Sintesi Esecutiva:
La giornata del 13 maggio 2025 ha delineato un quadro economico complesso per l’Ungheria. Le principali notizie economiche includono una revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL da parte della BERS, che riflette le vulnerabilità esterne e le incertezze negli investimenti chiave. Il governo ha annunciato nuove iniziative di stimolo, come il Programma di Capitale per l’Abitazione, pur segnalando la necessità di una potenziale stretta fiscale. Sul fronte normativo, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha intrapreso azioni nel settore assicurativo e una nuova legge mira a garantire l’accesso ai bancomat a livello nazionale. Le tensioni con l’Unione Europea rimangono un tema centrale, con discussioni a Bruxelles su come aggirare possibili veti ungheresi su sanzioni e adesione dell’Ucraina, e nuove segnalazioni di irregolarità nella gestione dei fondi UE. Nonostante la moderazione dell’inflazione, una crescita del PIL stagnante nel primo trimestre e rischi inflazionistici regionali invitano alla cautela. I mercati finanziari hanno mostrato segnali contrastanti, con una certa resilienza del mercato azionario ma anche con la consapevolezza dei rischi sottostanti.
PODCAST IN ITALIANO
- I. Scenario Macroeconomico e Prospettive:
- A. Revisione delle Previsioni di Crescita della BERS e Fattori Esterni:
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), nel suo rapporto “Regional Economic Prospects” pubblicato il 13 maggio 2025, ha significativamente rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL ungherese, portandole all’ 1,5% per il 2025, con una riduzione di 0,5 punti percentuali rispetto alle stime di febbraio. Per il 2026, la BERS prevede una crescita del 2,7%.1 Il rapporto ha inoltre indicato che la crescita nella più ampia regione dell’Europa Centrale e degli Stati Baltici è prevista al 2,4% nel 2025.3 Questa revisione al ribasso costituisce un segnale chiave del deterioramento delle aspettative economiche per l’Ungheria, dato il peso dell’istituzione.
Tra i fattori causali identificati dalla BERS figurano principalmente le pressioni esterne. Si prevede che l’economia ungherese sarà “pesantemente colpita” da dazi aggiuntivi sulle importazioni statunitensi, con un impatto diretto stimato in una riduzione dello 0,4% del PIL. I dazi sulle sole automobili dovrebbero rappresentare il 41% di queste perdite di produzione.2 Ciò è particolarmente preoccupante data la dipendenza dell’Ungheria dal settore automobilistico. L’accresciuta incertezza sulle prospettive di settori di investimento chiave come quello automobilistico e della produzione di batterie potrebbe avere un “effetto paralizzante” sulle decisioni di investimento. L’impatto benefico precedentemente previsto dall’avvio della produzione nel 2025 presso gli stabilimenti locali delle cinesi BYD e CATL e della tedesca BMW è ora probabilmente posticipato almeno al 2026.2 Anche una domanda esterna più debole e una politica monetaria più restrittiva sono state citate come ragioni del taglio delle previsioni.2
L’economia ungherese, fortemente orientata all’esportazione e con una marcata dipendenza dal settore automobilistico, si trova quindi esposta alle tensioni commerciali globali (dazi USA) e alla salute economica di partner chiave come la Germania. Il ritardo nei grandi progetti di Investimento Diretto Estero (IDE) (BYD, CATL, BMW) aggrava questa vulnerabilità. Sebbene un miglioramento significativo del sentiment degli investitori tedeschi a maggio, ben oltre le aspettative degli analisti 4, rappresenti un segnale positivo per l’Ungheria (essendo la Germania il suo principale partner commerciale), questo potrebbe non compensare completamente gli impatti negativi diretti dei dazi e dei ritardi negli investimenti in settori critici. La strategia industriale del governo ungherese si trova ad affrontare ostacoli significativi, rendendo ancora più cruciali gli sforzi di diversificazione e le strategie di mitigazione delle controversie commerciali. - B. Proiezioni per il Settore delle Costruzioni:
Un rapporto di ResearchAndMarkets.com, pubblicato il 13 maggio 2025, prevede che la produzione del settore edile ungherese subirà una contrazione in termini reali del 2% nel 2025. Tuttavia, lo stesso rapporto prospetta un tasso di crescita medio annuo del 4,7% tra il 2026 e il 2029.6 Il settore delle costruzioni è un importante contributore al PIL e all’occupazione; una sua flessione indica un raffreddamento economico più ampio e una riduzione degli investimenti.
Le ragioni della prevista flessione nel 2025 includono il calo dei permessi di costruzione (secondo l’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese, KSH: -4,7% su base annua nel 2024, dopo un -38,6% nel 2023), la riduzione degli investimenti nel settore, l’instabilità politica e un elevato disavanzo di bilancio.6 I futuri motori di crescita (2026-2029) sono identificati negli investimenti nelle infrastrutture di trasporto, nell’edilizia abitativa e nelle energie rinnovabili, inclusa la ripresa di progetti di trasporto e utility per 464,9 miliardi di HUF nel 2025 e il progetto della centrale nucleare Paks II.6
Il settore delle costruzioni affronta quindi sfide immediate che portano a una contrazione prevista, ma esiste una prospettiva ottimistica a medio termine legata a progetti su larga scala a partecipazione statale e a una ripresa degli investimenti. Il calo dei permessi di costruzione è un indicatore anticipatore del rallentamento. Un elevato disavanzo di bilancio e l’instabilità politica possono scoraggiare gli investimenti privati e portare alla sospensione o revisione di progetti governativi. Tuttavia, l’impegno del governo a riprendere i progetti bloccati e gli investimenti strategici a lungo termine (come Paks II e le infrastrutture di trasporto) sostiene le previsioni di crescita per il 2026-2029. L'”instabilità politica” citata come ostacolo 6 è una variabile cruciale; se persistesse, potrebbe compromettere le prospettive positive a più lungo termine. La ripresa del settore dipenderà fortemente dalla capacità del governo di gestire la situazione fiscale, garantire un ambiente politico stabile e favorevole agli investimenti e attuare con successo i progetti infrastrutturali pianificati. - C. Inflazione e Dati KSH:
L’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH) ha comunicato che l’inflazione di aprile 2025 è rallentata al 4,2% su base annua, il livello più basso degli ultimi cinque mesi. Anche l’inflazione di fondo è scesa al 5%.7 Si prevede che la politica governativa di controllo dei prezzi alimentari ridurrà l’inflazione dei prezzi dei generi alimentari di 2 punti percentuali.2 Nonostante questa moderazione in Ungheria, il rapporto della BERS del 13 maggio sottolinea che l’inflazione media nelle regioni BERS è nuovamente accelerata al 6,1% a febbraio 2025, con pressioni ora prevalentemente guidate dalla domanda, riflettendo politiche fiscali espansive e una forte crescita dei salari nominali.3
Il sito web del KSH il 13 maggio indicava una crescita del PIL dello 0,0% per il Q1 2025.8 Altri dati KSH mostravano un tasso di disoccupazione a marzo 2025 del 4,3% (non destagionalizzato) / 4,2% (destagionalizzato) e una variazione della produzione industriale dello 0,0%.8 Sebbene la moderazione dell’inflazione sia positiva, l’avvertimento regionale della BERS e la stagnazione del PIL nel Q1 suggeriscono una fragilità economica sottostante. La diminuzione dell’inflazione ungherese al 4,2% è uno sviluppo positivo, probabilmente aiutato da effetti base e misure governative specifiche (tetti ai prezzi alimentari). Tuttavia, una crescita del PIL dello 0,0% nel Q1 indica che l’economia non si sta espandendo, il che è preoccupante per l’occupazione, il reddito e gli investimenti. L’analisi regionale della BERS indica un’inflazione trainata dalla domanda legata alla politica fiscale e ai salari. Anche l’Ungheria ha registrato una significativa crescita salariale e spesa fiscale (ad esempio, costi di campagne 10, nuovi programmi 5). Se queste pressioni interne dal lato della domanda sono forti in Ungheria, o se l’inflazione regionale si riversa, l’attuale tendenza disinflazionistica potrebbe essere messa a repentaglio, specialmente se l’attività economica rimane debole. I responsabili politici si trovano di fronte a un delicato atto di equilibrio: stimolare la crescita senza riaccendere l’inflazione sarà impegnativo.
Tabella 1: Indicatori Economici Chiave (al 13 maggio 2025 o ultimi dati disponibili)
Indicatore | Valore | Fonte |
Previsione Crescita PIL 2025 (BERS) | 1,5% | 1 |
Previsione Crescita PIL 2026 (BERS) | 2,7% | 1 |
Crescita PIL Q1 2025 (KSH) | 0,0% | 8 |
Tasso di Inflazione Annuale (KSH, Aprile 2025) | 4,2% | 7 |
Tasso di Inflazione di Fondo (KSH, Aprile 2025) | 5,0% | 7 |
Tasso di Disoccupazione (KSH, Marzo 2025, dest.) | 4,2% | 8 |
Produzione Industriale (KSH, Marzo 2025, YoY) | 0,0% | 8 |
Previsione Produzione Edile 2025 (R&M) | -2,0% | 6 |
Obiettivo Deficit Bilancio 2025 (% del PIL) | 3,7% | 6 |
- II. Politiche Economiche Governative e Gestione Fiscale:
- A. Nuovi Programmi di Investimento e Sostegno:
È stato annunciato il Lakhatási Tőkeprogram (Programma di Capitale per l’Abitazione) con un budget di 300 miliardi di HUF, di cui due terzi destinati alla costruzione di alloggi a Budapest. La comunicazione è avvenuta tramite Buda Sándor, CEO di Nemzeti Tőkeholding.5 Inoltre, un nuovo programma di sostegno alle PMI (Programma Demján Sándor) con un budget potenziale di 155 miliardi di HUF è previsto per il lancio intorno al 20 maggio per le KKVs (PMI).5 Questi programmi rappresentano sforzi governativi significativi per stimolare settori cruciali per l’attività economica e l’occupazione. - B. Adeguamenti agli Schemi di Sussidio Immobiliare:
A causa di difficoltà di bilancio, il governo ha eliminato la maggior parte dei sussidi immobiliari, ad eccezione del “falusi csok” (sostegno all’abitazione nei villaggi) e del “babaváró” (prestito/sostegno per i neonati). Esiste la possibilità che i fondi di recupero dell’UE possano finanziare la ristrutturazione di circa 20.000 proprietà.11 Ciò segnala vincoli fiscali che costringono il governo a razionalizzare il suo esteso sistema di sussidi, suggerendo un cambiamento nelle priorità o nei meccanismi di finanziamento. - C. Dichiarazioni su Potenziali Correzioni di Bilancio:
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Nagy Márton, ha dichiarato che il governo è pronto ad apportare correzioni al bilancio dal lato della spesa, se necessario.5 Ciò indica la consapevolezza del governo di un potenziale slittamento fiscale (l’obiettivo di deficit per il 2025 è del 3,7% del PIL, rispetto a una stima del 4,5% nel 2024 6) e la sua volontà di tagliare la spesa per raggiungere gli obiettivi. Questo si allinea con l’osservazione della BERS sulle “politiche fiscali espansive” nella regione che contribuiscono all’inflazione.3 - D. Spese per Campagne di Comunicazione Governative:
Il governo ha speso oltre 8 miliardi di HUF per la campagna pubblicitaria “Magyarország meg tudja csinálni!” (“L’Ungheria ce la può fare!”) e ulteriori 2,5 miliardi di HUF per comunicare i risultati di una relativa consultazione nazionale.10 Questa significativa spesa pubblica per la comunicazione e la formazione del sentimento pubblico può essere oggetto di scrutinio nel contesto dei vincoli di bilancio.
Il governo sta quindi tentando un difficile equilibrio: lanciare nuovi e costosi programmi (abitazioni, PMI) mentre taglia i sussidi esistenti e segnala potenziali tagli alla spesa. Ciò avviene in un contesto di elevate spese per campagne di comunicazione e un impegnativo obiettivo di disavanzo di bilancio. L’economia mostra segni di stagnazione (0,0% PIL Q1) e affronta venti contrari (previsioni BERS). Il governo risponde con stimoli mirati, ma lo spazio fiscale è limitato. La significativa spesa per voci non di investimento come le campagne di comunicazione (10,5 miliardi di HUF totali) attira l’attenzione sulle priorità di allocazione delle risorse. L’avvertimento della BERS sulle politiche fiscali espansive a livello regionale 3 e il rapporto sulle costruzioni che cita un elevato disavanzo di bilancio come ostacolo 6 sottolineano la pressione esistente. Il successo di questo atto di equilibrio sarà cruciale e l’allocazione delle risorse, insieme alla capacità di raggiungere l’obiettivo di deficit senza danneggiare indebitamente la crescita, saranno aree chiave da monitorare. - III. Politica Monetaria, Regolamentazione Finanziaria e Settore Bancario:
- A. Multe della MNB al Settore Assicurativo:
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha imposto multe per un totale di 103 milioni di HUF a nove compagnie di assicurazione. Le sanzioni sono state comminate per problemi relativi a prodotti assicurativi di protezione del credito collettivo, citando specificamente un debole rapporto qualità-prezzo e problemi di supervisione e governance dei prodotti.11 L’elenco degli assicuratori multati include CIG Pannónia, Generali, Groupama, K&H, NN, Signal Iduna, Union Vienna e Uniqa.12 Ciò dimostra una vigilanza regolamentare attiva da parte della MNB nel settore finanziario. - B. Sviluppi Legislativi Riguardanti la MNB:
I partiti di governo stanno preparando una modifica della legge sulla banca centrale, che potrebbe aumentare il numero dei vicegovernatori della MNB a quattro. La Commissione Economica del Parlamento avrebbe discusso la questione il 13 maggio.5 Inoltre, è stata presentata una proposta legislativa che, secondo quanto riferito, non mira ad abolire le controverse fondazioni della MNB dell’era Matolcsy. Anzi, queste fondazioni dovrebbero essere esentate da alcuni divieti di attività. Ciò è degno di nota poiché il nuovo Governatore della MNB, Mihály Varga, ne aveva precedentemente avviato l’abolizione quando era Ministro delle Finanze.11 Le modifiche alla struttura della MNB possono influenzarne la governance, mentre la gestione delle fondazioni MNB è da tempo oggetto di dibattito pubblico. - C. Nuova Legge sull’Accessibilità dei Bancomat (Legge XVIII del 2025):
È stata approvata una nuova legge, la Legge XVIII del 2025 (Legge ATM), che obbliga i fornitori di servizi di pagamento a installare e gestire sportelli bancomat in ogni comune dell’Ungheria. Ciò segue un emendamento costituzionale che rende i pagamenti in contanti un diritto costituzionale. Il Governatore della MNB specificherà quali fornitori saranno responsabili per quali comuni e i criteri per l’installazione/operatività. I comuni dovranno fornire gratuitamente luoghi idonei. La mancata osservanza può comportare multe da 2 a 200 milioni di HUF. La legge aumenta anche il limite minimo di prelievo di contanti per transazione a 150.000 HUF (da 75.000 HUF).14 Si tratta di un intervento normativo significativo volto a garantire l’accesso al contante, che impone notevoli oneri operativi e di costo ai fornitori di servizi di pagamento.
La MNB sta quindi attivamente regolamentando il mercato finanziario (multe alle assicurazioni, attuazione della nuova legge ATM). Allo stesso tempo, la sua stessa governance (numero di vicepresidenti) e le decisioni controverse del passato (fondazioni) sono soggette ad azioni politiche e legislative che suggeriscono un grado di continuità o protezione per gli accordi precedenti, nonostante i cambiamenti nella leadership della MNB. L’aumento proposto dei vicepresidenti della MNB potrebbe essere interpretato in vari modi: potenziamento delle competenze o potenziale diluizione del potere o inserimento di figure politicamente allineate. La decisione di non abolire le fondazioni MNB, e persino di concedere loro esenzioni, nonostante la precedente posizione dell’attuale Governatore della MNB, è altamente significativa e suggerisce un forte sostegno politico affinché queste fondazioni continuino le loro attività. Ciò crea un quadro complesso: una MNB che applica le regole al mercato ma la cui struttura e questioni legacy sono modellate da considerazioni politiche correnti, il che potrebbe influenzare la fiducia del pubblico e la credibilità dell’istituzione. - IV. Relazioni Economiche Ungheria-UE:
- A. Fondi UE Congelati e Presunte Scappatoie:
Un articolo del Financial Times del 7 maggio (citato in 15) indicava che l’Ungheria sta tentando di riottenere l’accesso ai fondi UE congelati attraverso presunte scappatoie, causando preoccupazione tra undici stati membri dell’UE. L’accesso ai fondi UE è fondamentale per gli investimenti pubblici e lo sviluppo economico dell’Ungheria. - B. L’UE Valuta Misure per Aggirare Potenziali Veti Ungheresi:
Il 13 maggio, diverse fonti (Bloomberg, Financial Times, Stratfor, RBC-Ukraine, Kyiv Independent) hanno riferito che la Commissione Europea sta attivamente esplorando misure legali e finanziarie per aggirare potenziali veti ungheresi su decisioni chiave. Queste includono:
- Sanzioni contro la Russia: Le attuali sanzioni UE scadono alla fine di luglio e richiedono un rinnovo unanime. L’Ungheria ha minacciato un veto. L’UE sta valutando meccanismi come il voto a maggioranza qualificata per le estensioni, la conversione delle sanzioni in restrizioni commerciali (ad esempio, dazi), l’imposizione di controlli sui capitali per bloccare i flussi finanziari verso la Russia o l’utilizzo di restrizioni bilaterali.11
- Adesione dell’Ucraina all’UE: L’Ungheria ha anche ostacolato i progressi nei negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE, citando preoccupazioni per i diritti delle minoranze. L’UE sta esplorando scappatoie procedurali per far avanzare i negoziati aprendo singoli capitoli senza un consenso completo.16 Ciò rappresenta una significativa escalation delle tensioni tra l’UE e l’Ungheria, sottolineando la frustrazione per la posizione ungherese e l’importanza strategica di sostenere l’Ucraina.
- C. Problemi con Irregolarità nei Fondi UE:
Notizie del 13 maggio hanno evidenziato che quasi 10 miliardi di HUF di fondi UE sono andati persi a causa di progetti irregolari, con i contribuenti ungheresi che alla fine ne hanno coperto il costo. Ciò è stato paragonato al precedente scandalo Elios. Un altro rapporto menzionava l’uso da parte del governo di un “trucco” simile per i fondi UE relativi a una società legata a Rogán Antal.11 Queste accuse rafforzano le preoccupazioni dell’UE sulla corruzione e la corretta gestione dei fondi UE in Ungheria.
Lo stallo tra UE e Ungheria sta raggiungendo un punto critico. L’UE sta passando dall’esprimere preoccupazione alla pianificazione attiva di contromisure contro i potenziali veti dell’Ungheria, in particolare per quanto riguarda le sanzioni alla Russia e l’adesione dell’Ucraina. L’Ungheria ha costantemente utilizzato il suo potere di veto (o la minaccia di esso) su questioni di politica estera dell’UE. Con le sanzioni in scadenza e il processo di adesione dell’Ucraina che deve progredire, l’UE sembra perdere la pazienza. L’esplorazione di “soluzioni alternative” legali e procedurali 16 è un passo serio, che indica la volontà di isolare l’Ungheria su queste questioni se necessario. Allo stesso tempo, le continue segnalazioni di uso improprio dei fondi UE in Ungheria 11 forniscono un’ulteriore giustificazione per la ferma posizione dell’UE sulla condizionalità dello stato di diritto per i finanziamenti. Ciò crea una situazione ad alto rischio in cui l’Ungheria rischia un ulteriore isolamento all’interno dell’UE e potenziali ripercussioni finanziarie. - V. Sviluppi nei Settori Chiave:
- A. Mercato Energetico:
Il mercato elettrico ungherese sta affrontando sfide, caratterizzate da “elettricità gratuita a mezzogiorno e prezzi da incubo la sera”. Si sollevano interrogativi su chi pagherà per il successo delle energie rinnovabili, indicando problemi di bilanciamento della rete e di determinazione dei prezzi.5 Un esperto del Boston Consulting Group (BCG) ha anche evidenziato la necessità di risolvere un “trilemma energetico” e migliorare la comunicazione nel settore.11 Il progetto della centrale nucleare Paks II da 4,9 trilioni di HUF è menzionato come un investimento chiave a lungo termine che dovrebbe aumentare la quota del nucleare nel mix energetico ungherese entro il 2030.6 Portfolio.hu ha pubblicato un’intervista (Pletser Tamás) il 13 maggio in cui si afferma che l’Ungheria potrebbe teoricamente sganciarsi dai vettori energetici russi, ma c’è un significativo “intoppo”.5
La crescita delle energie rinnovabili, sebbene positiva per gli obiettivi ecologici, sta creando una significativa instabilità nel mercato elettrico ungherese (volatilità dei prezzi, problemi di rete). Ciò avviene mentre l’Ungheria è ancora alle prese con la sua dipendenza da fonti energetiche convenzionali (e spesso legate alla Russia) e investe pesantemente nel nucleare (Paks II). L’aumento della generazione da fonti rinnovabili (probabilmente solare) porta a prezzi molto bassi o addirittura negativi durante i periodi di picco di produzione (mezzogiorno). La mancanza di stoccaggio adeguato o di flessibilità della rete significa che questa energia a basso costo non può sempre essere efficacemente utilizzata o spostata. Durante i periodi di bassa produzione da fonti rinnovabili (sera), la dipendenza da fonti di generazione convenzionali, spesso più costose, porta a picchi di prezzo. Ciò crea lo scenario “energia gratuita a mezzogiorno, prezzi da incubo la sera” 5, ponendo sfide per i consumatori e la stabilità della rete. L’Ungheria necessita di investimenti significativi nella modernizzazione della rete, soluzioni di stoccaggio dell’energia e gestione della domanda per integrare efficacemente le energie rinnovabili e stabilizzare i prezzi. - B. Industria Automobilistica:
Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Szijjártó Péter, è intervenuto alla conferenza sull’industria automobilistica dell’Agenzia Ungherese per la Promozione degli Investimenti (HIPA) il 13 maggio.19 Come già notato, si prevede che i dazi statunitensi avranno un impatto significativo sul settore automobilistico ungherese, contribuendo a una riduzione dello 0,4% del PIL, con i soli dazi automobilistici responsabili del 41% di questa perdita di produzione.2 La BERS ha anche rilevato incertezze nel settore automobilistico che ritardano importanti investimenti.2 Le vendite europee di auto elettriche hanno registrato una crescita all’inizio del 2025 dopo tre trimestri di calo, sebbene Tesla abbia perso la sua posizione di leader di mercato in Europa e Cina.11 Il rappresentante del governo ungherese, Magyar Levente, ha annunciato che sono in corso trattative con produttori cinesi di veicoli elettrici per potenziali investimenti greenfield in Ungheria.11
L’Ungheria sta investendo massicciamente per diventare un hub di produzione di veicoli elettrici e batterie (attirando investimenti cinesi) in un momento in cui il mercato globale dei veicoli elettrici mostra una certa volatilità e, soprattutto, quando misure protezionistiche (dazi USA) minacciano direttamente il settore automobilistico. La strategia economica dell’Ungheria si basa pesantemente sull’attrazione di IDE nel settore automobilistico, sempre più focalizzati su veicoli elettrici e batterie (ad esempio, BMW, CATL, BYD e potenziali nuovi investitori cinesi 11). I dazi statunitensi 2 rappresentano una minaccia diretta a questa strategia. Il mercato dei veicoli elettrici stesso è dinamico (Tesla perde quote 11, Honda Canada ritarda gli investimenti in veicoli elettrici a causa del rallentamento del mercato e dei dazi statunitensi 20), aggiungendo un ulteriore livello di incertezza. Il futuro automobilistico dell’Ungheria è legato al successo della transizione ai veicoli elettrici e alla sua capacità di navigare nelle tensioni commerciali globali. - C. Farmaceutica (Richter Gedeon):
La società farmaceutica Gedeon Richter Plc. ha riportato risultati positivi per il Q1 2025, con una crescita dei ricavi in linea con le aspettative.11 Il 13 maggio, Richter ha anche annunciato il suo ingresso nel mercato statunitense dell’infertilità 21 e ha fatto annunci riguardanti transazioni con azioni proprie e altre “Informazioni Straordinarie”.22 Richter è una grande multinazionale ungherese e un attore chiave nel settore farmaceutico ad alto valore aggiunto.
In un contesto di più ampie incertezze economiche e revisioni negative per alcuni settori, Gedeon Richter fornisce notizie positive con solidi risultati del Q1 e una strategica espansione internazionale. La performance costante di Richter 11 dimostra la forza del suo core business. L’espansione in nuovi mercati redditizi come quello statunitense dell’infertilità 21 indica una strategia di crescita proattiva. Ciò contrasta con le prospettive più difficili per settori come l’edilizia o parti dell’industria automobilistica colpite da shock esterni. Il settore farmaceutico, e Richter in particolare, funge da importante pilastro di stabilità e crescita per l’economia ungherese. - VI. Istantanea dei Mercati Finanziari (13 Maggio 2025):
- A. Tasso di Cambio del Fiorino (HUF):
Il 13 maggio 2025, il tasso di cambio EUR/HUF era di 404,8300.23 Il tasso USD/HUF era di circa 364,30 (calcolato come 404,8300 / 1,1112 USD/EUR da 23; Forbes riportava 1 USD = 364,2987 HUF alle 11:37 UTC 24). Economx.hu ha anche riferito che il fiorino si stava “rafforzando”, sebbene non “energicamente” (acélosan).21 - B. Borsa di Budapest (BUX):
L’indice BUX è stato riportato a 93.813,5 punti, in rialzo dello +0,09% il 13 maggio (dato di apertura o prima mattinata da 22). Economx.hu ha riferito alle 18:11 che il “BUX ha nuovamente sfondato il soffitto di cristallo”, suggerendo un movimento positivo durante la giornata.21
Tra gli annunci societari chiave del 13 maggio 22: Gedeon Richter Plc. (transazioni con azioni proprie, informazioni straordinarie), Magyar Telekom Plc. (decisione del CdA sulla separazione dell’infrastruttura mobile passiva), 4iG Plc. (annuncio straordinario sull’aggiudicazione della gara VIMA, presentazione per roadshow), Graphisoft Park SE (nomina nuovo CEO). - C. Mercato dei Titoli di Stato:
Gli investitori in Buoni del Tesoro Premium Ungheresi (PMÁP) riceveranno 260 miliardi di HUF in capitale e interessi nella prossima settimana. Lo stock totale di PMÁP detenuto dal pubblico è di circa 5.000 miliardi di HUF.21 Il 13 maggio, l’Agenzia per la Gestione del Debito Pubblico (ÁKK) ha tenuto un’asta di buoni del tesoro scontati (DKJ). A fronte di un’emissione prevista di 30 miliardi di HUF, la domanda è stata quasi doppia, portando a una vendita aumentata di 40 miliardi di HUF. Il rendimento medio è stato del 6,33%.21 Il Bónusz Állampapír offriva il 7,36% e il FixMÁP il 6,67%.21
Tabella 2: Dati dei Mercati Finanziari (13 maggio 2025)
Indicatore | Valore | Fonte |
Tasso di Cambio EUR/HUF | 404,8300 | 23 |
Tasso di Cambio USD/HUF | ~364,30 | 23 |
Indice BUX (Valore, % Var. 13 Maggio) | 93.813,5; +0,09% | 21 |
Rendimento Medio DKJ a 3 mesi (Asta 13 Maggio) | 6,33% | 21 |
Rendimento Bónusz Állampapír (ult. disp.) | 7,36% | 21 |
Rendimento FixMÁP (ult. disp.) | 6,67% | 21 |
I mercati finanziari il 13 maggio riflettono una certa resilienza ma non segnalano una fiducia sfrenata. Mentre il BUX ha mostrato una certa forza e l’asta DKJ ha avuto successo, il rafforzamento del fiorino è stato modesto. L’imminente ingente pagamento dei PMÁP rappresenta un evento di liquidità il cui impatto sul mercato è ancora da vedere. Le notizie societarie positive (Richter [11, 21]; Magyar Telekom [22]) suggeriscono un certo ottimismo da parte degli investitori. Il successo dell’asta DKJ [21] a un rendimento del 6,33% indica un continuo appetito per il debito pubblico ungherese, sebbene a rendimenti relativamente elevati. Il pagamento di 260 miliardi di HUF per i PMÁP [21] è una somma significativa; il modo in cui questo denaro verrà reinvestito influenzerà le dinamiche di mercato. Il quadro macroeconomico generale (crescita lenta [2], avvertimento BERS [3]) fornisce uno sfondo che induce alla riflessione su qualsiasi ottimismo di mercato.
- VII. Altre Notizie Economiche Rilevanti:
- A. Divieto di Specifiche Bevande Energetiche per i Giovani:
È stato annunciato un divieto su alcune bevande energetiche per i giovani in Ungheria, con numerosi ingredienti inseriti in un elenco di sostanze proibite.5 Si tratta di una misura di sanità pubblica con implicazioni economiche per produttori, distributori e rivenditori. - B. Miglioramenti al Trasporto Pubblico di Budapest:
La società di trasporto pubblico di Budapest (BKK) ha annunciato che i servizi della metropolitana funzioneranno fino a tarda notte a partire dall’estate.5 Ciò può avere impatti economici positivi sostenendo l’economia notturna e migliorando la mobilità.
Queste notizie, apparentemente minori, riflettono temi più ampi di intervento governativo che modella l’attività economica attraverso la regolamentazione e la fornitura di servizi. Il divieto delle bevande energetiche 5 è guidato da preoccupazioni di sanità pubblica ma influenzerà le imprese del settore. L’estensione dell’orario della metropolitana 5 è un miglioramento del servizio pubblico che può stimolare l’attività economica a Budapest. - Considerazioni Conclusive:
Il 13 maggio 2025 ha presentato un quadro economico complesso per l’Ungheria. Se da un lato si sono registrati alcuni sviluppi positivi a livello microeconomico, come i solidi risultati aziendali di Richter e il successo delle aste del debito, le prospettive macroeconomiche sono state temperate dalla revisione al ribasso della crescita del PIL da parte della BERS, che ha evidenziato vulnerabilità esterne come i dazi statunitensi e le incertezze in settori di investimento chiave. La politica governativa ha mostrato un duplice approccio, lanciando nuove misure di stimolo pur segnalando una stretta fiscale. Le tensioni con l’UE sono rimaste un importante sottofondo, con potenziali implicazioni per i finanziamenti e la posizione internazionale. L’inflazione ha continuato a moderarsi, ma la stagnazione economica sottostante (0,0% PIL Q1) e i rischi inflazionistici regionali richiedono cautela. La giornata ha sottolineato le sfide che l’Ungheria deve affrontare nel navigare i venti contrari dell’economia globale, gestendo al contempo le pressioni fiscali interne e le complesse relazioni con l’UE.
FONTI
- bbj.hu, accessed May 13, 2025, https://bbj.hu/economy/statistics/analysis/ebrd-puts-hungary-gdp-growth-at-1-5-in-2025-2-7-in-2026/#:~:text=The%20European%20Bank%20for%20Reconstruction,Prospects%20report%20released%20on%20Tuesday.
- EBRD forecasts Hungary’s GDP will grow by 1.5% in 2025 and 2.7% in 2026, accessed May 13, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/ebrd-forecasts-hungary-s-gdp-will-grow-by-1-5-in-2025-and-2-7-in-2026
- EBRD cuts growth forecasts amid surging trade policy uncertainty, accessed May 13, 2025, https://www.ebrd.com/home/news-and-events/news/2025/rep-may-25.html
- Nagyon jó hír jött Európa legnagyobb gazdaságából – Portfolio.hu, accessed May 13, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250513/nagyon-jo-hir-europa-legnagyobb-gazdasagabol-760733?amp
- Gazdaság – Portfolio.hu, accessed May 13, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag
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