Da un sondaggio svolto dal portale Profession.hu è emerso che circa il 62% delle aziende intervistate prevede di aumentare i salari in un range compreso tra il 6% ed il 10% nel 2023.
Abbiamo già scritto qui che i salari minimi per il 2023 sono stati fissati a 232 mila fiorini (minimálbér) e 296 400 fiorini (bérminimum) per i lavoratori qualificati, con un aumento di circa il 16% rispetto all’anno precedente per un adeguamento rispetto anche a inflazione e livelli salariali europei.
Perché le aziende dichiarano di voler aumentare gli stipendi nel 2023?
L’87% degli intervistati ha dichiarato che l’obiettivo dell’aumento salariale è quello di “trattenere” i dipendenti, i quali sono sempre più propensi a cambiare lavoro, mentre il 51% ha affermato di voler effettuare nuove assunzioni. Nell’80% di queste aziende gli aumenti salariali riguarderanno l’azienda in generale e non si limiteranno solo ad alcune mansioni.
Il tema non è nuovo. Nell’agosto 2022 scrivevamo dell’aumento salariale di FoodPanda e degli aumenti salariali causati dalla carenza di manodopera.
Benefit non-salariali
Sette aziende su dieci non hanno in programma di modificare l’importo dei benefit non salariali. Tra coloro che hanno deciso di modificare l’importo di benefit non salariali il 29% di essi ha dichiarato di voler aumentare questo importo in media del 16% invece un 4% di queste lo ridurrà del 12%.
Una strategia utilizzata per fidelizzare il personale spesso è investire nella formazione del personale e soprattutto delle figure manageriali.
Chi è stato intervistato?
Profession.hu per questo sondaggio ha intervistato diverse centinaia di aziende che hanno utilizzato i loro servizi nel mese di gennaio.
Fonte: BBJ | The Budapest Times