La produzione di automobili, il segmento più significativo del settore industriale ungherese, è scesa del 29,8% su base annua in ottobre, secondo una lettura dettagliata dei dati rilasciati ieri dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH).
Il declino della produzione delle aziende nel settore automobilistico, che rappresentava il 22% della produzione manifatturiera totale in ottobre, ha accelerato, partendo da un calo del 25,9% in settembre. KSH ha notato che le fabbriche del settore automobilistico stanno lavorando a capacità ridotta a causa della carenza globale di semiconduttori.
Ad esempio si prevede una riduzione di circa il 25% della produzione presso lo stabilimento giapponese Suzuki di Esztergom, a 50 km a nord-ovest di Budapest.
La produzione del segmento dei computer, dell’elettronica e delle attrezzature ottiche, che rappresenta il 12% della produzione, è scivolata del 10,7% in ottobre, anche a causa della carenza di microchip, ha detto KSH. La produzione del segmento degli alimenti, delle bevande e del tabacco, che rappresenta il 12% della produzione del settore manifatturiero, è aumentata del 10%. La produzione industriale principale è scesa del 3,4% in ottobre, scendendo per il secondo mese di fila. Rettificata per il numero di giorni lavorativi, la produzione è scesa del 2,7%.
Il parere degli analisti è che sia improbabile che la produzione torni a crescere nei prossimi mesi, infatti l”attuale carenza di componenti, specialmente semiconduttori, ha colpito la produzione di veicoli e l’elettronica molto duramente e qualsiasi miglioramento qui è improbabile fino alla metà del prossimo anno. Questo a sua volta potrebbe pesare sulla crescita economica.
Gergely Suppan, di Takarékbank,ha detto che se la fornitura di chip non fosse stata un problema, allora il volume della produzione industriale avrebbe potuto superare la cifra attuale del 9-12%, ma così com’è la produzione è scesa al di sotto dei livelli pre-epidemici. È improbabile che la produzione torni a crescere nei prossimi mesi e il deficit di chip probabilmente durerà per un bel po’ di tempo, ha aggiunto.
Péter Virovácz di ING Bank ha detto che guardando i nuovi dati industriali tedeschi, c’è stato motivo di ottimismo, ma i dati ungheresi non riflettono quella particolare ripresa. Ha aggiunto che i problemi affrontati dall’industria ungherese non saranno risolti presto.
Fonti: KSH; BBJ; HungaryToday | Fonti Immagini: Pexels
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