In un'intervista rilasciata al settimanale Mandiner, il Ministro dello Sviluppo Economico Márton Nagy ha dichiarato che l'inflazione potrebbe scendere drasticamente entro fine 2023
Nel luglio del 2022, l'Istituto di ricerca economica e imprenditoriale (Gazdaság- és Vállalkozáskutató Intézet, GVI) della Camera di Commercio e dell'Industria ungherese ha svolto un'indagine su 350 imprese nazionali con almeno 20 dipendenti per conoscere la loro situazione finanziaria. L'indagine ha messo in evidenza che se per il 44% dei dirigenti aziendali in Ungheria non si è rivelato particolarmente difficoltoso far fronte agli obblighi finanziari della propria azienda, il restante 56% ha invece incontrato varie difficoltà, esprimendo meno ottimismo per il prossimo semestre.
MNB formula 50 raccomandazioni per supportare la crescita sostenibile e ne pubblicherà il dettaglio nel corso della settimana. Il vice governatore Barnabás Virág ha detto che occorre prestare particolare attenzione alla digitalizzazione e alla sostenibilità quando si stabiliscono programmi di investimento, poiché "è qui che risiede anche il futuro dell'Ungheria". Ha affermato inoltre che per accelerare il motore dell'economia servono: una ripresa degli investimenti governativi,
il rafforzamento dei programmi statali per la costruzione di case,
misure di sostegno agli investimenti e riduzioni fiscali mirate.
Qualora si presentasse una seconda ondata di covid19 in Ungheria ne risentirebbero fortemente le esportazioni. Anche la domanda esterna sarebbe più debole, a causa della quale anche l'economia ungherese trainata dalle esportazioni si sposterebbe a un livello inferiore. Le esportazioni rappresentano circa l'85% del PIL, mentre l'industria automobilistica rappresenta il 16% delle esportazioni totali.
L'inflazione in Ungheria non si è arrestata nemmeno durante la crisi per coronavirus e abbiamo persino visto un tasso di aumento dei prezzi significativamente più elevato rispetto al mese precedente.
A maggio, il volume della produzione industriale è stato inferiore del 27,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo significa che l'impatto dell'epidemia di coronavirus è stato forte anche questo mese. Il mese peggiore è stato aprile, quando la produzione è diminuita del 36,6%. I dati del settore mostrano che maggio è già migliorato, tuttavia la ripresa non sarà particolarmente rapida.
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