Una delle corti di Budapest ha giudicato non valido un mutuo in valuta estera a causa dell’impostazione scorretta del metodo di risarcimento.
La sentenza arriva quando mancano ormai pochi giorni alla decisione finale su un piano nazionale per la soluzione delle proteste nei confronti dei contratti FX, stipulati da numerosi ungheresi negli scorsi anni per acquistare appartamenti che adesso risultano impossibili da rimborsare a causa della svalutazione del fiorino nei confronti di franco svizzero ed euro, valute in cui quei contratti erano denominati. Il verdetto, scrive l’agenzia di stampa nazionale, segue una delle circa 2.500 cause avviate contro le banche dai debitori, dei quali alcune centinaia di migliaia hanno visto salire di molte volte il costo delle valute rispetto a quello stabilito nel 2008, quando la crisi mondiale a colpito quella ungherese in modo particolare. Sul suo sito la Kúria spiega che l’istituto di credito,di cui non viene fatto il nome, ha usato un tasso di cambio di acquisto per la conversione dai fiorini, mentre le rate mensili sono state calcolate in base al tasso di vendita della banca. Una scorrettezza che invalida il contratto, scrive la Corte.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu