Il surplus commerciale dell'Ungheria ha registrato un notevole incremento a maggio, raggiungendo i 1.089 milioni di euro rispetto ai 366 miliardi di euro registrati ad aprile.
Secondo una ricerca svolta dalla Banca Nazionale d'Ungheria la pratica delle aziende di aumentare i prezzi in misura maggiore rispetto all'aumento dei costi ha avuto un impatto rilevante sull'inflazione complessiva.
Alla fine di aprile 2023 ci sono state 136.000 proprietà residenziali in vendita sul mercato immobiliare ungherese, ovvero il 35% in più rispetto al 2022. La domanda, invece, è stata un terzo più bassa ad aprile rispetto all'anno precedente.
Nella sua indagine sui 16 attori più significativi del settore automobilistico, EY ha rilevato che luglio-settembre è stato il miglior terzo trimestre mai registrato per quanto riguarda il settore automotive, sia in termini di utile operativo che di fatturato.
L'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) prevede che il PIL dell'Ungheria crescerà del 6,9% nel 2021, per poi rallentare al 5% nel 2022, secondo l’ultima previsione biennale.
Il mercato delle costruzioni ha continuato ad essere guidato da una forte domanda nel terzo trimestre. La carenza di materie prime si è un po' attenuata, per esempio nella fornitura di additivi, e anche l'aumento dei prezzi è rallentato, anche se non si è fermato. Allo stesso tempo, l'incertezza non è ancora finita, a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia, potrebbero arrivare nuovi sviluppi inaspettati - cita Béla Markovich, l'amministratore delegato di Mapei Kft.
Nell'indice di sostenibilità dell'MNB, Banca Nazionale Ungherese, l'Ungheria è al 15° posto nell'Unione, davanti ai paesi Visegrad, ma leggermente al di sotto della media europea. L'Ungheria si trova in una posizione favorevole per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra, la sicurezza pubblica, le finanze verdi e il recupero economico degli ultimi anni. Il report di sostenibilità riporta l'analisi di 4 pilastri: ambiente, sostenibilità finanziaria, crescita e società.
La banca centrale afferma che l'Ungheria non è in recessione, che il PIL crescerà e basa il suo ottimismo sul fatto che molti imprenditori stanno tornando al lavoro.
La banca centrale e il governo si aspettano una recessione del 3%.
La banca centrale stima che l'aumento degli investimenti pubblici e l'espansione dei prestiti alle imprese potrebbero far girare l'economia.
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