Dal 2021 in Ungheria: si applica la direttiva fiscale dell’UE 2018/822
Il 14 luglio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ungherese una legge che prevede varie misure fiscali in risposta alla pandemia di coronavirus. Il §93 della legge n. LXXVIproroga di sei mesi i termini per gli accordi fiscali transfrontalieri.
Il 20 luglio, l’Autorità fiscale e doganale nazionale dell’Ungheria ha emanato le linee guida DAC 6. Le linee guida spiegano:
- che cosa devono segnalare un intermediario e un contribuente rilevante;
- chi è obbligato a presentare la richiesta quando è presente più di un intermediario o contribuente rilevante;
- quando e come effettuare la segnalazione;
- le sanzioni d’infrazione.
Che cosa é la direttiva DAC6 sul regime fiscale transfrontaliero?
La direttiva dell’Unione Europea 2018/822 del Consiglio Europeo che modifica la direttiva 2011/16/UE (“DAC 6”) per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale in relazione ai dispositivi transfrontalieri soggetti a comunicazione, prevede la divulgazione obbligatoria di informazioni transfrontaliere accordi da parte di intermediari o contribuenti alle autorità fiscali e impone lo scambio automatico di queste informazioni tra gli Stati membri dell’UE.
DAC 6 riflette ampiamente gli elementi della BEPS (base erosion and profit shifting) Azione 12 sulle norme in materia di divulgazione obbligatoria ed è il quinto emendamento alladirettiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (DAC).
Qual é l’obbiettivo dichiarato del DAC 6?
- aumentare la trasparenza,
- ridurre l’incertezza sulla titolarità effettiva e
- dissuadere gli intermediari dal progettare, commercializzare e attuare strutture fiscali dannose.
Le informazioni ricevute e scambiate ai sensi della DAC 6 tra le autorità fiscali degli Stati membri dell’UE dovrebbero consentire loro di reagire più rapidamente a regimi fiscali potenzialmente aggressivi e di affrontare potenziali scappatoie conducendo appropriate valutazioni del rischio e verifiche fiscali o adottando misure legislative per colmare tali scappatoie.
Quali operazioni vanno segnalate?
La nuova legge, che sarebbe dovuta partire da quest’anno, ma a causa del Covid19 entrerà in vigore dal 2021, obbligherà gli studi contabili a dichiarare non solo le nuove operazioni, ma anche le operazioni che rientrano nella normativa retroattivamente dal 2018 in poi.
Chi ha l’obbligo di segnalazione?
Gli obblighi di segnalazione riguardano le transazioni internazionali che possono risultare pericolose e non conformi e sono estesi a tutti gli intermediari (società di consulenza, contabilità, auditors, etc) ma anche, in alcuni casi specifici, sui contribuenti interessati.
Una specifica nazione riguardante l’Italia é che gli istituti finanziari italiani saranno considerati intermediari ai fini del CRS.
Quali sono le sanzioni previste dal DAC 6?
FINO A 500.000 HFU |Se il fornitore di dati adempie il proprio obbligo di comunicazione in modo errato, in ritardo, con contenuto di dati falso o incompleto, NAV può imporre una multa fino a 500.000 HUF alla persona obbligata a fornire i dati.
5 MILIONI HFU | NAV puó imporre una multa fino a 5 milioni di HUF se il fornitore di dati obbligato ad adempiere all’obbligo, non adempie ai propri obblighi o non li adempie legalmente entro il termine dell’invito dell’autorità fiscale.
Una sanzione sarebbe applicata in caso di mancata segnalazione, segnalazione tardiva, segnalazione incompleta o inesatta, nonché violazione dei requisiti imposti agli intermediari interessati dal privilegio professionale legale.
Fonte: ITL Group | NAV | Gazzetta Ufficiale Ungherese
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