Si può dire che la valuta ungherese sia in difficoltà. Mercoledì la quotazione dell’euro è salita a 433 e, per il momento, il tasso di cambio rispetto all’euro è rimasto al di sopra del livello di 433 nelle contrattazioni di questa mattina.
È una notizia particolarmente negativa che la valuta ungherese si stia allontanando sempre più dai suoi concorrenti regionali e persino lentamente da tutte le valute dei mercati emergenti.
Gli analisti di JP Morgan ritengono che il trend delle ultime due settimane potrebbe essere interrotto da un significativo aumento dei tassi di interesse da parte della banca centrale. Dalle parole degli analisti intervistati da Reuters sembra che una mossa del genere possa essere imbarazzante per la MNB dopo aver interrotto la serie di rialzi dei tassi di interesse, ma nell’attuale contesto economico esterno e interno non ci sono molte altre soluzioni all’orizzonte.
“In un contesto di rischio globale sfavorevole, con l’aumento dell’inflazione interna e un crescente disavanzo del commercio estero, è improbabile che la pressione sul fiorino si allenti”, ha scritto in una nota l’analista di Citigroup Eszter Gárgyán, aggiungendo che la decisione della MNB di fermare gli interessi il ciclo di aumento dei tassi ha ulteriormente aumentato le sfide.
Reuters ricorda: secondo gli economisti, il fiorino è ancora esposto a cambiamenti sfavorevoli dell’umore globale ed è soggetto a debolezza, che si riversa sui prezzi interni, complicando ulteriormente gli sforzi della banca centrale per frenare le aspettative inflazionistiche.
Péter Virovácz, analista senior di ING, ha affermato che il mercato ungherese ha bisogno di un messaggio positivo molto serio sull’accordo sui fondi dell’UE, che potrebbe porre fine all’avversione al rischio.
Fonte: Portoflio.hu