L’Ungheria di Marco Rossi è stata una delle sorprese degli ultimi Europei di calcio. Il turismo, grazie a questo evento, è riuscito a ripartire dopo il periodo buio legato alla pandemia.
Gli Europei di calcio, per l’occasione itineranti, dovevano disputarsi nel 2020 ma, causa covid, sono stati rimandati nel 2021. A Budapest, capitale magiara, l’onore di ospitare ben 4 partite. Un evento che ha portato tantissimi turisti, domestici e non, soprattutto per via del girone di ferro, ovvero quello con Portogallo (campioni europei in carica), Francia (campioni del mondo in carica) e Germania.
La nazionale di Marco Rossi ha disputato 2 delle sue 3 partite a Budapest mentre il terzo incontro disputatosi alla Puskas Arena è stato quello tra Portogallo e Francia; il quarto invece è stato un ottavo di finale. Due punti in tre partite ed un’incredibile qualificazione sfumata solo per un gol tedesco al minuto 84 dell’ultima partita a confermare il fatto la nazionale ungherese non sia più una “Cenerentola”.
IL MERCATO UNGHERESE IN NETTA RIPRESA
Secondo una ricerca del CBRE il mercato alberghiero ungherese ha avuto un enorme calo dopo il 2020 ma i dati del periodo estivo mostrano segnali di ripresa sempre più forti. Il tutto anche grazie agli Europei, che hanno portato un flusso di turisti da tutto il mondo, soprattutto da quei paesi che vedevano le proprio squadre impegnate nei match disputatosi a Budapest.
L’intero mercato ungherese si avvicina su base annua ai livelli pre-epidemia, nonostante il fatto che, a causa delle misure epidemiologiche, gli hotel siano aperti da molto meno tempo a coloro che non sono stati in viaggio d’affari.
I NUMERI DELL’EUROPEO
La voglia di tornare al calcio giocato tra i tifosi ed un girone veramente tosto, che vedevano giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo e Mbappè, hanno permesso alla città di Budapest di far registrare numeri veramente alti. La capitale magiara è stata inoltre l’unica ad aver avuto il permesso di utilizzare tutta la capienza del proprio stadio e il non obbligo a non utilizzare le mascherine.
Alla Puskas Arena di Budapest, stadio che ospita le partite casalinghe dell’Ungheria, i match hanno ospitato, secondo i dati ufficiali dell’UEFA, rispettivamente 55.662 persone contro il Portogallo, 55.988 contro la Francia, 54.886 per lo scontro tra i portoghesi ed i francesi e 52.834 per l’ottavo di finale tra Repubblica Ceca ed Olanda.
MARCO ROSSI: L’ITALIANO ALLA “CONQUISTA” DELL’UNGHERIA
Numeri registrati anche al grande amore e alla grande vicinanza dimostrata dai tifosi casalinghi. Un legame, quello tra la squadra ed i tifosi, sempre più forte, anche grazie alla passione di Marco Rossi, tecnico della nazionale dal 2018 e ormai visto come una sorta di “eroe” per esser riuscito a far parlare dell’Ungheria, nonostante le altre tre squadre del girone.
Il tecnico italiano, dopo l’exploit estivo, ha ricevuto alcune proposte importanti ma ha rifiutato per provare a centrare la qualificazione ai mondiali del 2022, obiettivo che al 99% purtroppo per il popolo magiaro non diventerò realtà. Nonostante ciò è arrivato il rinnovo sino al 2025, un’importante traguardo per provare a continuare a scrivere la storia del calcio ungherese.
“Il movimento calcistico ha finalmente guadagnato fiducia. Quando sono arrivato io si perdeva con Andorra e Lussemburgo, avevamo un complesso di inferiorità. I grandi nomi ci mettevano paura. Ora non più”
Marco Rossi, allenatore della nazionale ungherese di calcio
FONTE ARTICOLO: bbj.hu | FONTE IMMAGINE: instagram.com
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