I. Panoramica Esecutiva: Istantanea dell’Economia Ungherese al 7 Maggio 2025
La giornata del 7 maggio 2025 è stata densa di avvenimenti significativi per l’economia ungherese, caratterizzata dalla presentazione della proposta di bilancio per il 2026, dalla pubblicazione e discussione dei dati sulle vendite al dettaglio di marzo, dalla diffusione di statistiche da parte della Banca Nazionale Ungherese (MNB), da sviluppi nel mercato delle fusioni e acquisizioni (M&A) e da questioni correnti legate all’Unione Europea, incluse la politica energetica e i deferimenti legali. Questi eventi delineano un quadro complesso, in cui la pianificazione fiscale futura e l’analisi delle recenti performance economiche si intrecciano con problematiche strutturali di lungo corso, come le relazioni con l’UE e le dinamiche di mercato.
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II. Riflettori sulla Politica Fiscale: Svelato il Bilancio Nazionale 2026
Il 7 maggio 2025 ha segnato un momento cruciale per la politica fiscale ungherese con la presentazione al Parlamento della proposta di bilancio per l’anno 2026 da parte del Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy.1 Sebbene alcune fonti indichino la consegna al presidente del Parlamento già martedì 6 maggio 2, le notizie e i dettagli sono emersi con preponderanza il 7 maggio.
A. Presentazione e Contesto Politico
Il bilancio è stato definito come un “bilancio anti-bellico”, con il Ministro Nagy che ha sottolineato come “il denaro ungherese andrà alle famiglie ungheresi, non all’Ucraina”, posizionandolo in contrasto con le percepite pressioni di Bruxelles.1 Questa narrazione assume un rilievo particolare considerando che il 2026 è un anno elettorale 3, suggerendo che le priorità di bilancio siano anche politicamente motivate. L’enfasi sulla spesa interna e sulla sicurezza nazionale, contrapposta al sostegno esterno, mira a consolidare il consenso in vista delle elezioni, che si preannunciano come le più costose nella storia ungherese.3 La retorica “anti-bellica” serve come giustificazione politica per dare priorità alla spesa interna rispetto agli aiuti esterni, in particolare all’Ucraina, rafforzando il messaggio “l’Ungheria prima di tutto”.
B. Allocazioni Chiave e Priorità
Il bilancio 2026 pone una forte enfasi sul sostegno alle famiglie, sulle pensioni, sugli aumenti salariali e sullo sviluppo economico, senza trascurare la difesa e la sicurezza.
- Sostegno alle Famiglie: Questo capitolo rappresenta un pilastro centrale, con 4.800 miliardi di HUF stanziati per le politiche familiari, cifra che sale a 5.600 miliardi di HUF includendo la spesa per il regime di prezzi regolamentati delle utenze domestiche. Il pacchetto include significativi tagli fiscali: esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche per le madri con due e tre figli (per un valore di 320 miliardi di HUF) e il raddoppio dell’assegno fiscale familiare (290 miliardi di HUF). Complessivamente, le preferenze fiscali lasceranno oltre 1.300 miliardi di HUF nelle disponibilità delle famiglie.1 Il Parlamento avrebbe approvato in questa giornata “il più grande programma di riduzione fiscale per le famiglie d’Europa”.5
- Pensioni: Sono stati stanziati 7.700 miliardi di HUF, comprensivi di un bonus annuale e di un premio legato alla crescita economica.1
- Aumenti Salariali: Previsto un aumento del salario minimo del 13% nella pubblica amministrazione e del 15% per i dipendenti dei consigli municipali (dopo un analogo aumento del 15% nel 2025). Proseguiranno gli aumenti degli stipendi degli insegnanti e il personale in divisa riceverà un bonus equivalente a sei mesi di stipendio (450 miliardi di HUF).1
- Sviluppo Economico: Stanziati 5.500 miliardi di HUF, di cui 2.850 miliardi da risorse nazionali. La spesa per investimenti si avvicinerà a 1.600 miliardi di HUF.1
- Difesa e Sicurezza: La spesa per la difesa delle frontiere e la protezione contro la migrazione illegale ammonterà a 2.016 miliardi di HUF (2% del PIL). Le misure di sicurezza straordinarie assorbiranno 1.700 miliardi di HUF.1
- Istruzione e Sanità: Oltre 4.000 miliardi di HUF destinati all’istruzione e 3.919 miliardi di HUF alla sanità.1
- Altro: Attività culturali (oltre 653 miliardi di HUF), attività ecclesiastiche (oltre 135 miliardi di HUF), servizi sociali e assistenziali (1.600 miliardi di HUF).1
C. Ipotesi Economiche e Proiezioni
Le previsioni macroeconomiche su cui si fonda il bilancio sono le seguenti:
- Tasso di cambio HUF/EUR: Previsto a 403.1
- Inflazione media annua: 4,5% per il 2025, 3,6% per il 2026. L’IPC dovrebbe scendere sotto il 4% intorno a giugno (presumibilmente giugno 2025).1
- Motore della crescita: Si prevede che il consumo rimanga il motore della crescita economica nel 2025, con un’enfasi sulle prestazioni dei settori retail e turistico. L’andamento del settore industriale e degli investimenti dipenderà in larga misura dalla ripresa dell’economia tedesca.1
D. Commenti Iniziali e Analisi
Il sito Piac&Profit ha osservato che il bilancio 2026 continua a fare affidamento su imposte speciali (“különadókra épít”).6 Questa dipendenza suggerisce che le fonti di entrata standard potrebbero non essere sufficienti a coprire gli ambiziosi piani di spesa, con potenziali impatti sul contesto imprenditoriale e sulla salute fiscale a lungo termine. Se le ottimistiche proiezioni di crescita e inflazione non dovessero concretizzarsi, il disavanzo potrebbe ampliarsi, oppure potrebbero rendersi necessarie ulteriori misure fiscali ad hoc.
Economx.hu ha riportato una precisazione del Consiglio Fiscale (KT) riguardo ai finanziamenti per la sanità. Mentre il Ministro Nagy ha asserito un aumento, il parere precedente del KT (che Nagy sembra aver male interpretato) sollevava preoccupazioni sulla sufficienza dei fondi per voci specifiche come il “Nagyértékű gyógyszerfinanszírozás” (finanziamento di farmaci ad alto costo), basandosi sull’andamento storico e corrente della spesa, suggerendo un potenziale sottofinanziamento nonostante gli aumenti nominali.7 Questa posizione sfumata del Consiglio Fiscale, composto dal Governatore della MNB, dal Capo della Corte dei Conti e dal suo stesso Presidente 7, indica che, nonostante le ingenti allocazioni nominali, l’adeguatezza dei finanziamenti per specifici servizi essenziali potrebbe diventare una questione controversa durante i dibattiti parlamentari e nel discorso pubblico. Ciò implica che, sebbene le cifre complessive appaiano elevate, il valore in termini reali e la sufficienza per bisogni specifici potrebbero essere discutibili, aprendo la strada a critiche e pressioni per risorse aggiuntive.
Il dibattito parlamentare sul bilancio è previsto iniziare il 20 maggio, con un voto finale il 16 giugno.1
La tabella seguente riassume le principali ipotesi macroeconomiche e alcune allocazioni selezionate nel bilancio ungherese proposto per il 2026.
Tabella 1: Principali Ipotesi Macroeconomiche e Allocazioni Selezionate nel Bilancio Ungherese Proposto per il 2026
Indicatore/Allocazione | Valore/Proiezione |
Tasso di cambio HUF/EUR (ipotesi) | 403 |
Inflazione media annua 2025 | 4,5% |
Inflazione media annua 2026 | 3,6% |
Motore della crescita PIL 2025 | Consumi |
Sostegno alle Famiglie (totale) | 5.600 miliardi HUF (incl. utenze) |
Pensioni | 7.700 miliardi HUF |
Sviluppo Economico | 5.500 miliardi HUF |
Difesa e Sicurezza (confini/migr.) | 2.016 miliardi HUF |
Istruzione | Oltre 4.000 miliardi HUF |
Sanità | 3.919 miliardi HUF |
Fonte: 1
III. Impulso Economico Interno: Vendite al Dettaglio, M&A e Credito
L’analisi dell’economia interna ungherese al 7 maggio 2025 si concentra sui dati delle vendite al dettaglio, sulle dinamiche del mercato delle fusioni e acquisizioni e sulla domanda di credito da parte delle famiglie.
A. Andamento delle Vendite al Dettaglio (Dati Marzo 2025 e Prospettive Aprile 2025)
L’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) ha pubblicato il 7 maggio i dati sulle vendite al dettaglio di marzo 2025: il volume è diminuito dello 0,4% su base annua (dato grezzo), ma è aumentato dello 0,4% su base annua (corretto per gli effetti di calendario). Su base mensile, il volume è calato dello 0,5% (corretto per effetti stagionali e di calendario).8
Il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha commentato ampiamente questi dati, attribuendo il rallentamento di marzo all'”effetto Pasqua” (con la Pasqua caduta a marzo nel 2024 rispetto ad aprile nel 2025), che ha causato uno spostamento degli acquisti festivi.8 Di conseguenza, l’NGM prevede un’espansione delle vendite al dettaglio del 5-6% per aprile 2025, grazie a questo spostamento e agli effetti base.10 Nel primo trimestre del 2025, il volume delle vendite al dettaglio (corretto per gli effetti di calendario) è aumentato del 2,7% su base annua.8
L’NGM sostiene che la crescita dell’occupazione, l’aumento dei salari (medi e minimi) e la crescita dei salari reali supportano l’incremento dei consumi. Anche le misure governative di riduzione dei prezzi (come il tetto ai margini di profitto, che secondo quanto riferito ha reso 905 prodotti più economici in media del 19,3%) vengono accreditate di questo risultato.10 Il ministero sta valutando l’estensione dei tetti ai margini oltre i prodotti alimentari.10 L’Associazione Nazionale del Commercio (OKSZ) avrebbe tracciato un parallelo fuorviante tra il calo delle vendite di marzo e l’introduzione del tetto ai margini, affermazione che l’NGM ha confutato, sostenendo che la misura incentiva le vendite.13
Nonostante la forte narrazione positiva dell’NGM, che attribuisce il calo di marzo esclusivamente all’effetto Pasqua e prevede un forte aprile, il calo mensile e la necessità di continui interventi sui prezzi potrebbero suggerire una cautela di fondo dei consumatori o una sensibilità alle condizioni economiche che va oltre gli effetti di calendario. Il calo mensile di marzo è un dato di fatto. Sebbene l’effetto Pasqua sia plausibile per i confronti annuali, un calo mensile potrebbe indicare che, anche con salari in aumento, i consumatori potrebbero essere esitanti o che la ripresa non è ancora robustamente auto-sostenibile senza stimoli governativi come i tetti ai prezzi. La diversa visione dell’OKSZ, sebbene confutata dall’NGM, accenna a un potenziale dibattito all’interno del settore sui veri motori e sulla salute del commercio al dettaglio.
Tabella 2: Dati Chiave sulle Vendite al Dettaglio Ungheresi (Marzo 2025) e Prospettive NGM (Aprile 2025)
Indicatore | Valore (Marzo 2025) |
Variazione % A/A (grezzo) | -0,4% |
Variazione % A/A (corretto per calendario) | +0,4% |
Variazione % M/M (corretto per stagionalità e calendario) | -0,5% |
Variazione % A/A Q1 2025 (corretto per calendario) | +2,7% |
Proiezione crescita % A/A NGM (Aprile 2025) | +5-6% |
Fonte: 8
B. Mercato delle Fusioni & Acquisizioni (M&A)
Il mercato ungherese delle M&A ha raggiunto un picco storico nel valore delle transazioni nel 2024.6 Sono state annunciate pubblicamente 110 transazioni per un valore stimato totale di 9 miliardi di USD.6 Si è verificato un cambiamento significativo: il settore manifatturiero è diventato l’obiettivo di investimento più attraente, superando il settore IT.6
Tuttavia, il sentiment degli amministratori delegati riguardo a prevedibilità, certezza del diritto e corruzione in Ungheria è peggiorato.6 Questo elevato valore delle transazioni M&A suggerisce un notevole movimento di capitali e interesse degli investitori per specifici asset ungheresi, in particolare nel settore manifatturiero. Questo potrebbe essere guidato dalla politica industriale governativa, da tendenze di reshoring o da specifici investimenti su larga scala. D’altro canto, il peggioramento della percezione del contesto imprenditoriale da parte dei CEO è un contrappunto critico. Suggerisce che, mentre si verificano transazioni di alto valore, l’ambiente operativo generale potrebbe diventare più difficile, influenzando potenzialmente la crescita organica futura e le M&A su scala ridotta. Ciò potrebbe portare a un mercato più concentrato o a una dipendenza da pochi grandi attori.
C. Domanda di Credito da Parte delle Famiglie
Piac&Profit ha riportato che la domanda di credito da parte delle famiglie è al picco (“Csúcson a lakosság hiteligénye”).6 Questo picco potrebbe essere interpretato in due modi: o come un segno di fiducia dei consumatori e disponibilità a effettuare grandi acquisti, oppure come un indicatore di famiglie che stanno mettendo a dura prova le proprie finanze e si affidano maggiormente al debito per mantenere gli standard di vita o gestire i costi crescenti, nonostante gli aumenti salariali. Senza maggiori dettagli sul tipo di credito richiesto, l’implicazione rimane ambigua ma merita attenzione.
D. Altre Notizie Interne
Un impianto ibrido unico di energia solare e un sistema di accumulo di energia sono arrivati sul mercato ungherese.6
IV. Osservatorio sulla Banca Centrale: Pubblicazione dei Dati MNB di Marzo 2025
Il 7 maggio 2025, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha pubblicato diverse informative statistiche relative a marzo 2025.15 Queste pubblicazioni, pur non essendo decisioni di politica monetaria, forniscono dati fondamentali per il monitoraggio economico continuo.
- Titoli Emessi da Residenti Ungheresi: Informativa e grafici interattivi sui titoli emessi da residenti ungheresi e ripartizione per settori detentori. In particolare, si tratta dell’ammontare in circolazione di titoli di debito con ripartizione per emittente e settori detentori (a valore di mercato, in miliardi di HUF).15
- Tassi di Interesse del Settore Domestico e delle Società Non Finanziarie: Informativa e grafici interattivi.15
- Bilancio Aggregato degli Enti Creditizi: Informativa e grafici interattivi.15
Questi dati di marzo sui tassi di interesse e sui bilanci bancari saranno interpretati nel contesto dell’attuale orientamento di politica monetaria della MNB, che si prevede rimanga restrittivo.17 La MNB ha mantenuto il suo tasso di riferimento al 6,5% da settembre 2024 e gli analisti si aspettano che questo tasso rimanga invariato per tutto il 2025 a causa di un’inflazione che si mantiene al di sopra dell’obiettivo.17 Ciò implica che i costi di finanziamento per famiglie e imprese a marzo sono probabilmente rimasti elevati, influenzando le decisioni di investimento e consumo. Il bilancio aggregato degli enti creditizi offre un’istantanea della salute del settore bancario, inclusa l’attività di prestito, i livelli dei depositi e l’adeguatezza patrimoniale a marzo, informazioni vitali per valutare il rischio sistemico e la capacità delle banche di sostenere l’attività economica.
Tabella 3: Panoramica delle Pubblicazioni Statistiche della MNB del 7 Maggio 2025 (per i Dati di Marzo 2025)
Pubblicazione Statistica | Periodo di Riferimento |
Titoli emessi da residenti ungheresi (per settore detentore) | Marzo 2025 |
Tassi di interesse del settore domestico e delle società non finanziarie | Marzo 2025 |
Bilancio aggregato degli enti creditizi | Marzo 2025 |
Fonte: 15
V. L’Ungheria nell’Unione Europea: Tra Energia e Regolamentazione
Le relazioni dell’Ungheria con l’Unione Europea continuano a essere un tema centrale, con sviluppi significativi in materia di politica energetica e conformità normativa.
A. Importazioni di Gas Russo: La Posizione Ungherese tra le Proposte UE
L’Ungheria, insieme alla Slovacchia, ha denunciato l’intenzione della Commissione Europea di eliminare gradualmente tutte le restanti importazioni di gas dalla Russia entro il 2027.18 Il Ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, ha dichiarato che la Commissione sta “commettendo un altro errore estremamente grave escludendo forzatamente, artificialmente e ideologicamente le fonti energetiche russe dall’Europa”.18 Il Primo Ministro slovacco Robert Fico ha definito la mossa un “suicidio economico”.18 Anche Portfolio.hu ha pubblicato articoli che discutono la spinta dell’UE a ridurre la dipendenza dal gas russo e le potenziali implicazioni per i prezzi regolamentati delle utenze in Ungheria (“rezsicsökkentés”).19 Hirado.hu ha osservato che l’UE mira a sganciarsi completamente dal gas russo, ma ha le mani legate poiché circa il 19% dell’approvvigionamento europeo proviene ancora dalla Russia.5
La forte opposizione dell’Ungheria, in linea con la Slovacchia, all’eliminazione graduale del gas russo sottolinea una divergenza politica significativa e continua rispetto alla più ampia strategia dell’UE. Questa posizione dà priorità alla percepita sicurezza energetica nazionale e a considerazioni di costo rispetto agli sforzi collettivi dell’UE per ridurre la dipendenza dalla Russia, potendo portare a ulteriori attriti con Bruxelles. Questa non è una novità per l’Ungheria, ma la sua reiterazione il 7 maggio in risposta alle proposte dell’UE indica che la questione rimane un punto chiave di contesa.
B. Azioni della Commissione Europea: Deferimenti alla CGUE
La Commissione Europea ha deciso il 7 maggio 2025 di deferire l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) per due motivi 21:
- Mancata garanzia dell’indipendenza del suo organismo di regolamentazione ferroviaria (Direttiva 2012/34/UE).
- (Insieme a Germania e Austria) Per non aver rispettato le norme dell’UE durante la votazione in seno alla Commissione del Danubio su questioni (documenti dell’equipaggio delle navi) che potrebbero influenzare le norme dell’UE, senza una previa decisione del Consiglio che stabilisse la posizione dell’Unione.21
La decisione della Commissione di deferire l’Ungheria alla CGUE per due questioni distinte nello stesso giorno segnala un’intensificazione del controllo legale sulla conformità dell’Ungheria al diritto dell’UE. Ciò si aggiunge alle preoccupazioni esistenti sullo stato di diritto e potrebbe avere ripercussioni finanziarie o politiche se l’Ungheria venisse giudicata inadempiente. Queste battaglie legali contribuiscono alla più ampia narrativa di tensioni tra Budapest e Bruxelles. La retorica “anti-Bruxelles” del governo ungherese nella presentazione del bilancio, la sua divergenza sulla politica energetica e i nuovi deferimenti alla CGUE sono tutti interconnessi, dipingendo il quadro di uno Stato membro frequentemente in disaccordo con le istituzioni e le politiche tradizionali dell’UE. Ciò può creare incertezza per le imprese e gli investitori e potenzialmente influenzare l’erogazione dei fondi UE, significativi per l’economia ungherese.17
VI. Altri Sviluppi Economici Chiave del 7 Maggio 2025
Oltre ai temi principali del bilancio e delle relazioni con l’UE, altri sviluppi economici hanno caratterizzato la giornata.
A. Focus Governativo sulla Promozione degli Investimenti delle PMI
Il governo ha discusso la promozione degli investimenti delle piccole e medie imprese (PMI). Il Ministro Nagy ha annunciato tramite Facebook che il Programma Capitale Demján Sándor, lanciato a marzo 2025, ha suscitato l’interesse di oltre 1.800 PMI, con 287 che finora hanno soddisfatto le condizioni e quasi 28 miliardi di HUF da distribuire a 300 aziende nella prima fase.24 Questo focus governativo segnala un tentativo di rafforzare il settore delle PMI, cruciale per l’occupazione e l’attività economica interna, e può essere visto come una strategia complementare all’attrazione di grandi investimenti diretti esteri.
B. Decisione Parlamentare sui Tagli Fiscali per le Famiglie
Hirado.hu ha riportato che il Parlamento ha accettato “il più grande programma di tagli fiscali per le famiglie d’Europa”. Ciò si allinea con i dettagli presentati nel bilancio 2026 riguardanti le esenzioni fiscali per le madri e l’aumento degli assegni familiari.5 L’approvazione parlamentare di questo programma lo stesso giorno in cui è stato dettagliato il bilancio 2026 (con misure simili) sottolinea l’attenzione costante e immediata del governo su quest’area politica, probabilmente per ragioni sia sociali che politiche.
C. Contesto Economico Globale
Il commento di XTB ha rilevato che i colloqui commerciali USA-Cina erano in procinto di iniziare, potendo innescare un rally pro-rischio. Si prevedeva che la Fed mantenesse i tassi invariati. Gli ordini di fabbrica tedeschi per aprile sono risultati inferiori alle aspettative.25 Anche Portfolio.hu ha discusso il potenziale impatto negativo della guerra tariffaria di Trump su aziende come AMD e i mercati in attesa della decisione della Fed.19 Questi fattori globali, in particolare la debolezza dei dati tedeschi e le tensioni commerciali, evidenziano la vulnerabilità dell’Ungheria come economia aperta e orientata all’esportazione, rendendo particolarmente rilevante la dipendenza del bilancio nazionale dalla ripresa tedesca.1
D. Spese Ministeriali
Telex.hu ha riportato che il ministero di Antal Rogán (Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro) ha speso 3,5 milioni di HUF per mazzi di fiori per la Festa della Donna e ha anche sostenuto un concorso di canzoni popolari ungheresi, evidenziando modelli di spesa discrezionale.26
VII. Sintesi Conclusiva
Il 7 maggio 2025 si è delineato come una giornata economicamente rilevante per l’Ungheria. La presentazione della proposta di bilancio 2026 ha dominato la scena, con una chiara impronta a favore delle famiglie e della difesa, in un contesto politico orientato alle prossime elezioni. Parallelamente, l’analisi dei dati sulle vendite al dettaglio di marzo ha mostrato segnali contrastanti, con l’ottimismo del governo contrapposto a dati che suggeriscono una potenziale fragilità di fondo. Il mercato M&A, pur registrando valori elevati, si confronta con un deterioramento del sentiment imprenditoriale. La Banca Nazionale Ungherese ha continuato il suo ruolo di monitoraggio attraverso la pubblicazione di dati statistici chiave. Sul fronte internazionale, persistono le tensioni con l’Unione Europea, sia sulla politica energetica relativa al gas russo sia sulla conformità normativa, come evidenziato dai nuovi deferimenti alla CGUE.
Complessivamente, le notizie economiche del 7 maggio 2025 dipingono il quadro di un governo ungherese attivamente impegnato a plasmare il proprio futuro fiscale in vista delle scadenze elettorali, mentre gestisce le performance economiche interne e naviga complesse relazioni internazionali. Le sfide future includeranno il mantenimento della sostenibilità fiscale a fronte di spese significative, la gestione delle aspettative di crescita in un contesto globale incerto e la risoluzione delle divergenze con i partner europei.
FONTI
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- Economy Minister Submits 2026 Budget Bill to Lawmakers – Budapest Business Journal, accessed May 7, 2025, https://bbj.hu/politics/domestic/parliament/economy-minister-submits-2026-budget-bill-to-lawmakers/
- Magyarország történetének legdrágább országgyűlési választása jön 2026-ban – Telex, accessed May 7, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/05/07/haborus-koltsegvetes-2026-legdragabb-valasztas
- Hungary’s election-year 2026 budget hinges on risky growth projection, fiscal watchdog says | 1450 AM 99.7 FM WHTC | Holland, accessed May 7, 2025, https://whtc.com/2025/05/04/hungarys-election-year-2026-budget-hinges-on-risky-growth-projection-fiscal-watchdog-says/
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- Történelmi csúcson a magyar vállalatfelvásárlási piac, már nem az IT a legvonzóbb szektor, accessed May 7, 2025, https://piacesprofit.hu/cikkek/gazdasag/tortenelmi-csucson-a-magyar-vallalatfelvasarlasi-piac-mar-nem-az-it-a-legvonzobb-szektor.html
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- Az NGM szerint a húsvéthatás miatt gyengélkedik a kiskereskedelem – Hvg.hu, accessed May 7, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250507_kiskereskedelmi-adatok-statisztika-marcius-ngm-kommentarja-husvethatas-gazdasag
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- 3,5 millió forintot fordított nőnapi csokrokra Rogán minisztériuma, de egy magyarnóta-versenyt is megtámogattak – Telex, accessed May 7, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/05/07/miniszterelnoki-kabinetiroda-kozigazgatasi-es-teruletfejlesztesi-miniszterium-szerzodeslista-rogan-antal-navracsics-tibor