L’ultimo report sul turismo, pubblicato il 7 aprile dall’Ufficio Centrale di Statistica, ha mostrato il duro impatto della pandemia nel settore turistico ungherese. Il numero di pernottamenti è diminuito in media del 90% nel febbraio 2021 rispetto al febbraio precedente. Se si guarda ai turisti internazionali si parla di un calo del 94%. Ovvero solo 6 su 100 turisti hanno usufruito delle strutture dell’accoglienza in Ungheria. Non sorprende che il calo maggiore si sia registrato nella capitale.
Abbiamo chiesto ad Áron Coceancig, fondatore di Sfumature di Budapest, il team di guide turistiche specializzate per i turisti italiani a Budapest di raccontarci la loro esperienza nell’affrontare la crisi del settore.
“Quest’anno é stato molto difficile per chi lavora nel turismo ed in particolare per chi si occupa delle ricezione dei turisti internazionali. Sfumature di Budapest ha fermato i suoi tour privati ed i free tour a marzo 2020. Noi speriamo che da luglio si possa tornare a lavorare anche se non ci aspettiamo di tornare ai livelli pre-pandemia se non tra qualche anno.



In questo anno, noi come guide turistiche siamo stati abbastanza delusi dal comportamento del governo perché non ha preso in considerazione l’Associazione delle guide ungheresi (MIE). Sono state fatte delle proteste formali (una proposta direttamente al Ministero dell’Economia ungherese), un flash mob il 30 giugno scorso, video di denuncia (vi invito a guardare questo video) ma alle quali non é seguita nessuna azione, nessun aiuto da parte del governo.
“La guida turistica non può lavorare da casa o online, – ricorda una guida – se mancano i turisti il lavoro si ferma”.
Proprio per questo le guide chiedono più attenzione da parte del governo. Tanto piú che le guide lavorano principalmente a partita iva (kata).
Come guide turistiche dunque ci siamo trovati senza supporto e ci siamo dovuti trovare un altro lavoro, alcuni con piú fretta di altri. Io ad esempio insegno italiano in un liceo ungherese e ho lanciato un nuovo progetto sempre incentrato sul turismo. Vista la situazione peró é incentrato sul turismo interno italiano proprio perché si preannuncia che la ripresa del turismo parta dal turismo interno. Probabilmente nei prossimi tempi i viaggiatori saranno piú inclini o avranno maggiore facilitá a visitare i propri paesi.
Il nuovo progetto si chiama Viaggio a 360, é appena partito e offrirá informazioni turistiche, spunti e suggerimenti in un primo periodo soprattutto sull’Italia, da Milano, all’Etna e alla Sardegna.”
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