Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha incontrato Angelino Alfano durante la sua visita ufficiale in Italia, che non si è limitata alla capitale. Szijjártó si è recato infatti anche a Tolentino, dove una chiesa fortemente danneggiata dai terremoti dell’autunno scorso è in ricostruzione con l’aiuto finanziario stanziato da Budapest. I due ministri hanno parlato di immigrati, delle minoranze cristiane e dei militari ungheresi in Iraq (sono questi ultimi sotto il comando italiano).
Secondo quanto riportato dalle agenzie italiane, per Alfano l’incontro “si può considerare molto positivo anche per la chiarezza con cui Szijjártó ha risposto”. Discussi i rapporti bilaterali e le relazioni commerciali tra Ungheria e Italia, oltre a questioni di politica estera. L’Italia è il quinto partner commerciale dell’Ungheria e l’ottavo maggior investitore nel Paese. Per Szijjártó si tratta di un “motivo d’orgoglio”: il governo ungherese ha stanziato 510 milioni di euro per finanziare la collaborazione e il lavoro delle imprese italiane in Ungheria, “per poter essere sempre più presenti sul mercato ungherese, dove – ha sottolineato – esiste la tassa per le imprese più bassa d’Europa”.
“L’Ungheria e l’Italia sono vicini alleati, nonostante le loro posizioni molto distanti in materia di migrazione” ha dichiarato Szijjártó all’agenzia di stampa ungherese MTI. Sull’argomento, di nuovo caldo dopo che l’Ungheria ha passato la legge sulla detenzione temporanea dei richiedenti asilo, il ministro ha sottolineato che le due parti devono agire insieme per la sicurezza internazionale nell’interesse “della stabilità della regione dei Balcani occidentali e per la lotta al terrorismo.” L’Ungheria come noto punta l’accento sulla difesa dei confini e Szijjártó ha sottolineato che l’Italia la pensa diversamente e che “probabilmente non raggiungeremo un accordo su questo”. Alfano ha confermato il distacco dalla “prevedibile ma non condivisibile” posizione di Orbán. Il ministro italiano ha tuttavia osservato come questo non influisca sui comuni interessi economici e sulla “comune visione culturale” che sostanziano l’amicizia tra i due Paesi. Accordo anche in materia di difesa, su cui entrambi i politici ritengono sia necessario un maggiore sforzo per rafforzare il sistema europeo.
(Foto Ministero ungherese degli Affari Esteri e del Commercio libero uso stampa)
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu