Nell’ottobre 2020, a seguito dell’epidemia di coronavirus, i turisti internazionali hanno trascorso il 93% in meno di pernottamenti turistici in strutture ricettive commerciali (hotel, pensioni, campeggi, complessi di bungalow e ostelli comunitari) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A settembre 2020 invece i turisti internazionali avevano trascorso il 91% in meno di pernottamenti turistici nelle strutture ricettive commerciali.
Gli ospiti ungheresi hanno trascorso il 30% in meno di notti.
L’89% di tutte le notti turistiche è stato trascorso da persone residenti in Ungheria. I dati di Settembre 2020 individuavano nell’88% la percentuale di notti turistiche trascorse da ospiti ungheresi.
I ricavi lordi totali delle vendite sono diminuiti del 67% a prezzi correnti negli esercizi ricettivi commerciali. Per quanto riguarda le notti di turismo interno, i dati stagionali e di calendario hanno mostrato un aumento di 14 volte rispetto al minimo di aprile, mentre abbiamo visto un calo del 26% rispetto al mese precedente.

Ad ottobre 2020, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente:
Anche a causa delle misure volte a rendere più difficili i valichi di frontiera, il numero di arrivi stranieri e di pernottamenti è diminuito rispettivamente del 94% e del 93%, con 30mila ospiti che hanno trascorso 100mila pernottamenti in strutture ricettive.
Per questo le strutture del settore dell’accoglienza turistica si sono cercate di riposizionare verso il turismo interno.
La maggior parte degli ospiti ha soggiornato in hotel, il numero di notti trascorse lì è sceso a meno di un decimo. Il calo è stato superiore all’80% nei complessi di bungalow, nei campeggi, nelle pensioni e negli ostelli della comunità.
Budapest e la regione turistica del Balaton hanno registrato i cali maggiori (98% e 95%, rispettivamente).

359mila ospiti del turismo domestico (diminuzione del 35%) hanno trascorso 810mila pernottamenti turistici (diminuzione del 30%). Dei cinque tipi di alloggi commerciali, il 26% in meno di pernottamenti è stato registrato in pensioni e il 22% in meno nei complessi di bungalow. Tre quarti delle notti sono stati trascorsi in hotel, con un calo del 31%. Il fatturato negli ostelli della comunità è stato poco più della metà del fatturato nell’ottobre dell’anno precedente.
L’Ungheria settentrionale e il Lago Balaton erano le regioni turistiche più popolari.

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