Inflazione, le previsioni degli analisti per l’Ungheria

A luglio l’indice dei prezzi a guadagnato un modesto rialzo su base annuale (+0,1%) dovuto essenzialmente al rialzo dei consumi di carburanti e dei servizi ricreativi. In leggero rialzo i prezzi dei prodotti per la casa e prodotti farmaceutici. In diminuzione i prezzi dei trasporti, beni alimentari, energia, gas, acqua. Gli sconti del periodo estivo hanno diminuito i prezzi di abbigliamento e calzature. In diminuzione anche i prezzi dei beni di consumo.


E’ possibile che a settembre le tariffe dell’elettricitá e riscaldamento, che hanno giá subito tagli ai prezzi amministrati, possano vedere un ulteriore calo. L’inflazione “core” (al netto dei costi dell’energia e degli alimenti) è rimasta invariata (2,6%). Gli analisti prevedono un moderato rialzo dell’”inflazione importata” considerata la debolezza del fiorino e la possibile entrata di beni del settore agroalimentare dai Paesi esclusi dall’embargo russo. Di contro l’Associazione dei panificatori ungheresi prevede un possibile incremento in autunno dei prezzi della farina e del pane (25/30%) con un impatto negativo per gli oltre mille panifici ungheresi che giá soffrono la competizione delle panetterie che operano nei grandi centri di distribuzione e dei 600 panifici albanesi operanti in Ungheria.

Fonte: Portfolio 12.8.2014; Hatc, 6 agosto 2014, p. 5

Dal Notiziario Economico dell’Ambasciata d’Italia in Ungheria

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