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Con 1,2 milioni di pernottamenti in Ungheria da parte di turisti stranieri, il mese di ottobre 2017 ha visto una crescita dell’1,5% su base annua, cui si aggiunge il +10,7% di incremento delle notti in albergo da parte dei visitatori ungheresi, sempre rispetto all’ottobre 2016.
I profitti, tuttavia, sono rimasti pressoché invariati per quanto riguarda gli alberghi e sono aumentati quelli di case vacanze. Il tasso di occupazione delle stanze negli alberghi è stato del 60,7% ed è aumentato dell’1,4% su base annua. Tra gennaio e ottobre 2017 sono stati registrate 25,7 milioni di notti negli alberghi ungheresi a scopo turistico, con una crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo l’anno precedente. La crescita dei turisti internazionali è stata dell’+8% a 13 milioni e quella delle stanze occupate da turisti provenienti da altre parti del Paese è salita del 5,4% a 12,7 milioni.
Il numero dei viaggi di lavoro verso l’Ungheria è salito a 274mila nel terzo trimestre, rispetto ai 238mila del primo trimestre.
Chi sono i turisti che visitano l’Ungheria?
L’ultima tabella regione per regione del KSH (l’Istat ungherese) sulla provenienza di ha viaggiato verso l’Ungheria nel terzo trimestre 2017 è guidata dai Paesi limitrofi: oltre 3,5 milioni di viaggi dalla Romania, 3,4 milioni dalla Slovacchia e 2,5 dall’Austria. A seguire troviamo la Germania (1,38 milioni) e gli arrivi da Serbia e Montenegro, pari a 1,154 milioni.
E gli italiani? 269mila i viaggi dall’Italia, con oltre 1 milione di giorni aggregati trascorsi nel Paese e durata media del soggiorno di 3,8 giorni. La spesa media per persona, sempre nel caso dei connazionali, è risultata di 17100 fiorini (circa 54 euro).
Il turismo ungherese tra il 2008 e il 2017
Dopo aver risentito della crisi economica mondiale tra il 2008 e il 2009, aveva ripreso a crescere nel biennio 2010-2011, per poi vedere una nuova flessione nel 2012. Da quella fase in poi le attività e il dispiego di risorse verso la promozione del Paese è stato rafforzato e reso più sistematico. Questo tanto verso l’interno, con incentivi a viaggiare all’interno del Paese elargiti ad esempio a i lavoratori sotto forma di carte ricreazionali (Szép Kartyak), quanto a livello internazionale promuovendo soprattutto specifici aspetti della tradizione e cultura ungherese (terme, mercatini, artigianato locale, prodotti tipici). I risultati sono riscontrabili nei ripetuti record di arrivi all’aeroporto di Budapest, ma anche nei dati sull’occupazione delle camere d’albergo e nella spesa media dei turisti internazionali in Ungheria. Se nel 2014 gli arrivi presso gli esercizi alberghieri ungheresi erano poco sopra ai 10 milioni l’anno, il 2016 è stato archiviato con 11,6 milioni di arrivi.
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