Ungheria, tassa pubblicità: ecco come cambia dopo l’emendamento

La tassa sulla pubblicità, approvata dal Parlamento ungherese come una delle prime disposizioni del secondo mandato consecutivo del governo Orbán, è stata modificata dopo le proteste sollevate soprattutto dal canale RTL Klub. L’atto entrerà in vigore in ritardo rispetto al previsto ma comunque a breve, il 15 agosto 2014. L’emendamento del 15 luglio contiene sostanziali modifiche su cui è bene soffermarsi: le riassumiamo come segue.


Questi principali cambiamenti introdotti dall’emendamento del 15 luglio 2014 (Atto XXXIV 2014, emendamento dell’Atto XXII 2014 sulla “Advertising Tax” e leggi correlate). 

 

Il nuovo atto introduce un oggetto tassabile secondario (l’ordine) e un soggetto passivo d’imposta secondario, ossia rispettivamente:

 

– l’ordine di pubblicazione della pubblicità (che non include i costi di impaginazione e altri, ma strettamente l’ordine di pubblicazione dell’inserzione)

– l’inserzionista che ordina la pubblicità, esclusi gli individui privati che non sono classificabili come imprenditori.

 

Se l’inserzionista ordina la pubblicazione della pubblicità da un contribuente o da un fornitore di servizi che non dichiara nella fattura o negli altri documenti di contabilità, di essere soggetto alla tassa pubblicitaria e di rispondere agli obblighi fiscali relativi, l’inserzionista sarà soggetto al pagamento della tassa pubblicitaria. La base imponibile sarà sarà la parte del conto pubblicitario mensile che eccede i 2,5 milioni di HUF, cui sarà applicata una tassa del 20%. In aggiunta, il conto per i servizi ricevuti senza una dichiarazione di responsabilità fiscale saranno classificati come spese non tipiche dell’azienda (che quindi andrebbero ad aumentare la base imponibile).

 Il nuovo atto fornisce una definizione di “entrate nette da vendite”: termine che deve essere applicato alle entrate pubblicitarie a ogni contribuente che pubblica inserzioni tassabili, non solo ai soggetti alla Tassa Pubblicitaria o all’Atto sulla Tassa sul Reddito Personale. 

 L’emendamento introduce inoltre la definizione di “agenzia pubblicitaria”

 In base alle nuove regole, contribuiranno a formare la base imponibile della tassa pubblicitaria anche i margini di profitto applicati da certe agenzie pubblicitarie associate con gli intermediari di pubblicità.

 

Come riassume PriceWaterhouseCoopers, per effetto dell’emendamento solo i contribuenti i cui profitti pre-tasse sono risultati pari a zero o negativi nell’anno fiscale iniziato nel 2013 potranno ridurre la loro base imponibile del 50% se le perdite sono proseguite nel periodo successivo. Il nuovo atto rende infine chiaro che le perdite differite usate nel calcolo della responsabilità fiscale relativa alla tassa sulla pubblicità non possono più essere utilizzate per compensare la tassa sul reddito aziendale, né quella sul reddito delle persone fisiche. 

 

TEMPI

 

L’atto entrerà in vigore il 15 agosto 2014 (a causa dell’emendamento), ma resta invariato l’obbligo di archiviare i ricavi e di pagare gli anticipi d’imposta entro il 20 agosto 2014 (21 agosto, essendo il 20 agosto festa nazionale).

 

FONTI: ITL Accounting e PWC Hungary 

 

Claudia Leporatti

 

Redazione Economia.hu

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