GiveMyChance: il primo esperimento 100% ungherese di crowdfunding

É nato GiveMyChance: il primo crowdfunding 100% ungherese.

{Chi conosce poco il crowdfunding o é interessato ai dati sul panorama italiano nel 2019 puó leggere l’articolo sul Crowdfunding in Italia nel 2019.}

Abbiamo intervistato Adrienn Nagy e Krisztina Klement-Simon, le fondatrici della piattaforma GiveMyChance, il cui motto é un inno al fare una buona azione “sfruttando la tecnologia, non c’è nulla che possa fermare chiunque voglia fare una campagna per una buona causa e raccogliere il capitale necessario”.

Perché GiveMyChance?

Redazione: Il crowdfunding è stato utilizzato per finanziare una vasta gamma di iniziative imprenditoriali a scopo di lucro come progetti artistici e creativi, spese mediche, viaggi e progetti di imprenditoria sociale orientati alla comunità. Ci sono cosí tante piattaforme online, alcune con sezioni specifiche per l’Ungheria come GoGetFunding, che sono nati siti come Crowdfunding.com per facilitarne il confronto e la scelta. Perché GiveMyChance?

Adrienn: Perché GiveMyChance é 100% ungherese. Siamo la prima piattaforma in Ungheria che si propone di portare un cambiamento positivo e di rendere l’aiuto un’attività naturale e quotidiana! Siamo una azienda 100% ungherese e ci rivolgiamo alla comunità ungherese nel territorio e all’estero. Appena siamo partiti abbiamo ricevuto subito un feedback positivo sulla nostra iniziativa, che é di nicchia, e questo ci rassicura. 

Come vi é venuta in mente l’idea di un crowdfuding ungherese?

Adrienn: L’idea mi é venuta poco piú di 1 anno fa. Ho avuto la fortuna di viaggiare diverse volte nelle regioni in via di sviluppo e di confrontarmi con la diversità e le difficoltá del mondo. Ho deciso che se potevo in qualche modo aiutare lo avrei fatto, e di partire dalla mia comunità e dal mio paese. L’anno scorso volevo creare una campagna di crowdfunding e mi sono accorta che non era semplice per gli ungheresi. L’utilizzo di queste piattaforme in Ungheria è poco diffuso, soggetto a condizioni piuttosto rigide o limitato per via delle difficoltá di usare il conto in banca ungherese. Allo stesso tempo, peró c’é anche in Ungheria il bisogno di un sito che permetta il microfinanziamento dal basso nella comunità che colleghi le persone direttamente l’una con l’altra.

Krisztina: Avevo il forte desiderio di fare qualcosa che potesse provocare un cambiamento positivo nel mondo. Quando Adri mi ha raccontato la sua idea, mi ci sono riconosciuta immediatamente. Ero incinta del mio secondo figlio e potevo lavorare da casa grazie a Internet che oggi ci permette di raggiungere moltissime persone, un enorme vantaggio che non abbiamo mai avuto prima. Non c’è piú nulla che possa fermare chi vuole promuovere una campagna per una buona causa.

A chi é diretto GiveMyChance? No profit, individui, aziende o start-up?

Adrienn: Gli ungheresi sanno quello di cui hanno bisogno. Noi abbiamo voluto creare lo spazio dove saranno le persone che usandolo ne definiranno usi e confini. Nella piattaforma infatti sono previsti progetti di diverse categorie (Emergenza, Medicina, Istruzione, Cultura, Arte, Beneficienza, Matrimonio, Bambini, Famiglia, Ambiente, Sport, Animali, Business). Come fondatrici, non é nostra scelta, ma delle persone che lo utilizzeranno. Certamente il sito é a disposizione di tutti, anche delle start-up che possono usarlo soprattutto per testare la loro idea. Vedremo anche come cambierà il mondo. Adesso il nostro obiettivo é farci conoscere dagli ungheresi e presentare il crowdfunding come metodo di finanziamento ancora sottoutilizzato nel nostro paese. Inclusi gli ungheresi che vivono all’estero. Abbiamo già sul sito un progetto editoriale di un artista di Eger che vive in Scozia.

Come funziona GiveMyChance?

Adrienn: il sistema e l’interfaccia sono estremamente semplici, facili da usare per tutte le età perché volevamo che tutti fossero in grado di lanciare o supportare una campagna. Per questo abbiamo passato diversi mesi dietro allo sviluppo della piattaforma. Pensavamo sarebbe stato più semplice ma ci siamo riuscite e GiveMyChance é andato online per la prima volta il 19 maggio 2019.

Krisztina: I passaggi per mettere online la propria campagna sono molto semplici. E i donatori (TÁMOGATÓKNAK in ungherese) dopo una breve registrazione, possono facilmente supportare le cause che preferiscono con pochi clic. La donazione arriva praticamente immediatamente al creatore della campagna, perché l’essenza del vero aiuto è arrivare al momento giusto.

Fonte: givemychance.com

Come funzionano le campagne?

Krisztina: Basta iscriversi e creare la campagna. É necessario definire l’obiettivo economico di cui si ha bisogno. Come in altre piattaforme abbiamo scelto di non porre limiti alle donazioni, per cui una volta raggiunto il traguardo, la campagna resta attiva e si possono continuare a ricevere donazioni.

Nella nostra esperienza, le campagne di successo richiedono anche che siano il più dettagliate possibile, motivo per cui abbiamo reso possibile caricare foto e video con pochi clic. Per facilitare la diffusione della campagna, il creatore (in ungherese Kampányolóként) può renderla “cooperativa” invitando altre persone come membri del team direttamente inserendo il loro nome e indirizzo e-mail. Ci sono 3 tipi di campagna:

  1. Donazione libera
  2. Donazione libera + ricompense
  3. Donazioni predefinite

La finalizzazione della campagna richiede un account PayPal attivo da parte della persona che richiede aiuto, in cui arrivano le donazioni e, naturalmente, il loro coinvolgimento continuo per la promozione della piattaforma. Abbiamo scelto PayPal perché avevamo bisogno di una piattaforma di pagamento che fosse ampiamente nota e riconosciuta a livello internazionale e ci vogliono solo 2/3 minuti per aprirsi un account. Chi invece contribuisce alla campagna può farlo con una qualunque carta di credito.

Il servizio ha un costo?

Adrienn: Si, ma il costo per l’utilizzo di questo sito per la creazione di campagne viene pagato solo quando si riceve effettivamente una donazione. Il 5% della donazione viene automaticamente detratto dal conto PayPal collegato (le commissioni di transazione sono regolate dagli sponsor). 

Selezionate o verificate le campagne che vengono pubblicate?

Adrienn: Non lo facciamo. Ma come sistema di selezione quasi naturale c’é un minimo di soldi che devono essere già stati raccolti prima che la campagna venga mostrata nella homepage della piattaforma. Quando i fondi per le tue campagne raggiungono i 30.000 fiorini, li posizioniamo automaticamente. Abbiamo scoperto che i sostenitori sono anche più disposti a supportare un progetto e contribuire ad una campagna quando anche altri hanno già contribuito a un determinato obiettivo. Per questo stiamo cercando di incoraggiare gli attivisti a diventare più attivi, a far partecipare prima di tutto i loro amici e conoscenti perché diano il buon esempio e diffondano il link della campagna.

Krisztina: Ad oggi, la campagna che ha funzionato meglio é stata la prima. Ester ha scritto la sua storia ed ha raggiunto la cifra che le serviva per il costoso trattamento medico che non si sarebbe potuta permettere da sola. É una storia di successo. Uno dei nostri obiettivi più importanti é mostrare agli ungheresi che non c’é da vergognarsi a chiedere aiuto e che le persone si supportano direttamente l’un l’altra.

Obiettivi per il 2020?

Adrienn: Non abbiamo aspettative precise per il 2020. In futuro comunque i nostri piani includono l’espansione anche in altri paesi con caratteristiche simili alla realtà ungherese, non necessariamente vicini a noi, perché se abbiamo un sistema ben funzionante, possiamo attirare sempre più attenzione su questi valori.

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