MOL accelera verso la transizione verde: investimenti in energie rinnovabili e idrogeno verde.
La MOL, principale compagnia petrolifera e del gas ungherese, sta intensificando gli investimenti nelle energie rinnovabili per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere la sostenibilità.
Un’iniziativa chiave è la costruzione di un parco solare da 48 megawatt a Tiszaújváros, che raddoppierà la capacità di produzione di energia rinnovabile dell’azienda.
Questo impianto coprirà circa il 5-6% del fabbisogno energetico della divisione petrolchimica della MOL, traducendosi in un risparmio annuo di circa 2 miliardi di fiorini.
Inoltre, la MOL sta sviluppando un impianto pilota per la produzione di idrogeno verde a Százhalombatta, con un investimento di 20 milioni di euro, che produrrà annualmente 1.600 tonnellate di idrogeno, riducendo le emissioni di CO₂ di 25 tonnellate all’anno.
Questi progetti fanno parte della strategia “Shape Tomorrow” della MOL, che prevede investimenti di 700 milioni di euro per generare 2.500 gigawattora di energia verde entro il 2030.
Nonostante l’impegno verso le rinnovabili, la MOL riconosce che i combustibili fossili rimarranno parte integrante del mix energetico durante la transizione, sottolineando la necessità di un approccio equilibrato per garantire la sicurezza energetica.
Inoltre, la MOL sta esplorando tecnologie innovative per la produzione di biocarburanti e il riciclaggio dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità e contribuire all’economia circolare nella regione dell’Europa centrale e orientale.
Questi sforzi riflettono l’impegno della MOL nel guidare la transizione energetica in Ungheria, bilanciando l’espansione delle energie rinnovabili con l’uso responsabile delle risorse fossili per soddisfare la crescente domanda energetica.
Due nuovi progetti urbani trasformano Budapest: Porta Nord e Porta Sud per una capitale più moderna.
Due importanti progetti di sviluppo urbano sono stati avviati a Budapest: il “Porta Nord” e il “Porta Sud”. Queste iniziative mirano a riqualificare aree urbane strategiche, migliorando l’infrastruttura e la qualità della vita nella capitale ungherese. Il progetto “Porta Nord” prevede la trasformazione di una vasta area nel III distretto, mentre il “Porta Sud” si concentrerà su una zona di 16 ettari situata a circa 12 chilometri dall’aeroporto internazionale Liszt Ferenc. Entrambi i progetti includeranno lo sviluppo di spazi residenziali, strutture ricreative e centri per eventi. La fase di progettazione e ottenimento dei permessi dovrebbe concludersi entro la fine del 2025, con l’inizio dei lavori previsto per il 2026. Questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso la modernizzazione e l’espansione di Budapest, rafforzando la sua posizione come centro urbano dinamico e attraente.
Dal 2025, tariffe più alte per carte d’identità e passaporti in Ungheria: previsti aumenti significativi.
Il governo ungherese ha proposto una modifica che prevede l’introduzione di tariffe per il rilascio di documenti d’identità e passaporti, attualmente gratuiti.
Secondo il piano, dal 1º febbraio o dal 1º luglio 2025, il rilascio della carta d’identità permanente costerà 7.700 fiorini, mentre il passaporto ordinario avrà un costo di 17.000 fiorini.
Inoltre, l’emissione di carte d’identità temporanee richiederà un pagamento di 3.100 fiorini, e i passaporti diplomatici o di servizio avranno un costo di 20.000 fiorini.
Queste modifiche sono attualmente in fase di consultazione pubblica fino al 26 dicembre 2024.
Se approvate, le tariffe saranno versate al Ministero del Gabinetto del Primo Ministro, guidato da Antal Rogán.
Oltre a queste modifiche, il governo prevede aumenti dei costi per altri servizi amministrativi e sanitari, come l’emissione della tessera sanitaria nazionale (TAJ) e della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che potrebbero passare da 3.000 a 4.000 fiorini.
Queste proposte fanno parte di un più ampio piano di revisione delle tariffe per i servizi pubblici, con l’obiettivo dichiarato di coprire i costi amministrativi associati alla produzione e alla gestione dei documenti ufficiali.
Mihály Varga lascia il Ministero delle Finanze dopo 12 anni e si prepara a guidare la Banca Nazionale Ungherese.
Il 20 dicembre 2024, Mihály Varga ha concluso il suo mandato come Ministro delle Finanze dell’Ungheria, ruolo che ha ricoperto per oltre un decennio, distinguendosi come il più longevo nella storia del paese in questa posizione.
Durante la sessione parlamentare, Varga ha espresso gratitudine per l’opportunità di servire in vari ruoli, tra cui deputato, segretario di Stato e ministro, sottolineando i risultati ottenuti nell’ultimo decennio.
Ha evidenziato che il bilancio per il 2025 è il dodicesimo preparato dal suo team dal 2013, ringraziando i colleghi del Ministero delle Finanze e il partito Fidesz per il supporto ricevuto.
La sua partenza segna la fine di un’era significativa nella gestione economica ungherese.
Il Parlamento ha approvato l’incorporazione del Ministero delle Finanze nel Ministero dell’Economia Nazionale, con effetto dal 31 dicembre 2024.
Inoltre, Varga è stato nominato per succedere a György Matolcsy come Governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), con l’inizio del mandato previsto per marzo 2025.
Numerosi colleghi hanno espresso apprezzamento per il suo operato.
Máté Kocsis, capogruppo del Fidesz, ha ringraziato Varga a nome del gruppo parlamentare, augurandogli successo nel nuovo incarico.
Lajos Kósa ha sottolineato che, con l’uscita di Varga, rimangono solo quattro membri del Parlamento in carica dal 1990: Orbán, Kövér, Németh e Kósa.
Ágnes Hornung, commissario governativo, ha espresso gratitudine per la fiducia e le opportunità ricevute durante la collaborazione con Varga.
Questi riconoscimenti evidenziano l’impatto duraturo di Varga sulla politica economica ungherese e il rispetto guadagnato tra i colleghi nel corso della sua carriera.
Accordo tra Magyar Vagon e BME: formazione e innovazione per il futuro dell’ingegneria ferroviaria.
Il 20 dicembre 2024, il gruppo Magyar Vagon e l’Università di Tecnologia ed Economia di Budapest (BME) hanno firmato un accordo di collaborazione volto a unire le competenze teoriche e pratiche di entrambe le istituzioni.
L’obiettivo principale è promuovere lo sviluppo professionale degli studenti, facilitandone l’integrazione nel mercato del lavoro e garantendo un ricambio generazionale qualificato nel settore industriale.
L’accordo prevede l’organizzazione congiunta di programmi educativi, la creazione di opportunità di tirocinio, l’istituzione di programmi di borse di studio e la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo.
Gli studenti avranno l’opportunità di partecipare a esperienze pratiche, progetti scientifici e di approfondire le innovazioni nel campo ferroviario.
Inoltre, l’accordo mira a integrare le competenze industriali nell’offerta formativa, sviluppare programmi di formazione duale e avviare progetti di ricerca congiunti.
Il professor Charaf Hassan, rettore del BME, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per rafforzare il legame tra industria e istruzione, offrendo agli studenti opportunità concrete di sviluppo professionale.
László Ludvig, CEO di Magyar Vagon Zrt., ha dichiarato che questa partnership offrirà maggiori opportunità ai talentuosi ingegneri ungheresi, contribuendo allo sviluppo del settore ferroviario nazionale e sostenendo la competitività regionale e gli obiettivi di sostenibilità.
Questo accordo rappresenta un passo significativo verso l’innovazione nel trasporto ferroviario e nell’istruzione ingegneristica, rafforzando la collaborazione tra il settore industriale e quello accademico in Ungheria.
Budapest Airport: annunciata la costruzione del Terminal 3 per sostenere la crescita del traffico passeggeri.
Il 20 dicembre 2024, Budapest Airport ha annunciato l’avvio dei preparativi per la costruzione del Terminal 3, volto a gestire l’aumento del traffico passeggeri.
Nel mese di ottobre, l’aeroporto ha registrato la crescita più significativa in Europa, con un incremento del 19,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si prevede che entro la fine dell’anno il numero di passeggeri supererà i 17 milioni.
Il Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha indicato che i lavori preparnal 3 inizieranno nel 2025, con l’obiettivo di completare l’intero progetto entro otto anni.
Secondo uno studio della KPMG, la costruzione del nuovo terminal potrebbe generare un valore aggiunto indiretto di circa 63,9 miliardi di fiorini entro il 2027, creando opportunità di lavoro per circa 6.400 persone e contribuendo con 23,4 miliardi di fiorini al reddito delle famiglie ungheresi.
Questa espansione mira a rafforzare la posizione di Budapest come hub aeroportuale, migliorando la qualità dei servizi offerti ai passeggeri e sostenendo la crescita economica.
Dal 2025, aumenti significativi per le tariffe legate ai veicoli: revisione dei costi dopo 14 anni.
A partire dal 1º febbraio 2025, in Ungheria, le tariffe per i servizi legati ai veicoli subiranno aumenti significativi.
Il costo dell’ispezione tecnica periodica (műszaki vizsga) per le automobili passerà da 16.290 fiorini a 26.700 fiorini, rappresentando un incremento di circa il 64%.
Anche le spese per il rilascio del libretto di circolazione (forgalmi engedély) e del certificato di proprietà (törzskönyv) raddoppieranno, passando da 6.000 a 12.000 fiorini ciascuna.
Inoltre, il prezzo di una coppia di targhe standard aumenterà da 8.500 a 11.475 fiorini.
Per chi desidera una targa personalizzata, i costi saranno ancora più elevati: una targa con combinazione scelta dal proprietario salirà da 112.450 a 151.810 fiorini, mentre una targa completamente personalizzata vedrà un incremento da 435.000 a 587.250 fiorini.
Questi adeguamenti, annunciati dal Ministero della Costruzione e dei Trasporti (Építési és Közlekedési Minisztérium), sono stati sottoposti a consultazione pubblica il 19 dicembre 2024 e riflettono la necessità di aggiornare tariffe rimaste invariate per oltre 14 anni.
L’obiettivo dichiarato è allineare i costi dei servizi alle attuali esigenze operative e di mercato.
Gli automobilisti sono pertanto incoraggiati a pianificare con attenzione le future spese legate ai propri veicoli, considerando questi imminenti aumenti tariffari.