L’Ungheria rielegge Orbán, traduzione in italiano del primo discorso

Pubblichiamo la nostra traduzione del discorso integrale del primo ministro Viktor Orbán pronunciato la sera di domenica 6 aprile, dopo la divulgazione dei risultati preliminari delle elezioni politiche 2014 che lo vedono confermato alla guida del governo.

“Buonasera, permettetemi di salutarvi con rispetto e affetto e di pronunciare un breve discorso. La prima cosa che ho fatto dopo aver avuto conferma del risultato di oggi (domenica 6 aprile, ndr) è stata fare visita a György Szabad, che fu ai vertici del primo Parlamento liberamente eletto (politico dell’MDF -Forum Democratico Ungherese – è stato lo Speaker dell’Assemblea Nazionale tra il 1990 e il 1994, ndr). Lo dico rivolgendomi sopratutto ai giovani: è stato lui (Szabad) a guidare le consultazioni della tavola rotonda dell’opposizione al fianco di József Antall (che governò dalle prime elezioni democratiche ungheresi, nel ’90 alla sua morte, il 12 dicembre 1993). Infatti, Gentili Signore e Signori, le elezioni di oggi si sono svolte in un Paese libero, ed è importante ringraziare la generazione che ci ha preceduto per averci garantito l’opportunità di votare in un Paese libero. Ringraziamo i nostri genitori e i nostri nonni per aver sopportato il comunismo e di averlo fatto cadere, nel 1990. Permettetemi di attirare la vostra attenzione sul fatto più entusiasmante e più importante di questa giornata: oggi per la prima volta gli ungheresi che vivono oltreconfine hanno potuto votare insieme a noi che viviamo in Ungheria. Siamo grati al buon Dio per aver fatto in modo che questo potesse accadere. Gentili Signore e Signori, con la dovuta umiltà e dignità vorrei dire che dubbi e incertezze sono svaniti: abbiamo vinto! Ma non abbiamo vinto in un modo qualsiasi: abbiamo ottenuto una vittoria talmente clamorosa, che ancora non siamo nemmeno  in grado di realizzarne a pieno l’importanza. Se abbiamo meritato o no questa vittoria tanto grande non possiamo saperlo – questo lo  deciderà il buon Dio – ma che ci abbiamo lavorato sodo, questo è assolutamente certo. Lo spoglio delle schede non è ancora stato ultimato, ma una cosa possiamo già dirla con certezza: la Fidesz e il KDNP (il Partito Popolare dei Cristiani Democratici, ndr) hanno ottenuto un record in Europa, raccogliendo la maggiore percentuale di consensi tra i partiti europei. Un risultato che ci autorizza a dire, anzi, non soltanto a dire, ma anche a sentire con fierezza che oggi l’Ungheria è la nazione più unita in Europa. Gentili Signore e Signori, noi ungheresi lo abbiamo dichiarato in modo molto chiaro: l’Ungheria è di nuovo un luogo dove vale la pena di vivere, lavorare e mettere su famiglia. Non ci voltiamo a guardare indietro. Il sostegno che ha ottenuto la nostra coalizione è eccezionale e con esso gli elettori hanno posto fine alle discussioni degli ultimi quattro anni, confermando una politica volta alla creazione di posti di lavoro, al supporto alle famiglie. Hanno confermato, in ultima analisi, di volere una politica che si fonda sulla sovranità nazionale. 

Gli stessi elettori hanno inoltre detto “no” a due cose: all’accanimento, comunicando implicitamente che l’odio non è una strada da percorrere; in secondo luogo hanno detto di no all’uscita dall’Unione Europea. Gli elettori oggi hanno confermato che l’Ungheria ha il suo posto all’interno dell’UE, ma (hanno confermato) anche che può mantenerlo solo avendo un governo nazionale forte.

Vorrei ringraziare molte persone. Ringraziamo gli ungheresi che sono andati  a votare, indipendentemente da chi abbiano votato, perché con la loro partecipazione si sono schierati dalla parte della democrazia ungherese. Grazie! Ringraziamo per la loro resistenza e il loro impegno gli elettori ungheresi che hanno votato i candidati e la lista di Fidesz – KDNP. Li ringraziamo per l’incoraggiamento, per le loro preghiere e anche per i loro voti. Diciamo grazie per il loro lavoro e la loro dedizione ai compagni, ai volontari e ai sostenitori. Oggi più di centomila persone hanno lavorato perché potessimo essere qui. E, gentili Signore e Signori, diciamo grazie ai nostri familiari per averci sostenuto e per essere stati pazienti. Tutti hanno dovuto sopportare molto, ma forse più di ogni altro mia moglie. La ringrazio.

Gentili Signore e Signori, sono fiero di aver ricevuto l’incarico per portare avanti questo lavoro e vi prometto che ogni giorno mi prodigherò perché l’Ungheria diventi un Paese eccellente. Siamo tutti quanti alle porte di una nuova e superlativa epoca. Invito i cittadini dell’Ungheria ad entrare insieme in questa era splendente e nuova. So anche, gentili Signore e Signori, che vi potremo giungere solo  insieme, e so che solo insieme riusciremo ad avere di nuovo successo, anzi: so anche che solo insieme potremo rendere di nuovo grande l’Ungheria. Gentili Signore e Signori, abbiamo vinto e nel nostro caso questo significa che, dopo la vittoria, da ora, potremo lavorare ancor di più. Ma, grazie ai quattro anni appena passati, sappiamo anche che noi abbiamo la forza per compiere questo lavoro. Sono grato a tutti, Vi ringrazio per il sostegno!  Viva l’Ungheria, viva gli ungheresi! 

Viktor Orbán, 6 aprile 2014

 

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