L'impatto dell'adozione dell'euro in Ungheria e la lezione appresa dalla recente transizione della Croazia. Scopri come i benefici e le sfide si intrecciano, influenzando prezzi, turismo e economie locali.

Secondo il governatore della banca centrale ungherese Matolcsy, l'Ungheria non dovrebbe prendere in considerazione l'adozione dell'euro prima del 2030

In un'assemblea generale straordinaria del 29 Novembre 2022, gli azionisti di Graphisoft Park hanno incaricato il consiglio di adottare misure che consentano alle azioni della società di essere negoziate in euro invece che in fiorini, secondo le risoluzioni del general meeting pubblicate sul sito web della Borsa di Budapest.

Il settore IT è stato uno dei primi a vedere i datori di lavoro proteggere i propri dipendenti dagli effetti del deterioramento del tasso di cambio del fiorino e dall'impatto di un'inflazione senza precedenti con salari fissati e pagati in euro

Il governo ungherese consente alle aziende in Ungheria di pagare le imposte sulla società anche in euro o in dollari.

Il fiorino mostra una forte svalutazione, oggi la quotazione ha superato quota 400 fiorini. Il sentiment internazionale è migliorato nel pomeriggio di oggi, lunedì 7 marzo, con l'euro che è sceso sotto quota 393. Fare previsioni é oltremodo complesso e lo scenario incerto. Non è ancora chiaro cosa fermerà l'indebolimento del fiorino. La banca nazionale ha cercato di mantenersi in linea con la propria politica restrittiva per proteggere il fiorino anche nei confronti delle altre valute. Dalla recenti dichiarazioni la banca centrale afferma di voler cercare di evitare l'aggravarsi del deprezzamento del fiorino. L'attenuazione della situazione bellica potrebbe portare un significativo miglioramento, ma non c'è ancora alcuna prospettiva in tal senso.

Che cosa succede al fiorino nel 2020? ING prevede un forte indebolimento sia verso l'euro (Tasso di cambio superiore a 340 HFU, 345 HFU per un euro ed anche verso il dollaro (cnf. andamento nel grafico). Niente panico per la Banca nazionale d'Ungheria (MNB) che crede nei deboli benefici valutari dell'economia.

Il governatore della Banca Nazionale d'Ungheria György Matolcsy afferma che l'introduzione dell'euro sia stato un errore in un articolo pubblicato dal Financial Times e che sia giunto il momento di cercare una via d'uscita dalla "trappola" dell'euro.