László Koji, presidente del National Federation of Hungarian Building Contractors (ÉVOSZ) ha spiegato in una intervista a Magyar Nemzet in che situazione si trovi il settore edile in Ungheria.
Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio statistico, la performance complessiva del settore nei primi sette mesi dell’anno è stata inferiore di quasi il dieci per cento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il calo è ancora maggiore per i nuovi ordini. A luglio, ad esempio, le società di costruzioni hanno firmato il 41% in meno di nuovi contratti e il loro portafoglio ordini alla fine del mese era inferiore del 21% rispetto all’anno precedente.
LA MAGGIOR PARTE DEGLI ORDINI PRECEDENTI È TERMINATA E CI SONO POCHE NUOVE COMMISSIONI NEL SETTORE EDILE
Secondo László Koji il calo degli ordini per investimenti in costruzioni deve essere fermato. A settembre la performance del settore é già diminuita in modo allarmante.
László Koji ha definito incoraggiante il fatto che il ministro delle Finanze Mihály Varga abbia affermato di voler supportare il settore edile.
La redditività economica del paese deve essere mantenuta anche in una seconda ondata di epidemia, quindi il governo introdurrà nuove misure di protezione economica, ha detto a Magyar Nemzet il ministro delle finanze Mihály Varga.
Ciò richiede lo stimolo della domanda in alcuni settori, come il turismo e l’edilizia, la protezione dei posti di lavoro, l’offerta di nuove opportunità di produzione e il sostegno agli investimenti.
Nella prima ondata dell’epidemia sono stati attuati con successo tagli fiscali mirati nei settori colpiti dalla crisi; tali soluzioni possono anche essere reintrodotte e l’estensione della moratoria sul credito potrebbe aiutare le famiglie e le aziende in difficoltà temporanee, ha affermato Varga.
Infine, bisogna fare attenzione per garantire che i miliardi di spesa pubblica per la gestione delle crisi supportino soluzioni economiche efficienti e competitive, ha affermato il ministro delle finanze.
Fonte: BBJ.HU | magyarnemzet.hu
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