Le ultime statistiche di Nézőpont (istituto vicino al governo) mostrano che la coalizione oggi al governo – Fidesz-DK- può contare sul supporto del 51% degli elettori certi in crescita rispetto agli scorsi 4 anni.
Durante il mandato Orbán ha infatti visto una flessione nel sostegno, stagnante al 37%. In calo invece Jobbik, con il 14% degli elettori certi, il 7% in meno rispetto alle elezioni del 2014. I democratici di sinistra della DK e i verdi di LMP potrebbero contare ognuno sul 9% dei decisi, mentre l’8% degli elettori certi dichiara che voterà per i socialisti di MSzP. Il 2% per il Partito del Cane a Due Code fa il pari con quello di Együtt (Insieme).
Aggiornamento 11 gennaio: Il sondaggio di Republikon pubblicato mercoledì 11 gennaio mostra invece una crescita di Jobbik, il cui supporto sarebbe salito dall’8 al 10% tra gli elettori e dal 13% al 16% tra gli elettori certi. L’istituto di ricerca registra per Fidesz un consenso di maggioranza al 57% tra gli elettori decisi e del 34% tra gli aventi diritto. Dichiara che voterà i socialisti dell’MsZP il 7% degli aventi diritto e l’11% tra gli elettori certi.
Cambiamenti nei partiti
Gergely Karácsony, il candidato del partito socialista MSzp e di Párbeszéd, si dice pronto a farsi indietro a beneficio di un altro candidato in grado di portare una cooperazione di più ampio respiro tra i partiti di opposizione. La persona indicata da Karácsony è Bernadett Szél, candidata a primo ministro per i verdi dell’LMP. L’auspicio di Karácsony è che la candidatura della Szél anche per i socialisti potrebbe avvicinare i democratici di DK. Karácsony è sindaco del XIV distretto di Budapest, rimasto fuori dall’orbita di Fidesz e molto coinvolto con le scelte del governo in quanto sede del parco cittadino (Városliget), oggetto di uno dei più grossi progetti caldeggiati dal governo attuale e di una mai conclusa protesta ambientalista. Intanto Momentum (il movimento giovanile emerso con la campagna contro il referendum sulle quote di migranti) ha perso tre dei sui membri in prima linea: il capo di cabinetto Márton Túry, l’addetto alle comunicazioni Gergő Papp e Péter Zaránd (direttore).
Immagine: Nézőpont
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu
