L’associazione ungherese degli albergatori e degli operatori della ristorazione ha proposto la riduzione del numero di giorni annuo massimo per l’affitto degli alloggi a breve termine.
Una mossa che danneggerebbe in primo luogo AirBnb, che sugli affitti a breve termine basa la sua formula. Secondo Portfolio.hu adattarsi alle condizioni sanitarie e di sicurezza richieste agli alberghi sarebbe molto meno vantaggioso per gli investitori e chi opera con AirBnb. Gli albergatori mirano difatti a limitare le imprese che permettono ad un certo numero di appartamenti di operare alla stregua di hotel. Secondo i dati di agosto sono attivi in Ungheria 9000 alloggi su AirBnb, facenti capo a quasi 5100 proprietari: 253 persone possiedono 5 appartamenti, 131 ne mettono a disposizione 4, 276 ne pubblicizzano 3 e 732 ne affittano 2.
Da Portfolio.hu