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Ungheria chiede soluzione conflitto in Ucraina

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Il ministero degli Esteri ungherese ha comunicato riguardo al conflitto in Ucraina che se la notizia dell’ingresso di truppe militari russe in Ucraina sarà confermato, l’Ungheria sarà pronta a supportare ogni sforzo diplomatico volto a risolvere il conflitto attraverso vie politiche.


L’Ambasciata Ungherese a Kiev e altre missioni in Ucraina stanno monitorando gli sviluppi da vicino, scrive l’agenzia di stampa MTI. L’incontro straordinario di domani del Consiglio Europeo e le informali tra i ministri degli Esteri UE saranno una buona opportunità per armonizzare la posizione europea, scrive il ministero nella dichiarazione. Giovedì il presidente ucraino Petro Poroshenko ha dichiarato che truppe dalla Russia sono entrate in Ucraina, fatto confermato da un ufficiale NATO, secondo il quale nel Paese vi sarebbero oltre 1000 truppe russe in Ucraina.

Redazione Economia.hu

Orbán crea holding statale per gestione unificata di tutte le utilities

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Mentre è previsto un nuovo taglio alle bollette il governo ungherese si prepara a far confluire tutte le utilities in un’unica holding non profit.


L’ufficio del primo ministro fa sapere che Viktor Orbán ha già incaricato un gruppo di lavoro – cui partecipano anche dai ministri di giustizia, sviluppo e degli interni – alla preparazione dell’unione delle compagnie statali di elettricità, gas e riscaldamento centralizzato. I diritti di proprietà e i poteri regolatori sull’holding saranno esercitato dal responsabile dell’ufficio del primo ministro. Secondo MTI entro il 15 settembre sarà pronta la proposta completa dei necessari cambiamenti legali da effettuare per costituire la holding.  Un nuovo taglio alle bollette, dopo quelli del 20 e del 10% effettuati anche per ragioni elettorali, è in agenda già a partire dal 1 settembre. Intuibile anche stavolta il collegamento con la campagna elettorale, quella per le amministrative del 4 ottobre. In ogni caso, la riduzione per l’elettricità sarà del 5,7% secondo quanto anticipato da Szilard Nemeth, sindaco di uno dei comuni di Budapest (Csepel) con incarico governativo per il taglio dei costi delle utilities. Tagli per le altre utenze sarebbero previsti, ha aggiunto Nemeth, anche a beneficio delle aziende.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

Ungheria, banca centrale punta su istruzione e rifiuta il neoliberismo economico

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La Banca Nazionale ungherese (MNB) sta per lanciare nuovi programmi di formazione in economia che sarebbero volti ad arginare la “propagazione delle fallimentari dottrine neoliberiste”. Lo ha comunicato il governatore della MNB György Matolcsy, rivelando anche per quale motivo la banca ha destinato circa 200 miliardi di fiorini alle sue 4 preesistenti fondazioni per l’istruzione. Una somma che, spiega Portfolio.hu, è 1,5 volte superiore a dal budget di stato annuale per l’istruzione.


Tali organizzazioni, specifica l’ex ministro dell’Economia, servono per rinnovare il training e l’educazione. Cita Portfolio.hu: “Stiamo creando una facoltà di economia e finanza all’interno dell’università di Kecskemét, una di finanza a Targu Mures (in Romania), una scuola di dottorato presso il castello di Buda e, infine, a Pest un centro di formazione intermediate specializzato in finanza”. E sottolinea la ragione di questo impegno nel settore istruzione: “dottrine già obsolete e gli errori della scuola neoliberista continuano a dominare nella formazione economica e finanziaria ungherese”. “Serve una svolta educativa nei due settori (economia e finanza). – spiega lo stesso Matolcsy al MTI – Per renderla possibile il Paese necessita di nuovi istituti, insegnanti con una nuova visione e nuovo materiale per i professori”.

Nel 2008 la Magyar Nemzeti Bank ha fondato la Budapest School for Central Bank Studies, i cui programmi erano inizialmente diretti da Fabio Canova, docente italiano specializzato nel metodo quantitativo. Da allora la scuola offre corsi a numero chiuso nel dedicati a diversi argomenti, tenuti di volta in volta da esperti mondiali di economia (l’ultimo da Vincenzo Quadrini, dell’Università della California Meridionale).

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

Rinnovo metropolitana di Budapest

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ICE – Il Comune di Budapest ha autorizzato la società dei trasporti pubblici di Budapest BKV a bandire la gara per l’ammodernamento della terza linea della metropolitana che collega la parte nord di Pest con quella sud.


Il rinnovo dei 220 vagoni potrebbe essere pronto entro l’inizio del 2016 e costerebbe intorno ai 60-65 miliardi di fiorini (pari a circa 200 milioni di Euro). Il costo per il rinnovo delle infrastrutture della linea (tunnel, binari, stazioni, impianti di sicurezza) potrebbe raggiungere approssimativamente l’importo di 100 miliardi di fiorini (pari a circa 300 milioni di Euro).

 

(ICE BUDAPEST)

Rinnovo metropolitana di Budapest

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ICE – Il Comune di Budapest ha autorizzato la società dei trasporti pubblici di Budapest BKV a bandire la gara per l’ammodernamento della terza linea della metropolitana che collega la parte nord di Pest con quella sud.


Il rinnovo dei 220 vagoni potrebbe essere pronto entro l’inizio del 2016 e costerebbe intorno ai 60-65 miliardi di fiorini (pari a circa 200 milioni di Euro). Il costo per il rinnovo delle infrastrutture della linea (tunnel, binari, stazioni, impianti di sicurezza) potrebbe raggiungere approssimativamente l’importo di 100 miliardi di fiorini (pari a circa 300 milioni di Euro).

(ICE BUDAPEST)

Budapest, festa per l’inaugurazione di Lánchíd Utca

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Dopo un completo rinnovo Lánchíd utca, una delle strade più importanti, sotto al castello di Buda e lungo il Danubio, sarà inaugurata questo fine settimana. La strada che parte dal Ponte delle Catene ed è sede tra l’altro dell’edificio storico noto come Várkert Bazár (Bazar del Giardino del Castello) diventerà pedonale dal 15 settembre 2014.


La scorsa primavera, poco prima della chiamata alle urne del 6 aprile, era stato inaugurato il Várkert Bazár, nonostante i lavori di restauro non fossero stati ancora completati. Anche in questo caso l’apertura avverrà durante la campagna elettorale, stavolta quella appena avviata per le comunali del 4 ottobre.  L’occasione sarà festeggiata con uno “street party” che inizierà alle ore 15 di venerdì 29 agosto, quando sarà attivato un servizio gratuito di collegamento tra Petőfi tér (a Pest) e Lánchíd utca.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu 

Red Bull Air Show torna a Budapest

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Un finanziamento statale da 5,4 miliardi di fiorini inserito in gazzetta ufficiale permetterà il ritorno in Ungheria del Red Bull Air Race. La popolare manifestazione aerea costerà 1,8 miliardi di fiorini all’anno all’Hungaroring, operatore del circuito di Formula 1 dove si disputa il GP di Ungheria, società di proprietà dello stato magiaro. 


Secondo la Magyar Közlöny (Gazzetta Ufficiale), il fondo previsto servirà ad assicurare che lo show sia tenuto a Budapest nel periodo 2015-2017. L’Air Show era stato sospeso a partire dal 2010, mentre tra il 2003 e il 2009 era stato allestito ogni anno il pomeriggio del 20 agosto, festa nazionale. Il ministero dello sviluppo ha fatto sapere di attendere entrate pari a 59 miliardi di fiorini nell’intero periodo, dalla reintroduzione dell’evento, che creerà inoltre posti di lavoro, introiti fiscali e una maggiore attenzione dei media.

Redazione Economia.hu

Primo ATM Bitcoin attivo a Budapest

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Lo sportello converte i fiorini in valuta digitale. La società che opera l’ATM di ultima generazione è la Octarine Labs. Secondo managing director di Octarine, Barnabás Debreczeni, l’ATM deduce il 7% come costo di transazione e può convertire anche piccole somme di denaro, fino a un minimo di 2000 HUF. Il valore indicato al momento per una Bitcoin è di circa 127mila HUF, pari a circa 400 euro. Il sistema di moneta elettronica (Bitcoin) è un’invenzione datata 2009 e attribuita a un ideatore anonimo noto con uno pseudonimo (Satoshi Nakamoto).

 

Redazione Economia.hu

Audi: espansione parco logistico in Ungheria

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Audi ha in programma l’espansione della sua nuova base logistica a Győr, per la quale ha investito 10 miliardi di fiorini lo scorso autunno.


Secondo la portavoce della controllata ungherese della compagnia tedesca, la cittadina nel nord ungherese potrebbe essere sede di un secondo capannone industriale del gruppo automobilistico, che si aggiungerebbe alla base da 75mila metri quadrati inaugurata pochi mesi fa. La notizia è stata riportata dal quotidiano locale Kisalföld.

 

Redazione Economia.hu 

“Diplomacy & Trade” intervista Alessandro Farina

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 “Un’evoluzione che non si ferma mai: la presenza delle aziende italiane in Ungheria”: titola così “Diplomacy & Trade”, nel numero appena uscito a Budapest che presenta la seconda parte dell’Italian Focus, dedicato in parte al business, in parte al semestre italiano di Presidenza dell’UE.

CIB (Intesa SP) vende il “Szot Hotel”

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L’unità ungherese del gruppo bancario italiano Intesa San Paolo ha messo in vendita il gigantesco albergo da anni in ricostruzione sulle collina di Buda, noto come “Szot”, comitato nazionale dei sindacati, un edificio di quattro piani costruito nel 1970 e utilizzato per vent’anni come esclusivo albergo per cure mediche, chiuso nel 1991. A causa della sua posizione elevata, l’ex hotel è ben visibile da diversi punti ad alta densità turistica ed è parte integrante dello skyline di Buda osservabile da Pest e dal Ponte Margherita.


La struttura in cemento da 23mila metri quadri è inutilizzata dal 2007, dopo aver subito alcuni interventi di sviluppo che tuttavia non sono stati completati. Il Szot è noto tra gli abitanti del posto come una macchia nel paesaggio della prestigiosa collina residenziale di Rózsadomb. CIB Bank ha messo sul mercato la struttura di cemento, da cui è possibile godere di un’ampia panoramica che include i ponti sul Danubio, il Parlamento e l’Isola Margherita.

 

Redazione Economia.hu

MNB lascia tasso invariato al 2,1%

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La Banca Centrale ungherese ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento al minimo storico del 2,1%. La decisione del consiglio monetario non ha inciso sull’andamento del fiorino, che gravita intorno ai 313 fiorini contro l’Euro.


Il mantenimento del tasso d’interesse, che negli ultimi due anni è stato progressivamente abbassato dal 7% al 2,1%, è in linea con le aspettative del mercato. La dichiarazione diffusa dalla MNB questo pomeriggio non conteneva indicazioni sul futuro andamento del tasso d’interesse. 

Del Piero in trattativa con la Honvéd di Budapest

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Dall’Australia all’Ungheria? Budapest potrebbe essere il nuovo terreno di gioco del campione italiano Alessandro Del Piero. La notizia è rimpallata sui giornali sportivi internazionali e italiani, così come su tutti i principali media ungheresi.

Casse elettroniche, in Ungheria aumento entrate da IVA nel primo semestre 2014

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Bilancio positivo per le casse elettroniche, introdotte e rese obbligatorie in Ungheria nel 2013 per tutti gli esercizi commerciali. Secondo l’ufficio delle entrate ungherese, nel primo semestre 2014 i dispositivi elettronici, che consentono la trasmissione online degli importi, hanno portato ad aumento delle entrate dall’imposta sul valore aggiunto di 106 miliardi di fiorini, circa 338 milioni di euro.


Secondo il ministro dell’Economia Mihály Varga l’IVA corrisposta per alimentari, abbigliamento e prodotti di seconda mano è salita al 26% o 33 miliardi di fiorini nel periodo. In tutto il Paese sono al momento attive circa 156mila casse elettroniche.

Redazione Economia.hu

Wizz Air annuncia nono aereo per Budapest

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La compagnia low cost ungherese Wizz Air ha annunciato il lancio di due nuove rotte per la prossima primavera: Lisbona e Maastricht. I voli per Lisbona saranno introdotti dal 30 marzo con un’operatività di due collegamenti a settimana, il martedì e il sabato. Aumentano, tra gli altri, i voli su Milano e Bari.


Dal 15 maggio sarà attiva la tratta verso Maastricht, con voli il lunedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica. Nel corso della conferenza stampa stagionale il CEO della compagnia József Vári ha inoltre dato notizia della prossima introduzione di un nuovo Airbus 320 nella base di Budapest. Verso le rotte esistenti saranno invece aggiunti 17 voli, con un aumento delle frequenze verso Milano (da 11 a 14 voli settimanali), Bari (da 3 a 4), Londra (da 26 a 28) Barcellona e Madrid (entrambe da 5 a 7) e inoltre Bruxelles, Eindhoven, Malmo, Stoccolma e Alicante. Per il 2015 la low cost ha in programma un aumento ulteriore della capacità, a sostegno di una prevista crescita  del 15% su base annua. Da Budapest, Wizz Air opera 37 rotte verso 21 Paesi.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

Zollner amplia una delle sue fabbriche in Ungheria

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Zollner, azienda tedesca specializzata nei servizi per il settore elettronica, ha portato ha termine l’ampliamento di una delle sue due fabbriche in Ungheria, quella i Szügy, dove ha investito 314 milioni di fiorini usufruendo tra l’altro di un finanziamento per la creazione di posti di lavoro.


L’espansione ha portato alla creazione di 25 posti di lavoro. Zollner impiega oltre 500 persone a Szügy e altre 1900 circa a Vác, poco distante da Budapest, lungo il Danubio. I costi dell’espansione sono stati coperti per quasi la metà da fondi dell’Unione europea.

 

Redazione Economia.hu

Orbán e il famoso discorso sulla democrazia liberale

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di Claudia Leporatti – Nell’intervento bisettimanale alla radio pubblica Viktor Orbán torna sul discusso concetto della “democrazia liberale” (o illiberale?) pronunciato a fine luglio in Romania. Il primo ministro ungherese si sofferma inoltre sulle sanzioni nei confronti della Russia, che considera una scelta autolesionista, “uno sparo sui piedi” che creerebbe svantaggi più agli stessi Paesi membri dell’UE che a Mosca. 

Ungheria e UE valutano danni bando russo su importazioni agroalimentari

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Il bando russo sull’import colpisce meno del 30% delle esportazioni agricole ungheresi verso la Russia, pari a circa l’1% del totale delle esportazioni di prodotti agricoli magiari. A sostenerlo da Budapest è il ministero per le Politiche Agricole e Rurali, mentre l’Unione europea fa sapere di aver avviato due giorni fa un’indagine prodotto per prodotto e giovedì (14 agosto) gli esperti di agricoltura dei 28 Paesi membri si incontreranno a Bruxelles per lavorare a una strategia comune.


Il blocco imposto il 6 agosto su un elenco di prodotti agroalimentari provenienti dall’UE e dalla Norvegia ma anche dagli USA, dal Canada e dall’Australia, riguarda numerosi prodotti tra cui frutta, verdura, latte e derivati, carne rossa fresca e congelata, pollame, pesce, crostacei e molluschi. Il ministero dell’Agricoltura magiaro ha fornito la stima dell’impatto della messa al bando, specificando che tale disposizione non riguarda diversi dei prodotti che l’Ungheria esporta sul mercato dell’ex Urss: animali vivi, grassi animali, carne in scatola, grano, farina, frutta e verdura in scatola, semi oleosi, semi da coltivazione, succhi di frutta, vino e altre bevande alcoliche, acqua minerale, spezie, piante ornamentali e mangime per bestiame. 

L’Unione Europea ha avviato in data 11 agosto un’analisi prodotto per prodotto dei danni provocati dal bando. Troppo presto, comunicano gli esperti dell’UE, per stabilire in che misura il fondo europeo di compensazione, una riserva da oltre 400 milioni di euro, possa essere utilizzato per aiutare gli agricoltori. Il commissario UE per l’Agricoltura Dacian Ciolos ha interrotto la pausa estiva per rientrare a Bruxelles e identificare, insieme al resto dello staff, mercati alternativi che possano attutire le ripercussioni del bando. Il riferimento, specificato anche dal ministro dell’Agricoltura austriaco Andrae Rupprechter, è alla regione asiatica “al Medio Oriente e Nord Africa”. In ogni caso, un fondo speciale istituito per legge nel 2013 nel quadro delle riforme agricole potrebbe essere utilizzato per smistare una serie di compensazioni ai danneggiati, visto che tale fondo, scrive Euractiv.com “a oggi non è stato mai utilizzato”.

 

Claudia Leporatti

 

Redazione Economia.hu

Budapest, 2/3 dei ristoranti hanno violato il fisco

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Quasi due terzi dei ristoranti di Budapest hanno violato le norme fiscali secondo l’indagine avviata in questi giorni dalla NÁV, l’authority fiscale ungherese. In tutto sono stati 100 gli ispettori a visitare 322 tra i più frequentati locali di Budapest durante il fine settimana, inclusi, oltre ai maggiori ristoranti, anche i “ruinpub”.


Secondo la NÁV il 38% dei locali, che sono stati visitati più di una volta nel corso del weekend, non presentano gli scontrini. In particolare nelle ore più tardi la tendenza è quella di non fornire ricevute. In alcuni casi sono state riscontrate prove di impiego di personale non in regola. L’esempio riportato da MTI è quello di persone che, pur viste nell’atto di servire i clienti, hanno dichiarato di non essere camerieri. Il rapporto del fisco magiaro mette in luce che i registratori di cassa online collegati con la stessa authority hanno riportato un aumento del 30% delle entrate in confronto al venerdì precedente alla preannunciata ispezione. Gli ispettori, conclude la NÁV, effettueranno altre visite per assicurare l’accuratezza della verifica.

 

Redazione Economia.hu

Budapest 2014: la “nuova sinistra” di “4K!”

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Alle elezioni amministrative ungheresi del 12 ottobre 2014 si presenterà anche la formazione non parlamentare di centro sinistra “4K!”, “Quarta Repubblica!”, con candidati in 10 dei 23 comuni della città di Budapest.