Il primo ottobre, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha inviato una lettera di “auguri di amicizia” e “auguri” al premier della Repubblica popolare cinese, Li Keqiang. [HungaryToday].
Le relazioni tra Ungheria e Cina
Nella sua lettera, il Primo Ministro ha anche affermato che l’amicizia tra i due Paesi è solida, “nonostante le crescenti sfide internazionali” riguardo alla percezione della Cina in Occidente. Inoltre, Orbán ha anche sottolineato che il partenariato strategico tra Cina e Ungheria, la cooperazione 17 + 1 tra Cina ed Europa centrale e orientale e l’iniziativa Belt and Road hanno dimostrato il successo di questa cooperazione. [Hirado.hu]
Lo stock di IDE cinesi (escluse le società a destinazione specifica) è aumentato di oltre il 300% tra il 2012 e il 2019. [MNB]
L’aumento iniziale degli IDE intorno al 2012 non è un fenomeno puramente ungherese. Dall’analisi del Mercator Institute for China Studies, possiamo vedere che all’inizio degli anni 2010 gli investimenti cinesi sono cresciuti rapidamente. [Merics]
Negli anni 2016-2019, la posizione degli IDE cinesi in Ungheria è rimasta sostanzialmente stagnante. Ciò evidenzia una tendenza più globale poiché, durante questo periodo, gli IDE cinesi annuali in Europa sono diminuiti in modo significativo. Secondo Andrew Holt, citando l’analisi di Merics e Rhodium Group, le ragioni principali del calo sono state il controllo del capitale e la minore liquidità nel sistema finanziario cinese. Tuttavia, sostiene, anche il crescente contraccolpo politico contro la presenza commerciale cinese ha svolto un ruolo importante in esso. [IRMagazine]
Tuttavia, nonostante alcuni risultati positivi a metà degli anni 2010, diversi paesi dell’Europa centrale e orientale sembrano essere insoddisfatti del livello degli investimenti cinesi. Come ha sostenuto il South China Morning Post, il 75% degli IDE cinesi era concentrato in soli 4 paesi: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia. [SCMP]
In definitiva, queste tendenze mostrano che l’Ungheria è una destinazione importante per gli investimenti cinesi e dell’Europa centrale e orientale, ma, secondo le statistiche di MNB, la Cina investe ancora molto meno in Ungheria rispetto ad altre importanti economie asiatiche come il Giappone o la Corea del Sud.
Le principali società di proprietà cinese includono: Huawei, Lenovo, ZTE, Wanhua.
Link di approfondimento:
- COMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO (Strasburgo, 12.3.2019, Commissione Europea)
ARTICOLI RECENTI
- 14 gennaio 2025: nuove politiche fiscali, inflazione crescente e innovazioni digitali segnano il panorama europeo e globale
- 13 gennaio 2025: tra crescita economica e sfide energetiche, l’Ungheria affronta nuove opportunità e difficoltà
- 10 gennaio 2025: Insolvenze in Germania, nuove acquisizioni, incentivi per la casa e aumento del gasolio influenzano l’economia ungherese
- L’economia ungherese al 9 gennaio 2025: sfide globali, energia sostenibile, aumenti salariali e innovazione
- 8 gennaio 2025: economia ungherese tra crescita del BUX, sfide inflazionistiche e transizione verso l’energia verde