I. Introduzione
La giornata del 10 aprile 2025 è stata caratterizzata da una serie di eventi significativi per l’economia ungherese, dominati dall’intersezione tra sviluppi commerciali globali e importanti annunci di politica interna. Il tema principale è stata la reazione alla decisione del Presidente USA Donald Trump di sospendere temporaneamente alcuni dazi “reciproci” sull’Unione Europea, una mossa che ha portato sollievo ai mercati ma ha lasciato irrisolte questioni cruciali, in particolare per il settore automobilistico ungherese. Parallelamente, il governo ungherese ha proseguito la sua agenda economica interventista, annunciando accordi per congelare le tariffe di telecomunicazione e le commissioni bancarie fino a metà 2026, presentandoli come misure anti-inflazione. Questi sviluppi si sono verificati in un contesto di volatilità dei mercati finanziari, con la Borsa di Budapest in forte rialzo ma il Fiorino che mostrava segni di debolezza dopo un iniziale rafforzamento. Altri elementi chiave della giornata includono la pubblicazione delle previsioni economiche dell’istituto Kopint-Tárki, l’attesa per l’imminente revisione del rating sovrano da parte di S&P Global Ratings e le continue preoccupazioni per l’epidemia di afta epizootica e il suo potenziale impatto economico. Il quadro generale è quello di un’economia che naviga tra shock esterni e risposte politiche interne, in un clima di persistente incertezza globale e tensioni tra l’Ungheria e le istituzioni europee.
II. Sviluppi Commerciali Globali e Reazioni del Mercato Ungherese
A. Sospensione Temporanea dei Dazi Reciproci USA sull’UE e Posizione Ungherese
Il 10 aprile 2025, i mercati globali e ungheresi hanno reagito alla notizia, emersa nella tarda serata precedente, della decisione del Presidente USA Donald Trump di sospendere per 90 giorni l’applicazione dei cosiddetti dazi “reciproci” sulla maggior parte dei partner commerciali, inclusa l’Unione Europea.1 Durante questo periodo di pausa, l’aliquota tariffaria del 20% applicata all’UE sarebbe tornata al tasso base del 10%.1 Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questa sospensione non ha riguardato tutti i dazi. In particolare, la tariffa del 125% sulla Cina è rimasta in vigore, così come, aspetto cruciale per l’Ungheria, i preesistenti dazi statunitensi del 25% sulle importazioni di automobili e potenzialmente quelli su acciaio e alluminio non sono stati inclusi nella pausa.4 Diverse fonti ungheresi hanno infatti evidenziato come Trump non avesse fermato i dazi “che fanno più male all’Ungheria”.4
La decisione di Trump è arrivata poco dopo che l’Unione Europea, il 9 aprile, aveva votato (con la sola eccezione dell’Ungheria) per procedere con l’imposizione di dazi di ritorsione su oltre 20 miliardi di euro di prodotti statunitensi, misura che sarebbe dovuta entrare in vigore la settimana successiva.1 Washington ha confermato che la sospensione dei dazi reciproci era stata concessa proprio perché le contromisure europee non erano ancora state attivate.1 In seguito all’annuncio di Trump, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che anche le contromisure UE sarebbero state messe “in attesa per 90 giorni”, elogiando la mossa statunitense come “un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale” e ribadendo l’impegno dell’UE a negoziare costruttivamente con gli Stati Uniti.1
In questo contesto, la posizione dell’Ungheria è emersa come unica all’interno dell’UE. Essendo stato l’unico stato membro a votare contro le misure di ritorsione europee, il governo ungherese ha interpretato la sospensione dei dazi USA come una conferma della propria strategia.1 Il Ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha dichiarato sui social media: “Ancora una volta, avevamo ragione. La calma strategica vince!”, sottolineando come l’Ungheria avesse precedentemente avvertito che “l’escalation non è la risposta” e avrebbe causato ulteriori danni all’economia europea.1 Questa posizione si allinea con le precedenti dichiarazioni di Szijjártó riguardo ai buoni rapporti con l’amministrazione Trump e alla preferenza per il negoziato rispetto alla rappresaglia.1 Il dissenso ungherese sulle tariffe di ritorsione UE, seguito dalla sospensione statunitense (che escludeva la Cina), suggerisce una possibile valutazione da parte del governo ungherese secondo cui un allineamento o almeno una non-antagonizzazione dell’amministrazione Trump potrebbe portare a un trattamento preferenziale o minimizzare gli impatti negativi. La dichiarazione di Szijjártó “avevamo ragione” rafforza questa interpretazione di un calcolo politico accanto alle preoccupazioni economiche, nonostante alcuni analisti notino che, economicamente, l’Ungheria rimane legata al blocco UE in questo contesto.15
B. Impatto Immediato sui Mercati Finanziari Ungheresi
La sospensione temporanea dei dazi ha innescato un immediato e significativo sollievo sui mercati finanziari globali ed europei, riflesso anche in Ungheria. La Borsa di Budapest ha registrato un notevole rally il 10 aprile, con l’indice BUX che ha chiuso in rialzo del 3,43%, guadagnando 2860,68 punti.6 Gli analisti hanno attribuito direttamente questa performance positiva alla decisione di Trump, che ha allentato i timori di un’escalation della guerra commerciale.16 Il calo dell’indice VIX (indice di volatilità), menzionato da fonti ungheresi, ha ulteriormente indicato una riduzione della paura tra gli investitori.5 A livello globale, anche i titoli legati al tempo libero (casinò, crociere, hotel) hanno visto un rimbalzo grazie alla riduzione dell’incertezza.18
Il Fiorino ungherese (HUF) ha mostrato una notevole volatilità. Subito dopo l’annuncio della pausa tariffaria (tra la tarda serata del 9 e le prime ore del 10 aprile), la valuta si è rafforzata bruscamente.6 Tuttavia, nel corso della giornata del 10 aprile, il Fiorino ha invertito la rotta, indebolendosi nuovamente rispetto all’Euro, con il tasso di cambio EUR/HUF che è risalito sopra quota 407.6 Questo indebolimento successivo potrebbe essere attribuito a una combinazione di fattori: prese di profitto dopo il rally iniziale, la persistente incertezza su cosa accadrà dopo i 90 giorni di pausa tariffaria, o potenzialmente fattori interni o correzioni di mercato più ampie.6
Anche il mercato dei titoli di stato ungheresi ha risentito della situazione. È stato riportato che l’asta di titoli di stato verdi (green bond) del 10 aprile non è riuscita a collocare l’intero importo offerto, un evento potenzialmente legato alla volatilità e all’incertezza generale del mercato create dalla situazione tariffaria.5
Sul fronte dei prezzi energetici, la situazione è apparsa complessa. Giovedì 10 aprile è entrata in vigore una riduzione dei prezzi all’ingrosso di benzina e diesel di 12 HUF lordi al litro, collegata in parte ai precedenti cali del prezzo del petrolio influenzati dai timori tariffari, portando i prezzi al dettaglio potenzialmente sotto i 600 HUF.23 Tuttavia, il successivo rimbalzo dei prezzi del petrolio a livello globale, seguito alla sospensione dei dazi, ha suggerito la possibilità di futuri aumenti dei prezzi del carburante.9 Inoltre, sono emerse notizie secondo cui la Cina si starebbe allontanando dal petrolio statunitense a causa dei dazi.5
Sebbene il rally generale del mercato (BUX in rialzo, VIX in calo) indichi un miglioramento del sentiment, l’indebolimento successivo del Fiorino e l’attenzione specifica sui dazi auto/metalli non sospesi suggeriscono che gli investitori riconoscono la natura temporanea del sollievo e la persistente vulnerabilità dei settori chiave dell’export ungherese. Questa divergenza indica che i mercati distinguono tra il miglioramento generale del clima e i rischi specifici e irrisolti.
C. Analisi dei Rischi Residui, Settore Automobilistico e Commenti degli Esperti
Nonostante il sollievo generale, è emerso chiaramente dalle notizie del 10 aprile che i rischi significativi persistono, in particolare a causa dei dazi che non sono stati sospesi. Come già menzionato, le tariffe chiave del 25% sulle importazioni di auto negli Stati Uniti e potenzialmente quelle su acciaio e alluminio rimangono in vigore.4 Questo punto è stato esplicitamente sottolineato da Portfolio.hu, notando che Trump non ha fermato i dazi “che fanno più male all’Ungheria”.4
Questa situazione mantiene alta la pressione sul settore automobilistico, pilastro dell’economia ungherese e fortemente dipendente dalle esportazioni, in gran parte integrate nelle catene di approvvigionamento tedesche ed europee.7 Analisi internazionali hanno identificato i paesi del Gruppo Visegrád (tra cui l’Ungheria) come particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei dazi automobilistici statunitensi a causa di queste interconnessioni.8 L’impatto riguarda specificamente i marchi con produzione europea o britannica che servono il mercato statunitense, come Audi, Volkswagen, Jaguar Land Rover e Mini.7
Gli esperti e gli analisti hanno offerto diverse prospettive il 10 aprile. Thomas Peterffy, presidente di Interactive Brokers e miliardario di origine ungherese, ha visto la volatilità indotta dai dazi come un’eccellente opportunità di acquisto per le azioni statunitensi, in particolare quelle dei produttori.20 Altri analisti hanno sottolineato che è prevedibile una continua volatilità sui mercati dei capitali.16 Persistono preoccupazioni significative riguardo al periodo successivo ai 90 giorni di pausa e alla mancanza di una soluzione a lungo termine.1 Alcune analisi hanno suggerito che la mossa di Trump potrebbe essere una tattica negoziale (“partita a poker”), potenzialmente usando l’energia (accordi sul gas) come leva 4, mentre altre si sono chieste se la pausa sia arrivata troppo tardi per prevenire danni economici iniziali.5 Péter Virovácz, analista capo di ING Bank, ha avvertito in un podcast che l’Ungheria opera come parte dell’UE nella guerra commerciale, limitando le possibilità di accordi indipendenti.15 Un’analisi di Erste Market ha notato effetti contrastanti: i dazi peggiorano le prospettive di crescita, ma il calo dei prezzi dell’energia potrebbe moderare l’inflazione.9 Analisi precedenti di Mandiner/Makronóm, rilevanti per il contesto del 10 aprile, avevano stimato il potenziale impatto sul PIL e sottolineato gli effetti indiretti tramite la Germania.26
Le reazioni delle imprese, al di là del governo e del mercato azionario, sono state di generale sollievo per la pausa 28, ma accompagnate da richieste di maggiore stabilità e prevedibilità, come quelle provenienti dal settore della moda statunitense.28 La pausa di 90 giorni, insieme alle dichiarazioni sia della Casa Bianca (che menzionava progressi nei colloqui 5) sia dell’UE (con von der Leyen impegnata in negoziati costruttivi 1), suggerisce che la tregua sia intesa a creare spazio per i negoziati, sebbene l’esito rimanga altamente incerto. La concessione della pausa specificamente perché le ritorsioni UE non erano ancora iniziate rafforza l’idea di una finestra tattica per la de-escalation.1
III. Politiche Economiche Interne e Annunci del Governo
A. Congelamento delle Tariffe di Telecomunicazione fino a Metà 2026
Il 10 aprile, il Primo Ministro Viktor Orbán ha annunciato, tramite un video sui social media a seguito di una riunione di gabinetto, un accordo con i principali fornitori di servizi di telecomunicazione per non aumentare le tariffe (TV, internet, mobile) fino al 1° luglio 2026.29 È stato specificato che i fornitori che avevano già aumentato le tariffe nel 2025 le avrebbero riportate ai livelli del 1° gennaio.29
Questo annuncio ha fatto seguito alle pressioni esercitate nei giorni precedenti dal Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, che aveva definito “inaccettabili” i recenti aumenti dei prezzi (quasi il 16% nei primi due mesi dell’anno, con un picco del 19,6% per TV, internet e telefono a febbraio) e aveva richiesto restrizioni volontarie ai fornitori, concedendo loro una settimana per presentare impegni.31 Il governo aveva precedentemente eliminato una tassa specifica sul settore delle telecomunicazioni.37
Le principali compagnie hanno risposto (probabilmente già il 9 aprile, ma confermato da Orbán il 10) con impegni specifici:
- Magyar Telekom: Non implementerà l’adeguamento tariffario previsto del 3,7% legato all’inflazione per i consumatori; manterrà invariati i prezzi dei pacchetti esistenti almeno fino alla fine del primo semestre 2026; introdurrà opzioni mobili più flessibili.30
- Gruppo 4iG (marchio One/DIGI): Si asterrà dall’adeguamento inflazionistico del 3,5% per abbonamenti residenziali fissi (internet, TV) e mobili fino al 1° luglio 2026; introdurrà nuove offerte residenziali a prezzi accessibili; non applicherà l’adeguamento basato sull’inflazione 2025 nemmeno nel 2026 per queste tariffe.30
- Yettel: Offrirà uno sconto limitato nel tempo (12 mesi, da maggio 2025 ad aprile 2026) pari all’importo dell’adeguamento tariffario del 3,7% basato sull’indice dei prezzi al consumo precedente (applicato da marzo 2025), compensando di fatto l’aumento per i clienti residenziali interessati.30
Il governo ha inquadrato questa misura come parte della sua più ampia campagna di “riduzione dei prezzi” o “rottura dei prezzi” per combattere l’inflazione e proteggere i consumatori.29
B. Riduzione Volontaria delle Commissioni Bancarie e Congelamento
Parallelamente alle telecomunicazioni, è stato confermato un accordo tra la Banca Nazionale Ungherese (MNB) e l’Associazione Bancaria Ungherese, che ha portato le banche a ridurre o congelare volontariamente alcune commissioni, anche in questo caso a seguito di pressioni governative.4 Il Primo Ministro Orbán aveva accennato al fatto che le banche si stavano “preparando” per le riduzioni dei prezzi.29
Le banche hanno concordato di ridurre le commissioni e di congelarle ai livelli di fine 2024 / inizio 2025 (o di annullare gli aumenti recenti) fino al 30 giugno 2026.22 Il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha accolto con favore questo “approccio responsabile” da parte delle banche.39 La maggior parte delle banche ha aderito all’iniziativa.22 Erste Bank e Gránit Bank non hanno ridotto le commissioni poiché non avevano implementato aumenti legati all’inflazione nel 2025.22 OTP Bank si è impegnata a offrire sconti significativi, tra cui una riduzione di 700 HUF sulla commissione annuale delle carte di debito per il prossimo anno (escluse le carte Junior già gratuite) e ad annullare gli aumenti basati sull’inflazione del 1° marzo.40 Anche Raiffeisen Bank si è impegnata a non effettuare aumenti unilaterali delle commissioni fino a metà 2026 e a rimborsare le differenze per i recenti aumenti legati all’inflazione.41 L’MNB ha inoltre annunciato un programma in cinque punti per ridurre i costi bancari, che include la gratuità dei conti di base e la semplificazione del cambio di conto.40
Le stime sull’impatto finanziario di queste misure variano. Secondo calcoli di Bankmonitor citati da Portfolio.hu, queste riduzioni volontarie potrebbero far risparmiare ai consumatori (e costare alle banche) circa 8 miliardi di HUF all’anno rispetto ai potenziali aumenti legati all’inflazione.4 Tuttavia, un altro articolo dello stesso Portfolio.hu suggerisce che la riduzione potrebbe essere appena percettibile per i singoli clienti al dettaglio, stimando un risparmio medio mensile di soli 170 HUF a persona.4
Sintesi degli Impegni sulle Commissioni Bancarie (Aprile 2025)
Banca | Azione Principale (Riduzione/Congelamento) | Periodo di Validità | Note Specifiche | Fonti |
OTP Bank | Annullamento aumento inflaz. 1° marzo; Riduzione 700 HUF su carta debito | Fino 30/04/2026 | Sconti per miliardi HUF; Esclusi conti Junior gratuiti | 40 |
K&H Bank | Riduzione/Congelamento commissioni | Fino 30/06/2026 | Dettagli specifici non riportati nelle fonti del 10 Aprile | 41 |
CIB Bank | Riduzione/Congelamento commissioni | Fino 30/06/2026 | Dettagli specifici non riportati nelle fonti del 10 Aprile | 41 |
Raiffeisen | Congelamento commissioni; Rimborso differenze aumenti inflaz. recenti | Fino 30/06/2026 | Nessun aumento unilaterale; Rimborsi per differenze Aprile-Giugno 2025 | 41 |
MBH Bank | Riduzione/Congelamento commissioni | Fino 30/06/2026 | Dettagli specifici non riportati nelle fonti del 10 Aprile | 41 |
UniCredit | Riduzione/Congelamento commissioni | Fino 30/06/2026 | Dettagli specifici non riportati nelle fonti del 10 Aprile | 41 |
Erste Bank | Nessuna riduzione (nessun aumento inflaz. 2025) | N/A | Mantenimento tariffe esistenti | 22 |
Gránit Bank | Nessuna riduzione (nessun aumento inflaz. 2025) | N/A | Mantenimento tariffe esistenti; Modello digitale citato come ragione costi bassi | 22 |
Nota: La tabella sintetizza le informazioni disponibili nelle fonti datate o relative al 10 aprile 2025. I dettagli specifici delle riduzioni per alcune banche potrebbero essere stati annunciati in date diverse.
La pressione quasi simultanea e i successivi accordi con i fornitori di telecomunicazioni e le banche suggeriscono fortemente una strategia governativa coordinata per esercitare controllo sui prezzi dei servizi chiave. Sebbene presentata pubblicamente come lotta all’inflazione, questa strategia potrebbe anche servire obiettivi politici, come aumentare la popolarità dimostrando azione concreta. La tempistica del congelamento dei prezzi fino a metà 2026, vicina alle elezioni generali previste per quell’anno 42, rafforza questa interpretazione.
C. Dibattito sul Controllo dei Prezzi e Gestione dell’Inflazione
Il tema del controllo dei prezzi è stato centrale il 10 aprile, evidenziando un contrasto tra l’approccio governativo e le analisi esterne. Un articolo di Portfolio.hu ha discusso una ricerca (potenzialmente del FMI o accademica) sull’efficacia dei controlli sui prezzi, usando come esempio i tetti ai prezzi alimentari introdotti in Ungheria dal 2022.4 La ricerca ha rilevato che le diminuzioni dei prezzi alla produzione non si sono trasmesse efficacemente ai consumatori, indicando asimmetrie nella trasmissione dei prezzi e limiti dei controlli stessi.4 Secondo lo studio, sebbene i controlli possano offrire sollievo a breve termine dagli shock inflazionistici, creano distorsioni di mercato e riducono l’efficienza complessiva. La ricerca ha quindi messo in guardia i responsabili politici dal considerare attentamente le potenziali conseguenze indesiderate e dal dare priorità a misure più ampie per migliorare la competitività e la trasparenza del mercato insieme agli interventi sui prezzi.4
Questa analisi contrasta nettamente con la valutazione positiva del governo. Durante il briefing “Government Info”, il Ministro Gergely Gulyás ha riportato “progressi incoraggianti” nella lotta all’inflazione, attribuendo cali misurabili dei prezzi alimentari (citando esempi specifici di riduzioni del 40-50% per alcuni prodotti) alle politiche governative come il tetto ai margini di vendita al dettaglio, definendolo un “modello funzionante”.38 Anche il Ministro Nagy ha evidenziato il calo dei prezzi per i prodotti alimentari soggetti a tetto.37
A rafforzare la posizione interventista del governo, un report di HVG ha indicato che il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) si è dichiarato pronto a intervenire in qualsiasi settore dell’economia qualora si manifestasse il rischio di aumenti dei prezzi “ingiustificati”.19 Questa dichiarazione è stata interpretata come una sorta di “resurrezione” del vecchio Ufficio Prezzi (“Árhivatal”), segnalando una minaccia di intervento diffuso.19 L’approccio deciso del governo verso i controlli sui prezzi si scontra quindi con le analisi esterne che ne mettono in dubbio l’efficacia a lungo termine e ne evidenziano le potenziali distorsioni di mercato, indicando una differenza fondamentale nella filosofia economica o nelle priorità politiche.
D. Altre Iniziative Governative Annunciate (Governo Info Briefing)
Durante il consueto briefing stampa “Government Info” del 10 aprile, il Ministro Gergely Gulyás ha annunciato diverse altre iniziative governative:
- Sviluppo Rurale (Programma Villaggio Ungherese): Il governo acquisterà edifici abbandonati di ex casse di risparmio per uso pubblico, trasferirà proprietà statali inutilizzate ai comuni su richiesta, ed estenderà il servizio di “custode del villaggio” (falugondnok) agli insediamenti fino a 1.500 residenti a partire dal 2026.38 È stata anche menzionata la promozione dell’installazione di macchine per il reso dei contenitori per bevande (MOHU) nei piccoli comuni.21
- Stipendi Enti Locali: È stato annunciato un aumento salariale in due fasi per i dipendenti comunali nei comuni con meno di 10.000 abitanti: +15% dal 1° luglio 2025 e un ulteriore +15% dal 1° gennaio 2026.21 La giustificazione addotta è la minore capacità di questi comuni di finanziare aumenti rispetto a quelli più grandi.21
- Misure di Sostegno alla Famiglia: È stata confermata l’esenzione dall’imposta sul reddito per le indennità di maternità e parentali a partire da luglio 2025, con un aumento significativo degli importi netti mensili (stimati in +78.000 HUF e +43.000 HUF rispettivamente).38 I sussidi per le tasse degli asili nido saranno estesi fino a metà 2026, con uno stanziamento aggiuntivo di 6,6 miliardi di HUF.38 La Segretaria di Stato Zsófia Koncz ha dichiarato che entro il 2026 mezzo milione di madri beneficeranno dell’esenzione totale dall’imposta sul reddito.38 Tuttavia, analisti di S&P hanno precedentemente indicato le nuove esenzioni fiscali a vita per le madri con due o tre figli come potenzialmente rischiose per il bilancio.44
- Stipendi Giudiziari: Il governo ha riaffermato il sostegno a un aumento salariale del 48% per i giudici.38 È stata menzionata la possibilità di modifiche legislative qualora le decisioni dei tribunali divergano dalle aspettative del governo (ad esempio, nei casi di traffico di droga).38 È in corso un programma pluriennale di aumento degli stipendi per giudici e pubblici ministeri.21
- Misure Afta Epizootica: Gulyás ha confermato l’adozione di misure sanitarie animali più rigorose e l’avvio di un’indagine sulla possibilità che il virus sia stato creato artificialmente o non sia arrivato naturalmente.4
Sebbene presentate come misure di sostegno, gli aumenti salariali annunciati, le estese agevolazioni familiari e i potenziali costi derivanti dal congelamento dei prezzi (mancati introiti per aziende legate allo stato come 4iG, possibili futuri salvataggi se i controlli causassero perdite) potrebbero aumentare le pressioni fiscali in vista delle elezioni del 2026, un rischio già evidenziato da S&P.42
IV. Prospettive Economiche e Notizie Settoriali
A. Pubblicazione del Rapporto Kopint-Tárki Primavera 2025
Il 10 aprile 2025 è stato presentato il rapporto economico di primavera (“Konjunktúrajelentés 2025/1”) dell’istituto di ricerca Kopint-Tárki.45 Sebbene i dettagli specifici delle previsioni di questo rapporto non fossero immediatamente disponibili nelle sintesi giornalistiche 45, il contesto fornito da precedenti pubblicazioni e commenti dell’istituto suggerisce un quadro cauto. Commenti precedenti (marzo 2025) indicavano una previsione di crescita del PIL per il 2025 intorno al 2%, sottolineando però significativi rischi al ribasso, una fiducia delle imprese estremamente debole, portafogli ordini persistentemente scarsi e la carenza di domanda come problema principale per la maggioranza delle aziende.45 L’istituto aveva anche commentato i dati del PIL del quarto trimestre 2024, confermando una crescita modesta (+0,5% trimestrale) e una crescita complessiva dello 0,5% per l’intero 2024.45
Questo outlook probabilmente cauto contrasta con le previsioni più ottimistiche annunciate dal governo ungherese all’inizio di aprile (prima dell’escalation tariffaria), con il Ministro Nagy che prevedeva una crescita del PIL del 2,5% per il 2025 (con un’accelerazione oltre il 3% nella seconda metà dell’anno) e del 4,1% per il 2026.37 Anche ING Bank, in un’analisi basata sui dati dettagliati del PIL del Q4 2024, prevedeva una crescita dell’1,9% per il 2025, rivedendo al ribasso gli investimenti ma al rialzo i consumi.48 È importante notare che le previsioni governative sono state probabilmente formulate prima che l’impatto completo della situazione tariffaria fosse chiaro.47 La presentazione del rapporto Kopint-Tárki in un momento di elevata incertezza esterna (dazi) e in vista dell’imminente revisione del rating S&P sottolinea la divergenza delle prospettive e l’incertezza che circonda la traiettoria economica a breve termine dell’Ungheria.
Confronto Previsioni Economiche Ungheria 2025 (Aprile 2025)
Indicatore | Fonte Previsione | Data Previsione/Pubbl. | Previsione 2025 | Note Chiave | Fonti |
PIL Reale (%) | Kopint-Tárki (Primavera) | 10 Aprile 2025 | ~2.0% | Basato su commenti precedenti; rapporto completo necessario per dati esatti. Debole fiducia, rischi negativi. | 45 |
PIL Reale (%) | Governo (Min. Nagy) | 1 Aprile 2025 | 2.5% | Previsione pre-impatto dazi; Attesa accelerazione >3% in H2. | 37 |
PIL Reale (%) | ING Bank | Marzo 2025 | 1.9% | Basato su dati Q4 2024; Consumi forti, investimenti deboli. | 48 |
PIL Reale (%) | S&P Global Ratings | Ottobre 2024 | 3.0% | Previsione precedente, potrebbe essere rivista. | 42 |
Inflazione Media (%) | Governo (Min. Nagy) | 1 Aprile 2025 | 4.5% | Revisione al rialzo rispetto al budget; Atteso calo al 3.6% nel 2026. | 37 |
Inflazione Media (%) | S&P Global Ratings | Ottobre 2024 | N/A | Precedente analisi menzionava calo inflazione ma MNB cauta su allentamento. | 42 |
Nota: Le previsioni Kopint-Tárki per la Primavera 2025 sono stimate sulla base dei commenti disponibili e richiedono conferma dal rapporto completo. Le altre previsioni sono basate sulle date indicate.
B. Attesa per la Revisione del Rating Sovrano S&P
L’attenzione degli operatori economici il 10 aprile era rivolta anche all’imminente revisione del rating sovrano dell’Ungheria da parte di S&P Global Ratings, programmata per l’11 o 12 aprile.44 Attualmente, S&P assegna all’Ungheria un rating di BBB- con outlook stabile, il gradino più basso dell’investment grade.42 Altre agenzie mantengono rating leggermente superiori ma con outlook diversi (Moody’s: Baa2 negativo; Fitch: BBB stabile).44
Le anteprime degli analisti, riportate dalla stampa economica ungherese il 10 aprile, indicavano che la revisione sarebbe avvenuta all’ombra della recente escalation della guerra commerciale e delle persistenti preoccupazioni sulla politica fiscale.44 L’analista di Equilor, Zoltán Varga, ha suggerito il rischio di un peggioramento dell’outlook a negativo o di un forte avvertimento da parte di S&P, citando i rischi fiscali (in particolare le nuove esenzioni fiscali per le madri plurifigli) e la possibilità che S&P riveda al rialzo le proprie previsioni di inflazione per l’Ungheria.44 Secondo gli analisti, i fattori chiave per un miglioramento del rating includerebbero una crescita dinamica, un miglioramento della situazione di bilancio e l’assenza di shock esterni, condizioni la cui realizzazione a breve termine appare incerta.44
La precedente valutazione di S&P (ottobre 2024) aveva confermato il rating e l’outlook stabile, basandosi sull’aspettativa di un consolidamento fiscale a partire dal 2025 e di una ripresa della crescita, pur notando i rischi legati alla spesa pre-elettorale (in vista delle elezioni del 2026) e all’elevato debito pubblico e costo degli interessi.42 L’ultimo declassamento da parte di S&P risaliva a gennaio 2023.52 La tempistica della revisione S&P, immediatamente successiva ai significativi sviluppi tariffari, rende la situazione commerciale un fattore critico e potenzialmente decisivo per l’esito della valutazione. L’enfasi degli analisti sui dazi conferma questa centralità.44
C. Aggiornamento sull’Epidemia di Afta Epizootica
Le preoccupazioni per l’epidemia di afta epizootica in corso sono rimaste alte il 10 aprile.4 Durante il briefing governativo, il Ministro Gulyás ha dichiarato che, al momento, non erano stati identificati nuovi focolai di infezione.6 Tuttavia, persistono timori per il potenziale impatto economico negativo sui mercati bovino e lattiero-caseario, e potenzialmente anche su quelli ovino, caprino e suino, qualora l’epidemia dovesse diffondersi o protrarsi.9 È stata segnalata anche la chiusura della Valle di Krishna come misura sanitaria correlata.44
Un aspetto dibattuto riguarda l’origine del virus. Il Ministro Gulyás ha affermato che non si può escludere che il virus sia “prodotto artificialmente” o che non sia arrivato per vie naturali, annunciando un’indagine in merito.4 Questa posizione contrasta con l’opinione di un virologo, riportata lo stesso giorno, secondo cui la probabilità di un’origine artificiale sarebbe prossima allo zero.20 L’introduzione da parte del governo della possibilità di un’origine “artificiale” del virus aggiunge una dimensione politica alla crisi, andando oltre la gestione puramente economica ed epidemiologica e potenzialmente aprendo a narrazioni alternative o alla deviazione di responsabilità.
D. Altri Sviluppi Settoriali e Aziendali Rilevanti
- Energia: Sono in corso discussioni preliminari sulla possibilità di forniture di petrolio kazako all’Ungheria tramite l’oleodotto Druzhba nel 2025. La fattibilità dipenderà dall’attrattiva economica e dagli accordi tra le parti, con consegne di prova previste per il 2025.55
- Bancario: OTP Bank ha subito un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) di dimensioni insolitamente grandi ai suoi sistemi digitali, causando disservizi.21
- Telecomunicazioni: Una società del gruppo ungherese 4iG attiva nell’industria spaziale ha firmato un Memorandum d’Intesa (MoU) con un nuovo partner.4 4iG è anche coinvolta nella costruzione di un cavo ottico sottomarino che collegherà l’Europa e l’Egitto.21
- Agricoltura: La Camera Nazionale dell’Agricoltura ha dichiarato che l’Ungheria è una “superpotenza” del rafano (torma), in grado di rifornire metà Europa, con esportazioni significative verso Regno Unito e Repubblica Ceca.6
- Dati KSH e Mercato Immobiliare: Notizie basate su dati KSH o analisi correlate pubblicate il 10 aprile includono:
- Un’analisi del mercato degli affitti (tramite Ingatlan.com e KSH) che indica cambiamenti significativi a marzo, con i proprietari che incontrano maggiori difficoltà ad aumentare i canoni. Debrecen risulta la città regionale più cara per gli affitti.57
- Report basati su dati KSH che evidenziano l’invecchiamento del corpo docente nelle scuole primarie, con il doppio degli insegnanti over 60 rispetto agli under 30, sollevando preoccupazioni per future carenze di personale.54 Va notato che il giorno precedente erano emerse controversie sulla metodologia delle statistiche sulla povertà del KSH 58, il che potrebbe influenzare la percezione di altri dati ufficiali.
V. Relazioni con l’Unione Europea
A. Posizione sull’Adesione dell’Ucraina all’UE
Durante il briefing “Government Info”, il Ministro Gulyás ha ribadito la ferma opposizione del governo ungherese al piano accelerato dell’UE per l’adesione dell’Ucraina.38 Le ragioni addotte includono la preoccupazione per un significativo dirottamento dei fondi di coesione a scapito dell’Ungheria, nonché le sfide previste per l’agricoltura, l’industria alimentare, il mercato del lavoro e la sicurezza pubblica ungheresi.38 Il governo ha anche criticato i sondaggi finanziati dall’UE che suggerirebbero un sostegno ungherese all’adesione dell’Ucraina e ha annunciato l’avvio di una consultazione nazionale sul tema.38 È stato inoltre riportato che l’Ungheria sarebbe stata l’unico stato membro a non sostenere l’avvio dell’armonizzazione della legislazione ucraina con quella dell’UE.15
B. Posizione sulla Risposta UE ai Dazi USA
Come dettagliato nella Sezione II.A, l’Ungheria si è distinta come unico paese UE a opporsi alle tariffe di ritorsione pianificate contro gli Stati Uniti in risposta ai dazi americani.1 Questa posizione differenzia nettamente l’Ungheria all’interno dell’UE sulle questioni di politica commerciale e potrebbe influenzare le sue relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, specialmente sotto l’attuale amministrazione Trump.
Le posizioni ungheresi sia sull’adesione dell’Ucraina all’UE sia sulla risposta ai dazi statunitensi riflettono un approccio politico coerente che dà priorità agli interessi nazionali percepiti (economici e finanziari) e al mantenimento della flessibilità politica, anche quando ciò comporta una divergenza significativa dal consenso più ampio dell’UE. Questa strategia “sovranista” si manifesta nel bloccare o dissentire da iniziative comuni quando ritenute contrarie agli interessi specifici ungheresi.
VI. Conclusione
Il 10 aprile 2025 è stato un giorno denso di eventi per l’economia ungherese, segnato principalmente dalla temporanea tregua nella guerra commerciale USA-UE. La sospensione di 90 giorni di alcuni dazi reciproci da parte del Presidente Trump ha portato un immediato sollievo ai mercati azionari, compresa la Borsa di Budapest. Tuttavia, questo sollievo è stato mitigato dalla consapevolezza che dazi cruciali, in particolare quelli sul settore automobilistico vitale per l’Ungheria, rimangono in vigore. La volatilità del Fiorino, che si è indebolito dopo un iniziale rafforzamento, riflette questa persistente incertezza sui rischi commerciali futuri.
Sul fronte interno, il governo ungherese ha continuato la sua politica economica interventista, raggiungendo accordi con i settori delle telecomunicazioni e bancario per congelare tariffe e commissioni fino a metà 2026. Queste misure, presentate come strumenti per combattere l’inflazione e proteggere le famiglie, evidenziano un approccio dirigista che contrasta con le analisi esterne sull’efficacia a lungo termine dei controlli sui prezzi e solleva interrogativi sulle potenziali implicazioni fiscali in vista delle elezioni del 2026.
Le prospettive economiche rimangono incerte, con previsioni divergenti tra le stime caute di istituti come Kopint-Tárki e l’ottimismo (pre-dazi) del governo. L’imminente revisione del rating sovrano da parte di S&P Global Ratings aggiunge un ulteriore elemento di tensione, con gli analisti che monitorano attentamente l’impatto dei dazi e la traiettoria fiscale. Infine, le preoccupazioni per l’epidemia di afta epizootica e le continue divergenze con l’UE su questioni chiave come l’adesione dell’Ucraina completano il quadro di una giornata caratterizzata da volatilità esterna, interventi interni decisi e persistenti vulnerabilità e incertezze economiche e politiche.
FONTI
- Tariffs Pause Vindicates Hungary’s Call for Calm – The European Conservative, accessed April 10, 2025, https://europeanconservative.com/articles/news/tariffs-pause-trump-hungary/
- How Trump Surprised the World by Suspending Tariffs for Germany, Spain, Belgium, Denmark, Finland, France, Hungary, Greece, and Over Seventy-Five Countries While Increasing Tariffs on China to One Hundred and Twenty-Five Percent, Triggering a Global Economic Surge – Travel And Tour World, accessed April 10, 2025, https://www.travelandtourworld.com/news/article/how-trump-surprised-the-world-by-suspending-tariffs-for-germany-spain-belgium-denmark-finland-france-hungary-greece-and-over-seventy-five-countries-while-increasing-tariffs-on-china-to-one-hun/
- Global markets rally after Trump pauses ‘reciprocal’ tariffs – Straight Arrow News, accessed April 10, 2025, https://san.com/cc/global-markets-rally-after-trump-pauses-reciprocal-tariffs-unbiased-updates-april-10-2025/
- How effective are price controls? Let’s take Hungary as an example! – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250410/how-effective-are-price-controls-lets-take-hungary-as-an-example-754067
- Gazdaság – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag
- Gazdaság rovat | hvg.hu, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag
- No, the US’s 25 per cent car tariff hasn’t been paused: who could win, or lose? | Top Gear, accessed April 10, 2025, https://www.topgear.com/car-news/usa/no-uss-25-cent-car-tariff-hasnt-been-paused-who-could-win-or-lose
- Global auto industry faces major disruption from Trump tariffs – Automotive Dive, accessed April 10, 2025, https://www.automotivedive.com/news/global-auto-industry-disruption-trump-tariffs/744499/
- Újabb vámemelések Amerikától – egyelőre újra csökken a hazai infláció – Erste Market, accessed April 10, 2025, https://www.erstemarket.hu/tartalom/217919/ujabb-vamemelesek-amerikatol-egyelore-ujra-csokken-a-hazai-inflacio-20250410
- Vámháború: Kína visszalőtt, mit lép erre Trump? – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250409/uj-szakaszba-lepett-a-kereskedelmi-haboru-753705
- Trump’s tariff whack-a-mole wipes €10 billion from Finnish pensions – Helsinki Times, accessed April 10, 2025, https://www.helsinkitimes.fi/business/26542-trump-s-tariff-whack-a-mole-wipes-10-billion-from-finnish-pensions.html
- Czech Republic slashes 2025 growth forecast amid U.S. tariff risks – Mitrade, accessed April 10, 2025, https://www.mitrade.com/insights/news/live-news/article-3-752975-20250410
- Hungary’s Foreign Minister Peter Szijjarto Interview – Photo – Bloomberg Mercury, accessed April 10, 2025, https://mercury.bloomberg.com/images/430790533
- Hungary’s Foreign Minister Peter Szijjarto Interview – Photo – Bloomberg Mercury, accessed April 10, 2025, https://mercury.bloomberg.com/images/430790635
- Trump Magyarországot is kicsinálja? – Virovácz Péter a Fülkében | hvg.hu, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250410_Fulke-podcast-Virovacz-Peter-USA-vamhaboru-kina-magyarorszag-ebx
- Jelentős emelkedéssel zárt a budapesti tőzsde Trump visszatáncolásának másnapján, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250410_Jelentos-emelkedessel-zart-a-budapesti-tozsde-Trump-visszatancolasanak-masnapjan
- Gazdaság: Magyarország Trump vámtánca után: botlott a forint, ugrott a tőzsde | hvg.hu, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250410_Magyarorszag-Trump-vamtanca-utan-botlott-a-forint-ugrott-a-tozsde
- Why Leisure Stocks Surge When Three Months US President Donald Trump Tariff Suspension Happened, How This Boosts Casino, Cruise, and Hotel Sectors Globally – Travel And Tour World, accessed April 10, 2025, https://www.travelandtourworld.com/news/article/why-leisure-stocks-surge-when-three-months-us-president-donald-trump-tariff-suspension-happened-how-this-boosts-casino-cruise-and-hotel-sectors-globally/
- Feltámadt az Árhivatal, az NGM megfenyegette az egész magyar gazdaságot | hvg.hu, accessed April 10, 2025, http://hvg.hu/kkv/20250410_Gyakorlatilag-feltamadt-az-Arhivatal-az-NGM-megfenyegette-az-egesz-magyar-gazdasagot
- A világ leggazdagabb magyarja óriási lehetőséget lát Donald Trump politikájában – Infostart, accessed April 10, 2025, https://infostart.hu/gazdasag/2025/04/10/a-vilag-leggazdagabb-magyarja-oriasi-lehetoseget-lat-trump-politikajaban
- Óriási fizetésemelést jelentett be a kormány – nézze meg, ezúttal kik járnak jól, accessed April 10, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/04/fizetesemelest-jelentett-be-a-kormany
- 8 milliárd forintot bukhatnak a bankok a kormány által kikényszerített díjcsökkentésen, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/bank/20250410/8-milliard-forintot-bukhatnak-a-bankok-a-kormany-altal-kikenyszeritett-dijcsokkentesen-754123
- Donald Trump nekiment a világnak, magyarok milliói érzik majd ennek hatását – Index.hu, accessed April 10, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/10/uzemanyag-benzin-dizel-uzemanyagar-benzinkut-donald-trump-vamok-amerika-egyesult-allamok/
- Hungarian Industry Shrinks for Sixth Month in Recession Threat – BNN Bloomberg, accessed April 10, 2025, https://www.bnnbloomberg.ca/business/company-news/2024/10/04/hungarian-industry-shrinks-for-sixth-month-in-recession-threat/
- Deal Focus: How Trump’s tariffs could affect sport – Sportcal, accessed April 10, 2025, https://www.sportcal.com/sponsorship/deal-focus-how-trumps-tariffs-could-affect-sport/
- A vámháború gazdasági hullámai: mi vár ránk? – Mandiner.hu, accessed April 10, 2025, https://mandiner.hu/makronom/2025/04/a-vamhaboru-gazdasagi-hullamai-mi-var-rank
- A vámoknak lesz hatása, de nem drasztikus | Makronóm Blog, accessed April 10, 2025, https://makronom.eu/2025/04/07/a-vamoknak-lesz-hatasa-de-nem-drasztikus/
- US fashion sector praises Trump’s tariff pause but calls for stability – Just Style, accessed April 10, 2025, https://www.just-style.com/news/us-fashions-trump-tariff/
- PM Orbán: Big telecommunication service providers will not raise fees until July 1, 2026, accessed April 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/pm-orban-big-telecommunication-service-providers-will-not-raise-fees-until-july-1-2026
- Telecoms Providers Waive Price Increase until Next Year – Hungary Today, accessed April 10, 2025, https://hungarytoday.hu/telecoms-providers-waive-price-increase-until-next-year/
- Orbán Viktor bejelentette, a kormány megállapodásokat kötött a telekommunikációs cégekkel – Index.hu, accessed April 10, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/09/orban-viktor-telekomunikacio-szolgaltatok-telefon-kormanyules-bejelentes/
- Orbán Viktor bejelentette, meddig nem emelnek árat a nagy telekom-szolgáltatók – Infostart, accessed April 10, 2025, https://infostart.hu/belfold/2025/04/09/orban-viktor-bejelentette-meddig-nem-emelnek-arat-a-nagy-telekom-szolgaltatok
- Gov’t Expects Telecom Service Providers to Stop Raising Prices – Budapest Business Journal, accessed April 10, 2025, https://bbj.hu/business/tech/telco/govt-expects-telecom-service-providers-to-stop-raising-prices/
- Too High: Telecom Service Providers Expected to Stop Raising Prices in Hungary, accessed April 10, 2025, https://xpatloop.com/channels/2025/04/telecom-service-providers-expected-to-stop-raising-prices-in-hungary.html
- Nagy Márton ultimátuma után a 4iG Csoport a fogyasztóknak kedvező döntést hozott, accessed April 10, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/09/telekom-dijkorrekcio-magyar-gazdasag-fellendules-dijcsomag-tarifa-mobilszolgaltato-nagy-marton-fenyegetes/
- Reagált a Magyar Telekom és a Yettel is Nagy Márton ultimátumára | hirado.hu, accessed April 10, 2025, https://hirado.hu/belfold/cikk/2025/04/09/reagalt-a-magyar-telekom-nagy-marton-ultimatumara
- Nagy: Hungary’s GDP growth is expected to exceed 3% in H2, accessed April 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/nagy-hungary-s-gdp-growth-is-expected-to-exceed-3-in-h2
- Minister Gulyás: Brussels’ plan for Ukraine’s EU accession goes against Hungarian interests, accessed April 10, 2025, https://abouthungary.hu/blog/minister-gulyas-brussels-plan-for-ukraines-eu-accession-goes-against-hungarian-interests
- Bankszámladíjak csökkentése: kiderült, mennyi pénz marad a magyarok zsebében – BAON, accessed April 10, 2025, https://www.baon.hu/hazai-gazdasag/2025/04/bankszamladijak-bank-penz
- Megvan a megállapodás: így ingyenesítenek és “olcsósítanak” a bankok – Infostart.hu, accessed April 10, 2025, https://infostart.hu/gazdasag/2025/04/08/megvan-a-megallapodas-igy-ingyenesitenek-es-olcsositanak-a-bankok
- Az OTP után a K&H, a CIB, a Raiffeisen, az MBH és az UniCredit is csökkenti a banki díjait – részletek – Blikk, accessed April 10, 2025, https://www.blikk.hu/gazdasag/bank360/kandh-raiffeisen-bankszamla-dijak/d240g7c
- Hungary ‘BBB-/A-3’ Ratings Affirmed; Outlook Stable, accessed April 10, 2025, https://disclosure.spglobal.com/ratings/en/regulatory/article/-/view/type/HTML/id/3275006
- Kormányinfó: nem zárható ki, hogy a Magyarországon terjedő vírus mesterségesen előállított – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250410/kormanyinfo-nem-zarhato-ki-hogy-a-magyarorszagon-terjedo-virus-mestersegesen-eloallitott-754019
- Idén először kerül górcső alá Magyarország: a vámháború árnyékában mondanak ítéletet New York-i elemzők – Világgazdaság, accessed April 10, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/04/iden-eloszor-kerul-gorcso-ala-magyarorszag-a-vamhaboru-arnyekaban-mondanak-iteletet-new-york-i-elemzok
- Kopint Tárki – Kopint Tárki Konjunktúrakutató Intézet, accessed April 10, 2025, https://kopint-tarki.hu/
- Hungary’s GDP growth forecast to top 3% in H2 2025 – deVere Europe, accessed April 10, 2025, https://www.devere-europe.com/news/Economy-Minister-forecasts-Hungarys-GDP-growth-to-top-3-percent-in-H2-2025
- Government macro forecast changes in the right direction but at the wrong time – GlobalSource Partners, accessed April 10, 2025, https://www.globalsourcepartners.com/posts/government-macro-forecast-changes-in-the-right-direction-but-at-the-wrong-time/teaser
- Hungary’s GDP growth could still reach 2% in 2025 | articles – ING Think, accessed April 10, 2025, https://think.ing.com/articles/hungarys-gdp-growth-could-still-reach-2-in-2025/
- Ez a 2025-ös év egyik legfontosabb táblázata – Így mondanak ítéletet Magyarországról a hitelminősítők – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20241231/ez-a-2025-os-ev-egyik-legfontosabb-tablazata-igy-mondanak-iteletet-magyarorszagrol-a-hitelminositok-732069
- S&P Keeps Hungary in the Investment Recommended Category, accessed April 10, 2025, https://hungarytoday.hu/sp-keeps-hungary-in-the-investment-recommended-category/
- Súlyos figyelmeztetést adott ki Magyarországról a hitelminősítő, baj lehet a kormány terveiből – Portfolio.hu, accessed April 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250225/sulyos-figyelmeztetest-adott-ki-magyarorszagrol-a-hitelminosito-baj-lehet-a-kormany-terveibol-743763
- Gazdaság: Nem változtatott az S&P a magyar hitelbesoroláson | hvg.hu, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20241025_standard-and-poors-hitelminosites-ebx
- Rating outlook improvements in Slovenia and Hungary – FXStreet, accessed April 10, 2025, https://www.fxstreet.com/analysis/rating-outlook-improvements-in-slovenia-and-hungary-202412090821
- Időzített demográfiai bomba a közoktatásban: az iskolák kénytelenek nyugdíjasokra támaszkodni – Index.hu, accessed April 10, 2025, https://index.hu/belfold/2025/04/10/oregedes-tanarok-magyar-altalanos-iskolak-ksh-adatai/
- Discussions of Kazakh oil supplies via Druzhba pipeline to Hungary at early stage – Interfax, accessed April 10, 2025, https://interfax.com/newsroom/top-stories/110892/
- Kétszer annyi hatvanas tanít a hazai általános iskolákban, mint 30 év alatti | 24.hu, accessed April 10, 2025, https://24.hu/belfold/2025/04/10/altalanos-iskolak-ksh-pedagogus-eloregedes/
- Albérletárak: egyre nehezebben tudnak emelni a tulajdonosok – Telex, accessed April 10, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/10/ingatlan-com-ksh-berleti-dijak-alakulasa
- Szegénység 2025: bár a KSH szerette volna elsikálni a statisztikát, csúnyán belebuktak, accessed April 10, 2025, https://168.hu/itthon/szegenyseg-statisztika-magyarorszag-csalas-286666
- Gazdaság: Marabu Féknyúz: Furcsa gazdasági mutatók | hvg.hu, accessed April 10, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250410_Marabu-Feknyuz-Furcsa-gazdasagi-mutatok