Ancora incerto il futuro della MAL, la fabbrica di alluminio responsabile del più grande disastro ambientale mai registrato in Ungheria, quello dei fanghi rossi, nell’ottobre del 2010. La compagnia statale fondata per gestirne gli asset ha infatti pubblicato l’offerta per rilevare lo stabilimento, che secondo il ministero dello Sviluppo dovrebbe continuare a produrre “in una nuova azienda libera dai debiti”. Il liquidatore statale Nemzeti Reorganizációs Nonprofit ha offerto gli asset della MAL al prezzo di 17 miliardi di fiorini.
Coloro che presenteranno un’offerta dovranno depositare un forfetario di 170 milioni di fiorini. Multata per un totale di 135 miliardi di fiorini nel 2011 per danni ambientali, la MAL era indebitata anche con le compagnie fornitrici di energia ed è stata sostenuta dal governo, che l’ha poi rilevata. In liquidazione dal febbraio del 2013, MAL Alluminium è la fabbrica di alluminio da cui nel 2010fuoriuscì la disastrosa ondata di fango rosso in cui morirono 10 persone e che travolse tre centri abitati, oltre a danneggiare gravemente la fauna e la flora circostante.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu