Il crowdfunding, sistema di microfinanziamento dal basso, é una forma di raccolta fondi online che permette di contribuire dalla realizzazione di progetti personali all’investire in aziende in cambio di azioni.
Probabilmente tutti conosciamo ormai Kickstarter (2009) e Indiegogo (2008), tra le piattaforme più note a livello internazionale, e piú vicino a noi, Eppela che con lo slogan “il futuro si fa in tanti” é probabilmente la piattaforma italiana piú nota per la raccolta fondi classica. Ma il panorama del crowdfunding si fa ogni giorno piú complesso e variegato.
Oltre a differenziarsi per tipologia (a seconda che sia basato sulla ricompensa, sulle donazioni, sui microprestiti a persone o imprese, partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa), e specializzarsi per settori e attivitá anche avvalendosi di nuove definizioni come il crowdblishing di Flacowski per l’editoria per esempio), le diverse piattaforme si differenziano anche per area, comunità e sull’impatto territoriale (come Ideaginger).
Negli ultimi anni crowdfunding si é imposto tra le forme più diffuse di finanziamento alternativo per progetti imprenditoriali, ha preso diverse forme e ha continuato a crescere al punto che solo in Italia si contano oltre un centinaio di piattaforme.
Tra le forme che si stanno imponendo ci sono l’equity crowdfunding (capitale di rischio; viene erogato un contributo finanziario in cambio di quote societarie delle stesse imprese, equity) ed il lending crowdfunding (capitale di debito), ovvero “il sistema in base al quale alcune piattaforme offrono alla “folla” di Internet la possibilità di finanziare un progetto, proposto da una persona fisica o un’impresa, a titolo di prestito” seconda una definizione di Luciana Maci su Economyup.
L’equity crowdfunding, normato in Italia per la prima volta nel 2013, ha raggiunto a fine giugno 2018 complessivamente un valore di 33,3 milioni di euro e nel 2019 l’Equity crowdfunding é più che raddoppiato: oltre 82 milioni per startup e pmi.
Il crowdfunding infatti porta interessanti benefici alle startup, soprattutto in fase early stage. Il caso che viene presentato nel 4^ report italiano sul Crowdinvesting é quello di Winelivery, un’azienda italiana Wine‐Tech specializzata in servizi di Last Mile Delivery che ha raccolto 1.85 milioni di euro grazie a tre round di crowdfunding su Crowdfundme.
Valentina Magri suCrowdfundingbuzz scrive che “nonostante i successi delle campagne di Winelivery e di altre aziende italiane, permane tuttavia il ritardo dell’Italia rispetto agli altri paesi europei. Un’ulteriore criticità riguarda l’ignoranza delle aziende stesse, che dovrebbero formarsi e informarsi sulle forme di crediti complementari al crediti bancario, ha spiegato Leonardo Frigiolini, presidente di Fundera“.
All’interno del lending crowdfunding troviamo il Real Estate crowdfunding, il settore del crowdinvesting in cui é prevista la crescita maggiore nei prossimi anni (con un target di 30 milioni di euro), che presenta campagne con un tasso di successo del 100%.
“Tuttavia” aggiunge Crowdfundingbuzz “essendo un settore nuovo, permane ancora una certa diffidenza dei risparmiatori. Andrea Maffi, COO e fondatore della piattaforma di crowdfunding immobiliare Trusters, ha raccontato nel suo intervento che molte persone prima di investire nelle campagne si recano di persona a controllare che i cantieri e i dipendenti di Trusters esistano.”
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