La produzione annuale del settore automobilistico ungherese, un motore (se vuoi scusare il gioco di parole) della crescita industriale, è aumentata del 22% a settembre, riprendendo bruscamente dal mese precedente, secondo quanto riporta la seconda stima dei dati rilasciati il 13 novembre dall’Ufficio centrale di statistica (KSH). La produzione del settore, che rappresenta circa il 29% della produzione totale, era cresciuta solo dell’1,8% su base annua ad agosto.
Anche la produzione del settore informatico, elettronico e delle apparecchiature ottiche, che rappresenta circa il 14% della produzione manifatturiera, è aumentata a settembre, del 26,1%.
Anche la produzione di prodotti alimentari, bevande e tabacco è aumentata del 10%. La lavorazione, conservazione e produzione di prodotti a base di carne, che rappresentano il peso maggiore (25%), sono aumentate del 12,3%, mentre la produzione di bevande, il secondo gruppo più significativo è aumentata del 5,8%. La produzione è diminuita in un solo gruppo, nella fabbricazione di prodotti di tabacco di peso ridotto (del -9,0%). Il settore genera circa l’11% della produzione manifatturiera.
La produzione dell’industria energetica (elettricità, gas, vapore e fornitura di aria condizionata) è diminuita del 4,7% rispetto al valore dell’anno precedente.
Complessivamente, in Ungheria il settore industriale è cresciuto dell’11,1% su base annua a settembre, ha affermato KSH, confermando i dati pubblicati in prima lettura dei dati l’8 novembre.
La produzione industriale è cresciuta in ogni regione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La maggiore crescita del volume (25%) è stata registrata nella Transdanubio occidentale mentre aumenti di volume tra lo 0,9 e il 15,7% sono stati misurati nelle altre regioni.
In Italia i dati ISTAT pubblicati l’11 novembre 2019mostrano una flessione negativa: l’indice diminuisce dello 0,4% sul mese precedente e del 2,1% su base annua.
Si legge nel commento ai dati sulla produzione industriale che prosegue, nel mese di settembre, la fase di flessione dei livelli della produzione industriale, che mostra un calo congiunturale anche nel complesso del terzo trimestre.
In termini tendenziali, nel mese di settembre, l’indice corretto per gli
effetti di calendario risulta in calo per il settimo mese consecutivo.
A livello settoriale si conferma il maggiore dinamismo dei beni di
consumo, il solo comparto in crescita in termini sia congiunturali sia tendenziali. Anche nella media dei primi nove mesi dell’anno la produzione è calata, sia in termini grezzi sia al netto degli effetti di calendario.
Fonti: bbj.hu | ksh.hu | istat.it