Il fiorino si rafforza brevemente tra le oscillazioni del dollaro e le politiche di Trump
Il fiorino ha iniziato la settimana intorno a 416 per euro. A mezzogiorno, un articolo del Washington Post ha suggerito un possibile ammorbidimento della politica tariffaria di Donald Trump, limitando i dazi solo alle importazioni critiche. Questa notizia ha indebolito il dollaro, rafforzando il fiorino, che è sceso sotto 414 per euro e 397 per dollaro, rispetto ai 403 del mattino. Tuttavia, Trump ha successivamente smentito queste voci, definendole “fake news”. Di conseguenza, il dollaro ha recuperato terreno e il forint ha perso valore, tornando sopra 400 per dollaro e 415 per euro. Questo andamento evidenzia la sensibilità del fiorino alle politiche commerciali statunitensi, data la significativa esposizione dell’Ungheria verso gli USA, con esportazioni nel 2023 di quasi 11 miliardi di dollari.
Stellantis affronta un calo storico nella produzione e investe nel futuro
Nel 2024, Stellantis ha registrato una produzione di 475.090 veicoli, segnando una diminuzione del 37% rispetto ai 751.384 dell’anno precedente, raggiungendo il livello più basso dal 1956. La produzione di autovetture è calata del 46%, mentre quella dei veicoli commerciali del 17%. Gli stabilimenti italiani più colpiti sono stati Mirafiori a Torino, con una riduzione del 70%, e Maserati a Modena, con un calo del 79%. Le cause principali sono la crescente concorrenza dei produttori cinesi e la diminuzione della domanda di veicoli elettrici. Il sindacato FIM-CISL parteciperà a una manifestazione europea a Bruxelles, organizzata da IndustriALL Europe, per chiedere una revisione delle normative sulle emissioni che entreranno in vigore nel 2025, ritenute penalizzanti per l’industria automobilistica europea. Nonostante ciò, Stellantis ha annunciato un piano di investimenti da 2 miliardi di euro per ampliare la capacità produttiva in Italia, con l’obiettivo di avviare la produzione di nuovi modelli entro il 2026.
Budapest al secondo posto tra le città più accoglienti d’Europa
Budapest si è classificata al secondo posto nella lista delle città europee più amichevoli, stilata dai lettori della rivista di viaggi di lusso Condé Nast Traveller. La capitale ungherese ha superato città come Vienna e Berlino, posizionandosi subito dopo Stoccolma, che ha ottenuto il primo posto grazie all’apertura e alla cortesia dei suoi abitanti. I residenti di Budapest sono stati elogiati per l’orgoglio verso le bellezze della loro città e la disponibilità a condividerle con i visitatori, da attrazioni come il Ponte delle Catene ai numerosi bagni termali. Valencia, in Spagna, ha conquistato il terzo posto, distinguendosi per l’accoglienza calorosa dei suoi cittadini e per essere stata nominata Capitale Verde d’Europa nel 2024. La classifica prosegue con Vienna al quarto posto, seguita da Berlino, Palma di Maiorca, Copenaghen, Lisbona, Milano e Napoli. Questo riconoscimento sottolinea l’ospitalità e la cordialità degli abitanti di Budapest, rafforzando la reputazione della città come meta accogliente per i turisti.
Consumo in Ungheria: al 70% della media UE, sfide economiche all’orizzonte
Secondo i dati di Eurostat, il consumo individuale effettivo pro capite in Ungheria è al 70% della media dell’UE, posizionando il paese al penultimo posto, insieme alla Bulgaria. In contrasto, Lussemburgo guida la classifica con un livello del 136% rispetto alla media europea. Questa disparità evidenzia le sfide economiche che l’Ungheria deve affrontare per migliorare il benessere materiale dei suoi cittadini. Nonostante gli sforzi del governo per stimolare la crescita economica, l’Ungheria rimane significativamente al di sotto della media dell’UE in termini di consumo pro capite. Questo indica che le famiglie ungheresi dispongono di meno risorse per beni e servizi rispetto alla maggior parte dei paesi europei. Per affrontare questa situazione, sono necessarie politiche economiche mirate a incrementare il reddito disponibile e a ridurre le disuguaglianze economiche. Inoltre, è fondamentale migliorare la competitività del paese e attrarre investimenti che possano creare posti di lavoro ben remunerati, contribuendo così a elevare il livello di consumo e il benessere generale della popolazione.
One Magyarország: il nuovo gigante delle telecomunicazioni ungheresi
A partire dal 1º gennaio 2025, Vodafone e DIGI in Ungheria hanno unificato i loro servizi sotto il nuovo marchio One Magyarország, diventando il secondo maggiore operatore di telecomunicazioni del paese.
Il 6 gennaio 2025, One Magyarország ha inaugurato il suo rinnovato negozio di punta a Budapest, nel centro commerciale Westend, presentando le nuove offerte tariffarie.
Per i servizi internet domestici, l’offerta Home GigaNet propone una velocità di downloadal costo mensile di 7490 fiorini, includendo un dispositivo WiFi 6 per garantire una connessione ottimale.
Nel settore televisivo, sono disponibili due pacchetti base. Il pacchetto TV Family offari al prezzo di 8490 fiorini al mese. Inoltre, gli utenti possono personalizzare la loro esperienza aggiungendo contenuti in streaming, grazie a un accordo esclusivo con RTL Magyarország, che rende disponibili i contenuti di RTL e RTL+ attraverso la piattaforma One TV.
Per i clienti esistenti, One Magyarország ha introdotto offerte speciali sui piani tariffari mobili, con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione e fidelizzazione degli utenti.
Con una rete di 135 negozi in 98 località, One Magyarország mira a fornire servizi integrati di alta qualità, consolidando la sua posizione nel mercato ungherese delle telecomunicazioni.
Obbligo assicurativo per il settore edile: una sfida per PMI e autonomi
A partire dal 15 gennaio 2025, tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nel settore edile in Ungheria, inclusi architetti, muratori, elettricisti e altri professionisti, sono obbligati a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile per coprire eventuali danni causati durante le loro attività.
Secondo i dati dell’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH), alla fine del 2022 erano attive circa 147.400 imprese edili nel paese, di cui oltre il 90% con meno di cinque dipendenti.
Nonostante l’imminente scadenza, si stima che solo una piccola percentuale di queste imprese abbia già adempiuto all’obbligo assicurativo.
La mancata stipula dell’assicurazione può comportare sanzioni severe, inclusa la sospensione delle attività aziendali.
Inoltre, in caso di incidenti, l’intera responsabilità per i danni ricadrebbe sull’impresa non assicurata.
Pertanto, è fondamentale che tutte le entità coinvolte nel settore edile si conformino a questa nuova normativa per garantire la continuità operativa e la protezione finanziaria.
Richter Gedeon: innovazione farmaceutica e radici ungheresi per un futuro globale
Nel 2024, la Richter Gedeon Nyrt., azienda farmaceutica ungherese con 120 anni di storia, ha rafforzato la sua posizione nel settore attraverso collaborazioni internazionali e investimenti in ricerca e sviluppo.
Gábor Orbán, CEO della Richter, ha sottolineato l’importanza di mantenere il centro decisionale in Ungheria, permettendo all’azienda di integrare le principali fasi della catena del valore nell’economia nazionale.
Nonostante le sfide geopolitiche, la Richter continua a operare in Ru2 milioni di pazienti utilizzano i suoi prodotti.
L’azienda collabora con le autorità russe per garantire la disponibilantenendo al contempo una presenza significativa in altri mercati globali.
Nel 2025, la Richter prevede di delineare la sua strategia per il pern l’obiettivo di consolidare la sua posizione come leader nel settore farmaceutico europeo, in particolare nel campo della salute femminile.
L’azienda attribuisce grande importanza alla ricerca di base, riconoszione e lo sviluppo di nuovi farmaci sono fondamentali per affrontare le sfide future nel settore sanitario.
Inoltre, la Richter ha recentemente inaugurato una nuova sede a Kőbánolo della creatività e dell’innovazione ungherese.
Questo investimento riflette l’impegno dell’azienda nel promuovere un ambiente di lavoro moderno e stimolante per i suoi dipendenti, rafforzando ulteriormente la sua presenza nel panorama farmaceutico globale.