Seconda maggiore fonte di posti di lavoro nel settore manifatturiero ungherese, con una produzione complessiva pari al 10,3% dell’intera produzione del manifatturiero nel 2014, l’agroalimentare conta in tutto quasi 5000 aziende, ungheresi (52%) e internazionali (48%), presenti sul territorio e contribuisce all’export per il 7-8%.
L’industria alimentare in Ungheria è avvantaggiata dalle varietà geografica e climatica relativamente ampie per un Paese di dimensioni ridotte: i terreni ungheresi sono infatti ricco in numerosi prodotti agricoli, la produzione di carne è ragguardevole e prolifera la presenza di aziende multinazionali che scelgono l’Ungheria per la centralità e le condizioni favorevoli del suo territorio.
I prodotti – alcuni esempi:
Il pollame, tra le carni più diffuse in Ungheria, dopo una flessione nel 2013 ha visto una nuova crescita nel 2014 arrivando a 38.599 migliaia di unità. La produzione di latte ungherese è tra le più alte della regione e in crescita negli ultimi anni: dai 1765 milioni di litri del 2012 agli 1826 milioni di litri del 2014.
La frutta – per un totale di 1.040.000 tonnellate nel 2014 – vede dominare i raccolti di: mele (oltre 770mila tonnellate nel 2014), ciliegie, (oltre 91mila tonnellate nel 2014), prugne (45mila), pesche (38mila), albicocche (quasi 24mila), cocomeri (218mila tonnellate), meloni (oltre 12mila). La verdura – totale aggregato 1.514.000 tonnellate nel 2014 – con in maggioranza: papate (567mila tonnellate nel 2014), peperone verde (oltre 83mila), cipolla (61mila), cavolo (60mila), piselli (46mila tonnellate nel 2014), fagiolini (17,5mila tonnellate). Da questo sommario basato sui dati statistici del 2014 è chiaro come in Ungheria siano fiorenti sia le varietà tipicamente invernali che quelle estive.
Fonte delle informazioni: HIPA
Redazione Economia.hu