La Banca Nazionale ungherese (MNB) sta per lanciare nuovi programmi di formazione in economia che sarebbero volti ad arginare la “propagazione delle fallimentari dottrine neoliberiste”. Lo ha comunicato il governatore della MNB György Matolcsy, rivelando anche per quale motivo la banca ha destinato circa 200 miliardi di fiorini alle sue 4 preesistenti fondazioni per l’istruzione. Una somma che, spiega Portfolio.hu, è 1,5 volte superiore a dal budget di stato annuale per l’istruzione.
Tali organizzazioni, specifica l’ex ministro dell’Economia, servono per rinnovare il training e l’educazione. Cita Portfolio.hu: “Stiamo creando una facoltà di economia e finanza all’interno dell’università di Kecskemét, una di finanza a Targu Mures (in Romania), una scuola di dottorato presso il castello di Buda e, infine, a Pest un centro di formazione intermediate specializzato in finanza”. E sottolinea la ragione di questo impegno nel settore istruzione: “dottrine già obsolete e gli errori della scuola neoliberista continuano a dominare nella formazione economica e finanziaria ungherese”. “Serve una svolta educativa nei due settori (economia e finanza). – spiega lo stesso Matolcsy al MTI – Per renderla possibile il Paese necessita di nuovi istituti, insegnanti con una nuova visione e nuovo materiale per i professori”.
Nel 2008 la Magyar Nemzeti Bank ha fondato la Budapest School for Central Bank Studies, i cui programmi erano inizialmente diretti da Fabio Canova, docente italiano specializzato nel metodo quantitativo. Da allora la scuola offre corsi a numero chiuso nel dedicati a diversi argomenti, tenuti di volta in volta da esperti mondiali di economia (l’ultimo da Vincenzo Quadrini, dell’Università della California Meridionale).
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu