L’Ungheria entra in recessione

L’Ungheria è ufficialmente entrata in recessione tecnica secondo i dati dell’Ufficio centrale di statistica (KSH). Dall’ultimo rapporto si può notare come il PIL ungherese sia in calo dal terzo trimestre del 2022 e l’economia abbia subito un nuovo rallentamento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e l’inflazione è arrivata al 25%. È la seconda recessione tecnica in tre anni. 

Le cause della recessione

Secondo i dati ufficiali pubblicati martedì 14 febbraio, la recessione tecnica dell’economia ungherese è determinata dall’impennata dei prezzi dell’energia che ha fatto salire l’inflazione.

Il PIL ungherese si è ridotto dello 0,4% negli ultimi tre mesi del 2022, dopo un calo dello 0,7% nel terzo trimestre. L’ultima recessione tecnica dell’Ungheria si è verificata nel 2020.

Inflazione al 25%

L’Ungheria sta soffrendo per l’impennata dell’inflazione, che a gennaio ha superato il 25%, record negativo in Europa ed il più alto nel Paese dalla metà degli anni Novanta.

Gli esperti sottolineano l’effetto distorsivo creato dai tetti di prezzo imposti dal governo su cibo e carburante e dalle misure di austerità fiscale, come i tagli ai sussidi per le bollette energetiche delle famiglie.

“Poiché sia le famiglie che le imprese sono state costrette a far fronte ai prezzi dell’energia, l’attività economica nazionale ha subito un netto rallentamento”.

Commenti delle autorità

Il primo ministro Viktor Orbán ha incolpato le sanzioni dell’UE contro la Russia per l’inflazione alle stelle, che ha visto i prezzi dell’energia e dei generi alimentari balzare rispettivamente del 52% e del 44% nel mese di gennaio 2022.

Il ministro dell’Economia Mihaly Varga ha dichiarato martedì che la recessione è “una diminuzione lieve e temporanea” e che la crescita dovrebbe riprendere rapidamente nel 2023.

Nell’intero 2022, l’attività economica è cresciuta del 4,6%, rispetto al 7,1% registrato nel 2021.

Nonostante il protrarsi della guerra (in Ucraina) e le sanzioni, l’Ungheria è riuscita a registrare una crescita annuale nel 2022

ha dichiarato Varga, aggiungendo che la disoccupazione è al 4%.

Prima metà del 2022: crescita

Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre, ora sappiamo che la crescita (preliminare) del PIL del 2022 è stata del 4,6% su base annua. 

A prima vista, la crescita dell’anno scorso potrebbe sembrare robusta, segno di un’economia in salute, ma la realtà è che il 2022 è stato un anno controverso. L’economia ha iniziato l’anno scorso con il piede giusto, portandosi dietro gli effetti positivi dell’anno precedente. Questo è stato favorito da una ripresa dell’attività dopo la pandemia, unita a un ampio stimolo fiscale dopo le elezioni di aprile. L’effetto combinato di questi fattori ha fatto salire i dati del PIL su base annua all’8,2% e al 6,5% rispettivamente per il primo e il secondo trimestre.

Seconda metà 2022: austerity

Tuttavia, la seconda metà del 2022 dipinge un quadro completamente diverso, con l’introduzione di misure di austerità fiscale in aggiunta alla crisi energetica e all’aumento del costo della vita. Gli elevati costi dell’energia hanno influenzato l’intera economia, paralizzando l’attività in una serie di sottosettori, con un conseguente impatto sul PIL del terzo e quarto trimestre. 

Sia le famiglie che le imprese sono state costrette a far fronte ai prezzi dell’energia, l’attività economica nazionale ha subito un netto rallentamento, da cui le letture trimestrali negative nella seconda metà del 2022 e un rallentamento vicino alla stagnazione nei dati di crescita su base annua.

Previsione di crescita del PIL ungherese nel 2023

Le previsioni per il 2023 rimangono invariate. Si prevede che il PIL quest’anno possa crescere dello 0,7%. Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, l’economia ungherese deve produrre una crescita significativa entro l’anno. Poiché l’economia ungherese ha chiuso l’anno scorso in negativo, la situazione è diametralmente opposta rispetto all’inizio dello scorso anno. 

Attualmente, c’è una possibilità realistica che il PIL si riduca nel primo trimestre del 2023 a causa della domanda interna; dopodiché potrà iniziare la ripresa economica fino a tornare ai livelli pre-crisi. Questo recupero potrebbe richiedere dai quattro ai sei trimestri, poiché gli esperti si aspettano solo una recessione poco profonda e di breve durata.

Situazione internazionale

Gli sviluppi esterni favorevoli, come la riapertura della Cina, il miglioramento delle economie degli Stati Uniti e dell’Eurozona e l’attenuazione delle pressioni sui prezzi dell’energia hanno migliorato notevolmente le prospettive economiche dell’Ungheria per il 2023, conclude così l’analisi di ING Direct. 

Fonti: ING Direct | BBJ.HU

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