la loro presenza in Ungheria, approfittando di una struttura moderna, personalizzabile e pronta all’uso.


Come Prenotare una Visita

Se sei un’azienda in cerca di una soluzione immobiliare esclusiva e strategica a Budapest, non lasciarti sfuggire questa occasione!

📍 Indirizzo: 1118 Budapest, Bajmóci utca
📩 Contatti per maggiori informazioni e visite private:
📞 (+36 20) 585 9915 | (+36 20) 407 0497
✉️ s.schenk@itlgroup.hu | l.szoke@itlgroup.hu
🌐 Dettagli completi: https://ingatlan.com/34497791


ITL Real Estate – Il Tuo Partner per il Successo Immobiliare in Ungheria

Con anni di esperienza nel mercato ungherese, ITL Real Estate, la divisione immobiliare di ITL Group, offre supporto e consulenza per investitori e aziende che cercano le migliori soluzioni nel settore immobiliare commerciale.

Se vuoi rimanere aggiornato sulle migliori opportunità immobiliari a Budapest, continua a seguire Economia.hu, il punto di riferimento in lingua italiana sull’economia ungherese!

#Budapest #ITLRealEstate #InvestireInUngheria #Immobiliare #OpportunitàCommerciale #Business #EconomiaHu

Orbán e Fico discutono di sicurezza energetica, aumenti salariali al BME, riduzione dei prezzi dei carburanti e boom immobiliare a Budapest.

0

La MOL sollecita i rivenditori a ridurre i prezzi dei carburanti.
In una comunicazione interna, la MOL ha invitato i rivenditori affiliati a ridurre i prezzi al dettaglio di benzina e diesel di 2 fiorini al litro a partire dal 21 gennaio 2025. Questa decisione segue un periodo di costante aumento dei prezzi dei carburanti dall’inizio dell’anno, con la benzina che ha raggiunto 617 fiorini al litro e il diesel 637 fiorini al litro entro il 31 dicembre 2024. Il Ministero dell’Economia Nazionale ha sottolineato l’obiettivo del governo di mantenere i prezzi dei carburanti al di sotto della media dei paesi confinanti, dichiarando che, se necessario, interverrà per garantire questo equilibrio. Il primo ministro Orbán Viktor ha espresso preoccupazione per l’aumento dei prezzi, definendo la situazione “oltraggiosa” e sottolineando l’importanza di proteggere le infrastrutture energetiche del paese. In risposta, la MOL ha implementato la riduzione dei prezzi per allinearsi alle aspettative governative e sostenere i consumatori.

Aumenti salariali per docenti e ricercatori del BME.
A partire dal 1° gennaio 2025, l’Università Tecnica ed Economica di Budapest (BME) ha introdotto una nuova scala salariale minima per i suoi docenti e ricercatori. Secondo l’annuncio del rettore Charaf Hassan e del cancelliere Miklós Verseghi-Nagy, gli stipendi base aumenteranno dal 29% al 61%, con gli incrementi maggiori destinati alle posizioni accademiche inferiori. Ad esempio, lo stipendio base degli assistenti passa da 326.000 fiorini lordi a 500.000 fiorini, mentre i professori universitari con titolo di Dottore dell’Accademia Ungherese delle Scienze vedranno il loro stipendio aumentare da 777.000 fiorini lordi a 1 milione di fiorini. Per il personale non docente e non ricercatore, l’entità dell’aumento salariale sarà determinata dai responsabili delle rispettive unità organizzative. Questa misura rappresenta il primo passo verso l’adeguamento salariale, con ulteriori incrementi previsti negli anni successivi. Nel dicembre 2024, il BME ha avviato un cambiamento nel modello di mantenimento, trasferendo i diritti di gestione a una società economica creata dallo Stato, pur mantenendo i posti di studio finanziati dallo Stato.

La VOSZ sottolinea la necessità di lavoratori stranieri per l’economia ungherese.
La Vállalkozók és Munkáltatók Országos Szövetsége (VOSZ) ha dichiarato che, nella fase attuale di sviluppo economico, l’Ungheria necessita dell’impiego di lavoratori stranieri. Questo perché molte aziende non riescono a trovare un numero sufficiente di lavoratori ungheresi, soprattutto per posizioni che richiedono una bassa qualificazione. La VOSZ avverte che, senza la possibilità di assumere manodopera straniera, alcune imprese potrebbero ridurre le loro attività o trasferirle in paesi con condizioni più favorevoli, mettendo a rischio posti di lavoro occupati da ungheresi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’associazione sottolinea che i salari dei lavoratori stranieri non sono inferiori a quelli dei lavoratori locali, poiché la legge ungherese richiede che tutti i dipendenti ricevano lo stesso stipendio per lo stesso lavoro, indipendentemente dalla nazionalità. Inoltre, i costi aggiuntivi legati all’assunzione di lavoratori stranieri, come la formazione e l’integrazione, possono aumentare le spese dei datori di lavoro del 30-50%. La VOSZ prevede che, con l’evoluzione tecnologica, la domanda di lavoratori stranieri diminuirà nel tempo, ma fino ad allora è fondamentale evitare restrizioni amministrative che potrebbero ostacolare lo sviluppo economico del paese.

Il progetto Grand Budapest potrebbe triplicare i prezzi degli immobili nella zona di Rákosrendező.
Secondo un’analisi di ingatlan.com, il progetto Grand Budapest, noto anche come “mini-Dubai”, previsto nell’area di Rákosrendező, potrebbe influenzare significativamente il mercato immobiliare locale. Balogh László, capo economista del portale, sottolinea che le infrastrutture pianificate, tra cui piste ciclabili, la copertura delle linee ferroviarie con aree verdi e l’estensione della linea 1 della metropolitana, potrebbero rapidamente riflettersi in un aumento dei prezzi degli immobili circostanti. Attualmente, nelle zone interessate del XIII distretto, il prezzo medio al metro quadro degli appartamenti usati supera il milione di fiorini, mentre quelli nuovi raggiungono 1,5 milioni di fiorini. Nel XIV distretto, le cifre sono simili, con appartamenti usati venduti a quasi 1,1 milioni di fiorini al metro quadro e quelli nuovi a circa 1,3 milioni. Balogh prevede che, una volta completato il progetto, i prezzi degli appartamenti di nuova costruzione nell’area potrebbero raggiungere i 4-5 milioni di fiorini al metro quadro, triplicando i valori attuali. Questa tendenza è attribuita sia all’aumento generale dei prezzi nel mercato immobiliare e nel settore delle costruzioni, sia ai costi associati all’edilizia verticale prevista nel progetto.

Orbán Viktor annuncia una nuova era per l’economia ungherese.
Il 21 gennaio 2025, il Primo Ministro ungherese Orbán Viktor ha dichiarato l’inizio di una nuova fase per l’economia nazionale, evidenziando diverse misure chiave:

- Piena occupazione: raggiungimento di un tasso di disoccupazione minimo storico.
- Tariffe energetiche tra le più basse in Europa: mantenimento di costi energetici ridotti per i cittadini.
- Aumenti salariali: implementazione di una politica di incremento dei salari per migliorare il potere d'acquisto.
- Raddoppio delle detrazioni fiscali per le famiglie: potenziamento degli sgravi fiscali per sostenere le famiglie con figli.
- Introduzione del "munkáshitel": un nuovo prestito agevolato per i giovani lavoratori, con un massimo di 4 milioni di fiorini a tasso zero e una durata fino a dieci anni.
- Sostegno alle PMI: stanziamento di 1.400 miliardi di fiorini per supportare le piccole e medie imprese.
- Avvio di investimenti statali: lancio di progetti pubblici per un totale di 450 miliardi di fiorini.

Queste iniziative mirano a rafforzare la stabilità economica e a promuovere la crescita sostenibile del paese.

Szijjártó Péter inaugura un nuovo stabilimento e celebra i successi dell’industria alimentare.
Il 21 gennaio 2025, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Szijjártó Péter, ha partecipato all’inaugurazione del nuovo stabilimento della Kemenes Cukrász Manufaktúra Kft. a Páty. L’investimento, del valore di circa 1,8 miliardi di fiorini, è stato sostenuto dallo Stato con un contributo di 618 milioni di fiorini, portando il numero totale di dipendenti dell’azienda a 85. Szijjártó ha sottolineato che il governo ungherese considera fondamentale il supporto alle piccole e medie imprese di proprietà nazionale, elemento centrale della politica economica del paese. Ha evidenziato che, negli ultimi dieci anni, il governo ha sostenuto 1.108 aziende nazionali con un totale di 580 miliardi di fiorini, generando investimenti per 2.300 miliardi di fiorini e creando circa 14.000 posti di lavoro. Riguardo al settore alimentare, il ministro ha osservato che, nonostante le recenti crisi globali, l’industria ha registrato una crescita significativa, con un valore di produzione passato da 3.800 miliardi di fiorini nel 2020 a 6.500 miliardi di fiorini nel 2024. Ha concluso affermando che le recenti sfide economiche globali hanno evidenziato la vulnerabilità dei sistemi, sottolineando l’importanza di investire in aziende nazionali per garantire la resilienza economica.

Orbán Viktor e Robert Fico discutono la sicurezza energetica e la situazione in Ucraina.
Il 21 gennaio 2025, il Primo Ministro ungherese Orbán Viktor ha incontrato a Bratislava il suo omologo slovacco, Robert Fico, per discutere della sicurezza energetica dei due paesi in seguito all’interruzione del transito del gas attraverso l’Ucraina. Durante l’incontro, i due leader hanno ribadito la loro opposizione all’adesione dell’Ucraina alla NATO, esprimendo preoccupazioni anche riguardo alla possibile integrazione di Kiev nell’Unione Europea, soprattutto per le implicazioni sul settore agricolo europeo. Fico ha sottolineato che l’interruzione del transito del gas comporta una perdita di entrate significative per la Slovacchia e ha minacciato di porre il veto a futuri aiuti finanziari dell’UE destinati all’Ucraina, affermando: “Sono il Primo Ministro della Slovacchia, non il servitore dell’Ucraina”. Queste dichiarazioni riflettono una crescente tensione nella regione riguardo alle politiche energetiche e alle relazioni con l’Ucraina.

Ungheria, 20 gennaio 2025: economia tra sfide energetiche, investimenti per la classe media e continue revisioni di bilancio

0

Nagy Márton: L’UE deve aumentare gli investimenti per restare competitiva.
Nagy Márton, ministro dell’economia ungherese, ha sottolineato che l’Unione Europea non soffre di una carenza di innovatori, ma investe significativamente meno nella transizione economica rispetto a Cina e Stati Uniti. Secondo Nagy, mentre questi ultimi adottano politiche fiscali espansive per stimolare l’economia, l’UE mantiene un approccio conservatore, limitando la spesa pubblica. Ha evidenziato che la Cina e gli USA presentano deficit di bilancio elevati, mentre la Germania insiste su un basso disavanzo, riflettendo una mentalità di austerità. Nagy ha criticato questa posizione, affermando che l’UE dovrebbe aumentare gli investimenti per migliorare la competitività e affrontare le sfide economiche globali. Ha concluso che, senza un adeguato supporto finanziario, l’UE rischia di rimanere indietro rispetto ad altre potenze economiche.

Orbán Viktor: Il 2025 sarà l’anno del rafforzamento della classe media.
Il primo ministro ungherese, Orbán Viktor, ha dichiarato che il 2025 sarà l’anno del rafforzamento della classe media, con l’obiettivo di elevare a questo status anche coloro che attualmente si trovano in posizioni socioeconomiche inferiori. György László, commissario governativo, ha ricordato che un processo simile è già avvenuto: nel decennio precedente alla pandemia di Covid-19, circa due milioni di ungheresi sono entrati a far parte della classe media, secondo la definizione più rigorosa del termine. Orbán ha specificato che la classe media comprende coloro che possiedono una proprietà immobiliare, hanno un reddito proprio, mantengono la famiglia con il loro lavoro e riescono a coprire le spese fino alla fine del mese. György László ha aggiunto che, secondo la definizione più restrittiva, appartengono alla classe media anche coloro che aspirano a uno sviluppo intellettuale e spirituale. Nel suo libro “La rivoluzione della classe media”, László evidenzia che la percentuale di ungheresi appartenenti a questa categoria è aumentata dal 34,9% al 54,6% tra il 2011 e il 2021. Orbán ha sottolineato l’importanza di un’economia che garantisca a tutti un lavoro e la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita, indicando che il 2025 sarà dedicato al consolidamento di questi obiettivi.

Szijjártó Péter: L’energia resta una sfida, l’Ungheria punta su diversificazione e Romania.
Szijjártó Péter, ministro degli Affari Esteri e del Commercio estero, ha dichiarato che l’Europa sta affrontando una grave crisi energetica, aggravata dalle sanzioni politiche che compromettono la competitività del continente e il tenore di vita dei cittadini. Ha sottolineato la necessità di diversificare le fonti e le rotte di approvvigionamento del gas naturale, menzionando l’importanza del progetto Neptun Deep in Romania. Szijjártó ha ribadito che l’Ungheria continuerà a utilizzare il gas russo fino a quando non riceverà offerte più vantaggiose, criticando l’Unione Europea per la mancanza di sostegno nell’ampliamento delle infrastrutture energetiche nel sud-est europeo.

All’asta Lamborghini e Ferrari sequestrate dalla NAV in un’operazione anti-frode.
La Nemzeti Adó- és Vámhivatal (NAV) ha messo all’asta due auto di lusso italiane per un valore complessivo stimato di 290 milioni di fiorini ungheresi. Si tratta di una Lamborghini Urus del 2022, valutata 120 milioni di fiorini, con un’asta che parte da 60 milioni. Questo SUV familiare è equipaggiato con un motore V8 biturbo da 3996 cc, capace di erogare circa 650 cavalli, e ha percorso 16.000 chilometri. L’altra vettura è una Ferrari F8 Tributo Keyvany del 2020, una versione limitata di cui esistono solo venti esemplari, con un valore stimato di 170 milioni di fiorini e un’asta che inizia da 85 milioni. Questo modello esclusivo monta un motore V8 da 3902 cc che sviluppa 720 cavalli e ha percorso solo 5.000 chilometri. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati nel 2023 durante un’operazione contro un’organizzazione criminale specializzata in frodi fiscali, che ha causato un danno erariale di 472 milioni di fiorini. Durante l’operazione, oltre alle auto, sono stati confiscati 17 immobili e mezzo miliardo di fiorini in contanti. È interessante notare che in un caso precedente, nel 2021, la NAV ha dovuto pagare un risarcimento doppio rispetto al ricavato di un’asta di auto di lusso, poiché i veicoli appartenevano a una società di leasing tedesca e non ai sospetti.

Richter Gedeon: Il Vraylar nella lista dei farmaci con prezzo rinegoziabile negli USA.
Il Vraylar, un antipsicotico sviluppato dalla Richter Gedeon Nyrt. e commercializzato negli Stati Uniti dall’AbbVie, è stato inserito nella lista di quindici farmaci il cui prezzo potrebbe essere rinegoziato nell’ambito del programma Medicare degli Stati Uniti. Questa iniziativa, parte dell’Inflation Reduction Act approvato nel 2022, mira a ridurre i costi dei farmaci per i consumatori. Secondo Miró József, analista capo di Erste Bank, la riduzione dei prezzi potrebbe influenzare i ricavi totali del Vraylar per circa 1,5 miliardi di dollari, con un impatto stimato per la Richter di circa 300 milioni di dollari (120 miliardi di fiorini). Tuttavia, questa revisione non avrà effetti sui risultati finanziari della Richter per l’anno in corso.

Programma Demján Sándor: le PMI possono richiedere nuovi finanziamenti per investimenti.
Il 23 gennaio, dalle 10:00 alle 16:00, le piccole e medie imprese ungheresi potranno presentare domanda per il programma di sostegno agli investimenti “1+1” nell’ambito del Programma Demján Sándor. Negli ultimi cinque settimane, oltre 6.500 imprenditori hanno effettuato la preregistrazione, indicando un forte interesse per l’acquisizione di nuovi strumenti e l’avvio di investimenti. Le domande saranno valutate dall’Agenzia Ungherese per lo Sviluppo Economico (MGA) secondo un sistema a punti, con l’emissione dei certificati di sostegno prevista per la primavera. Questo programma mira a stimolare la crescita economica nel 2025, fornendo alle imprese un supporto significativo per i loro progetti di sviluppo.

Il governo ungherese ha modificato il bilancio 37 volte nel 2024.
Nel 2024, il governo ungherese ha modificato il bilancio statale 37 volte, con una frequenza media di una modifica ogni dieci giorni. La prima revisione è avvenuta il 14 agosto 2023, ben 139 giorni prima dell’inizio dell’anno fiscale. Queste modifiche hanno riguardato complessivamente 3.931 miliardi di fiorini, pari al 937% del bilancio totale. La più significativa è stata il 18 gennaio 2024, quando 406 miliardi di fiorini sono stati trasferiti dalle “altre spese operative” del Ministero delle Finanze alle riserve mirate dello stesso ministero, e 340 miliardi sono stati destinati all’aumento salariale degli insegnanti. La voce più frequentemente modificata, con 17 interventi, è stata il finanziamento delle università e dei college non statali. Questa tendenza evidenzia una crescente instabilità nella pianificazione finanziaria del governo ungherese.

Economia ungherese al bivio: crescita incerta, crisi immobiliare e sfide strategiche nel 2025

0

Il mercato immobiliare ungherese continua a crescere: le sfide abitative persisteranno nel 2025.
Nel 2024, il mercato immobiliare ungherese ha registrato un aumento dei prezzi di circa il 10%, con le aree urbane che hanno superato questa media. A Budapest, i prezzi al metro quadro hanno superato 1 milione di fiorini, mentre nelle principali città provinciali si osservano variazioni significative. Nonostante gli sforzi governativi per affrontare la crisi abitativa, le misure adottate non sembrano sufficienti a frenare l’aumento dei prezzi. Gli esperti prevedono che nel 2025 il mercato continuerà a crescere, alimentato anche dal trasferimento di capitali dagli investimenti in titoli di Stato verso il settore immobiliare. Questa tendenza potrebbe ulteriormente aggravare le difficoltà abitative, soprattutto nelle aree urbane. Inoltre, i canoni di locazione a Budapest hanno superato i 200.000 fiorini mensili nella maggior parte dei distretti, indicando che le sfide legate all’accessibilità abitativa non si risolveranno nel breve termine.

Gyopárosfürdő: chiusura parziale del complesso termale per difficoltà finanziarie.
A partire da lunedì prossimo, il complesso termale Gyopárosfürdő di Orosháza sospenderà temporaneamente la maggior parte delle sue attività, mantenendo operativa solo la sezione dedicata alle cure mediche. Questa decisione è stata presa dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco János Raffai, insediatosi nell’ottobre scorso, a causa delle difficoltà finanziarie della città. Secondo Raffai, la precedente amministrazione non ha investito sufficientemente nella manutenzione e nello sviluppo del complesso, portando a problemi come l’utilizzo di gas per il riscaldamento quando i pozzi geotermici erano inattivi e l’uso di acqua potabile per riempire le piscine in assenza di acqua fredda dai pozzi, con conseguenti costi insostenibili per la città. Nonostante il complesso abbia ottenuto un finanziamento europeo di 727 milioni di fiorini per l’efficienza energetica, l’utilizzo di questi fondi richiede che la sezione termale rimanga operativa. Il consiglio comunale ha stanziato 101 milioni di fiorini per il funzionamento del complesso nel primo trimestre, includendo un piano di riduzione del personale che interesserà circa 40 dipendenti. Il sindaco ha sottolineato che la chiusura parziale è una misura temporanea, con l’obiettivo di riaprire completamente il complesso una volta risolte le problematiche finanziarie e strutturali.

Il 2024 segna un anno record per l’Aeroporto di Budapest con oltre 17,5 milioni di passeggeri.
Nel 2024, l’Aeroporto Internazionale Liszt Ferenc di Budapest ha raggiunto un traguardo storico, accogliendo oltre 17,5 milioni di passeggeri, il numero più alto mai registrato. Questo risultato sottolinea la validità della decisione del governo ungherese di riacquistare l’80% delle azioni dell’aeroporto nel giugno 2024, in collaborazione con il partner strategico francese Vinci, che detiene il restante 20%. Il ministro dell’Economia Nazionale, Nagy Márton, ha evidenziato che la gestione nazionale dell’aeroporto non è solo una questione commerciale, ma anche strategica, permettendo decisioni più favorevoli per l’intero settore, inclusi sviluppi infrastrutturali e l’espansione delle rotte aeree. Tra i progetti futuri, è prevista la costruzione del Terminal 3, mirata a migliorare ulteriormente la capacità e la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.

La recessione tedesca minaccia la crescita economica promessa da Orbán Viktor.
Nel 2024, l’economia tedesca ha subito una contrazione dello 0,2%, dopo un calo dello 0,3% nel 2023, segnando la prima doppia recessione consecutiva dal 1950. Questa situazione mette in discussione l’ottimismo del Primo Ministro ungherese Orbán Viktor, che aveva previsto una crescita economica significativa per l’Ungheria nel 2025. La stretta interconnessione tra le economie ungherese e tedesca, soprattutto attraverso l’export e la dipendenza dall’industria automobilistica tedesca, rende l’Ungheria vulnerabile alle difficoltà economiche della Germania. Regős Gábor, capo economista di Gránit Alapkezelő, sottolinea che la performance dell’export ungherese è strettamente legata alla domanda tedesca, e una recessione prolungata in Germania potrebbe ostacolare le prospettive di crescita dell’Ungheria. Inoltre, la Germania affronta sfide come l’aumento dei costi energetici e la concorrenza delle importazioni cinesi, fattori che potrebbero avere ripercussioni negative anche sull’economia ungherese.

La Commissione Europea prevede una crescita economica inferiore alle aspettative del governo ungherese.
La Commissione Europea ha pubblicato la sua valutazione trimestrale sull’economia dell’Unione Europea, indicando per l’Ungheria una crescita del PIL dello 0,6% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025, significativamente inferiore al 3-6% previsto dal Primo Ministro Orbán Viktor. Questa discrepanza è attribuita a diversi fattori, tra cui la riduzione degli investimenti pubblici, l’acquisizione dell’aeroporto di Budapest e le sfide nel settore automobilistico, che incidono negativamente sulla situazione finanziaria del paese. Inoltre, l’inflazione in Ungheria è prevista rimanere sopra la media dell’UE, influenzata dall’aumento della domanda interna, dall’incremento del salario minimo e dalla svalutazione della valuta nazionale. La Commissione sottolinea che, nonostante le misure adottate, il deficit di bilancio e il debito pubblico rimarranno elevati, superando i criteri di Maastricht, con un deficit previsto del 5,4% del PIL e un debito pubblico al 74,5% del PIL nel 2024.

16 gennaio. L’economia ungherese tra sfide e opportunità: crescita incerta, acquisizioni strategiche e adeguamenti tariffari nel 2025

0

L’industria automobilistica europea tra elettrificazione e incertezze economiche.
L’industria automobilistica europea sta affrontando una transizione verso l’elettrificazione, spinta dalle direttive dell’Unione Europea che mirano a ridurre le emissioni di CO₂. Tuttavia, questa transizione si sta rivelando più complessa del previsto. Nonostante l’aumento delle vendite di veicoli elettrici, la domanda per i veicoli con motori a combustione interna rimane elevata, portando i produttori a riconsiderare i loro piani e a mantenere la produzione di veicoli tradizionali. Inoltre, l’industria automobilistica europea sta affrontando una crescente concorrenza da parte dei produttori asiatici, in particolare cinesi, che hanno un vantaggio tecnologico nei veicoli elettrici. Questa situazione ha generato incertezze nel settore, con ristrutturazioni e licenziamenti in aumento. Secondo István Knezsik, presidente della Autós Nagykoalíció (ANK) e dell’Associazione Ungherese degli Importatori di Veicoli (MGE), l’industria automobilistica è influenzata da tre fattori principali: le direttive politiche, la fattibilità tecnica e le preferenze dei consumatori. La sfida maggiore è che le decisioni politiche spesso non tengono conto delle reali esigenze e preferenze dei consumatori, creando disallineamenti nel mercato.

Artrom Steel Tubes acquisita dalla GLGH Steel: prospettive e impatti sull’industria siderurgica.
La GLGH Steel, filiale della società d’investimento americana Great Lakes Global Holdings (GLGH) con sede a Chicago, ha annunciato l’acquisizione della Artrom Steel Tubes SA, un’importante azienda siderurgica rumena. L’Artrom gestisce impianti di produzione di tubi d’acciaio senza saldatura a Reșița e Slatina, impiegando circa 2200 persone. Nel 2023, l’azienda ha registrato un fatturato di 1,472 miliardi di lei (circa 122 miliardi di fiorini) e un utile ante imposte di 55 milioni di lei (circa 4,55 miliardi di fiorini), esportando oltre l’80% della sua produzione. L’accordo di vendita delle azioni è stato concluso a novembre con i precedenti proprietari serbi dell’Artrom, ma necessita ancora dell’approvazione delle autorità rumene competenti. Adam Hitchcock, fondatore e comproprietario di GLGH, ha espresso soddisfazione per l’acquisizione, sottolineando le prospettive positive e il potenziale globale dell’Artrom. La transazione mira a garantire la continuità di migliaia di posti di lavoro nella regione meridionale della Romania.

Acquisizione di E.ON Romania da parte di MVM: preoccupazioni per la sicurezza energetica.
Il Ministero dell’Energia rumeno ha sollevato preoccupazioni riguardo alla prevista acquisizione da parte del gruppo energetico ungherese MVM della quota di maggioranza di E.ON Energie Romania, uno dei principali fornitori di gas ed elettricità del paese, che serve circa 3,4 milioni di clienti. L’accordo, annunciato a dicembre 2024, prevede che MVM acquisisca il 68% delle azioni di E.ON Energie Romania e il 98% di E.ON Asist Complet. Tuttavia, le autorità rumene stanno valutando i potenziali rischi per la sicurezza nazionale associati a questa transazione, in particolare a causa dei legami di MVM con la Russia. MVM dipende in larga misura dal gas russo e mantiene relazioni commerciali con Gazprom e Rosatom, entrambe soggette a sanzioni internazionali. Il Ministero dell’Energia ha espresso timori che l’acquisizione possa facilitare l’accesso di entità non appartenenti all’Unione Europea, potenzialmente non conformi alle normative europee in materia di energia e trasparenza, ai dati sensibili di oltre 3 milioni di clienti rumeni. Il ministro Sebastian Burduja ha dichiarato che la Romania agirà con fermezza per proteggere la propria sovranità e gli interessi strategici, assicurando che settori critici come l’energia non diventino vulnerabili a influenze geopolitiche o a pratiche economiche che eludono i principi europei di concorrenza e trasparenza.

OTP Bank prevede una crescita economica del 2% per l’Ungheria nel 2025.
L’OTP Bank prevede per il 2025 una crescita economica dell’Ungheria intorno al 2%, inferiore al 3,4% stimato dal governo. Gli analisti evidenziano rischi al ribasso, tra cui possibili dazi statunitensi, debolezza del mercato del lavoro e ulteriori cali negli investimenti. A livello globale, l’insediamento del presidente Donald Trump potrebbe introdurre politiche protezionistiche, aumentando l’inflazione e rallentando l’economia americana. Nell’Eurozona, si prevede una crescita intorno all’1%, con l’aspettativa di un allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea per contrastare la debolezza economica e l’inflazione moderata. In Ungheria, la crescita del PIL nel 2024 è stata di circa lo 0,4%, inferiore alle attese e ai dati dei paesi vicini, principalmente a causa di un significativo calo degli investimenti, un fenomeno unico nella regione dell’Europa centrale e orientale.

Magyar Telekom adegua le tariffe ai livelli di inflazione del 2024.
A partire dal 1º aprile 2025, Magyar Telekom aumenterà le tariffe mensili dei suoi servizi del 3,7%, in linea con l’inflazione media annuale del 2024 calcolata dal Központi Statisztikai Hivatal (Ufficio Centrale di Statistica). Questo adeguamento interesserà sia i contratti residenziali che quelli aziendali, mentre le tariffe relative al consumo effettivo rimarranno invariate. I clienti aziendali con servizi di rete fissa riceveranno le fatture aggiornate già ad aprile, seguiti a maggio dagli abbonati residenziali e mobili. Questa mossa segue una tendenza nel settore delle telecomunicazioni ungherese, dove operatori come Yettel e Vodafone hanno introdotto meccanismi simili di adeguamento tariffario basati sull’inflazione.

Borsa di Budapest ai massimi storici: crescita per OTP, MOL e Richter.
Il 15 gennaio 2025, l’indice BUX della Borsa di Budapest ha raggiunto un nuovo massimo storico, chiudendo a 83.929,63 punti, con un incremento dell’1,02% rispetto al giorno precedente. Il volume degli scambi è stato di 19,5 miliardi di fiorini, superiore alla media. Tra le principali società, OTP Bank ha visto un aumento dello 0,82% nel prezzo delle sue azioni, chiudendo a 23.390 fiorini, con un volume di scambi di 11,9 miliardi di fiorini. MOL ha registrato un incremento dell’1,71%, chiudendo a 2.858 fiorini, con scambi per 3,7 miliardi di fiorini. Richter Gedeon ha guadagnato l’1,13%, chiudendo a 10.770 fiorini, con un volume di 2,4 miliardi di fiorini, sostenuta dall’annuncio del successo dei test clinici di un suo farmaco biosimilare. Magyar Telekom ha mantenuto stabile il suo prezzo a 1.328 fiorini, con scambi per 539,9 milioni di fiorini. Secondo l’analista Ákos Czibere di Equilor Befektetési Zrt., il mercato ha beneficiato di un sentiment positivo, con performance notevoli da parte di OTP, MOL e Richter, mentre Magyar Telekom ha sottoperformato in linea con le controparti europee del settore delle telecomunicazioni.

15 gennaio 2025: investimenti, innovazione e sfide per l’economia ungherese tra prestiti, ricostruzioni e settori in trasformazione

0

Nuovo prestito per giovani lavoratori: rivoluzione nel mercato del credito ungherese.
Il nuovo “munkáshitel” (prestito per lavoratori), disponibile da gennaio 2025, potrebbe rivoluzionare il mercato dei prestiti al consumo in Ungheria. Destinato ai giovani lavoratori tra i 17 e i 25 anni, questo prestito offre un importo massimo di 4 milioni di fiorini con condizioni vantaggiose, tra cui l’assenza di interessi e una commissione statale dello 0,5%. Secondo le stime governative, circa 300.000 giovani potrebbero essere idonei, portando a una possibile erogazione di centinaia di miliardi di fiorini nel 2025. Attualmente, il portafoglio dei prestiti al consumo in Ungheria è dominato dal “babaváró” (prestito per la preparazione alla nascita), che rappresenta oltre il 44% del totale con più di 2.100 miliardi di fiorini. L’introduzione del “munkáshitel” potrebbe rapidamente acquisire una quota significativa di questo mercato. Simile al “babaváró”, il “munkáshitel” offre incentivi alla natalità: alla nascita del primo figlio, i beneficiari possono richiedere una sospensione dei pagamenti per due anni; con il secondo figlio, il 50% del debito residuo viene cancellato; e con il terzo figlio, l’intero debito rimanente viene estinto. Gli esperti prevedono una forte competizione tra le istituzioni finanziarie per attrarre questi giovani clienti, con probabili offerte promozionali e incentivi aggiuntivi nel prossimo futuro.

Un miliardo di fiorini per ricostruire il Barlangfürdő di Miskolctapolca.
Il governo ungherese ha annunciato un sostegno finanziario di un miliardo di fiorini per la ricostruzione del Barlangfürdő di Miskolctapolca, distrutto da un incendio nel settembre 2024. Lázár János, Ministro dell’Edilizia e dei Trasporti, ha dichiarato che l’obiettivo è riaprire il complesso termale entro il 30 giugno 2025, con ulteriori investimenti previsti nei prossimi anni per garantire un funzionamento stabile. Il sindaco di Miskolc, Tóth-Szántai József, ha sottolineato l’importanza del Barlangfürdő per l’economia locale e il turismo, evidenziando che la sua ricostruzione è fondamentale per la comunità. Il governo ha inoltre espresso l’intenzione di sostenere altri progetti infrastrutturali nella città, tra cui il restauro del Castello di Diósgyőr e il miglioramento della rete stradale urbana. Questi interventi mirano a rafforzare la posizione di Miskolc come centro economico e culturale nella regione. La ricostruzione del Barlangfürdő non solo ripristinerà una delle principali attrazioni turistiche della città, ma contribuirà anche alla ripresa economica e al benessere dei residenti. Il governo ha sottolineato l’importanza della collaborazione con l’amministrazione locale per garantire il successo di questi progetti e promuovere lo sviluppo sostenibile di Miskolc.

Sostegno alle startup: un piano da 1.410 miliardi per le PMI ungheresi.
Il governo ungherese ha annunciato un sostegno finanziario di 1.410 miliardi di fiorini per il 2025, destinato a promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) attraverso il Programma Demján Sándor. Questo programma comprende finanziamenti agevolati, investimenti di capitale e sovvenzioni a fondo perduto, con l’obiettivo di aumentare la competitività e favorire l’espansione delle aziende ungheresi. Inoltre, sono stati lanciati nuovi programmi per sostenere l’innovazione e la digitalizzazione delle PMI, tra cui il programma “Minden vállalkozásnak legyen honlapja!” (“Ogni impresa abbia un sito web”), che offre supporto finanziario per la creazione di presenze digitali. Queste iniziative mirano a rafforzare la posizione delle imprese ungheresi sia sul mercato interno che su quello internazionale, promuovendo una crescita economica sostenibile nel paese.

Diritti dei clienti bancari: un caso controverso tra trasparenza e GDPR.
Un cliente bancario ungherese ha scoperto che il suo conto era stato addebitato senza autorizzazione, risultando in un saldo negativo. Il cliente ha contestato l’addebito e ha richiesto di visionare le registrazioni video della filiale per chiarire l’accaduto. La banca ha inizialmente rifiutato l’accesso ai video, sostenendo che il cliente non ne avesse diritto, e successivamente ha dichiarato di aver cancellato le registrazioni a causa di una richiesta tardiva, nonostante il cliente avesse presentato la richiesta entro i termini previsti. Inoltre, la banca ha continuato a sollecitare il pagamento del presunto debito, minacciando azioni legali e il pignoramento dell’immobile del cliente. Questo caso solleva preoccupazioni riguardo alla protezione dei diritti dei clienti e alla conformità delle banche alle normative sulla privacy e sul trattamento dei dati personali, come il GDPR. La mancanza di trasparenza e la gestione inadeguata delle richieste dei clienti possono minare la fiducia nel sistema bancario e portare a gravi violazioni dei diritti individuali.

Settore edilizio ungherese in calo: segnali contrastanti per il 2025.
Nel novembre 2024, la produzione dell’industria edile ungherese ha registrato una diminuzione dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La costruzione di edifici ha subito un calo del 9,0%, mentre le opere di ingegneria civile hanno mostrato un incremento dell’8,2%. Tra i settori, la costruzione di edifici è diminuita del 22,4%, le opere di ingegneria civile del 3,7%, mentre i lavori specializzati sono aumentati del 12,2%. Il volume dei nuovi contratti è sceso del 51,1%, con una riduzione del 34,9% per gli edifici e del 57,0% per le altre strutture. Nonostante ciò, il portafoglio ordini complessivo a fine novembre era superiore del 14,4% rispetto all’anno precedente, con una diminuzione del 2,1% per gli edifici e un aumento del 26,7% per le altre costruzioni. Gli analisti prevedono che i programmi di incentivazione statale possano portare a una ripresa significativa del settore nella seconda metà del 2025.

14 gennaio 2025: nuove politiche fiscali, inflazione crescente e innovazioni digitali segnano il panorama europeo e globale

0

L’Ungheria innalza la soglia dell’esenzione IVA per le piccole imprese e riorganizza il Ministero dell’Economia.
Il governo ungherese ha annunciato l’intenzione di innalzare la soglia dell’esenzione dall’IVA per le piccole imprese a 18 milioni di fiorini. Nagy Márton, ministro dell’Economia Nazionale, ha sottolineato che, nonostante segnali positivi nell’economia, il settore delle PMI continua a fronteggiare sfide significative. La fusione del Ministero dell’Economia Nazionale con il Ministero delle Finanze mira a rafforzare l’efficienza amministrativa, riducendo il numero di segretari di stato da sei a tre. Il governo prevede una crescita economica del 3,4% per il 2025, con un deficit del 3,7%. Si prevede che il rapporto debito/PIL aumenti leggermente al 74% rispetto al 73,4% dell’anno precedente. Márton ha evidenziato l’importanza di mantenere la disciplina fiscale, pur adottando un approccio più orientato alla crescita economica. Ha inoltre sottolineato che la collaborazione con la Banca Nazionale Ungherese sarà caratterizzata da maggiore trasparenza e cooperazione, riservando le discussioni critiche a contesti non pubblici.

La Spagna propone una tassa del 100% sulle case acquistate da cittadini extra-UE.
Il governo spagnolo, guidato dal Primo Ministro Pedro Sánchez, ha proposto una tassa del 100% sul valore degli immobili acquistati da cittadini non residenti provenienti da paesi extra-UE, come il Regno Unito. Questa misura mira a contrastare la crisi abitativa nel paese, dove l’aumento dei prezzi delle case ha superato la crescita dei redditi medi. Nel 2023, i non residenti hanno acquistato circa 27.000 proprietà in Spagna, spesso per scopi speculativi. La proposta ha suscitato dibattiti, con alcuni che la considerano una risposta necessaria alla crescente disuguaglianza sociale, mentre altri la criticano come eccessivamente punitiva e potenzialmente dannosa per il mercato immobiliare e il turismo. La misura deve ancora essere finalizzata e approvata dal Parlamento spagnolo.

Polonia e UE: proposta di divieto sul GNL russo per rafforzare le sanzioni.
La Polonia, assumendo la presidenza di turno dell’Unione Europea, ha proposto, insieme ad altri nove Stati membri, di vietare l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia. L’obiettivo è ridurre le entrate energetiche di Mosca, che finanziano l’invasione dell’Ucraina. Nonostante gli impegni europei per diminuire la dipendenza energetica dalla Russia, le importazioni di GNL russo sono aumentate dell’11% nella prima metà del 2024. La proposta polacca mira a chiudere le scappatoie che permettono queste importazioni, suggerendo il divieto di attracco per le navi russe nei porti dell’UE. Tuttavia, l’iniziativa incontra resistenze: il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, si oppone a nuove restrizioni nel settore energetico, mentre la Slovacchia propone una graduale eliminazione delle importazioni di gas russo. La Commissione Europea, in collaborazione con la presidenza polacca, prevede di presentare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia nei primi mesi del 2025.

Az Év Irodája: il concorso celebra 15 anni e si espande a livello internazionale.
Il concorso “Az Év Irodája” (L’Ufficio dell’Anno) celebra nel 2025 il suo quindicesimo anniversario, registrando una partecipazione record di 162 candidature. Quest’anno, la competizione si espande a livello internazionale con l’introduzione della categoria “Office of the Year”, aperta agli uffici rinnovati o inaugurati in Europa. Questo ampliamento riflette l’elevato standard del mercato immobiliare ungherese, che si distingue anche a livello globale. Nonostante una riduzione nel volume degli sviluppi, numerosi complessi iconici sono stati completati o sono in costruzione, incorporando le più recenti esigenze, tra cui il benessere dei dipendenti, l’approccio comunitario e l’attenzione all’esperienza del consumatore. La giuria, rinnovata per includere esperti internazionali, valuterà le candidature dopo la chiusura della votazione pubblica, prevista per il 3 febbraio 2025. I vincitori saranno annunciati all’inizio del 2025 durante le cerimonie di gala di “Az Év Irodája” e dei “Real Estate Awards”.

Record di vendite di e-matrici in Ungheria: 804 miliardi di fiorini nel 2024.
Nel 2024, gli automobilisti ungheresi hanno acquistato oltre 15,2 milioni di e-matrici, generando un introito record di 804 miliardi di fiorini per il bilancio statale. Di questi, più di 148 miliardi provenivano da veicoli sotto le 3,5 tonnellate, mentre i mezzi più pesanti hanno contribuito con 656 miliardi. Le vendite di e-matrici annuali nazionali sono aumentate di quasi il 4%, raggiungendo oltre 677.000 unità, e quelle provinciali sono cresciute del 10%, superando i 2,9 milioni. Al contrario, le vendite di matrici mensili e settimanali sono diminuite rispettivamente del 6% e del 15%. Particolarmente significativa è stata la riduzione di quasi un milione di matrici settimanali acquistate per veicoli stranieri. Introdotta il 1º aprile 2024, la nuova matrice giornaliera ha registrato oltre 1,6 milioni di vendite, di cui più di 1,1 milioni per veicoli esteri e circa 470.000 per quelli nazionali. Per il 2025, le vendite anticipate di matrici annuali nazionali sono aumentate, mentre quelle provinciali hanno registrato un leggero calo. Questi dati evidenziano un cambiamento nelle abitudini degli automobilisti ungheresi, con una preferenza crescente per le matrici annuali rispetto a quelle di breve durata.

Inflazione in Ungheria al 4,6%: aumentano alimentari, affitti e carburanti.
Nel dicembre 2024, l’inflazione in Ungheria ha registrato un aumento del 4,6% su base annua, superando le previsioni governative e della Banca Nazionale Ungherese. Nonostante questo dato, molti cittadini percepiscono un’inflazione ancora più elevata, soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi in settori chiave come gli alimentari, gli affitti e i carburanti. Ad esempio, i prezzi degli alimenti hanno continuato a salire, sebbene a un ritmo più moderato rispetto ai mesi precedenti. Inoltre, l’indebolimento del fiorino ha contribuito all’aumento dei costi dei beni di consumo durevoli, con un incremento mensile dello 0,6% in questo segmento. Anche i costi energetici domestici hanno registrato un rialzo superiore alle aspettative, mentre i prezzi dei carburanti sono aumentati del 2,2% rispetto a novembre. Per il 2025, si prevede che l’inflazione possa subire ulteriori pressioni a causa dell’introduzione di aumenti automatici delle accise su alcol, tabacco e carburanti, legati all’inflazione stessa. Questa dinamica potrebbe influenzare negativamente il potere d’acquisto dei consumatori e la loro percezione dell’inflazione reale.

Digitalizzazione immobiliare in Ungheria: compravendite più rapide con il nuovo sistema elettronico.
Dal 15 gennaio 2025, l’Ungheria introdurrà un sistema elettronico di registrazione immobiliare, riducendo l’uso della documentazione cartacea. Questa digitalizzazione renderà le transazioni immobiliari più rapide ed economiche, con la possibilità di completare una compravendita di abitazioni in un’ora. Gli avvocati avranno un ruolo più significativo, poiché assumeranno alcune funzioni precedentemente svolte dagli uffici catastali. Sebbene la registrazione diventi elettronica, sarà ancora possibile utilizzare documenti cartacei per alcuni mesi. Il sistema prevede decisioni automatiche per le transazioni più semplici, accelerando ulteriormente il processo. Questa innovazione coincide con un mercato immobiliare in crescita, con un aumento previsto delle transazioni del 10% nel 2025 rispetto al 2024.

13 gennaio 2025: tra crescita economica e sfide energetiche, l’Ungheria affronta nuove opportunità e difficoltà

0

Il mercato del lavoro ungherese: occupazione in crescita e sfide regionali.
Il mercato del lavoro ungherese ha subito una trasformazione significativa tra il 2011 e il 2022. Secondo i dati del censimento, l’occupazione è aumentata di quasi il 20%, raggiungendo 4,7 milioni di persone nel 2022, mentre il numero di disoccupati è diminuito del 59%, scendendo a 237.000. La maggior parte dei lavoratori (96%) appartiene alla fascia d’età attiva (15-61 anni), con circa 200.000 occupati di età pari o superiore a 65 anni. Le regioni con i tassi di occupazione più elevati includono Budapest e le città con status di capoluogo di contea, in particolare nelle regioni del Transdanubio Centrale e Occidentale, con il distretto di Komárom al 78,3%, Mosonmagyaróvár al 77,9% e Győr al 77,7%. Al contrario, le aree con i tassi più bassi si trovano nel nord-est e sud-ovest del paese, come i distretti di Ózd (58,9%), Kunhegyes (58,2%) ed Encs (57,4%). Nonostante i progressi, permangono sfide significative, tra cui le disparità regionali e la crescente domanda di lavoratori altamente qualificati, mentre diminuisce la necessità di mansioni automatizzabili. È essenziale sfruttare le riserve di forza lavoro nelle regioni meno sviluppate per affrontare la carenza di manodopera dovuta all’invecchiamento della popolazione.

Nuove rotte per l’Aeroporto di Debrecen: un hub in espansione.
Il Ministero dell’Economia ha avviato una strategia di sviluppo per l’Aeroporto Internazionale di Debrecen, mirata a superare i livelli di traffico del 2019. Come risultato, la Wizz Air riprenderà i voli estivi verso Larnaca e Burgas. Il nuovo amministratore delegato, Ernő Györke, nominato nel settembre 2024, è incaricato di elaborare un piano che posizioni l’aeroporto come hub logistico regionale. Sono in corso trattative con diverse compagnie aeree per ampliare l’offerta di voli, con l’obiettivo di aggiungere nuove destinazioni per la stagione estiva 2025, a partire dal 30 marzo, e di incrementare i voli disponibili durante tutto l’anno.

Géza Láng alla guida di Magyar Posta: innovazione e sostenibilità al centro.
Il 13 gennaio 2025, il Ministro dell’Economia ungherese, Márton Nagy, ha proposto Géza Láng come nuovo amministratore delegato della Magyar Posta Zrt., con effetto dal 1º febbraio 2025. Láng ha iniziato la sua carriera nel 2003 presso la Posta Biztosító, una filiale della Magyar Posta, dove ha lavorato per otto anni. Tra il 2019 e il 2024, ha ricoperto il ruolo di sottosegretario e membro del consiglio di amministrazione della Magyar Posta, contribuendo a rendere l’azienda più efficiente e sostenibile, adeguandola alle esigenze del XXI secolo. Questa nomina segue le dimissioni di Barnabás Balczó, che lascerà l’incarico il 31 gennaio 2025, dopo aver guidato con successo la prima fase di trasformazione dell’azienda. Sotto la sua leadership, la Magyar Posta ha rafforzato l’orientamento al cliente, migliorato l’efficienza operativa e compiuto progressi significativi nella digitalizzazione dei servizi. Il Ministero dell’Economia prevede che, grazie a queste riforme, l’azienda tornerà a essere redditizia a livello operativo nel 2025. Con Láng alla guida, l’obiettivo è continuare l’evoluzione della Magyar Posta in un’azienda moderna e orientata al servizio, capace di affrontare con successo le sfide del settore e rispondere alle esigenze dei clienti.

Attacco al TurkStream: la sicurezza energetica ungherese sotto minaccia.
Il 13 gennaio 2025, il Ministro degli Affari Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha espresso preoccupazione per un attacco con droni ucraini contro un’infrastruttura critica per il funzionamento del gasdotto TurkStream, che fornisce gas naturale all’Ungheria e ad altri paesi dell’Europa centrale. Szijjártó ha sottolineato che la sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una questione di sovranità nazionale e ha dichiarato che qualsiasi azione che minacci tale sicurezza deve essere considerata un attacco alla sovranità dell’Ungheria. Ha inoltre ribadito l’importanza del TurkStream, che da anni opera in modo affidabile, e ha richiesto che tutti rispettino la sicurezza e l’operatività di questa rotta di transito energetico. L’attacco, avvenuto l’11 gennaio, ha preso di mira la stazione di compressione di Ruszkaja nella regione di Krasnodar, un nodo cruciale per le forniture di gas verso l’Europa. Secondo il Ministero della Difesa russo, l’attacco mirava a interrompere le forniture di gas ai paesi europei; tuttavia, i droni sono stati neutralizzati e i danni all’infrastruttura sono stati riparati senza causare interruzioni significative. L’Ucraina non ha commentato ufficialmente l’accaduto. Questo incidente evidenzia le tensioni in corso riguardo alle rotte di approvvigionamento energetico nella regione e l’importanza strategica del TurkStream per l’Ungheria, soprattutto dopo la cessazione delle forniture di gas attraverso l’Ucraina a partire dal 1º gennaio 2025.

Carburanti in aumento: il gasolio cresce, la benzina stabile.
A partire da martedì, il prezzo del gasolio in Ungheria aumenterà di 3 fiorini al litro, mentre il costo della benzina rimarrà invariato. Attualmente, i prezzi medi sono di 636 fiorini per la benzina e 653 fiorini per il gasolio. Questa tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti è iniziata nel 2024, in seguito all’aumento delle accise legate all’inflazione. Il gasolio ha mantenuto un prezzo superiore rispetto alla benzina, principalmente a causa delle dinamiche dei prezzi sul mercato globale e del rapporto tra domanda e offerta. Gli automobilisti ungheresi devono quindi prepararsi a ulteriori incrementi dei costi del carburante nel prossimo futuro.

2024: un anno record per il turismo in Ungheria.
Nel 2024, il turismo ungherese ha raggiunto risultati senza precedenti. Secondo Guller Zoltán, presidente dell’Agenzia Turistica Ungherese (MTÜ), quasi 18 milioni di turisti hanno soggiornato nelle strutture ricettive del paese, segnando un incremento di circa l’11% rispetto al 2023. Le notti trascorse dai visitatori stranieri sono aumentate di quasi il 10%, superando i 22 milioni, contribuendo a un totale di oltre 44 milioni di pernottamenti, un nuovo record. I dati dell’Eurostat per i primi dieci mesi del 2024 indicano che l’Ungheria ha superato del 150% la crescita media europea nelle notti trascorse in strutture commerciali. Questo successo è attribuibile sia ai turisti nazionali che internazionali, con Budapest che ha registrato una performance eccezionale: la capitale ha accolto quasi 6 milioni di turisti stranieri, con un aumento del 24%, e le notti trascorse da questi visitatori hanno raggiunto quasi 14 milioni, crescendo del 15%. Anche altre città, come Debrecen, hanno visto una crescita significativa, con un incremento delle notti dei visitatori stranieri del 18%. Questi risultati evidenziano il ruolo cruciale del turismo nell’economia ungherese, contribuendo in modo significativo alla bilancia dei pagamenti e rafforzando la posizione del paese nel mercato turistico europeo.

Unificazione dei ministeri economici in Ungheria: disciplina fiscale sotto osservazione.
Il 13 gennaio 2025, il governo ungherese ha annunciato l’unificazione del Ministero dell’Economia Nazionale con il Ministero delle Finanze, affidando la guida a Márton Nagy. Questa riorganizzazione ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile allentamento della disciplina fiscale. Tuttavia, il Primo Ministro Viktor Orbán ha chiarito che il controllo del bilancio rimarrà rigoroso e che non è previsto alcun aumento del deficit. Nel 2024, il deficit dell’amministrazione centrale è stato di 4.095,8 miliardi di fiorini, inferiore al target rivisto di 4.790 miliardi, ma superiore del 160% rispetto al budget iniziale. Gli analisti sottolineano che, sebbene vi sia stato un miglioramento rispetto al 2023, l’obiettivo del 4,5% del PIL non è stato raggiunto, attestandosi intorno al 4,8%. Ciò è attribuito principalmente alla limitata disponibilità di fondi dell’Unione Europea. Il governo ha inoltre evidenziato un aumento dell’8,7% delle entrate fiscali e contributive rispetto all’anno precedente. Le spese per le pensioni sono aumentate di 474,2 miliardi di fiorini, raggiungendo i 6.853,9 miliardi, inclusi 520,2 miliardi per la tredicesima mensilità. Inoltre, sono stati spesi 208,3 miliardi per il programma “Babaváró”, superando di 31,3 miliardi l’importo del 2023. Le spese sanitarie sono aumentate di 274 miliardi, arrivando a 2.684,1 miliardi, riflettendo gli aumenti salariali per gli operatori sanitari. Anche il settore dell’istruzione ha visto un incremento delle spese, con aumenti salariali per gli insegnanti. Nonostante le sfide, il governo rimane impegnato a mantenere la disciplina fiscale e a ridurre il deficit nei prossimi anni.

10 gennaio 2025: Insolvenze in Germania, nuove acquisizioni, incentivi per la casa e aumento del gasolio influenzano l’economia ungherese

0

Aumento delle insolvenze in Germania: rischi per l’economia ungherese.
A dicembre 2024, il numero di dichiarazioni di insolvenza in Germania è aumentato del 13,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati preliminari dell’Ufficio Federale di Statistica (Destatis). Su base annua, il 2024 ha registrato un incremento del 16,8% nelle dichiarazioni di fallimento rispetto al 2023. In ottobre, i tribunali fallimentari tedeschi hanno riportato 2.102 dichiarazioni di insolvenza aziendale, un aumento del 35,9% rispetto all’ottobre 2023, con crediti dei creditori stimati a 3,8 miliardi di euro, rispetto agli 1,6 miliardi di euro dell’anno precedente.
Le cause di questo aumento includono alti costi energetici, eccessiva burocrazia, incertezze politiche e una riduzione della spesa dei consumatori. Inoltre, sono scadute le misure straordinarie introdotte durante la pandemia per prevenire un’ondata di fallimenti. È importante notare che le statistiche possono essere influenzate dai ritardi tra la presentazione delle richieste di insolvenza e le decisioni dei tribunali, che possono richiedere fino a tre mesi.
Volker Treier, capo analista della Camera di Commercio e Industria Tedesca (DIHK), ha definito questi dati un “chiaro segnale di allarme”, sottolineando che le insolvenze aziendali hanno raggiunto in ottobre il livello più alto degli ultimi dieci anni. L’agenzia di credito Creditreform stima che nel 2024 circa 22.400 aziende abbiano dichiarato insolvenza in Germania, il numero più alto dal 2015, e prevede che nel 2025 le richieste di fallimento possano avvicinarsi al picco del 2009, quando superarono le 32.000.
Christoph Niering, presidente dell’Associazione Tedesca degli Amministratori dell’Insolvenza (VID), ritiene che l’aumento delle insolvenze rifletta i cambiamenti strutturali in corso nell’economia tedesca, con sconvolgimenti simultanei in diversi settori chiave. Questo trend potrebbe continuare nel 2025, indipendentemente dalle misure adottate dal nuovo governo dopo le elezioni di febbraio. La transizione verso nuove fonti energetiche e l’adattamento ai nuovi mercati risultano particolarmente difficili in aree che hanno investito poco nella sostenibilità negli ultimi decenni, rendendo difficile compensare rapidamente le carenze aziendali.
Questa situazione è preoccupante anche per l’economia ungherese, data la stretta interconnessione con quella tedesca. Un aumento delle insolvenze in Germania potrebbe avere ripercussioni negative sulle aziende ungheresi che dipendono dal mercato tedesco, influenzando negativamente le esportazioni e l’attività economica complessiva.

Il Gruppo Mészáros acquisisce il ristorante Pastrami di Óbuda.
Il Gruppo Mészáros ha ampliato il proprio portafoglio nel settore della ristorazione acquisendo il ristorante Pastrami a Óbuda, Budapest. L’operazione è stata realizzata attraverso la Talentis Group Zrt., che ha ottenuto il 100% della Monyó Holding Kft., proprietaria dell’immobile che ospita il ristorante, e della Pastrami Kft., responsabile della gestione del locale.
Fondato nel 2009, il ristorante Pastrami è noto per la sua offerta gastronomica di alta qualità e per il suo ambiente adatto alle famiglie, caratteristiche che si integrano perfettamente con gli altri ristoranti del Gruppo Mészáros. Tuttavia, negli ultimi anni, il locale ha affrontato difficoltà economiche a causa degli effetti negativi della pandemia di COVID-19 e dell’aumento dei costi energetici dovuto al conflitto in Ucraina, registrando perdite finanziarie.
L’obiettivo principale dell’acquisizione è preservare il marchio Pastrami, modernizzare e sviluppare il ristorante, garantendone un funzionamento stabile e a lungo termine. Il Gruppo Mészáros intende realizzare investimenti che consentano al locale di rinnovarsi sia nelle attrezzature che nell’offerta culinaria, allineandosi alle tendenze attuali del settore. Inoltre, il gruppo conta sul mantenimento del personale esistente, valorizzando le loro competenze professionali per assicurare un’esperienza di alta qualità ai clienti.
Il ristorante prende il nome dal “pastrami”, un sandwich di origine centro-europea reso celebre a New York, che è stato un elemento fisso del menu sin dall’apertura. Con il supporto del nuovo proprietario, il Pastrami mira a superare le sfide economiche recenti e a continuare a contribuire alla cultura gastronomica di Óbuda, offrendo un’esperienza culinaria che combina tradizione e innovazione.

La SZÉP-kártya si espande: ristrutturazioni domestiche tra le nuove possibilità.
Dal 1º gennaio 2025, i titolari della SZÉP-kártya in Ungheria possono utilizzare fino al 50% del saldo per spese di ristrutturazione domestica. Ciò consente acquisti in negozi di mobili, ferramenta e rivenditori di materiali da costruzione. Alcune catene, come OBI, Diego e RS Bútor, hanno già aderito al programma, accettando la SZÉP-kártya come metodo di pagamento. I principali istituti bancari, tra cui OTP, MBH Bank e K&H, hanno avviato collaborazioni con i commercianti per ampliare la rete di accettazione. I titolari possono consultare i siti web delle banche emittenti per verificare l’elenco aggiornato dei punti vendita aderenti e controllare il proprio saldo. È importante notare che l’utilizzo della SZÉP-kártya è limitato all’acquisto di beni specifici, come materiali da costruzione, mobili e articoli per la casa, escludendo servizi di ristrutturazione o prodotti non correlati. Il rispetto di queste limitazioni è responsabilità sia dei consumatori che dei commercianti, e le banche non applicheranno restrizioni tecniche sugli acquisti.

Aumenti del gasolio in Ungheria: la benzina resta stabile.
A partire da sabato 11 gennaio 2025, il prezzo del gasolio in Ungheria aumenterà di 2 fiorini al litro, mentre il costo della benzina rimarrà invariato.
Attualmente, i prezzi medi sono:
– Benzina 95 ottani: 635 HUF/litro
– Gasolio: 651 HUF/litro
Questa tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti è iniziata nel 2024, in seguito all’aumento delle accise deciso dal governo per adeguarsi all’inflazione.
Inoltre, il deprezzamento del fiorino rispetto al dollaro ha contribuito all’aumento dei costi dei carburanti, poiché il petrolio è quotato in dollari sul mercato internazionale.
È importante notare che, nel corso del 2024, il prezzo del gasolio ha costantemente superato quello della benzina, principalmente a causa delle dinamiche dei prezzi sul mercato globale e del rapporto tra domanda e offerta.
Gli automobilisti ungheresi dovranno quindi prepararsi a ulteriori aumenti dei prezzi dei carburanti nel prossimo futuro, influenzati sia dalle politiche fiscali interne che dalle fluttuazioni del mercato internazionale.

L’economia ungherese al 9 gennaio 2025: sfide globali, energia sostenibile, aumenti salariali e innovazione

0

Ottimismo di Orbán per il 2025, ma l’economia ungherese affronta sfide globali.
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il 2025 sarà un anno straordinario per l’economia ungherese. Tuttavia, i recenti dati sulla produzione industriale di novembre mostrano un calo del 4,2% rispetto all’anno precedente, suggerendo che la ripresa potrebbe essere più lenta del previsto. Inoltre, l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e le sue politiche protezionistiche potrebbero influenzare negativamente il commercio globale, con potenziali ripercussioni sull’economia ungherese, fortemente dipendente dalle esportazioni, in particolare verso la Germania. Nonostante segnali positivi nel commercio al dettaglio, l’industria manifatturiera continua a mostrare debolezze, indicando che la domanda interna in ripresa potrebbe non essere sufficiente a compensare le sfide esterne. Pertanto, l’ottimismo di Orbán per il 2025 potrebbe essere messo alla prova da questi sviluppi globali e regionali.

Il più grande parco solare d’Europa prende forma al confine ungaro-rumeno.
Il progetto per la costruzione del più grande parco solare d’Europa, situato vicino al confine ungaro-rumeno, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, permettendo l’inizio dei lavori. L’investimento, del valore stimato di 800 milioni di euro, prevede l’installazione di pannelli solari su una superficie di 1.064 ettari nei comuni di Ottlaka (Graniceri) e Nagypél (Pilu) nella contea di Arad. Con una capacità installata di 1.044 megawatt (MW), il parco contribuirà significativamente alla produzione di energia rinnovabile nella regione. Secondo il sindaco di Ottlaka, Petru Claudiu Batrinut, i lavori dovrebbero iniziare tra la primavera e l’estate del 2025. La società Monsson Trading, responsabile del progetto, ha annunciato anche la realizzazione di altri due parchi solari nella contea di Arad, con una capacità complessiva di circa 800 MW. Questi sviluppi rafforzano l’impegno della Romania nell’espansione delle energie rinnovabili, promuovendo la sostenibilità energetica e creando nuove opportunità economiche nella regione.

Aumenti salariali in Ungheria: nuovo impulso per l’economia o rischio per le PMI?
Il governo ungherese ha annunciato un aumento del 9% del salario minimo, portandolo a 290.800 fiorini, e un incremento del 7% del salario minimo garantito, che raggiungerà i 348.800 fiorini a partire dal 1º gennaio 2025. Questa decisione è il risultato di un accordo triennale tra il governo, i datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori, con l’obiettivo di aumentare gradualmente il salario minimo fino al 50% del salario medio entro il 2027. Il ministro dello sviluppo economico, Márton Nagy, ha sottolineato che questi aumenti contribuiranno a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e a stimolare la crescita economica. Tuttavia, alcuni economisti avvertono che incrementi salariali significativi potrebbero esercitare pressioni sulle piccole e medie imprese, potenzialmente portando a licenziamenti o aumenti dei prezzi. Il governo ha dichiarato di monitorare attentamente l’impatto di queste misure sull’economia e di essere pronto ad adottare ulteriori provvedimenti per sostenere le imprese e i lavoratori durante questo periodo di transizione.

Crescita dei prezzi immobiliari in Ungheria: domanda e investimenti spingono il mercato.
Nel 2024, i prezzi degli immobili in Ungheria hanno continuato a crescere, con un aumento medio nazionale dello 0,8% a dicembre rispetto a novembre e del 7,8% su base annua. A Budapest, l’incremento è stato ancora più marcato, con un +2,4% mensile e un +11,8% annuo, portando il prezzo medio al metro quadro a 1,16 milioni di fiorini. Questa tendenza è attribuita all’aumento della domanda, in particolare da parte degli investitori, che si prevede continuerà nel 2025, sebbene con variazioni regionali e per tipologia di immobile. Nella capitale, i prezzi variano significativamente tra i distretti: il XX distretto è il più economico con 739.000 fiorini/m², mentre il V distretto raggiunge i 1,9 milioni di fiorini/m². Anche nelle città di provincia si registrano aumenti, con Szeged che presenta i prezzi più alti. Gli esperti suggeriscono che, nonostante l’aumento dei prezzi, il ritmo potrebbe rallentare nel breve termine, ma la domanda da parte degli investitori continuerà a influenzare il mercato immobiliare ungherese nel prossimo futuro.

Nuove regole per i documenti pensionistici: obblighi e sanzioni per i datori di lavoro.
A partire dal 1º gennaio 2025, in Ungheria sono entrate in vigore nuove normative riguardanti la conservazione dei documenti lavorativi. I datori di lavoro sono ora obbligati a conservare i documenti relativi ai periodi di servizio e alle retribuzioni dei dipendenti fino a cinque anni dopo il raggiungimento dell’età pensionabile legale da parte del lavoratore. Questa misura mira a garantire che, al momento della richiesta della pensione, tutte le informazioni necessarie siano disponibili per determinare correttamente l’ammontare dei benefici. In caso di mancata o tardiva conservazione dei documenti, i datori di lavoro possono incorrere in sanzioni pecuniarie che variano da 50.000 a 500.000 fiorini; in caso di recidiva entro un anno, la multa può arrivare fino a 1 milione di fiorini. È importante che i datori di lavoro siano consapevoli di queste nuove disposizioni per evitare sanzioni e garantire una gestione accurata dei dati dei dipendenti.

Collaborazione tra BME e V-Híd: innovazione e formazione per l’ingegneria ungherese.
La Budapesti Műszaki és Gazdaságtudományi Egyetem (BME) ha stretto un accordo di collaborazione con il gruppo V-Híd, leader ungherese nella costruzione di infrastrutture. L’obiettivo è fornire agli studenti della Facoltà di Ingegneria Civile competenze pratiche e aggiornate, oltre a garantire una formazione continua per i professionisti del settore. Nell’ambito di questa partnership, V-Híd metterà a disposizione docenti ospiti per i corsi di laurea triennale e magistrale del BME e offrirà borse di studio attraverso il programma “#építő 250” a oltre trenta studenti ogni anno. Inoltre, il programma V-Akadémia fornirà supporto finanziario e opportunità di sviluppo professionale a cinque studenti particolarmente talentuosi. La collaborazione prevede anche lo sviluppo di nuovi materiali didattici e corsi che preparino gli studenti alle sfide dell’ingegneria infrastrutturale del XXI secolo. Questo accordo rappresenta un passo significativo nel rafforzamento dei legami tra il mondo accademico e l’industria, promuovendo l’innovazione e la competitività nel settore delle costruzioni in Ungheria.

Produzione industriale in calo: l’Ungheria affronta gli effetti della recessione globale.
Nel novembre 2024, la produzione industriale ungherese ha registrato una diminuzione del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un calo dell’1,6% rispetto al mese precedente. Questo declino è attribuito principalmente alla recessione dell’economia tedesca, che ha influenzato negativamente l’industria automobilistica ungherese, data la stretta interconnessione tra i due paesi. Inoltre, l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e le sue politiche commerciali protezionistiche potrebbero ulteriormente complicare la situazione economica globale, esercitando ulteriore pressione sull’economia ungherese. Nonostante questi sviluppi, il governo ungherese rimane ottimista, sottolineando la stabilità dei fondamentali economici del paese, tra cui l’aumento dell’occupazione e dei salari, nonché la crescita del commercio al dettaglio e del settore turistico. Tuttavia, gli analisti avvertono che le sfide esterne potrebbero mettere alla prova la resilienza dell’economia ungherese nei prossimi mesi.

8 gennaio 2025: economia ungherese tra crescita del BUX, sfide inflazionistiche e transizione verso l’energia verde

0

Crescita record del BUX: il mercato azionario ungherese supera le aspettative internazionali.
Il principale indice della Borsa di Budapest, il BUX, ha registrato una crescita notevole nel 2024, passando da circa 61.000 punti a un nuovo massimo storico di 80.960 punti il 12 dicembre, segnando un incremento di oltre il 32%. Questo risultato supera le performance di molti indici internazionali, come l’S&P 500 negli Stati Uniti e il DAX in Germania. Nonostante questa crescita, il BUX mantiene una valutazione favorevole, con un rapporto prezzo/utili (P/E) che ha superato recentemente il valore di 6, rimanendo al di sotto della media storica di 10. Questo suggerisce un potenziale di crescita ulteriore per il mercato azionario ungherese nel 2025. Gli analisti dell’MBH Investment Bank sottolineano che, nonostante l’assenza di correzioni significative negli ultimi due anni, l’aumento degli utili attesi per le principali società ha contribuito a mantenere basse le valutazioni, indicando una possibile continuazione della tendenza positiva.

Inflazione e PIL: le nuove sfide economiche dell’Ungheria secondo l’MNB.
Secondo l’ultimo rapporto dell’MNB, l’inflazione in Ungheria per il 2025 è prevista tra il 3,3% e il 4,1%, un peggioramento rispetto alle stime precedenti. Nonostante l’aumento dei costi, molte aziende hanno scelto di ridurre i propri margini di profitto per evitare significativi aumenti dei prezzi al consumo. Tuttavia, se queste aspettative di prezzo persistono, gli incrementi dei costi e dei prezzi all’importazione potrebbero riflettersi, seppur con ritardo, sui prezzi al consumo. L’MNB sottolinea l’importanza delle strategie di prezzo adottate dalle aziende all’inizio dell’anno, poiché queste influenzeranno la sostenibilità del rallentamento dell’inflazione dei profitti. Inoltre, le previsioni di crescita del PIL per il 2025 sono state riviste al ribasso, attualmente stimate tra il 2,6% e il 3,6%.

Riciclo in crescita: oltre un miliardo di contenitori restituiti in Ungheria.
Negli ultimi sei mesi, in Ungheria sono stati restituiti oltre un miliardo di contenitori per bevande, tra bottiglie di plastica, lattine e vetro. Durante il periodo natalizio, il numero giornaliero di resi ha superato i 10 milioni, superando il precedente record di 8 milioni registrato ad agosto. I consumatori di Budapest hanno restituito più di 180 milioni di contenitori dall’introduzione del sistema obbligatorio di deposito cauzionale. Dopo la capitale, le città con il maggior numero di resi sono Debrecen, Szeged e Miskolc. Attualmente, ci sono circa 4.500 punti di raccolta in tutto il paese, di cui circa 1.500 funzionano manualmente. L’obiettivo è aumentare ulteriormente il numero di questi punti per migliorare il tasso di restituzione. I consumatori possono scegliere di ricevere il rimborso del deposito tramite buoni negozio, opzione preferita dalla maggioranza, o direttamente sul conto bancario, scelta dal 16% degli utenti. Inoltre, è possibile donare l’importo a fini caritatevoli; finora, sono stati raccolti oltre 118 milioni di fiorini per gli ospedali pediatrici. L’Unione Europea ha fissato un obiettivo di riciclaggio del 90% per gli imballaggi in PET entro il 2029. In Ungheria, si stima che ogni anno vengano immessi sul mercato oltre 3 miliardi di contenitori per bevande, ma in passato solo il 30% veniva recuperato. Il sistema di deposito cauzionale, operativo dal gennaio 2024, mira a incrementare significativamente questo tasso, promuovendo il riciclo e riducendo l’impatto ambientale dei rifiuti da imballaggio.

Aumento dei prezzi delle auto usate: il governo introduce prestiti agevolati.
Nonostante l’aumento dei prezzi medi delle auto usate in Ungheria, che sono passati da 4.318.000 fiorini nel 2023 a 4.523.000 fiorini nel 2024, l’interesse dei consumatori per l’acquisto di veicoli continua a crescere. Questo incremento dei prezzi è attribuito principalmente all’indebolimento del fiorino rispetto all’euro, che ha reso più costose le importazioni di auto usate da parte dei rivenditori. In risposta a questa situazione, il governo ungherese ha introdotto a gennaio il “munkáshitel” (prestito per i lavoratori), un finanziamento a tasso zero destinato a sostenere l’acquisto di automobili, il consolidamento dei debiti e l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Secondo l’MBH Bank, molti cittadini intendono utilizzare questo prestito principalmente per l’acquisto di veicoli. Tuttavia, gli esperti consigliano cautela nell’utilizzo di tali fondi per l’acquisto di auto, suggerendo un’attenta valutazione delle proprie esigenze finanziarie e delle condizioni del mercato automobilistico prima di prendere una decisione.

Trump spinge per il 5% del PIL in spese militari: le implicazioni per l’Ungheria.
Donald Trump, recentemente eletto presidente degli Stati Uniti, ha proposto che i paesi membri della NATO aumentino le loro spese per la difesa al 5% del PIL. Attualmente, l’Ungheria destina circa il 2% del PIL alla difesa, pari a 1.753 miliardi di fiorini nel 2025. Se l’Ungheria dovesse adeguarsi alla richiesta di Trump, le spese per la difesa dovrebbero salire a oltre 3.754 miliardi di fiorini, un incremento di circa 2.001 miliardi. Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha espresso preoccupazione riguardo a questa proposta, affermando che un tale aumento “colpirebbe duramente l’economia ungherese”. Attualmente, solo pochi paesi membri della NATO raggiungono o superano l’obiettivo del 2% del PIL in spese per la difesa. L’eventuale incremento al 5% rappresenterebbe una sfida significativa per molti stati membri, inclusa l’Ungheria, che dovrebbe rivedere le proprie priorità di bilancio e valutare l’impatto economico di un tale aumento delle spese militari.

Benzina in aumento: i costi dei carburanti pesano sugli automobilisti ungheresi.
A partire da giovedì, il prezzo della benzina in Ungheria aumenterà di 4 fiorini al litro, mentre il costo del gasolio rimarrà invariato. Attualmente, il prezzo medio della benzina è di 631 fiorini al litro, e quello del gasolio è di 650 fiorini al litro. Questa tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti è iniziata nel 2024, quando un aumento delle accise, legato all’inflazione, ha portato l’imposta sulla benzina da 153 a 159 fiorini al litro, causando un immediato incremento dei prezzi alla pompa. Nel corso del 2024, il prezzo del gasolio ha costantemente superato quello della benzina, principalmente a causa delle dinamiche dei prezzi sul mercato globale e del rapporto tra domanda e offerta. Gli automobilisti ungheresi devono quindi prepararsi a ulteriori aumenti dei costi del carburante, influenzati sia da fattori fiscali interni che da fluttuazioni del mercato internazionale.

Energia solare: incentivi governativi spingono l’autosufficienza energetica in Ungheria.
Il governo ungherese ha annunciato che il termine per la presentazione delle domande al Programma Napenergia Plusz è fissato al 15 gennaio 2025. Questo programma offre alle famiglie un sostegno fino a 5 milioni di fiorini per l’installazione di sistemi solari moderni con accumulatori di energia. Finora, oltre 20.600 famiglie hanno ricevuto approvazioni per un totale di 84,4 miliardi di fiorini, e circa un terzo di queste ha già ricevuto i fondi, pari a 16,6 miliardi di fiorini. I progetti completati hanno aggiunto 23,7 megawatt di capacità solare con 38,6 megawattora di capacità di accumulo. Grazie a questo programma, il numero di piccoli impianti solari domestici in Ungheria supererà presto le 300.000 unità, rafforzando l’autosufficienza energetica delle famiglie e riducendo i costi energetici. Inoltre, il governo ha stanziato complessivamente 260 miliardi di fiorini per sostenere la produzione e l’accumulo di energia verde da parte di famiglie e imprese. È previsto anche il rilancio di un altro programma di ristrutturazione energetica per le abitazioni, con inizio il 20 gennaio 2025, che offrirà procedure semplificate e una platea più ampia di beneficiari. Questo programma mira a migliorare l’efficienza energetica attraverso interventi come l’isolamento termico, la sostituzione degli infissi e la modernizzazione dei sistemi di riscaldamento e acqua calda, contribuendo così alla sovranità energetica e alla sicurezza dell’approvvigionamento del paese.

7 gennaio 2025: dall’energia al mercato immobiliare, piani economici e tensioni globali ridisegnano l’economia ungherese e internazionale

0

Il gas russo bypassa l’Ucraina: sicurezza energetica garantita per l’Ungheria, ma incertezze per l’Europa
Il 1º gennaio 2025, il colosso energetico russo Gazprom ha interrotto le forniture di gas naturale attraverso l’Ucraina verso l’Europa, citando l’impossibilità tecnica e legale di proseguire il transito.
Questa decisione ha comportato una perdita annua stimata di 800 milioni di dollari per l’Ucraina e di 6 miliardi di dollari per la Russia.
In risposta, l’Ucraina ha dichiarato la disponibilità a riattivare il transito, a condizione che il gas non sia di origine russa e che i pagamenti dei clienti europei siano sospesi fino alla fine del conflitto.
Nonostante l’interruzione, l’Ungheria continua a ricevere forniture di gas attraverso il gasdotto TurkStream, che bypassa l’Ucraina passando per la Turchia.
Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la sicurezza energetica del paese rimane stabile grazie a questa rotta alternativa.
Tuttavia, l’interruzione del transito ucraino potrebbe avere ripercussioni significative su altri paesi europei, in particolare Austria e Slovacchia, che dipendono maggiormente da quella rotta per le loro forniture energetiche.
Il governo ungherese vede in questa situazione un’opportunità geopolitica per rafforzare il proprio ruolo nel mercato energetico regionale, sfruttando la posizione sui sistemi di trasporto del gas.

Salari reali in calo in Ungheria nel 2023, ma segnali di crescita regionale
Nel 2023, l’Ungheria ha registrato una diminuzione dei salari reali, con differenze significative tra le varie regioni.
Il salario netto medio nazionale è stato di 372.000 fiorini al mese, con un incremento del 14,8% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, considerando un tasso d’inflazione del 17,5%, ciò si traduce in una riduzione del potere d’acquisto.
Budapest ha registrato il salario netto medio più elevato, pari a 469.000 fiorini (+13,7%), seguita dalle città con status di capoluogo di contea (382.000 fiorini, +13,6%), dalle altre città (338.000 fiorini, +14,8%) e dai comuni più piccoli (296.000 fiorini, +16,4%).
Le regioni con i salari più alti includono Budapest, Győr e Székesfehérvár, mentre le aree con i redditi più bassi si trovano nelle contee di Baranya, Somogy, Borsod-Abaúj-Zemplén, Szabolcs-Szatmár-Bereg e Békés.
In particolare, la contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg ha registrato il salario netto medio più basso (297.000 fiorini), seguita da Békés e Somogy (309.000 fiorini).
Al contrario, la contea di Pest ha registrato il salario più alto (411.000 fiorini), seguita da Győr-Moson-Sopron (399.000 fiorini) e Komárom-Esztergom (398.000 fiorini).
È importante notare che, sebbene Budapest abbia mostrato un incremento percentuale inferiore alla media nazionale, l’aumento nominale dei salari è stato superiore (56.000 fiorini) rispetto alla media nazionale (48.000 fiorini).
In sintesi, nel 2023, il 68% dei comuni ungheresi ha sperimentato una diminuzione dei salari reali, con poche eccezioni come Győr e la sua area metropolitana, che hanno registrato aumenti sia nominali che reali.

Povertà in calo in Ungheria: sfide regionali e strategie per il futuro
Secondo i dati dell’Eurostat, nel 2024 il 19,7% della popolazione ungherese era a rischio di povertà o esclusione sociale, una percentuale inferiore alla media dell’UE del 21,4%.
Dal 2010, il numero di persone a rischio è diminuito di circa 1,2-1,3 milioni, grazie alle politiche governative che hanno incrementato l’occupazione e i salari.
Il Ministero dell’Economia Nazionale ha evidenziato che il patrimonio finanziario delle famiglie ungheresi ha registrato una crescita significativa, raggiungendo i 90.521 miliardi di fiorini nel terzo trimestre del 2024, con un aumento del 369% rispetto al 2010.
Tuttavia, permangono sfide, poiché circa 3 milioni di ungheresi vivono in condizioni di povertà abitativa, evidenziando la necessità di ulteriori interventi per migliorare le condizioni di vita.
Inoltre, heresi, come l’Alföld settentrionale e il Transdanubio meridionale, figurano tra le più povere dell’UE, sottolineando le disparità regionali nel paese.
Il governo ungherese ha annunciato l’obiettivo di superare una crescita economica del 3% entro il 2025, con l’intento di migliorare ulteriormente il benessere dei cittadini e ridurre le disuguaglianze economiche.

Hungary Airlines pronta al decollo: nuovi voli cargo e investimenti strategici
Hungary Airlines, la nuova compagnia aerea ungherese, ha completato con successo i voli di prova necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni operative, inaugurando ufficialmente le sue attività con il suo primo velivolo cargo, un Airbus A330F. La compagnia, inizialmente nota come Universal Translink Airlines Hungary, è stata rinominata Hungary Cargo Airlines nel 2024, segnando un passo decisivo nella sua trasformazione.
Grazie alla collaborazione con Air Hungary Szolgáltató Zrt., che detiene una partecipazione significativa nella compagnia, Hungary Airlines mira a diventare un attore centrale nel mercato dell’aviazione regionale, sfruttando l’aeroporto di Budapest come hub strategico. Il primo aereo della compagnia, già utilizzato da Wizz Air sulla rotta Budapest-Hangzhou, è stato integrato nella flotta e utilizzato per voli di prova tra Budapest e Kecskemét, oltre che per manutenzioni a Shanghai.
Hungary Airlines ha ambiziosi piani di espansione, tra cui l’acquisto di 100 aeromobili Boeing 737 MAX per rafforzare le operazioni sia cargo che passeggeri. Con questi sviluppi, la compagnia intende posizionarsi come un ponte chiave tra l’Europa centrale e la Cina, contribuendo a rafforzare i collegamenti economici e culturali tra le due regioni.

Mercato dei mutui in forte espansione: fiducia crescente tra le famiglie ungheresi
Nel novembre 2024, i cittadini ungheresi hanno stipulato contratti di mutuo immobiliare per un totale di 113 miliardi di fiorini, segnando un incremento del 69% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nei primi undici mesi del 2024, l’ammontare complessivo dei mutui immobiliari ha raggiunto i 1.235 miliardi di fiorini, avvicinandosi al record storico di 1.303 miliardi stabilito nel 2021.
Anche i prestiti personali hanno registrato una crescita significativa, con un aumento del 57% nei primi undici mesi del 2024, totalizzando 755 miliardi di fiorini.
In contrasto, il settore dei prestiti aziendali ha mostrato una crescita più moderata, con un incremento del 7% nell’ultimo anno.
Il ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha interpretato questi dati come un segnale di crescente fiducia delle famiglie nell’economia ungherese, evidenziando una propensione positiva verso l’assunzione di nuovi finanziamenti.
È importante notare che, nonostante l’aumento dei nuovi prestiti, l’ammontare totale dei debiti delle famiglie cresce a un ritmo più lento, poiché molti debitori continuano a rimborsare attivamente i loro obblighi finanziari.
Questo fenomeno riflette un comportamento finanziario prudente da parte dei cittadini, che bilanciano l’assunzione di nuovi debiti con il rimborso di quelli esistenti.

Lo yuan cinese in difficoltà: impatti globali e nuove tensioni economiche
La valuta cinese, lo yuan, ha raggiunto un minimo di 16 mesi rispetto al dollaro statunitense, nonostante gli sforzi della Banca Popolare Cinese per stabilizzarne il valore.
L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha intensificato le preoccupazioni degli investitori, poiché le sue promesse di imporre dazi elevati sulle importazioni cinesi potrebbero aggravare le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali.
In risposta, le autorità cinesi hanno adottato misure per sostenere i mercati finanziari, tra cui l’emissione di obbligazioni in yuan a Hong Kong per ridurre la liquidità e scoraggiare la speculazione contro la valuta.
Nonostante questi interventi, lo yuan ha continuato a indebolirsi, superando la soglia di 7,3 per dollaro, mentre gli investitori monitorano attentamente le politiche economiche dell’amministrazione Trump e il loro potenziale impatto sull’economia cinese.
La situazione evidenzia le sfide che la Cina deve affrontare nel mantenere la stabilità economica e valutaria in un contesto di crescenti pressioni esterne e incertezze globali.

Piano d’Azione Economica 2025: investimenti su famiglie e PMI per una crescita sostenibile
Il 7 gennaio 2025, il Ministro dell’Economia Nazionale ungherese, Márton Nagy, ha annunciato l’attuazione di un nuovo Piano d’Azione di Politica Economica volto a stimolare l’economia nazionale.
Il piano prevede lo stanziamento di 4.000 miliardi di fiorini, di cui 2.600 miliardi destinati alle famiglie e 1.400 miliardi alle piccole e medie imprese (PMI).
Tra le misure destinate alle famiglie, il governo intende raddoppiare le detrazioni fiscali, aumentare il salario minimo e introdurre un nuovo programma di prestiti per i lavoratori, denominato “Munkáshitel”.
Inoltre, sarà avviato un Programma di Ristrutturazione Abitativa per le aree rurali, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alla casa per i giovani.
Le aziende beneficeranno del Programma Demján Sándor, che offrirà finanziamenti, capitale e sovvenzioni a fondo perduto per sostenere investimenti e processi di digitalizzazione, promuovendo così la crescita economica e l’innovazione nel settore delle PMI.
Il Ministro Nagy ha sottolineato che queste iniziative rappresentano una nuova alleanza tra il governo, le famiglie e le imprese, mirata a rafforzare l’economia ungherese e a garantire una crescita sostenibile nel prossimo futuro.

Scopri il Database delle Aziende Italiane in Ungheria e il servizio di analisi con AI: strumenti indispensabili per conoscere e monitorare gli investimenti italiani

0

Dal 2010, il Database delle Aziende Italiane in Ungheria è un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la presenza e l’impatto delle aziende italiane sul territorio ungherese. Curato e aggiornato mensilmente da ITL Group, il Database offre una panoramica completa e dettagliata delle aziende italiane attive nel paese, coprendo vari settori economici, dimensioni aziendali e regioni geografiche.

Un accesso gratuito che apre le porte alla conoscenza

Grazie al Database ITL, puoi effettuare ricerche gratuite per ottenere una prima base di informazioni utili. Attraverso chiavi di ricerca come nome azienda, settore di attività, fatturato, regione e numero di dipendenti, è possibile comprendere lo stato attuale degli investimenti italiani in Ungheria. Questo servizio è ideale per imprenditori, analisti, ricercatori e chiunque voglia esplorare il panorama imprenditoriale italiano nel paese.

Accesso PRO per dati finanziari completi

Per chi desidera approfondire ulteriormente, è disponibile la versione PRO del Database. Con l’abbonamento, richiedibile scrivendo a marketing@itlgroup.hu, si accede a informazioni finanziarie complete e dettagliate delle aziende italiane registrate. Questo livello avanzato è particolarmente utile per valutazioni di mercato, partnership strategiche o analisi concorrenziali.

Servizio di analisi dei bilanci con intelligenza artificiale

In un contesto economico in continua evoluzione, ITL Group offre un ulteriore vantaggio: un servizio di analisi dei bilanci aziendali, supportato da sistemi di intelligenza artificiale (AI). Questo strumento avanzato consente di monitorare le performance aziendali, identificare punti di forza e debolezza e sviluppare strategie di ottimizzazione personalizzate. Che tu sia un investitore, un imprenditore o un consulente, queste analisi possono fare la differenza nel prendere decisioni informate e vincenti.

Perché scegliere ITL Group?

Con 30 anni di esperienza sul mercato ungherese, ITL Group è il partner ideale per supportarti nelle tue attività imprenditoriali. Il nostro team di esperti è a tua disposizione per fornire consulenze personalizzate, strumenti di analisi innovativi e un supporto completo per raggiungere i tuoi obiettivi.

Contattaci oggi stesso

Non perdere l’opportunità di esplorare il Database delle Aziende Italiane in Ungheria e scoprire come ITL Group può supportarti nel tuo percorso di successo.

Per maggiori informazioni o per richiedere l’accesso PRO, contatta ITL Group all’email: marketing@itlgroup.hu

Visita subito il sito: https://aziende.itlgroup.hu/

6 gennaio 2025: economia ungherese tra sfide e opportunità – il fiorino, i mercati globali, nuove normative e innovazione industriale

0

Il fiorino si rafforza brevemente tra le oscillazioni del dollaro e le politiche di Trump
Il fiorino ha iniziato la settimana intorno a 416 per euro. A mezzogiorno, un articolo del Washington Post ha suggerito un possibile ammorbidimento della politica tariffaria di Donald Trump, limitando i dazi solo alle importazioni critiche. Questa notizia ha indebolito il dollaro, rafforzando il fiorino, che è sceso sotto 414 per euro e 397 per dollaro, rispetto ai 403 del mattino. Tuttavia, Trump ha successivamente smentito queste voci, definendole “fake news”. Di conseguenza, il dollaro ha recuperato terreno e il forint ha perso valore, tornando sopra 400 per dollaro e 415 per euro. Questo andamento evidenzia la sensibilità del fiorino alle politiche commerciali statunitensi, data la significativa esposizione dell’Ungheria verso gli USA, con esportazioni nel 2023 di quasi 11 miliardi di dollari.

Stellantis affronta un calo storico nella produzione e investe nel futuro
Nel 2024, Stellantis ha registrato una produzione di 475.090 veicoli, segnando una diminuzione del 37% rispetto ai 751.384 dell’anno precedente, raggiungendo il livello più basso dal 1956. La produzione di autovetture è calata del 46%, mentre quella dei veicoli commerciali del 17%. Gli stabilimenti italiani più colpiti sono stati Mirafiori a Torino, con una riduzione del 70%, e Maserati a Modena, con un calo del 79%. Le cause principali sono la crescente concorrenza dei produttori cinesi e la diminuzione della domanda di veicoli elettrici. Il sindacato FIM-CISL parteciperà a una manifestazione europea a Bruxelles, organizzata da IndustriALL Europe, per chiedere una revisione delle normative sulle emissioni che entreranno in vigore nel 2025, ritenute penalizzanti per l’industria automobilistica europea. Nonostante ciò, Stellantis ha annunciato un piano di investimenti da 2 miliardi di euro per ampliare la capacità produttiva in Italia, con l’obiettivo di avviare la produzione di nuovi modelli entro il 2026.

Budapest al secondo posto tra le città più accoglienti d’Europa
Budapest si è classificata al secondo posto nella lista delle città europee più amichevoli, stilata dai lettori della rivista di viaggi di lusso Condé Nast Traveller. La capitale ungherese ha superato città come Vienna e Berlino, posizionandosi subito dopo Stoccolma, che ha ottenuto il primo posto grazie all’apertura e alla cortesia dei suoi abitanti. I residenti di Budapest sono stati elogiati per l’orgoglio verso le bellezze della loro città e la disponibilità a condividerle con i visitatori, da attrazioni come il Ponte delle Catene ai numerosi bagni termali. Valencia, in Spagna, ha conquistato il terzo posto, distinguendosi per l’accoglienza calorosa dei suoi cittadini e per essere stata nominata Capitale Verde d’Europa nel 2024. La classifica prosegue con Vienna al quarto posto, seguita da Berlino, Palma di Maiorca, Copenaghen, Lisbona, Milano e Napoli. Questo riconoscimento sottolinea l’ospitalità e la cordialità degli abitanti di Budapest, rafforzando la reputazione della città come meta accogliente per i turisti.

Consumo in Ungheria: al 70% della media UE, sfide economiche all’orizzonte
Secondo i dati di Eurostat, il consumo individuale effettivo pro capite in Ungheria è al 70% della media dell’UE, posizionando il paese al penultimo posto, insieme alla Bulgaria. In contrasto, Lussemburgo guida la classifica con un livello del 136% rispetto alla media europea. Questa disparità evidenzia le sfide economiche che l’Ungheria deve affrontare per migliorare il benessere materiale dei suoi cittadini. Nonostante gli sforzi del governo per stimolare la crescita economica, l’Ungheria rimane significativamente al di sotto della media dell’UE in termini di consumo pro capite. Questo indica che le famiglie ungheresi dispongono di meno risorse per beni e servizi rispetto alla maggior parte dei paesi europei. Per affrontare questa situazione, sono necessarie politiche economiche mirate a incrementare il reddito disponibile e a ridurre le disuguaglianze economiche. Inoltre, è fondamentale migliorare la competitività del paese e attrarre investimenti che possano creare posti di lavoro ben remunerati, contribuendo così a elevare il livello di consumo e il benessere generale della popolazione.

One Magyarország: il nuovo gigante delle telecomunicazioni ungheresi
A partire dal 1º gennaio 2025, Vodafone e DIGI in Ungheria hanno unificato i loro servizi sotto il nuovo marchio One Magyarország, diventando il secondo maggiore operatore di telecomunicazioni del paese.
Il 6 gennaio 2025, One Magyarország ha inaugurato il suo rinnovato negozio di punta a Budapest, nel centro commerciale Westend, presentando le nuove offerte tariffarie.
Per i servizi internet domestici, l’offerta Home GigaNet propone una velocità di downloadal costo mensile di 7490 fiorini, includendo un dispositivo WiFi 6 per garantire una connessione ottimale.
Nel settore televisivo, sono disponibili due pacchetti base. Il pacchetto TV Family offari al prezzo di 8490 fiorini al mese. Inoltre, gli utenti possono personalizzare la loro esperienza aggiungendo contenuti in streaming, grazie a un accordo esclusivo con RTL Magyarország, che rende disponibili i contenuti di RTL e RTL+ attraverso la piattaforma One TV.
Per i clienti esistenti, One Magyarország ha introdotto offerte speciali sui piani tariffari mobili, con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione e fidelizzazione degli utenti.
Con una rete di 135 negozi in 98 località, One Magyarország mira a fornire servizi integrati di alta qualità, consolidando la sua posizione nel mercato ungherese delle telecomunicazioni.

Obbligo assicurativo per il settore edile: una sfida per PMI e autonomi
A partire dal 15 gennaio 2025, tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nel settore edile in Ungheria, inclusi architetti, muratori, elettricisti e altri professionisti, sono obbligati a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile per coprire eventuali danni causati durante le loro attività.
Secondo i dati dell’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH), alla fine del 2022 erano attive circa 147.400 imprese edili nel paese, di cui oltre il 90% con meno di cinque dipendenti.
Nonostante l’imminente scadenza, si stima che solo una piccola percentuale di queste imprese abbia già adempiuto all’obbligo assicurativo.
La mancata stipula dell’assicurazione può comportare sanzioni severe, inclusa la sospensione delle attività aziendali.
Inoltre, in caso di incidenti, l’intera responsabilità per i danni ricadrebbe sull’impresa non assicurata.
Pertanto, è fondamentale che tutte le entità coinvolte nel settore edile si conformino a questa nuova normativa per garantire la continuità operativa e la protezione finanziaria.

Richter Gedeon: innovazione farmaceutica e radici ungheresi per un futuro globale
Nel 2024, la Richter Gedeon Nyrt., azienda farmaceutica ungherese con 120 anni di storia, ha rafforzato la sua posizione nel settore attraverso collaborazioni internazionali e investimenti in ricerca e sviluppo.
Gábor Orbán, CEO della Richter, ha sottolineato l’importanza di mantenere il centro decisionale in Ungheria, permettendo all’azienda di integrare le principali fasi della catena del valore nell’economia nazionale.
Nonostante le sfide geopolitiche, la Richter continua a operare in Ru2 milioni di pazienti utilizzano i suoi prodotti.
L’azienda collabora con le autorità russe per garantire la disponibilantenendo al contempo una presenza significativa in altri mercati globali.
Nel 2025, la Richter prevede di delineare la sua strategia per il pern l’obiettivo di consolidare la sua posizione come leader nel settore farmaceutico europeo, in particolare nel campo della salute femminile.
L’azienda attribuisce grande importanza alla ricerca di base, riconoszione e lo sviluppo di nuovi farmaci sono fondamentali per affrontare le sfide future nel settore sanitario.
Inoltre, la Richter ha recentemente inaugurato una nuova sede a Kőbánolo della creatività e dell’innovazione ungherese.
Questo investimento riflette l’impegno dell’azienda nel promuovere un ambiente di lavoro moderno e stimolante per i suoi dipendenti, rafforzando ulteriormente la sua presenza nel panorama farmaceutico globale.

Un Messaggio Speciale per le Festività

0

Cari Clienti, Partner e Amici,

Direttamente dalla nostra festosa Budapest,
sono qui—beh, il mio gemello digitale lo è—per augurarvi
Buon Natale!

Grazie per un anno straordinario.
Che il periodo delle festività sia pieno di gioia, calore e momenti indimenticabili. Un brindisi a un fantastico 2025, pieno di successi e felicità—insieme!

Buone Feste,

Alessandro Farina
Managing Director ITL Group

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO


CONTENUTO SPONSORIZZATO – Per le tue promozioni su Economia.hu scrivi a: marketing@itlgroup.hu

Il Natale 2024 in Ungheria tra spese ridotte, controlli fiscali e sfide economiche

0

Spese natalizie ungheresi in calo: previsto un 14% in meno rispetto al 2023
Secondo l’analisi dell’Oeconomus Gazdaságkutató Alapítvány, basata sul sondaggio Cofidis Hitel Monitor, quest’anno gli ungheresi prevedono di spendere in media 102.000 fiorini per le festività natalizie, circa il 14% in meno rispetto ai 118.000 fiorini dell’anno precedente. Questo calo suggerisce una maggiore cautela nelle spese da parte dei consumatori.
Per quanto riguarda gli alberi di Natale, si prevede un aumento dei prezzi compreso tra il 5% e il 10% rispetto all’anno scorso, a causa dell’aumento dei costi energetici, dei prodotti chimici e delle spese di trasporto e manodopera. I prezzi medi per metro sono stimati tra 8.000 e 10.000 fiorini per l’abete Nordmann, 6.000-8.000 fiorini per l’abete argentato e 5.000-5.500 fiorini per l’abete rosso. Nonostante l’aumento dei prezzi, il 62% degli acquirenti preferisce l’abete Nordmann, la varietà più costosa.
Per quanto riguarda il pesce, elemento tradizionale del menu natalizio ungherese, non sono previsti aumenti significativi dei prezzi. Il prezzo della carpa viva dovrebbe rimanere intorno ai 1.900 fiorini al chilo, mentre il pesce gatto grigio si aggira sui 3.500 fiorini al chilo. Questa stabilità dei prezzi è attribuita alle condizioni climatiche favorevoli e ai costi di alimentazione rimasti stabili.
In sintesi, mentre gli alberi di Natale subiranno un moderato aumento dei prezzi, il costo del pesce rimarrà stabile, riflettendo una tendenza generale degli ungheresi a pianificare con maggiore attenzione le spese per le festività di quest’anno.

Qatar avverte l’UE: forniture di gas a rischio per nuove direttive europee
Il ministro dell’Energia del Qatar, Saad al-Kaabi, ha dichiarato che il suo paese interromperà le forniture di gas naturale liquefatto (GNL) all’Unione Europea se verranno imposte sanzioni significative in base alla nuova direttiva europea sulla due diligence aziendale.
Questa direttiva prevede multe fino al 5% del fatturato globale per le aziende che non rispettano gli standard ambientali e dei diritti umani.
Al-Kaabi ha sottolineato che tali sanzioni renderebbero economicamente insostenibile l’esportazione di GNL verso l’Europa, poiché rappresenterebbero una perdita significativa per le entrate statali del Qatar.
Ha inoltre evidenziato le difficoltà pratiche nel garantire la conformità lungo l’intera catena di fornitura globale, composta da migliaia di fornitori.
Il Qatar è uno dei principali fornitori di GNL per l’Europa, soprattutto dopo la riduzione delle importazioni di gas russo.
La minaccia di interrompere le forniture potrebbe avere implicazioni significative per la sicurezza energetica europea, in un contesto di crescente domanda e transizione verso fonti energetiche più pulite.

MediaMarkt e il Natale: smartphone e monopattini tra i più richiesti
La MediaMarkt ha introdotto a febbraio il programma “Garancia Plusz”, che offre garanzie estese e assicurazioni contro i danni accidentali per dispositivi elettronici. Questo servizio copre guasti interni dopo la scadenza della garanzia standard e danni esterni come rotture o infiltrazioni di liquidi. È disponibile anche un’opzione con pagamento mensile, rendendo la protezione accessibile a più clienti. Durante il periodo natalizio, gli smartphone sono tra i prodotti più venduti, con una crescente domanda di dispositivi di fascia media e alta. Inoltre, i monopattini elettrici stanno guadagnando popolarità, nonostante le incertezze normative. La MediaMarkt prevede un aumento delle vendite in queste categorie, riflettendo le tendenze di consumo attuali.

NAV intensifica i controlli: boom nelle vendite dopo verifiche natalizie
La Nemzeti Adó- és Vámhivatal (NAV), l’autorità fiscale ungherese, ha intensificato i controlli durante il periodo natalizio, concentrandosi su commercianti di decorazioni e mercati festivi. Un caso recente ha coinvolto un’azienda specializzata nella produzione e vendita di decorazioni natalizie in vetro. Un ispettore del NAV, durante un acquisto fuori orario di lavoro, ha notato che l’azienda non emetteva ricevute e impiegava personale non registrato. L’indagine ha rivelato che, su 1.951 transazioni registrate nei mesi di novembre e dicembre, solo tre erano pagamenti in contanti, per i quali non erano state emesse ricevute. Inoltre, l’azienda non disponeva né di un registratore di cassa né di blocchetti per ricevute o fatture. Dopo l’intervento del NAV, l’azienda ha iniziato a richiedere i dati dei clienti per l’emissione delle fatture, registrando un aumento del 65% nel numero di vendite e un incremento del 29% nel fatturato giornaliero rispetto alla settimana precedente.

Auto di lusso in Ungheria: Mercedes-Benz Classe G in testa alle vendite
Secondo i dati riportati, nel novembre 2024 in Ungheria sono stati venduti 72 veicoli di lusso con un prezzo superiore a 50 milioni di fiorini. Il modello più venduto è stato il Mercedes-Benz Classe G, con 46 unità vendute nel mese e un totale di 188 unità nell’anno. Seguono l’Audi RS6 Avant con 10 unità vendute a novembre e 50 nell’anno, e la BMW XM con 4 unità nel mese e 65 nell’anno. Altri modelli di lusso venduti includono la BMW Serie 7 M (3 unità a novembre, 40 nell’anno) e la Mercedes-Benz GLS Maybach (3 unità a novembre, 16 nell’anno). In totale, nel 2024 sono stati venduti 403 veicoli di lusso in Ungheria.

Fiorino debole: Orbán accusa speculazioni internazionali e fluttuazioni monetarie
Il fiorino ungherese ha recentemente raggiunto minimi storici rispetto a diverse valute, tra cui l’euro, il dollaro statunitense, la sterlina britannica e lo zloty polacco. Il primo ministro Viktor Orbán attribuisce questa significativa svalutazione non alle performance economiche del paese, ma a speculazioni finanziarie orchestrate da figure come George Soros. Orbán ha descritto queste fluttuazioni del tasso di cambio come innaturali e influenzate da “falchi” della finanza. Gli analisti sottolineano che, sebbene la recente decisione della Federal Reserve statunitense di aumentare i tassi di interesse abbia rafforzato il dollaro, la reazione del fiorino è stata particolarmente accentuata, suggerendo una sensibilità maggiore agli sviluppi internazionali. Inoltre, la politica monetaria restrittiva della Polonia ha contribuito alla forza relativa dello zloty rispetto al forint. In risposta a queste dinamiche, Mihály Varga, ministro delle Finanze e prossimo governatore della Banca Nazionale Ungherese, ha espresso l’intenzione di perseguire una politica monetaria che promuova un tasso di cambio stabile e prevedibile per il fiorino.

NAV usa creatività natalizia: Kevin protagonista delle novità fiscali 2025
La Nemzeti Adó- és Vámhivatal (NAV), l’autorità fiscale ungherese, ha realizzato video natalizi ispirati al celebre film “Mamma, ho perso l’aereo”. Nel primo video, il protagonista Kevin McCallister ascolta le modifiche fiscali previste per il 2025, tra cui l’aumento delle detrazioni per figli a carico, la possibilità per i datori di lavoro di fornire biglietti per lo zoo esentasse fino al valore del salario minimo e l’utilizzo del 50% dei fondi della carta SZÉP per ristrutturazioni domestiche. Nel secondo video, Kevin fugge spaventato dall’unità operativa “Merkúr” del NAV, che bussa alla sua porta. Questa iniziativa creativa mira a informare i contribuenti sulle imminenti modifiche fiscali in modo coinvolgente e festoso.

20 dicembre 2024: Budapest tra innovazione e cambiamenti, con nuovi progetti urbani, aumenti tariffari e passi avanti verso la sostenibilità energetica.

0

MOL accelera verso la transizione verde: investimenti in energie rinnovabili e idrogeno verde.
La MOL, principale compagnia petrolifera e del gas ungherese, sta intensificando gli investimenti nelle energie rinnovabili per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere la sostenibilità.
Un’iniziativa chiave è la costruzione di un parco solare da 48 megawatt a Tiszaújváros, che raddoppierà la capacità di produzione di energia rinnovabile dell’azienda.
Questo impianto coprirà circa il 5-6% del fabbisogno energetico della divisione petrolchimica della MOL, traducendosi in un risparmio annuo di circa 2 miliardi di fiorini.
Inoltre, la MOL sta sviluppando un impianto pilota per la produzione di idrogeno verde a Százhalombatta, con un investimento di 20 milioni di euro, che produrrà annualmente 1.600 tonnellate di idrogeno, riducendo le emissioni di CO₂ di 25 tonnellate all’anno.
Questi progetti fanno parte della strategia “Shape Tomorrow” della MOL, che prevede investimenti di 700 milioni di euro per generare 2.500 gigawattora di energia verde entro il 2030.
Nonostante l’impegno verso le rinnovabili, la MOL riconosce che i combustibili fossili rimarranno parte integrante del mix energetico durante la transizione, sottolineando la necessità di un approccio equilibrato per garantire la sicurezza energetica.
Inoltre, la MOL sta esplorando tecnologie innovative per la produzione di biocarburanti e il riciclaggio dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità e contribuire all’economia circolare nella regione dell’Europa centrale e orientale.
Questi sforzi riflettono l’impegno della MOL nel guidare la transizione energetica in Ungheria, bilanciando l’espansione delle energie rinnovabili con l’uso responsabile delle risorse fossili per soddisfare la crescente domanda energetica.

Due nuovi progetti urbani trasformano Budapest: Porta Nord e Porta Sud per una capitale più moderna.
Due importanti progetti di sviluppo urbano sono stati avviati a Budapest: il “Porta Nord” e il “Porta Sud”. Queste iniziative mirano a riqualificare aree urbane strategiche, migliorando l’infrastruttura e la qualità della vita nella capitale ungherese. Il progetto “Porta Nord” prevede la trasformazione di una vasta area nel III distretto, mentre il “Porta Sud” si concentrerà su una zona di 16 ettari situata a circa 12 chilometri dall’aeroporto internazionale Liszt Ferenc. Entrambi i progetti includeranno lo sviluppo di spazi residenziali, strutture ricreative e centri per eventi. La fase di progettazione e ottenimento dei permessi dovrebbe concludersi entro la fine del 2025, con l’inizio dei lavori previsto per il 2026. Questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso la modernizzazione e l’espansione di Budapest, rafforzando la sua posizione come centro urbano dinamico e attraente.

Dal 2025, tariffe più alte per carte d’identità e passaporti in Ungheria: previsti aumenti significativi.
Il governo ungherese ha proposto una modifica che prevede l’introduzione di tariffe per il rilascio di documenti d’identità e passaporti, attualmente gratuiti.
Secondo il piano, dal 1º febbraio o dal 1º luglio 2025, il rilascio della carta d’identità permanente costerà 7.700 fiorini, mentre il passaporto ordinario avrà un costo di 17.000 fiorini.
Inoltre, l’emissione di carte d’identità temporanee richiederà un pagamento di 3.100 fiorini, e i passaporti diplomatici o di servizio avranno un costo di 20.000 fiorini.
Queste modifiche sono attualmente in fase di consultazione pubblica fino al 26 dicembre 2024.
Se approvate, le tariffe saranno versate al Ministero del Gabinetto del Primo Ministro, guidato da Antal Rogán.
Oltre a queste modifiche, il governo prevede aumenti dei costi per altri servizi amministrativi e sanitari, come l’emissione della tessera sanitaria nazionale (TAJ) e della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che potrebbero passare da 3.000 a 4.000 fiorini.
Queste proposte fanno parte di un più ampio piano di revisione delle tariffe per i servizi pubblici, con l’obiettivo dichiarato di coprire i costi amministrativi associati alla produzione e alla gestione dei documenti ufficiali.

Mihály Varga lascia il Ministero delle Finanze dopo 12 anni e si prepara a guidare la Banca Nazionale Ungherese.
Il 20 dicembre 2024, Mihály Varga ha concluso il suo mandato come Ministro delle Finanze dell’Ungheria, ruolo che ha ricoperto per oltre un decennio, distinguendosi come il più longevo nella storia del paese in questa posizione.
Durante la sessione parlamentare, Varga ha espresso gratitudine per l’opportunità di servire in vari ruoli, tra cui deputato, segretario di Stato e ministro, sottolineando i risultati ottenuti nell’ultimo decennio.
Ha evidenziato che il bilancio per il 2025 è il dodicesimo preparato dal suo team dal 2013, ringraziando i colleghi del Ministero delle Finanze e il partito Fidesz per il supporto ricevuto.
La sua partenza segna la fine di un’era significativa nella gestione economica ungherese.
Il Parlamento ha approvato l’incorporazione del Ministero delle Finanze nel Ministero dell’Economia Nazionale, con effetto dal 31 dicembre 2024.
Inoltre, Varga è stato nominato per succedere a György Matolcsy come Governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), con l’inizio del mandato previsto per marzo 2025.
Numerosi colleghi hanno espresso apprezzamento per il suo operato.
Máté Kocsis, capogruppo del Fidesz, ha ringraziato Varga a nome del gruppo parlamentare, augurandogli successo nel nuovo incarico.
Lajos Kósa ha sottolineato che, con l’uscita di Varga, rimangono solo quattro membri del Parlamento in carica dal 1990: Orbán, Kövér, Németh e Kósa.
Ágnes Hornung, commissario governativo, ha espresso gratitudine per la fiducia e le opportunità ricevute durante la collaborazione con Varga.
Questi riconoscimenti evidenziano l’impatto duraturo di Varga sulla politica economica ungherese e il rispetto guadagnato tra i colleghi nel corso della sua carriera.

Accordo tra Magyar Vagon e BME: formazione e innovazione per il futuro dell’ingegneria ferroviaria.
Il 20 dicembre 2024, il gruppo Magyar Vagon e l’Università di Tecnologia ed Economia di Budapest (BME) hanno firmato un accordo di collaborazione volto a unire le competenze teoriche e pratiche di entrambe le istituzioni.
L’obiettivo principale è promuovere lo sviluppo professionale degli studenti, facilitandone l’integrazione nel mercato del lavoro e garantendo un ricambio generazionale qualificato nel settore industriale.
L’accordo prevede l’organizzazione congiunta di programmi educativi, la creazione di opportunità di tirocinio, l’istituzione di programmi di borse di studio e la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo.
Gli studenti avranno l’opportunità di partecipare a esperienze pratiche, progetti scientifici e di approfondire le innovazioni nel campo ferroviario.
Inoltre, l’accordo mira a integrare le competenze industriali nell’offerta formativa, sviluppare programmi di formazione duale e avviare progetti di ricerca congiunti.
Il professor Charaf Hassan, rettore del BME, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per rafforzare il legame tra industria e istruzione, offrendo agli studenti opportunità concrete di sviluppo professionale.
László Ludvig, CEO di Magyar Vagon Zrt., ha dichiarato che questa partnership offrirà maggiori opportunità ai talentuosi ingegneri ungheresi, contribuendo allo sviluppo del settore ferroviario nazionale e sostenendo la competitività regionale e gli obiettivi di sostenibilità.
Questo accordo rappresenta un passo significativo verso l’innovazione nel trasporto ferroviario e nell’istruzione ingegneristica, rafforzando la collaborazione tra il settore industriale e quello accademico in Ungheria.

Budapest Airport: annunciata la costruzione del Terminal 3 per sostenere la crescita del traffico passeggeri.
Il 20 dicembre 2024, Budapest Airport ha annunciato l’avvio dei preparativi per la costruzione del Terminal 3, volto a gestire l’aumento del traffico passeggeri.
Nel mese di ottobre, l’aeroporto ha registrato la crescita più significativa in Europa, con un incremento del 19,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si prevede che entro la fine dell’anno il numero di passeggeri supererà i 17 milioni.
Il Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha indicato che i lavori preparnal 3 inizieranno nel 2025, con l’obiettivo di completare l’intero progetto entro otto anni.
Secondo uno studio della KPMG, la costruzione del nuovo terminal potrebbe generare un valore aggiunto indiretto di circa 63,9 miliardi di fiorini entro il 2027, creando opportunità di lavoro per circa 6.400 persone e contribuendo con 23,4 miliardi di fiorini al reddito delle famiglie ungheresi.
Questa espansione mira a rafforzare la posizione di Budapest come hub aeroportuale, migliorando la qualità dei servizi offerti ai passeggeri e sostenendo la crescita economica.

Dal 2025, aumenti significativi per le tariffe legate ai veicoli: revisione dei costi dopo 14 anni.
A partire dal 1º febbraio 2025, in Ungheria, le tariffe per i servizi legati ai veicoli subiranno aumenti significativi.
Il costo dell’ispezione tecnica periodica (műszaki vizsga) per le automobili passerà da 16.290 fiorini a 26.700 fiorini, rappresentando un incremento di circa il 64%.
Anche le spese per il rilascio del libretto di circolazione (forgalmi engedély) e del certificato di proprietà (törzskönyv) raddoppieranno, passando da 6.000 a 12.000 fiorini ciascuna.
Inoltre, il prezzo di una coppia di targhe standard aumenterà da 8.500 a 11.475 fiorini.
Per chi desidera una targa personalizzata, i costi saranno ancora più elevati: una targa con combinazione scelta dal proprietario salirà da 112.450 a 151.810 fiorini, mentre una targa completamente personalizzata vedrà un incremento da 435.000 a 587.250 fiorini.
Questi adeguamenti, annunciati dal Ministero della Costruzione e dei Trasporti (Építési és Közlekedési Minisztérium), sono stati sottoposti a consultazione pubblica il 19 dicembre 2024 e riflettono la necessità di aggiornare tariffe rimaste invariate per oltre 14 anni.
L’obiettivo dichiarato è allineare i costi dei servizi alle attuali esigenze operative e di mercato.
Gli automobilisti sono pertanto incoraggiati a pianificare con attenzione le future spese legate ai propri veicoli, considerando questi imminenti aumenti tariffari.