Il mercato immobiliare ungherese potrebbe vedere
un ampio balzo in avanti delle vendite nell’anno già in corso, in cui la domanda potrebbe superare l’offerta e portare ad un aumento dei prezzi. Abbiamo commentato insieme a Federico Michele Brilli, senior consultant di ITL Real Estate, le dichiarazioni degli analisti di Otthon Centrum, per capire cosa possono aspettarsi dai prossimi mesi gli investitori che decidono di puntare sul mattone a Budapest o in altre zone del Paese.
In Ungheria quest’anno potrebbero essere vendute tra le 150.000 e le 155.000 abitazioni grazie al programma di sussidi agli acquisti di abitazioni (CSOK) che il governo ha in programma di introdurre nel corso del 2016. Lo sostiene Gábor Soóki-Tóth, responsabile del settore ricerca della catena immobiliare ungherese Otthon Centrum, che ricorda come nel 2015 in cui il numero di unità vendute si è avvicinato a 135.000. Durante la conferenza stampa di ieri l’esperto ha aggiunto che l’offerta non sarà sufficiente a coprire l`incremento della domanda per le abitazioni nuove ed usate nel breve termine e che dunque i prezzi potrebbero incrementare dal 5% al 25%. La pressione sulla domanda potrebbe tuttavia essere un fenomeno di breve periodo – considera Soóki-Tóth – con i prezzi delle abitazioni che potrebbero stabilizzarsi nel 2017.
Il programma governativo CSOK, che sta per essere promosso nell’ambito di una più ampia politica di aiuti alle famiglie ungheresi, fornisce sovvenzioni e prestiti a famiglie con figli, o che stanno per averli, in modo tale da permettere a queste categorie di acquistare nuove abitazioni. Otthon Centrum ha dichiarato che l’attività delle imprese del settore immobiliare potrebbe vedere un incremento, insieme al numero di progetti di costruzione, favorita dal CSOK e dalla riduzione al 5% dell’IVA sui progetti di costruzione. Otthon Centrum si attende, inoltre, un ritorno alla ribalta dei progetti che erano stati lasciati in sospeso. Gli acquisti delle case tramite il sussidio CSOK, argomenta ancora il manager di Otthon Centrum, saranno concentrati particolarmente a Budapest e nelle aree circostanti, dove il costo delle abitazioni é più basso, cosi` come nelle aree industriali. Secondo gli analisti i compratori sono molto accorti quando richiedono un sussidio da 10 milioni di fiorini, specie in caso debbano chiedere un ulteriore prestito della stessa somma. “L`esperienza della crisi finanziaria é vicina e quanti hanno rischiato di perdere l`abitazione a causa della bolla dei mutui in valuta estera o hanno visto conoscenti passare attraverso tali difficoltà, saranno molto più prudenti” ha chiosato Soóki-Tóth, nell’intervista pubblicata dal BBJ.
IL NOSTRO PARERE
In linea con tale prospettiva Federico Michele Brilli di ITL Group, che aggiunge che in una visione di medio periodo, nei 12/18 mesi, la spinta dell´abbassamento dell´IVA per gli immobili sul nuovo dal 27% al 5% porterà anche nel mercato dell´usato una tendenza alla stabilità dei prezzi, seguita da un successivo calo. “Se gli affitti si manterranno al livello attuale – spiega Brilli a Economia.hu – potrebbe profilarsi un incremento nelle costruzioni del nuovo, dei sottotetti e delle aree attualmente adibite a parcheggio”. Brilli inoltre prevede anche un incremento nelle nuove costruzioni nelle zone servite dalla nuova linea della metropolitana. Per quanto riguarda gli affitti, nel breve i prezzi si stabilizzeranno con un conseguente livello di buona redditività. Tuttavia, nel medio periodo, una maggiore offerta di immobili nuovi a prezzi stabili o in diminuzione potrebbe portare ad una riduzione degli affitti. I controlli fiscali sugli affitti cosiddetti turistici porteranno ad una maggiore regolarità nelle condizioni di gestione con conseguente calo della redditività in ragione dei maggiori costi di gestione.
Redazione Economia.hu