L’economia ungherese al 9 gennaio 2025: sfide globali, energia sostenibile, aumenti salariali e innovazione

Ottimismo di Orbán per il 2025, ma l’economia ungherese affronta sfide globali.
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il 2025 sarà un anno straordinario per l’economia ungherese. Tuttavia, i recenti dati sulla produzione industriale di novembre mostrano un calo del 4,2% rispetto all’anno precedente, suggerendo che la ripresa potrebbe essere più lenta del previsto. Inoltre, l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e le sue politiche protezionistiche potrebbero influenzare negativamente il commercio globale, con potenziali ripercussioni sull’economia ungherese, fortemente dipendente dalle esportazioni, in particolare verso la Germania. Nonostante segnali positivi nel commercio al dettaglio, l’industria manifatturiera continua a mostrare debolezze, indicando che la domanda interna in ripresa potrebbe non essere sufficiente a compensare le sfide esterne. Pertanto, l’ottimismo di Orbán per il 2025 potrebbe essere messo alla prova da questi sviluppi globali e regionali.

Il più grande parco solare d’Europa prende forma al confine ungaro-rumeno.
Il progetto per la costruzione del più grande parco solare d’Europa, situato vicino al confine ungaro-rumeno, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, permettendo l’inizio dei lavori. L’investimento, del valore stimato di 800 milioni di euro, prevede l’installazione di pannelli solari su una superficie di 1.064 ettari nei comuni di Ottlaka (Graniceri) e Nagypél (Pilu) nella contea di Arad. Con una capacità installata di 1.044 megawatt (MW), il parco contribuirà significativamente alla produzione di energia rinnovabile nella regione. Secondo il sindaco di Ottlaka, Petru Claudiu Batrinut, i lavori dovrebbero iniziare tra la primavera e l’estate del 2025. La società Monsson Trading, responsabile del progetto, ha annunciato anche la realizzazione di altri due parchi solari nella contea di Arad, con una capacità complessiva di circa 800 MW. Questi sviluppi rafforzano l’impegno della Romania nell’espansione delle energie rinnovabili, promuovendo la sostenibilità energetica e creando nuove opportunità economiche nella regione.

Aumenti salariali in Ungheria: nuovo impulso per l’economia o rischio per le PMI?
Il governo ungherese ha annunciato un aumento del 9% del salario minimo, portandolo a 290.800 fiorini, e un incremento del 7% del salario minimo garantito, che raggiungerà i 348.800 fiorini a partire dal 1º gennaio 2025. Questa decisione è il risultato di un accordo triennale tra il governo, i datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori, con l’obiettivo di aumentare gradualmente il salario minimo fino al 50% del salario medio entro il 2027. Il ministro dello sviluppo economico, Márton Nagy, ha sottolineato che questi aumenti contribuiranno a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e a stimolare la crescita economica. Tuttavia, alcuni economisti avvertono che incrementi salariali significativi potrebbero esercitare pressioni sulle piccole e medie imprese, potenzialmente portando a licenziamenti o aumenti dei prezzi. Il governo ha dichiarato di monitorare attentamente l’impatto di queste misure sull’economia e di essere pronto ad adottare ulteriori provvedimenti per sostenere le imprese e i lavoratori durante questo periodo di transizione.

Crescita dei prezzi immobiliari in Ungheria: domanda e investimenti spingono il mercato.
Nel 2024, i prezzi degli immobili in Ungheria hanno continuato a crescere, con un aumento medio nazionale dello 0,8% a dicembre rispetto a novembre e del 7,8% su base annua. A Budapest, l’incremento è stato ancora più marcato, con un +2,4% mensile e un +11,8% annuo, portando il prezzo medio al metro quadro a 1,16 milioni di fiorini. Questa tendenza è attribuita all’aumento della domanda, in particolare da parte degli investitori, che si prevede continuerà nel 2025, sebbene con variazioni regionali e per tipologia di immobile. Nella capitale, i prezzi variano significativamente tra i distretti: il XX distretto è il più economico con 739.000 fiorini/m², mentre il V distretto raggiunge i 1,9 milioni di fiorini/m². Anche nelle città di provincia si registrano aumenti, con Szeged che presenta i prezzi più alti. Gli esperti suggeriscono che, nonostante l’aumento dei prezzi, il ritmo potrebbe rallentare nel breve termine, ma la domanda da parte degli investitori continuerà a influenzare il mercato immobiliare ungherese nel prossimo futuro.

Nuove regole per i documenti pensionistici: obblighi e sanzioni per i datori di lavoro.
A partire dal 1º gennaio 2025, in Ungheria sono entrate in vigore nuove normative riguardanti la conservazione dei documenti lavorativi. I datori di lavoro sono ora obbligati a conservare i documenti relativi ai periodi di servizio e alle retribuzioni dei dipendenti fino a cinque anni dopo il raggiungimento dell’età pensionabile legale da parte del lavoratore. Questa misura mira a garantire che, al momento della richiesta della pensione, tutte le informazioni necessarie siano disponibili per determinare correttamente l’ammontare dei benefici. In caso di mancata o tardiva conservazione dei documenti, i datori di lavoro possono incorrere in sanzioni pecuniarie che variano da 50.000 a 500.000 fiorini; in caso di recidiva entro un anno, la multa può arrivare fino a 1 milione di fiorini. È importante che i datori di lavoro siano consapevoli di queste nuove disposizioni per evitare sanzioni e garantire una gestione accurata dei dati dei dipendenti.

Collaborazione tra BME e V-Híd: innovazione e formazione per l’ingegneria ungherese.
La Budapesti Műszaki és Gazdaságtudományi Egyetem (BME) ha stretto un accordo di collaborazione con il gruppo V-Híd, leader ungherese nella costruzione di infrastrutture. L’obiettivo è fornire agli studenti della Facoltà di Ingegneria Civile competenze pratiche e aggiornate, oltre a garantire una formazione continua per i professionisti del settore. Nell’ambito di questa partnership, V-Híd metterà a disposizione docenti ospiti per i corsi di laurea triennale e magistrale del BME e offrirà borse di studio attraverso il programma “#építő 250” a oltre trenta studenti ogni anno. Inoltre, il programma V-Akadémia fornirà supporto finanziario e opportunità di sviluppo professionale a cinque studenti particolarmente talentuosi. La collaborazione prevede anche lo sviluppo di nuovi materiali didattici e corsi che preparino gli studenti alle sfide dell’ingegneria infrastrutturale del XXI secolo. Questo accordo rappresenta un passo significativo nel rafforzamento dei legami tra il mondo accademico e l’industria, promuovendo l’innovazione e la competitività nel settore delle costruzioni in Ungheria.

Produzione industriale in calo: l’Ungheria affronta gli effetti della recessione globale.
Nel novembre 2024, la produzione industriale ungherese ha registrato una diminuzione del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un calo dell’1,6% rispetto al mese precedente. Questo declino è attribuito principalmente alla recessione dell’economia tedesca, che ha influenzato negativamente l’industria automobilistica ungherese, data la stretta interconnessione tra i due paesi. Inoltre, l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e le sue politiche commerciali protezionistiche potrebbero ulteriormente complicare la situazione economica globale, esercitando ulteriore pressione sull’economia ungherese. Nonostante questi sviluppi, il governo ungherese rimane ottimista, sottolineando la stabilità dei fondamentali economici del paese, tra cui l’aumento dell’occupazione e dei salari, nonché la crescita del commercio al dettaglio e del settore turistico. Tuttavia, gli analisti avvertono che le sfide esterne potrebbero mettere alla prova la resilienza dell’economia ungherese nei prossimi mesi.

spot_img

Articoli recenti

Altri articoli che potrebbero interessare

Instagram

Articoli più recenti