L’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) prevede che il PIL dell’Ungheria crescerà del 6,9% nel 2021, per poi rallentare al 5% nel 2022, secondo l’ultima previsione biennale.
L’ultimo rapporto rilasciato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) dichiara che la crescita economica globale rallenterà dal 5,6 per cento di quest’anno al 4,5 per cento l’anno prossimo e al 3,2 per cento nel 2023.
Secondo i dati dell’OECD, la ripresa sarà guidata principalmente dalla domanda interna. Il consumo privato continuerà a beneficiare di redditi reali più alti. Gli investimenti rimbalzeranno grazie ai crescenti vincoli di capacità industriale e agli afflussi di fondi UE.
Nell’Economic Outlook, si legge che l’inflazione globale rimarrà alta, riflettendo i vincoli dell’offerta e un mercato del lavoro rigido. L’OECD prevede un aumento dell’inflazione media annuale dal 5% nel 2021 al 6% nel 2022.
L’OECD ha detto che la politica fiscale “rimarrà espansiva” nel 2022, prima di “consolidarsi gradualmente” nel 2023.
Inoltre, il tasso di disoccupazione in Ungheria scenderà dal 4% di quest’anno al 3,5% l’anno prossimo, e potrebbe salire al 3,6% nel 2023, secondo le previsioni dell’OCSE.
Il rapporto debito pubblico/PIL scenderà dal 79,1% di quest’anno al 77% nel 2022, per poi scendere al 76,2% nel 2023.
Fonte: profitline.hu; OECD | Fonte immagine: OECD
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