Ungheria e UE valutano danni bando russo su importazioni agroalimentari

Il bando russo sull’import colpisce meno del 30% delle esportazioni agricole ungheresi verso la Russia, pari a circa l’1% del totale delle esportazioni di prodotti agricoli magiari. A sostenerlo da Budapest è il ministero per le Politiche Agricole e Rurali, mentre l’Unione europea fa sapere di aver avviato due giorni fa un’indagine prodotto per prodotto e giovedì (14 agosto) gli esperti di agricoltura dei 28 Paesi membri si incontreranno a Bruxelles per lavorare a una strategia comune.


Il blocco imposto il 6 agosto su un elenco di prodotti agroalimentari provenienti dall’UE e dalla Norvegia ma anche dagli USA, dal Canada e dall’Australia, riguarda numerosi prodotti tra cui frutta, verdura, latte e derivati, carne rossa fresca e congelata, pollame, pesce, crostacei e molluschi. Il ministero dell’Agricoltura magiaro ha fornito la stima dell’impatto della messa al bando, specificando che tale disposizione non riguarda diversi dei prodotti che l’Ungheria esporta sul mercato dell’ex Urss: animali vivi, grassi animali, carne in scatola, grano, farina, frutta e verdura in scatola, semi oleosi, semi da coltivazione, succhi di frutta, vino e altre bevande alcoliche, acqua minerale, spezie, piante ornamentali e mangime per bestiame. 

L’Unione Europea ha avviato in data 11 agosto un’analisi prodotto per prodotto dei danni provocati dal bando. Troppo presto, comunicano gli esperti dell’UE, per stabilire in che misura il fondo europeo di compensazione, una riserva da oltre 400 milioni di euro, possa essere utilizzato per aiutare gli agricoltori. Il commissario UE per l’Agricoltura Dacian Ciolos ha interrotto la pausa estiva per rientrare a Bruxelles e identificare, insieme al resto dello staff, mercati alternativi che possano attutire le ripercussioni del bando. Il riferimento, specificato anche dal ministro dell’Agricoltura austriaco Andrae Rupprechter, è alla regione asiatica “al Medio Oriente e Nord Africa”. In ogni caso, un fondo speciale istituito per legge nel 2013 nel quadro delle riforme agricole potrebbe essere utilizzato per smistare una serie di compensazioni ai danneggiati, visto che tale fondo, scrive Euractiv.com “a oggi non è stato mai utilizzato”.

 

Claudia Leporatti

 

Redazione Economia.hu

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