13 gennaio 2025: tra crescita economica e sfide energetiche, l’Ungheria affronta nuove opportunità e difficoltà

Il mercato del lavoro ungherese: occupazione in crescita e sfide regionali.
Il mercato del lavoro ungherese ha subito una trasformazione significativa tra il 2011 e il 2022. Secondo i dati del censimento, l’occupazione è aumentata di quasi il 20%, raggiungendo 4,7 milioni di persone nel 2022, mentre il numero di disoccupati è diminuito del 59%, scendendo a 237.000. La maggior parte dei lavoratori (96%) appartiene alla fascia d’età attiva (15-61 anni), con circa 200.000 occupati di età pari o superiore a 65 anni. Le regioni con i tassi di occupazione più elevati includono Budapest e le città con status di capoluogo di contea, in particolare nelle regioni del Transdanubio Centrale e Occidentale, con il distretto di Komárom al 78,3%, Mosonmagyaróvár al 77,9% e Győr al 77,7%. Al contrario, le aree con i tassi più bassi si trovano nel nord-est e sud-ovest del paese, come i distretti di Ózd (58,9%), Kunhegyes (58,2%) ed Encs (57,4%). Nonostante i progressi, permangono sfide significative, tra cui le disparità regionali e la crescente domanda di lavoratori altamente qualificati, mentre diminuisce la necessità di mansioni automatizzabili. È essenziale sfruttare le riserve di forza lavoro nelle regioni meno sviluppate per affrontare la carenza di manodopera dovuta all’invecchiamento della popolazione.

Nuove rotte per l’Aeroporto di Debrecen: un hub in espansione.
Il Ministero dell’Economia ha avviato una strategia di sviluppo per l’Aeroporto Internazionale di Debrecen, mirata a superare i livelli di traffico del 2019. Come risultato, la Wizz Air riprenderà i voli estivi verso Larnaca e Burgas. Il nuovo amministratore delegato, Ernő Györke, nominato nel settembre 2024, è incaricato di elaborare un piano che posizioni l’aeroporto come hub logistico regionale. Sono in corso trattative con diverse compagnie aeree per ampliare l’offerta di voli, con l’obiettivo di aggiungere nuove destinazioni per la stagione estiva 2025, a partire dal 30 marzo, e di incrementare i voli disponibili durante tutto l’anno.

Géza Láng alla guida di Magyar Posta: innovazione e sostenibilità al centro.
Il 13 gennaio 2025, il Ministro dell’Economia ungherese, Márton Nagy, ha proposto Géza Láng come nuovo amministratore delegato della Magyar Posta Zrt., con effetto dal 1º febbraio 2025. Láng ha iniziato la sua carriera nel 2003 presso la Posta Biztosító, una filiale della Magyar Posta, dove ha lavorato per otto anni. Tra il 2019 e il 2024, ha ricoperto il ruolo di sottosegretario e membro del consiglio di amministrazione della Magyar Posta, contribuendo a rendere l’azienda più efficiente e sostenibile, adeguandola alle esigenze del XXI secolo. Questa nomina segue le dimissioni di Barnabás Balczó, che lascerà l’incarico il 31 gennaio 2025, dopo aver guidato con successo la prima fase di trasformazione dell’azienda. Sotto la sua leadership, la Magyar Posta ha rafforzato l’orientamento al cliente, migliorato l’efficienza operativa e compiuto progressi significativi nella digitalizzazione dei servizi. Il Ministero dell’Economia prevede che, grazie a queste riforme, l’azienda tornerà a essere redditizia a livello operativo nel 2025. Con Láng alla guida, l’obiettivo è continuare l’evoluzione della Magyar Posta in un’azienda moderna e orientata al servizio, capace di affrontare con successo le sfide del settore e rispondere alle esigenze dei clienti.

Attacco al TurkStream: la sicurezza energetica ungherese sotto minaccia.
Il 13 gennaio 2025, il Ministro degli Affari Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha espresso preoccupazione per un attacco con droni ucraini contro un’infrastruttura critica per il funzionamento del gasdotto TurkStream, che fornisce gas naturale all’Ungheria e ad altri paesi dell’Europa centrale. Szijjártó ha sottolineato che la sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una questione di sovranità nazionale e ha dichiarato che qualsiasi azione che minacci tale sicurezza deve essere considerata un attacco alla sovranità dell’Ungheria. Ha inoltre ribadito l’importanza del TurkStream, che da anni opera in modo affidabile, e ha richiesto che tutti rispettino la sicurezza e l’operatività di questa rotta di transito energetico. L’attacco, avvenuto l’11 gennaio, ha preso di mira la stazione di compressione di Ruszkaja nella regione di Krasnodar, un nodo cruciale per le forniture di gas verso l’Europa. Secondo il Ministero della Difesa russo, l’attacco mirava a interrompere le forniture di gas ai paesi europei; tuttavia, i droni sono stati neutralizzati e i danni all’infrastruttura sono stati riparati senza causare interruzioni significative. L’Ucraina non ha commentato ufficialmente l’accaduto. Questo incidente evidenzia le tensioni in corso riguardo alle rotte di approvvigionamento energetico nella regione e l’importanza strategica del TurkStream per l’Ungheria, soprattutto dopo la cessazione delle forniture di gas attraverso l’Ucraina a partire dal 1º gennaio 2025.

Carburanti in aumento: il gasolio cresce, la benzina stabile.
A partire da martedì, il prezzo del gasolio in Ungheria aumenterà di 3 fiorini al litro, mentre il costo della benzina rimarrà invariato. Attualmente, i prezzi medi sono di 636 fiorini per la benzina e 653 fiorini per il gasolio. Questa tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti è iniziata nel 2024, in seguito all’aumento delle accise legate all’inflazione. Il gasolio ha mantenuto un prezzo superiore rispetto alla benzina, principalmente a causa delle dinamiche dei prezzi sul mercato globale e del rapporto tra domanda e offerta. Gli automobilisti ungheresi devono quindi prepararsi a ulteriori incrementi dei costi del carburante nel prossimo futuro.

2024: un anno record per il turismo in Ungheria.
Nel 2024, il turismo ungherese ha raggiunto risultati senza precedenti. Secondo Guller Zoltán, presidente dell’Agenzia Turistica Ungherese (MTÜ), quasi 18 milioni di turisti hanno soggiornato nelle strutture ricettive del paese, segnando un incremento di circa l’11% rispetto al 2023. Le notti trascorse dai visitatori stranieri sono aumentate di quasi il 10%, superando i 22 milioni, contribuendo a un totale di oltre 44 milioni di pernottamenti, un nuovo record. I dati dell’Eurostat per i primi dieci mesi del 2024 indicano che l’Ungheria ha superato del 150% la crescita media europea nelle notti trascorse in strutture commerciali. Questo successo è attribuibile sia ai turisti nazionali che internazionali, con Budapest che ha registrato una performance eccezionale: la capitale ha accolto quasi 6 milioni di turisti stranieri, con un aumento del 24%, e le notti trascorse da questi visitatori hanno raggiunto quasi 14 milioni, crescendo del 15%. Anche altre città, come Debrecen, hanno visto una crescita significativa, con un incremento delle notti dei visitatori stranieri del 18%. Questi risultati evidenziano il ruolo cruciale del turismo nell’economia ungherese, contribuendo in modo significativo alla bilancia dei pagamenti e rafforzando la posizione del paese nel mercato turistico europeo.

Unificazione dei ministeri economici in Ungheria: disciplina fiscale sotto osservazione.
Il 13 gennaio 2025, il governo ungherese ha annunciato l’unificazione del Ministero dell’Economia Nazionale con il Ministero delle Finanze, affidando la guida a Márton Nagy. Questa riorganizzazione ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile allentamento della disciplina fiscale. Tuttavia, il Primo Ministro Viktor Orbán ha chiarito che il controllo del bilancio rimarrà rigoroso e che non è previsto alcun aumento del deficit. Nel 2024, il deficit dell’amministrazione centrale è stato di 4.095,8 miliardi di fiorini, inferiore al target rivisto di 4.790 miliardi, ma superiore del 160% rispetto al budget iniziale. Gli analisti sottolineano che, sebbene vi sia stato un miglioramento rispetto al 2023, l’obiettivo del 4,5% del PIL non è stato raggiunto, attestandosi intorno al 4,8%. Ciò è attribuito principalmente alla limitata disponibilità di fondi dell’Unione Europea. Il governo ha inoltre evidenziato un aumento dell’8,7% delle entrate fiscali e contributive rispetto all’anno precedente. Le spese per le pensioni sono aumentate di 474,2 miliardi di fiorini, raggiungendo i 6.853,9 miliardi, inclusi 520,2 miliardi per la tredicesima mensilità. Inoltre, sono stati spesi 208,3 miliardi per il programma “Babaváró”, superando di 31,3 miliardi l’importo del 2023. Le spese sanitarie sono aumentate di 274 miliardi, arrivando a 2.684,1 miliardi, riflettendo gli aumenti salariali per gli operatori sanitari. Anche il settore dell’istruzione ha visto un incremento delle spese, con aumenti salariali per gli insegnanti. Nonostante le sfide, il governo rimane impegnato a mantenere la disciplina fiscale e a ridurre il deficit nei prossimi anni.

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