10 domande frequenti sul vivere e investire in Ungheria

Difficile capire e conoscere un Paese dall’esterno, ma se pensate che l’Ungheria potrebbe essere la sede del vostro prossimo investimento o quella della vostra prima azienda o se più in generale vi solletica l’idea di trasferirvi a Budapest avrete senz’altro tanti dubbi e quesiti. Ecco le risposte alle 10 domande più comuni che vengono inviate da voi lettori alla nostra redazione.

1. Come sta andando l’economia ungherese? 

I primi due trimestri del 2022 sono stati positivi per l’economia ungherese a differenza della seconda metà del 2022 in cui si dipinge un quadro completamente diverso, con l’introduzione di misure di austerità fiscale in aggiunta alla crisi energetica e all’aumento del costo della vita. Si prevede che il 2023 rimangono invariate e che il PIL quest’anno possa crescere dello 0,7. Dal secondo trimestre del 2023 il PIL potrà iniziare la ripresa economica fino a tornare ai livelli pre-crisi. Gli esperti si aspettano solo una recessione poco profonda e di breve durata. 

Per approfondire meglio la situazione economia del Paese clicca qui 


2. Quali sono le forme societarie in Ungheria? 

In Ungheria esistono diverse forme societarie. Per aprire una Srl (in Ungheria si chiamano Kft.) occorre un capitale minimo di 3 milioni di fiorini ungheresi (HUF), per le società per azioni (Rt.), private (Zrt.) o pubbliche (Nyrt.) È richiesto invece un minimo di 20 milioni di fiorini ed almeno 2 soci; mentre per le Zrt. almeno 5 milioni di fiorini e possono essere costituite da un singolo socio. Per maggiori informazioni su questo argomento consultare il nostro articolo …(che sto per pubblicare sul sito di ITL).. oppure contattare uno dei nostri esperti all’indirizzo info@itlgroup.hu.

In oltre esistono due regimi fiscali opzionali per i contribuenti minimi e le piccole società:

3. Quali documenti mi occorrono per lavorare in Ungheria? 

Dall’Italia si arriva in Ungheria con la Carta d’Identità e la tessera sanitaria. Per poter firmare un contratto di lavoro non serve né un permesso di soggiorno né un permesso di lavoro occorre peró la registrazione del dipendente (solo la mansione con la codice professionale FEOR, eta’, qualificazione scolastica, ma senza la necessita’ di essere identificabile con nome e cognome) che viene effettuata da parte del datore di lavoro presso il Centro di Lavoro competente. É importante avere un indirizzo di residenza per poter ottenere la lakcímkártya, la “tessera di residenza”, per la quale è indispensabile fornire un indirizzo di domicilio ungherese che ivi sarà indicato.

Presso l’autorità fiscale (NAV) si riceverà inoltre la Taj Kártya, la carta di assicurazione previdenziale (affinché  il datore di lavoro possa dedurre i contributi previdenziali obbligatori da pagare dal salario lordo mensile) ed anche il numero di tassazione (adószám, in pratica il codice fiscale ungherese) per pagare mensilmente l’anticipo di IRPEF, dedotto anch’esso dal salario lordo. Si fa presente che la tessera di residenza ungherese (lakcímkártya) non annulla né sostituisce la propria residenza in Italia o altrove. Per il cambio effettivo di residenza occorre registrarsi all’AIRE, il Registro degli Italiani all’Estero, presso l’Ambasciata d’Italia a Budapest.

4. Come posso trovare lavoro a Budapest o in altre zone dell’Ungheria? 

Tenete d’occhio le multinazionali: IBM, General Electric, Systemax, TATA, Skype, Lexmark e altre ancora cercano personale straniero sia per i call center, sia per svariati altri ruoli nelle divisioni finance, commerciale, etc.

Potete inoltre inviare il vostro curriculum, con una spiegazione della tipologia di lavoro che vorreste, alla divisione risorse umane di ITL Group a hr@itlgroup.hu. 

4.1. Posso ricevere la mia pensione italiana in Ungheria? 

Sì. Per questioni riguardanti il percepimento della pensione in Ungheria ITL Group svolge la funzione di un patronato per i pensionati italiani: info@itlgroup.hu.

5. A quanto ammontano gli stipendi medi in Ungheria?

Secondo i dati odierni del centro di statistica ungherese, nel febbraio 2022, la retribuzione lorda media dei dipendenti a tempo pieno è ammontata a 546.000 fiorini (€1,458) e la retribuzione media netta calcolata tenendo conto dei benefici è stata dunque di 374.800 fiorini (€1,001) La retribuzione media lorda regolare (lorda, senza bonus, prestazioni speciali di un mese) é stata di 445.000 fiorini, come riportato in questo articolo

6. Quali sono le caratteristiche e lo stato attuale del mercato del lavoro ungherese?

La manodopera ungherese è nota per essere ben qualificata, anche grazie a degli avanzati sistemi scolastico ed universitario. In molti settori e soprattutto per quanto riguarda quella non qualificata, la manodopera risulta conveniente per gli investitori stranieri. Negli ultimi anni e soprattutto fuori Budapest si riscontra una carenza di lavoratori specializzati. Questo a causa dell’emigrazione, ad esempio nel caso dei dottori come in quello, su tutt’altro fronte, dei camerieri. Vi sono dunque buone probabilità di trovare impiego nel Paese.

7. L’Ungheria sta per entrare nell’Euro? Quando è previsto l’ingresso?

il governo ungherese ha affermato che non ha intenzione di aderire all’eurozona a breve termine, poiché non vuole perdere il controllo sulla propria politica monetaria. In sintesi, l’Ungheria ha espresso il suo desiderio di aderire all’eurozona in futuro, ma non ci sono piani concreti per farlo a breve termine. La decisione finale dipenderà dalla capacità dell’Ungheria di soddisfare i criteri di convergenza e dalla sua relazione con l’Unione europea. Va tenuto d’occhio anche l’andamento del fiorino, il quale attualmente è scambiato a 397.94 rispetto all’Euro intorno alle 17:30 di giovedì 16 marzo.

8. Occorre parlare l’ungherese? Posso cavarmela con l’inglese? 

La conoscenza dell’inglese è abbastanza diffusa nella capitale, dove per vivere non è assolutamente indispensabile sapere l’ungherese. Per trovare lavoro, tuttavia, bisogna considerare che non sapere la lingua sbarra la strada in numerosi settori, ad esempio in tutti quelli che richiedono il contatto con il pubblico in loco, ma anche in ambito comunicazione, pubblicità e insegnamento (a meno di non insegnare l’italiano). Il consiglio è sempre quello di iniziare un corso, anche solo per potersi integrare a pieno. Sapere un buon inglese è in ogni caso indispensabile per poter lavorare in questo Paese. Tenete ben presente che in altre zone dell’Ungheria la diffusione dell’inglese è molto bassa e potete al più cavarvela con il tedesco.

9. Quanto costa affittare una casa a Budapest? 

Gli affitti di un appartamento dipendono dalla posizione di quest’ultimo, ovvero dal distretto in cui si trova, e anche dalla qualità e dallo stato dell’immobile che lo ospitano. In generale, nei distretti centrali (V, VI, VII, alcune zone dell’VIII e del XIII, XI) si spazia per monolocali da 400 fino a 600 euro mensili, salendo a 900-1400 per appartamenti di categoria “luxury”, soprattutto se collocati a Buda nelle zone più abbienti (distretti I e II). Per un aiuto concreto a trovare un alloggio o investire in immobili in Ungheria, potete rivolgervi al dipartimento Real Estate di ITL Group, specializzato nell’analisi e reale opportunità dell’investimento.

Oggigiorno la maggior parte dei proprietari richiedono o preferiscono il pagamento dell’affitto in Euro.

10. Il costo della vita è più basso che in Italia? 

Nonostante Budapest si stia livellando all’Europa occidentale, la vita continua ad essere meno costosa che, ad esempio, in Italia. Se infatti è vero che alimentari (soprattutto frutta e verdura), elettronica e altri prodotti hanno costi paragonabili a quelli italiani se non piu cari, se si guardano i supermercati, gli affitti restano d’altro canto più bassi che nelle altre capitali europee. 

Un biglietto per i mezzi di trasporto costa meno di 1 euro, molto meno che nelle principali città italiane, in particolare Roma o Milano. Il sistema di mezzi di trasporto è tuttavia un vero fiore all’occhiello, con un complesso di autobus, tram, filobus e metropolitane (4 linee) che permette di raggiungere in fretta ogni zona della città evitando il traffico. Molto accessibili restano le attività legate al tempo libero, dai pasti al ristorante fino alle consumazioni nei locali, che in genere sono ad ingresso libero. In salita, con l’aumento della domanda, i prezzi degli alberghi.

Discorso diverso per il resto dell’Ungheria, ancora più economica rispetto ai Paesi occidentali.

 




 

ITL-Group Budapest
Contatta ITL Group per aprire la tua impresa in Ungheria
spot_img

Articoli recenti

Redazione
Redazione
La Redazione di Economia.hu e si avvale delle competenze dei professionisti dello studio di consulenza ITL Group, che dal 1995 supporta le aziende italiane della loro crescita in Ungheria. Editor-in-chief: Irene Pepe Leggi di piú nel Chi siamo >https://economia.hu/chi-siamo/

Altri articoli che potrebbero interessare

Instagram

Articoli più recenti