Nazioni Unite: 42mila rifugiati in arrivo in Ungheria

Sono circa 42mila i rifugiati che potrebbero arrivare in Ungheria nei prossimi giorni. Questa l’informazione principale comunicata ieri in conferenza stampa a Budapest da Vincent Cochetel, direttore dello Europe Bureau dell’Alta Commissione delle Nazioni Unite sui Rifugiati.

Per la sola giornata di oggi, 9 settembre, i quotidiani aspettano un picco di 4-5mila ingressi dal confine serbo, un record prevedibile in una giornata che ne ha già contati oltre 2mila nella mattinata. “Un minimo di 37mila profughi stanno per arrivare dalla Grecia, mentre circa 5mila sono già in Serbia”. L’Ungheria e l’Europa, ha aggiunto Cochetel, devono aspettarsi il flusso di rifugiati proseguire a questo ritmo anche ad ottobre, con un nuovo picco nella prossima primavera. Secondo Cochetel, ai rifugiati che arrivano in Ungheria in cerca di protezione internazionale, dovrebbero essere garantite procedure di registrazione più semplici e i servizi necessari, permettendo le organizzazioni umanitarie di aiutare i migranti nei punti di raccolta creati vicino ai confini e migliorare le condizioni dei richiedenti asilo. Nel centro di raccolta di Röszke la situazione è infatti sempre più critica e le organizzazioni di volontari stanno cercando di sopperire alla carenza di mezzi del centro: mancano coperte, cibo e acqua.

Paragonato ai milioni di rifugiati in Turchia, ha osservato Cochetel e in altri Paesi vicini alla Siria, il flusso di migranti verso l’Europa non è tanto male: “Crediamo che siamo un problema gestibile”. Solo con la cooperazione tra gli stati europei, però. Nessuna obiezione contro la nuova legge sull’attraversamento dei confini, in vigore dal 15 settembre, ma ci sono “molti punti interrogativi” riguardo alla sua applicazione. La legge prevede ad esempio un controllo intensivo dei richiedenti asilo al confine serbo, ma l’Ungheria, ha considerato Cochetel, non dispone delle strutture adeguate. 

Nel frattempo, Bloomberg ha pubblicato un’analisi di Peter Coy intitolata “Cosa può insegnare l’Ungheria all’Europa sull’assorbimento degli immigrati”. Il grafico ripreso dall’OCSE e basato sui dati 2013, mostra l’Ungheria al primo posto per assorbimento degli immigrati nel mondo del lavoro. L’articolo ricorda tuttavia che una grossa fetta di questi immigrati sono in realtà di etnia magiara, arrivati da Romania, Ucraina, Slovacchia e Serbia.

Claudia Leporatti 

Redazione Economia.hu 

 

spot_img

Articoli recenti

Redazione
Redazione
La Redazione di Economia.hu e si avvale delle competenze dei professionisti dello studio di consulenza ITL Group, che dal 1995 supporta le aziende italiane della loro crescita in Ungheria. Editor-in-chief: Irene Pepe Leggi di piú nel Chi siamo >https://economia.hu/chi-siamo/

Altri articoli che potrebbero interessare

Instagram

Articoli più recenti