Nuovo Centro di Giornalismo Investigativo in Ungheria. L’intervista di Economia.hu

(di Claudia Leporatti) Economia.hu intervista Gergő Sáling, ex caporedattore di Origo.hu e fondatore di “Direkt36”. “In Ungheria dire la verità sta diventando sempre più difficile.

Ecco il nostro piano per cambiare la situazione”: si presenta così Direkt36 (36 è il prefisso nazionale), il “Centro di Giornalismo Investigativo” appena lanciato nel Paese da un trio di giornalisti da poco tempo usciti da Origo, il secondo più grande portale di informazione per numero di lettori. La missione dichiarata dai fondatori è condurre “indagini giornalistiche sistematiche che possano avere un impatto sulla società ungherese portando alla luce problemi come corruzione e altri abusi di potere”.  

L’iniziativa, che partirà nelle prossime settimane ma è già attiva su Facebook, Twitter e Medium.com, è opera di Gergő Sáling, ex caporedattore di Origo (vedi la storia in fondo all’articolo), András Pethő, suo ex vice, e Balázs Weyer, cofondatore del portale. Economia.hu ne ha parlato con Gergő Sáling.

Cos’è Direkt36, un giornale o una piattaforma di controllo dell’informazioni pubblicate dai media?
Direkt36 è qualcosa di nuovo che nasce per riportare in vita il più classico dei giornalismi. Il fact check sarà parte della nostra attività, ma ci concentreremo su un numero selezionato di progetti all’anno, circa 20-25, che si tradurranno in un totale attorno ai 40 articoli annui.

In controtendenza con la massiccia produzione che impone la rete?
L’idea è anche quella di fornire una guida, un compendio alla lettura delle notizie che il lettore medio “vede” ogni giorno e che a volte legge, ma raramente ha il tempo di approfondire.

Come lavorerete?
Ogni storia sarà sviscerata scavando a fondo per trovare prove concrete, documenti e fatti.

Quando inizierete e con quale formazione?
A febbraio. Siamo noi tre fondatori, corredati da un team di giornalisti, avvocati e anche grafici. Questi ultimi ci servono per le elaborazioni creative legate al data journalism, che sarà una delle nostre principali attività.

Quanto lavoro c’è, dietro al progetto che sta per debuttare?
Abbiamo iniziato a lavorare a “Direkt36” subito dopo il mio allontanamento da Origo.hu e in questi 6 mesi abbiamo elaborato il programma e cercato i fondi per partire.

Li avete trovati?
Partiremo con risorse interne, ma la settimana prossima lanceremo anche una campagna di Crowfunding.

La vicenda Origo-Lazár
Secondo parte della stampa e dell’opinione pubblica l’allontanamento di Sáling da Origo è legato a cause politiche. Il fatto, che risale a inizio giugno 2014, seguiva di poco tempo la vicenda Lázár (János Lázár è il Ministro dell’Ufficio del Primo Ministro).  Il quotidiano online aveva seguito infatti storia delle elevate spese di viaggio dell’importante membro del governo, arrivando a portare il fatto in Tribunale il 26 maggio, con causa intentata dal giornalista András Pethő, autore dell’inchiesta. Dopo la decisione della Kúria, che obbligava Lázár a rendere pubbliche le informazioni relative ai suoi viaggi, il politico di centro-destra ha dichiarato: “Per fare piacere almeno quest’oggi ad András Pethő, giornalista di Origo.hu, ripagherò al Tesoro i 2 milioni i fiorini che sono stati utilizzati durante quelli che sono stati chiamati viaggi”. La frase ha sollevato le immediate repliche dei giornalisti, che hanno chiesto al braccio destro di Orbán come mai abbia dovuto restituire i 2 milioni se riteneva di averli spesi per ragioni valide. Lázár replicò di aver deciso in tal modo per non rendere noti i nomi delle persone che era andato ad incontrare durante le tre trasferte all’estero, commissionategli, secondo le sue parole, dal primo ministro e svolte nell’interesse dello stato ungherese, per dialogare con persone di notevole importanza per l’Ungheria. Origo.hu ha negato di aver subito pressioni politiche, scrivendo invece che la dipartita di Sáling da Origo rientra nel quadro di una riorganizzazione gestionale della società, con l’integrazione delle sue divisioni sotto un unico management.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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