Sintesi Economica Ungherese: Analisi del 4 Giugno 2025

I. Sommario Esecutivo: Panorama Economico Ungherese al 4 Giugno 2025

Nella giornata del 4 giugno 2025, l’economia ungherese ha presentato un quadro complesso e variegato, caratterizzato da una stagnazione nel primo trimestre dell’anno, persistenti pressioni inflazionistiche e un acceso dibattito sulle politiche fiscali e sulle relazioni con l’Unione Europea. Le notizie economiche chiave della giornata hanno incluso la pubblicazione dei dati definitivi sul Prodotto Interno Lordo (PIL) del Q1 2025, che hanno confermato una sostanziale stagnazione 1, e la diffusione di previsioni di crescita divergenti per il resto del 2025 e per il 2026 da parte di varie istituzioni come l’OCSE 3 e analisti di settore.5 Parallelamente, si sono registrate importanti dichiarazioni governative riguardanti la situazione finanziaria del comune di Budapest 6 e la politica energetica nazionale.8 La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto una posizione di cautela nella sua politica monetaria 10, in un contesto di fragilità del tasso di cambio del Fiorino (HUF).12 Un ulteriore elemento di rilievo è stato il rinvio di una discussa proposta di legge 13, con potenziali ripercussioni sul clima degli investimenti e sui rapporti con l’UE.14

La confluenza di questi fattori – una performance del PIL deludente nel primo trimestre, previsioni di crescita riviste e talvolta contrastanti, e continui dibattiti politici interni ed esterni – ha generato un alone di significativa incertezza sulle prospettive economiche dell’Ungheria a breve e medio termine. La stagnazione del Q1 1 rappresenta un dato di fatto sulla debolezza corrente. Le diverse stime di crescita per il 2025, che spaziano da un modesto 0,8% 12 fino all’1,8% 15, evidenziano una mancanza di consenso e un’elevata aleatorietà tra gli analisti. Le tensioni politiche, come quelle sulla gestione finanziaria di Budapest 6 e il rinvio della legge sui gruppi finanziati dall’estero 13, aggiungono ulteriori livelli di imprevedibilità. Infine, le relazioni con l’UE, in particolare per quanto riguarda i fondi congelati 14 e le potenziali sanzioni energetiche 9, introducono incertezze esterne. Di conseguenza, il tema dominante non è una chiara ripresa o un declino, bensì un periodo di marcata instabilità.

PODCAST IN ITALIANO

II. Clima Macroeconomico e Proiezioni

A. Prodotto Interno Lordo: Performance del Q1 e Prospettive Riviste per il 2025-2026

L’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH) ha confermato che la performance economica nel primo trimestre del 2025 è rimasta stagnante su base grezza, registrando una contrazione dello 0,4% su base annua secondo i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario. Rispetto al trimestre precedente, il PIL è diminuito dello 0,2% 1, segnalando un avvio d’anno difficoltoso.

I principali freni alla crescita del PIL nel Q1 sono stati l’industria, con un calo del 3,9% su base annua (manifatturiero -4,6%), e le costruzioni (-5,1% su base annua). Il calo nella produzione di apparecchiature elettriche è stato un fattore determinante, sebbene la produzione di computer e prodotti elettronici e ottici abbia registrato una flessione più contenuta.1 Anche il settore agricolo ha subito una lieve contrazione (-0,7% su base annua).1 Al contrario, i servizi hanno fornito un modesto contributo positivo, crescendo complessivamente dell’1,1% su base annua. I settori trainanti all’interno dei servizi sono stati l’istruzione (+3,5%), le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (+3,1%), la sanità e l’assistenza sociale (+2,4%) e il commercio (+2,1%).1 Dal lato della spesa, i consumi delle famiglie sono aumentati del 4,1% nel Q1, ma la formazione lorda di capitale fisso è crollata del 10,1%. Anche le esportazioni nette hanno avuto un impatto negativo sul PIL.2

Le previsioni di crescita per il 2025 sono variegate:

  • Penzcentrum.hu prevede una crescita del PIL al massimo dello 0,8% per il 2025, citando condizioni esterne sfavorevoli nonostante la ripresa dei consumi.12
  • Gli analisti di Erste e OTP hanno ulteriormente ridotto le loro stime, suggerendo che anche una crescita dell’1% per il 2025 potrebbe essere irraggiungibile a causa del debole inizio d’anno.5
  • L’OCSE, nel suo ultimo Economic Outlook, proietta una crescita del PIL ungherese dello 0,9% per il 2025.3 International Banker cita anche l’OCSE con una stima del 2,1% per il 2025 15, sebbene le fonti più dirette 3 indichino lo 0,9%. La Commissione Europea prevede un +1,8% per il 2025.15
  • Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima una crescita reale del PIL dell’1,4% per il 2025.17

Per il 2026, l’OCSE prevede un’accelerazione della crescita al 2,4% 3, mentre la Commissione Europea stima un +3,1%.15

I dati del Q1 2 rivelano una preoccupante divergenza: i consumi delle famiglie sono in aumento, ma gli investimenti sono in caduta libera. Questo schema, con consumi in crescita e investimenti in calo, suggerisce che, sebbene i consumatori possano sentirsi leggermente più fiduciosi o beneficiare dell’aumento dei salari, le imprese stanno frenando le spese per investimenti. Tale dinamica non è sostenibile per una crescita robusta a lungo termine, che richiede un solido apporto degli investimenti. Un recupero trainato esclusivamente dai consumi, specialmente se alimentato da una crescita salariale non accompagnata da aumenti di produttività, può generare pressioni inflazionistiche e squilibri esterni. Il drastico calo degli investimenti è un segnale d’allarme per la futura capacità produttiva e la competitività, potenzialmente legato agli alti tassi di interesse 10, all’incertezza sui fondi UE 14 o alle prospettive economiche generali.

Le modeste previsioni di crescita per il 2025, che variano dallo 0,8% all’1,8% a seconda delle fonti, dopo la stagnazione del Q1, evidenziano un percorso di ripresa molto fragile. Le revisioni al ribasso da parte degli analisti locali 5 suggeriscono che i rischi al ribasso si stanno materializzando. La dipendenza da una “migliore domanda e grandi progetti di investimento diretto estero nel settore manifatturiero” per la crescita delle esportazioni 15 rende l’economia vulnerabile ai rallentamenti economici globali o ai cambiamenti nei flussi di IDE. Se gli investimenti rimangono deboli, la capacità interna di guidare la crescita sarà limitata, rendendo l’economia più suscettibile agli shock esterni.

B. Pressioni Inflazionistiche e Dinamiche del Tasso di Cambio del Fiorino

Penzcentrum.hu prevede un tasso di inflazione medio annuo del 4,7% per il 2025. Sebbene il rallentamento della crescita salariale e l’andamento dei prezzi del petrolio siano visti come fattori moderatori, la componente “C inflazionistica” (probabilmente riferita all’inflazione di fondo o persistente) continua a esercitare una pressione svalutativa sul Fiorino rispetto all’Euro.12 L’OCSE proietta un IPC al 4,9% nel 2025, in calo al 3,6% nel 2026 3, e l’FMI stima una variazione dei prezzi al consumo del 4,9% nel 2025.17 La decisione della MNB di mantenere invariati i tassi a maggio 2025 è stata motivata dal fatto che l’inflazione rimaneva vicina al limite superiore della banda di tolleranza della banca centrale (aprile 2025: inflazione headline 4,2%, core 5,0%).10

Per quanto riguarda il tasso di cambio del Fiorino, Penzcentrum.hu prevede che il cross EUR/HUF raggiungerà quota 415 entro la fine del 2025 e 420 entro la fine del 2026, citando la continua pressione svalutativa dovuta al differenziale di inflazione.12 L’articolo nota anche che il Fiorino non ha iniziato bene la giornata di mercoledì (4 giugno) e deve affrontare una risalita.12 I tassi di cambio riportati da varie fonti il 4 giugno 2025 erano: EUR 403,31 e USD 352,94 7; EUR 403,17 e USD 352,81 18; USD/HUF 355,24.8 Un dato precedente di aprile riportava EUR 403,83.19

La costante previsione di deprezzamento del Fiorino 12, direttamente collegata al differenziale di inflazione tra l’Ungheria e l’Eurozona, evidenzia una sfida macroeconomica fondamentale. Finché l’inflazione ungherese supererà significativamente quella dell’Eurozona, il Fiorino rimarrà probabilmente sotto pressione, con ripercussioni sui costi delle importazioni, sulla pianificazione aziendale e sul valore dei risparmi. Questo divario inflazionistico erode il potere d’acquisto del Fiorino rispetto all’Euro, e i mercati, anticipando tale dinamica, esercitano una pressione al ribasso, creando un ciclo in cui un Fiorino più debole può alimentare ulteriormente l’inflazione attraverso l’aumento dei prezzi all’importazione.

La decisione della MNB di mantenere i tassi al 6,5% 10 nonostante la stagnazione economica 1 sottolinea il difficile compromesso che deve affrontare. Tagliare i tassi per stimolare la crescita potrebbe esacerbare l’inflazione e la debolezza del Fiorino. Mantenere tassi elevati per combattere l’inflazione e sostenere la valuta rischia di frenare ulteriormente l’attività economica e gli investimenti. La MNB dà quindi priorità alla lotta all’inflazione e alla stabilità valutaria rispetto alla stimolazione della crescita immediata, riflettendo la gravità della sfida inflazione/valuta.

C. Mercato del Lavoro: Occupazione e Tendenze Salariali

Il tasso di disoccupazione in Ungheria ad aprile 2025 si è attestato al 4,4%. Nel periodo mobile febbraio-aprile 2025, il numero medio di occupati è stato di 4,673 milioni, con un tasso di disoccupazione del 4,4% (217.000 disoccupati) 20, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione per la fascia di età 15-64 anni è stato del 75,0% nel periodo febbraio-aprile 2025.20 Portfolio.hu menziona “stipendi mensili da 3 milioni di fiorini in arrivo in Ungheria”, suggerendo l’esistenza di una fascia di redditi elevati.6 L’OCSE prevede una crescita dei consumi privati del 5,4% nel 2025, sostenuta dalla crescita dei salari reali 3, e International Banker nota consumi supportati da un mercato del lavoro forte e salari in aumento.15 Il Primo Ministro Orbán aveva precedentemente delineato importanti aumenti salariali per insegnanti, medici e operatori sanitari, e un aumento del salario minimo del 9% nel 2025.23 Il salario minimo è aumentato a 290.800 HUF e il salario minimo garantito a 348.800 HUF dal 1° gennaio 2025.24

Mentre la disoccupazione complessiva rimane relativamente stabile e bassa 20, la menzione di “stipendi da 3 milioni di HUF” 6 accanto a significativi aumenti nel settore pubblico e del salario minimo 23 indica potenziali pressioni salariali e, forse, crescenti disparità di reddito. Questo potrebbe alimentare i consumi, come notato dall’OCSE 3, ma anche contribuire all’inflazione se non accompagnato da un aumento della produttività. Se la crescita salariale diffusa supera la produttività, può portare a un’inflazione trainata dalla domanda, complicando ulteriormente il compito della MNB e potenzialmente erodendo la competitività se i costi unitari del lavoro aumentano troppo rapidamente.

Nonostante una disoccupazione stabile, la combinazione di un mercato del lavoro forte 15, l’invecchiamento della popolazione e le esigenze specifiche di alcuni settori potrebbe comunque portare a carenze di manodopera o disallineamenti di competenze, in particolare con la (eventuale) ripresa dell’economia o l’avvio di nuovi progetti di IDE. Nuovi investimenti, soprattutto IDE nel settore manifatturiero 15, richiederanno manodopera qualificata. Se l’offerta di lavoro interna non riesce a soddisfare questa domanda a causa di divari di competenze o fattori demografici, ciò potrebbe limitare la crescita o spingere ulteriormente al rialzo i salari.

D. Orientamento della Politica Monetaria: Contesto del Tasso di Base della MNB

La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto il suo tasso di interesse di riferimento al 6,50% nella riunione del 27 maggio 2025, per l’ottava riunione consecutiva senza variazioni. Anche il tasso sui depositi overnight (5,5%) e il tasso sui prestiti collateralizzati (7,5%) sono rimasti invariati.10 La decisione ha riflesso una continua cautela, dato che l’inflazione è rimasta vicina al limite superiore della banda di tolleranza della banca centrale (aprile 2025: inflazione headline 4,2%, core 5,0%).10 La MNB ha ribadito il suo impegno per una politica monetaria restrittiva al fine di ancorare le aspettative di inflazione e garantire la stabilità dei prezzi a lungo termine.10 La prossima decisione sui tassi di interesse è prevista per il 24 giugno 2025.10 I modelli di Trading Economics prevedono che il tasso di base si attesterà intorno al 5,00% nel 2026.10

La costante decisione della MNB di mantenere invariati i tassi nonostante la stagnazione economica 1 e la debolezza degli investimenti 2 segnala chiaramente che la sua principale preoccupazione rimane il contenimento dell’inflazione 10 e il sostegno al Fiorino. Ciò implica l’accettazione di una crescita a breve termine più lenta come compromesso necessario per raggiungere la stabilità macroeconomica. Con un’inflazione ancora al di sopra dell’obiettivo e vulnerabilità esterne presenti (ad esempio, debolezza del Fiorino, dipendenza dalla domanda esterna), la MNB ha uno spazio di manovra limitato per allentare significativamente la politica monetaria nel breve termine senza rischiare una recrudescenza dell’inflazione o un ulteriore deprezzamento della valuta. La prevista graduale diminuzione dei tassi entro il 2026 10 suggerisce un percorso lungo e cauto.

Tabella 1: Principali Indicatori Macroeconomici e Previsioni per l’Ungheria (al 4 giugno 2025)

IndicatoreValore/PrevisioneFonte(i) / Data Previsione/Dato
Crescita PIL Q1 2025 (YoY, agg.)-0,4%KSH 1
Crescita PIL Q1 2025 (QoQ, agg.)-0,2%KSH 1
Previsione PIL 2025 (Annuale)0,8% (max)Penzcentrum 12
Previsione PIL 2025 (Annuale)<1,0% (rischio)Analisti Erste/OTP 5
Previsione PIL 2025 (Annuale)0,9%OCSE 3
Previsione PIL 2025 (Annuale)1,4%FMI 17
Previsione PIL 2025 (Annuale)1,8%CE (via 15)
Previsione PIL 2026 (Annuale)2,4%OCSE 3
Previsione PIL 2026 (Annuale)3,1%CE (via 15)
Inflazione (IPC) Previsione 20254,7% (media)Penzcentrum 12
Inflazione (IPC) Previsione 20254,9%OCSE 3, FMI 17
Inflazione (IPC) Previsione 20263,6%OCSE 3
EUR/HUF Previsione fine anno 2025415Penzcentrum 12
EUR/HUF Previsione fine anno 2026420Penzcentrum 12
Tasso di Disoccupazione (Apr 2025)4,4%KSH 20
Tasso di Base MNB (27 Mag 2025)6,50%MNB 10

III. Politica Fiscale e Iniziative Economiche Governative

A. Tensione Finanziaria di Budapest e Dialogo con il Governo Centrale

Il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha dichiarato che altri 15 miliardi di fiorini vengono “sottratti dalle tasche di Budapest”. Tale affermazione è contestata dal Ministero dell’Economia Nazionale (NGM), che sostiene si tratti semplicemente della correzione di una carenza nella regolamentazione fiscale.6 Gulyás Gergely, Ministro della Presidenza del Consiglio, ha riconosciuto la “situazione che si è sviluppata a Budapest” e ha affermato che il governo è pronto ad aiutare, ma ciò richiederebbe un audit delle operazioni della capitale, attribuendo i problemi finanziari della città a errori di gestione da parte dell’amministrazione comunale.7 Portfolio.hu riporta anche che il governo sostiene che Budapest sia “in bancarotta” ma è pronto ad assisterla.22 Il governo ha designato Gulyás Gergely e Latorcai Csaba per negoziare con il comune di Budapest.7 La portavoce del governo, Vitályos Eszter, è stata citata da Telex.hu 18 con un titolo che suggerisce abbia affermato che i comuni “piangono e si lamentano”. Economx.hu riporta che Gergely Karácsony ritiene che i soldi di Budapest finiscano agli oligarchi, mentre Nagy Márton (Ministro dello Sviluppo Economico) accusa il sindaco di mentire.25

Il conflitto tra il governo centrale e l’amministrazione di Budapest, guidata dall’opposizione, non è solo retorica politica; ha implicazioni finanziarie tangibili per la capitale, che potrebbero influenzare i servizi pubblici, gli investimenti e l’attività economica complessiva nel principale polo economico dell’Ungheria. L’offerta di aiuto da parte del governo, subordinata a un audit 7, può essere interpretata tanto come una mossa politica quanto come una genuina offerta di assistenza. Questo crea un ambiente di sfiducia e conflitto, che difficilmente favorisce una gestione finanziaria efficiente o soluzioni cooperative. La disputa sulle finanze di Budapest e la posizione del NGM sull’imposta locale sulle attività produttive (vedi sezione successiva) potrebbero riflettere una più ampia tendenza del governo centrale a consolidare il controllo fiscale e a ridurre l’autonomia finanziaria dei comuni, specialmente quelli guidati dall’opposizione.

B. Sviluppi Legislativi Chiave: Legge sui Gruppi Finanziati dall’Estero e Imposta sulle Attività Produttive

Il partito di governo ungherese, Fidesz, ha posticipato un dibattito parlamentare e il voto, originariamente previsti per metà giugno, sulla legislazione relativa alla trasparenza dei gruppi finanziati dall’estero. Il rinvio è alla sessione autunnale a causa delle numerose proposte presentate.13 Questa legge ha suscitato proteste e critiche da parte dei media europei e del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, che ha citato preoccupazioni per violazioni dei diritti umani e la repressione del dissenso politico.13 Il Primo Ministro Orbán si era impegnato a contrastare i finanziamenti esteri a media indipendenti, politici dell’opposizione e ONG.13 La Commissione Europea considera questo disegno di legge una potenziale violazione del diritto dell’UE e dei diritti fondamentali, e ha congelato fondi per 18 miliardi di euro destinati all’Ungheria a causa di violazioni dello stato di diritto.14

Per quanto riguarda l’imposta locale sulle attività produttive (iparűzési adó), il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha confermato a HVG.hu che non intende modificare l’emendamento attualmente all’esame del parlamento, affermando che la modifica è “equa e rimarrà tale” 5, nonostante le “voci contrarie”.

Il rinvio della legge sui gruppi finanziati dall’estero 13 potrebbe essere una mossa strategica per disinnescare le critiche immediate (specialmente sotto l’esame dell’UE 14) e potenzialmente affinare il testo, oppure una ritirata tattica temporanea di fronte alle pressioni interne e internazionali. La sua forma finale e la sua approvazione avranno un impatto significativo sulla società civile, sulla libertà dei media e sulle già tese relazioni con l’UE. L’insistenza del NGM nel procedere con l’emendamento sull’imposta locale sulle attività produttive, nonostante le apparenti obiezioni 5, rafforza il tema della centralizzazione fiscale. Le modifiche a questa imposta, una fonte di entrate chiave per i comuni, possono alterare significativamente la loro capacità finanziaria e la loro dipendenza dal governo centrale.

C. Infrastrutture Strategiche: il Collegamento Ferroviario con l’Aeroporto di Ferihegy

Il Ministro Nagy Márton ha annunciato il rilancio del progetto di collegamento ferroviario con l’aeroporto di Ferihegy, rimasto in sospeso per alcuni anni. Una differenza fondamentale è che l’investimento verrebbe realizzato almeno in parte in concessione.5 Il Ministro ha suggerito che il coinvolgimento di investitori cinesi sarebbe logico, soprattutto perché Mészáros Lőrinc e i suoi partner cinesi si stanno avvicinando al completamento del progetto ferroviario Budapest-Belgrado.5

Il rilancio del collegamento ferroviario con l’aeroporto tramite un modello di concessione, con un forte accenno al coinvolgimento cinese 5, segnala un potenziale cambiamento nella strategia ungherese per il finanziamento di grandi progetti infrastrutturali. Ciò potrebbe essere determinato dalla necessità di fonti di finanziamento alternative, date le tese relazioni con l’UE e i fondi congelati, e si allinea con la politica ungherese di “Apertura a Est”. Questo ha implicazioni geopolitiche più ampie, potendo aumentare l’influenza economica cinese in Ungheria e nell’Europa centrale, oltre a implicazioni economiche riguardanti il debito, gli standard e il controllo a lungo termine delle infrastrutture critiche.

IV. Performance Economica Settoriale

A. Settori Industriale e delle Costruzioni: Revisione del Q1

I dati KSH del Q1 2025 indicano che la performance industriale è diminuita del 3,9% su base annua, con il manifatturiero in calo del 4,6%. La produzione di apparecchiature elettriche è stata il principale contributore al declino.1 Il valore aggiunto del settore delle costruzioni è stato inferiore del 5,1% su base annua nel Q1 2025.1 Questi settori hanno rappresentato un freno significativo per il PIL complessivo nel Q1.1 International Banker nota che la debole performance industriale in settori chiave, tra cui industria e costruzioni, ha pesato sulle prospettive economiche del paese.15

I forti cali del Q1 sia nell’industria che nelle costruzioni 1, in particolare nel manifatturiero e in sottosettori chiave come le apparecchiature elettriche, suggeriscono qualcosa di più di un semplice rallentamento ciclico. Ciò potrebbe indicare problemi strutturali più profondi, una competitività in calo, o l’impatto degli alti prezzi dell’energia 5, la riduzione degli investimenti 2 e un potenziale indebolimento della domanda esterna per le esportazioni ungheresi.15

B. Settore dei Servizi: Motori di Crescita e Sfide

Nel Q1 2025, il valore aggiunto lordo dei servizi è aumentato dell’1,1% su base annua. Le aree di crescita chiave sono state: istruzione (+3,5%), attività artistiche, di intrattenimento e altri servizi (+3,1%), sanità e assistenza sociale (+2,4%), commercio (+2,1%), alloggio e ristorazione (+1,7%), trasporti e magazzinaggio (+1,6%).1 Tuttavia, le transazioni di informazione/comunicazione e immobiliari sono diminuite entrambe dello 0,1%, e la pubblica amministrazione dell’1,2%.1 I servizi, in particolare il commercio, sono stati i principali contributori positivi al PIL nel Q1.1

Sebbene il settore dei servizi abbia fornito l’unico impulso positivo al PIL nel Q1 1, la crescita non è uniforme. Settori come l’istruzione e la sanità, spesso con un significativo coinvolgimento o finanziamento pubblico, stanno performando bene, insieme al commercio e al tempo libero orientati al consumatore. Tuttavia, servizi chiave orientati alle imprese come ICT e immobiliare sono in stagnazione o in calo, il che potrebbe essere un indicatore anticipatore di una più ampia cautela da parte delle imprese.

C. Settore Retail: Condizioni Attuali e Prospettive

HVG.hu riporta che i recenti bilanci delle catene di vendita al dettaglio mostrano “alcuni profitti discreti e alcune perdite gigantesche”. I tetti ai prezzi e la sovrattassa sulla vendita al dettaglio sono stati dolorosi per i negozi sulla base dei rapporti del 2024.5 Aldi e SPAR starebbero subendo “colpi sempre più duri” a causa di “due prelievi governativi”.26 Il commercio (una componente dei servizi che include la vendita al dettaglio) è cresciuto del 2,1% su base annua nel Q1 2025.1

Mentre i volumi complessivi del commercio (inclusa la vendita al dettaglio) hanno mostrato una crescita nel Q1 1, le notizie di “perdite gigantesche” e le difficoltà per importanti catene come Aldi e SPAR 5 suggeriscono una significativa compressione della redditività. Ciò è probabilmente dovuto a una combinazione di fattori: interventi governativi (passati tetti ai prezzi, attuale sovrattassa sulla vendita al dettaglio), alti costi operativi (energia, salari) e intensa concorrenza.

D. Settore Energetico: Obiettivi di Indipendenza e Impatti delle Politiche UE

Il Ministro dell’Energia Lantos Csaba ha dichiarato che l’indipendenza energetica dell’Ungheria si sta rafforzando, ma i piani di Bruxelles (probabilmente riferiti alle sanzioni sull’energia russa) rappresentano un serio rischio.8 Uno studio della Fondazione Századvég (pubblicato il 26 maggio 2025, ma rilevante per la posizione governativa attuale a giugno) avverte che un proposto divieto UE su tutte le importazioni di energia russa potrebbe far raddoppiare i prezzi all’ingrosso del gas, rendendo finanziariamente insostenibile il sistema ungherese di contenimento dei prezzi delle utenze (rezsicsökkentés). L’Ungheria importa circa 7,5 miliardi di metri cubi di gas russo all’anno.9 Il Primo Ministro Orbán ha avvertito che un tale divieto potrebbe far aumentare i costi di riscaldamento per le famiglie ungheresi di 3,5 volte.9

La politica energetica dell’Ungheria è un punto critico. Il governo dà priorità alla sicurezza energetica e all’accessibilità attraverso la dipendenza dal gas russo e il suo schema di contenimento dei prezzi delle utenze.8 Tuttavia, ciò si scontra direttamente con gli sforzi più ampi dell’UE per ridurre la dipendenza dall’energia russa e imporre sanzioni. Questa divergenza crea significativi rischi economici e politici per l’Ungheria, ponendola di fronte a una difficile scelta tra aderire alla politica UE, rischiando una crisi interna dei prezzi dell’energia, o resistere, rischiando un ulteriore isolamento.

Tabella 2: Performance del PIL Ungherese nel Q1 2025 per Settori Chiave (Variazione % Anno su Anno, Dati Rettificati)

SettoreVariazione % Q1 2025 vs Q1 2024 (YoY, agg.)Fonte(i)
PIL Complessivo-0,4%KSH 1
Agricoltura-0,7%KSH 1
Industria (Totale)-3,9%KSH 1
<em>- Manifatturiero</em><em>-4,6%</em>KSH 1
Costruzioni-5,1%KSH 1
Servizi (Totale)+1,1%KSH 1
<em>- Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio</em><em>+2,1%</em>KSH 1
<em>- Trasporti e Magazzinaggio</em><em>+1,6%</em>KSH 1
<em>- Alloggio e Ristorazione</em><em>+1,7%</em>KSH 1
<em>- Informazione e Comunicazione</em><em>-0,1%</em>KSH 1
<em>- Attività Finanziarie e Assicurative</em><em>+1,3%</em>KSH 1
<em>- Attività Immobiliari</em><em>-0,1%</em>KSH 1
<em>- Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche</em><em>+0,9%</em>KSH 1
<em>- Pubblica Amministrazione</em><em>-1,2%</em>KSH 1
<em>- Istruzione</em><em>+3,5%</em>KSH 1
<em>- Sanità e Assistenza Sociale</em><em>+2,4%</em>KSH 1
<em>- Attività Artistiche, Intrattenimento, Altri Servizi</em><em>+3,1%</em>KSH 1

V. L’Ungheria nel Contesto dell’Unione Europea

A. Implicazioni della Proposta di Bilancio UE 2026

La Commissione Europea ha presentato la proposta di bilancio annuale dell’UE per il 2026 (per un totale di 193,26 miliardi di euro, più 105,32 miliardi di euro da NextGenerationEU). Le priorità chiave includono il sostegno all’Ucraina, la competitività, la migrazione, la sicurezza/difesa, gli investimenti strategici e la transizione verde/digitale.25 Il bilancio incoraggia la riprogrammazione dei fondi di coesione verso nuove priorità come competitività, difesa, alloggi accessibili, resilienza idrica e trasformazione dell’approvvigionamento energetico.25 Economx.hu 25 menziona che “Miliardi di miliardi potrebbero arrivare dall’UE” per l’Ungheria e che il Ministro István Nagy ha indicato fondi significativi per il sostegno agricolo nel ciclo 2021-27, con una posizione presa sull’Ucraina.

Sebbene ingenti fondi UE siano teoricamente disponibili per l’Ungheria nell’ambito del bilancio 2026 e dei fondi di coesione esistenti 25, l’accesso a questi rimane fortemente subordinato alla risoluzione delle controversie in corso sullo stato di diritto.14 L’ottimismo di alcune testate potrebbe minimizzare la reale condizionalità legata a questi fondi. La capacità del governo di accedere a questi fondi nuovi e riprogrammati dipenderà dalla sua volontà e capacità di soddisfare i requisiti dell’UE.

B. Adozione dell’Euro nella Regione: il Percorso della Bulgaria e la Posizione dell’Ungheria

Il 4 giugno 2025, la Commissione Europea e la BCE hanno dato il via libera alla Bulgaria per l’adozione dell’euro a partire dal 1° gennaio 2026, rendendola il 21° membro dell’Eurozona.27 La Bulgaria ha soddisfatto criteri quali un basso debito (24,1% del PIL), tassi di interesse a lungo termine stabili e il controllo dell’inflazione.27 Ciò lascia l’Ungheria, insieme a Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Danimarca, al di fuori dell’area della moneta unica. Nessuno di questi paesi ha piani immediati per adottare l’euro, per motivi politici o perché non soddisfano i criteri.27 Il Rapporto sulla Convergenza 2025 della BCE (giugno) ha riguardato solo la Bulgaria; l’Ungheria sarà esaminata nel rapporto del 2026.30

La decisione della Bulgaria di adottare l’euro 27 evidenzia ulteriormente l’attuale distanza dell’Ungheria dall’adesione all’Eurozona, sia politicamente sia in termini di soddisfacimento dei criteri di convergenza (ad esempio, inflazione, stabilità del tasso di cambio 12). Ciò potrebbe avere implicazioni a lungo termine per l’integrazione economica dell’Ungheria, l’attrattiva per gli investimenti e l’autonomia della politica monetaria. Essere al di fuori dell’Eurozona mentre i vicini aderiscono può creare svantaggi competitivi.

C. Dialogo Continuo sullo Stato di Diritto e sui Finanziamenti UE

A maggio/giugno 2025, circa 18 miliardi di euro di fondi UE per l’Ungheria rimangono indisponibili a causa di violazioni dello stato di diritto.14 L’UE aveva congelato circa 6,3 miliardi di euro a partire dal 2022, con 1,04 miliardi di euro di questi persi definitivamente alla scadenza di un accordo alla fine del 2024.15 La Commissione UE è preoccupata che la proposta di legge sui gruppi finanziati dall’estero (ora rinviata) costituisca una violazione del diritto dell’UE e dei diritti fondamentali.13 Moody’s aveva precedentemente tagliato l’outlook del debito ungherese da stabile a negativo, citando i rischi che l’Ungheria potesse perdere ingenti sovvenzioni e prestiti UE se le condizioni non fossero state soddisfatte.15 Nonostante le proiezioni governative, l’economia ungherese è in stagnazione, in parte a causa di questi fondi UE congelati.14

La continua sospensione di ingenti fondi UE 14 agisce come un freno diretto e indiretto sulla performance economica dell’Ungheria. Direttamente, significa minori investimenti pubblici. Indirettamente, segnala rischio politico e incertezza, scoraggiando gli investimenti privati e contribuendo alla stagnazione generale e alle deboli cifre sugli investimenti osservate nel Q1.2

VI. Altri Sviluppi Economici Significativi

A. Relazioni Industriali: Negoziati Salariali Aeroportuali

Portfolio.hu ha riportato il 4 giugno 2025 che i negoziati salariali all’aeroporto Liszt Ferenc si sono arenati e uno sciopero potrebbe essere imminente. L’atmosfera è tesa.6 Uno sciopero nel principale aeroporto internazionale del paese 6 potrebbe causare significative interruzioni ai viaggi, al turismo e al trasporto merci, con dirette conseguenze economiche negative. Ciò evidenzia potenziali vulnerabilità in settori chiave dovute a controversie di lavoro, possibilmente alimentate dalle pressioni inflazionistiche sui salari reali.

B. Finanza delle Famiglie: Tendenze del Risparmio e Segmenti ad Alto Reddito

Un sondaggio della MNB indica che i membri dei fondi pensione volontari non cercano più principalmente di utilizzare i loro risparmi per acquistare immobili. La maggioranza preferisce attendere il pagamento degli interessi piuttosto che riscattare anticipatamente i titoli di stato.5 Portfolio.hu menziona l’arrivo di “stipendi mensili da 3 milioni di fiorini” 6, suggerendo una fascia di reddito emergente.

Il sondaggio della MNB 5 indica un potenziale cambiamento nelle strategie finanziarie delle famiglie. L’allontanamento dagli investimenti immobiliari da parte dei membri dei fondi pensione potrebbe riflettere una mutata percezione del mercato immobiliare o l’attrattiva degli attuali rendimenti delle attività finanziarie. La menzione di “stipendi mensili da 3 milioni di HUF” 6, sebbene possibilmente aneddotica, giustapposta ai dati salariali più ampi e alle preoccupazioni per il costo della vita, potrebbe suggerire una crescente stratificazione del reddito in Ungheria, con implicazioni sociali ed economiche.

VII. Analisi Conclusiva e Prospettive Future

L’economia ungherese, al 4 giugno 2025, è caratterizzata da una stagnazione nel primo trimestre, inflazione persistente, una Banca Centrale cauta e significativi dibattiti di politica fiscale. Le prospettive di crescita per il 2025 sono modeste e fragili, con previsioni divergenti. Le sfide principali rimangono la gestione dell’inflazione promuovendo al contempo la crescita, la navigazione delle complesse relazioni con l’UE e l’accesso ai fondi, la risoluzione delle debolezze settoriali (industria, costruzioni) e la gestione delle tensioni politico-economiche interne (ad esempio, le finanze di Budapest). Le implicazioni a breve termine includono una continua pressione sul Fiorino, condizioni di credito restrittive che impattano gli investimenti, potenziali interruzioni del mercato del lavoro (sciopero aeroportuale) e un’incertezza persistente legata alle politiche governative e ai fondi UE.

La combinazione di stagnazione effettiva nel Q1 1, previsioni di crescita modeste e incerte 3, inflazione continua 10 e significative incertezze politiche 13 suggerisce che l’Ungheria potrebbe trovarsi in una trappola di “bassa crescita e alta incertezza”. Uscire da questa situazione richiederà una chiara direzione politica, la risoluzione delle controversie con l’UE e un clima di investimento più favorevole.

La situazione economica al 4 giugno 2025 pone l’Ungheria a un bivio critico. Le scelte politiche relative alle relazioni con l’UE, al consolidamento fiscale rispetto allo stimolo, alle riforme strutturali e alla gestione dell’inflazione avranno impatti profondi. La capacità del governo di bilanciare la disciplina fiscale con lo stimolo alla crescita, unita agli sviluppi dell’ambiente esterno (politiche UE, domanda globale), sarà cruciale nel definire la traiettoria economica per il resto del 2025 e per il 2026.

FONTI

  1. KSH: Economic performance stagnated in the first quarter of 2025 compared to the first quarter of 2024 – Trademagazin, accessed June 4, 2025, https://trademagazin.hu/en/ksh-2025-elso-negyedeveben-a-gazdasag-teljesitmenye-stagnalt-a-2024-elso-negyedevihez-kepest/
  2. Hungarian Economy Flatlines in Q1 as Industry, Construction Weigh on Growth – Budapest Business Journal, accessed June 4, 2025, https://bbj.hu/economy/statistics/figures/hungarian-economy-flatlines-in-q1-as-industry-construction-weigh-on-growth/
  3. OECD Puts GDP Growth at 0.9% in 2025, 2.4% in 2026 – Budapest Business Journal, accessed June 4, 2025, https://bbj.hu/economy/statistics/analysis/oecd-puts-gdp-growth-at-0-9-in-2025-2-4-in-2026/
  4. Hungary’s economy to grow by 0.9 pct in 2025: OECD – Xinhua, accessed June 4, 2025, https://english.news.cn/20250603/99d3d3c3967d402ca6bb888ce24fcdb0/c.html
  5. Gazdaság rovat | hvg.hu, accessed June 4, 2025, https://hvg.hu/gazdasag
  6. Gazdaság – Portfolio.hu, accessed June 4, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag
  7. Gulyás szerint a kormány kész segíteni a fővárosnak – Telex, accessed June 4, 2025, https://telex.hu/belfold/2025/06/04/gulyas-szerint-a-kormany-kesz-segiteni-a-fovarosnak
  8. Friss hírek – Világgazdaság, accessed June 4, 2025, https://www.vg.hu/friss-hirek
  9. Századvég: Brussels could plunge Hungary into an energy crisis, accessed June 4, 2025, https://abouthungary.hu/blog/szazadveg-brussels-could-plunge-hungary-into-an-energy-crisis
  10. Hungary Base Rate – Trading Economics, accessed June 4, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/interest-rate
  11. Hungary Interest Rate Decision – Investing.com, accessed June 4, 2025, https://www.investing.com/economic-calendar/interest-rate-decision-452
  12. Év végéig durván kilőhet a forint árfolyama: döbbenet, de ennyibe kerülhet majd 1 euró, accessed June 4, 2025, https://www.penzcentrum.hu/gazdasag/20250604/ev-vegeig-durvan-kilohet-a-forint-arfolyama-dobbenet-de-ennyibe-kerulhet-majd-1-euro-1179913
  13. Hungary postpones vote on law that could curb foreign-funded groups – Yahoo, accessed June 4, 2025, https://www.yahoo.com/news/hungary-postpones-vote-law-could-130815946.html
  14. A new Hungarian law could ban Pride events. Most EU countries are demanding a rethink, accessed June 4, 2025, https://apnews.com/article/europe-hungary-democracy-rule-law-pride-foreign-agents-5dca6225b455d8d27fc6946088be6aee
  15. Will Hungary’s Unexpected Recession Scupper Orbán’s 2025 Growth Aspirations?, accessed June 4, 2025, https://internationalbanker.com/finance/will-hungarys-unexpected-recession-scupper-orbans-2025-growth-aspirations/
  16. Brussels Could Plunge Hungary into an Energy Crisis, Think Tank Warns, accessed June 4, 2025, https://www.hungarianconservative.com/articles/current/energy-crisis-europe-hungary-szazadveg/
  17. Hungary and the IMF, accessed June 4, 2025, https://www.imf.org/en/Countries/HUN
  18. Sírnak, picsognak az önkormányzatok a kormányszóvivő szerint – Telex, accessed June 4, 2025, https://telex.hu/video/2025/06/04/kormanyinfo-gulyas-gergely-vitalyos-sirnak-picsognak-pride-meszaros-lorinc
  19. Egyre világosabb, mit művelt Donald Trump a forinttal – Index.hu, accessed June 4, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/09/forint-eses-dollar-euro-donald-trump-vamok/
  20. Hungary’s Employment Rate Dips Slightly in April, Jobless Total Reaches 215,000 – Budapest Business Journal, accessed June 4, 2025, https://bbj.hu/business/people/hr/hungarys-employment-rate-dips-slightly-in-april-jobless-total-reaches-215000/
  21. Hungary Unemployment Rate – Trading Economics, accessed June 4, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/unemployment-rate
  22. A kormány szerint csődben van Budapest, de készek segíteni – Portfolio.hu, accessed June 4, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250604/a-kormany-szerint-csodben-van-budapest-de-keszek-segiteni-765899
  23. PM Orbán: 2025 is the year of the breakthrough – About Hungary, accessed June 4, 2025, https://abouthungary.hu/blog/pm-orban-2025-is-the-year-of-the-breakthrough
  24. Key changes in 2025 in HR, payroll, and employee benefits in Hungary, accessed June 4, 2025, https://workpermit.hu/blog/key-changes-in-2025-in-hr-payroll-and-employee-benefits-in-hungary/
  25. Jön a pénzeső Brüsszelből, de Orbán Viktornak aligha kell majd …, accessed June 4, 2025, https://www.economx.hu/nemzetkozi-gazdasag/eu-26-koltsegvetes.810448.html
  26. Hírek | hvg.hu, accessed June 4, 2025, https://hvg.hu/
  27. EU gives Bulgaria green light to adopt euro from start of 2026 | WIBQ The Talk Station, accessed June 4, 2025, https://wibqam.com/2025/06/04/eu-gives-bulgaria-green-light-to-adopt-euro-from-start-of-2026/
  28. Norilsk’s crimson rivers: What the West can learn from Russia’s Arctic disaster, accessed June 4, 2025, https://www.europeaninterest.eu/norilsks-crimson-rivers-what-the-west-can-learn-from-russias-arctic-disaster/
  29. The euro is about to get a new member, Bulgaria. What’s the eurozone and how do countries join?, accessed June 4, 2025, https://apnews.com/article/bulgaria-euro-debt-disinformation-aa7941f156d49b9554c5e7ee6c05b56f
  30. Convergence Report, June 2025 – European Central Bank, accessed June 4, 2025, https://www.ecb.europa.eu/press/other-publications/convergence/html/ecb.cr202506~8941e288b6.en.html
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