La situazione della Gender Equality in Ungheria

In questo articolo verrà analizzato il bilancio della parità di genere in Ungheria grazie all’indice dell’Unione Europea (Gender Equality Index), ad un’analisi fatta da OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e ai dati più recenti del KSH (Ufficio Centrale di Statistica in Ungheria).

Il focus dell’attenzione è quello di sottolineare i benefici economici dati dal raggiungimento di un equilibrio di genere, sia per le aziende che per la società. Secondo una nota del World Economic Forum del 2023, porsi come obiettivo la parità di genere porta i seguenti benefici alle imprese:

  • Maggiore attrazione dei talenti
  • Migliori prestazioni economiche e resilienza
  • Sopravvivenza a lungo termine
  • Risultati di qualità superiore
  • Stabilità finanziaria e performance economiche

Questa è un’analisi di aggiornamento rispetto alla nostra precedente del 2021.

Gli ostacoli alla piena uguaglianza

Per Gender Equality si intende la parità dei diritti, responsabilità e opportunità per donne, uomini, ragazze e ragazzi. Con Gender Inequality ci si riferisce alla situazione giuridica, sociale e culturale in cui il sesso e/o il genere determinano diversi diritti e dignità per donne e uomini, che si riflettono nel loro ineguale accesso o godimento dei diritti, nonché nell’assunzione di ruoli sociali e culturali stereotipati.

Gli ostacoli alla piena uguaglianza tra uomini e donne, sia nel mondo del lavoro che nella sfera privata possono essere riassunti in sei punti: 

  • Basso numero di promozioni di donne rispetto a quelle degli uomini 
  • Microagressioni e episodi di sessismo subiti dalle donne sul posto di lavoro 
  • Minore rappresentanza delle donne nei settori STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics)
  • Gender Pay Gap: differenze di salario  
  • Maggiori responsabilità di cura verso i figli o familiari attribuiti alle donne 
  • Gender Employment Gap: minore tasso di occupazione delle donne 

GEI: il bilancio dell’Ungheria 

Il Gender Equality Index (GEI) è un indice dell’Unione Europea che fa parte del programma Green Deal Europeo adottato nel dicembre 2019 dalla Commissione Europea. Si tratta di un indice che varia tra 1 e 100, dove il valore massimo (1) indica la piena uguaglianza tra uomini e donne.

I domini che vengono considerati nell’analisi per calcolare l’indice sono: lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere, salute, violenza e disuguaglianze intersecate. 

Nella tabella di seguito si possono confrontare i valori medi a livello Europeo, in Italia e in Ungheria. 

Gender Equality Index Hungary, EIGE, 2023

Salute: la prestazione migliore 

Il punteggio più alto dell’Ungheria (87,2 punti) è nel settore della salute, in cui si colloca al 14° posto nell’UE. Dal 2020, la posizione dell’Ungheria in questo settore è rimasta invariata e il punteggio corrispondente è rimasto quasi invariato (- 0,1 punti).

I sottoindici della salute sono: 

  • Stato della salute (88,4 punti) 
  • Accesso alla salute (97,4 punti)
  • Comportamenti salutari (77,0 punti)

Potere: maggiore margine di miglioramento  

L’Ungheria è all’ultimo posto tra tutti gli Stati membri nel dominio del potere, con un punteggio di 26,2 punti. Dal 2020, il punteggio del Paese è aumentato di 1,4 punti, ma la sua posizione è rimasta invariata a causa dei progressi più rapidi compiuti da altri Stati membri. Con un punteggio di 26,4 punti, l’Ungheria ha il maggior margine di miglioramento nel sottodominio del processo decisionale politico, in cui il Paese si è classificato ultimo dal 2010. 

Le disuguaglianze di genere si dividono nei 3 sottodomini: 

  • Percentuale di donne al potere politico (26,4 punti)
  • Quantità di donne nei processi decisionali economici (20,5 punti)
  • Potere sociale (33,4 punti)

Lavoro: miglioramento più grande  

Dal 2020, il miglioramento maggiore del punteggio dell’Ungheria si è registrato nel dominio del lavoro (+9,0 punti). Di conseguenza, il Paese è passato dal 21° all’11° posto, il più grande miglioramento nella classifica dell’UE in questo ambito. 

Questo dominio contiene due sottoindici: 

  • la partecipazione delle donne al lavoro (86,4 punti)
  • segregazione e qualità del lavoro (67,7 punti)

Tempo: un passo indietro

L’Ungheria è scesa dal 18° al 21° posto nel dominio del tempo, nonostante un aumento di 6,9 punti dal 2020. Questo arretramento è dovuto ai progressi più rapidi compiuti da altri Stati membri, nonché al rallentamento dei progressi dell’Ungheria nel sottodominio delle attività di assistenza (attività di cura).

Ha due sottodomini: 

  • Attività di cura di parenti e bambini (68,7 punti)
  • Attività sociali come sport, cultura fuori casa (54,5 punti)

OECD: ridurre il gap occupazionale in Ungheria 

In un’analisi portata avanti da OECD, è stato analizzato come in Ungheria, come in molti altri Paesi dell’OCSE, i rapporti di lavoro retribuito delle donne continuino ad avere un aspetto molto diverso da quelli degli uomini. Sebbene l’occupazione di uomini e donne sia aumentata dopo la crisi finanziaria globale, le donne ungheresi hanno ancora molte meno probabilità degli uomini di svolgere un lavoro retribuito

Nel 2020, circa il 62% delle donne in età lavorativa (dai 15 ai 64 anni) aveva un lavoro, rispetto al 77% degli uomini in età lavorativa: mostrando una differenza del 15% tra i due. 

Le donne occupate in Ungheria lavorano spesso meno degli uomini, anche se il divario tra i generi in termini di ore lavorative è solo minimo. Inoltre, si ritrovano spesso a lavorare in settori e occupazioni diversi, con meno opportunità di progressione di carriera e guadagnano meno degli uomini occupati.

A differenza di molti altri Paesi dell’OCSE e nonostante una serie di recenti riforme politiche, in Ungheria il gender employment gap, ovvero il divario tra i tassi di occupazione di uomini e donne, è aumentato leggermente negli ultimi 15 anni.

Una delle ragioni principali del persistente divario occupazionale tra i sessi in Ungheria è che, come in molti altri Paesi dell’Europa centrale e orientale, le madri con bambini molto piccoli raramente svolgono un lavoro retribuito.

Quasi tutte le madri ungheresi si assentano dal lavoro retribuito dopo il parto, spesso fino a quando il bambino ha due o tre anni. Aveva rilevato questo aspetto anche la professoressa Beata Nagy nello studio di cui abbiamo parlato qui

Secondo la definizione statistica aggiornata dell’occupazione, che include anche alcuni genitori in congedo come occupati, il tasso di occupazione delle madri con un figlio minore di età compresa tra 0 e 2 anni era del 73%. Tuttavia, se si considerano solo le madri che erano occupate e al lavoro, questa percentuale era solo del 12% nel 2020. Queste percentuali sono aumentate al 75% e al 18,9% nel 2021, e rispettivamente al 78,7% e al 23,2% nel primo trimestre del 2022.

La pratica di assentarsi dal lavoro per un periodo prolungato dopo il parto si rispecchia negli atteggiamenti ungheresi verso i ruoli di genere, che sono tra i più tradizionali dell’OCSE per quanto riguarda gli atteggiamenti familiari nei confronti dei bambini molto piccoli. Il 78% degli Ungheresi, secondo i dati dell’Eurobarometro 2017, è d’accordo con l’affermazione “il ruolo più importante di una donna sia quello di occuparsi della casa”. 

L’Ungheria ha uno dei periodi più lunghi di congedo parentale retribuito previsti dalla legge nell’OCSE. Considerando insieme i diritti al congedo di maternità e al congedo parentale retribuito, in Ungheria le madri possono usufruire di un congedo retribuito per un totale di 160 settimane, quasi tre volte di più rispetto alla media OCSE (54 settimane).

I primi due anni sono ben retribuiti con prestazioni legate al reddito (per i genitori assicurati), mentre è previsto un congedo forfettario a bassa remunerazione durante il terzo anno di vita del bambino per i genitori non assicurati.

Scopri tutte le informazioni sulla maternità in Ungheria: clicca qui per scaricare la guida

Lavoro flessibile 

Le opportunità di part-time e altre forme di lavoro flessibile, spesso utilizzate dai genitori in altri Paesi per conciliare lavoro e cura della famiglia, sono ancora limitate in Ungheria. 

Prima della pandemia da Covid – 19, il lavoro flessibile non era diffuso in Ungheria. Successivamente, è stato modificato il Codice del Lavoro, consentendo decisioni unilaterali del datore di lavoro al fine di proteggere la salute dei dipendenti e garantire la flessibilità dei genitori. Di conseguenza, da aprile a giugno 2020, il 16,5% dei dipendenti (occasionalmente o regolarmente) ha lavorato da casa, con un aumento di circa sei volte rispetto a gennaio-febbraio 2020. Dal 2022 le disposizioni sono cambiate nuovamente: non sono più ammesse modifiche unilaterali da parte del datore di lavoro e le modalità di lavoro dovranno essere concordate tra le parti. 

Gender Gap nel mondo del lavoro in Ungheria 

Dietro al ristagno del divario occupazionale di genere in Ungheria, la crescita del tasso di occupazione è stata forte, sia per gli uomini che per le donne. Negli anni ’90 e 2000 si sono registrati solo guadagni limitati e l’occupazione maschile è stata colpita in particolare durante la crisi finanziaria. 

Tuttavia, la robusta crescita della produzione, gli importanti investimenti in opere pubbliche e l’aumento dell’occupazione all’estero nel corso dei primi 10 anni degli anni 2000 hanno contribuito a una forte crescita dell’occupazione e, dal 2015, una robusta crescita economica ha alimentato la domanda di lavoro primario.

Anche i fattori legati all’offerta sono stati importanti: la riforma delle pensioni (leggi l’articolo sulle pensioni italiane in Ungheria 2024), con l’innalzamento dell’età pensionabile legale, la cancellazione delle opzioni di pensionamento anticipato e l’inasprimento delle condizioni per il pensionamento di invalidità hanno aumentato l’età effettiva di pensionamento e allungato il numero di pensionamento di invalidità hanno aumentato l’età effettiva di pensionamento e prolungato il numero di anni di lavoro.

Occupazione in Ungheria dal 1992 al 2020, OECD

 L’occupazione femminile è cresciuta  tra il 2012 e il 2018, ha ristagnato nel biennio 2019-20 e ha ripreso a crescere nel 2021; una tendenza simile si osserva anche per gli uomini. 

  • 72,1%, il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 20 e i 39 anni in Ungheria nel 2021; di 7,2 punti percentuali superiore a quello del 2009. 
  • 52,9%, il tasso di occupazione delle donne di 55-64 anni; di 26,6 punti percentuali superiore rispetto al 2009.

Tuttavia, poiché l’occupazione maschile è cresciuta più rapidamente in questo periodo, il divario occupazionale tra i sessi è aumentato fino al 2020. La crescita dell’occupazione tra i 55-64enni è stata particolarmente rapida per gli uomini (dal 38,7% al 74,1%), contribuendo all’ampliamento del divario occupazionale di genere che si posiziona sopra la media OCSE sen 2020. (leggi il nostro articolo sui salari in Ungheria nel 2024) 

Divario occupazionale: in Ungheria e media OECD. 1992 – 2020, OECD

I dati più recenti 2023 e 2024: KSH 

Il tasso di occupazione è la percentuale di occupati nella popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni. L’indicatore indica il tasso di sottoccupazione delle donne rispetto agli uomini. A febbraio 2024, l’Ufficio Centrale di Statistica in Ungheria, ha dichiarato che la differenza nel tasso di occupazione tra donne e uomini era di 7,7 punti percentuali, a favore degli uomini. 

Divario di retribuzione media lorda delle donne e degli uomini con un lavoro a tempo pieno in Ungheria, 2020-2022, KSH.

Il divario tra la retribuzione media lorda delle donne e degli uomini con un lavoro a tempo pieno, nel 2022 era di 15.3%. Nel grafico si può mettere a confronto i divari di retribuzione nelle professioni fisiche (colore rosa) e quelle intellettuali (colore verde) e notare come la differenza maggiore sia in queste ultime. Il divario generale (colore rosso) dal 2019 al 2022 è rimasto stazionario.

Il tasso di disoccupazione in Ungheria a febbraio 2024 era del 4,6% e quello di occupazione 74,6%. Nella figura si può vedere l’evoluzione del tasso di occupazione per la popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni tra il 2017 e il 2023. Si nota come sia quella maschile che quella femminile siano aumentate. 

Tasso di disoccupazione in Ungheria, febbraio 2024, KSH.
Tasso di disoccupazione in Ungheria, dal 2010 al 2024, KSH.

È importante notare come il tasso di disoccupazione è notevolmente diminuito dal 2010 ad oggi, sia per le donne che per gli uomini, raggiungendo un comune 4,6% (nella fascia di età 15-74 anni).

Programmi di sviluppo per la leadership femminile 

L’obiettivo dei programmi di sviluppo della leadership femminile è proprio quello di sostenere e accompagnare lo sviluppo delle competenze di leadership delle donne attraverso formazione, coaching e mentoring in un ambiente di apprendimento virtuale e internazionale.

La Fondazione Equalizer lancerà quest’anno il suo terzo programma di mentoring per le donne nel mondo degli affari con il sostegno di Morgan Stanley. 

La fondazione rileva che l’Ungheria ha uno dei livelli più bassi di rappresentanza femminile nei ruoli di leadership aziendale nell’UE, pari al 10,5%, rispetto alla media europea del 31,6%. Equalizer intende cambiare questa situazione in meglio mettendo in contatto 75 mentori con mentee e costruendo una piattaforma in cui esperienze, conoscenze e reti condivise contribuiranno a sviluppare la prossima coorte di donne leader in Ungheria.

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